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Visualizza Versione Completa : La nuova Componente Unica della Croce Rossa



Wolf
04-09-10, 15: 17
sulla componente unica il trentino è come il paradiso dell'eden... purtroppo il resto dell'Italia si adeguerà col tempo...

aggiungo solo che da me i pionieri vengono sempre guardati dai VdS (non tutti per carità) dall'alto in basso, faccio un esempio banale, le prime volte quando si trattava di uscire su una chiamata del 118 e chiedevo di aggregarmi come terzo di solito mi sentivo rispondere "tu non puoi, sei un pioniere" poco importa che abbia il 3° step, agli occhi degli altri un pioniere è uno che fa attività varie e non ben definite, ma non in ambulanza.

asics3
05-09-10, 00: 13
Prendo spunto da un altro topic per parlare di questa novità che interessa ed interesserà sempre di più la Croce Rossa Italiana: la Componente Unica. Addio a volontari del soccorso, pionieri, componente femminile ecc ecc... ora verremo chiamati solo volontari di Croce Rossa!
Si basa su uno dei principi fondamentali: UNITA'. Finora siamo stati tutto fuorché uniti, penso ne converrete anche voi....
Le cose non cambieranno, rimarranno pressoché le stesse salvo non vedere più il nome della componente di appartenenza sugli "stemmi" e metter chiarezza e ordine sui compiti di ogni ex componente... ma ognuno farà quello che ha sempre fatto.

Il Trentino è pioniere in Italia del progetto di realizzazione della Componente Unica dei Volontari di Croce Rossa, dove ognuno può esprimersi con le proprie peculiarità e caratteristiche e concretizzare la propria disponibilità nelle diverse aree operative della Componente.
Al link che vi metto di seguito c'è una immagine che spiega chiaramente qual è il cambiamento avvenuto, presentando la situazione prima o dopo la decisione di avere la C.U. http://www.critrentino.it/volontari/index.php?option=com_content&view=article&id=509&Itemid=138



Prima della Componente Unica


http://www.critrentino.it/volontari/documenti/2009/11novembre/comp_unica_1.png



Dopo la creazione della C.U.



http://www.critrentino.it/volontari/documenti/2009/11novembre/comp_unica_2.png


In questo modo come potrete capire la CRI ha un'organizzazione molto più ordinata, con ruoli ben definiti senza più problemi di "cariche" e tutto ciò che ne consegue (io son più importante di te ecc ecc). E' stata creata una chiara scala gerarchica.

Qui una presentazione in power point con qualche dettaglio in più
http://www.crialtipiani.it/immagini/giuliano/pp/componente_unica.pps

Che ne pensate?

Futurocadetto
05-09-10, 00: 16
E vuoi sapere l'ultima? Ora non esistono nemmeno più i gruppi Volontari del Soccorso, Pionieri, Componente Femminile ecc ecc... con l'entrata in vigore della Componente Unica (che in Trentino è già attuata tra l'altro) saremo tutti e solo componenti della Croce Rossa.


?!?!? ....mi sono perso qualcosa?


sulla componente unica il trentino è come il paradiso dell'eden... purtroppo il resto dell'Italia si adeguerà col tempo...

aggiungo solo che da me i pionieri vengono sempre guardati dai VdS (non tutti per carità) dall'alto in basso, faccio un esempio banale, le prime volte quando si trattava di uscire su una chiamata del 118 e chiedevo di aggregarmi come terzo di solito mi sentivo rispondere "tu non puoi, sei un pioniere" poco importa che abbia il 3° step, agli occhi degli altri un pioniere è uno che fa attività varie e non ben definite, ma non in ambulanza.
Con tutto il rispetto e la stima che ho per la CRI, i Pionieri, i VdS, le II.VV., il CM, ecc, permettetemi di dire che l'idea della componente unica è una cag***... Mi reputo assolutamemte contrario...

perchè per me va bene la situazione attuale... ci sono diversi corpi, ognuno con compiti più o meno specifici... Soprattutto mi piacerebbe che almeno i Pionieri, che è più che altro un movimento giovanile, restasse una cosa a sé stante.... Almeno così è come la penso io...

asics3
05-09-10, 00: 18
ma infatti mica si mescolano i compiti...
ora i pionieri da me sono "volontari della CRI che operano nell'area giovanile"

Futurocadetto
05-09-10, 00: 24
se è così allora mi va bene... Ma se si arriva a creare quel poutpourri in cui si mescolano tutti i compiti di tutti non ci sto.... Da come ho capito allora, questa "riforma" servirà solo a cambiare nome alle componenti e rettificarne i compiti....o sbaglio?

asics3
05-09-10, 00: 37
e' anche la divisa

Se parli della nuova Divisa Unica della Cri, quella color rosso/evidenziatore, allora sì. Ma è un cambiamento che interesserà in ogni caso tutte le componenti anche se magari verrà bocciata l'attuazione della C.U. nel resto d'Italia.
Ma per ora ognuno si tiene la cara vecchia divisa blu multicolor (ci saranno 6 tipi diversi di divisa in giro...)

Futurocadetto
05-09-10, 08: 25
a proposito, nel capitolato tecnico che ho io non accenna nemmeno minimamente alla divisa blu, né tantomeno fa una distinzione tra le varie componenti sotto il punto di vista della divisa...quindi questo mi fa pensare che la divisa unica è la prima che viene presentata nel capitolato, o sbaglio?

Wolf
05-09-10, 19: 49
questo è il capitolato della divisa unica.
http://win.vdscripiemonte.it/nuke/documenti/2010_04_14_capitolato_divise.pdf


non si accenna alla divisa blu perchè era caratteristica della componente VdS, allo stesso modo non si accenna alla divisa arancione dei pioneri, questa è uguale per tutti senza distinzioni tra una componente e l'altra.
naturalmente "funzionerebbe" meglio se effettivamente le componenti sparissero (come appunto succede in Trentino).

_____
Mi raccomando di non finire nuovamente OT ;)
Per la divisa unica c'è già questa discussione: https://www.militariforum.it/forum/showthread.php?17447-Approvata-la-nuova-divisa-unica-di-Croce-Rossa
Matty

Futurocadetto
06-09-10, 18: 00
ma il delegato del settore giovani sarebbe il "comandante" dei pionieri in questo contesto della CU?

Wolf
07-09-10, 01: 45
ma da quello che so io sì, l'attuale ispettore pionieri prenderebbe questo nome ma rimarrebbe praticamente la stessa figura.

(chiedo scusa per l'OT di prima...)

asics3
07-09-10, 02: 29
ma il delegato del settore giovani sarebbe il "comandante" dei pionieri in questo contesto della CU?

ti rispondo direttamente visto che recentemente io sono diventata la delegata del settore giovanile del mio gruppo. Wolf ti ha già risposto correttamente, praticamente il delegato è quello che risponde di quel settore organizzando ad esempio i corsi o gli incontri nelle scuole, propone i campi giovanili e li organizza magari in collaborazione con altri gruppi, mette in piedi un'opera di "reclutamento" giovani ecc ecc... poi ci si avvale dei collaboratori che aiutano nella messa in opera di quanto sopra citato.

Futurocadetto
07-09-10, 08: 28
ti rispondo direttamente visto che recentemente io sono diventata la delegata del settore giovanile del mio gruppo. Wolf ti ha già risposto correttamente, praticamente il delegato è quello che risponde di quel settore organizzando ad esempio i corsi o gli incontri nelle scuole, propone i campi giovanili e li organizza magari in collaborazione con altri gruppi, mette in piedi un'opera di "reclutamento" giovani ecc ecc... poi ci si avvale dei collaboratori che aiutano nella messa in opera di quanto sopra citato.

bene, questo è a livello nazionale....mentre per i comitati regionali, provinciali e locali come funzionerà?...i pionieri dipenderanno direttamente dal presidente del comitato di appartenenza o ci sarà anche in quel caso la figura di un delegato per il settore giovanile?

Edit: leggendo meglio il tuo messaggio ho visto che sei stata nominata delegato del settore giovanile, quindi ho già trovato la risposta al mio dubbio... Pardon.. :)

GI@GIO
07-09-10, 13: 44
Una domanda ad asics3 vista la sua competenza: all'area giovanile possono fare riferimento anche Volontari che con il sistema delle componenti non rientrano nei Pionieri ? Per esempio persone di 40 anni...(età a caso, cmq ultra 35enni)
Ovviamente interessati alle attività dell'area

asics3
07-09-10, 23: 35
Una domanda ad asics3 vista la sua competenza: all'area giovanile possono fare riferimento anche Volontari che con il sistema delle componenti non rientrano nei Pionieri ? Per esempio persone di 40 anni...(età a caso, cmq ultra 35enni)
Ovviamente interessati alle attività dell'area

Diciamo che possono collaborare come "esterni" alla realizzazione dei campi o dove ce ne sia bisogno, anche se sarebbe preferibile (e consigliato) che ci fossero persone giovani, proprio perché solitamente più attive, giocherellone e inventive... ottimi per stare a contatto con i piccoli :)
da me ad esempio l'età ideale per operare anche nell'area giovanile è al di sotto dei 26 anni, io ne ho 24, ma nell'ultimo campo che abbiamo fatto a inizio agosto c'erano parecchi over 30 che gestivano la zona PMA, tenevano alcune lezioni di 20 minuti sulla chiamata al 118 ecc ecc.

GI@GIO
08-09-10, 12: 22
Ho capito, grazie mille... Non è il mio caso, visto che ho 21 anni, però vedo che ci sono un paio di VdS nel mio Comitato che sono interessati all'ApG...Volevo sapere se con la nuova struttura troveranno collocazione nell'area... Cmq mi pare di capire che non ci siano limitazioni previste dal regolamento, o sbaglio ?

Andrybra
09-09-10, 09: 37
si, l'area giovanile va dai 16 ai 26 anni, passati i 26 anni rientri nell'area di volontario di croce rossa normale e quindi svolgere servizio sull'ambulanza (se hai l'allegato) essere operatore di centralino, e svolgere attività del comitato.

Futurocadetto
09-09-10, 10: 17
quindi in un certo senso i pionieri non "scompaiono" del tutto, ma cambiano solo denominazione?

asics3
09-09-10, 11: 49
Cambiano denominazione sì, poi qui dove c'è la c. unica (ma penso sarà così anche altrove) i grandi che fanno servizio per i piccoli della componente giovanile, sono semplici volontari di CRI chiamati a fare anche quello. Mi spiego meglio basandomi sulla vostra attuale situazione: io farei parte dei Volontari del Soccorso, quindi faccio servizio in ambulanza ogni settimana per le volte che posso e faccio parte anche delle Unità Cinofile a cui dedico in media maggior tempo. Mi è stato chiesto di diventar la delegata dell'area giovanile ex pionieri del mio comitato locale ed ho accettato: questo non vuol dire che io ora vista la mia età sia passata da VdS a esser dei pionieri, semplicemente svolgo servizio come semplice volontaria per i vds e faccio servizio come semplice volontaria ma con una carica di responsabilità tra i piccoli pionieri. Una non esclude l'altra :)
Ecco il perché della componente unica, non si è più divisi del tipo "o sei vds o sei pioniere", ora si è solo volontari :)

Ah poi cambia un'altra cosa, dai 18 anni si può far parte dell'area sanitaria (ex vds) senza per forza dover passare dall'area giovanile (ex pionieri)

Wolf
09-09-10, 12: 34
fermo restando che anche adesso i pionieri possono svolgere attività sanitaria in ambulanza senza aspettare i 26 anni e non sono obbligati a fare altre attività tipo APG ecc...

GI@GIO
09-09-10, 13: 23
si, l'area giovanile va dai 16 ai 26 anni, passati i 26 anni rientri nell'area di volontario di croce rossa normale.

Potrei spararti per una risposta del genere :D

Cmq più o meno ho capito... Sono convinto della genuinità del progetto in linea teorica, mi turba un po' di più l'applicazione pratica dello stesso... Ma quando sarà operativo in tutte le realtà sicuramente tutti i miei dubbi verranno fugati :)

asics3
09-09-10, 23: 26
si, l'area giovanile va dai 16 ai 26 anni, passati i 26 anni rientri nell'area di volontario di croce rossa normale e quindi svolgere servizio sull'ambulanza (se hai l'allegato) essere operatore di centralino, e svolgere attività del comitato.

Potrei spararti per una risposta del genere :D


fermo restando che anche adesso i pionieri possono svolgere attività sanitaria in ambulanza senza aspettare i 26 anni e non sono obbligati a fare altre attività tipo APG ecc...

Ah ecco, è la frase di andry che mi ha tratta in inganno



Cmq più o meno ho capito... Sono convinto della genuinità del progetto in linea teorica, mi turba un po' di più l'applicazione pratica dello stesso... Ma quando sarà operativo in tutte le realtà sicuramente tutti i miei dubbi verranno fugati :


Qui devo dire che sia veramente apprezzata come cosa, meno burocrazia, tempi un po' meno lunghi, cariche chiare e non contestabili... :)
Poi se volessi sperimentare tu stesso, qui si propongono scambi durante tutto l'anno in cui per una o più settimane si può chiedere di far servizio qui, offrono vitto e alloggio :) http://www.critrentino.it/volontari/index.php?option=com_content&view=article&id=276&Itemid=134

Andrybra
10-09-10, 09: 47
Giorgio non capisco il perchè potresti spararmi!!!!!!
Intendevo dire che tra i 16 ed i 26 anni rientri nella componente giovanile e dopo di che svesti i panni della componente giovanile per entrare in quella di livello maggiore, faccio un esempio, se avesse 18 anni e volessi entrare in CRI, faccio un corso che duri almeno 15 lezioni (un corso di volontario base) che mi attesta l'ingresso come volontario Croce Rossa generico, da qui avendo 18 anni rientro nella compoente giovanile, a questo punto il responsabile della componente mi espone tutte le possibilità che ci sono, i corsi, le attività e le specializzazioni, fatto i corsi decido di fare anche l'allegato A, e quindi oltre a fre l'APG faccio anche il soccorritore, arrivato ai 26 anni esco dalla componente giovanile per arrivare a quella generale, le mie specializzaioni rimangono, rientro sempre nell'area sanitaria in quanto ho l'allegato A, e mi rimane sempre l'attestato di APG se voglio posso continuare a farlo, però è ovvio che se si potesse lasciar posto ai giovani è sempre meglio....
penso che la componene unica sia una cosa motlo positiva e ve lo dico in qualità di appartenente al CM, quindi potete immaginare che gran confusione c'è anche dalla parte nostra ovvero quella militare....io ed i miei colleghi nel nostro comitato cooperiamo molto con i soci delle altre componenti, sono un autista soccorritore, un istruttore di comunicazioni radio e assieme ai monitori organzziamo i corsi d'ingresso ed i richiami annualmente, la croce rossa è unica e quindi non si può far altro he collaborare...

Wolf
10-09-10, 10: 20
non so perchè Giorgio voglia spararti, ma personalmente trovo fastidioso che tu, confrontando i VdS ai Pionieri, definisca i VdS di "livello maggiore".
dal momento che io ho fatto lo stesso identico corso, gli stessi identici esami e magari anche con risultati migliori, poi mettendo che ho fatto più uscite dei VdS con cui sono entrato, cosa li renderebbe di "livello maggiore" al mio?

asics3
10-09-10, 12: 26
Ecco che queste cose nella componente unica non accadono :D

soccorritore
10-09-10, 12: 58
Per una vera riforma dell'associazione italiana della croce rossa, per quanto mi riguarda, vanno operate le seguenti modifiche:


art. 5 dello Statuto
Componente unica esclusivamente civile


Il nuovo art. 5 dovrebbe essere similare a questo:
L'Associazione italiana della Croce rossa e' dotata di personalita' giuridica di diritto privato, ha durata illimitata e sede legale in Roma; il suo scioglimento puo' essere determinato solo dal Consiglio Direttivo, con il parere favorevole della maggioranza qualificata dei due terzi dei Soci

Le strutture militari hanni già i loro reparti di sanità che utilizzano il simbolo di protezione universale, sia per le strutture, che per i mezzi, che per il personale. Gli appartenenti al Corpo Militare e alle Infermiere Volontarie transiterebbero nei reparti sanitari dell'esercito, potendo svolgere "tot" giorni all'anno di servizio.

Soprattutto in Italia, troppe figure giuridiche si sovrappongono per svolgere le medesime funzioni.

piopao
10-09-10, 16: 41
Ecco che queste cose nella componente unica non accadono :D

esattamente!!! :D

GI@GIO
10-09-10, 23: 07
Chiariamo: niente contro i VdS nè tanto meno sono un Pionierino esaltato.

Semplicemente frasi del tipo "dopo i 26 anni passi nella croce rossa normale" oppure "entri in quella di livello maggiore" mi danno fastidio: io Pioniere non mi sento inferiore o anormale rispetto a nessun altro Volontario... Poi non devo stare certo a dimostrarlo sui forum, ma nel mio Comitato con il lavoro quotidiano. Però è una questione di forma mentis... Andrybra, la mia era una affermazione ironica, però mi sono permesso di prendere spunto dalla tua frase per chiarire un aspetto che mi sta particolarmente a cuore... Io sono un Volontario CRI, come lo è un VdS, una Patronessa o un Donatore di Sangue! E per questo spero proprio nell'avvento della componente unica: tutti con la stessa divisa, tutti con gli stessi problemi, tutti con gli stessi vertici... Claro ? ;)

Wolf
11-09-10, 01: 07
mi pare di capire che allo stato attuale delle cose il problema di considerare i pionieri come soccorritori di serie b ci sia un po' ovunque...
e anch'io concordo che la componente unica sarebbe la nostra "salvezza", almeno in termini di immagine.

ma in sostanza qualcuno sa effettivamente SE e QUANDO verrà avviata la componente unica anche al di fuori del Trentino?
no perchè nel caso inizio a pensare di trasferirmi là...:am054

asics3
11-09-10, 14: 35
Qui la sperimentazione dura un anno, dopodiché se continua a funzionare in modo positivo diventerà definitiva almeno qui e si partirà col portarla anche nel resto d'Italia :)

Andrybra
13-09-10, 10: 24
ok, fermi tutti...Mi sono espresso male e con poca chiarezza, sono una persona che crede fin dall'inizio alla componente unica e credo che ogni figura dell'associazione sia fondamentale, con il termine "passi al livello maggiore" intendevo dire che dalla componente giovanile passi a quella "maggiore", ma non intesa come imporanza, ma come livello di età, mentre per la frase "croce rossa normale" non era assolutamente polemica oppure denigratoria, cercavo delle parole adatte e forse ho usato quelle sbagliate.
Sono un volontario della CRI che fà mediamente 800/900 ore l'anno tra servizi di trasporto ordinario, emergenze 118, emergenze nazionali, corsi per entrare nell'associazione, ed in più sto frequentando corsi per aggiornare il mio curricula...credetemi, ma ovvio che non devo dimostrare nulla in un forum, che se c'è uno che crede nello spirito di volontariato e nella cooperatività tra le persone o componenti quello sono anche io...
Mi spiace di aver fatto intendere altro con le mie parole.
ps: per Giorgio, sò che era in stile ironico, volevo solo capire cosa ti aveva dato fastidio.
spero sia risolto...
ciao e buona giornata

GI@GIO
13-09-10, 12: 35
Okok, tutto chiaro... Non dubitavo della tua buona fede, ho solo preso spunto per mettere un po' i puntini sulle "i" e i trattini sulle "t"...visto che conosco gente che, a differenza tua, non si sbaglia a esprimersi, ma quello che dice (purtroppo) lo pensa davvero... Fine dell'incidente diplomatico ;)

Futurocadetto
13-09-10, 14: 28
asics, toglimi una curiosità..la CU è un'idea partita solo dall'ente CRI competente per il Trentino oppure è un progetto pensato a Roma, al "comando generale"?

Wolf
13-09-10, 14: 43
non sono asics, ma spero ti vada bene lo stesso...

http://cri.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/1221
http://cri.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/2204

in pratica il progetto è nazionale, ma da settembre 2009 è stato adottato in via sperimentale solo in provincia di Trento.
il testo dice che dopo 12 mesi di sperimentazione la provincia dovrà fare rapporto e presumo che a quel punto si deciderà se diffondere o meno la CU al resto d'Italia...

asics3
13-09-10, 14: 56
Esattamente :)
Riporto dal sito CriTrentino.it

La Croce Rossa del Trentino è, al momento, una sorta di “laboratorio”, in cui si sta testando il progetto di unificazione delle Componenti volontaristiche a carattere civile dell’Associazione. Il Commissario Straordinario della Croce Rossa, Avv Francesco Rocca, con l’ordinanza O.C. 268/09 , ha autorizzato la Croce Rossa del Trentino a partire con questo progetto pilota, la cui sperimentazione proseguirà per 12 mesi, sotto la guida del Commissario Regionale Alessandro Brunialti.

CRI Trentino è quindi composta da un’unica componente civile, i “Volontari CRI”, e da due componenti ausiliarie delle forza armate (Infermiere Volontarie e Corpo Militare).

La Componente dei Volontari delle Croce Rossa Italiana è una componente civile, di carattere esclusivamente volontaristico. In Trentino sono attualmente attivi più di 1.600 tra volontari e volontarie, distribuiti sui nostri 22 gruppi provinciali.

I Volontari CRI non prestano servizio solo sulle ambulanze, impegnati in attività di trasporto infermi e di emergenza sanitaria (in convenzione con il 118) come spesso si crede. Pur essendo questo un servizio importante per i Volontari trentini, le attività svolte in favore della popolazione sono molteplici e di vario tipo. Ogni gruppo si attiva nei diversi settori in base alle necessità del proprio territorio, mentre i nuclei speciali fanno capo direttamente all'Ispettorato Provinciale.

Le macro-aree di intervento in cui sono impegnati i Volontari CRI si diversificano in base alla tipologia del servizio reso alla collettività e sono le seguenti:

1. AREA ATTIVITA’ GIOVANILE: dagli 8 ai 25 anni d’età

2. AREA SOCIO ASSISTENZIALE: dai 14 anni d’età

3. AREA SOCIO SANITARIA: dai 18 anni d’età

4. AREA INTERNAZIONALE: dai 14 anni d’età

5. AREA FORMAZIONE

Qualsiasi azione ed attività dei Volontari della Croce Rossa è guidata e svolta secondo i 7 Principi Fondamentali del Movimento Internazionale di Croce Rossa, che costituiscono, a tutti gli effetti, un forte riferimento comune per tutte le persone che entrano a far parte dell’Associazione.

(articolo dell'anno scorso) ll Commissario Straordinario Francesco Rocca ha firmato l'O.C. 268/09 in cui si autorizza la Croce Rossa del Trentino a partire con il progetto pilota di sperimentazione del funzionamento della Componente unificata civile della Croce Rossa Italiana. La durata della sperimentazione è fissata in 12 mesi, e sarà guidata dal Commissario Regionale Alessandro Brunialti. Per partire con l'attuazione del progetto sono indette le elezioni dei nuovi vertici.
Ieri sera si è tenuta la riunione dei Commissari dei Comitati Locali, i Commissari Provinciali di tutte le attuali Componenti, dei Commissari dei Gruppi VdS, Pionieri, e Comitato Femminile presenti sul territorio Provinciale.
Davanti ai presenti è stato illustrato il progetto della Componente Unica, sono stai esaminati estratti del regolamento e chiariti gli aspetti pratici e legati alle imminenti elezioni.
Ora si provvederà ad organizzare a cascata nei gruppi le riunioni che diffonderanno a tutti i volontari della CRI del Trentino le modalità di attuazione di questo esaltante seppur impegnativo progetto.

Scarica l'ordinanza 268/09 che regolamenta la sperimentazione della Componente Unica nella nostra provincia. http://www.critrentino.it/volontari/documenti/2009/09settembre/CU/regolamento_CU.pdf

Scarica l'ordinanza 267/09 che definisce i criteri del "corso formativo di base per i Volontari delia Croce Rossa Italiana" http://www.critrentino.it/volontari/documenti/2009/09settembre/CU/267.pdf

Futurocadetto
13-09-10, 23: 07
quindi, se ho ben capito, se la provincia autonoma di trento approva il progetto, verrà estesa la CU nel resto di Italia.... Il che non lo vedo molto difficile, in primis perchè sembra un'idea molto acclamata e poi perchè sarebbe una scocciatura per il trentino tornare ai "vecchi costumi", ora che si sta abituando all'idea della CU...

Wolf
13-09-10, 23: 43
lo spero tanto anch'io, anche se purtroppo non è così automatico, non mi pare che ci sia scritto da qualche parte e siamo pur sempre in Italia, dove logica, burocrazia e realtà viaggiano spesso parecchio distanti...
non è una polemica, sia chiaro, intendo solo che potrebbe anche non succedere così a breve termine, basta pensare alla famosa divisa unica, se n'è parlato per un bel pezzo, se ne sono visti in giro vari prototipi, poi è stata approvata, fatto il capitolato e poi...? qualcuno l'ha mai vista? :am060
tornando al nostro discorso il senso è che anche se la provincia di Trento da l'ok e supponiamo che possa rimanere con l'attuale conformazione, prima che questa venga portata a livello nazionale potrebbe volerci parecchio.

p.s. spero di essere smentito e che magari per il 2011 abbiamo questa benedetta CU :groupwave:

asics3
14-09-10, 13: 33
Eccovi un articolo uscito sul giornale L'Adige il 14 agosto scorso, spiega meglio di quanto non abbia fatto io eheheh

http://img163.imageshack.us/img163/3166/componenteunica.jpg

asics3
19-10-10, 22: 45
( http://www.critrentino.it/ )

Prosecuzione sperimentazione Componente Unica in Trentino

Con l'ordinanza commissariale 0488/10 del 8 ottobre 2010 il Commissario Straordinario della CRI, Francesco Rocca, ha autorizzato la prosecuzione della sperimentazione del funzionamento della Componente unificata civile della Croce Rossa Italiana per il territorio di competenza del Comitato Provinciale CRI di Trento.

Per leggere l'intera ordinanza http://www.critrentino.it/documenti/2010/10-ottobre/Prosecuzione_Componente_Unica.pdf

Questa invece è la nuova sulle divise http://www.critrentino.it/volontari/documenti/2009/10ottobre/volontario.png

apocaliv
12-10-11, 09: 39
Ma questa componente unica quando dovrebbe essere "lanciata"? C'è una possibile data??

asics3
12-10-11, 10: 42
La componente unica non verrà lanciata ma ci si arriverà poco a poco, presumo che prima aspettino di vedere come prosegue in Trentino e poi valutino se è il caso di estenderla ovunque.

Wolf
21-10-11, 13: 08
oggi su facebook è apparso questo articolo.
voi cosa ne pensate?
cosa sapete in più rispetto a quanto detto?
che clima si respira nei vostri comitati?


Croce Rossa Italiana ha le ore contate?

La Croce Rossa Italiana attende trepidante notizie del suo futuro. Mancano pochi giorni alla data fatidica del 4 novembre quando scadrà la Legge delega che doveva mettere mano alla ristrutturazione dell’Ente e di molti altri ancora.
Tra voci non confermate e non verificabili di buchi di bilancio per diversi milioni di euro e un vero tesoro costituito da proprietà, lasciti e immobili, la Croce Rossa Italiana attende il suo destino senza poter avere rassicurazioni soprattutto per i suoi 1500 dipendenti civili ed almeno altrettanti militari.
Il prossimo 25 ottobre, a Roma, si terrà un incontro riservatissimo tra i vertici di CRI e potrebbe essere presentata una ipotesi di lavoro.
La paura per il futuro si chiama: dismissione del Patrimonio e “privatizzazione”.
Il Governo potrebbe decidere che l’immenso patrimonio della Croce Rossa può essere sacrificato sull’altare dei bilanci da sanare e che le migliaia di dipendenti possono essere ricollocati, magari negli enti locali che chiedono disperatamente lo sblocco delle assunzioni. Si vocifera addirittura di incentivi per gli Enti che accetteranno di farsi carico di qualche dipendente.
ma la posta in gioco, se possibile, è ancora più alta. Gli italiani si domandano cosa succederà in caso di terremoti e catastrofi naturali, chi interverrà nelle emergenze nazionali e, ancor più preoccupati, che ne sarà delle decine, centinaia di ambulanze che attualmente servono in modo egregio il territorio.
L’ipotesi di una privatizzazione del servizio di emergenza e soccorso suscita non poche perplessità e il ventilato affidamento del servizio ai soli volontari pare poco più di un pannicello caldo.
Ci si domanda come potrebbe un volontario sostenere le spese di manutenzione e acquisto delle ambulanze e come potrebbe essere gestito un parco macchine che necessità di garage, aree attrezzate e strutture costose.
Le voci (si può parlare solo di queste, al momento) parlano anche di una Agenzia che potrebbe poter gestire, in modo privatistico il logo ed il marchio della Croce Rossa, una eventualità che il personale interno vede con il fumo negli occhi.
Non si può nascondere, però, che il vero obiettivo della manovra è, però il patrimonio di CRI. Lasciti, acquisizioni e affidamenti che si sono accumulati dalla fondazione sino ad oggi. La Croce Rossa Italiana possiede fisicamente immobili, caserme militari, ex colonie e proprietà varie in tutta Italia. Un boccone goloso per le casse dello Stato sempre più a secco ma anche una preziosa “riserva” necessaria a garantire la sopravvivenza di un Ente che, da sempre, ha un blasone preziosissimo e immacolato. Chi pensa a Croce Rossa pensa immediatamente a soccorso, aiuto, interventi in situazioni di pericolo e persino nella mano amica sul campo di battaglia durante le guerre. Un valore che, certamente, non dovrebbe essere messo all’asta o, peggio, affidato a società specializzate nella liquidazione di beni e proprietà. Il riferimento ad ipotesi che vorrebbero l’affidamento del Patrimonio a società private per la “alienazione” è tutt’altro che casuale, sebbene comprensibilmente non verificabile.
Di “certo” c’è solo che dovrebbero restare attivi i Comitati Regionali e quello centrale, con sede a Roma.
Ovviamente per i comitati provinciali e comunali si prospetta la dismissione.
I dipendenti interinali, a collaborazione e quelli con contratto a tempo determinato sono ovviamente a rischio. Per loro l’ipotesi più probabile è la perdita del lavoro.
Un problema che presenta più sfaccettature. Quella dell’occupazione ma anche quella del futuro del soccorso. I lavoratori sono per lo più soccorritori, autisti di ambulanze e amministrativi.
Nei piccoli centri, quindi, si rischia veramente di veder scomparire l’unico presidio del soccorso.
Resta da comprendere quale reazione avrà la “sede centrale” di Croce Rossa Internazionale, con la sua base a Ginevra dalla fondazione, nel 1863.
Il parere di CRI potrebbe essere vincolante ma i bene informati già ricordano che Ginevra ha sempre dichiarato che la Croce Rossa Italiana è una associazione di volontariato. La dismissione del personale stipendiato, quindi, non solleverebbe alcuno scandalo.
L’incertezza regna dunque sovrana e Volontari del Soccorso, Pionieri, Corpo Militare e Infermiere Volontarie (le Crocerossine) attendono trepidanti il loro futuro.

asics3
21-10-11, 13: 45
La privatizzazione rimarrà solo sulla carta, chi è quella persona che vorrebbe comprare una associazione così vasta ma che in più di una regione ha i conti in rosso? Non si è nemmeno stati in grado il mese scorso di privatizzare la Croce Rossa del Trentino, che ha i conti assolutamente a posto (in Alto Adige è un altro conto, hanno qualche debituccio a causa dei militari).
Gli stabili che andrebbero venduti per risanare i conti non sono certamente i garage per le ambulanze, ma quelle centinaia di case ed edifici ABBANDONATI che sarebbero di proprietà della Croce Rossa ma di cui in realtà a quest'ultima non gliene può fregare di meno :)

Mande
21-10-11, 15: 41
Infatti, la privatizzazione consiste solamente nei bilanci dei gruppi locali (più che privatizzazione io lo chiamerei "federalismo", ovvero tutti i soldi raccolti rimangono al gruppo, senza mandarli a Roma, lasciando anche più autonomia nella gestione dei beni, e i comitati superiori dovranno organizzarsi a racimolare tutto ...). Per quanto riguarda le proprietà e l'organizzazione della cri ho sentito che in futuro prossimo verrà venduto tutto il possibile e semplificato al massimo (come l'introduzione formale (formale perchè nel mio comitato si opera già in componente unica, basta solo formalizzarla sulla carta) della componente unica.

VxVendetta
21-10-11, 15: 43
Io per ora resto in silenziosa attesa, poi si vedrà. Non credo proprio che spariremo, sinceramente.

Domenico
21-10-11, 16: 14
Componente unica civile, mi sta bene.

Ma come la mettiamo con le due componenti ausiliarie delle FF.AA.?

E in caso di dismissione della CRI, dove andrebbero a finire?

Mande
21-10-11, 16: 43
Le due componenti militari rimangono militari, con la differenza che possono svolgere anche servizi per la cri non del corpo militare (ad esempio in zona si iniziano a vedere sulle ambulanze del 118 anche personale militare, chi lo vuole fare) la componente unica è solo per le componenti civili, sarà solo componente civile e componente militare

asics3
21-10-11, 17: 55
Componente unica civile, mi sta bene.

Ma come la mettiamo con le due componenti ausiliarie delle FF.AA.?

E in caso di dismissione della CRI, dove andrebbero a finire?



Le due componenti militari rimangono militari, con la differenza che possono svolgere anche servizi per la cri non del corpo militare (ad esempio in zona si iniziano a vedere sulle ambulanze del 118 anche personale militare, chi lo vuole fare) la componente unica è solo per le componenti civili, sarà solo componente civile e componente militare

Esattamente, Mande ha risposto giusto. Se guardi nell'immagine che avevo messo nei primi post vedrai chiaramente che la Componente Unica trentina prevede una riformazione della componente Civile, la quale diverrà unica. La CRI sarà quindi formata da componente Civile ed una Militare.
La Cri non verrà dismessa vedrai, quindi non poniamoci il problema di dove finiranno :-) (anche se, a parer mio, una soluzione sarebbe che vengano presi dall'EI mantenendo però le stesse mansioni di adesso)

Mande
21-10-11, 19: 14
Che poi la componente unica è già operativa su gran parte del territorio nazionale... si tratta solo di formalizzarla...

raven
21-10-11, 22: 50
io spero l'attuino quanto prima.

Per quel che riguardano le paure e gli spauracchi...ricordo che siamo un organizzazione che ha 150 anni ed è una delle punte di diamante del nostro paese; anche se qualche ministro o commissario volesse affossarci, in parlamento non ci sarebbe una volontà politica di far progredire quest'idea.....
Quindi CRI vivrà, solo avrà occasione di diventare come le altre consorelle degli altri paesi.

VxVendetta
22-10-11, 00: 53
Le due componenti militari rimangono militari, con la differenza che possono svolgere anche servizi per la cri non del corpo militare (ad esempio in zona si iniziano a vedere sulle ambulanze del 118 anche personale militare, chi lo vuole fare) la componente unica è solo per le componenti civili, sarà solo componente civile e componente militare

Se è per questo noi abbiamo un commissario pio in provincia che sta pure nel corpo militare.

asics3
22-10-11, 17: 56
E' stato deciso di unire la discussione aperta da Wolf con quella sulla C.U.
Potremo pertanto continuare qui.

Wolf
22-10-11, 19: 50
Che poi la componente unica è già operativa su gran parte del territorio nazionale... si tratta solo di formalizzarla...

questo mi giunge nuovo... da che sapessi io era attiva in via sperimentale solo in trentino. mi sono perso qualcosa?

VxVendetta
28-10-11, 14: 30
Questo il messaggio apparso nel sito della CRI, il commissario Rocca parla del futuro della Croce Rossa dopo il tanto temuto 4 novembre (e tenta di giustificare alcune magagne):


http://www.youtube.com/watch?v=qgW4B2fnGPA&feature=player_embedded#!

Sinceramente economia, competitività e privatizzazione sono parole che nel nostro ambiente non vorrei nemmeno sentire. I privati hanno creato la più grande crisi economica della storia e gli stati mettono in mano ai privati il destino del mondo e la soluzione della crisi stessa. Un po' come se alla fine della seconda guerra mondiale avessero messo Hitler a capo delle Nazioni Unite (fortuna che s'era ammazzato prima).

ZannaBianca
28-10-11, 16: 36
Sinceramente economia, competitività e privatizzazione sono parole che nel nostro ambiente non vorrei nemmeno sentire.......

Sono parole che DOVRAI sentire sempre più spesso se la CRI vorrà sopravvivere e godere di buona salute.

ECONOMIA:
guerra agli sprechi, ai buchi di bilancio, alla gestione selvaggia...... non sono cose campate in aria, sono parte dell'economia "della serva", non puoi pretendere che il tuo bilancio famigliare sia attivo se continui a buttare il cibo, sprecare risorse, consumare corrente per nulla, comprarti vestiti nuovi etc etc....un centesimo non buttato sarà un centesimo guadagnato a fine anno sul tuo bilancio famigliare....e la CRI non si salva da questo paragone semplicistico.....
Buchi di bilancio sono un'ennesima voce che fa traballare la bilancia delle entrate/uscite.......sempre paragonando il bilancio famigliare, non puoi guadagnare 1000 euro di stipendio e spenderne 1500.....alias se hai entrate tali da permetterti dipendenti e spese , bene....altrimenti ii tagli si dovranno fare , per il bene del "bilancio famigliare" (così per capirci meglio....)

COMPETITIVITA':
essere competitivi...offrire servizi per le convenzioni in maniera tale da ingrossare la voce entrate, se vi è una buona economia si potranno fare buone offerte alias si potranno conquistare ottimi contratti; senza contratti/convenzioni non si va da nessuna parte, allo stato attuale per molti comitati sono quasi la unica voce di entrate......

scusatemi se sono stato sintetico ma scrivo da un cellulare.....

raven
28-10-11, 20: 04
A dire il vero la parola ECONOMIA è usata in tutte le associazioni internazionali, e pure nelle religioni.

Senza soldi non organizzi nulla, e anche se questi soldi giungono da donazioni (fundraising) devi sempre mantenere un bilancio in attivo. I debiti non piacciono a nessuno.

VxVendetta
31-10-11, 00: 35
Vi dirp, avrete anche ragione, io sarò pure imbecille, ma,ahimè non la penso così.

La CRI è un servizio a perdere. Grazie, bella forza, è un servizio pubblico. Nemmeno le volanti generano introiti, eppure nessuno penserebbe mai di privatizzare la polizia di stato, o di mettere le chiamate alla polizia a pagamento.

Quando la gente sta male va in ospedale, che ora non è più ospedale, ma AZIENDA (e quindi servizio lucrativo, piaccia omeno) Ospedaliera.

Quando la gente non ha più nessuna speranza viene in sede CRI. SIamo, da 150 anni, quelli che muoiono perfino dopo la speranza, siamo l'ultima spiaggia di migliaia di persone. E siamo necessari, perchè, piaccia o meno a chi vuol far credere che il nostro paese sia tutto luci, siamo quelli che tendono la mano anche a chi non può metterci dentro dei soldi ma potrà solo stringerla, e con una forza che nessuna banconota potrà mai dare.

E cosa facciamo?

Diciamo che non possiamo più fare visite mediche ai senzatetto perchè dobbiamo far pagare pure noi il tiket?

Diciamo che no, niente più pasta ai poveracci, devono pagarcela.

Diciamo che no, niente più pronto farmaco ai vecchietti che non tirano a fine mese, perchè anche quello è un servizio da pagare?

Che cosa diventiamo? una croce azzurra buona solo a farsi dare 45 euro per ogni Trasporto Infermo? Un taxi per decrepiti borghesi che vogliono vantarsi con gli amici del bridge che hanno i soldi non per il taxi, ma l'ambulanza privata? Una croce verde che si fa pagare 180 euro per mandare un equipaggio alla sagra di salsiccia e chianti?

Diventiamo un'azienda che della croce rossa ricicla il simbolo, non dissimile da una qualsiasi attività lucrativa, con la sola differenza da essere pure gli unici fessi ad avere una Partita Iva senza guadagnarci nulla? Un comodato d'uso sociosanitario? Un leasing? Tra l'altro in calze a rete e minigonna sto malissimo, sul terraglio fa freddo e non mi pare la tenuta ideale per fare una RCP.

Certo si sa...l'utopia è rimasta la gente è cambiata la risposta ora è più complicata.

xAndrex
31-10-11, 01: 38
siamo l'ultima spiaggia di migliaia di persone.

Questo è poco ma sicuro.

raven
02-11-11, 13: 38
VxVendetta, secondo me la vedi in maniera troppo lugrube.

Il fatto di diventare una Onlus prevede già a priori che i servizi su cui spendi danaro, vadano ad alimentare attività in perdita.

Succede pure nella croce bianca della mia città, la quale da decenni ha surclassato la croce rossa come attività sociali e di ambulanza.
Tantè che si chiama "opera pia croce bianca".... essa raccoglie fondi e li investe a fondo perduto in attività sociali.

Fino ad ora questa attività hanno sempre ripagato, tantè che gli "sponsor" e i "donatori" li hanno sempre trovati; però è ovvio che senza soldi non vai da nessuna parte.

Economia, nel messaggio di rocca, significa: "evitare di indebitarsi", ovvero "evitare di dover alimentare qualche banca creditrice con immobili frutto di lasciti testamentari".

Se io dovessi donare alla CRI una villa, gradirei che questa venisse adottata come casa di cura, non come mezzo per ingrassare qualche banchiere.

VxVendetta
02-11-11, 23: 45
Una ONLUS, appunto. SIamo una forza statale e diventiamo una ONLUS...Ok io gioco spesso con le parole e ho una concezione quasi sovietica della distinzione tra ciò che è statale e ciò che non lo è...ma diciamo che alla bandierina italiana sul braccio ci tengo abbastanza.

Io non ho nulla contro le realtà private figurarsi (a parte croce verde,ma da me siamo come cc e pds nei vecchi film :P e croce azzurra perchè sono dei criminali e avendoci lavorato posso dirlo tranquillamente).

La mia paura è la degenerazione dei servizi che ti ho detto, per non parlare di una netta settorialiazzazione delle varie realtà, con persone mettiamo del gruppo di Venezia che non possono andare a Treviso a fare il corso Settore Emergenza (che Venezia non avrà mai, come Treviso non avrà mai l'OPSA), e con la fine dei volontari che si spostano da regione a regione per aiutare in caso di disastri.

Privatizzare vuol dire anche ghettizzarsi ognuno nel suo piccolo, secondo me.

raven
03-11-11, 11: 56
Una ONLUS, appunto. SIamo una forza statale e diventiamo una ONLUS...Ok io gioco spesso con le parole e ho una concezione quasi sovietica della distinzione tra ciò che è statale e ciò che non lo è...ma diciamo che alla bandierina italiana sul braccio ci tengo abbastanza.

Io non ho nulla contro le realtà private figurarsi (a parte croce verde,ma da me siamo come cc e pds nei vecchi film :P e croce azzurra perchè sono dei criminali e avendoci lavorato posso dirlo tranquillamente).

La mia paura è la degenerazione dei servizi che ti ho detto, per non parlare di una netta settorialiazzazione delle varie realtà, con persone mettiamo del gruppo di Venezia che non possono andare a Treviso a fare il corso Settore Emergenza (che Venezia non avrà mai, come Treviso non avrà mai l'OPSA), e con la fine dei volontari che si spostano da regione a regione per aiutare in caso di disastri.

Privatizzare vuol dire anche ghettizzarsi ognuno nel suo piccolo, secondo me.
Io credo che tutto dipenda solo dalla mentalità con cui si gestiscono le situazioni.

Basta vedere la realtà della Croce Rossa nelle altre nazioni, in america così come in inghilterra, e in altri paesi; croce rossa è un'associazione come tante altre. Ma legata a doppio filo allo stato di appartenenza grazie a una serie di leggi e regolamenti che hanno preso piede in 150 anni di storia, spesso garantendo un'esclusiva in diversi campi.

Tantè che "l'american red cross" ha una convenzione stipulata direttamente dal congresso nei primi del '900, per i temi di protezione civile, su cui la croce rossa ha quasi l'esclusiva.

Io ritengo e continuo a credere, che la trasformazione in ONLUS sarà solo un mero fatto burocratico. Una trasformazione "in legalese" che permetterà ai comitati di garantirsi una maggiore elasticità di gestione (vedi bilancio, gestione sede e mezzi, ecc.); ma alla fin fine rimaniamo volontari di croce rossa...., che per l'appunto è un corpo dello stato.

Mande
04-11-11, 00: 04
La privatizzazione infatti è da fare solamente in modo da permettere ai comitati locali di gestirsi completamente tutti i fondi, anche quelli raccolti gestirli i singoli comitati... più che privatizzazione lo chiamerei però federalismo della croce rossa italiana :D

asics3
29-10-12, 19: 34
Sabato 27 ottobre 2012 è stato votato all'unanimità il desiderio di tutta la Croce Rossa Italiana di passare alla Componente Unica (civile). Finalmente le cose cambieranno ovunque ed in positivo!

Ragazzi, prendete con gioia questa notizia e fatevi parte ATTIVA del cambiamento, confido in tutti voi. La Croce Rossa diventerà una grande famiglia, composta solo ed esclusivamente da volontari che potranno specializzarsi e impegnarsi contemporaneamente in diverse attività che vanno per esempio dal servizio in ambulanza degli ex vds alle attività degli ex pionieri (ora gruppo/componente giovanile, di cui potranno far parte anche i vecchietti). Ognuno potrà fare le attività che più gli aggradano e lo coinvolgeranno facendolo crescere come persona, non ci saranno più preclusioni (tu sei vds e non puoi stare coi pionieri).


EVVIVA!!! :)

Non so da quando inizieranno a cambiare tutto, ma sono curiosa di sapere tutte le vostre impressioni quando succederà.

degra
31-10-12, 22: 42
Sono preoccupato.. Molto.. Molto preoccupato di quello che potrebbe succedere.. Come la prospetti tu, è una evoluzione in positivo.. Ma speriamo che "esuli nostalgici" non si mettano a creare scompiglio e che i percorsi formativi di un tipo o dell'altro vengano monopolizzati.. Certo io per deformazione professionale sono abituato a pensare male e sperare di essere smentito.. E spero di esserlo anche stavolta! ;)

asics3
01-11-12, 10: 50
Sono preoccupato.. Molto.. Molto preoccupato di quello che potrebbe succedere.. Come la prospetti tu, è una evoluzione in positivo.. Ma speriamo che "esuli nostalgici" non si mettano a creare scompiglio e che i percorsi formativi di un tipo o dell'altro vengano monopolizzati.. Certo io per deformazione professionale sono abituato a pensare male e sperare di essere smentito.. E spero di esserlo anche stavolta! ;)


Nell'organizzazione nuova ci sarà poco spazio per chi rema contro :-) Dai dai dai che sono fiduciosa!

Mande
01-11-12, 13: 29
Per i percorsi formativi il mio comitato è avanti già da parecchi anni, cioè permette anche ai pionieri (purchè maggiorenni) di salire in ambulanza, permette ai vds di fare servizio pionieri e pionieri di fare servizio con la sezione femminile ecc.... almeno da qualche anno da noi è già così non essendo ancora entrata in vigore la componente unica

degra
01-11-12, 15: 43
Beh si, in giro si trovano pionieri cinquantenni e personalmente ho fatto qualche servizio con le infermiere.. Vabbè che gli serviva qualcuno che gli guidasse il mega camper, ma sempre cooperazione è stata! :am054

Mande
20-11-12, 14: 04
( http://www.critrentino.it/ )

Prosecuzione sperimentazione Componente Unica in Trentino

Con l'ordinanza commissariale 0488/10 del 8 ottobre 2010 il Commissario Straordinario della CRI, Francesco Rocca, ha autorizzato la prosecuzione della sperimentazione del funzionamento della Componente unificata civile della Croce Rossa Italiana per il territorio di competenza del Comitato Provinciale CRI di Trento.

Per leggere l'intera ordinanza http://www.critrentino.it/documenti/2010/10-ottobre/Prosecuzione_Componente_Unica.pdf

Questa invece è la nuova sulle divise http://www.critrentino.it/volontari/documenti/2009/10ottobre/volontario.png

Sulle nostre di divise c'è la scritta Croce Rossa Italiana e al posto di volontario "Convenzione di Ginevra 22 Agosto 1864"

degra
20-11-12, 23: 10
Quella è una cosa che si vede spesso in giro, in pratica sono gli stemmi "generici" senza la personalizzazione della singola componente.. ;)

asics3
21-11-12, 21: 35
Sulle nostre di divise c'è la scritta Croce Rossa Italiana e al posto di volontario "Convenzione di Ginevra 22 Agosto 1864"


Sì anche le nostre hanno lo stesso logo, avran deciso che aveva più senso inserire un pezzo della nostra "storia" :)