Raiden
21-01-10, 13: 20
Tutti noi sappiamo cos'è il battesimo, almeno a grandi linee. Cercando su internet ho trovato il seguente estratto:
"la chiesa cattolica invita i propri fedeli a battezzare i figli poco dopo la nascita, e questa pratica viene talvolta seguita anche da alcuni genitori non religiosi, per varie ragioni (altissima percentuale di bambini battezzati, convenzioni sociali, timore che il bambino venga discriminato rispetto ai compagni di scuola, pressione da parte di parenti cattolici, dovute anche alla credenza che il bambino che muoia non battezzato possa andare nel limbo.)"
Non mi addentro a parlare del limbo e di altre credenze; di fatto credo che nessun bambino, al giorno d'oggi, verrebbe discriminato perchè non battezzato;e non so a cosa si riferisca parlando di "convenzioni sociali", ma credo -e spero- che non ci siano agevolazioni di sorta per chi è battezzato rispetto a chi non lo è: si tratterà di burocrazia, forse, magari solo riguardo alla possibilità di ottenere altri sacramenti...
Comunque, il numero di battesimi è andato calando negli ultimi anni, per una serie di ragioni (crescente secolarizzazione, matrimoni con persone di altre religioni, ecc). Inoltre c'è la possibilità di sbattezzarsi, abbandonando formalmente la religione secondo cui si è stati battezzati, se non ci si riconosce nella religione in questione, nella sua comunità, ecc.
A mio parere, un aspetto molto spiacevole dei primi sacramenti (ma anche dell'avvicinamento alla chiesa) è che essi vengono imposti ai bambini, quando questi non sono,verosimilmente, in grado di decidere se vogliono davvero riceverli o no.
Non è un mistero, infatti, che il catechismo, la comunione e la cresima vengano molto frequentemente imposti ai bambini, anche se questi non hanno un reale interesse per essi. E questa imposizione è massima nel battesimo, poichè il neonato non può certo essere cosciente di quanto accade, nè esprimere la sua opinione in proposito.
Io ritengo che i sacramenti -e in generale l'avvicinamento alla religione, l'andare a messa, ecc- dovrebbero essere richiesti con una reale intenzione dell'interessato: il legame tra chiesa e individuo sarebbe molto più solido e molto più sincero. Come non si è obbligati a sposarsi in chiesa, a ricevere l'eucarestia o l'estrema unzione, così non si dovrebbero subire gli altri sacramenti, ma decidere in prima persona e con convinzione di riceverli, se così si vuole.
Cosa ne pensate?
"la chiesa cattolica invita i propri fedeli a battezzare i figli poco dopo la nascita, e questa pratica viene talvolta seguita anche da alcuni genitori non religiosi, per varie ragioni (altissima percentuale di bambini battezzati, convenzioni sociali, timore che il bambino venga discriminato rispetto ai compagni di scuola, pressione da parte di parenti cattolici, dovute anche alla credenza che il bambino che muoia non battezzato possa andare nel limbo.)"
Non mi addentro a parlare del limbo e di altre credenze; di fatto credo che nessun bambino, al giorno d'oggi, verrebbe discriminato perchè non battezzato;e non so a cosa si riferisca parlando di "convenzioni sociali", ma credo -e spero- che non ci siano agevolazioni di sorta per chi è battezzato rispetto a chi non lo è: si tratterà di burocrazia, forse, magari solo riguardo alla possibilità di ottenere altri sacramenti...
Comunque, il numero di battesimi è andato calando negli ultimi anni, per una serie di ragioni (crescente secolarizzazione, matrimoni con persone di altre religioni, ecc). Inoltre c'è la possibilità di sbattezzarsi, abbandonando formalmente la religione secondo cui si è stati battezzati, se non ci si riconosce nella religione in questione, nella sua comunità, ecc.
A mio parere, un aspetto molto spiacevole dei primi sacramenti (ma anche dell'avvicinamento alla chiesa) è che essi vengono imposti ai bambini, quando questi non sono,verosimilmente, in grado di decidere se vogliono davvero riceverli o no.
Non è un mistero, infatti, che il catechismo, la comunione e la cresima vengano molto frequentemente imposti ai bambini, anche se questi non hanno un reale interesse per essi. E questa imposizione è massima nel battesimo, poichè il neonato non può certo essere cosciente di quanto accade, nè esprimere la sua opinione in proposito.
Io ritengo che i sacramenti -e in generale l'avvicinamento alla religione, l'andare a messa, ecc- dovrebbero essere richiesti con una reale intenzione dell'interessato: il legame tra chiesa e individuo sarebbe molto più solido e molto più sincero. Come non si è obbligati a sposarsi in chiesa, a ricevere l'eucarestia o l'estrema unzione, così non si dovrebbero subire gli altri sacramenti, ma decidere in prima persona e con convinzione di riceverli, se così si vuole.
Cosa ne pensate?