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Visualizza Versione Completa : Vancouver 2010



Antonino
01-03-10, 12: 09
Siamo arrivati al termine di queste olimpiadi invernali,la spedizione italiana non ha guadagnato granchè quest'anno...unica medaglia d'oro è la seguente :
--------------------------
GIULIANO RAZZOLI, ESERCITO ITALIANO

Il Caporal Maggiore Giuliano Razzoli - atleta di sci alpino della Sezione Sport Invernali del Centro Sportivo dell’Esercito Italiano ha conquistato la Medaglia d’Oro nello slalom speciale dei Giochi Olimpici Invernali di Vancouver, Canada, l’unica Medaglia d’Oro che la rappresentativa Italiana riporta a casa.
Per il Centro Sportivo Esercito si tratta della prima medaglia d’oro olimpica nella specialità dello sci alpino; medaglia che all’Italia mancava da ventidue anni, quando Alberto Tomba vinse le Olimpiadi di Calgary nel 1988.
www.eserciti.difesa.it
--------------------------
Abbiamo in tutto 5 medaglie (1 oro 1 argento e 3 bronzo),rispetto alle olimpiadi invernali di Torino 2006 che prendemmo se ricordo circa 11 medaglie abbiamo fatto na bella figuraccia...considerando che il CONI ha investito circa 100 milioni di Euro per preparare gli atleti la medaglia d'oro vale 1 milione di euro essendo la più preziosa,quindi sommandole alle altre abbiamo avuto un ritorno di solo pochi milioni :S
Il gruppo Russo avendo preso meno delle aspettative è stato richiamato dal governo ricevendo un bel "cazziatone"(scusate il termine) e qualcuno se beccato pure il licenziamento dalla loro socetà sportiva...
Secondo voi è cosa che deve accadere anche col gruppo sportivo italiano oppure voltare pagina e pensare ad altro ?

abitcis
01-03-10, 12: 13
Siamo arrivati al termine di queste olimpiadi invernali,la spedizione italiana non ha guadagnato granchè quest'anno...unica medaglia d'oro è la seguente :
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GIULIANO RAZZOLI, ESERCITO ITALIANO

Il Caporal Maggiore Giuliano Razzoli - atleta di sci alpino della Sezione Sport Invernali del Centro Sportivo dell’Esercito Italiano ha conquistato la Medaglia d’Oro nello slalom speciale dei Giochi Olimpici Invernali di Vancouver, Canada, l’unica Medaglia d’Oro che la rappresentativa Italiana riporta a casa.
Per il Centro Sportivo Esercito si tratta della prima medaglia d’oro olimpica nella specialità dello sci alpino; medaglia che all’Italia mancava da ventidue anni, quando Alberto Tomba vinse le Olimpiadi di Calgary nel 1988.
www.eserciti.difesa.it
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Abbiamo in tutto 5 medaglie (1 oro 1 argento e 3 bronzo),rispetto alle olimpiadi invernali di Torino 2006 che prendemmo se ricordo circa 11 medaglie abbiamo fatto na bella figuraccia...considerando che il CONI ha investito circa 100 milioni di Euro per preparare gli atleti la medaglia d'oro vale 1 milione di euro essendo la più preziosa,quindi sommandole alle altre abbiamo avuto un ritorno di solo pochi milioni :S
Il gruppo Russo avendo preso meno delle aspettative è stato richiamato dal governo ricevendo un bel "cazziatone"(scusate il termine) e qualcuno se beccato pure il licenziamento dalla loro socetà sportiva...
Secondo voi è cosa che deve accadere anche col gruppo sportivo italiano oppure voltare pagina e pensare ad altro ?

forse ai vari caporalmaggiori farebbe bene un po' di vita militare VERA, poi vedi come torna la voglia di impegnarsi...

capt.sparrow
01-03-10, 19: 41
La politica dello sport in Italia è fallimentare da tempo. Lo sport è retto dalla lobby politico affaristica del CONI che gestisce le cose in modo clientelare ai vertici ma anche nella formazione, dove impianti mediocri e obsoleti ma sopratutto gestiti da personale poco qualificato fanno capo a Società sportive rigidamente lottizzate dalle Federazioni.
Chiunque in Italia abbia praticato agonismo sa perfettamente quello che voglio dire.
Il sistema non è impostato per favorire il talento ma piuttosto per soffocarlo...
In questo periodo le colpe degli insuccessi sportivi vengono attribuite per lo più alla crisi economica e alla carenza di risorse, ma quello è solo il pretesto per mascherare un fallimento strutturale che ha poche giustificazioni.
Nello sport, quello vero, la regola principe è la meritocrazia, il migliore vince... Cosa questa poco comprensibele in Italia, dove molti sono abituati ad esser "convocati" attraverso processi poco chiari...
I risultati di un sistema autoreferente che investe più su se stesso che sugli atleti poi sono quelli che tutti abbiamo sotto gli occhi... E non solo negli sport invernali...

FRANCODUE
01-03-10, 20: 44
Cap il nostro sport è stato sempre così.
Dico questo siccome ai miei tempi l'ho praticato.
Tornando alle Olimpiadi Invernali.
Se ci sono atleti in grado di fare il colpacccio , tipo i Tomba del passato allora si che i risultati vengono.
Però è vero anche che manca una scuola che insegni lo sport nellle scuole appunto.
E' nelle scuole in generale.

Andrea531.
01-03-10, 22: 05
Lo Sport dovrebbe iniziare nelle scuole e non con quella...EDUCAZIONE FISICA...

capt.sparrow
02-03-10, 10: 18
Tra la scuola italiana e sport non c'è un buon feeling, i due sistemi sembrano pensati per essere incompatibili... Gli orari, poco flessibili e poco rispettosi delle esigenze di una programmazione seria sono alla base di ciò. Sembra che nessuno sia disponibile mai a sacrificare niente.
Eppure con un minimo di buona volontà ci sarebbero possibilità reali per uno sviluppo armonico, integrato e una buona formazione.
Manca anche una preparazione e una collaborazione sanitaria che educhi e accompagni i bambini prima e i ragazzi poi verso lo sport agonistico.
Un'ora di palestra o di piscina al giorno da piccoli non portano via tempo allo studio ma lo sottraggono invece ad attività poco formative ( TV-Cartoni animati, play station, ecc...) e permetterebbero invece di individuare ed affinare quelle qualità di base che gradualmente sviluppate porterebbero ad affrontare lo sport in modo più consapevole.
Ma, lasciando le cose impostate come lo sono oggi, è molto difficile che un ragazzo possa avvicinarsi all'agonismo nella maniera corretta...
Lo sport italiano non può puntare sull'atleta che fa il "colpaccio"... Non è razionale, così non si crea niente... E sopratutto non serve a niente... Anzi... Un Razzoli che vince da solo è un sintagma nominale, solo apparentemente collegato al contesto del discorso... E' un tema sospeso... Un anacoluto.

FRANCODUE
02-03-10, 12: 04
Pienamente daccordo.
Penso solo ai campus americani, ove lo sport è davvero praticato come una qualsiasi materia di studio.
Qui è vero, ci sono i Cus, però mi sembrano dei dopolavori ferroviari.
Si potrebbero poi mettere anche da noi dei test pre olimpici, e se non garantisci certi tempi sei fuori.
Così almeno invece di mandare un reggimento che raccoglie alla fine solo quattro medaglie, mandiamo un plotone ma con aspirazioni ben più maggiori.

Shelter
03-03-10, 11: 44
Gli atleti di sicuro non vanno toccati.
Se parliamo di Olimpiadi vuol dire che ci riferiamo ai famosi sport individuali dove ti fai un mazzo come una casa e se per caso ti va di sfiga che cadi durante l'Olimpiade hai anche mezza Italia contro guidata da pseudo giornalisti che di pattinaggio non ne capiscono una cippa.

L'Olimpiade non è funzionata? poche medaglie? grandi delusioni?
Bene, al Coni prenderanno posto a un tavolo e discuteranno della situazione. Probabilmente qualche dirigente/tecnico non manterrà il posto oppure verranno riconfermati per dare continuazione a un progetto pre esistente.
Francodue accennava ai test; questi si svolgono già da molto tempo e in ogni caso il percorso di avvicinamento all'Olimpiade è TUTTO un test. Le carte olimpiche infatti in molti sports non sono "personali" ma di squadra. Ne consegue che i test non finiscono mai.

La cosa sicura è che a livello sportivo siamo un grande Paese e dare un giro di vite al professionismo è molto pericoloso. Non vinceremo più medaglie olimpiche (LE PIU' IMPORTANTI) e magari continueremo con quei stupidi campionati calcistici in cui la gente in mutande corre dietro a un pallone per guadagnare milioni di euro el mese e allo stadio si prendono a legnate ogni altra domenica. Capisco che esaltino l'animo italiano però non credo siano grandi cose obbiettivamente parlando.
D'altronde se in Italia si investe poco e male nello sport non possiamo pretendere di vedere 20 medaglie olimpiche ogni 4 anni. Il discorso è molto semplice.
In ogni caso, queste discussioni sorgono sempre a ridosso dell'Olimpiade:gente che non vuole i gruppi sportivi perchè dicono che siano perdite di tempo e soldi, altri che si improvvisano dirigenti Coni, altri ancora che hanno in testa soluzioni plausibili ma in fondo se ne fregano di portarle a chi di dovere nelle giuste modalità perchè tanto l'importante è criticare restando sul divano ad ascoltare i famosi giornalisti.
Le polemiche tra un mese spariranno e si tornerà alle consuete abitudini mentre gli atleti non smetteranno mai di impegnarsi. Questa è la realtà.

capt.sparrow
03-03-10, 12: 46
Shelter,
se parliamo di olimpiadi parliamo di sport... Di tutto lo sport. Le olimpiadi, come i mondiali, gli europei, i campionati nazionali e via dicendo, sono momenti catalizzatori, quanto meno dell'attenzione dell'uomo comune... Dell'italiano comune...
Quando dovremo parlare di sport secondo lei?
Faccio questa domanda a lei, perchè, forse sbagliando, mi è parso di cogliere una sua vena polemica, contro gli interventi postati su questa discussione...
Guardi che quì, nessuno si è sognato di giudicare gli atleti, come la Kostner, come ha fatto invece l' esimio presidente del CONI Giovanni Petrucci: "Carolina sarà delusa, ma anche noi che abbiamo creduto in lei lo siamo, è in queste occasioni che si vedono le campionesse, e forse lei non lo è"
Eleggendola con questo suo " qualificato " commento a simbolo del fallimento dello sport italiano...
Sport del quale lui è il raprresentante burocratico per eccellenza, con annessi e connessi... Lauto stipendio per prima cosa...
Vede i nostri interventi segnalano, o almeno vorrebbero farlo, dal momento che evidentemente ci sono personaggi che leggendoli fraintendono, segnalano dicevamo che lo sport " vero" in Italia non è sostenuto in modo adeguato... Che noi cittadini italiani comunque investiamo molto "denaro pubblico" in strutture che " visti i risultati" non funzionano ne a livello dirigenziale ( le Federazioni) ne a livello di programmazione... Di sicuro in questi giorni a Roma si terranno riunioni " qualificate" dove, alla fine, verrà ribadito in sostanza il giudizio di Petrucci: " Non è colpa nostra"...
Lei definisce il nostro "osservare" questo sfascio... Critica...
Vorra dire che ci benderemo... Così: -Occhio non vede, cuore non duole- ... No?
Potremmo allora continuare a pensare, come dice lei: -La cosa sicura è che a livello sportivo siamo un grande Paese-

Shelter
03-03-10, 13: 51
Shelter,
se parliamo di olimpiadi parliamo di sport... Di tutto lo sport. Le olimpiadi, come i mondiali, gli europei, i campionati nazionali e via dicendo, sono momenti catalizzatori, quanto meno dell'attenzione dell'uomo comune... Dell'italiano comune...
Quando dovremo parlare di sport secondo lei?
Faccio questa domanda a lei, perchè, forse sbagliando, mi è parso di cogliere una sua vena polemica, contro gli interventi postati su questa discussione...
Guardi che quì, nessuno si è sognato di giudicare gli atleti, come la Kostner, come ha fatto invece l' esimio presidente del CONI Giovanni Petrucci: "Carolina sarà delusa, ma anche noi che abbiamo creduto in lei lo siamo, è in queste occasioni che si vedono le campionesse, e forse lei non lo è"
Eleggendola con questo suo " qualificato " commento a simbolo del fallimento dello sport italiano...
Sport del quale lui è il raprresentante burocratico per eccellenza, con annessi e connessi... Lauto stipendio per prima cosa...
Vede i nostri interventi segnalano, o almeno vorrebbero farlo, dal momento che evidentemente ci sono personaggi che leggendoli fraintendono, segnalano dicevamo che lo sport " vero" in Italia non è sostenuto in modo adeguato... Che noi cittadini italiani comunque investiamo molto "denaro pubblico" in strutture che " visti i risultati" non funzionano ne a livello dirigenziale ( le Federazioni) ne a livello di programmazione... Di sicuro in questi giorni a Roma si terranno riunioni " qualificate" dove, alla fine, verrà ribadito in sostanza il giudizio di Petrucci: " Non è colpa nostra"...
Lei definisce il nostro "osservare" questo sfascio... Critica...
Vorra dire che ci benderemo... Così: -Occhio non vede, cuore non duole- ... No?
Potremmo allora continuare a pensare, come dice lei: -La cosa sicura è che a livello sportivo siamo un grande Paese-


Ho apprezzato molto il tuo secondo intervento.
La mia critica era rivolta ad altri passaggi che ho letto perchè qualcuno si è permesso anche troppo di giudicare gli atleti. Occhio però a non confondere l'alto livello con la formazione base nelle scuole; sono due cose che in Italia NON sono collegate ed è un male. In ogni caso il topic, se leggi bene, si riferisce alla situazione della preparazione olimpica.
Nulla da eccepire riguardo la situazione odierna che sicuramente ha bisogno di una regolata ma non è certo da buttare. Lo sport non è solo medaglie, è anche grandi fallimenti che bisogna accettare e la cosa bella dello sport è proprio il fatto che nulla è calcolabile, nulla è matematico. L'uomo di sport non si ferma alla critica dovuta all'insuccesso, l'accetta, capisce e va avanti cercando di migliorare.
Non possiamo fare paragoni con la Russia perchè ha un sistema MOLTO diverso dal nostro e lo è stato anche e soprattutto nel passato.
Se la situazione italiana è da riformare come voi sostenente.. e ripeto, per alcuni versi lo è, mi spiegate come abbiamo fatto a crearci la nomea di popolo vincente nello sport? Allora mi viene da pensare che contrariamente a certi interventi, finora siamo stati anche TROPPO bravi a raggiungere i nostri risultati.

Ho dimenticato un passaggio per l'amico abitcis visto che siamo in tema di gruppi sportivi:
Vorrei proprio prendere un caporal maggiore fucilierie, furiere, autista ecc e piazzarlo in piscina 7 ore al giorno, fargli girare il mondo per conquistare il tempo olimpico e poi magari sbatterlo sul giornale al primo insuccesso.
Dopodichè a parità di stipendio voglio proprio vedere chi è il parassita.

---------------------Aggiornamento----------------------------


La politica dello sport in Italia è fallimentare da tempo. Lo sport è retto dalla lobby politico affaristica del CONI che gestisce le cose in modo clientelare ai vertici ma anche nella formazione, dove impianti mediocri e obsoleti ma sopratutto gestiti da personale poco qualificato fanno capo a Società sportive rigidamente lottizzate dalle Federazioni.
Chiunque in Italia abbia praticato agonismo sa perfettamente quello che voglio dire.
Il sistema non è impostato per favorire il talento ma piuttosto per soffocarlo...
In questo periodo le colpe degli insuccessi sportivi vengono attribuite per lo più alla crisi economica e alla carenza di risorse, ma quello è solo il pretesto per mascherare un fallimento strutturale che ha poche giustificazioni.
Nello sport, quello vero, la regola principe è la meritocrazia, il migliore vince... Cosa questa poco comprensibele in Italia, dove molti sono abituati ad esser "convocati" attraverso processi poco chiari...
I risultati di un sistema autoreferente che investe più su se stesso che sugli atleti poi sono quelli che tutti abbiamo sotto gli occhi... E non solo negli sport invernali...

Qui ci sono parecchie inesattezze. Io le varie strutture Coni della Preparazione Olimpica le ho viste, ho esperienza nel campo. All'Acqua acetosa a Roma puoi verificare tu stesso com'è la situazione. Niente di tutto quello che scrivi.
Ripeto: parliamo di base o di alto livello? il topic si riferisce principalmente alla Preparazione di alto livello.

komixthebest
03-03-10, 17: 39
io sono uno studente e mi piace praticare molto lo sport,svario dallo sci al tennis(sempre a livello amatoriale cmq )però vedo che nelle scuole non c'è molta volontà degli studenti di svolgere l'ora in maniera adeguata;la vedono più come un'ora di svago,di no-stress.
la mai scuola ha organizzato corsi pomeridiani con comprensivi tornei interni ed esterni(con squadra scolastica) di pallavolo e calcio è vero che è di pomeriggio ,dopo le lezioni,però è anche vero che uno ci deve mettere la volontà,quindi molte volte il sistema è cosi perché sono proprio le persone a cui si riferisce che lo rifiutano.
poi vedo che molti miei amici e conoscenti praticano sport a livello agonistico perché gli piace,io parlo sempre della scuola dove ci dovrebbe essere più attenzione verso lo sport ,questo è vero,però è anche vero che se uno vuole può farcela.

capt.sparrow
03-03-10, 17: 40
L'Aqua Acetosa è una struttura del CONI... E ci mancherebbe anche che una Istituzione come il CONI che prende più di 500 milioni di € di finanziamento pubblico l'anno, non fosse capace di gestire ( più nel proprio interesse che in quello dello sport) un centro strutturale come quello, dove indottrinare a pioggia tutti i vari livelli dirigenziali e tecnici dello sport italiano.
In Italia il mondo istituzionale delle attività sportive è gestito e coordinato dal CONI, comprende sia le Federazioni Sportive Nazionali che gli Enti di Promozione Sportiva.
Mentre le prime sono filiazioni dirette del CONI, una per ogni disciplina sportiva, gli Enti di Promozione Sportiva sono giuridicamente delle Associazioni private, ognuna con una propria interpretazione di fare sport, che fanno riferimento ad un determinato ambiente sociale.
Il CONI riconosce ufficialmente 14 Enti di Promozione che ricevono una contribuzione proporzionale all’attività che svolgono. Essi promuovono e diffondono lo sport su scala nazionale, ognuno secondo le proprie peculiarità ed i propri principi politico-sportivi.
Il CONI per garantire il più ampio sviluppo delle attività sportive in ogni età ( leggasi il massimo controllo sulle attività sportive nazionali), ha costituito il Comitato Nazionale Sport per Tutti, del quale fanno parte, oltre a rappresentanti del CONI, tutti i presidenti degli Enti di Promozione Sportiva e tutti gli Assessori regionali allo sport... (I quali sono poi interfaccciati in modo capillare con gli Assessori provinciali, quelli comunali... quelli di quartiere...) Insomma in Italia non c'è sport fuori dal CONI...
Per il CONI non esiste una divisione tra sport di alto livello e sport di base... In senso normativo... Quindi perchè dovremmo farla noi quì?
Se poi per sport vero si intende solo quello di cui sono espressione le olimpiadi, non parliamo della stessa cosa...

Qualche anno fa una bimbetta di quasi otto anni ( secondo la classificazione FIN di allora, esordiente C) fu iscritta dalla sua istruttrice/allenatrice ad una gara di nuoto ): i 200mt sl (la categoria- propaganda- non esisteva ancora) ... La bimba, appena passata all'agonismo (all'epoca era una eventualità rara ma prevista) si allenava con gli agonisti di una società di nuoto da qualche settimana... Quando i genitori lessero sul programma del meeting il nome della figlia iscritto in una delle batterie dei 200 mt sl, cercarono l'allenatrice preoccupati, la bambina non aveva mai nuotato distanze superiori ai 50 mt... L'allenatrice li rassicurò (se così si può dire) dicendo che se lei l'aveva iscritta, loro non dovevano preoccuparsi... Per la verità il padre medico, qualche perplessità l'aveva... Arrivò il momento della gara, lei era la più piccola, magra e bianchissima salì sul toppo,era seria e concentrata come solo i bambini sanno dimostrare di essere... I genitori erano rimasti ai piedi della tribuna, appena dietro l'allenatrice, pallidi per la tensione anche loro. Lo starter chiamo: - a posto- e poi fischiò il via... L'allenatrice fece partire il suo cronometro. La batteria esordì velocissima e la bambina con una bella nuotata, fluida ed elegante, tenne il ritmo delle altre... 50 mt. 100 mt. 150 mt. la bracciata si era irrigidita, non era più efficace come nelle prime vasche, ma la ragazzina non mollava... All'ultima virata, prima di immergere la testa sott'acqua per la capriola, l'alzò un attimo e guardò versol'allenatrice e i genitori, l'espressione era contratta per lo sforzo, sembrò che piangesse... Finì la gara e nuotando verso la scaletta, per uscire dalla vasca, tutti videro che piangeva... Uscì dall'acqua veloce, scossa dai singhiozzi e corse in lacrime a nascondersi tra le braccia della madre... Federica aveva vinto la sua prima batteria combattendo contro i crampi... Ma quanto le era costato in termini di sacrificio e di dolore... Non eravamo in moltissimi su quelle tribune, ma chi c'era vide le lacrime di quella bambina... Quanta tenerezza, che emozione... Ecco ora io domando: Era sport di base o di livello quello?...
Io non ho dubbi... Lo chiedo quì a quelli che fanno distinzioni...

NB
circa dieci anni dopo quella bambina, alla sua prima olimpiade nei 200 sl vinceva l' argento... In quella successiva avrebbe vinto l'oro...

Shelter
03-03-10, 18: 17
Puoi snocciolare parole, fondi e statistiche quanto vuoi; il punto fondamentale è che la preparazione olimpica è una cosa e viene gestita in un modo. L'attività BASE e di crescita delle varie discipline sportive viene gestita in un altro modo con altri fondi, metodi e strutture.
Il topic si è aperto con un "sondaggio" (che a mio parere non ha senso) riguardo le Olimpiadi di Vancouver ed è proseguito con delle considerazioni che nulla hanno a che vedere con la preparazione olimpica degli atleti interessati.


Domanda: di cosa vogliamo discutere?

capt.sparrow
03-03-10, 18: 24
Ah... A me sembra che qui si stia parlando di sport... A lei?

Shelter
03-03-10, 18: 42
A me sembra che si parli di prestazioni olimpiche che nulla hanno a che fare con i centri di avviamento allo sport e con la politica che il Coni attua a favore dello sviluppo delle varie discipline.

La squadra italiana di Vancouver 2010 non darà certo le colpe al sistema di diffusione dello sport bensì a tecniche di allenamento, a pianificazione degli impegni ecc che SOLO la squadra P.O. può analizzare con lo staff a disposizione.
Tutto questo non c'entra un fico secco con le vostre (anche giuste per certi versi) considerazioni sullo sport italiano in genere.
Infatti dal momento in cui l'atleta entra a far parte della squadra di preparazione olimpica vengono messi a sua disposizone tutta una serie di provvedimenti, fondi ecc che tutto il resto della struttura piramidale dello sport italiano si sogna.

Ora, in merito a Vancouver, più che criticare i provvedimenti Coni relativi a situazioni generali, bisognerebbe capire, nello specifico, perchè all'interno delle varie squadre P.O. le cose non siano funzionate. Questo è il nocciolo della discussione per come la interpreto io.

Ah, la sottile ironia vediamo di lasciarla a casa. Spero di essermi spiegato perchè per le prese in giro non ho tempo e soprattutto voglia.

FRANCODUE
03-03-10, 20: 26
Beh dai, alla fine poi le vostre posizioni non è che siano così distanti.
Intanto, a tutti noi interessa che lo sport Italiano sia rappresentato ai massimi livelli, quindi tocca trovare il modo di prepararlo al meglio.
Che nelle scuole ci siano delle carenze, su questo penso che ci siamo tutti daccordo, quindi troviamo le soluzioni più idonee che sono quelle di far diventare la classica ora di educazione fisica in una vera materia scolastica.

umberto88
03-03-10, 22: 31
io azzarderei anche l'ipotesi dell'educazione fisica pomeridiana obbligatoria a scuola.
non dico tutti i giorni, ma magari 1 volta a settimana 2 orette non farebbero male a nessuno.
i professori di educazione fisica inizierebbero a lavorare e gli studenti avrebbero una preparazione base per tutti gli altri sport che vorranno praticare.
io ricordo bene che alle medie il nostro prof di inglese , avete capito bene inglese non educazione fisica , si impegnò molto per farci avere 2 ore alla settimana la palestra libera di pomeriggio,per farci fare dello sport , visto che le 2 ore settimanali di Ed fisica venivano sprecate....
naturalmente il professore aveva una preparazione professionale per poter farci fare un po di educazione fisica e la cosa non era obbligatoria.
ma nonostante quest'ultima cosa tutta la classe partecipava attivamente e con entusiasmo all'iniziativa.
quindi per me sarebbe una cosa molto importante.

scusate se sono andato un po OT

komixthebest
03-03-10, 22: 57
io azzarderei anche l'ipotesi dell'educazione fisica pomeridiana obbligatoria a scuola.
non dico tutti i giorni, ma magari 1 volta a settimana 2 orette non farebbero male a nessuno.
i professori di educazione fisica inizierebbero a lavorare e gli studenti avrebbero una preparazione base per tutti gli altri sport che vorranno praticare.
io ricordo bene che alle medie il nostro prof di inglese , avete capito bene inglese non educazione fisica , si impegnò molto per farci avere 2 ore alla settimana la palestra libera di pomeriggio,per farci fare dello sport , visto che le 2 ore settimanali di Ed fisica venivano sprecate....
naturalmente il professore aveva una preparazione professionale per poter farci fare un po di educazione fisica e la cosa non era obbligatoria.
ma nonostante quest'ultima cosa tutta la classe partecipava attivamente e con entusiasmo all'iniziativa.
quindi per me sarebbe una cosa molto importante.

scusate se sono andato un po OT

da noi si fanno i corsi di pallavolo, tennis-tavolo ,calcio,atletic leggera però non è obbligatorio ma volontario e gratis,fatto da professori di educazione fisica.

umberto88
03-03-10, 22: 59
da noi si fanno i corsi di pallavolo, tennis-tavolo ,calcio,atletic leggera però non è obbligatorio ma volontario e gratis,fatto da professori di educazione fisica.

questo intendevo infatti.
però obbligatorio in tutte le scuole.

capt.sparrow
04-03-10, 10: 46
Attenzione,
l'educazione fisica (parlando in termini letterali) è una cosa... L'agonismo è tutt'altro... Che poi le due cose facciano parte della stessa materia, lo sport, è un fatto...Dobbiamo perciò riconoscere che quello che Shelter indica come distanza tra prestazioni massimali e sport di base è una distinzione pertinente e rappresenta un "percorso" molto lungo e sopratutto molto complesso.
E' vero che per sport si intende:“Qualsiasi forma di attività fisica che, attraverso una partecipazione organizzata o non, abbia per obiettivo l’espressione o il miglioramento della condizione fisica e psichica, lo sviluppo delle relazioni sociali e l’ottenimento
di risultati in competizione a tutti i livelli.”
Ma è vero anche che per : - partecipazione organizzata e non- si dovrebbe intendere una "libertà" di programmazione e gestione del sistema sportivo (che è l'insieme di tutti i praticanti e di tutti i servizi sportivi) che in Italia non esiste...
Così avviene che il CONI esercitando il suo monopolio, invece di essere un Ente che sovraintende alla promozione e alla diffusione dello sport, faccia altro: si occupi essenzialmente di burocrazia e in seno a questa, di politica, di clientele, di attenzioni particolari, ecc... Con una attenta (nel senso di illiberale) gestione di tutte le risorse, umane e finanziarie.
Così accadrà che il fallimento di Vancouver finirà per incidere molto poco sul sistema sportivo italiano... Cartina di tornasole di una Società che si dichiara democratica e non lo è... Che dovrebbe garantire le libertà e invece promuove i monopoli...

Shelter ci dice anche che l'analisi del nostro insuccesso canadese verrà fatta all'interno di commissioni federali e di staff tecnici e non...Tutte persone che già nel durante si sono affrettate a scaricare le responsabilità sugli atleti " mettendo le mani avanti" per pararsi il c#lo... La dichiarazione di Petrucci sulla Kostner ne è il classico esempio...

Singolare, per comprendere la "distanza" tra noi e il resto del mondo potrebbe essere interessante riflettere sulla difficoltà di un giornalista italiano che a Vancouver cercava di spiegare ad un collega americano il concetto di " mettere le mani avanti" senza riuscire a tradurre correttamente la frase... Perchè in lingua inglese non esiste un modo di dire equivalente, che abbia il significato di: proteggere se stessi cercando una buona scusa per giustificare il fallimento... Fuori dall'Italia chi sbaglia paga!

fantasyste
04-03-10, 21: 56
Sinceramente è una vergogna..vi dico solo che un ragazzo che conosco e di cui non farò ovviamente il nome,seppur condotto in caserma e accusato assieme ad altri per giri di driga(leggera),è entrato nel gruppo sportivo della forestale..come non si sa.
Dovrebbero garantire i posti agli atleti che se lo meritano veramente e non escludere chi non ha voce in capitolo o la solita raccomandazione all'italiana.

Shelter
05-03-10, 10: 01
So di quella situazione ma non è proprio come l'hai descritta.
Riguardo alla tua considerazione: attualmente il sistema di arruolamento per gli atleti si basa su un concorso per titoli sportivi, visite mediche, test ecc. Il tutto dura dai 2 ai 4 giorni e successivamente inizia il lavoro di compilazione della graduatoria. E' tutto molto chiaro nei vari bandi di concorso. La certificazione dei risultati deve arrivare necessariamente dalla Federazione di appartenenza e quei risultati sono pubblici sotto gli occhi di tutti. Basta cercare il nominativo nelle varie classifiche.
Non è più come una volta che entrava quasi chiunque; infatti con il sistema degli ausiliari era molto diverso.
In ogni caso, essendoci anche il Coni di mezzo, gli episodi spiacevoli che ho visto (ad esempio riguardanti il doping) hanno avuto come conseguenza l'allontanamento immediato dell'atleta mediante squalifica, il congedo dello stesso dal corpo di appartenenza e ovviamente l'iter processuale civile.
Direi che va bene così. Se oltre alla squalifica sportiva e al processo ti fanno perdere anche il lavoro (o un futuro lavoro) forse al giorno d'oggi è più che sufficiente.