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Visualizza Versione Completa : Disastro ambientale fiume Lambro - Po



deser
25-02-10, 20: 52
PIACENZA - ''Credo che nelle prossime 24 ore la gran parte di questa massa oleosa sara' recuperata e poi, seguendo il corso del fiume, prima che arrivi all'altezza di Ferrara e ovviamente prima ancora che arrivi sul Delta, saremo in grado di recuperare tutto il resto''. Lo ha detto il capo della Protezione civile Guido Bertolaso a proposito dell'emergenza dopo lo sversamento del petrolio nel Lambro e poi nel Po. ''Credo che - ha aggiunto Bertolaso - non ci sia una situazione irreparabile. Si puo' intervenire come gia' si e' fatto, sono state realizzate diverse barriere lungo il Lambro e adesso qui a Piacenza ci sono tre barriere che sono state messe in piedi. Di fatto quella di Isola Serafini e' la migliore, perche' e' una diga permanente ed e' quella che puo' controllare meglio delle altre questa massa oleosa che si sta spostando''.
ROMA - "Stiamo operando sia sul Lambro che sull'ansa del Po e contiamo attraverso queste iniziative di fermare le diverse chiazze prevalentemente di gasolio e di altri olii industriali sversati nel Lambro", dice Antonio Monni responsabile del centro multisettori della Protezione Civile dell'Emilia Romagna. "Sono più chiazze, che scendono lungo il corso d'acqua, e che hanno, per loro natura, densità diverse". Le chiazze vengono intercettate attraverso barriere galleggianti poste nei punti più favorevoli del fiume, sia rispetto alla corrente che alla sezione del corso d'acqua.
"Queste barriere - spiega Monni - hanno una parte fuori pelo d'acqua alta circa 30-40 centimetri, e una parte, una tendina zavorrata, immersa per circa 40-50 centimetri. Le barriere vengono utilizzate parallelamente a unità di recupero chiamate disoleatori, che funzionano per aspirazione, attirando e risucchiando il prodotto oleoso che è in superficie". I disoleatori sono moduli messi a terra o su galleggianti che separano l'acqua dagli idrocarburi inquinanti sfruttando il principio delle centrifugazione o il raschiamento, con un rendimento del 40-50%, ovvero che tirano fuori un liquido che per il 40-50% sono gli idrocarburi inquinanti e il resto è acqua.
A seconda, poi, della concentrazione e del tipo di olii contenuti, quanto ricavato dai disoleatori viene portato con gli autospurghi direttamente agli appositi centri di raccolta o a quelli previsti per ulteriori trattamenti di separazione. Monni dice che la Protezione Civile conta in questo modo di riuscire a fronteggiare questa grave emergenza. Secondo un dato delle Regione Lombardia - precisa - dei circa 5 mila metri cubi di olii industriali finiti martedì nel Lambro, ne sono stati recuperati già mille. Oggi saranno attivate due nuove 'traverse' sul Po, una all'altezza di Piacenza e una immediatamente a monte dell'Isola Serafini.
Continua comunque l'allerta su tutta l'ansa del fiume Po: "Si prevede che il materiale inquinante sospeso transiterà lungo tutta l'asta del fiume Po nelle province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia e Ferrara nei prossimi quattro giorni (indicativamente raggiungendo i litorali ferraresi lunedì), nonostante gli interventi urgenti attivati nella Regione Lombardia ed in corso di attuazione in Emilia-Romagna, che stanno limitando in modo considerevole le quantità di materiale inquinante in transito sul Po", scrive la Protezione Civile "raccomandandando" che vengano interrotti "preventivamente i prelievi idropotabili ed irrigui attualmente in atto nel fiume", medesima raccomandazione di interruzione "si intende estesa a tutte le attività ludico-sportive in corso di svolgimento o programmate sull'asta del fiume Po interessata dal transito del materiale inquinante".

FONTE: ansa

spero che i responsabili vengano presi (anche se so che non sarà facile)

domanda:
ma non esiste una barca che aspira l'acqua inquinata e la purifica? se si perchè non la utilizzano??

vanpabblos
25-02-10, 20: 55
credo di si, sicuramente per disastri come questi esisterà un mezzo anfibio che aspiri l'acqua e la purifichi ma la mole di petrolio e derivati è enorme e non so se sia possibile o esista un mezzo che riesca ad immagazzinare tutto quel carburante..

Vamir
25-02-10, 21: 15
eh non è facile

Homer
26-02-10, 15: 17
Un vero e proprio disastro ambientale.
Ma la cosa che mi fà più rabbia e che sono state delle persone a causarlo.
Io ci passo qualche volta davanti al Po. (Dato che abito abbastanza vicino a Piacenza)
Speriamo che risolvano al più presto la cosa.

Arnoldlaquercia
28-02-10, 11: 20
che peccato però a rovinare cosi un fiume!!

komixthebest
28-02-10, 11: 33
che teste di ca**o,cmq come al solito centrano i soldi.

Chimera
04-03-10, 09: 48
Come tutti voi biasimo il gesto......però paradossalmente vorrei anche aggiungere che è anche benvenuto un gesto così eclatante.
Io sono di Milano e conosco molto bene il Lambro, quindi è con cognizione di causa che affermo che è una fogna a cielo aperto: l'acqua è sempre grigia e maleodorante, spesso schiumosa per le schifezze che le fabbriche della zona ci buttano dentro, l'unica fauna locale è quella dei topi di fogna lunghi un braccio, a volte ci hanno trovato dentro persino cadaveri gettati lì dalla malavita locale. Per lo meno, con questa storia, dragheranno una parte di fiume per renderlo nuovamente più o meno accettabile come agli inizi di due secoli fa. E non è solo il Lambro.....qualcuno ha mai visto l'Olona? Ogni giorno ha un colore diverso perché lì ci sono fabbriche di tintura dei tessuti, le quali scaricano nel fiume e nessuno dice niente. Sia il Lambro che l'Olona sono soltanto 2 dei tanti affluenti del Po che rendono il nostro fiume più importante una latrina.

Ragionate gente, ragionate......

Ciao!!

fantasyste
04-03-10, 21: 59
Chi ha effettuato il sabotaggio o chi,come gli imprenditori disonesti,inquina e danneggia l'ambiente,dovrebbe come minimo pagare l'equivalente dei danni provocati e i costi degli interventi effettuati per la bonifica.Oltre che a 20anni di carcere.Come sempre l'Italia è il paese dei balocchi o meglio,lo è diventato.
Non è possibile,bisogna indignarsi fortemente.