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Visualizza Versione Completa : Polizia giudiziaria



mirkoEI
16-06-10, 23: 55
Buonasera colleghi,
sono un appartenente ai CC e vi confesso che per curiosità personale desidererei sapere quanti di voi si misurano quotidianamente con la materia in oggetto e vorrebbero magari farlo ancora di piu'. Mi spiego meglio, visto che a mio avviso il vostro lavoro non è assolutamente di meno del nostro, ho però notato, che alcuni colleghi, magari di qualche generazione per cosi dire passata, sono rimasti un pò troppo legati alla vecchia funzione del vigile urbano che a mio avviso va totalmente dimenticata in quanto voi siete agenti di polizia a tutti gli effetti ed ormai sulla strada soprattutto il microcriminale non fa sconti a nessuno CC o PS o PM che sia. Ripeto la mia è una semplice curiosità che però potrebbe tranquillamente trasformarsi in una discussione per scambiarsi nozioni e casi pratici sulla p.g. che a mio avviso è la materia piu' affascinante del nostro lavoro.
Cordiali saluti.

Mirko.

Blushield
17-06-10, 07: 41
Buonasera colleghi,
sono un appartenente ai CC e vi confesso che per curiosità personale desidererei sapere quanti di voi si misurano quotidianamente con la materia in oggetto e vorrebbero magari farlo ancora di piu'. Mi spiego meglio, visto che a mio avviso il vostro lavoro non è assolutamente di meno del nostro, ho però notato, che alcuni colleghi, magari di qualche generazione per cosi dire passata, sono rimasti un pò troppo legati alla vecchia funzione del vigile urbano che a mio avviso va totalmente dimenticata in quanto voi siete agenti di polizia a tutti gli effetti ed ormai sulla strada soprattutto il microcriminale non fa sconti a nessuno CC o PS o PM che sia. Ripeto la mia è una semplice curiosità che però potrebbe tranquillamente trasformarsi in una discussione per scambiarsi nozioni e casi pratici sulla p.g. che a mio avviso è la materia piu' affascinante del nostro lavoro.
Cordiali saluti.

Mirko.

Concordo e approvo: sono a disposizione per dare il mio piccolo contributo.

CISCONE
17-06-10, 07: 48
ciao Mirko, intanto ti invito a presentarti nella sezione apposita...
poi mi fa piacere che un CC pensi queste cose di noi e che senza vergogna ci chiami COLLEGHI!!
cmq sono d'accordo con te la PG è una materia mooolto interessante che però va studiata bene perchè ogni minimo errore si paga, soprattutto con gli avvocati della difesa che non vedono l'ora di "inchiappettarti" :-)
è molto affascinante anche perchè è la materia che piu delle altre ti fa sentire Poliziotto a tutti gli effetti, quello che ogni bambino desidera fare da grande, arrestare i catttivi!
per quanto riguarda la discussione che hai iniziato posso dire che per quanto riguarda il mio comando, di PG ne facciamo sulle cose di minore entità logicamente perchè io purtroppo sono in un comune mediamente piccolo ma è sempre molto piacevole fare questi servizi, soprattutto con Uff di Pg che hanno conoscenza della materia e hanno voglia di fare.
poi ci sono i casi dei grandi comuni dove ci sono dei veri e propri nuclei di PG che fanno solo quello ed anche in maniera eccellente come milano, torino, bergamo, brescia, parma.....ce ne sono tanti....

Elite
17-06-10, 12: 57
ciao Mirko, intanto ti invito a presentarti nella sezione apposita...
poi mi fa piacere che un CC pensi queste cose di noi e che senza vergogna ci chiami COLLEGHI!!
cmq sono d'accordo con te la PG è una materia mooolto interessante che però va studiata bene perchè ogni minimo errore si paga, soprattutto con gli avvocati della difesa che non vedono l'ora di "inchiappettarti" :-)
è molto affascinante anche perchè è la materia che piu delle altre ti fa sentire Poliziotto a tutti gli effetti, quello che ogni bambino desidera fare da grande, arrestare i catttivi!
per quanto riguarda la discussione che hai iniziato posso dire che per quanto riguarda il mio comando, di PG ne facciamo sulle cose di minore entità logicamente perchè io purtroppo sono in un comune mediamente piccolo ma è sempre molto piacevole fare questi servizi, soprattutto con Uff di Pg che hanno conoscenza della materia e hanno voglia di fare.
poi ci sono i casi dei grandi comuni dove ci sono dei veri e propri nuclei di PG che fanno solo quello ed anche in maniera eccellente come milano, torino, bergamo, brescia, parma.....ce ne sono tanti....

Ciao CISCONE, ci tengo a dire una cosa...se esiste qualcuno che si vergogna a chiamarvi Colleghi fai una bella cosa...invitalo ad andare a.....Si reputa un Collega chiunque svolga con il cuore e con dedizione il proprio lavoro, non a prescindere dal colore delle mostrine o della divisa.
Si vergogni chi la pensa in questo modo...
Per quanto riguarda la P.G. mi trovi d' accordo...c'è da starci parecchi attenti e non bisogna dimenticare che oltre all' aspetto operativo (la parte più entusiasmante) c'è la parte burocratica e se non la si sa affrontare allora è meglio lasciare stare tutto.
Saluti

MatPolLoc
17-06-10, 15: 24
Ragazzi ciò che hanno detto Ciscone ed Elite è sacrosanto.
La pg probabilmente è la parte più bella del lavoro di polizia,ma comporta oneri quanti onori.
Ogni tanto rompo le scatole al mio maestro di boxe (uff. Pg nella Polizia di stato e 20 anni di servizio sempre in squadre investigative) per raccontarmi un pò
di episodi e lui mi dice sempre che per fare pg devi essere molto bravo con la penna + che con la pistola,se no non ne esci!
non so perchè ma questa frase mi è rimasta impressa!

kenshiro
17-06-10, 17: 15
Per forza che ti è rimasta impressa!!In un Paese di scartoffie burocratiche come il nostro sai quanto ci mette un avvocatucolo a rovinare tutto il lavoro svolto con impegno!!!!Cmq sono d'accordo per quanto riguarda la materia della PG,è la + interessante(sto studiando per un concorso e mi sono "impantanato" nel diritto amministrativo) e "operativa".

Blushield
17-06-10, 17: 43
Ragazzi ciò che hanno detto Ciscone ed Elite è sacrosanto.
La pg probabilmente è la parte più bella del lavoro di polizia,ma comporta oneri quanti onori.
Ogni tanto rompo le scatole al mio maestro di boxe (uff. Pg nella Polizia di stato e 20 anni di servizio sempre in squadre investigative) per raccontarmi un pò
di episodi e lui mi dice sempre che per fare pg devi essere molto bravo con la penna + che con la pistola,se no non ne esci!
non so perchè ma questa frase mi è rimasta impressa!

Sacrosante parole...facendo un esempio pratico: nell'applicazione delle norme contenute nel D.Lgs. 152/2006 (Norme in Materia Ambientale) oltre a tutta una serie di atti di PG da svolgere nelle indagini in senso stretto (appostamenti, ricerche di tracce, raccolta di informazioni, richieste di analisi di terreni, carotaggi) il lavoro di PG da svolgere in ufficio per raccogliere e raffrontare documentazione comprovante il reato (pensate solo a formulari con controlli incrociati di rifiuti in partenza e quelli effettivamente giunti a smaltimento, senza contare eventuali tappe intermedie di stoccaggio dove possono sparire o apparire altri quantitativi di sostanze) è enorme.
Le casistiche in tale materia, che ricordo è una delle ultime frontiere dove si è inserita anche la criminalità organizzata, sono così varie e vaste che possono ingannare l'operatore facendo apparire ad esempio un semplice gesto di maleducazione quello che invece è un vero e proprio reato. Senza pensare subito allo scarico di ingenti quantità di rifiuti, o al loro abbandono camuffato da stoccaggio temporaneo magari senza alcun titolo autorizzativo, oppure al trasporto e illecito smaltimento di sostante altamente tossiche, pensiamo a qualcosa di più innocente (crediamo noi), come ad esempio ad una persona che dà fuoco a quella che apparentemente sembra materiale legnoso nel suo terreno agricolo attiguo alla propria abitazione: fumo non nero (perchè il fumo nero allarma subito), mancanza di segnalazione alle FF.OO. perchè magari il fuoco avviene in aperta campagna (siamo abituati a vedere contadini che bruciano ad esempio le potature delle vigne), magari sporadici interventi delle FF.OO che a volte procedono con la sanzione prevista dal regolamento comunale, oppure gli fanno spegnere il fuoco e... arrivereci e non lo faccia più, mi raccomando!!!. Ma se scaviamo un pò più a fondo, la realtà potrebbe essere ben diversa e potremmo ritrovarci in mezzo ad un'indagine di PG vera e propria...ma dai...!! non è possibile...!!! da una stronz...del genere un'indagine di PG...??? Scavando un pò più a fondo ci si accorge che la medesima persona è un dipendente della ditta X, (una falegnameria) il quale, unitamente ad altri dipendenti (ognuno per proprio conto e a casa propria), periodicamente ( massimo una volta al mese) si porta a casa una certa quantità di rifiuto legnoso, ossia legno cd. trattato con colle o solventi (l'impiallacciato laccato ad esempio) che non può essere bruciato come un normale legno, ma va smaltito tanto quanto si smaltisce il materiale plastico, e lo brucia nel campo. Scavi ancora e salta fuori che tali dipendenti prendono un regalino per fare ciò dal proprio datore di lavoro che naturalmente guadagna di più perchè smaltire regolarmente certi rifiuti costa, e ci si accorge anche che, nel corso degli anni, in tale maniera chissà quanto materiale è stato bruciato, con rellativa immissione in atmosfera di sostanze combuste che ai polmoni dubito facciano bene. Immaginate le indagini e l'attività di PG che ci vuole per comprovare il tutto...?, per risalire ad una quantificazione pittosto precisa del materiale (rifiuto) illecitamente smaltito nel tempo confrontando la documentazione presente negli uffici della ditta...? i registri e i formulari ...?, ma ancora prima il riuscire a provare che i dipendenti eseguono direttive del titolare della dittta, collegando vari episodi e utilizzando tecniche di interrogazione proprio come quelle che ci si immagina per un reato definito "grave"? E poi, il tutto per applicare un 674 C.P....valeva la pena?. Invece noi sappiamo bene che, in concorso, viene contestato l'art. 256 comma 1 lett.b) del suddetto Decreto, che prevede l'arresto da sei mesi a due anni e con l'ammenda da duemilaseicento euro a ventiseimila euro...no bau bau, micio micio...in più anche il 674 C.P. Con tutto quanto sopra esposto, che non è frutto di fantasia, voglio sottolineare che operazioni/indagini di PG, non sono per forza sinonimo di solo una tipologia di reati (rapine, spaccio, truffe), ma il modus-operandi, l'impronta di base, la forma mentale dell'AG. o Uff. di PG., la curiosità professionale è uguale (fermo restando le differenze naturalmente inerenti i rischi personali e l'eventuale necessità di utilizzo di ulteriori "strumenti" di Pg. come ad esempio il sequestro, intercettazioni per altri tipi di retai). Certo, con un'indagine come quella sopradescritta, che può durare mesi, difficilmente vai sul giornale, magari l'adrenalina non và a mille perchè è un'indagine non particolarmente operativa, ma Pg è anche questo...o no?... e tornando al quanto detto da quel saggio Ispettore di PdS...tanto uso di penna più che di pistola.

FRANCODUE
17-06-10, 19: 19
Fai benissimo a farlo collega !

Elite
17-06-10, 20: 01
Sacrosante parole...facendo un esempio pratico: nell'applicazione delle norme contenute nel D.Lgs. 152/2006 (Norme in Materia Ambientale) oltre a tutta una serie di atti di PG da svolgere nelle indagini in senso stretto (appostamenti, ricerche di tracce, raccolta di informazioni, richieste di analisi di terreni, carotaggi) il lavoro di PG da svolgere in ufficio per raccogliere e raffrontare documentazione comprovante il reato (pensate solo a formulari con controlli incrociati di rifiuti in partenza e quelli effettivamente giunti a smaltimento, senza contare eventuali tappe intermedie di stoccaggio dove possono sparire o apparire altri quantitativi di sostanze) è enorme.
Le casistiche in tale materia, che ricordo è una delle ultime frontiere dove si è inserita anche la criminalità organizzata, sono così varie e vaste che possono ingannare l'operatore facendo apparire ad esempio un semplice gesto di maleducazione quello che invece è un vero e proprio reato. Senza pensare subito allo scarico di ingenti quantità di rifiuti, o al loro abbandono camuffato da stoccaggio temporaneo magari senza alcun titolo autorizzativo, oppure al trasporto e illecito smaltimento di sostante altamente tossiche, pensiamo a qualcosa di più innocente (crediamo noi), come ad esempio ad una persona che dà fuoco a quella che apparentemente sembra materiale legnoso nel suo terreno agricolo attiguo alla propria abitazione: fumo non nero (perchè il fumo nero allarma subito), mancanza di segnalazione alle FF.OO. perchè magari il fuoco avviene in aperta campagna (siamo abituati a vedere contadini che bruciano ad esempio le potature delle vigne), magari sporadici interventi delle FF.OO che a volte procedono con la sanzione prevista dal regolamento comunale, oppure gli fanno spegnere il fuoco e... arrivereci e non lo faccia più, mi raccomando!!!. Ma se scaviamo un pò più a fondo, la realtà potrebbe essere ben diversa e potremmo ritrovarci in mezzo ad un'indagine di PG vera e propria...ma dai...!! non è possibile...!!! da una stronz...del genere un'indagine di PG...??? Scavando un pò più a fondo ci si accorge che la medesima persona è un dipendente della ditta X, (una falegnameria) il quale, unitamente ad altri dipendenti (ognuno per proprio conto e a casa propria), periodicamente ( massimo una volta al mese) si porta a casa una certa quantità di rifiuto legnoso, ossia legno cd. trattato con colle o solventi (l'impiallacciato laccato ad esempio) che non può essere bruciato come un normale legno, ma va smaltito tanto quanto si smaltisce il materiale plastico, e lo brucia nel campo. Scavi ancora e salta fuori che tali dipendenti prendono un regalino per fare ciò dal proprio datore di lavoro che naturalmente guadagna di più perchè smaltire regolarmente certi rifiuti costa, e ci si accorge anche che, nel corso degli anni, in tale maniera chissà quanto materiale è stato bruciato, con rellativa immissione in atmosfera di sostanze combuste che ai polmoni dubito facciano bene. Immaginate le indagini e l'attività di PG che ci vuole per comprovare il tutto...?, per risalire ad una quantificazione pittosto precisa del materiale (rifiuto) illecitamente smaltito nel tempo confrontando la documentazione presente negli uffici della ditta...? i registri e i formulari ...?, ma ancora prima il riuscire a provare che i dipendenti eseguono direttive del titolare della dittta, collegando vari episodi e utilizzando tecniche di interrogazione proprio come quelle che ci si immagina per un reato definito "grave"? E poi, il tutto per applicare un 674 C.P....valeva la pena?. Invece noi sappiamo bene che, in concorso, viene contestato l'art. 256 comma 1 lett.b) del suddetto Decreto, che prevede l'arresto da sei mesi a due anni e con l'ammenda da duemilaseicento euro a ventiseimila euro...no bau bau, micio micio...in più anche il 674 C.P. Con tutto quanto sopra esposto, che non è frutto di fantasia, voglio sottolineare che operazioni/indagini di PG, non sono per forza sinonimo di solo una tipologia di reati (rapine, spaccio, truffe), ma il modus-operandi, l'impronta di base, la forma mentale dell'AG. o Uff. di PG., la curiosità professionale è uguale (fermo restando le differenze naturalmente inerenti i rischi personali e l'eventuale necessità di utilizzo di ulteriori "strumenti" di Pg. come ad esempio il sequestro, intercettazioni per altri tipi di retai). Certo, con un'indagine come quella sopradescritta, che può durare mesi, difficilmente vai sul giornale, magari l'adrenalina non và a mille perchè è un'indagine non particolarmente operativa, ma Pg è anche questo...o no?... e tornando al quanto detto da quel saggio Ispettore di PdS...tanto uso di penna più che di pistola.

Bel commento...e buona preparazione...complimenti

mirkoEI
18-06-10, 15: 25
Complimenti Blushield, ottimo acume investigativo! Leggendo tra le righe gli altri post notavo, per cosi dire, un po' di timore per quel che riguarda il commettere qualche errore, io mi batto sempre su questo punto ed intendo dire che noi non dobbiamo ovviamente fare le cose alla leggera però al tempo stesso dobbiamo sempre operare in maniera trasparente e senza nessuna forzatura ma senza timore alcuno! L'avvocato di turno ci proverà sempre e sta li la differenza tra un bravo ag./uff. di pg o uno che lo fa tanto per fare....nessuna arroganza da parte nostra ma cognizione di causa, precisa conoscenza dei fatti e degli atti da noi redatti e massima tranquillità nel momento che ci relazioniamo in udienza. Perchè il codice penale e di procedura penale sono dalla nostra parte e non dalla parte di chi delinque, per esempio c'è chi non esegue una perquisizione se non è sicuramente ad esito positivo, ma che problema c'è? In relazione al tempo e al luogo la presenza del soggetto non pareva giustificata, era quantomeno difficile avvertire l'A.G. in quanto erano le tre di notte e ricorreva la necessità ed urgenza ed abbiamo eseguito una perquisizione ai sensi dell'art. 4 l.152 1975, la stessa ha dato esito negativo, pazienza, nessuno potrà mai contestarvi niente ed è meglio un controllo in piu' che uno in meno che sfocia magari in una rapina in villa!!
Ovviamete tutto questo è solo il mio modesto parere, peraltro opinabile.
Cordiali Saluti.

Elite
19-06-10, 07: 06
Complimenti Blushield, ottimo acume investigativo! Leggendo tra le righe gli altri post notavo, per cosi dire, un po' di timore per quel che riguarda il commettere qualche errore, io mi batto sempre su questo punto ed intendo dire che noi non dobbiamo ovviamente fare le cose alla leggera però al tempo stesso dobbiamo sempre operare in maniera trasparente e senza nessuna forzatura ma senza timore alcuno! L'avvocato di turno ci proverà sempre e sta li la differenza tra un bravo ag./uff. di pg o uno che lo fa tanto per fare....nessuna arroganza da parte nostra ma cognizione di causa, precisa conoscenza dei fatti e degli atti da noi redatti e massima tranquillità nel momento che ci relazioniamo in udienza. Perchè il codice penale e di procedura penale sono dalla nostra parte e non dalla parte di chi delinque, per esempio c'è chi non esegue una perquisizione se non è sicuramente ad esito positivo, ma che problema c'è? In relazione al tempo e al luogo la presenza del soggetto non pareva giustificata, era quantomeno difficile avvertire l'A.G. in quanto erano le tre di notte e ricorreva la necessità ed urgenza ed abbiamo eseguito una perquisizione ai sensi dell'art. 4 l.152 1975, la stessa ha dato esito negativo, pazienza, nessuno potrà mai contestarvi niente ed è meglio un controllo in piu' che uno in meno che sfocia magari in una rapina in villa!!
Ovviamete tutto questo è solo il mio modesto parere, peraltro opinabile.
Cordiali Saluti.

Ciao MirkoEI volevo precisare che non si tratta di timore a mio avviso, ma di esperienza riportata in qualche rigo e chi esprime pareri come quelli sopra riportati lo fa con cognizione di causa, altrimenti non riuscirebbe ad esprimere certi concetti. La P.G. è una strada tortuosa e quando si arriva in un aula sembra quasi che noi siamo i delinquenti e gli imputati sono "poveretti vessati dalle nostre ingiustizie". Non è paura di commettere qualche errore ma un punto fermo di ogni buon operatore...ossia che quando si compilano determinati atti occorre avere preparazione e concentrazione. Anche un semplice verbale di ispez./perq. può diventare "un problema" (definiamolo così)...basta sbagliare gli orari...
Saluti

mirkoEI
20-06-10, 18: 29
Bè signori se siamo ancora qui a preoccuparci di sbagliare gli orari siamo ben lontani dall'essere operatori di polizia giudiziaria....nel mio preambolo dicevo proprio che non dobbiamo peccare di leggerezza, comunque io intendevo solo dire che dobbiamo svolgere il nostro lavoro in maniera serena, senza vergognarci di chiedere a qualcuno che ne sa piu' di noi e soprattutto con la consapevolezza che con un pò di buona volontà ed un codice aggiornato alla mano si trova sempre una soluzione...non siamo ancora scienziati nucleari...ma operatori di polizia che si confrontano con casi reali e non fantascienza. Comunque sbagliare un orario in un verbale di perquisizione vuol dire incorrere nella piu' nera delle ipotesi in un falso in atto pubblico art. 476 c.p. e ss. ( semmai chiamiamolo cosi il problema). E concludo dicendo che io sono per la teoria che noi dobbiamo fare fare e rifare..perchè abbiamo il dovere morale di rendere un pochino piu' vivibile la nostra società, per qel poco che possiamo fare ognuno di noi.
Ora basta veramente se no vado fuori argomento....e magari mi danno una tiratina di orecchie.
Cordiali saluti.

Elite
20-06-10, 19: 11
MirkoEI devo dire che ciò che hai scritto nell' ultimo post mi è piaciuto. Complimenti

ale66
20-06-10, 20: 42
Nella P.G. due più due non fa sempre quattro , sapere a perfezione la teoria è essenziale , ma senza anni di pratica tutto diventa inutile , il saper applicare quello che si è appreso non è facile , solo l'esperienza unita al sapere fanno si che si diventi un buon operatore .

FRANCODUE
20-06-10, 21: 29
Nessun pubblico Ministero contesta un'art 41 Tulps, tranquilli che la perquisizione la convalida.

mirkoEI
20-06-10, 21: 43
MirkoEI devo dire che ciò che hai scritto nell' ultimo post mi è piaciuto. Complimenti

Ti ringrazio e anzi mi scuso se sono potuto apparire un po' polemico e solo che quando parlo di queste cose mi scaldo un po' perchè sono fermamente convinto che se noi tutti facessimo il minimo che ci compete staremmo realmente tutti meglio.
Per quello che dice ale66 ovviamente la pratica è fondamentale basandola sulla padronanza della teoria, però io cercavo di dire che la materia è si difficile ma non certo impossibile.
Buona serata e buon lavoro a tutti!!!

---------------------Aggiornamento----------------------------

Attenzione con il 41 del tulps perchè l'orientamento sta cambiando...c'è stata una importante sentenza in merito della Suprema Corte, diciamo che la fonte confidenziale puo' non bastare piu' per legittimare una perquisizione locale ai sensi del predetto art. Poi è chiaro che procura che vai usanza che trovi.

vecchiaguardia
20-06-10, 22: 41
Per quanto riguarda il fatto di chiamare colleghi gli agenti di pm, io non mai avuto problemi proprio perchè svolgiamo gli stessi compiti di polizia giudiziaria. Sinceramente mi dà un pò più fastidio quando lo fanno le guardie giurate, ma non perchè ho problemi con loro, anzi ho molti amici che fanno questo lavoro, ma proprio perchè loro non hanno funzioni nè di pg nè di ps. Con ciò voglio comunque specificare, per evitare fraintendimenti di chi legge, che rispetto loro come tutti gli altri che svolgono il lavoro con voglia e abnegazione.

La polizia giudiziaria è fondata sugli atti, molti mesi di lavoro possono andare in fumo se le carte non sono fatte a regola d'arte. Ecco perchè bisogna tenersi sempre aggiornati in materia e se il nostro Stato o Comune non spende soldi per farci fare corsi di aggiornamento, spetta a noi impegnarci nell'arricchire il nostro bagaglio culturale in merito, proprio perchè la firma sotto gli atti è la nostra e chi si sacrifica per poter arrivare a dei risultati siamo proprio noi e le nostre famiglie e a vedere il nostro lavoro in fumo per non aver scritto come si deve non è bello, e soprattutto dopo non ce la prendiamo con gli avvocati o con i magistrati che, per quanto abbiano la loro parte in determinate occasioni, non fanno altro che fare il loro lavoro ovvero cercare di difendere il cliente nel primo caso e cercare di capire la verità nel secondo caso.



Nessun pubblico Ministero contesta un'art 41 Tulps, tranquilli che la perquisizione la convalida.

Nella maggior parte dei casi è così, infatti il noto art. 41 tulps è l'ancora di salvezza per noi che vogliamo fare il nostro lavoro.
Quest'articolo ci permette di fare perquisizioni locali quando il sesto senso dell'investigatore si attiva, e meno male che ci sta!

Elite
20-06-10, 23: 53
Ti ringrazio e anzi mi scuso se sono potuto apparire un po' polemico e solo che quando parlo di queste cose mi scaldo un po' perchè sono fermamente convinto che se noi tutti facessimo il minimo che ci compete staremmo realmente tutti meglio.
Per quello che dice ale66 ovviamente la pratica è fondamentale basandola sulla padronanza della teoria, però io cercavo di dire che la materia è si difficile ma non certo impossibile.
Buona serata e buon lavoro a tutti!!!

---------------------Aggiornamento----------------------------

Attenzione con il 41 del tulps perchè l'orientamento sta cambiando...c'è stata una importante sentenza in merito della Suprema Corte, diciamo che la fonte confidenziale puo' non bastare piu' per legittimare una perquisizione locale ai sensi del predetto art. Poi è chiaro che procura che vai usanza che trovi.

Sono d' accordo con FRANCODUE sul 41 ma anche con mirkoEI quando dice "Procura che vai usanza che trovi". Dipende da dove si lavora e dal tasso di criminalità presente in zona. Più è presente più la Procura è accondiscendente. Almeno in Calabria è così che va.
Saluti

ale66
21-06-10, 09: 21
=mirkoEI;1013115]Per quello che dice ale66 ovviamente la pratica è fondamentale basandola sulla padronanza della teoria, però io cercavo di dire che la materia è si difficile ma non certo impossibile.
Naturalmente , ma per essere padrone della materia è necessario confrontasi giornalmente, attingendo anche consigli e esperienza di chi ne sa più di noi , la P.G. non è solo fatta di perquisizioni e sequestri.



Attenzione con il 41 del tulps perchè l'orientamento sta cambiando...c'è stata una importante sentenza in merito della Suprema Corte, diciamo che la fonte confidenziale puo' non bastare piu' per legittimare una perquisizione locale ai sensi del predetto art. Poi è chiaro che procura che vai usanza che trovi.
Giusto come avevo già riportato in precedenza non effetuiamo più perquisizioni solo su semplici telefonate anonime , ma se l'informatore è affidabile e il margine d'errore è minimo allora aggiamo senza problemi .

FRANCODUE
21-06-10, 10: 48
Ricordo che non è obbligo rivelare l'informatore, e questo ci avvantaggia.
Comunque l'art.41 va usato con parsimonia e senza abusi.
Meglio sempre se si riesce ad avere, avendo il tempo necessario, un regolare decreto di perquisizione che da ampi margini di ricerca.

Blushield
21-06-10, 13: 25
Bè signori se siamo ancora qui a preoccuparci di sbagliare gli orari siamo ben lontani dall'essere operatori di polizia giudiziaria....nel mio preambolo dicevo proprio che non dobbiamo peccare di leggerezza, comunque io intendevo solo dire che dobbiamo svolgere il nostro lavoro in maniera serena, senza vergognarci di chiedere a qualcuno che ne sa piu' di noi e soprattutto con la consapevolezza che con un pò di buona volontà ed un codice aggiornato alla mano si trova sempre una soluzione...non siamo ancora scienziati nucleari...ma operatori di polizia che si confrontano con casi reali e non fantascienza. Comunque sbagliare un orario in un verbale di perquisizione vuol dire incorrere nella piu' nera delle ipotesi in un falso in atto pubblico art. 476 c.p. e ss. ( semmai chiamiamolo cosi il problema). E concludo dicendo che io sono per la teoria che noi dobbiamo fare fare e rifare..perchè abbiamo il dovere morale di rendere un pochino piu' vivibile la nostra società, per qel poco che possiamo fare ognuno di noi.
Ora basta veramente se no vado fuori argomento....e magari mi danno una tiratina di orecchie.
Cordiali saluti.

Sì, l'orario sbagliato potrebbe essere un grosso errore ma che tale errore porti pressochè automaticamente all'eventualità di una condanna per falsità materiale ex art. 476 non è così semplice, ricordiamoci che deve essere comprovato il dolo; certo, l'errore può capitare ma deve essere evidenziato come tale nell'eventuale successiva annotazione di PG e nella C.N.R....se, invece, l'operatore di P.G., accortosi dell'errore modifica, successivamente alla firma in calce al verbale la data o la località o altra cosa della propria copia del verbale e non dice nulla a nessuno (per paura del cazziatone), e successivamente in dibattimento il PM si ritrova questa sorpresa perchè eccepita dal difensore senza che ne fosse stato avvertito prima in modo da poter controbattere....bè allora sono dolori. Infatti mi raccomando sempre con i miei colleghi che, se è stato commesso un'errore, di non modificare mai il verbale successivamente alla sua firma magari una volta rientrati in ufficio, di lasciarlo così com'è, errori compresi, che poi valutiamo il da farsi.
Riallacciandomi al post di MrcoEI in relazione all'eventualità di una c.d "perquisizione d'urgenza" ai sensi dell'art. 4 Legge 152/1975 e alla paura di applicare tale istituto, concordo pienamente con Franco. Certo a mio avviso, è sempre meglio comprovare un minimo (ma proprio minimo) di giustificazione per il compimento di tale atto nei confronti di persone fermate in strada per un controllo... (es. persone sconosciute ferme in orario notturno in un quartiere oggetto di recenti fatti crimonosi....persone che da controllo SDI risultavano avere precedenti per etc.etc.) , mentre una perquisizione domiciliare d'urgenza di iniziativa della PG, secondo me deve avere una giustificazione più solida, ma comunque una preventiva telefonata al PM mentre i colleghi sono pronti per la perquisizione non sarebbe sbagliata. Per fare un'esempio, se dovessimo entrare di iniziativa in tutti quegli appartamenti nei quali viene segnalata la presenza di cittadini extracomunitari irregolari dediti a non meglio specificati atti illeciti, senza sostanziali gravi indizi...ho paura che nel caso non si dovesse riscontrare nulla, qualsiasi avvocato neolaureto sarebbe facilmente in grado di farmi a fettine nella migliore delle ipotesi con un 615 C.P. (violazione di domicilio da parte di un P.U.). Mentre, per l'applicazione dell'art.4 Legge152 1975 su persone ed eventalmente sul veicolo, non avrei particolari remore; in caso negativo, si atto di ciò sul verbale, successivo invio di copia via fax al PM per la convalida (con giuste tre righe per spiegare gli antefatti) e avanti col lavoro.

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Sì, l'orario sbagliato potrebbe essere un grosso errore ma che tale errore porti pressochè automaticamente all'eventualità di una condanna per falsità materiale ex art. 476 non è così semplice, ricordiamoci che deve essere comprovato il dolo; certo, l'errore può capitare ma deve essere evidenziato come tale nell'eventuale successiva annotazione di PG e nella C.N.R....se, invece, l'operatore di P.G., accortosi dell'errore modifica, successivamente alla firma in calce al verbale la data o la località o altra cosa della propria copia del verbale e non dice nulla a nessuno (per paura del cazziatone), e successivamente in dibattimento il PM si ritrova questa sorpresa perchè eccepita dal difensore senza che ne fosse stato avvertito prima in modo da poter controbattere....bè allora sono dolori. Infatti mi raccomando sempre con i miei colleghi che, se è stato commesso un'errore, di non modificare mai il verbale successivamente alla sua firma magari una volta rientrati in ufficio, di lasciarlo così com'è, errori compresi, che poi valutiamo il da farsi.
Riallacciandomi al post di MrcoEI in relazione all'eventualità di una c.d "perquisizione d'urgenza" ai sensi dell'art. 4 Legge 152/1975 e alla paura di applicare tale istituto, concordo pienamente con Franco. Certo a mio avviso, è sempre meglio comprovare un minimo (ma proprio minimo) di giustificazione per il compimento di tale atto nei confronti di persone fermate in strada per un controllo... (es. persone sconosciute ferme in orario notturno in un quartiere oggetto di recenti fatti crimonosi....persone che da controllo SDI risultavano avere precedenti per etc.etc.) , mentre una perquisizione domiciliare d'urgenza di iniziativa della PG, secondo me deve avere una giustificazione più solida, ma comunque una preventiva telefonata al PM mentre i colleghi sono pronti per la perquisizione non sarebbe sbagliata. Per fare un'esempio, se dovessimo entrare di iniziativa in tutti quegli appartamenti nei quali viene segnalata la presenza di cittadini extracomunitari irregolari dediti a non meglio specificati atti illeciti, senza sostanziali gravi indizi...ho paura che nel caso non si dovesse riscontrare nulla, qualsiasi avvocato neolaureto sarebbe facilmente in grado di farmi a fettine nella migliore delle ipotesi con un 615 C.P. (violazione di domicilio da parte di un P.U.). Mentre, per l'applicazione dell'art.4 Legge152 1975 su persone ed eventalmente sul veicolo, non avrei particolari remore; in caso negativo, si atto di ciò sul verbale, successivo invio di copia via fax al PM per la convalida (con giuste tre righe per spiegare gli antefatti) e avanti col lavoro.

permettetemi un ultimo inciso riguardante la materia edilizia. Una recente sentenza (che posso pstare per gli interessati) in sostanza ha incredibilmente equiparato un cantiere edile ad una privata dimora (posso postare l'interessantissima relazione che in merito ha fatto un relatore all'annuale convegno della PL che si svolge a settembre a Riccione). Bene, questo si riaggancia a quanto sopra detto nel senso che fino ad ora, per la segnalazione di un abuso edilizio, gli operatori accedevano al cantiere utilizzando, se necessaria, la forza in caso di resistenza (qui c'è sempre da valutare poi la resistenza attiva o passiva ma è un'altro discorso...), anzi, il rifiuto all'accesso nel cantiere da parte ad esempio dell'impresario edile (quindi la resistenza) costituva (e costituisce tutt'ora) quel "fumus" che può far sospettare che siamo di fronte ad una fattispecie abusiva penalmente rilevante, quindi di iniziativa e con gli strumenti di PG (art. 352 C.P.) si operava entrando coattivamente e se c'era l'abuso penalmente rilevante bene, se no pazienza, si procedeva comunque per la resistenza...nulla da eccepire sino ad oggi. Ora, con questa sentenza, dobbiamo essere più cauti, in quanto la segnalazione può riguardare irregolarità sanzionabili amministrativamente e non penalmente (noi sappiamo che per illeciti amministrativi l'autorizzazione all'ingresso nella privata dimora non sempre viene data, anzi piuttosto raramente in quanto non è prevista...vedi art. 13 Legge 689/81 che parla espressamente di ispezioni di cose e di luoghi diversi dalla privata dimora), quindi, con questa sentenza che può essere evidenziata in dibattimento dal difensore, consiglio ai colleghi che si occupano di edilizia (praticamente quasi tutti) di valutare attentamente l'uso della forza, procedendo un pò di più con i piedi di piombo, cioè cercando inizialmente di valurare se dall'esterno del cantiere, con le planimetrie e la necessaria documentazione comunale in mano, si è in grado o non di fare una prima valutazione, per poi richiedere al PM l'autorizzazione ed entrare (continuando a monitorare il cantiere naturalmente) e una volta entrati...pelo e contropelo su tutto. Cioè, mi spiego meglio, se non oppongono alcun rifiuto al nostro ingresso in cantiere e troviamo il reato, bene...ma se oppongono rifiuto e scatta la denuncia per resistenza (e lesioni che quasi sempre seguono) ed essendo i reati edilizi di difficile occultazione, quindi era possibile attendere l'autorizzazione della PM, sopratutto in forza della sentenza suddetta, questa "foga operativa" potrebbe venir sottolineata andando anche ad inficiare e magari a giustificare la resistenza messa in atto. Secondo il mio punto di vista, consiglio quindi, per quanto possibile, di valutare molto attentamente se procedere con la linea dura, potendo optare invece per un'organizzazione diversa e ben pianificata delle indagini.
Pensierino finale....sembra facciano di tutto per evitarci di lavorare serenamente.

mirkoEI
21-06-10, 20: 18
Buonasera Blushield, finalmente sono riuscito a mettere in moto quello che volevo cioè un bell confronto e scambio di opinioni!
Ti premetto che gli illeciti in materia edilizia non sono proprio il mio forte però ti chiederei di spiegarmi un passaggio, tu citi la perquisizione in flagaranza di reato (art. 352 c.p.p.) per giustificare il tuo ingresso in un cantiere dove su segnalazione ti risulta essere in corso o essere gia stato consumato un illecito, poi l'accertamento da esito negativo e visto che c'è stata resistenza procedi in quel senso. Ma a questo punto dovrai redarre un verbale di perquisizione e come fa ad essere negativo se è in flagranza di reato? Le cose o tracce pertinenti il reato che dovrebbe essere stato consumato sotto ai tuoi occhi o sotto gli occhi della parte lesa che non ha mai perso di vista il reo, dove sono finite? Mi sembra una interpretazione molto estensiva del 352. Concordi?

ale66
22-06-10, 07: 45
.
Cioè, mi spiego meglio, se non oppongono alcun rifiuto al nostro ingresso in cantiere e troviamo il reato, bene...ma se oppongono rifiuto e scatta la denuncia per resistenza (e lesioni che quasi sempre seguono) ed essendo i reati edilizi di difficile occultazione, quindi era possibile attendere l'autorizzazione della PM, sopratutto in forza della sentenza suddetta, questa "foga operativa" potrebbe venir sottolineata andando anche ad inficiare e magari a giustificare la resistenza messa in atto. Secondo il mio punto di vista, consiglio quindi, per quanto possibile, di valutare molto attentamente se procedere con la linea dura, potendo optare invece per un'organizzazione diversa e ben pianificata delle indagini.
Pensierino finale....sembra facciano di tutto per evitarci di lavorare serenamente.
La resistenza dovuta ad un'errato comportamento da parte degli Operatori decade in maggior ragione quando si tratta di privata dimora, per cui o si hanno i motivi previsti dalla legge o non si può entrare, come hai ben detto e meglio un'organizzazione diversa e pianificata , i metodi non mancano , anzi , e il risultato è lo stesso .

Blushield
22-06-10, 12: 14
Buonasera Blushield, finalmente sono riuscito a mettere in moto quello che volevo cioè un bell confronto e scambio di opinioni!
Ti premetto che gli illeciti in materia edilizia non sono proprio il mio forte però ti chiederei di spiegarmi un passaggio, tu citi la perquisizione in flagaranza di reato (art. 352 c.p.p.) per giustificare il tuo ingresso in un cantiere dove su segnalazione ti risulta essere in corso o essere gia stato consumato un illecito, poi l'accertamento da esito negativo e visto che c'è stata resistenza procedi in quel senso. Ma a questo punto dovrai redarre un verbale di perquisizione e come fa ad essere negativo se è in flagranza di reato? Le cose o tracce pertinenti il reato che dovrebbe essere stato consumato sotto ai tuoi occhi o sotto gli occhi della parte lesa che non ha mai perso di vista il reo, dove sono finite? Mi sembra una interpretazione molto estensiva del 352. Concordi?

Ciao Mirko, il verbale di perquisizione potrebbe si essere negativo, ma cerco di spiegarmi meglio. Allora, dobbiamo anticipatamente far finta che la recente sentenza di cui io parlavo, quella che sostanzialmente equipara un cantiere ad una privata dimora, non ci sia stata. Prima di tale sentenza un cantiere era considerato semplicemente un'area permanentemente aperta potenzialmente al controllo e alla verifica sia degli organi tecnici amministrativi del Comune, che di ogni operatore di polizia giudiziaria in senso generale. Ora, se abbiamo notizia fondata (segnalazione/rilievo diretto a mezzo documentazione comunale, o conoscenza di mancanza di permesso a costruire, quindi con rievanza penale), si accede al cantiere coattivamente e si procede con perquisizione (352 cpp) anche perchè la P.G. operante non può certo desitere o cedere all'eventuale ostruzione messa in atto. Invece nel caso di un controllo preventivo ed amministrativo si procede con l'art. 13 della 689/81 ma la resistenza crea quel sospetto più che fondato che tale ostruzionismo sia messo in atto per celare il compimento di un reato edilizio, quindi in base a tale sospetto, suffragato dall'attegiamento volto ad impedire l'ingresso, si entra nel cantiere ex art. 352 cpp, nel quale se poi non si dovesse riscontrare nulla, se ne da atto nel verbale, ma la motivazione che ha portato a ciò è più che legittima a mio parere. Nella realtà ti dirò che non è mai successo che dopo una resistenza non si sia trovato nulla di penalmente rilevate, mai..., la resistenza a sempre avuto il fine di ritardare l'ingresso nel cantiere alla PG per vari motivi (dare tempo a operai irregolari di scappare, dare tempo di sistemare impalcature totalmente fuori norma e sistemare il cantiere secondo le normative di sicurezza sul lavoro, etc.)...io ad esempio guardo con estremo sospetto quei cantieri edili totalmente "blindati" da alti pannelli in lamiera zincata o in legno...ma questa può essere una mia personale inclinazione). La perquisizione è si un atto demandato al magistrato e deve essere motivato, quindi l'iniziativa della PG in tal senso deve essere ancor più motivato e la resistenza crea quella motivazione importante, altrimenti per quale ragione verebbe messa in atto? La resistenza è, ripeto, la lgiustificazione "principe" per procedere con successiva perquisizione "in ambito edilizio" . In tali eventualità, a mio avviso, non avevo alcun dubbio di procedere come sopra descritto, certo tale discorso è un discorso formalmente giuridico, nella realtà si cerca sempre di ottenere l'ingresso al cantiere cercando con pazienza di far ragionare le persone, e quasi sempre si riesce. Ora, però, la recente sentenza cui facevo riferimento (teniamo conto che pur sempre una sentenza con il suo "valore" nel nostro ordinamento giuridico) che ha equiparato il cantiere alla privata dimora, complica le cose, come ha giustamente sottolineato ale66.
Teniamo altresi presente che quanto da me descritto non è la prassi comune a tutti i controlli edilizi, e ci mancherebbe, non vorrei che fosse passato tale messaggio, ma solo nei casi maggior rilevanza.

ale66
22-06-10, 13: 31
Ma questi benedetti controlli sono sempre più difficili , alla faccia della legalità , dei numerosi infortuni che colpiscono operai privi di qualsiasi assistenza assicurativa, per non parlare delle conseguenti evasioni fiscali, proprio per questo vi auguro sempre buon lavoro in un settore ove la professionalità certo non vi manca .

Blushield
22-06-10, 16: 06
Ma questi benedetti controlli sono sempre più difficili , alla faccia della legalità , dei numerosi infortuni che colpiscono operai privi di qualsiasi assistenza assicurativa, per non parlare delle conseguenti evasioni fiscali, proprio per questo vi auguro sempre buon lavoro in un settore ove la professionalità certo non vi manca .

Ti ringrazio...

mirkoEI
22-06-10, 18: 11
Oltre hai complimenti di ale66 permettetimi di aggiungere anche alla faccia di chi non vi considera colleghi e che magari non sa distinguere un furto da una rapina impropria! Continuate cosi colleghi della p.m. o p.l. come dir si voglia!!

grfrapi
22-06-10, 22: 42
Oltre hai complimenti di ale66 permettetimi di aggiungere anche alla faccia di chi non vi considera colleghi e che magari non sa distinguere un furto da una rapina impropria! Continuate cosi colleghi della p.m. o p.l. come dir si voglia!!

Salve mirkoEI!!, mi fa finalmente piacere di conoscere gente degli altri corpi che ci considera colleghi a differenza di altri con cui abbiamo avuto dei brutti battibecchi provocatori in passato!!

mirkoEI
23-06-10, 21: 17
Ribadisco che quando trovate qualcuno che impropriamente non vi considera colleghi non ve ne curate perchè vi trovate a che fare con una persona poco intelligente..comunque tornando al tema...legge 633 del '41 a riguardo della protezione dei diritti d'autore, cittadino extracee con piu' di 50 cd/dvd contraffatti, pena che va, se non ricordo male, dal minimo di un anno al massimo di quattro, di conseguenza reato con previsto arresto facoltativo, magari precedenti specifici del reo, nelle zone dove lavorate qual'è l'orientamente della procura? Io anche ieri ho discusso con la p.m. di turno ma il suo orientamento era talmente chiaro che se lo avessi arrestato, il tempo di portarle gli atti e rientrando avrei trovato il fax che disponeva l'immediata liberazione dell'arrestato.....

FRANCODUE
24-06-10, 08: 53
Non rientra nelle possibilità dell'arresto obbligatorio in flagranza e neppure in quello facoltativo.

mirkoEI
24-06-10, 10: 10
E per quale oscuro motivo non rientra nell'arresto facoltativo? Per essere precisi l'art è il 171 ter c. 2 ipotesi a della l. 633, pena prevista da uno a quattro anni, di conseguenza non devo ricordare certo io l'art. 381 c.p.p. da dove si desume a mio avviso che per il reato sopra citato è previsto arresto facoltativo. Sbaglio?

FRANCODUE
24-06-10, 10: 45
Non sbagli.
Ma l'art 171 ter della 633 prevede varie ipotesi.
Adesso io non conosco il caso specifico, però se hai informato il Pm di turno è ti ha detto che non convalidava l'arresto vorrà dire che ha ravvisato una ipotesi diversa da quella prevista da te.

mirkoEI
24-06-10, 10: 58
Si ma come già riportato le procure spesso hanno posizioni diametralmente opposte e visto che i colleghi della p.m. si confrontano molto con la lotta all'abusivismo in genere chiedevo che orientamenti hanno dalle loro parti. Comunque il p.m. di turno si appellava alla non pericolosità del soggetto, però ovviamente questa è una sua valutazione soggettiva, ma sull'ipotesi non si discute anche perchè l'art. citato mette dei paletti molto chiari, soprattutto sulla quantità, cioè piu' di 50 ed il soggetto ne aveva 75. Ovviamente il discorso è troppo lungo, però ci tengo a dire che il piu' delle volte siamo noi a dare troppo spazio alla magistratura, mi spiego meglio, se l'arresto è facoltativo e noi riteniamo che il sogetto vada arrestato non dobbiamo certo chiedere l'avvallo del p.m. perchè siamo noi a procedere, certo è che nel caso da me sopra enunciato ammetto di non conoscere a fondo la materia ed ho evitato di entrare in contrasto per una cosa che sicuramente non crea piu' di tanto allarme sociale. Comunque colleghi esperti di antiabusivismo in genere fatevi avanti ed illuminatemi!!!
Buona giornata a tutti.

Blushield
24-06-10, 11: 52
Non sbagli.
Ma l'art 171 ter della 633 prevede varie ipotesi.
Adesso io non conosco il caso specifico, però se hai informato il Pm di turno è ti ha detto che non convalidava l'arresto vorrà dire che ha ravvisato una ipotesi diversa da quella prevista da te.

Non solo in tale ipotesi, ma negli ultimi tempi, in relazione ai reati per i quali è previsto l'arresto facoltativo, nonostante vengano ravvisate le condizioni per chiedere l'arresto, il pm, interpellato preventivamente, dispone per la denuncia a piede libero. L'ultimo episodio rigurda un 648 C.P., ricettazione inerente un veicolo quasi nuovo la cui denuncia di furto risale a poche settimane prima, alla guida del quale c'era una persona clandestina con precedenti per furto aggravato. Ora, a mio modestissimo avviso, le condizioni per l'arresto, cioè danno patrimoniale (un ciclomotore del valore di cirda 2500 euro), pericolosità di fuga (un clandestino....?), precedenti penali ben precisi (furto aggravato), c'erano tutte ma nonostante ciò il P.M. ha disposto il procedimento a piede libero. Che abbia influito il periodo trascorso tra il furto e il controllo da noi effettuato?...Mah...!
Ma addirittura, almeno da noi ma non penso che in giro sia molto diverso, in caso di un cittadino extracomunitaio colpito da decreto di espulsione e rimasto comunque nel territorio dello stato, scatta l'arresto in quanto previsto come obbligatorio (art. 14 comma 5 quinquies del D.Lgs 286/98 ), ma tempo di inviare il fax dell'arresto per la convalida e l'arresto viene si convalidato ma contestualmente alla convalida viene disposto che la persona venga rimessa in libertà; questa è prassi consolidata.
Io credo che sulle decisioni del Procuratore Capo e quindi dei P.M. per talune fattispecie ritenute forse "meno rilevanti", influisca molto l'iingolfamento delle Procure e la situazione delle carceri sull'orlo del collasso.

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Si ma come già riportato le procure spesso hanno posizioni diametralmente opposte e visto che i colleghi della p.m. si confrontano molto con la lotta all'abusivismo in genere chiedevo che orientamenti hanno dalle loro parti. Comunque il p.m. di turno si appellava alla non pericolosità del soggetto, però ovviamente questa è una sua valutazione soggettiva, ma sull'ipotesi non si discute anche perchè l'art. citato mette dei paletti molto chiari, soprattutto sulla quantità, cioè piu' di 50 ed il soggetto ne aveva 75. Ovviamente il discorso è troppo lungo, però ci tengo a dire che il piu' delle volte siamo noi a dare troppo spazio alla magistratura, mi spiego meglio, se l'arresto è facoltativo e noi riteniamo che il sogetto vada arrestato non dobbiamo certo chiedere l'avvallo del p.m. perchè siamo noi a procedere, certo è che nel caso da me sopra enunciato ammetto di non conoscere a fondo la materia ed ho evitato di entrare in contrasto per una cosa che sicuramente non crea piu' di tanto allarme sociale. Comunque colleghi esperti di antiabusivismo in genere fatevi avanti ed illuminatemi!!!
Buona giornata a tutti.

Anche io ritengo che forse a volte siamo noi a dare troppo spazio alla magistratura, però voglio credere che le ragioni di un P.M. per non procedere all'arresto anche in presenza di "pesanti" presupposti, siano realmente ponderate; personalmente ritengo che l'avviso/comunicazione al P.M. prima di un'eventuale arresto (sempre nei casi di arresto facoltativo naturalmente) sia da preferire come prassi piuttosto che un avviso postumo ad un'arresto il quale quasi sicuramente non verrebbe convalidato. La non convalida di un'arresto effettuato dalla P.G. in caso di arresto facoltativo, secondo me potrebbe sempre essere una "potenziale rogna" per lo stesso operatore di P.G.

mirkoEI
24-06-10, 12: 08
Caro Blushield, se tu hai fatto tutto a dovere e per quel poco che ti conosco non ho dubbi, il fatto che non ti venga convalidato l'arresto è solo uno smacco al nostro prestigio o autostima...insomma una figura di m....però penalmente non incorri in niente!! Caso diverso e se noi presi da un raptus di follia arrestiamo qualcuno per un reato dove non è previsto neanche l'arresto facoltativo e li sono c... amari!!

FRANCODUE
24-06-10, 12: 37
Le carceri sono troppo piene.
Questa è la verità.

Blushield
24-06-10, 12: 38
Caro Blushield, se tu hai fatto tutto a dovere e per quel poco che ti conosco non ho dubbi, il fatto che non ti venga convalidato l'arresto è solo uno smacco al nostro prestigio o autostima...insomma una figura di m....però penalmente non incorri in niente!! Caso diverso e se noi presi da un raptus di follia arrestiamo qualcuno per un reato dove non è previsto neanche l'arresto facoltativo e li sono c... amari!!

Naturalmente hai ragione, ma ho visto colleghi (PdS, CC, P.L.) indagati in casi e per ragioni così ridicole che cerco di indossare le mutande di ferro forse anche un pò più del dovuto. Vorrei esporre anche alcuni di tali casi in maniera da discutere e sentire pareri diversi, ma dobbiamo considerare che il Forum è aperto a tutti, anche a persone non appartenenti alle FF.OO. e magari con fedine penali non proprio illibate, le quali potrebbero per così dire....prendere ispirazione contro le FF.OO., sarebbe come "armare il nemico" ...non so se mi sono spiegato!

mirkoEI
24-06-10, 12: 52
Hai ragione...bella quella delle mutande di ferro..poi mi dici dove le compri!! Comunque per qualsiasi cosa non esitare a contattarmi in pvt!!

Elite
24-06-10, 13: 56
Naturalmente hai ragione, ma ho visto colleghi (PdS, CC, P.L.) indagati in casi e per ragioni così ridicole che cerco di indossare le mutande di ferro forse anche un pò più del dovuto. Vorrei esporre anche alcuni di tali casi in maniera da discutere e sentire pareri diversi, ma dobbiamo considerare che il Forum è aperto a tutti, anche a persone non appartenenti alle FF.OO. e magari con fedine penali non proprio illibate, le quali potrebbero per così dire....prendere ispirazione contro le FF.OO., sarebbe come "armare il nemico" ...non so se mi sono spiegato!

Bravo...ottima considerazione!...

Real
08-01-11, 03: 41
Per quanto riguarda il fatto di chiamare colleghi gli agenti di pm, io non mai avuto problemi proprio perchè svolgiamo gli stessi compiti di polizia giudiziaria. Sinceramente mi dà un pò più fastidio quando lo fanno le guardie giurate, ma non perchè ho problemi con loro, anzi ho molti amici che fanno questo lavoro, ma proprio perchè loro non hanno funzioni nè di pg nè di ps. Con ciò voglio comunque specificare, per evitare fraintendimenti di chi legge, che rispetto loro come tutti gli altri che svolgono il lavoro con voglia e abnegazione.

La polizia giudiziaria è fondata sugli atti, molti mesi di lavoro possono andare in fumo se le carte non sono fatte a regola d'arte. Ecco perchè bisogna tenersi sempre aggiornati in materia e se il nostro Stato o Comune non spende soldi per farci fare corsi di aggiornamento, spetta a noi impegnarci nell'arricchire il nostro bagaglio culturale in merito, proprio perchè la firma sotto gli atti è la nostra e chi si sacrifica per poter arrivare a dei risultati siamo proprio noi e le nostre famiglie e a vedere il nostro lavoro in fumo per non aver scritto come si deve non è bello, e soprattutto dopo non ce la prendiamo con gli avvocati o con i magistrati che, per quanto abbiano la loro parte in determinate occasioni, non fanno altro che fare il loro lavoro ovvero cercare di difendere il cliente nel primo caso e cercare di capire la verità nel secondo caso.




Nella maggior parte dei casi è così, infatti il noto art. 41 tulps è l'ancora di salvezza per noi che vogliamo fare il nostro lavoro.
Quest'articolo ci permette di fare perquisizioni locali quando il sesto senso dell'investigatore si attiva, e meno male che ci sta!

?????????????????????????????????????????????????? ?????????????????????????????????????????????????? ????? Se fossi un PM a spasso per la rete, critico come Real, dopo questo paio di posts drizzereri quantomeno le antenne!!!!! No, scusate......sono Real........è solo una provocazione............

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Naturalmente hai ragione, ma ho visto colleghi (PdS, CC, P.L.) indagati in casi e per ragioni così ridicole che cerco di indossare le mutande di ferro forse anche un pò più del dovuto. Vorrei esporre anche alcuni di tali casi in maniera da discutere e sentire pareri diversi, ma dobbiamo considerare che il Forum è aperto a tutti, anche a persone non appartenenti alle FF.OO. e magari con fedine penali non proprio illibate, le quali potrebbero per così dire....prendere ispirazione contro le FF.OO., sarebbe come "armare il nemico" ...non so se mi sono spiegato!

finalmente si è svegliato qualcuno!!!!!!!!

andmas
08-01-11, 17: 35
come per le altre sfere di competenza, anche l'attività di P.G. rientra tra le priorità del Comando PL......ma quanto è "difficile" se non "impossibile" attuarla senza gli strumenti adeguati......uno su tutti? L'accesso allo SDI!!! Vi pare possibile che per ogni minima (e sottolineo MINIMA) informazione si debba "rincorrere" Stazioni dei CC o Commissariati di PS???? figuriamoci l'articolazione di un'indagine un pò più complessa! La mia non vuole essere una mera polemica ma piuttosto un grido d'aiuto....

Blushield
08-01-11, 17: 41
come per le altre sfere di competenza, anche l'attività di P.G. rientra tra le priorità del Comando PL......ma quanto è "difficile" se non "impossibile" attuarla senza gli strumenti adeguati......uno su tutti? L'accesso allo SDI!!! Vi pare possibile che per ogni minima (e sottolineo MINIMA) informazione si debba "rincorrere" Stazioni dei CC o Commissariati di PS???? figuriamoci l'articolazione di un'indagine un pò più complessa! La mia non vuole essere una mera polemica ma piuttosto un grido d'aiuto....

Su questo forum e su questo aspetto ci siamo confrontati, scontrati, scornati, riappacificati e riscornati.....:am054
Se hai voglia di leggere, questa è la discussione.

https://www.militariforum.it/forum/showthread.php?20490-Il-potere-di-accesso-allo-SDI-per-la-Polizia-locale

tibidabo72
08-01-11, 19: 52
Ribadisco che quando trovate qualcuno che impropriamente non vi considera colleghi non ve ne curate perchè vi trovate a che fare con una persona poco intelligente..comunque tornando al tema...legge 633 del '41 a riguardo della protezione dei diritti d'autore, cittadino extracee con piu' di 50 cd/dvd contraffatti, pena che va, se non ricordo male, dal minimo di un anno al massimo di quattro, di conseguenza reato con previsto arresto facoltativo, magari precedenti specifici del reo, nelle zone dove lavorate qual'è l'orientamente della procura? Io anche ieri ho discusso con la p.m. di turno ma il suo orientamento era talmente chiaro che se lo avessi arrestato, il tempo di portarle gli atti e rientrando avrei trovato il fax che disponeva l'immediata liberazione dell'arrestato.....

e meno male che eri quello che dei colleghi diceva che non sapevano distinguere un furto da una rapina impropria :).... mi caschi sui cd?!?!? mha!

apeturbo
09-01-11, 13: 48
Concordo e approvo: sono a disposizione per dare il mio piccolo contributo.

io pure...