PDA

Visualizza Versione Completa : Stanze del sesso in carcere



Price89
17-04-10, 19: 16
Cosa ne pensate della proposta del sottosegratario alla giustizia, Maria Elisabetta Alberti Casellati, di creare nelle carceri italiane delle stanze del sesso?

Salentino
17-04-10, 19: 17
Cosa ne pensate della proposta del sottosegratario alla giustizia, Maria Elisabetta Alberti Casellati, di creare nelle carceri italiane delle stanze del sesso?

è sto sesso con chi lo dovrebbero fare ?

Price89
17-04-10, 19: 29
A tale norma sono contrario, dato che le priorita' del sistema carcerario sono altre

è sto sesso con chi lo dovrebbero fare ?
Con loro moglie o fidanzata (o compagna), o con un prostituta, durante le ore di visita.

Gatzu
17-04-10, 19: 53
Si accontentino delle saponette per terra

A_N_T_O_N_Y
17-04-10, 20: 03
Con una prostituta assolutamente no......perchè in carcere valgono le medesime leggi dello stato Italiano quindi ciò che è vietato fuori è vietato anche dentro.....NON DICIAMO BOIATE PER FAVORE! Cosa credete che il carcere sia un luogo dove ognuno fa quello che vuole e già che ci siamo magari mettiamo il personale a fare le marchette?? Ma vi rendete conto di quello che dite??
La proposta in oggetto riguarda le cosidette "stanze dell'affettività" che sarebbero degli spazi appositi dove i detenuti potrebbero incontrare persone con le quali hanno una relazione affettiva (mogli , fidanzate, compagne). Gli incontri potrebbero anche avere natura sessuale visto che il sesso è un'espressione dell'affettività e ciò rientrerebbe nel concetto più ampio del coltivare i rapporti affettivi e familiari che è parte fondante del trattamento penitenziario.
Tuttavia al momento si tratta solo di una proposta che lascia il tempo che trova......le leggi si fanno con una volontà politica forte e non solo con l'iniziativa del singolo parlamentare quindi al momento la vedo una cosa abbastanza irrealizzabile in quanto i probelmi del sistema penitenziario da affrontare nell'immediato e nel medio periodo sono ben altri (sovraffollamento, creazione di nuove strutture e aumento del personale).

Saluti

Antonio

adeinos
17-04-10, 21: 48
Il/la collega che dovrebbe controllare che non ci sia scambio di sostanze illecite , o che comunque si salvaguardi l'incolumità fisica di una delle due parti che servizio farebbe: guardone di stato?
In busta paga le ore di straordinario andrebbero conteggiate normalmente o sotto la dicitura voyer?

Permettere anche il sesso ad un detenuto è trattamento o è farlo soggiornare in una pensione un pò vecchia ad una stella, ma semigratis?

vecchiaguardia
18-04-10, 08: 50
Assolutamente in disaccordo altrimenti non sarebbe più un carcere perchè le privazioni già sono poche a mio parere, diamogli anche il sesso ed è finita.

A_N_T_O_N_Y
18-04-10, 10: 43
Infatti....si tratta solo di una proposta che lascia il tempo che trova. Molto spesso i parlamentari così come molta gente comune immagina il carcere come un luogo buio e angusto dove si vive in condizioni di estrema sofferenza.
In realtà il sistema penitenziario italiano è uno dei più avanzati del mondo prova ne è che da altre nazioni vengono ad addestrarsi da noi per poter esportare il modello penitenziario Italiano.
Il problema principale, invece, sta nelle notevoli differenze che ci sono fra quanto è previsto sulla carta dalla legge 354/75 e dal regolamento d'esecuzione di cui al dpr230/2000 con ciò che avviene nella realtà a causa del sovraffollamento e dell'insufficienza delle strutture esistenti a contenere una popolazione detenuta in costante aumento.
Bisogna risolvere in primo luogo i problemi appena descritti piuttosto che "farneticare" con proposte che non stanno nè in cielo e nè in terra anche perchè a voler essere pignoli i permessi e le licenze esistono appositamente per consentire al detenuto di coltivare la sua affettività.....incluso il sesso. Andare oltre sarebbe quantomento fuoriluogo.
Infine come dicevo già nel mio intervento precedente si tratta di una proposta che lascia il tempo che trova e personalmente non credo verrà mai approvata.

39°corsoAS
18-04-10, 10: 46
Cosa ne pensate della proposta del sottosegratario alla giustizia, Maria Elisabetta Alberti Casellati, di creare nelle carceri italiane delle stanze del sesso?

Se il sesso deve essere garantito ai detenuti deve esserlo per tutti, anche per gli uomini liberi e incensurati e sfigati con le donne (penso a certi periodi di astinenza della mia gioventù quando stavo alle scuole allievi).

A parte questa spiritosata.
Io sono contrario.

tylerdurden81
18-04-10, 14: 28
pienamente a favore, naturalmente dopo aver risolto problemi di entità maggiore

Victor
18-04-10, 15: 28
Assolutamente contrario,per i motivi citati da Antony.
E' un carcere,non un bordello.

alpacinn
18-04-10, 19: 08
allora dal momento che il carcere deve essere una punizione non va assolutamente bene questa proposta, il massimo che secondo me si potrebbe fare è dividere tra reati minori e gravi........ ovvio che chi si è macchiato di gravissimi crimini e omicidi non può pure godersela scusate la parola CHIAVANDO in carcere.

8izilop
18-04-10, 21: 59
No, il carcere no è soltanto una punizione, anzi deve tendere alla rieducazione, ma il sesso in carcere io non lo condivido proprio, anche perche ci sarebbero disparità tra sposati e/o conviventi e gli scapoli. Pensassero prima a risolvere i veri problemi del carcere, che sono ben altri.

Ermesgdf
18-04-10, 23: 01
Penso che in Italia ci sono problemi ben più seri del creare delle stanze apposite per fare sesso. Il sottosegretario insieme al ministro devono fronteggiare argomentazioni ben più pesanti di queste. Dato che nel nostro Paese non si fa altro con queste proposte di mettere il prosciutto sugli occhi alla gente sarebbe meglio parlare di certezza della pena e di situazioni dei penitenziari di cui si parla tanto ma si fa poco. La classe dirigente dovrebbe riflettere sulle reali esigenze dei cittadini.

tylerdurden81
18-04-10, 23: 49
Cari amici e spero futuri colleghi, mi dispiace, ma non condivido assolutamente questo vostro pensiero. La reclusione con conseguente rieducazione non è atta a dover sopprimere anche ogni più elementare istinto umano, qui non si tratta di compiere delitti o di scongiurare la privazione della libertà com'è giusto che sia, qui si tratta di dare modo ai detenuti di poter vivere in condizioni che agevolino la loro reintegrazione e permettergli di non reprimere il desiderio sessuale che alla lunga potrebbe aggravare una mente già incline a cadere nel vizio.
Voi vi immaginate un uomo internato per stupro....magari ha una ragazza che gli perdona lo sbaglio e anzi vuole continuare a stargli accanto durante la riabilitazione, e dopo un lungo periodo dargli modo di insegnargli che la regolarità sessuale è la cosa più bella del mondo, lo aiuterebbe!!! Invece tenerlo a stecchetto per 10 anni e rigettarlo nella mischia, cosa significherebbe lasciarlo libero ? UNA BOMBA AD OROLOGERIA PRONTA AD ESPLODERE!
Non parliamo poi degli internati per reati che forse potrebbero non aver mai commesso e fuori hanno la moglie o la fidanzata, pensate un pò anche a chi sta fuori (!) che deve vedere NEGATA la possibilità di vedersi appagata fisicamente anche solo una volta al mese senza dover ricadere nel tradimento (perchè siamo sinceri, gli esseri umani sono fatti di carne e non di ferro), e se di mezzo ci fossero anche figli che oltre a vedersi privati della figura paterna debbano anche vedere una mamma sola e sessualmente depressa o peggio un'altro uomo per casa ? Lo scopo dell'istituto penitenziario non è FARGLIELA PAGARE PER VENDETTA, ma RIEDUCARE E REINTEGRARE NELLA SOCIETA'. Non dimostriamoci uomini senza un briciolo di umanità per favore!

Ragazzi ma vi rendete conto di cosa dite ?! Gli uomini fanno degli errori ed è giusto che paghino, ma privare loro il mantenimento di un rapporto affettivo che è alla base della famiglia è un delitto molto più grave di quello che hanno da scontare loro !!! O magari preferite che le frustrazioni sessuali dei detenuti se le scarichino tra di loro, e magari ne fanno le spese i ragazzi più deboli patendo sofferenze fisiche e psicologiche che potrebbero dar luogo alla nascita di veri MOSTRI! Questo è tutto quello che oggi già succede e non è un caso che il carcere italiano come istituzione riesca poco a redimere i loro inquilini, in America stanno un passo avanti in tutto e per tutto purtroppo. Vediamo di imparare qualcosa senza essere sempre i soliti bigotti con la mente chiusa. Analizziamo il detenuto tipo da come la vede lui e non dal risentimento che viene mosso contro di lui.

Non si tratta di stanze addobbate a mò di set porno o organizzazione di orge ecc. - è un semplice sistema che permette loro di donare il calore umano che solo un uomo sà dare alla propria donna aldilà dell'errore commesso.
Non voglio andar contro nessuno di voi, ma ho voluto solo esprimere il mio pensiero, siete liberi di replicare, ma senza offendere grazie.

Saluti

Ermesgdf
19-04-10, 00: 00
mah secondo me la rieducazione dovrebbe passare prima attraverso altri metodi, qui penso che nessuno di noi non vuole rieducare il detenuto ma secondo me non è il modo giusto per farlo, è come se a uno sniffatore inizi a ridargli la droga, così sarebbe contro producente non trovi? Comunque sono dei punti di vista differenti io farei passare la sua rieducazione con delle sedute dallo psichiatra per capire perchè è arrivato a fare degli stupri e vedere se si può correggere la situazione. Non è questione di giustizialismo o cosa del genere però io non mi sentirei mai di mettere una donna estranea solo per soddisfare la situazione regressa di uno stupratore, ci sono altri metodi di rieducazione. Preciso che è un mio personalissimo commento in merito

tylerdurden81
19-04-10, 07: 06
qui non si tratta di assicurare ai detenuti del sesso mercenario, ma di concedergli il diritto umano di fare sesso con le loro donne (per chi ce l'ha), così come lo è andare al bagno, mangiare o qualsiasi altro bisogno fisiologico senza i quali il corpo risente della mancanza generando delle turbe. L'esempio dei tossici sniffatori io non lo trovo del tutto azzeccato in quanto assumere sostanze è una cosa palesemente sbagliata e contronatura, mentre avere rapporti con una donna sta alla base dell'essere umano, qui si parla di togliere la libertà di essere uomini, non di concedergli chi sà che grosso privilegio

adeinos
19-04-10, 08: 58
C'è da dire che questa non è una proposta ma un'idea venuta fuori durante un'intervista, un'idea uscita all'indomani della scoperta della detenuta in stato interessante nel carcere di bollate, fra l'altro non appoggiata da altre personalità del ministero della giustizia. Insomma qualcosa che è nato e morto nella giornata in cui questa dichiarazione è stata espressa.
Tylerdunden, quando anche tu ti troverai a lavorare con gli "utenti" , cosa che ci auguriamo presto, avrai modo di capire che <<trattamento>> non è soltanto dare la carota ma anche far capire che un atteggiamento sbagliato porta a delle conseguenze, invogliando così a rispettare quelle regole che se non portassero alcuna conseguenza sarebbe troppo comodo e facile infrangere.

alpacinn
19-04-10, 09: 44
io continuo a sostenere che non sono daccordo, e che cmq si potrebbe decidere di concederlo in base alla gravità del reato....... se sono reati minori (qualche furto, rissa..... e cose del genere) se ne può parlare, invece chi si è macchiato di reati gravissimi no...... cmq tyler, per mia opinione personale non è un bisogno fisiologico come andare in bagno, mangiare, dormire eccetera...... è vero che piace a tutti fare sesso ma il sesso è l'unico bisogno fisiologico che in mancanza di materia prima puoi cmq soddisfare da solo ;)

sasygrisù
10-06-10, 17: 12
Assolutamente in disaccordo con tale proposta! :yucky:
Facendo così veramente il carcere diventa un albergo.
Dopo poi cosa chiederanno di avere una playstation per camera perchè altrimenti i lor signori bravagente si annoiano?????!!!!????:am054:am054:am054

}GIORGIO{
10-06-10, 18: 56
in carcere hai lavori forzati.. no tutti sti confort stanze ottime televisore.. ora d'ariaa ecc.. in carcere ci sei finito x colpa tua nn te la prescritto il dottore! Finche in italia nn si capisce sta cosa continueranno a pretende ste cose assurde!!!

A_N_T_O_N_Y
10-06-10, 20: 50
Assolutamente in disaccordo con tale proposta! :yucky:
Facendo così veramente il carcere diventa un albergo.
Dopo poi cosa chiederanno di avere una playstation per camera perchè altrimenti i lor signori bravagente si annoiano?????!!!!????:am054:am054:am054

Ti sembrerà strano ma la playstation se se la comprano tecnicamente possono tenerla al pari di un pc portatile, lettore mp3 ecc. Sono esclusi i dispositivi che consentono a qualsiasi titolo una comunicazione con l'esterno.


in carcere hai lavori forzati.. no tutti sti confort stanze ottime televisore.. ora d'ariaa ecc.. in carcere ci sei finito x colpa tua nn te la prescritto il dottore! Finche in italia nn si capisce sta cosa continueranno a pretende ste cose assurde!!!

Attenzione perchè se da un lato è vero che non c'è la certezza della pena e che certe proposte come quella oggetto di discussione in questo topic sono quantomeno bizarre comunque non dobbiamo dimenticarci che la nostra carta costituzionale prevede che le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato. Non credo che nei lavori forzati o nella limitazione di alcuni fondamentali diritti risieda la chiave della funzione rieducativa e risocializzante della pena.
Il lavoro certamente è una componente fondamentale del trattamento penitenziario nel nostro ordinamento assieme all'istruzione, i rapporti familiari e sociali in genere, la religione e le attività sportivo-ricreative; tant'è vero che è , o meglio dovrebbe essere, parte integrante del programma di trattamento di ogni condannato definitivo.
Ovviamente una cosa è dire "lavori forzati" = mancanza assoluta di umanità , ben altro è dire " lavoro obbligatorio" nel rispetto delle leggi che disciplinano le attività lavorative nella società libera che è sinonimo di rieducazione e risocializzazione.
Purtroppo il reale problema è che in Italia abbiamo un sistema penitenziario all'avanguardia, regolato con legge formale dello stato, e invidiato da moltissimi stati ma, purtroppo, non abbbiamo le risorse materiali e strumentali per poter attuare il dettato di legge. Questo significa che necessitano più soldi al sistema, più strutture e più risorse umane (non solo in polizia penitenziaria ma anche nei ranghi del personale civile di ruolo).
Solo in questo modo la pena, accanto alla sua funzione retributiva, di prevenzione generale e speciale, svolge anche la primaria e costituzionale funzione rieducativa e risocializzante.
Concludo con un piccolo esempio esplicativo che faccia riflettere su quanto è complesso il problema: mettiamo il caso si attuasse quello che alcuni cittadini auspicano ossia rinchiudere il detenuto in carcere senza prospettive, ai lavori forzati e con la sola volontà di affliggerlo nel corpo e nell'anima. Secondo voi questo produrrebbe un individuo capace di reinserirsi in società dopo aver scontato la sua pena? Secondo me NO!
Ecco perchè nella complessità del problema trattamentale del detenuto finalizzato sempre alla rieducazione e risocializzazione alcune volte vengono fuori proposte bizarre come le "stanze del sesso", sempre in ragione del fatto che i rapporti affettivi sono uno degli elementi basilari del trattamento del detenuto. Ovviamente con ciò non voglio difendere la proposta, che giudico quantomento bizarra e sicuramente inattuabile per molteplici motivi, e sono sicurissimo che non avrà alcun seguito ma cerco di portare alla luce l'ottica con cui viene affrontato il problema penitenziario.
La realtà è che il carcere è un mondo parallelo alla società libera dove vivono esseri umani come noi (che scontano una pena inflitta da un giudice) e con le stesse esigenze nostre, dunque ignorare la loro natura di esseri umani e trattarli come le bestie non può che avere effetti negativi.

Saluti

Antonio

39°corsoAS
10-06-10, 22: 16
Secondo me, il sesso, o meglio, "il fare sesso" non può essere assimilato ad un'esigenza primaria come è quella di mangiare e bere.
Intendo dire un'esigenza che deve essere garantita a tutti e ad ogni costo.
Può valere per un bicchiere d'acqua, non per congiungersi carnalmente.
Al di fuori delle mura del carcere, il "fare sesso" non mi sembra che sia una cosa garantita a tutti quanti i cittadini.
Esistono molte persone che, per un motivo o per l'altro, non riescono a trovare uno straccio di compagnia femminile.
Se dovesssero, quindi, istiture dei locali all'interno degli istituti di pena, destinati ai convegni amorosi, andrebbe a finire che gli unici a goderne sarebbero (oltre ai coniugati) quelli che hanno disponibilità economiche.
Il finanziere d'assalto in galera per bancarotta fraudolenta o il boss criminale di alto livello, avrebbero la possibilità di assoldare delle escort d'alto bordo da far passare come loro fidanzate.
Tutti gli altri, invece, gli sfigati e i morti di fame resterebbero a bocca asciutta.

A_N_T_O_N_Y
10-06-10, 22: 34
certo....su questo siamo perfettamente d'accordo ecco perchè la cosa è improponibile e irrealizzabile. Il mio intervento era finalizzato solo a spiegare i motivi che ci sono alla base del ragionamento che porta ad una proposta così bizarra ma forse non ho sottolineato con la dovuta forza che non sono per niente d'accordo con la proposta ;)

8izilop
11-06-10, 10: 46
Tranquillo Antony, si capiva perfettamente che non sei d'accordo con la proposta. Inoltre non ti ci vedo a fare il responsabile (in quanto futuro ispettore) di un gruppo di guardoni addetti alla vigilanza nelle stanze del sesso. :photo:

39°corsoAS
11-06-10, 18: 02
Anche io ho afferrato il concetto che volevi esprimere, Antony.

Il mio pensiero era rivolto a chi è giovane ed anche un pò idealista e pensa con favore all'istituzione di queste strutture.
Il fatto è che tutto si tramuterebbe nel classico provvedimento all'italiana volto a favorire solo chi è ricco.
Proviamo ad immaginare un ipotetico compagno di cella di Fabrizio Corona, di Ricucci o di Coppola, che magari è pure povero sfigato ed è stato lasciato dalla moglie.
Questo povero detenuto, sarebbe costretto a vedere periodicamente il suo compagno di cella farsi bello, improfumarsi per recarsi al convegno amoroso periodico con la Belen di turno.

Infine, penso anche ai colleghi della Polizia Penitenziaria costretti a farsi carico pure di questa incombenza.

A_N_T_O_N_Y
11-06-10, 20: 57
certo il discorso è esattamente quello, sarebbe fortemente diseducativo il concetto in sè. Per quanto riguarda i poliziotti che sarebbero costretti a fare i "voyeurs di stato" poi meglio non parlarne perchè sarebbe davvero deprimente e demotivante.

mattia580
14-06-10, 16: 34
Assolutamente favorevole! Con un controllo che non si verifichino scambi di oggetti o sostanze

VecchioMilitare
17-06-10, 15: 30
Questa della Stanza del sesso e l ultima trovata del benèpensate di turno che cosi potrebe non so prprio quale problema....... di fatti mancava solo questo e dopodiche come gli AUTOBUS possimao scrivere C O M P LE T O ma la vogliamo piantare............ questa e una vera offesa a coloi quali (io compreso) buttiamo il sangue daslla mattina alla sera e ora ci manca un altro appellativo cosi bveramente saremo aL C O MP L E T O n.ds. per che non lo sapèesse e chi non e un addetto ai lavori siamo SECONDINI GUADIE CARCERARIE GUARDIE GIURATE E... e dulcis in fundo GUARDONI gia perche noi comunque dobbiamo vigilare :) che bello complimenti ........ dimeticavo di rammentare a colei il quale ha partorito questa idea che la maggior parte che legge questi Forum sono onesti lavoratori e umili servitori di questo stato che oggi piu che mai non ha alcun interesse in tal senso e sopratutto orgogliosdi di essere appartenenti della POLIZIA PENITENZIARIA grazie perla cortese attenzione

---------------------Aggiornamento----------------------------

Per mattia con tutto il rispetto ma penso che forse dico forse non ti rtendi della risposta e capisco il perche ......... visto la tua firma

Scsatemi... ma era per d'obbligo puntualizzare e sopratutto evidenziare il mio totale disaccordo con Mattia
ripeto capisco ma non condivido la sua risposta perche sicuramente gia appartenente alla gloriosa Arma (almeno cosi sembra)
pero chi gli scrive essendo un addetto ai lavori oserebbe con tutto il rispetto: Mattia ma non di str.....

alpacinn
17-06-10, 21: 02
tanto non avverrà mai una cosa del genere, poi non ci sarà mai nessuna donna disposta a farsi guardare dagli agenti mentre si fa il ragazzo ingabbiato.

A_N_T_O_N_Y
18-06-10, 12: 56
Anch'io sono convinto che questo non succederà ma non per i motivi che hai esposto tu....bensì perchè è una proposta quantomeno bizarra ed inattuabile.

mattia580
18-06-10, 14: 48
Scsatemi... ma era per d'obbligo puntualizzare e sopratutto evidenziare il mio totale disaccordo con Mattia
ripeto capisco ma non condivido la sua risposta perche sicuramente gia appartenente alla gloriosa Arma (almeno cosi sembra)
pero chi gli scrive essendo un addetto ai lavori oserebbe con tutto il rispetto: Mattia ma non di str.....

allora
1) Non sono un carabiniere
2) Mi sembra che in questo topic, ognuno possa dire la sua. Ti da fastidio se ho detto la mia?.

Alpenjager
18-06-10, 15: 57
E' vero, se il perbenismo ipocrita entra addirittura nelle carceri è finita! sono pochi coloro che ci finiscono dentro in Italia, cosa dobbiamo fare concedere loro anche la soddisfazione sessuale? ci sono agenti che magari hanno una situazione famigliare critica a causa di un lavoro logorante mentalmente come la polizia penitenziaria e dobbiamo pure costringerli ad adoperarsi per tutelare le soddisfazioni sessuali della popolazione carceraria? prima di compiere atto criminale pensaci 100 volte che sei vai dentro non trombi più! al massimo giornaletti e bambole gonfiabili e nient'altro!
Semmai introduciamo delle stanze del piacere o relax per gli agenti, dove possano riposarsi, leggere guardare la pay TV o magari fare sport, se due lire devono essere spese lo si faccia una volta tanto per la pol pen e le sue esigenze non per sti schifosi che finiscono dentro, si re introducano i lavori forzati, dissodamento del terreno, scavi, pulizia spiagge e boschi, dovevano andare i carcerati a pulire Napoli...ma no in Italia...a raccogliere l'immondizia ci mandiamo l'esercito mentre i carcerati trombano nelle stanzette dell'ammmmmmore e se vogliamo creare spazione delle case circondariali re impatriamo tutti i clandestini che le occupano sono quasi il 90 e passa per cento qui a Padova...

Clarence
18-06-10, 16: 30
Sono assolutamente contrario. Basta poi osservare che esiste l'istituto del permesso che tra le proprie finalità ha a nche quella di consentire al detenuto di soddiffare interessi culturali, familiari e appunto "affettivi". Quindi se il detenuto si comporta bene ha comunque il modo di soddisfare tali "esigenze" dirante i permessi.
Se poi il tizio è condannato a lunghe pene e deve quindi aspettare numerosi anni prima di avere un permesso pazienza... del resto ci poteva pure pensare prima di commettere tali reati!!!!

A_N_T_O_N_Y
18-06-10, 16: 41
Ragazzi moderazione....cerchiamo di non trascendere :)

parlare addirittura di trattamenti come il lavori forzati?? Siamo nel 2010 e fortunatamente in una società con un alto tasso di civiltà e con una costituzione moderna e garantista che prevede come funzione principale della pena quella rieducativa e risocializzante. Che diamine di risocializzazione sarebbe mortificare la dignità di un uomo sottoponendolo ai lavori forzati? Che valenza rieducativa avrebbe? E una volta scontata una simile pena che soggetti reimmetteremmo nella società libera se non soggetti che nutrono un profondo odio per la società stessa che li ha condannati ad una pena simile. Piuttosto la riflessione andrebbe fatta sull'attuare in concreto i principi contenuti nel nostro ordinamento penitenziario che è uno dei migliori al mondo, modello d'esempio per molte nazioni, e si basa interamente su attività trattamentali in regime detentivo finalizzati alla rieducazione e la risocializzazione del condannato unitamente al passaggio graduale dalla condizione detentiva a quella di libertà per il tramite delle misure alternative (utilizzabili anche per evitare il tradizionale effetto desocializzante dell'ambiente penitenziario in quei casi in cui il reato commesso non risulti particolarmente grave).
Gli strumenti previsti dalla nostra legge sono molteplici e ben strutturati tanto è vero che l'ordinamento penitenziario chiama a concorrere alla rieducazione anche le scienze ausiliarie come la psicologia, la sociologia, l'antropologia, la criminologia ecc. Il problema principale, purtroppo, è che molte belle cose restano solo sulla carta in quanto mancano strutture e risorse umane per attuarle (si badi bene che per risorse umane non intendo solo polizia penitenziaria ma professionisti di diversa natura come ad esempio psicologi ed educatori).
Altro ruolo importante dovrebbe essere svolto dalla società civile per il tramite del volontariato che negli ultimi anni svolge un ruolo importantissimo in tanti aspetti della vita civile (basti pensare alla protezione civile) mentre in ambito penitenziario seppur presente e quasi sempre di matrice religiosa è comunque insufficiente alle esigenze da raggiungere in concreto. sarebbe necessario un processo di maturazione da parte della società cvile che porti il cittadino a convinersi del fatto che il carcere non è un parcheggio o un luogo di sola punizione, anche in ragione del fatto che la maggior parte delle pene sono temporanee, ma bensì un luogo a cui la società libera deve prestare la massima attenzione ed il massimo impegno affinchè si raggiunga il fine prefissato della rieducazione e della reimmissione in società di soggetti che siano pienamente coscienti degli errori che hanno fatto ed evitino di commeterne in futuro.
Purtroppo, però, devo rilevare che sento sempre di più i cittadini distanti dal problema carcere volendolo vedere come un luogo oscuro e portatore di sole sofferenze piuttosto che uno STRUMENTO A SERVIZIO DELLA SOCIETA' E DELLA NAZIONE.
D'altro canto è anche vero che in alcuni casi, come quello oggetto della discussione relativa alle stanze del sesso, si perde il senso della misura e si sconfina in proposte bizarre ed inattuabili ma resta da rilevare che proprio lo spirito propositivo a volte manca.
Nonstante ciò in Italia abbiamo tassi di recidiva di gran lunga inferiori rispetto ad altri paesi considerati "civilizzati" nonchè tassi di evasioni prossimi allo zero e come se non bastasse proprio in carcere molti detenuti eccellenti mediante il confronto con gli operatori penitenziari capiscono qual'è la parte giusta da cui stare, si pentono e collaborano fattivamente con la giustizia.
Come non citare poi il grande riconoscimento che l'ONU ha tributato alla polizia penitenziaria Italiana scegliendola come corpo di "Jail POLICE" per la missione in KOSOVO segno dell'enorme professionalità delle donne e degli uomini di questo corpo.

In conclusione, dunque, i numeri per far bene ce li abbiamo tutti ma ci vuole spirito propositivo, voglia di fare e l'aiuto della società tutta che non deve mai lasciare sole le istituzioni siano esse deputate alla sicurezza penitenziaria o esterna.

Elite
20-06-10, 19: 33
Assolutamente in disaccordo altrimenti non sarebbe più un carcere perchè le privazioni già sono poche a mio parere, diamogli anche il sesso ed è finita.

Assolutamente d' accordo con te e con chiunque la pensi così. Facciamoci arrestare tutti, quasi quasi si sta meglio dentro...

GGmax
13-09-10, 02: 15
Cari amici e spero futuri colleghi, mi dispiace, ma non condivido assolutamente questo vostro pensiero. La reclusione con conseguente rieducazione non è atta a dover sopprimere anche ogni più elementare istinto umano, qui non si tratta di compiere delitti o di scongiurare la privazione della libertà com'è giusto che sia, qui si tratta di dare modo ai detenuti di poter vivere in condizioni che agevolino la loro reintegrazione e permettergli di non reprimere il desiderio sessuale che alla lunga potrebbe aggravare una mente già incline a cadere nel vizio.
Voi vi immaginate un uomo internato per stupro....magari ha una ragazza che gli perdona lo sbaglio e anzi vuole continuare a stargli accanto durante la riabilitazione, e dopo un lungo periodo dargli modo di insegnargli che la regolarità sessuale è la cosa più bella del mondo, lo aiuterebbe!!! Invece tenerlo a stecchetto per 10 anni e rigettarlo nella mischia, cosa significherebbe lasciarlo libero ? UNA BOMBA AD OROLOGERIA PRONTA AD ESPLODERE!
Non parliamo poi degli internati per reati che forse potrebbero non aver mai commesso e fuori hanno la moglie o la fidanzata, pensate un pò anche a chi sta fuori (!) che deve vedere NEGATA la possibilità di vedersi appagata fisicamente anche solo una volta al mese senza dover ricadere nel tradimento (perchè siamo sinceri, gli esseri umani sono fatti di carne e non di ferro), e se di mezzo ci fossero anche figli che oltre a vedersi privati della figura paterna debbano anche vedere una mamma sola e sessualmente depressa o peggio un'altro uomo per casa ? Lo scopo dell'istituto penitenziario non è FARGLIELA PAGARE PER VENDETTA, ma RIEDUCARE E REINTEGRARE NELLA SOCIETA'. Non dimostriamoci uomini senza un briciolo di umanità per favore!

Ragazzi ma vi rendete conto di cosa dite ?! Gli uomini fanno degli errori ed è giusto che paghino, ma privare loro il mantenimento di un rapporto affettivo che è alla base della famiglia è un delitto molto più grave di quello che hanno da scontare loro !!! O magari preferite che le frustrazioni sessuali dei detenuti se le scarichino tra di loro, e magari ne fanno le spese i ragazzi più deboli patendo sofferenze fisiche e psicologiche che potrebbero dar luogo alla nascita di veri MOSTRI! Questo è tutto quello che oggi già succede e non è un caso che il carcere italiano come istituzione riesca poco a redimere i loro inquilini, in America stanno un passo avanti in tutto e per tutto purtroppo. Vediamo di imparare qualcosa senza essere sempre i soliti bigotti con la mente chiusa. Analizziamo il detenuto tipo da come la vede lui e non dal risentimento che viene mosso contro di lui.

Non si tratta di stanze addobbate a mò di set porno o organizzazione di orge ecc. - è un semplice sistema che permette loro di donare il calore umano che solo un uomo sà dare alla propria donna aldilà dell'errore commesso.
Non voglio andar contro nessuno di voi, ma ho voluto solo esprimere il mio pensiero, siete liberi di replicare, ma senza offendere grazie.

Saluti
io penso che scherzi!...ma chi dice a loro di vendere "morte" o rubare o stuprare o rapinare o addirittura uccidere persone oneste che lavorano per la"campata" con tanto di sudore...
assolutamente no!il carcere e'punizione,se sei buono dentro e hai voglia di ricominciare,non sei "una bomba ad orologeria pronta a scoppiare"esci e ti crei la "vita onesta"....(punto!)

alpacinn
13-09-10, 15: 31
quoto!

tylerdurden81
14-09-10, 09: 10
ma chi dice a loro di vendere "morte" o rubare o stuprare o rapinare o addirittura uccidere persone oneste che lavorano per la"campata" con tanto di sudore...

ecco cosa intendo quando dico che per alcuni il carcere è una vendetta, dalla tue parole traspare un carico d'odio smisurato, non penso tu abbia a cuore la reintegrazione, ma solo la punizione in se stessa, comunque rispetto il tuo pensiero sebbene rimanga del mio. Se hai tempo rileggi il 3° punto dell'Art. 27 della Costituzione Italiana e poi ne riparliamo.

Naturalmente quoto Antony nel suo discorso.

Saluti

8izilop
14-09-10, 10: 29
ecco cosa intendo quando dico che per alcuni il carcere è una vendetta, dalla tue parole traspare un carico d'odio smisurato, non penso tu abbia a cuore la reintegrazione, ma solo la punizione in se stessa, comunque rispetto il tuo pensiero sebbene rimanga del mio. Se hai tempo rileggi il 3° punto dell'Art. 27 della Costituzione Italiana e poi ne riparliamo.

Naturalmente quoto Antony nel suo discorso.

Saluti
QUESTO tuo discorso non fa una piega, purtroppo il tuo precedente e lungo post, fa acqua da tutte le parti, hai fatto una serie di esempi per giustificare il sesso in carcere, ora te ne faccio uno io, TIZIO uccide CAIO, quindi viene arrestato, processato e condannato. Tu dici che TIZIO e soprattutto la moglie hanno diritto a fare sesso assieme, purtroppo ti dimentichi che CAIO e la moglie non solo non potranno più fare sesso assieme, ma non potranno più fare nulla assieme.
L'articolo che tu citi "Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato", in America se lo sognano, per favore non fare paragoni con la giustizia più ingiusta dei paese c.d. "civili".

alpacinn
14-09-10, 15: 51
quoto in pieno 8izilop.......è anche il mio punto di vista...... ma se proprio si volesse essere di manica larga............almeno cercare di vedere la gravità del reato....... se proprio dovesse succedere una cosa del genere, cercare almeno di permetterla a ch ha fatto reati minori, che so un furto, una rissetta...... cose da poco, ovvero a gente che nonostante ha sbagliato possa essere recuperabile ed abbia quindi alle spalle un reato che può aver commesso per determinati motivi in una situazione particolare (uno ruba magari per disperazione, la rissa può scattare magari per perdita di controllo dopo varie minacce fuori da un locale)....... ma chi ha ucciso deliberatamente, chi ha stuprato, chi ha compiuto reati molto gravi......ci manca ancora che possa beneficiare del sesso in carcere, allora si che poi tutti in italia in carcere ci stanno bene.....ci sarà chi si inventa cosa fare di male per farsi arrestare! :d

adeinos
14-09-10, 15: 58
La reintegrazione non passa solo dalla carota o dal fare le educande missionarie, anche dalla consapevolezza da parte del detenuto di ciò che per un certo numero di mesi/anni non potrà avere per aver compiuto un reato.
Chi vive di delinquenza non avrà mai nessun ostacolo logico al ricommettere il reato se un volta dentro si vede accontentato in ogni capriccio.
Da una parte ci vuole un percorso di trattamento, nessuno lo nega, dall'altro disciplina. Nel caso ci fosse solo il primo elemento si finirebbe per svilire il proprio ruolo, perchè ricordiamocelo che siamo poliziotti in carcere, non educatori in divisa.
Partecipiamo al trattamento, come previsto dall'ordinamento penitenziario, alla stessa misura però siamo preposti a far rispettare le regole e le leggi.
E' ovvio che il detenuto rispettoso e non arrogante viene segnalato/trattato in modo diverso da chi pone problemi in materia di sicurezza, però al di là di questo c'è una differenza fra il nostro mestiere e quello degli educatori.

Inoltre nessuno studio pedagogico prevede come metodo brillante quello dell'accontentare il reo in ogni vizio, capriccio, pretesa...
Intendendo per vizio, capriccio, pretesa, tutto ciò che non corrisponde ai diritti previsti espressamente dalla legge.

GGmax
15-09-10, 00: 00
QUESTO tuo discorso non fa una piega, purtroppo il tuo precedente e lungo post, fa acqua da tutte le parti, hai fatto una serie di esempi per giustificare il sesso in carcere, ora te ne faccio uno io, TIZIO uccide CAIO, quindi viene arrestato, processato e condannato. Tu dici che TIZIO e soprattutto la moglie hanno diritto a fare sesso assieme, purtroppo ti dimentichi che CAIO e la moglie non solo non potranno più fare sesso assieme, ma non potranno più fare nulla assieme.
L'articolo che tu citi "Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato", in America se lo sognano, per favore non fare paragoni con la giustizia più ingiusta dei paese c.d. "civili".

quoto pienamente!

tylerdurden81
15-09-10, 13: 29
CAIO e la moglie non solo non potranno più fare sesso assieme, ma non potranno più fare nulla assieme

La moglie e i figli dell'assassino non devono scontare le pene del padre e vedere il resto della famiglia degradarsi, ma insomma l'amministrazione punta alla rieducazione e stabilità psico-fisica o al sommo senso di equità ? Perchè se in tutto questo dobbiamo semplicemente "fargliela pagare per quello che ha fatto" tanto vale reinserire la pena di morte e ci leviamo il pensiero. Il sistema penitenziario italiano ho letto che vanta un'organizzazione degna di lode sotto tutti i punti di vista anche dagli altri paesi, allora restiamo in linea e coerenti al sistema, non muoviamoci solo per puro senso di vendetta altrimenti quelli quando riacquistano la libertà tornano peggio di prima e la loro reclusione non sarà servita ad un bel niente (non parlo di sesso in carcere, ma di pura umanità)

adeinos
15-09-10, 14: 05
Tyler credo tu abbia travisato un pò le parole di 8izilop.
Essere contro l'idea , nata e morta in quella dichiazione poco felice e non ripresa da nessun altro politico, dell'introduzione del sesso in carcere, non vuol dire non essere a favore della rieducazione del detenuto.
Cito da te : << Il sistema penitenziario italiano ho letto che vanta un'organizzazione degna di lode sotto tutti i punti di vista anche dagli altri paesi>> , il sistema penitenziario italiano è arrivato a definire tramite legge , molto prima di varie nazioni, quel che dovebbe essere la corretta vita detentiva. Su questa verità ti do pienamente ragione.
Che poi la realtà logistica impedisca il concretizzarsi della legge è un' altra verità, sovraffollamento, strutture fatiscenti e vetuste, mancanza di fondi per un adeguato numero di educatori, piani di recupero, piani di lavoro etc
Sono cose pratiche che mandano benedire i buoni propositi della legge.

In mezzo ci stanno i poliziotti penitenziari, loro stessi sofferenti per mancanza di fondi, poliziotti che sopperiscono nel miglior modo umanamente possibile,alle mancanze che la realtà pone... Un detenuto , per far un esempio stupido tirato a caso, che da tot mesi cerca di parlare con un educatore dopo aver fatto le apposite domandine, non riuscendo ancora nel suo intento per l'esiguo numero di tale figure professionali in rapporto alla popolazione detenuta, questa persona qui dovrà gestirla il poliziotto penitenziario nel momento in cui sbotterà... Sta al personale di p.p. mantenere la calma in sezione , facendo fronte a mancanze del sistema, mantenere la calma anche con dei semplici discorsi, con dei consigli per ottenere prima un colloquio o ascoltando i problemi del detenuto. D'altra parte sta al personale di p.p. intervenire con le misure rese possibili dalla legge, nei casi in cui le parole non sono sufficenti a mettere fine ad una situazione di pericolo per la propria incolumità, quella del detenuto, quella delle strutte penitenziarie.

Un altro esempio stupido è quello delle docce, mentre molte nazioni all'apice dello sviluppo hanno strutture penitenziarie con le docce all'interno delle celle, docce attivabili automaticamente con un pulsante da parte del personale , noi andiamo avanti con una meccanica che contraddice la teoria astratta e che penalizza tanto il detenuto quanto l'operatore .

<<Per puro senso di vendetta>> , non si muove nessuno, lo capirai quando affronterai la pratica, vedrai allora che chi lavora in carcere, essenzialmente gente che ha scelto la via della legalità, cui piaceva avere una divisa e che lavora per portare il pane a casa, vedrai dicevo i tuoi colleghi mettere le toppe ad un sistema che per mancanza di fondi fa più spesso acqua da varie parti.

Infine lasciami dare una considerazione: il poliziotto penitenziario non è la figura professionale dell'educatore, un atteggiamento di eccessiva empatia verso il detenuto può solo portare danni , per sé e per l'ordine della sezione in cui si presta servizio.
Serve solo professionalità, compiere il proprio lavoro seguendo il regolamento, essendo flessibile lì dove lo si ritiene necessario sempre nei limiti della legalità, senza andare al di là dei compiti previsti che già sono molti, fidati!

SPERANZA 85
15-09-10, 14: 52
io butterei la chiavi, altro che sesso in carcere. non soloo si macchiano di delitti, quanto poi li dobbiamo anche mantenere e riservargli tutti i comfort. ma che sono cretino io che la mattina mi alzo alle 6 per lavorare? se una persona finisce li dentro e perche sicuramente nn si è distinto fuori, quindi nn vedo perche debbano essere premiati. Io conosco delle persone che lavorano nelle mense dei carceri, e nn avete idea in alcuni istituti quello che hanno diritto a mangiare i detenuti. nel mio anni di esercito me lo sognavo..sono trattati meglio di noi all'interno degli istituti, e sono tutte boiate sul fatto che la vivibilita' e ridotta al minimo, la prossima volta ci pensano su due volta prima di commettere un reato. 100 euro al giorno per mantenerli potrebbero essere usati in miglior modo..

A_N_T_O_N_Y
15-09-10, 16: 19
Manon dimenticate che per favorire il mantenimento degli affetti familiari esistono i permessi premio.....quando il detenuto è in permesso nulla gli vieta di coltivare la sua affettività anche in campo sessuale. Ma in carcere proprio no!

tylerdurden81
15-09-10, 16: 38
fidati!

Mi fido pienamente Adeinos, ma i miei punti di vista non toccano il personale della P.P., forse mi sono spiegato male....non ho messo in dubbio il servizio dei poliziotti, me ne guarderei bene!! Ho solo detto che il sistema deve mirare alla rieducazione sotto tutti i punti di vista, DOVENDO dare la possibilità di reinserirsi (per alcuni è impossibile), a soggetti macchiati dei delitti più efferati. Qui purtroppo non riesco a trovare utenti che muovano un pensiero positivo verso di loro, quello che è il progetto principale è la pena detentiva al fine di rieducare.....leggo dalle vostre parole solo: pena detentiva al fine di sbatterli in cella come animali e disprezzarli.....allora ditemi voi con che spirito di fare del bene queste persone rientreranno a far parte della società! Per quanto riguarda l'argomento sesso, non dimentichiamo che è uno dei primordiali istinti umani....come nutrirsi, il problema è che voi lo considerate solo sotto il punto di vista lussurioso, ma qui si parla di famiglia a cui il sesso è inesorabilmente collegato. Poi voi ancora non avete capito una cosa, io sono favorevole non tanto per i detenuti, ma per il benessere delle persone che stanno fuori per i quali l'unica colpa è amare un ristretto in carcere. E se non mi credete leggete qui :

Quel letto è davvero troppo grande

La notte affronto il letto molto tardi, quando sono così stanca che crollerò al contatto con le lenzuola, perché quel letto è davvero troppo grande e insopportabile la metà che resta sempre intatta. Concedo solo un attimo all’idea del suo viso abbandonato nel sonno, a me stessa non consentirò il desiderio di lui perché già troppe volte ho sentito il mio corpo piangere di un dolore che non può avere consolazione che in lui. Lascio che tutto taccia, nascosto da strati di una glaciazione lunga tutti gli anni scritti su quel faldone. A volte ho la sensazione di essere solo una testa vagante, tanto è lontana la percezione della mia persona fisica che solo lui, col suo amore e col suo desiderio, può definire. Eppure il mio corpo lo curo quasi con disperata ostinazione perché sento il tempo fuggire e temo che quando verrà, non ci sarà più niente di buono e di bello per lui sotto il mio vestito.
Le sue lettere sono parentesi di vita. Le aspetto con ansia, controllo i tempi e i modi del postino. Le osservo giacere nella cassetta e già parlano di lui. Scorro su di esse e so, con certezza, quello che lui vive, pensa, sente. Conosco il suo umore, quello che mi dice e, ancor di più, quello che tace. Gli scrivo molto anch’io e benedico la carta, la penna e quella grafia che si dispone sul foglio dando forma ai nostri pensieri, ma temo il giorno in cui le parole si faranno logore, e suoneranno vuote, estenuate da un tempo troppo lungo.
La mattina, mi dice di essere viva la certezza della sua esistenza e, subito, calcolo quanto tempo mi separa da lui: se è troppo cerco impegni, espedienti che, come chiodi di uno scalatore, mi aiuteranno a salire la parete troppo rigida della sua assenza; se, invece, il molto è stato fatto, qualcosa comincia ad allentarsi dentro di me: posso finalmente pensarlo come verità. Posso e devo, perché se non faccio partire il meccanismo di “decompressione”, rischio di arrivare da lui e di non essere in grado di viverlo pienamente, di assorbire l’energia di vita, di realtà, di cui ho bisogno per non pensare di me stessa di essere solo una pazza visionaria.

tratta da qui http://www.ristretti.it/testimonianze/pagine/donne/compagna3.htm
è la lettera di una donna che ha il proprio uomo recluso, ditemi di che crimine è responsabile questa donna per soffrire così. Lo scenario possibile è che tra qualche anno troverà un altro per necessità di calore umano, i figli avranno un padre in galera, un patrigno che se gli và male non li accetterà....pensate che possano venir sù bene ? secondo me no!! Avete mai sentito parlare di effetto a catena..? si parte dal sesso....e ci si ritrova una famiglia smembrata.

La verità è che il vostro pensiero è così limitato che pensate solo al sesso come una semplice (scusate il termine) scopata alla faccia di noi contribuenti, magari se la ridono tipo come su un set porno, allora vi posso dire che limitarsi a vedere la persona che si ama senza poter sfogare l'affetto fisico è straziante!

E TUTTI VOI LO SAPETE COSA SI PROVA, IN QUANTO MILITARI ED EX MILITARI, DOPO UN MESE CHE SI MANCA DA CASA! QUANDO LA VOSTRA RAGAZZA VI DICE "AMORE STASERA VADO IN DISCOTECA, MA TU STAI TRANQUILLO....", QUESTO L'AVETE VISSUTO UN ANNO E C'E' CHI SI è PROSCIOLTO PER LA SMANIA DI NON TENERE SOTTO CONTROLLA LA RAGAZZA, HO VISTO GENTE LETTERALMENTE ANDARE FUORI DI TESTA....MOLTIPLICATE QUESTO PER 10/20 ANNI DI GALERA E TIRATE LE SOMME.

Cambiate un pò visuale delle cose e poi tornate a parlare con me, non accetto e non rispondo a commenti superficiali che si limitano a considerare la totalità dei detenuti come dei criminali senza scrupoli (non mi riferisco a te Adeinos, ma ai geni tipo speranza qui sotto)


io butterei la chiavi, altro che sesso in carcere. non soloo si macchiano di delitti, quanto poi li dobbiamo anche mantenere e riservargli tutti i comfort. ma che sono cretino io che la mattina mi alzo alle 6 per lavorare? se una persona finisce li dentro e perche sicuramente nn si è distinto fuori, quindi nn vedo perche debbano essere premiati. Io conosco delle persone che lavorano nelle mense dei carceri, e nn avete idea in alcuni istituti quello che hanno diritto a mangiare i detenuti. nel mio anni di esercito me lo sognavo..sono trattati meglio di noi all'interno degli istituti, e sono tutte boiate sul fatto che la vivibilita' e ridotta al minimo, la prossima volta ci pensano su due volta prima di commettere un reato. 100 euro al giorno per mantenerli potrebbero essere usati in miglior modo..

Leggere cose del genere poi mi fanno davvero rabbrividire, la pochezza umana non ha limiti, qui si parla di sfogo amoroso e non di avere SKY in camera, mangiare aragoste, avere un cellulare QUESTO E' SBAGLIATO, salvaguardare il benessere della famiglia aldilà degli errori commessi per me è cosa giusta e contemplata anche dalle più elementari leggi morali. Ok allora diciamo no alla stanze del sesso in carcere per il decoro nazionale (anche se il sistema fà acqua da tutte le parti), ma non venitemi a dire che i tutti i detenuti siano da rinchiudere e buttare la chiave, perchè la gran parte sono persone capaci di redimersi ed avere una seconda chance, quindi vanno trattati UMANAMENTE ed agevolare la loro voglia di tornare nel mondo liberi, puliti e onesti. Anche se convulso spero di aver mostrato il mio pensiero che solo perchè diverso dal vostro non significa sia sbagliato. Saluti


Manon dimenticate che per favorire il mantenimento degli affetti familiari esistono i permessi premio.....quando il detenuto è in permesso nulla gli vieta di coltivare la sua affettività anche in campo sessuale. Ma in carcere proprio no!

questo lo ignoravo, almeno il decoro dell'istituzione penitenziaria viene protetto

8izilop
15-09-10, 21: 54
omissis

E TUTTI VOI LO SAPETE COSA SI PROVA, IN QUANTO MILITARI ED EX MILITARI, DOPO UN MESE CHE SI MANCA DA CASA! QUANDO LA VOSTRA RAGAZZA VI DICE "AMORE STASERA VADO IN DISCOTECA, MA TU STAI TRANQUILLO....", QUESTO L'AVETE VISSUTO UN ANNO E C'E' CHI SI è PROSCIOLTO PER LA SMANIA DI NON TENERE SOTTO CONTROLLA LA RAGAZZA, HO VISTO GENTE LETTERALMENTE ANDARE FUORI DI TESTA....MOLTIPLICATE QUESTO PER 10/20 ANNI DI GALERA E TIRATE LE SOMME.



ALLORA PENSIAMO AL SESSO NELLE CASERME, ALMENO CHI HA SCELTO LA VITA MILITARE STA SERVENDO LO STATO E PUO' ACCAMPARE QUALCHE DIRITTO.

Ritornando al topic, vorrei farti una domanda, mettiamo per assurdo che si conceda ai detenuti di fare sesso in carcere, per quelli sposati, conviventi o fidanzati non ci sono problemi, ma per i single? Le alternative sono due o si nega un diritto a un detenuto o si ricorre alle prostitute. Siccome la legge Merlin ha chiuso le "case chiuse" secondo me ci sarebbero dei problemi. Allora portiamoci un passo avanti, regolariziamo in Italia la prostituzione e poi riparliamo di sesso in carcere.

adeinos
16-09-10, 00: 11
leggo dalle vostre parole solo: pena detentiva al fine di sbatterli in cella come animali e disprezzarli.....

Mi sa che leggi un pò male, mi riferisco agli interventi di coloro che frequentano spesso questa porzione di forum e quindi gravitano nell'orbita della polpen...
Se ti riferisci ad altri utenti del forum allora il discorso è diverso.

Ad ogni modo, una volta parlando del più e del meno con un educatore mi disse : << Noi non abbiamo una missione evangelica, nè dobbiamo redimere [riferendosi agli educatori n.d.r.] offriamo uno strumento, sta al detenuto sceglierlo, utilizzarlo e perseverare>>
Un discorso molto sensato che condivido, a maggior ragione che viene non dal mondo delle divise ma da quello dei civili che guardano con un'ottica loro al carcere.
L'atteggiamento che si deve avere non è da dama della misericordia, un atteggiamento professionale è quello che ci vuole.

La rieducazione parte dai progetti di scolarizzazione, dai relativi fondi disponibili quindi, come dagli incontri per coloro che abusano di alcool, come da iniziative lavoro : quelle dei panifici o cooperative ad esempio... Il tutto sempre a seconda della presenza o meno dei relativi fondi...

Accanto allo strumento del lavoro come modo per affermarsi nella società e come mezzo di sussistenza, accanto alla scolarizzazione, accanto a varie iniziative che coinvolgono la popolazione detenuta vi deve essere il rispetto delle regole, perchè chi delinque si trova in carcere per non aver rispettato una regola, una legge, dall'unione di entrambi i fattori si può avere una rieducazione. Parallela all'attività formativa vi deve essere una sorta di disciplina che uniforma la condotta ad una regolare e ordinata vita detentiva.

Che poi ci sia o no questa rieducazione non dipende dalle ultime pedine del sistema, dipende dalla volontà del detenuto, dal contesto sociale in cui si va a riposizionare una volta fuori, dallo stile di vita che la sua famiglia offre d'esempio e da tanti altri fattori.

Dare tutto significa eliminare la pena, perchè rispetto al diritto di far sesso (diritto per modo di dire) vi è quello di essere liberi, poter vivere senza essere rinchiusi da sbarre , poter gestire il proprio tempo secondo le proprie disposizioni naturali etc

Insomma se si vuole prendere la via del tutto è concesso, si potrebbe proporre di abolire il carcere.

Il ché francamente mi sembra assurdo.
La pena ha una sua funzione, questa oltre agli strumenti sopracitati passa anche attraverso delle privazioni.

GGmax
16-09-10, 00: 45
ALLORA PENSIAMO AL SESSO NELLE CASERME, ALMENO CHI HA SCELTO LA VITA MILITARE STA SERVENDO LO STATO E PUO' ACCAMPARE QUALCHE DIRITTO.

Ritornando al topic, vorrei farti una domanda, mettiamo per assurdo che si conceda ai detenuti di fare sesso in carcere, per quelli sposati, conviventi o fidanzati non ci sono problemi, ma per i single? Le alternative sono due o si nega un diritto a un detenuto o si ricorre alle prostitute. Siccome la legge Merlin ha chiuso le "case chiuse" secondo me ci sarebbero dei problemi. Allora portiamoci un passo avanti, regolariziamo in Italia la prostituzione e poi riparliamo di sesso in carcere.

parole sante!pero'io del sesso in carcere non ne riparlerei assolutamente!
un'altra cosa!posso postare un articolo di un giornale locale di un avvenimento successo ieri sera?...
forse qualcuno potrebbe ricredersi!!...

tylerdurden81
16-09-10, 02: 42
ma per i single?

per i single niente, perchè come ho già detto sarebbe un movimento atto a salvaguardare LA FAMIGLIA e il single se non è fidanzato o sposato non avrà certo il sangue al cervello per la gelosia che la sua donna possa o no finire tra le braccia di un altro, poi intendiamoci, io mica addobberei i penitenziari a mò di bordelli, anzi...selezionerei per bene chi possa averne diritto o no, in base al soggetto recluso e naturalmente dietro diagnosi psicologica e necessità accertata, ma comunque sono supposizioni che lasciano il tempo che trovano visto che una cosa del genere non accadrà, e poi dalle mie parti si dice che il santo non và vestito prima dai piedi..ci sono guai ben più gravi ai quali pensare per adesso come la sicurezza degli istituti stessi. Non prendertela 8izilop, sto solo portando avanti una mia convinzione anche perchè non provengo da mondi incantati o da fiabe, ho vissuto da vicino il decadimento di famiglie a conseguenza di una reclusione, per il resto sai bene che ho pieno rispetto di te e dei tuoi pareri autorevoli


Mi sa che leggi un pò male

mi sà che leggi male tu adeinos :


Mi fido pienamente Adeinos - non mi riferisco a te Adeinos, ma ai geni tipo speranza qui sotto

L'avevo specificato appositamente per te visto che mi stai simpatico, ma ti sarà sfuggito

GGmax
16-09-10, 04: 32
REGGIO EMILIA. Hanno sfruttato un permesso speciale emesso dal tribunale di Sorveglianza che permetteva loro di partecipare ad un progetto di reinserimento durante lo svolgimento di Festareggio. Ma, invece che rientrare in carcere, sono svaniti nel nulla.

Così sono evasi, il 30enne G.T., originario di Aversa in provincia di Caserta, e Z. A., marocchino di 33 anni. Tomassone era rinchiuso in cella dopo aver confessato l'omicidio di un tabaccaio durante una rapina finita nel sangue, mentre lo straniero doveva scontare una pena per resistenza a pubblico ufficiale e spaccio di sostanze stupefacenti. Il giovane casertano il 31 luglio del 2001, uccise G. T., 45 anni, titolare di una ricevitoria a Trentola, nel Casertano. T. fu ucciso mentre era in auto e accanto a lui c'era Enzo, il figlio di allora dieci anni. Era stato proprio il bambino a dare l'allarme, telefonando alla madre con il cellulare del padre. Il 3 agosto, fu lo stesso T. ad ammettere, dopo essere stato bloccato dai carabinieri, di aver ucciso il commerciante. Condannato a 20 anni di carcere, il 30enne casertano era stato trasferito alla Pulce dove sarebbe dovuto rimanere fino al 2017. Il 6 febbraio del 2007, la guardia di finanza di Reggio arrestò Z. A., sorpreso insieme ad un complice con oltre mezzo chilo di cocaina. I finanzieri avevano bloccato i due giovani spacciatori marocchini all'interno della loro auto lungo la via Emilia, in direzione di Modena. La coppia, che per cercare di eludere i controlli aveva speronato l'auto dei militari (per due finanzieri si erano rese necessarie piccole medicazioni al pronto soccorso), stavano cercando di trasferire nel Modenese un carico di mezzo chilo di cocaina.

I due evasi ora sono ricercati in tutta Italia. T. aveva ottenuto un permesso speciale valido solo per domenica 12 settembre. Un'autorizzazione che scadeva all'1.30 di lunedì, ora in cui il giovane, insieme al 33enne straniero, sarebbe dovuto rientrare in carcere. Entrambi invece sono spariti. I due erano infatti impiegati nelle cucine di un ristorante della kermesse al Campovolo. Probabilmente approfittando di un attimo di distrazione anche degli altri detenuti - con loro erano presenti altre sette persone facenti parte del progetto di reinserimento - si sono allontanati facendo perdere le proprie tracce. Da quel momento sono iniziate le loro ricerche in un'indagine coordinata dalla squadra mobile che ha subito organizzato posti di blocco per intercettare i fuggitivi.

Questo e'l'articolo,navigando nel sito vedo che si puo'fare poi a limite staff e moderatori mi faranno sapere!mi sono solo limitato a mettere le iniziali dei nomi e cognomi ma comunque e'un articolo facilmente reperibile su gazzettadireggio.it
mio nonno buon anima(maresciallo gdf)diceva:chi nasce tondo non puo'morire quadro...