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Visualizza Versione Completa : Stretto di Hormuz



capt.sparrow
26-04-10, 20: 58
Lo stretto di Hormuz collega il Golfo Persico all' Oceano Indiano... E separa la penisola arabica dalle coste dell'Iran... Nel suo punto più stretto misura 21 miglia con un corridoio di navigazione internazionale di appena due miglia...Da quel corridoio transita il 40% del petrolio mondiale che viaggia per mare...
Ma si sa, le statistiche non rappresentano mai compiutamente la realtà... Da Hormuz, ad esempio, transitano i 3/4 del petrolio destinato al Giappone... Quanto di quello destinato all'Italia?
In caso di un problema di navigazione tra il Golfo Persico e l'Oceano Indiano alcuni analisti arrivano ad ipotizzare il raddoppio del prezzo del greggio sui mercati, entro una settimana... Gli stessi analisti ci mettono in guardia affermando che dopo un'ora dalla chiusura dello stretto il prezzo del petrolio avrebbe già subito un aumento del 20%.
Nella tarda serata del 23 Aprile ultimo scorso la marina iraniana, nel corso di una imponente esercitazione militare ha bloccato due mercantili che stavano navigando nello stretto nel corridoio internazionale...
Una nave battente bandiera italiana e una nave francese...
Un'azione dimostrativa?... Una Minaccia?
Certamente una provocazione...
Nella nottata tra il 24 e il 25 Aprile, Teheran ha comunicato di aver effettuato un test, di aver lanciato con successo venti missili contro un unico bersaglio in mare nelle acque dello stretto...
Dalla Farnesina non risulta esser stato emesso ad oggi nessun comunicato diplomatico, né di protesta... Né di richiesta di chiarimenti all'Iran...
L'atteggiamento del nostro Ministero degli Esteri conferma la sostanziale impotenza italiana... Europea... E la difficoltà d'intervento nella zona e la ricattabilità di qualsiasi altra potenza mondiale...

Garu
26-04-10, 21: 59
Lo stretto di Hormuz collega il Golfo Persico all' Oceano Indiano... E separa la penisola arabica dalle coste dell'Iran... Nel suo punto più stretto misura 21 miglia con un corridoio di navigazione internazionale di appena due miglia...Da quel corridoio transita il 40% del petrolio mondiale che viaggia per mare...
Ma si sa, le statistiche non rappresentano mai compiutamente la realtà... Da Hormuz, ad esempio, transitano i 3/4 del petrolio destinato al Giappone... Quanto di quello destinato all'Italia?
In caso di un problema di navigazione tra il Golfo Persico e l'Oceano Indiano alcuni analisti arrivano ad ipotizzare il raddoppio del prezzo del greggio sui mercati, entro una settimana... Gli stessi analisti ci mettono in guardia affermando che dopo un'ora dalla chiusura dello stretto il prezzo del petrolio avrebbe già subito un aumento del 20%.
Nella tarda serata del 23 Aprile ultimo scorso la marina iraniana, nel corso di una imponente esercitazione militare ha bloccato due mercantili che stavano navigando nello stretto nel corridoio internazionale...
Una nave battente bandiera italiana e una nave francese...
Un'azione dimostrativa?... Una Minaccia?
Certamente una provocazione...
Nella nottata tra il 24 e il 25 Aprile, Teheran ha comunicato di aver effettuato un test, di aver lanciato con successo venti missili contro un unico bersaglio in mare nelle acque dello stretto...
Dalla Farnesina non risulta esser stato emesso ad oggi nessun comunicato diplomatico, né di protesta... Né di richiesta di chiarimenti all'Iran...
L'atteggiamento del nostro Ministero degli Esteri conferma la sostanziale impotenza italiana... Europea... E la difficoltà d'intervento nella zona e la ricattabilità di qualsiasi altra potenza mondiale...

Questione interessante. Mi si permetta di dire, fuori dal merito della questione, che la politica estera italiana in questo frangente non mi pare si sia discostata molto dalla solita. Della serie, "non infastidiamo nessuno perchè non si sa mai". Non sono un esperto di politica internazionale, ma questa è la sensazione che ho avvertito più volte. I nostri governi si vantano di avere un gran prestigio internazionale, di essere "amici di tutti"... sarà forse che, per essere amici di tutti, evitiamo come la peste di esporci troppo?

Luca

Charlie 2
26-04-10, 22: 20
La prima volta che passai Hormuz nel 1988 fummo illuminati da radar guida missili iraniano per qualche secondo... ricordo ancora l'urlo del GE ma finì tutto il pochi minuti. La situazione politica da allora è molto cambiata comunque non credo che l'Iran si permetta il lusso di chiudere Hormuz; Obama per quanto democratico possa essere non credo che lo consentirà...in ogni caso noi abbiamo il petrolio di Gheddafi.

bacioch
26-04-10, 23: 58
Gli iraniani hanno imparato la lezione da Hezbollah,
che nel 2006 centro'una corvetta israeliana,con un missile antinave(cinese)lanciato da camion...la testata impatto'contro la gru di carico'e l'unita'sopravvisse...

Teheran,o meglio i Pasdaran che non sono rigidamente controllati dal potere centrale,dispongono di moltissimi lanciatori(sempre cinesi) su camion,mimetizzati in grotte,piuttosto che concentrati su unita'lanciamissili facilmente neutralizzabili...
e un attacco preventivo ne farebbe sopravvivere la gran parte,che a quel punto molto probabilmente farebbe fuoco su qualsiasi bersaglio di circostanza,senza preoccuparsi delle direttive della catena gerarchica....

capt.sparrow
27-04-10, 11: 33
I missili rappresentano solo una delle possibili azioni tattiche per minacciare la navigazione nello stretto... Un'altra potrebbe esser rappresentata dalle mine...
Nell'area comunque gli iraniani non si limitano a controllare Hormuz... Già da tempo hanno stretto alleanze con Eritrea e Yemen e potrebbero con un'azione simultanea bloccare insieme gli stretti di Hormuz e Bab al-Mandeb, quest'ultimo è il passaggio tra il Golfo di Aden e il Mar Rosso...

Strategicamente loro giustificano l'operazione come la mossa che permetterebbe l' islamizzazione della regione, la quale verrebbe restituita al controllo dei legittimi guardiani... Inutile nascondere l'immenso "appeal" che questa strategia ha in tutte le regioni islamiche ...

Se consideriamo che noi parliamo nelle nostre strategie di Mediterraneo allargato, intendendo come il Mar Rosso e l'Oceano Indiano, rientrino nello spazio vitale per l'Italia (gli USA e Israele preferiscono chiamare il teatro -Mediterrindian Ocean-) comprendiamo quanto valga la questione per noi... Ed è in questo senso che il nostro silenzio diventa estremamente imbarazzante, in quanto mostra tutta la nostra debolezza e insieme, quella dei nostri alleati...

SANGRIA
27-04-10, 21: 08
Sun Tzu diceva "mostgrarti debole quando sei forte, e mostrati forte quando sai di essere debole".

Teheran ruggisce ma chi conosce bene la situazione delle difese iraniane sanno bene come stanno le cose. Certo, potrebbe minare lo stretto di Hormutz, e il petrolio salirebbe a 200$ in due giorni, ma sarebbe la fine della teocrazia di Teheran, con le conseguenze geopolitiche del caso. un gesto del genere, inoltre, dato che non esiste ancora un canale privilegiato tra l'iran e la Cina, costringerebbe Pechino a uscire dalla sua compiacenza silenziosa...

E' ovvio che Roma si comporti di conseguenza, è il caso di ruggire solo se e quando è necessario (che poi non l'abbia fatto nemmeno in questi casi, in passato, è tutt'altra storia)

capt.sparrow
28-04-10, 11: 39
Sun Tzu diceva "mostgrarti debole quando sei forte, e mostrati forte quando sai di essere debole"...
...E' ovvio che Roma si comporti di conseguenza, è il caso di ruggire solo se e quando è necessario (che poi non l'abbia fatto nemmeno in questi casi, in passato, è tutt'altra storia)

Il consiglio conclusivo di Sun Tzu nel suo trattato è: “Se sei realmente forte, mostrati debole; se sei realmente coraggioso, mostrati pavido. Questo metodo risultò efficace contro i barbari.”
Certo che se valutiamo la cosa da quel punto di vista, "strategicamente" possiamo senz'altro riconoscere come non ci siano altri capaci di apparire così deboli come noi...
Ma per non banalizzare dobbiamo sempre citare con proprietà... Allora vediamo come circa l'inganno del mostrarsi, nell'opera di Sun Tzu, il riferimento essenziale non è semmai quello alla forza e della debolezza degli schieramenti, qualità tutto sommato ovvie, ma piuttosto quello sulla capacità e sull'incapacità di chi si confronta. Il "comandante" saggio intuisce chiaramente le proiezioni e le percezioni degli altri e in questo modo capisce verso cosa propendono:
- La condotta della guerra si fonda sullo stratagemma, sull’inganno: se sei abile, mostrati inabile, se sei capace, mostrati incapace.-
Legge numero dieci.
E già che siamo in tema... L'autore scrive anche che si deve:
- Indurre il popolo a condividere le finalità dei governanti, uniti nella vita e nella morte, senza timore del pericolo: questa è la Via (il Tao).-
Legge numero tre.
“La strategia è la via dello stratagemma, del paradosso, dell’inganno”. Con questo motto, Sun Tzu ci indica come non si debbano adottare tattiche o modelli prevedibili: solo così sarà possibile disorientare l’avversario...
Quindi Sangria, lei sostiene che la Farnesina taccia per disorientare Teheran... E Pechino?
Bene!...
Allora possiamo stare tranquilli...
Siamo forti...

SANGRIA
28-04-10, 23: 19
No, non ho detto questo, l'Iran fa il gradasso perché sa che agitare le acque è funzionale al suo gioco di potere. Al ministero della Guerra iraniano sanno benissimo che se lanciassero davvero un missile ad una nave occidentale, 72 ore dopo non esisterebbero più potenzialità belliche.

La Farnesina sa benissimo che non conviene cedere alle provocazioni di Teheran perché l'unico risultato sarebbe l'innalzamento del prezzo del petrolio a fronte di una minaccia obiettivamente risibile.

capt.sparrow
29-04-10, 15: 36
La "strategia" ci indica anche come la Forza e il Potere siano interconnessi in maniera molto stretta...
Allora se ignoriamo la provocazione iraniana e non facciamo nulla (la nave italiana alla fine stava navigando nel corridoio internazionale) ... Dal momento che la provocazione è pur sempre un delitto... Un delitto che si configura contro l'onore, e che tutti i delitti sono fatti che vanno contro il Diritto, finiamo per accreditare con la mancanza di una nostra reazione ufficiale, la mancanza di una volontà di controllo su un comportamento antigiuridico.
In senso stretto, mostriamo una mancanza di potere... Anche questa è una "minaccia" risibile?

SANGRIA
29-04-10, 15: 53
Quel che dice è corretto se la provocazione crea qualche danno... In questo caso l'Iran non fa paura a nessuno. Se avesse dichiarato di avere una testata atomica puntata contro Roma, la faccenda sarebbe stata ben differente.

capt.sparrow
02-05-10, 18: 36
Quel che dice è corretto se la provocazione crea qualche danno... In questo caso l'Iran non fa paura a nessuno. Se avesse dichiarato di avere una testata atomica puntata contro Roma, la faccenda sarebbe stata ben differente.

L'Iran è il quarto produttore al mondo di petrolio e il secondo paese al mondo per riserve di gas...
L'Iran è una "pedina"... Anzi un "pezzo" importante sullo scacchiere mondiale, asiatico in particolare... Anche senza atomiche puntate contro nessuno...
Ogni mossa che lo riguarda dovrebbe esser (viene) considerata con estrema attenzione...
Sembra poi che Teheran abbia anticipato la data delle manovre militari, di cui noi italiani siamo stati vittime collaterali, con il sequestro lampo del nostro mercantile, seguendo l'attenta regia russa...
Da tre anni i Russi fanno pressione sulla Cina perchè appoggi il passaggio dell' IRAN, da stato osservatore a membro effettivo nella SCO - Shanghai Cooperation Organization- (l'alleanza politico militare asiatica in chiave anti USA/NATO di cui fanno parte la Cina e la Russia)...
La Cina, in qualità di leader dell' Organizzazione asiatica, è chiamata a monitorare tutto ciò che avviene nell'area e potrebbe superare le sue residue riserve sulla questione ed accogliere le pressioni russe per l'inglobamento dell'Iran nell' alleanza già nei prossimi mesi... Al fine di "stabilizzare" l'area... (in chiave anti-occidentale)...
E i segnali di irrigidimento della politica internazionale in Asia, si fanno sempre più evidenti, dall' excalation americana nell' impegno militare in Asia... Al via libera dell'amministrazione USA per i sei miliardi di dollari di forniture militari in favore di Taiwan... In chiave anti-cinese
Quindi la questione di ciò che l'Iran è viene considerata con molta prudenza... Sia in occidente che altrove... Questa è la prova che l'Iran fa molta paura per quello che rappresenta...
Infatti noi (italiani) ce ne siamo stati (ma è possibile anche che ci abbiano fatto stare) buoni, buoni... A cuccia...

SANGRIA
02-05-10, 23: 45
Tra l'essere importante e fare paura dal punto di vista militare ce ne corre... La stessa itallia, militarmente non vale nulla ma è da sempre importante crocevia e interlocutore privilegiato tra est e ovest... il fatto, quindi, che l'iran e l'area nella quale opera e agisce siano importanti è una cosa, che possa minacciare chicchessia con i c-802 o gli styx è ipotesi risibile.

capt.sparrow
03-05-10, 10: 46
Per quel che mi risulta un c802 o uno styx ha scarse probabilità di succeso se impiegato contro una unità navale da guerra USA o della NATO... Ma ne ha moltissime se impiegato contro una petroliera o un mercantile...
Ora, da quando l'Alleanza Atlantica ha globalizzato il proprio asset d'intervento spingendosi ben oltre il naturale teatro operativo, seguendo il principio che non esistono: in area/out of area, la Russia, la Cina e altri stati sovrani tra cui l'Iran hanno iniziato a chiedersi se gli USA e l'Alleanza Atlantica non costituiscano una minaccia reale per la loro sovranità e i loro interessi...
Qualche anno fa, nel contesto della guerra globale contro il terrore, gli USA e la Nato hanno costituito in Medio Oriente due
Combined Task Force (CTF) composte anche da due distinte flotte, operanti una nel Golfo Persico e l'altra nel Golfo di Aden/Oceano Indiano, alle quali ha partecipato e partecipa pure l'Italia, con il compito, tra le altre cose, di monitorare e controllare anche i traffici commerciali.
Accampando quindi il pretesto di voler fermare il contrabbando di tecnologia o di componenti per la costruzione di armi di distruzione di massa e di componenti o tecnologia missilistica, a quelle flotte è stata accordata dal governo USA e da molti altri governi NATO la licenza di abbordaggio in acque internazionali di navi commerciali... Di questa "licenza" le navi USA si sono avvalse, spesso e volentieri... E non solo in quelle acque.
Però, secondo le convenzioni e i trattati, nelle acque internazionali le navi straniere possono essere fermate, abbordate e perquisite solo se inquinano o per fondati sospetti di pirateria...
Il comportamento delle flotte USA e NATO è quindi illegittimo.
E' con molta facilità, proprio rifacendosi a questo atteggiamento illegittimo, tenuto dalle marine di USA e NATO che i Pasdaran iraniani hanno femato nei giorni scorsi, i mercantili italiano e francese che navigavano nello stretto di Hormuz...
Coperti probabilmente dalla connivenza... Se non proprio dalla collaborazione dei Cinesi che hanno sempre protestato con fermezza contro simili atti delle marine occidentali.
Ecco, forse questa è la ragione del "silenzio" della nostra Cancelleria...

quantico
05-05-10, 20: 40
L'Iran è il quarto produttore al mondo di petrolio e il secondo paese al mondo per riserve di gas...
L'Iran è una "pedina"... Anzi un "pezzo" importante sullo scacchiere mondiale, asiatico in particolare... Anche senza atomiche puntate contro nessuno...
Ogni mossa che lo riguarda dovrebbe esser (viene) considerata con estrema attenzione...
Sembra poi che Teheran abbia anticipato la data delle manovre militari, di cui noi italiani siamo stati vittime collaterali, con il sequestro lampo del nostro mercantile, seguendo l'attenta regia russa...[...] Quindi la questione di ciò che l'Iran è viene considerata con molta prudenza... Sia in occidente che altrove... Questa è la prova che l'Iran fa molta paura per quello che rappresenta...Infatti noi (italiani) ce ne siamo stati (ma è possibile anche che ci abbiano fatto stare) buoni, buoni... A cuccia...

Capt. Sparrow,
prudenza?
L'Iran è una pedina talmente importante che la prima (prima) azienda italiana, nonchè la 38esima a livello mondiale, l'ENI, se la lascia sfuggire.
O meglio, usando un termine molto militare, inizializza un exit strategy per incompatibilità. Di politiche. Di visioni.
Non solo sue. Non sue. Ma USA.
Ora mi chiedo. Prudenza?
Qui vedo solo timore. Che è tuttavia in linea con la sua conclusione.

SANGRIA
05-05-10, 22: 03
Per quel che mi risulta un c802 o uno styx ha scarse probabilità di succeso se impiegato contro una unità navale da guerra USA o della NATO... Ma ne ha moltissime se impiegato contro una petroliera o un mercantile...
Ora, da quando l'Alleanza Atlantica ha globalizzato il proprio asset d'intervento spingendosi ben oltre il naturale teatro operativo, seguendo il principio che non esistono: in area/out of area, la Russia, la Cina e altri stati sovrani tra cui l'Iran hanno iniziato a chiedersi se gli USA e l'Alleanza Atlantica non costituiscano una minaccia reale per la loro sovranità e i loro interessi...
Qualche anno fa, nel contesto della guerra globale contro il terrore, gli USA e la Nato hanno costituito in Medio Oriente due
Combined Task Force (CTF) composte anche da due distinte flotte, operanti una nel Golfo Persico e l'altra nel Golfo di Aden/Oceano Indiano, alle quali ha partecipato e partecipa pure l'Italia, con il compito, tra le altre cose, di monitorare e controllare anche i traffici commerciali.
Accampando quindi il pretesto di voler fermare il contrabbando di tecnologia o di componenti per la costruzione di armi di distruzione di massa e di componenti o tecnologia missilistica, a quelle flotte è stata accordata dal governo USA e da molti altri governi NATO la licenza di abbordaggio in acque internazionali di navi commerciali... Di questa "licenza" le navi USA si sono avvalse, spesso e volentieri... E non solo in quelle acque.
Però, secondo le convenzioni e i trattati, nelle acque internazionali le navi straniere possono essere fermate, abbordate e perquisite solo se inquinano o per fondati sospetti di pirateria...
Il comportamento delle flotte USA e NATO è quindi illegittimo.
E' con molta facilità, proprio rifacendosi a questo atteggiamento illegittimo, tenuto dalle marine di USA e NATO che i Pasdaran iraniani hanno femato nei giorni scorsi, i mercantili italiano e francese che navigavano nello stretto di Hormuz...
Coperti probabilmente dalla connivenza... Se non proprio dalla collaborazione dei Cinesi che hanno sempre protestato con fermezza contro simili atti delle marine occidentali.
Ecco, forse questa è la ragione del "silenzio" della nostra Cancelleria...

L'iran minaccia dal 1979, lo fa per una serie di motivi... L'italia, come altre nazioni, dall'11 settembre ha capito che deve diversificare le fonti e progressivamente si sta creando un bacino di approvigionamento in Nigeria, Libia e Algeria, oltre ad Oman e Arabia Saudita, ben al di fuori del Golfo.
La Marina militare attualmente opera in quel teatro un po' più a sud poiché è più critico il golfo di Aden che lo stretto di Hormutz, dato che nessuno, a teheran, è così idiota da tagliarsi il pisello per far dispetto alla moglie, ossia chiudere lo stretto diHhormutz, che tanti danni farebbe all'occidente, pagando lo scotto di mettere contestualmente in ginocchio la propria economia, per l'80% basata sull'esportazione di petrolio semiraffinato e greggio.

L'iran potrà permettersi di minare hormutz se e quando riuscirà a realizzare un oleodotto per la cina, peccato che debba passare per l'Afghanistan dove, guarda un po', chi c'è? Una coalizione guidata da USA e UK affiancati con non pochi mezzi, dall'Italia. Perchè logorarsi in inutili pattugliamenti o sgolarsi in inutili dichiarazioni, quando tieni già gli iraniani per le noccioline impedendogli di creare un percorso privilegiato con altri clienti, costringendoli ipso facto a fare da soli quello che con molta fatica farebbe una intera Task Force (premesso che vanno considerati piccoli particolari come l'art. 5 del patto Atlantico e la presenza della V Fleet a Diego Garcia). Quindi un grande paese come l'Italia, perchè noi siamo un grande Paese nonostante noi stessi ci sputiamo sopra, non si abbassa a certe provocazioni perché ha già posto in essere manovre ben più efficaci.

La politica internazionale è una partita a scacchi, e di norma si espone volentieri un pedone se in cambio si difendono torre, cavallo e re.

Cordiali saluti.

capt.sparrow
06-05-10, 10: 29
Ma la notizia, il messaggio che ci è arrivato, chiaro, è ben altro...
Per quante misure la coalizione degli " infedeli" possa prendere... Nella guerra in atto contro i "credenti"... Queste non potranno mai esser sufficienti a vincere.
Il fatto è che da circa quaranta anni gli Arabi hanno capito che i loro eserciti non potranno mai sconfiggere i nostri in una guerra convenzionale... Per questo motivo hanno cambiato strategia... Hanno trasformato lo scontro in una guerra di popolo... In una guerriglia.
Hanno nascosto i loro soldati tra i civili... Trasformandoli in ribelli, in rivoluzionari, in partigiani... Un esercito, per noi che siamo nella coalizione che li combatte, di "banditi", di terroristi... Un esercito che attacca e si nasconde, che spara, tira bombe e poi si mescola ai civili...
Ora, per ragioni di opportunità più che di convenzione e di onore, i soldati " veri", quelli degli eserciti regolari, si sa, non possono colpire i civili, perchè quel comportamento sposterebbe il campo di battaglia, dal remoto teatro delle operazioni alle redazioni dei media e da lì nei nostri comodi salotti... Nelle camerette dove dormono i nostri figli... Ci farebbe sentire tutti meno sicuri.
In una guerra di questo tipo... Una guerra non convenzionale, l'azione non segue la logica classica, l'obiettivo tattico non è il ponte, il porto, lo stretto... L'obiettivo è quello di ottenere un effetto... Nel nostro caso, la missione dei Pasdaran è stata quella di volerci semplicemente ricordare che " non siamo al sicuro"... Che loro, i guardiani, sono pronti a colpire...Ad Hormuz come da qualsiasi altra parte...