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Visualizza Versione Completa : Tutti fuori casa a 18 anni per legge



Salentino
18-01-10, 08: 04
E la provocazione di Brunetta scatena un dibattito tra ministri, in primis Roberto Calderoli. Un duello in nome dei «bamboccioni».
Bha questo ministro cosa si sogna la notte?

DiL
18-01-10, 10: 03
Ma non era vietato parlare di politica?

capt.sparrow
18-01-10, 10: 38
Più che di politica direi che la"provocazione" del Ministro è un fatto che riguarda il costume.
In questo continuo fraintendere tra la forma e la sostanza dovremmo collocare gran parte dei nostri guai... Uno parla, dice una cosa, e altri... Per calcolo, per convenienza, per limiti... Intendono altro.
Brunetta, con la sua provocazione non ha fatto altro che riprendere un problema serio che affligge gran parte delle economie così dette avanzate.
L'esempio più eclatante di questo genere di problema lo vediamo oggi essere additato tra le cause della grave recessione che colpisce l'economia del Giappone, dove le nuove generazioni hanno la tendenza a restare in famiglia oltre i trenta anni.
Lo spostamento in avanti dell'inserimento nel mondo del lavoro delle nuove generazioni rappresenta un costo sociale che la società globalizzata addebita senza sconti... Così avviene che in paesi come gli USA le industrie assumano sempre più frequentemente giovani ingegneri indiani di 22/23 anni, invece di quelli indigeni che tra lauree specialistiche, master, anni sabbatici e corsi vari, si ritrovano ben oltre i trenta anni a non avere esperienze dirette con il mondo del lavoro pur vantando curricula che in teoria li abilitano ad andare sulla luna ma nella pratica non riescono a farli uscire da casa.

DotMark
18-01-10, 10: 40
Io dico solo una cosa, per ora:
TUTTI A CASA DI BRUNETTAAAAA... :am054

(Ma questo, quando parla, capisce quello che dice?)

abitcis
18-01-10, 10: 52
io ho solo notato una diversa reazione del pubblico rispetto a quando parò Padoa Schioppa...e non capisco, erano solo 2 anni fa!

nessuno_
18-01-10, 11: 09
Intanto chiedo gentilmente ai moderatori di tenere aperta la discussione, perchè se affrontata con lo giusto spirito e preservando il regolamento interno del forum, non è una chiacchierata politica.

La mia idea a tal proposito, parte da una prima riflessione, che è l' analisi della frase del Ministro : tutti fuori casa a 18 anni.
Cosa si vuol intendere?
Allontanarsi materialmente dalla casa paterna con un bell' assegno mensile di papà? Oppure consentire al giovane di mantenersi autonomamente, facendo fronte da solo alle proprie spese?

Dovesse risultare vera la prima, io avrei grande piacere, nello staccarmi dal mio focolaio, e andare in quella o in quell' altra città a fare l' università, o andarmi a cercare un bel lavoro sapendo che mio padre m' ha lasciato 10.000 euro, cosi' mal che vada posso metterci 6-8 mesi per cercarmi un lavoro e intanto spassarmela.
Diversamente è la 2° ipotesi, la possibilità di sostenersi da soli nel periodo post-diploma è assai difficoltosa, se non una chimera.

L' aspetto che più che mi fa rabbia, è che considero ingiuriosa e provocatoria questa frase perchè è ben lontana dal contesto reale.
Non stiamo qui a raccontarci frottole, per fare l' Università o la migliore Università (due cose distinte) ci vogliono a prescindere, tempo e soldi, si può anche optare per un lavoretto part-time ma è praticamente impossibile mantenersi con le proprie risorse.
Per cui non direi neanche di vantare coloro che hanno lasciato casa per studiare fuori, perchè 98 su 100 di loro, sono mantenuti, e i 2 che lavorano per mantenersi lo fanno quasi a tempo pieno. Loro sfruttano una possibilità che non tutti hanno.
Altresi' i primi impieghi, non sempre sono ben remunerati, spesso sono in nero (ciò non permette neanche di fare nessun tipo di consumo), e il giovane magari con prospettive di sposarsi o di fare un mutuo, nell' attesa di mettere da parte qualcosa o di regolarizzare la propria posizione lavorativa, rimane a casa per una questione di risparmio.


A me piacciono i problemi pratici :
Io pensavo di trasferirmi a fine di quest' anno per completare gli studi fuori.
Al secolo soggiornare in una sede universitaria costa mensilmente 700-800-1000, parlo di stanze di 20-30 mq (divise spesso in 2), poniamo il caso che faccio il cameriere una sera si e una no e prendo 30 euro (esempio reale). 30 x 4 = 120 euro a settimana.
120 euro x 4 settimane = 480 euro.
Da 480 euro a 800 euro come ci arrivo?
Mancano 320.

Il ministro anzichè parlare rivolga qualche politica utile ai giovani, anche quelle d' assistenza allo studio.
Li ho letti i bandi, e le agevolazioni per gli studenti più "poveri", i requisiti sono davvero allucinanti (io non riesco a entrarvi, e non sono per nulla ricco), e il contributo è veramente minimo.
Inoltre vogliamo parlare degli affitti in nero sanguinari delle maggiori città d' Italia e non?

basilischio
18-01-10, 11: 59
Come sempre non è mai opportuno generalizzare. Prima di esprimersi bisognerebbe aver valutato attentamente la situazione attuale a 360° e non solo da un punto di vista.
Mi astengo dal commentare l'infelice frase di Brunetta, però giorni fa ho sentito una notizia in cui si diceva che un padre era stato costretto da una sentenza a risarcire la figlia, alla quale da qualche anno aveva smesso di passare il sostentamento, che all'età, mi pare di oltre 35 anni, continuava a frequentare l'univarsità con scarsi risultati.

In pratica si va sempre da un estremismo all'altro. Da una parte i figli che pretendo di essere mantenuti a vita senza concludere niente, dall'altra i genitori che devono mantenere tali figli.
Come mettere una regola a questa situazione assurda? Con il buon senso si dovrebbe arrivare alla conclusione che, io come genitore sono disposto a mantenerti agli studi fin'quando, ogni anno, porti dei risultati concreti e soddifacenti. In fondo lo studio può essere considerato come un lavoro, retribuito dal genitore, che però deve portare un beneficio alla famiglia, nel senso che la famiglia stessa investe sulla formazione per dare, al figlio, la possibilità di arrivare ad un titolo di studio che gli consenta di entrare, quanto prima, nel mondo del lavoro. Uno studente che si barcamena e bivacca sui banchi di scuola giusto per passare il tempo, tanto è mantenuto ugualmente, non ha un comportamento idoneo a rispettare ed apprezzare quanto la famiglia mette a disposizione e, a mio parere, è giusto che si mantenga da solo.

La logica delle cose dice che "dobbiamo avere una mano per dare ed una per ricevere".

ATG_Predatore
18-01-10, 12: 38
Io a 36 Anni mi sono comprato il mio bilocale e sono 11 Anni che vivo da Single,devo dire che sto molto bene a Casa mia,ovvio il problema di stare a Casa dei genitori e dato dal fatto che gli affitti costano troppo e in Nero per di più,le Case adesso se si hanno i soldi sarebbe il momento di comprare e trattare meglio il prezzo, ma grazie anche alla Legge Maroni ex Legge Biagi con tutti i contratti strani di precariato e paghe da fame che prendono viene un po difficile dire" Ciao Mamma vado a vivere da solo" pagando un affitto, un precario non ha accesso al Mutuo delle Banche, pertanto è grazie alla politica che oggi si sta a Casa di Mamma fino a chè o si sposa o è proprio vecchio.


Bye all.

Andrea531.
18-01-10, 13: 54
Ce vado pure se non me lo dice lui xD

Erode
18-01-10, 14: 07
io non la definirei una provocazione; la vedo più come un preciso e pericoloso messaggio politico volto a far intendere a chi non vive questa situazione l'esistenza delle possibilità e l'inoperosità delle nuove generazioni per nascondere quello che in realtà è un vero e proprio fallimento delle opere economico-sociali portate avanti dalla classe politica in favore dei grandi industriali.
In un intervento simile, il ministro Castelli la settimana scorsa ad Annozero ha accusato gli insegnanti di essere scansafatiche perchè, appellandosi alla legge e al buon senso(più alunni per insegnante=peggiore qualità del servizio scuola offerto), lamentavano il sovraffollamento delle classi!


In ogni caso, se la casa ed i soldi per vivere me li dà lui(ed in effetti potrebbe visto che non gli mancano) vado a vivere da solo volentieri, anzi gli faccio pure risparmiare e vado a vivere con la mia ragazza così paga una casa solo per due persone!!!!!!

DotMark
18-01-10, 14: 13
Tutto quello che dite voi è sacrosanto...
E poi, da quale pulpito arriva la proposta... http://www.youtube.com/watch?v=7u7JVVOXpO4

Francy021
18-01-10, 14: 52
Se il Sig. Ministro mi assicura un lavoro o, in caso contrario, mi mantiene lui, anche a 15 vado fuori casa.......

Raiden
18-01-10, 17: 13
è una provocazione, e anche stupida.
Quante probabilità ho di trovare un lavoro, e di potermi permettere un tetto, senza laurea? Non molte. Anzi, c'è il vfp1, così si verrebbe a creare un esercito più grande di quello cinese!
Non è che "esco" di casa e poi mi faccio mantenere a distanza dai miei? Era meglio rimanere a casa...
In molte famiglie un ragazzo non è tanto un peso quanto un aiuto, per esempio se deve badare a fratelli più piccoli, a un parente anziano, ecc.
è vero che in Italia c'è la tendenza ad essere più bamboccioni rispetto ad altri paesi, la colpa è in parte della mentalità di molti ragazzi, ma anche delle condizioni del mercato del lavoro, spesso sfavorevoli. Giusto e doveroso essere autonomi appena possibile, ma queste sparate si potrebbero evitare.

Price89
18-01-10, 18: 13
Brunetta, detto anche l'"energumene portatile", ha detto provocazioni ben peggiori.
Disse che quelli della sinistra "vadano a morire ammazzati"
Vedere per credere:
http://www.youtube.com/watch?v=5OtwZvK8V8Y

deser
18-01-10, 18: 40
io dico SE questa cosa andasse a buon fine, (ma non penso) i precari come faranno?? gli studenti universitari? i neo diplomati che non lavorano?? vanno fuori da casa e a vivere sotto un ponte??

Price89
18-01-10, 18: 46
quell nano spara solo *********, non bisogna prendelo sulserio.

Francy021
18-01-10, 20: 55
quell nano spara solo *********, non bisogna prendelo sulserio.

quell apostrofo nano? ahhhahahhahha

FRANCODUE
18-01-10, 21: 04
Non offendiamo un ministro della nostra Repubblica.
Grazie.

tanys
18-01-10, 21: 57
Come al solito si prendono delle parole per oro colato. Se invece si riflettesse sul perchè di questa frase magari ci si potrebbero trarre spunti interessanti di riflessione.
Voi tutti parlate di università. Ma quanti universitari tra i 18 e i 35 anni ci sono in Italia? Molto meno dei diplomati e di quelli con la licenza media. Allora questi che scusa hanno per non essere fuori casa? Quanti di questi sono allegramente a casa, lavorano a tempo indeterminato ed invece di vivere da soli spendono i propri danari comperando una bella MINI assettata, oppure il giubbotto D&G da 900€? Quanti vanno al mercato a fare la spesa e poi a casa a lavare i pavimenti? Io sono stato dai miei sino ai 28, è vero. Avrei potuto uscire prima e ora me ne pento. Solo tardi ho messo via i soldini e appena ho avuto un pò di base mi sono acceso un mutuo e comperato un appartamento. Da quel momento ho iniziato ad uscire poco alla sera e mai in mega localoni, la macchina l'ho cambiata solo dopo il matrimonio (per forza maggiore), vacanze minga e tanti sacrifici. Ma ora (36) ho quello che molti invece sognano.
Spero che si capisca il concetto di questo esempio.
Il giovane che non va fuori casa molto spesso lo potrebbe fare: dovrebbe solo sacrificarsi come hanno fatto i nostri genitori prima che il benessere ammazzasse la nostra società e molti valori.

Erode
18-01-10, 22: 18
Come al solito si prendono delle parole per oro colato. Se invece si riflettesse sul perchè di questa frase magari ci si potrebbero trarre spunti interessanti di riflessione.
Voi tutti parlate di università. Ma quanti universitari tra i 18 e i 35 anni ci sono in Italia? Molto meno dei diplomati e di quelli con la licenza media. Allora questi che scusa hanno per non essere fuori casa? Quanti di questi sono allegramente a casa, lavorano a tempo indeterminato ed invece di vivere da soli spendono i propri danari comperando una bella MINI assettata, oppure il giubbotto D&G da 900€? Quanti vanno al mercato a fare la spesa e poi a casa a lavare i pavimenti? Io sono stato dai miei sino ai 28, è vero. Avrei potuto uscire prima e ora me ne pento. Solo tardi ho messo via i soldini e appena ho avuto un pò di base mi sono acceso un mutuo e comperato un appartamento. Da quel momento ho iniziato ad uscire poco alla sera e mai in mega localoni, la macchina l'ho cambiata solo dopo il matrimonio (per forza maggiore), vacanze minga e tanti sacrifici. Ma ora (36) ho quello che molti invece sognano.
Spero che si capisca il concetto di questo esempio.
Il giovane che non va fuori casa molto spesso lo potrebbe fare: dovrebbe solo sacrificarsi come hanno fatto i nostri genitori prima che il benessere ammazzasse la nostra società e molti valori.

Io non sò che Italia vivi tu, però dalle mie parti chi non fa l'università non ha grandi disponibilità economiche e, per quanto è vero che magari fino ai 21-22 anni veste firmato, non si compra la macchina nuova! La mia ragazza, per esempio, lavora come cameriera e il suo stipendio, che le permette di uscire la sera dopo il lavoro e togliersi qualche sfizio(non poi tanti in realtà, però...) non le permetterebbe mai di aprire un muto o affitare una casa, anche piccola, dove vivere! Per cui è ovviamente costretta a rimanere a casa dei suoi! Per quanto questa tendenza all'essere mammoni esista in Italia, va detto che non esistono delle condizioni reali per permettere l'indipendenza delle nuove generazioni(che poi tanto nuove non sono....) e di questa cosa il ministro dovrebbe prenderne atto senza riderci sopra perchè un Paese dove un trentenne non può andare a vivere da solo perchè è precario e guadagna 900-1000 € al mese è un Paese immobile che a lungo andare si deteriorerà dall'interno!!

Zanzo
18-01-10, 22: 29
Come al solito si prendono delle parole per oro colato. Se invece si riflettesse sul perchè di questa frase magari ci si potrebbero trarre spunti interessanti di riflessione.
Voi tutti parlate di università. Ma quanti universitari tra i 18 e i 35 anni ci sono in Italia? Molto meno dei diplomati e di quelli con la licenza media. Allora questi che scusa hanno per non essere fuori casa? Quanti di questi sono allegramente a casa, lavorano a tempo indeterminato ed invece di vivere da soli spendono i propri danari comperando una bella MINI assettata, oppure il giubbotto D&G da 900€? Quanti vanno al mercato a fare la spesa e poi a casa a lavare i pavimenti? Io sono stato dai miei sino ai 28, è vero. Avrei potuto uscire prima e ora me ne pento. Solo tardi ho messo via i soldini e appena ho avuto un pò di base mi sono acceso un mutuo e comperato un appartamento. Da quel momento ho iniziato ad uscire poco alla sera e mai in mega localoni, la macchina l'ho cambiata solo dopo il matrimonio (per forza maggiore), vacanze minga e tanti sacrifici. Ma ora (36) ho quello che molti invece sognano.
Spero che si capisca il concetto di questo esempio.
Il giovane che non va fuori casa molto spesso lo potrebbe fare: dovrebbe solo sacrificarsi come hanno fatto i nostri genitori prima che il benessere ammazzasse la nostra società e molti valori.

La mia storia è abbastanza simile alla tua.
Quoto e approvo in pieno il tuo intervento.

Zanzo

tanys
18-01-10, 22: 37
Dovevo effettivamente dire che oggi, 2010, con lo scossone che abbiamo avuto dal 2008 a livello economico, tutto è molto più difficile. Basta però adeguarsi e sacrificarsi. Esempi?
Amica di 26 anni, impiegata in call center: guadagno 1100€ mensili. Lavora vicino Milano, vive a 30kM di distanza (le case costano meno), fa turni assurdi (sino a notte fonda) ma è felicissima di andare a casa e farsi il pane da sola. Il fatto è che lei è di Torino e i suoi vivono ancora li :)
Cugino 31 anni, attualmente in cassa: vive da solo anche se di danari ne entrano davvero pochi. Per farlo ha venduto l'auto e la moto per abbassare le spese.


PS: Io sono di vicino Milano e ti posso assicurare che è più difficile trovare lavoro post-laurea che non da diplomato. Forse questa mentalità dell'università come è vista in Italia è un'altro dei problemi......

Erode
18-01-10, 23: 13
vedi dipende da luogo a luogo; per esempio da noi un'impiegata di call center a roma non prende 1100 al mese e ne deve pagare almeno 400 di affitto... e sinceramente le possibilità di lavoro senza laurea sono davvero scarsissime....poi comunque resta il fatto che per andarsene di casa ci deve essere in primis la volotà di farlo(molto forte, mi sembra, negli esempi che tu hai citato) ma un ministro prima di scherzare su cose del genere o di lamentare il comportamento dei 30enni mammoni dovrebbe preoccuparsi di creare le condizioni affinchè tutti, arrivata ad una certa età, possano trovarsi un lavoro(preferibilmente proporzionale alle competenze conseguite e allo studio svolto) e andare a vivere in proprio; cosa che, sinceramente, io non vedo fare da molti anni!

fabr
20-01-10, 00: 10
ciao raga se vi può interessare non perdetevi il ministro Brunetta che in questo momento è a Matrix su italia1.........si sta parlando proprio di questo argomento: tutti fuori a 18anni per legge!!! ciao e una buona serata.......

AlePA
20-01-10, 17: 42
Guardando la trasmissione su Matrix, mi è salita una rabbia, etutto il giorno che penso e ripenso di scrivere una lettera da inviare al ministro, adesso ho appna visto questo topic e voglio comunicarvi la cosa che piu mi fa rabbia :
Uno dei modi per far si che molti ragazzi a 18 siano già autonomi e vadano fuori casa è riinserire la possbilità di entrare nelle FF.OO. come ausiliare.

Esempio, Appena diplomato all'eta di 19 anni un ragazzzo svolge il suo anno come ausiliare ad esempio in Polizia, riesce a diventare effettivo, e gia all'età di 20-21 anni (oltre ad aver realizzato le proprie aspirazioni) si ritrova col suo posto di lavoro, lontano da casa(come ben sappiamo ) a vivere come persona indipendente.
Inoltre questo servirebbe anche a migliorare la qualità elle FF.OO. e ad abbassare l'età media degli agenti. Invece adesso tutti magari perdono qualche anno , poi fanno il vfp1, poi perdono uno-due anni dietro ai concorsi ed è normale che ad esempio un neo poliziotto vada via di casa a 26 anni.

Adesso non voglio dire che uno entra nelle FF.OO. perche cosi ha il posto fisso e va a vivere fuori citta, ma dico che questo è solo un piccolo tassello, che potrebbe cambiare un po la società.

DiL
21-01-10, 14: 25
Secondo me la questione è molto semplice: fermo restando che sono d'accordo (da studentessa universitaria e cameriera) con tutto quello che avete scritto, è semplicemente assurdo che si pensi di costringere un diciottenne a lasciare casa per legge. Ognuno, nel privato, ha diritto a scegliere ciò che è meglio fare, senza ingerenze legislative inutili.; ci manca solo che la legge si insinui nelle nostre case, togliendoci libertà decisionali come queste! Magari potrebbero pensare ad altro, per esempio a come sono riusciti a rovinare il sistema universitario con la geniale riforma che prevede il 3+2...tutti gli studenti sanno due cose: 1) la laurea triennale non serve a molto se si cerca lavoro, quindi è un'utopia pensare di trarne qualche vantaggio concreto, con il risultato di dover studiare altri due anni; 2) è mooolto difficile riuscire a superare (se ti va bene) 24 esami + eventuale tirocinio in tre anni. Risultato: ho un diploma di laurea che serve meno della vecchia quinquennale e ho la quasi certezza di andare fuori corso. In queste condizioni come si fa a pensare di svolgere qualche lavoro serio e lasciare il nido familiare? C'è anche da dire che in tutto questo i genitori hanno il loro ruolo: di tutti gli ultra-trentenni che ho visto, ancora accasati, a ben pochi è stato insegnato il valore dell'indipendenza (qualità che sembra più radicata negli uomini che nelle donne).

Stealth
21-01-10, 15: 07
Il ministro potrebbe aver avuto la pappa pronta, quindi per lui sarebbe facile parlare in questa maniera.
Mentre per un giovane che deve cominciare da zero, forse la situazione è più complessa.
Non tutti nascono con proprietà, rendite, e famiglie ricche.

Salentino
21-01-10, 15: 41
io dico SE questa cosa andasse a buon fine, (ma non penso) i precari come faranno?? gli studenti universitari? i neo diplomati che non lavorano?? vanno fuori da casa e a vivere sotto un ponte??

:am054

cosiminho
21-01-10, 17: 29
Il ministro potrebbe aver avuto la pappa pronta, quindi per lui sarebbe facile parlare in questa maniera.
Mentre per un giovane che deve cominciare da zero, forse la situazione è più complessa.
Non tutti nascono con proprietà, rendite, e famiglie ricche.

ma solo a me è parso che forse brunetta si rivolgesse a quelli "con la pappa pronta"?
è chiaro che chi non ha DAVVERO la possibilità economica di andare via di casa rimane dai genitori.

capt.sparrow
21-01-10, 17: 36
Secondo me la questione è molto semplice: fermo restando che sono d'accordo (da studentessa universitaria e cameriera) con tutto quello che avete scritto, è semplicemente assurdo che si pensi di costringere un diciottenne a lasciare casa per legge. Ognuno, nel privato, ha diritto a scegliere ciò che è meglio fare, senza ingerenze legislative inutili.; ci manca solo che la legge si insinui nelle nostre case, togliendoci libertà decisionali come queste! Magari potrebbero pensare ad altro, per esempio a come sono riusciti a rovinare il sistema universitario con la geniale riforma che prevede il 3+2...tutti gli studenti sanno due cose: 1) la laurea triennale non serve a molto se si cerca lavoro, quindi è un'utopia pensare di trarne qualche vantaggio concreto, con il risultato di dover studiare altri due anni; 2) è mooolto difficile riuscire a superare (se ti va bene) 24 esami + eventuale tirocinio in tre anni. Risultato: ho un diploma di laurea che serve meno della vecchia quinquennale e ho la quasi certezza di andare fuori corso. In queste condizioni come si fa a pensare di svolgere qualche lavoro serio e lasciare il nido familiare? C'è anche da dire che in tutto questo i genitori hanno il loro ruolo: di tutti gli ultra-trentenni che ho visto, ancora accasati, a ben pochi è stato insegnato il valore dell'indipendenza (qualità che sembra più radicata negli uomini che nelle donne).

L'indipendenza è una cosa... La responsabilità un'altra...
Se si educa alla libertà si educa all'indipendenza... Se si forniscono gli strumenti perchè ciascuno ricavi il proprio modello di valori, si educa all'indipendenza...
Far capire cosa significhi responsabilità è invece più complicato, proprio perchè ogni modello la interpreta a modo suo...
Rimanere in pari con i corsi e con gli esami è difficile sopratutto perchè richiede sacrificio...
Si devono fare scelte, si deve saper rinunciare a qualcosa, sacrificarla, per essere nella condizione di ottenere un risultato...
Ovviamente quello che ho scritto è valido in linea teorica... La pratica, la vita, è maledettamente più complicata...
E allora in molti... Forse in troppi, affrontano la vita dicendosi:
-ci penserò domani-
Un domani che tende a rimanere il futuro e che non diventa mai un presente.

drake 87
24-01-10, 10: 50
io ho letto alcuni commenti in questo topic,che fanno davvero riflettere,e che fanno davvero sembrare indispensabile la proposta di brunetta,precari..universitari...??una sentenza di una settimana fa condannava un imprenditore a mantenere la figlia 32enne all universita,fino a compimento degli studi,cio significa che se non si laurea sara mantenuta a vita,ora universitari e precari,un tempo,al tempo dell italia che lavorava(che non e oggi)i ragazzi andavano via di casa andavano al nord,dove il lavoro c e,a fare i muratori i braccianti gli operai in fabbrica,prima non prendevano gli immigrati perke li facevano gli italiani questi lavori,oggi non piu,i giovani fanno i precari,e fino a 30anni sono ancora a casa dei genitori,ma vogliono i soldi per la discoteca per i vestiti di marca e per le scuole che non finiscono mai,ci sono sempre dei casi particoari,ma c e gente che come idea per il futuro e fare affidamento che i genitori vivano fino a100 anni cosi che quando muoiono loro ne hANNO 65 e possono fare rikiesta per la pensione di vecchiaia,per riuscire a mangiare senza aver lavorato un giorno in tutta la vita,io sono favorevole a una simile legge,ma con una commissione che esamina ogni caso,e in casi di universitari ritardati e di figli emo senza voglia di are nulla devono obbligarli a sloggiare da casa dei genitori

Massif
24-01-10, 12: 54
Tutto quello che dite voi è sacrosanto...
E poi, da quale pulpito arriva la proposta... http://www.youtube.com/watch?v=7u7JVVOXpO4

Meno male che lo hai postato, non si predica bene se si è razzolato male in passato!

Ormai non ho proprio più parole sorrido solo per non piangere...

drake 87
24-01-10, 13: 03
rimane che la prorposta di brunetta non sia malvagia e aiuterebbe a risvegliare i giovani dal coma in cui si trovano ora a casa dei genitori

sara vero che predica bene e razzola male.

ma meglio di ki razzola male e predica peggio come il nostro magistrato di ferro qui

Una manina salvò l'ex pm Esami: Di Pietro ripescato grazie a pressioni esterne
di Gian Marco Chiocci

Il segretario della commissione d'esame per entrare in magistratura racconta: l'eroe di Mani Pulite non raggiunse la sufficienza, poi ci furono pressioni e il voto fu corretto


«Ma voi del Giornale non sapete una cosa pazzesca su Antonio Di Pietro e il giudice Corrado Carnevale, sì proprio quello a cui gli amici di Tonino danno addosso dicendo che aggiustava i processi per conto di Cosa nostra...». L’incipit della confidenza di Elio Belcastro, parlamentare uscente dell’Mpa di Raffaele Lombardo, ci rimanda a quando nel 1980-81 il cosiddetto giudice «ammazzasentenze», da presidente della commissione d’esami del concorso in magistratura, fece di tutto per promuovere l’allora vice commissario di polizia molisano che ai test aveva fatto una figura a dir poco penosa. («Avevo letto il curriculum di Antonio Di Pietro - ha raccontato Carnevale -: era stato emigrante, si era arrabattato molto, questo mi indusse a essere clemente. Se devo pentirmi di tutto, come pretendono molti, mi pento anche di aver fatto promuovere Di Pietro. Nei concorsi per magistrati non bisognerebbe tenere conto di considerazioni pietistiche. In base all’esame però non avrebbe meritato il voto minimo che gli abbiamo attribuito...»)

Massif
24-01-10, 13: 27
Si Drake lo so hai ragione era solo uno sfogo di tristezza il mio, ma forse non è il caso di parlare troppo dei nostri rappresentanti altrimenti chiudono la discussione ed è peccato perchè in effetti è un tema importante.

E' solo che un giorno mi piacerebbe che sia una persona che magari nella vita ha fatto davvero sacrifici che viene dal basso magari da una situazione sociale ed economica non facile e che è riuscito con i suoi meriti ad occupare un posto in parlamento a dirmi che devo rimboccarmi le maniche e vivere da solo con le mie forze tutto qui... Forse sarei più motivato non lo so.

Per fare un esempio pratico un mio amico laureato in economia è andato a vivere in Irlanda un paio di anni fa in un anno ha lavorato ha pagato l'affitto ed ha imparato l'inglese. l'anno successivo è andato all'universita sempre in Irlanda dove dopo aver fatto tutti i dovuti esami di lingua gli hanno pagato il master e gli hanno dato un sussidio considerando la sua situazione economica. E' riuscito a prendere il master ed è stato anche promosso nel suo lavoro (non che prima prendesse poco cmq).

Ecco io credo che nel nostro paese non vengano offerte possibilità concrete ai giovani quindi trovo determinate proposte tra l'altro espresse senza le dovute argomentazione e senza cognizione di causa assolutamente campate in aria.

Ed è per questo che mi viene da sorridere.

quantico
24-01-10, 13: 50
Drake,
lei è a conoscenza che in Italia il credito è disciplinato con una normativa rigida?
Le maggiori banche nazionali, ma anche quelle popolari, locali, cooperative elargiscono credito seguendo parametri ristretti. Vincoli che non lasciano scampo.

Secondo lei, è possibile che le banche concedano credito (ai più finanziamenti, mutui, prestiti) a un diciottenne senza lavoro, diplomato quando non lo concedono a un lavoratore dipendente, con retribuzione costante e mensile?
Le possibilità sono due: il giovanotto ha una famiglia forte (economicamente) alle spalle. Oppure è destinato a un'esistenza da "barbone".

La proposta di Brunetta è inverosimile quanto grottesca.
Più che risvegliare i giovani dallo stato comatoso in cui si ritrovano, dovrebbe risvegliarsi lui stesso dal populismo morto e sepolto in cui si ritrova.

Erode
24-01-10, 14: 12
Drake,
lei è a conoscenza che in Italia il credito è disciplinato con una normativa rigida?
Le maggiori banche nazionali, ma anche quelle popolari, locali, cooperative elargiscono credito seguendo parametri ristretti. Vincoli che non lasciano scampo.

Secondo lei, è possibile che le banche concedano credito (ai più finanziamenti, mutui, prestiti) a un diciottenne senza lavoro, diplomato quando non lo concedono a un lavoratore dipendente, con retribuzione costante e mensile?
Le possibilità sono due: il giovanotto ha una famiglia forte (economicamente) alle spalle. Oppure è destinato a un'esistenza da "barbone".

La proposta di Brunetta è inverosimile quanto grottesca.
Più che risvegliare i giovani dallo stato comatoso in cui si ritrovano, dovrebbe risvegliarsi lui stesso dal populismo morto e sepolto in cui si ritrova.

:am052:am052:am052:am052:am052:am052:am052:am052 :am052

Massif
24-01-10, 14: 12
No non proprio da barbone, potrebbe lavorare in nero,
perchè è l'unico lavoro che si trova facilmente (che comunque è illegale ma tanto in linea di massima nessuno ti dice niente) fare il muratore, raccogliere i cocomeri o i pomodori, fare il cameriere o lavare i piatti la sera o fare tutte queste cose insieme, per pagare un affitto e comprare qualcosa da mangiare e per tornare a casa completamente distrutto e se si fa male sul lavoro tanto poi sono fatti suoi e magari passa pure i guai, tutto questo magari subito dopo aver preso un diploma che consente l'iscrizione ai corsi universitari e che gli da la "maturità" di capire che vivere una vita del genere sarebbe una follia; anche perchè c'è già chi la fa questa vita e non sono i ragazzi Italiani nella maggior parte dei casi (ma chi viene in Italia dall'estero sperando di trovare un futuro migliore) e che anche se ci da fastidio bisogna ammettere che sono loro a reggere la base dell'economia del nostro paese.

Forse Brunetta intendeva questo quando diceva che a 18 anni bisogna andare via di casa chissà,
intanto noi interpretiamo :)

Erode
24-01-10, 14: 14
dalle mie parti trovare un lavoro in nero nei campi per un ragazzo italiano è difficilissimo se non si conosce qualche coltivatore....

Massif
24-01-10, 14: 23
Si ma comunque sia ti pagano da schifo ti fai un "sedere" così per quattro soldi, preferiscono prendere magari un nigeriano, un senegalese che è fisicamente più prestante di un italiano, più abituato alla fatica e la forza della disperazione lo rende anche più, la gente che sfrutta queste persone mi manda in bestia ve lo giuro.

Se non ci fosse il lavoro in nero se i lavoratori fossero tutelati, gli stipendi adeguati e ci fosse maggiore sicurezza sul lavoro e dei contratti decenti si potrebbero avere i presupposti per attuare quella proposta.

drake 87
24-01-10, 15: 32
Si Drake lo so hai ragione era solo uno sfogo di tristezza il mio, ma forse non è il caso di parlare troppo dei nostri rappresentanti altrimenti chiudono la discussione ed è peccato perchè in effetti è un tema importante.

E' solo che un giorno mi piacerebbe che sia una persona che magari nella vita ha fatto davvero sacrifici che viene dal basso magari da una situazione sociale ed economica non facile e che è riuscito con i suoi meriti ad occupare un posto in parlamento a dirmi che devo rimboccarmi le maniche e vivere da solo con le mie forze tutto qui... Forse sarei più motivato non lo so.

Per fare un esempio pratico un mio amico laureato in economia è andato a vivere in Irlanda un paio di anni fa in un anno ha lavorato ha pagato l'affitto ed ha imparato l'inglese. l'anno successivo è andato all'universita sempre in Irlanda dove dopo aver fatto tutti i dovuti esami di lingua gli hanno pagato il master e gli hanno dato un sussidio considerando la sua situazione economica. E' riuscito a prendere il master ed è stato anche promosso nel suo lavoro (non che prima prendesse poco cmq).

Ecco io credo che nel nostro paese non vengano offerte possibilità concrete ai giovani quindi trovo determinate proposte tra l'altro espresse senza le dovute argomentazione e senza cognizione di causa assolutamente campate in aria.

Ed è per questo che mi viene da sorridere.

anke la mia era una aggiunta non era assolutamente un attacco verso di te o il tuo commenta era solo per dire che tanti che si trovano nella nostra classe dirigente si trovano la non prorprio per meritocrazia,ma va detta una cosa,una buona idea,e sempre una buona idea che sta dalla bocca di uno genio o di uno stupido,di uno ke ha fatto o no ha mai fatto,io ho paragonato ki non ha fatto ke ha dato una prorposta e ki non ha mai fatto ke non ha nemmeno prorposto,quindi ripeto a me sembra una buona idea


Drake,
lei è a conoscenza che in Italia il credito è disciplinato con una normativa rigida?
Le maggiori banche nazionali, ma anche quelle popolari, locali, cooperative elargiscono credito seguendo parametri ristretti. Vincoli che non lasciano scampo.

Secondo lei, è possibile che le banche concedano credito (ai più finanziamenti, mutui, prestiti) a un diciottenne senza lavoro, diplomato quando non lo concedono a un lavoratore dipendente, con retribuzione costante e mensile?
Le possibilità sono due: il giovanotto ha una famiglia forte (economicamente) alle spalle. Oppure è destinato a un'esistenza da "barbone".

La proposta di Brunetta è inverosimile quanto grottesca.
Più che risvegliare i giovani dallo stato comatoso in cui si ritrovano, dovrebbe risvegliarsi lui stesso dal populismo morto e sepolto in cui si ritrova.


lei sara daccordo con me e una cosa e avere in casa i figli che lavorano ma non sono in grado di andare via,una altra e avere in casa figli nulla facenti che aspettano solo di essere mantenuti dai genitori,si puo essere produttivi anke senza un mutuo sule spalle,bruneta non ha detto,a 18 anni buttateli fuori di casa,ha detto che se non lavorano e non portano a termine gli studi devo andarsene perke un operaio e un piccolo commerciante non si puo permettere di mantenere se stesso la moglie e il figlio (filosofo)
se per lei questo e sbagliato ha una cognizione di sviluppo dei figli un po contorta e le auguro di non averne perke potrebbe ritrovarseli a 40 anni ancora in casa a kiedere i soldi per il topolino

Massif
24-01-10, 15: 48
Beh una "buona idea" sarebbe trovare i presupposti per attuare questo genere di proposte non svegliarsi una mattina dicendo che i giovani non devono accollarsi per troppi anni sulle spalle dei genitori, per arrivare a questa conclusione non c'è bisogno ne di un genio ne di un ministro forse lo potevamo già immagginare o no? A me sembra un po un'offesa all'intelligenza dei cittadini...

drake 87
24-01-10, 16: 26
be non e stato il primo ha parlare dei bamboccioni,lo sappiamo bene,comunque di certo la salita e un po meno ripida da come era 2 anni fa,certo dici bene di certo da oggi a domani non si ribaltera nulla,ma intanto il messagio bisogna darlo,secondo ,a mentalita di qualcuno se non vinci un concorso o non ti trovano da lavorare stai casa,ma la domanda ke nessuno di questi giovani si pone e,ma se un domani i genitori hanno un incidente stradale e muoiono?o perdono il lavoro???ke si fa???non e un dubbio ke puo venire a 32 anni,ma un po prima,per me e un messagio giusto,non e certo una legge da applicare ma e un messaggio


ps.ankio sto a casa dei miei,ho 23 anni,ma da quando ne ho 18 ke mi sono arruolato ho sempre lavorato e i soldi non me li mangio io,restano a casa

capt.sparrow
24-01-10, 16: 30
Il Ministro chiamato in causa per la sua dichiarazione da giornalisti, sociologi e parti in causa ha giustificato la sua retorica con la solita demagogia da politico consumato...
Risultato: il Ministro ha ammesso più o meno direttamente che la politica è ben consapevole dei problemi del paese... Solo che, al di fuori della demagogia delle promesse e dei buoni propositi, nei fatti concreti non si sa come affrontare i problemi.
Così tutto è rimesso nelle mani delle parti che facciano quindi come credono e come possono... Che si arrangino!...
«Je me rappelai le pis-aller d'une grande princesse à qui l'on disait que les paysans n'avaient pas de pain, et qui répondit : Qu'ils mangent de la brioche !»
Jean-Jacques Rousseau

drake 87
24-01-10, 16: 37
demagogia o no ci sono tanti 25enni dark-punk-emo che problemi del paese o no resterebbero volentieri a casa a piastrarsi il ciuffo e ascoltare musica mentre fumano erba,,e sono davvero tanti

quantico
24-01-10, 16: 38
Drake,
il messaggio propagandistico del Ministro è stato questo: "A 18 anni fuori di casa (per legge)!". Questo mi basta per dire che è una farsa.

Produttivi senza un mutuo alle spalle?
Il costo degli affitti è superiore ad una rata di un mutuo trentennale.
Lo stipendio minimo che un diplomato è in grado di prendere copre il 60% dell'affitto. Più le spese di prima necessità e uno sfizio al mese (uscita in pizzeria?Preserata?) non pensi che basti a sopravvvere. Neanche vivere!

Penso che sia più produttivo uscire di una casa con una solidità economica, seppur modesta, ed essere indipendenti seriamente, che dire di vivere fuori casa e trovarsi ogni giorno a pranzo dai genitori o portare il borsone della biancheria sporca per poi ritrovarsela bella e profumata il giorno dopo.


«Je me rappelai le pis-aller d'une grande princesse à qui l'on disait que les paysans n'avaient pas de pain, et qui répondit : Qu'ils mangent de la brioche !»
Jean-Jacques Rousseau

220 anni. Come non sentirli!

drake 87
24-01-10, 16: 43
quindi restiamo cosi,ki non trova un posto come manager in qualke ditta milionaria o non gli propongono un posto pubblico da 3000 euro al mese(vitto e alloggio pagato ovviamente) resta a casa dei genitori, e aspetta,ricordando a chiunque che il vino invekkiando migliora e loro anche,mi sembra un buon piano per risolvere il problema in effetti,si,brunetta non ha capito nulla,il futuro dell italia sono i giovani sul divano del soggiorno che guardano amici e il grande fratello,

drake 87
24-01-10, 16: 49
Brunetta: "Ai bamboccioni 500 euro da pensoni"

Il ministro della Pubblica amministrazione ritorna sulla campagna per far uscire di casa i "bamboccioni": "Agire sulle pensioni di anzianità dai 55 anni e dare un bonus di 500 euro ai giovani che vogliono uscire di casa. In Italia troppa stabilità per i genitori, difesi dai sindacati. E poca per i figli"



Roma - Cinquecento euro al mese per i giovani, agendo sulle pensioni di anzianità, per aiutarli così ad uscire di casa. Lo ha proposto il ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, durante la puntata di Domenica In su Raiuno. "La verità - ha detto Brunetta, tornando sul tema del fenomeno dei bamboccioni - è che la coperta è piccola e quindi non ci sono risorse per tutti. Secondo me si deve agire sulle pensioni di anzianità, quelle che partono dai 55 anni di età. Facendo in questo modo si potrebbero trovare risorse che consentirebbero di dare ai giovani non 200 ma 500 euro al mese".



ecco dopo la proposta si comincia parlare di metodi per attuarla,meglio di ki si e limitato solo a kiamarli BAMBOCCIONI e basta

Massif
24-01-10, 16: 56
Drake se ho capito bene vuole togliere i soldi ai pensionati per dare 500 euro al mese ai giovani che vanno via di casa?

drake 87
24-01-10, 17: 01
dalle pensioni di ki e andato a 55 anni,ragazzi l eta pensionabile europea e 70anni,solo perke in italia le cose sono state fatet male in passato non vuol dire ke debbano restare cosi

Massif
24-01-10, 17: 13
Ma non è meglio invece dare una mano a trovare lavoro anche pagando dei corsi ai giovani diplomati che buttare 500 euro, perchè lo sappiamo bene che con 500 euro da solo non sopravvivi in questo paese forse con un lavoro e un millino già se ne può parlare(parlo sempre di sopravvivenza).

C'era un vecchio proverbio che recitava così, "Se regali un pesce ad un uomo mangerà solo quel giorno, se gli insegni a pescare mangerà per tutta la vita"

Il problema è il lavoro: o non c'è, o e gestito male, o c'è troppo divario tra nord e sud, cmq sia è li che andrebbero investiti i soldi per come la vedo io

drake 87
24-01-10, 17: 22
e lo sapete perke non c e lavoro??oltre ke none vero perke il lavoro c e,ma come hai dettoper meno di 1000 euro non ne vale la pena,questa e lamentalita dei ragazzini di oggi,ed e sbagliata,io sono con chiunque cerki di estirpare questa logica del piccolo lord,un tempo i giovani andavano a fare i manovali per 800 euro al mese(io l ho fatto)un tempo si andava a fare il custode per 1000 euro(io l ho fatto,senza riposi 8 ore di turno notturno)be se aspettiamo ke il paese sia ingrado di offrire posti da 3000 euro al mese ragazzi siamo freschi,con 500 euro non vivi,vero ma non devono aspetare di essere mantenuti da brunetta quello e un aiuto,ma devono lavorare,LAVORARE, se lavori e prendi 900 euro al mese arrrivi a 1400 ke non mi sembra un salario da fame anzi,visto i 780 euro del vfp1,quindi cominciamo a evitare la maglietta dolce e gabbana,le pizza ongi venerdi e sabato e le canne,(che nessuno considera)e i soldi bastano,finke si pretende e basta non si va da nessun aparte,mio padre andava a scaricare al porto alla mia eta,oggi e un libero professionista,si e costruito il lavoro,si puo ancora fare,ma se ci si alza a mezzo giorno e dura

Massif
24-01-10, 17: 28
ok ok un lavoro + 500 euro ma a questo punto dalli solo ai giovani che lavorano altrimenti sarebbero soldi buttati, ma questi 500 euro poi per quanto tempo te li possono dare?

drake 87
24-01-10, 17: 35
a be io non so,dovremmo chiedere a brunetta,comunque,c e una cosa da dire,siamo un paese con un debito pubblico mostruoso,le nostre fabbriche sono tutte fuori dal territorio,il sud del paese e strangolato da ben 3 tipi diversi di criminalita organizzata la pressione fiscale e una delle pi alte e complesse d europa,stiamo pagando gli sbagli del penta partito con le pensioni regalate a 45 anni ke oggi noi dobbiamo pagare NOI.non e una situazione facile,e per me kiunque faccia un passo verso la luce per me va aiutato e non bloccato,perke o si lavora per uscire o presto l onu verra a buttare aiuti col paracadute anke da noi

Price89
24-01-10, 17: 47
e lo sapete perke non c e lavoro??oltre ke none vero perke il lavoro c e,ma come hai dettoper meno di 1000 euro non ne vale la pena,questa e lamentalita dei ragazzini di oggi,ed e sbagliata,io sono con chiunque cerki di estirpare questa logica del piccolo lord,un tempo i giovani andavano a fare i manovali per 800 euro al mese(io l ho fatto)un tempo si andava a fare il custode per 1000 euro(io l ho fatto,senza riposi 8 ore di turno notturno)be se aspettiamo ke il paese sia ingrado di offrire posti da 3000 euro al mese ragazzi siamo freschi,con 500 euro non vivi,vero ma non devono aspetare di essere mantenuti da brunetta quello e un aiuto,ma devono lavorare,LAVORARE, se lavori e prendi 900 euro al mese arrrivi a 1400 ke non mi sembra un salario da fame anzi,visto i 780 euro del vfp1,quindi cominciamo a evitare la maglietta dolce e gabbana,le pizza ongi venerdi e sabato e le canne,(che nessuno considera)e i soldi bastano,finke si pretende e basta non si va da nessun aparte,mio padre andava a scaricare al porto alla mia eta,oggi e un libero professionista,si e costruito il lavoro,si puo ancora fare,ma se ci si alza a mezzo giorno e dura
Il lavoro c'è è come, ma sono faticosi e male retribuiti, tra 500 e 700 euro, ma a causa dell'alto costo della vita, in primis affiti, è dura arrangiarsi.
Il problema è che gli affitti costano troppo, e un diciottene preferisce avere la macchina (anche quella costa, piu' benzina e assicurazione) che avera un propria casa.

drake 87
24-01-10, 17: 54
Il lavoro c'è è come, ma sono faticosi e male retribuiti, tra 500 e 700 euro, ma a causa dell'alto costo della vita, in primis affiti, è dura arrangiarsi.
Il problema è che gli affitti costano troppo, e un diciottene preferisce avere la macchina (anche quella costa, piu' benzina e assicurazione) che avera un propria casa.

ma io penso ke ogni genitore piangerebbe in turco se il figlio ke gli sta in casa dicesse ho un lavoro 700 euro,il problema ke oltre a stare a casa non lavorano,non contribuiscono,e su quelli ke brunetta ha parlato,non ki al comipimento del 18esimo anno di eta,non siamo mica nella cina comunista dove lo stato dispone cosi dei cittadini come merci,solo ke i lavori faticosi non li vuole fare nessuno,ormai anke i ragazzi hanno paura di spezzarsi l unghia sollevando blokketti e cemento,o facendo i lavapiatti

Massif
24-01-10, 17: 58
E intanto si continuano a mettere toppe e ad ignorare la situazione che hai appena citato e che per come la vedo io è gia compromessa ed è solo questione di alcuni anni (ma spero vivamente di sbagliarmi), non è con un passettino che si esce dal baratro ci vuole uno sforzo maggiore e ci vuole testa, proposte concrete, classe dirigente giovane decisa e con idee chiare.

DiL
24-01-10, 18: 00
Mi sembra tutto una grandissima cavolata, una forzatura... potremmo, anzi, potrebbero pensare di usare meglio il denaro pubblico.
Sarebbe più normale riservare questi fondi ai ragazzi che vogliono studiare in un'altra città, come spesso avviene, senza pesare sui genitori (i quali, comunque, dovrebbero essere lasciati liberi di decidere se e per quanto tempo vogliono sostenere i loro figli), si potrebbero elevare le borse di studio, migliorare le case dello studente, organizzare più corsi di formazione gratuiti...in questo modo, secondo me ovviamente, si favorirebbe sia il proseguimento degli studi (e la possibilità di trovare un lavoro decente), sia il processo di maturazione del ragazzo...perchè a diciotto anni sei ancora un ragazzino che, bene o male, ha bisogno dei genitori e non soltanto perchè ti danno la paghetta mensile!
Tra l'altro... che cosa se ne fa uno studente di 500 € al mese (se saranno 500)? Come minimo deve comunque trovare un lavoretto, ovviamente in nero, se poi vuole frequentare l'università apriti cielo! A quel punto che fai? O hai una forza di volontà tale da gestire una casa, lavorare e studiare (dai 18 anni), oppure rinunci allo studio (e continui a lavorare in nero)...e se rinunci al lavoro? Te ne torni a casa perchè non avresti più soldi per mangiare. Certo sarebbe l'ideale per chi si accontenta del diploma...
Boh, mi sembra un'idea confusa e soprattutto difficile da attuare visto che non ci sono le condizioni per farlo, specialmente ora...

Massif
24-01-10, 18: 03
già se si parte dal presupposto di trovare un lavoretto in nero è ovvio che la proposta è poco seria, il lavoro in nero è una piaga per la società e va debbellato

DiL
24-01-10, 18: 06
Parlo di lavoro in nero perchè è la cosa più immediata che si possa trovare (e anche la più diffusa), non lo sostengo...il tono era polemico.

Massif
24-01-10, 18: 09
si si lo so infatti è una delle tante falle del sistema, lo stato ci perde un sacco di soldi, che potrebbero essere investiti in altre cose tipo quella che prima dicevi tu.

Price89
24-01-10, 18: 09
ma io penso ke ogni genitore piangerebbe in turco se il figlio ke gli sta in casa dicesse ho un lavoro 700 euro,il problema ke oltre a stare a casa non lavorano,non contribuiscono,e su quelli ke brunetta ha parlato,non ki al comipimento del 18esimo anno di eta,non siamo mica nella cina comunista dove lo stato dispone cosi dei cittadini come merci,solo ke i lavori faticosi non li vuole fare nessuno,ormai anke i ragazzi hanno paura di spezzarsi l unghia sollevando blokketti e cemento,o facendo i lavapiatti
Si puo' rimanere a vivere a casa, ma un lavoro, facendo anche un lavoro da 700 euro, contribuendo all'economia famigliare, come bollette, affitto, e spesa.

drake 87
24-01-10, 18: 11
non è con un passettino che si esce dal baratro ci vuole uno sforzo maggiore e ci vuole testa,



caro un kilometro e fato da 1000 metri,un passettino alla volta si esce dalla *****,la bakketta magica non esiste,non si risolve il problema con una grande proposta,l unica cosa ke puo rialzare il paese, e distruggerlo per poi ricostruirlo dall inizio,perke e tutto cosi compromesso tutto cosi mal messo,ke non si puo piu aggiustare,va butatto giu e rifatto,o cosi,o un passo alla volta

Erode
24-01-10, 18: 12
e lo sapete perke non c e lavoro??oltre ke none vero perke il lavoro c e,ma come hai dettoper meno di 1000 euro non ne vale la pena,questa e lamentalita dei ragazzini di oggi,ed e sbagliata,io sono con chiunque cerki di estirpare questa logica del piccolo lord,un tempo i giovani andavano a fare i manovali per 800 euro al mese(io l ho fatto)un tempo si andava a fare il custode per 1000 euro(io l ho fatto,senza riposi 8 ore di turno notturno)be se aspettiamo ke il paese sia ingrado di offrire posti da 3000 euro al mese ragazzi siamo freschi,con 500 euro non vivi,vero ma non devono aspetare di essere mantenuti da brunetta quello e un aiuto,ma devono lavorare,LAVORARE, se lavori e prendi 900 euro al mese arrrivi a 1400 ke non mi sembra un salario da fame anzi,visto i 780 euro del vfp1,quindi cominciamo a evitare la maglietta dolce e gabbana,le pizza ongi venerdi e sabato e le canne,(che nessuno considera)e i soldi bastano,finke si pretende e basta non si va da nessun aparte,mio padre andava a scaricare al porto alla mia eta,oggi e un libero professionista,si e costruito il lavoro,si puo ancora fare,ma se ci si alza a mezzo giorno e dura

quello che tu dici è vero fino ad un certo punto! Non trovi che un laureato in fisica debba fare il fisico? Che un ingeniere debba fare l'ingeniere e così via?? Voglio dire chi in mano ha solo il diploma o anche meno fa il lavoro che trova(e non trova lavoro perchè agli imprenditori convine sfruttare gli immigrati che hanno fatto venire apposta illegalmente senza metterli in regola) ma chi si è fatto il mazzo per laurearsi è giusto che faccia il lavoro alla sua portata!!! Voglio dire gli ufficiali non fanno 2 anni di accademia + 3 di scuola di applicazione per finire a fare i magazzinieri!!! Ognuno è giusto che abbia un lavoro in base alle sue capacità! Lo stato dovrebbe muoversi in questo senso! Poi che ci sono scanza fatiche è senza ombra di dubbio, ma la situazione non esattamente come l'ha descritta brunetta....

drake 87
24-01-10, 18: 12
Si puo' rimanere a vivere a casa, ma un lavoro, facendo anche un lavoro da 700 euro, contribuendo all'economia famigliare, come bollette, affitto, e spesa.

esatto,precisamente questo,non e follia,e contribuire

Massif
24-01-10, 18: 16
non è con un passettino che si esce dal baratro ci vuole uno sforzo maggiore e ci vuole testa,



caro un kilometro e fato da 1000 metri,un passettino alla volta si esce dalla *****,la bakketta magica non esiste,non si risolve il problema con una grande proposta,l unica cosa ke puo rialzare il paese, e distruggerlo per poi ricostruirlo dall inizio,perke e tutto cosi compromesso tutto cosi mal messo,ke non si puo piu aggiustare,va butatto giu e rifatto,o cosi,o un passo alla volta

A me personalmente piace di più la prima soluzione visto che si è già provato abbondantemente con la seconda e si è sempre andato a peggiorare.

drake 87
24-01-10, 18: 19
quello che tu dici è vero fino ad un certo punto! Non trovi che un laureato in fisica debba fare il fisico? Che un ingeniere debba fare l'ingeniere e così via?? Voglio dire chi in mano ha solo il diploma o anche meno fa il lavoro che trova(e non trova lavoro perchè agli imprenditori convine sfruttare gli immigrati che hanno fatto venire apposta illegalmente senza metterli in regola) ma chi si è fatto il mazzo per laurearsi è giusto che faccia il lavoro alla sua portata!!! Voglio dire gli ufficiali non fanno 2 anni di accademia + 3 di scuola di applicazione per finire a fare i magazzinieri!!! Ognuno è giusto che abbia un lavoro in base alle sue capacità! Lo stato dovrebbe muoversi in questo senso! Poi che ci sono scanza fatiche è senza ombra di dubbio, ma la situazione non esattamente come l'ha descritta brunetta....

va bene caro,io ci sto ke uno fa il lavoro per cui e preparato(tralasciando la parte degli immigrati ke va be usciamo fuori tema)ma tu dimmi,sinceramente,se da oggi in poi,si cominciano a laurerare tutti in ingegneria,o tutti in giurisprudenza,ke facciamo?diventiamo un paese di avvocati e di ingeneri??e poi quando devi riparare un muro?o sturare un tubo?devi per forza kiamare l immigrato??questa e la parola kiace.STUDIO SCUOLA TITOLI, amici cari scusatemi ma sbaglio o i primi 2 settori produttivi su cui si poggia l economia di un paese non sono agricoltura e produzione????vogliamo fare tutti i professori avvocati ed ingegneri,ecco il cancro di questo paese,sie persa l anima del lavoratore e ora son tutti studiosi,tutti eruditi,ma a sporcarsi le mani chi ci va,non avviamo perso i nostri lavori perke l imprenditore mafioso ha portato qui i negri,lo sfruttamento c esempre stato,gli immigrati arrivano perke gli italiani non vogliono piu lavorare,non vogfliono piu SPORCARSI,e cco il nostro problema,l economia si fa col sudore non con i libri non in giacca e cravata si fa con la divida da operaio e da agricoltore

Price89
24-01-10, 18: 19
non è con un passettino che si esce dal baratro ci vuole uno sforzo maggiore e ci vuole testa,



caro un kilometro e fato da 1000 metri,un passettino alla volta si esce dalla *****,la bakketta magica non esiste,non si risolve il problema con una grande proposta,l unica cosa ke puo rialzare il paese, e distruggerlo per poi ricostruirlo dall inizio,perke e tutto cosi compromesso tutto cosi mal messo,ke non si puo piu aggiustare,va butatto giu e rifatto,o cosi,o un passo alla volta
Ad esempio si potrebbe attuare un programma di edilizia popolare, destinando una parte di alloggi a giovanni lavoratori e coppie con basso redditto, cosi' gli incentivi ad andaresene da casa e aiuti l'economia.



quello che tu dici è vero fino ad un certo punto! Non trovi che un laureato in fisica debba fare il fisico? Che un ingeniere debba fare l'ingeniere e così via?? Voglio dire chi in mano ha solo il diploma o anche meno fa il lavoro che trova(e non trova lavoro perchè agli imprenditori convine sfruttare gli immigrati che hanno fatto venire apposta illegalmente senza metterli in regola) ma chi si è fatto il mazzo per laurearsi è giusto che faccia il lavoro alla sua portata!!! Voglio dire gli ufficiali non fanno 2 anni di accademia + 3 di scuola di applicazione per finire a fare i magazzinieri!!! Ognuno è giusto che abbia un lavoro in base alle sue capacità! Lo stato dovrebbe muoversi in questo senso! Poi che ci sono scanza fatiche è senza ombra di dubbio, ma la situazione non esattamente come l'ha descritta brunetta....
Ad esempio puo' trovare un pizzaolo laureato in filosofia, che conosce a mena ditto Kant, Platone e arisotele.

DiL
24-01-10, 18: 29
va bene caro,io ci sto ke uno fa il lavoro per cui e preparato(tralasciando la parte degli immigrati ke va be usciamo fuori tema)ma tu dimmi,sinceramente,se da oggi in poi,si cominciano a laurerare tutti in ingegneria,o tutti in giurisprudenza,ke facciamo?diventiamo un paese di avvocati e di ingeneri??e poi quando devi riparare un muro?o sturare un tubo?devi per forza kiamare l immigrato??questa e la parola kiace.STUDIO SCUOLA TITOLI, amici cari scusatemi ma sbaglio o i primi 2 settori produttivi su cui si poggia l economia di un paese non sono agricoltura e produzione????vogliamo fare tutti i professori avvocati ed ingegneri,ecco il cancro di questo paese,sie persa l anima del lavoratore e ora son tutti studiosi,tutti eruditi,ma a sporcarsi le mani chi ci va,non avviamo perso i nostri lavori perke l imprenditore mafioso ha portato qui i negri,lo sfruttamento c esempre stato,gli immigrati arrivano perke gli italiani non vogliono piu lavorare,non vogfliono piu SPORCARSI,e cco il nostro problema,l economia si fa col sudore non con i libri non in giacca e cravata si fa con la divida da operaio e da agricoltore

Tranquillo che di gente che non vuole studiare ce n'è sempre...se poi pensi che una persona sia scansafatiche perchè si rifiuta di passare una giornata sotto il sole a raccogliere pomodori per 10 €...e comunque, di ingegneri, medici, geologi si SA che ce ne sono troppi (ma niente vieta di studiare ed espatriare)...guarda caso però gli avvocati non sono mai abbastanza:am054
A parte questo...penso di poter rispondere alla questione dell'abbondanza di cervelloni con una parola: ricerca...sulla quale si basano, guarda caso, l'agricoltura e la produzione.

drake 87
24-01-10, 18: 37
comunque anke questa conversazione,e solo la punta dell ice berg non esiste un problema,grosso,esistono centinaia di problemi,ke come una maglia di ferro stanno affondando il paese,ora,gli immigrati ke la gente vanta come INDISPENSABILI,gli immigrati non spendono il denaro in italia non lo mettono in banca,lo spediscono all estero, e questo debilita l economia,sfruttano ogni aiuto statale,sono un costo extra,nenake adirlo le case popolari spettano a loro prima,quindi ecco perke le case sono un problema,questo e uno dei 1000 problemi,le pensioni regalate,costano,gli sprechi le consulenza,non c e lavoro nella scuola di un mio amico per 12 classi ci sono 4 bidelli,sono seduti tutto il giorno,puliscono alle 8 e alle 14,sono 1500 euro a testa,e uno spreco,ecco perke non c eil denaro per ki lavora davvero,ho sentito ke in toscana vogliono creare un super carcere per i trans,sra una specie di hotel hanno detto non un carcere una specie di ospedale,lo paghiamo noi con le tasse,se non cambiamo queste cose,sara sempre peggio,



comunque sul fatto dello studio,non c e piu rikiesta,ne di professori ne di avvocati ne di altro,se uno si vuole istruire ok,ma non e ke poi rompe le balle per essere assunto per forza come docente,ormai il rapporto studente professore e di 1 a 2

Per cortesia scrivi in italiano ed evita abbreviazioni e l'uso improprio della K

estratto del regolamento
22 - bis) Si prega l'utilizzo corretto della lingua italiana, senza abbreviazioni;

basilischio
24-01-10, 18: 37
Come ha detto qualcuno: "se ne sono già dette tante", però nessuno si è domandato o ha fatta un'analisi sul perchè ci troviamo nella situazione attuale, vale a dire, cosa ci ha portato ad avere giovani che arrivano in età avanzata nel mondo del lavoro, perchè è difficile trovare il lavoro per cui uno ha studiato, perchè tanti lavori sono svolti dalli emigrati ecc.... forse rispondendo a queste domande ed ad altre, potremo avere più chiaro cosa ci aspetta nel futuro.

Come sempre è inutile puntare il dito verso lo stato ed il governo; sono il frutto della nostra società e del nostro voto.

drake 87
24-01-10, 18: 45
io personalmente,penso,ke l attuale situazione sia scaturita da vari fattori,il primo il governo ke 20 anni fa spese piu di quel ke aveva si indebito gettando l economia nel baratro che conosciamo,nell istante in qui quel sistema cadde,le imprese per paura di venire dissanguate fuggirono all estero e qui nasce la disoccupazione e la fuga di capitali,giunto a questo punto e iniziato il malcostume di passare il tempo a casa o a protestare ,o a scuola protestando e cosi la crescita si e fermata,c e stato un parziale o totale abbandono della lotta alla criminalita che si e rafforzata e insinuata nelle pubbliche amministrazioni e nelle imprese,,ormai abbiamo debiti,poca capacita produttiva e un costi della vita folle,l europa se possibile ha peggiorato tutto

quantico
24-01-10, 18: 49
Drake,
ha dimenticato che non esistono più le mezze stagioni.

Parlando seriamente, lasciamo le analisi economiche a chi ha le competenze e conoscenze per farlo.
Senza inoltrarci in un discorso senza senso. Con periodi storici sovrapprosti, luoghi comuni e tutto il resto.
Ritorniamo in topic.

DiL
24-01-10, 18: 51
comunque anke questa conversazione,e solo la punta dell ice berg non esiste un problema,grosso,esistono centinaia di problemi,ke come una maglia di ferro stanno affondando il paese,ora,gli immigrati ke la gente vanta come INDISPENSABILI,gli immigrati non spendono il denaro in italia non lo mettono in banca,lo spediscono all estero, e questo debilita l economia,sfruttano ogni aiuto statale,sono un costo extra,nenake adirlo le case popolari spettano a loro prima,quindi ecco perke le case sono un problema,questo e uno dei 1000 problemi,le pensioni regalate,costano,gli sprechi le consulenza,non c e lavoro nella scuola di un mio amico per 12 classi ci sono 4 bidelli,sono seduti tutto il giorno,puliscono alle 8 e alle 14,sono 1500 euro a testa,e uno spreco,ecco perke non c eil denaro per ki lavora davvero,ho sentito ke in toscana vogliono creare un super carcere per i trans,sra una specie di hotel hanno detto non un carcere una specie di ospedale,lo paghiamo noi con le tasse,se non cambiamo queste cose,sara sempre peggio,



comunque sul fatto dello studio,non c e piu rikiesta,ne di professori ne di avvocati ne di altro,se uno si vuole istruire ok,ma non e ke poi rompe le balle per essere assunto per forza come docente,ormai il rapporto studente professore e di 1 a 2

Per cortesia scrivi in italiano ed evita abbreviazioni e l'uso improprio della K


Appunto, pensassero a risolvere questi di problemi prima anzichè impuntarsi su provvedimenti assolutamente inutili e non attuabili. Sanno tutti che non c'è più richiesta, chi studia storia dell'arte sa che sarà disoccupato esattamente come chi si laurea in ingegneria o in fisica (e secondo me è assurdo), il punto non è questo perchè sono la prima a criticarli.
Ho capito quello che vuoi dire, che le azioni volte al miglioramento andrebbero sostenute, ma questa oggetto della discussione non mi sembra che ne faccia parte. E poi basta con la demonizzazione degli immigrati (comunitari ed extracomunitari)...se è vero che mandano soldi all'estero anzichè spenderli qui è anche vero che fanno risparmiare tanti soldini ai cari imprenditori che li, diciamo, "preferiscono".

Massif
24-01-10, 19: 40
Appunto, pensassero a risolvere questi di problemi prima anzichè impuntarsi su provvedimenti assolutamente inutili e non attuabili. Sanno tutti che non c'è più richiesta, chi studia storia dell'arte sa che sarà disoccupato esattamente come chi si laurea in ingegneria o in fisica (e secondo me è assurdo), il punto non è questo perchè sono la prima a criticarli.
Ho capito quello che vuoi dire, che le azioni volte al miglioramento andrebbero sostenute, ma questa oggetto della discussione non mi sembra che ne faccia parte. E poi basta con la demonizzazione degli immigrati (comunitari ed extracomunitari)...se è vero che mandano soldi all'estero anzichè spenderli qui è anche vero che fanno risparmiare tanti soldini ai cari imprenditori che li, diciamo, "preferiscono".

Non li preferiscono solo gli imprenditori il lavoro in nero e lo sfruttamento degli immigrati è necessario per la sopravvivenza del nostro paese è brutto dirlo ma è così. Se mangiamo i pomodori o il cocomero è grazie a loro, se domani per assurdo ci fosse una maxi retata e venissero chiuse tutte le aziende agricole che sfruttano questo tipo di manodopera tempo una settimana e nei banchi dei supermercati troveremmo poco e niente e a prezzi altissimi, questa è l'unica giustificazione che mi do sul fatto che esiste il lavoro in nero. Ormai il sistema è corrotto e il buco è troppo grosso da ricucire.

Ovviamente non è solo il settore agricolo che poggia le basi su questo tipo di sfruttamento, mi vengono in mente anche le ditte edili dove un giorno si e l'altro pure qualcuno ci lascia le penne e non sempre la cosa si viene a sapere.

Io penso che se alcuni lavori "duri" fossero pagati meglio e avessero orari e condizioni più umane e la possibilità di migliorarsi professionalmente tanti ragazzi italiani ce lo farebbero un pensierino sù ma se nel 2010 devo distruggere la mia salute per colpa di un P__o di M___a che mi da 2 lire ( e l'ho già fatto in passato) mi dispiace ma passo la palla.

Massif
24-01-10, 19: 41
o mi cerco qualcos altro

Erode
24-01-10, 21: 10
va bene caro,io ci sto ke uno fa il lavoro per cui e preparato(tralasciando la parte degli immigrati ke va be usciamo fuori tema)ma tu dimmi,sinceramente,se da oggi in poi,si cominciano a laurerare tutti in ingegneria,o tutti in giurisprudenza,ke facciamo?diventiamo un paese di avvocati e di ingeneri??e poi quando devi riparare un muro?o sturare un tubo?devi per forza kiamare l immigrato??questa e la parola kiace.STUDIO SCUOLA TITOLI, amici cari scusatemi ma sbaglio o i primi 2 settori produttivi su cui si poggia l economia di un paese non sono agricoltura e produzione????vogliamo fare tutti i professori avvocati ed ingegneri,ecco il cancro di questo paese,sie persa l anima del lavoratore e ora son tutti studiosi,tutti eruditi,ma a sporcarsi le mani chi ci va,non avviamo perso i nostri lavori perke l imprenditore mafioso ha portato qui i negri,lo sfruttamento c esempre stato,gli immigrati arrivano perke gli italiani non vogliono piu lavorare,non vogfliono piu SPORCARSI,e cco il nostro problema,l economia si fa col sudore non con i libri non in giacca e cravata si fa con la divida da operaio e da agricoltore

no! sbagli! Non siamo tutti avvocati o ingenieri, chi esce dagli istituti tecnici è perito tecnico e chi è esce dai professionali è qualcos'altro ancora...poi se davvero ci fosse il boom di una qualche professione lo stato dovrebbe intervenire per limitare il fenomeno che tu hai descritto, esattamente come accade per le facoltà di medicina!
Il problema non è che la gente non vuole sporcarsi le mani, perchè di gente umile che farebbe i peggio lavori per mangiare ce n'è a volontà! Il problema è che l'interesse economico è rivolto all'illegalità! E' rivolto a far arrivare immigrati(perchè sono i nostri imprenditori italiani a farli arrivare!) sfruttarli e non metterli in regola(un immigrato non può aprirsi un conto in banca se non è in regola, perchè di fatto non potrebbe stare qui! e il suo lavoro non produce benessere perchè da quello che dà al suo lavoratore in nero non è dichiarato e dunque è esente dalle imposte!) e GIUSTAMENTE chi ha un minimo di cultura non vuole rimanere in nero a vita sapendo che non avrà mai i contributi per la penzione nè un'assicurazione per gli infortuni sul lavoro nè tutte quelle cose che le lotte sindacali dell'ultimo secolo ci hanno regalato!! E questo interesse economico è difeso da quella parti di classe politica che oggi inneggia ad un liberismo sfrenato e senza controlli, di cui brunetta è parte!
Se brunetta volesse davvero far emancipare i giovani darebbe fondi alla ricerca, creerebbe borse di studio e darebbe incentivi per chi vuole aprire una propria impresa o assume personale giovane in regola e non in nero!

Anche perchè ricorda che ormai l'agricoltura e l'industria non sono più, e in italia non potrebbero mai esserlo, i settori dominanti dell'economia!!!
Poi, come dici giustamente tu, non possiamo fare tutti l'avvocato o l'ingeniere, ma non possiamo neanche trasformarci in una massa di braccianti ed operai governati da un'èlite di persone che invece hanno studiato, come invece mi sembra che ci vogliano far diventare!

Verlaine
25-01-10, 14: 36
Vorrei porre all'attenzione anche la situazione che io vedo tutti i giorni.

Da una parte ci sono:
figli mantenuti dai genitori alle università e che se la prendono con mooooolto comodo nel finire i propri studi e risiedendo in un altra città sperperano soldi sudati dai genitori.

Figli a casa con 0 voglia di studiare e 0 voglia di lavorare che ne approfittano dei genitori e si fanno mantenere a vita.

Dall'altra parte ci sono:
Giovani che vorrebbero intraprendere studi ma in famiglia non si hanno i soldi per mantenderli.

Giovani che vorrebbero lavorare e cercano diperatamente lavoro a costo di guadagnarsi 50€ alla settimana.

Detto ciò, io penso che l'affermazione sia al quanto superficiale, perchè bisognerebbe risolvere prima un pò di problemi dell'italia, poi si pensa agli sfaticati che volgiono fare i mantenuti a casa( e credetemi perche sono molto vicino a questi ultimi).

Vorrei sttolineare anche che anche se un ragazzo avrebbe la fortuna di intraprendere gli studi universitari, non si riesce a laureare nella maggior parte dei casi prima dei 25-30 anni....e nel frattempo cosa fa? lavora? e se fa tutte e due le cose quando finisce a 50 anni?