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Visualizza Versione Completa : Multa per transito in corsia preferenziale



Andrea531.
16-01-10, 20: 37
Salve ragazzi, vorrei delle delucidazioni
ieri mi è arrivata una multina da 85 euro per aver transitato in corsia preferenziale..
uno di quei..bastar...(nn i polizziotti..quelli inutili...nn mi viene come si chiamano) ha scritto di avermi visto
ma io avevo fretta era tardi è dovevo andare a scuola
posso fare ricorso per qualsiasi motivo?!?!?

mib
16-01-10, 23: 36
- 85 euro non sono poi molti: paga e impara.
- Quelli che tu chiami bastar... molto probabilmente sono gli ausiliari del traffico, ammesso che possano sanzionare anche altre trasgressioni oltre alla sosta vietata.
- Fai ricorso e come motivazione scrivi che eri in ritardo per la scuola. Magari ci farai ridere un po leggendoci la loro risposta :D

Boris
16-01-10, 23: 45
Certo, puoi sicuramente far ricorso.. è un tuo diritto
ma lo perderai al 99% (voglio darti una possibilità, gh)
guidi un autobus? eri in volante? sei un vigile? Un pompiere?
e allora mi spiace, la corsia preferenziale non puoi utilizzarla.

Ah, da quest'anno, i ricorsi al giudice di pace si pagano
al Prefetto no, ma se perdi il ricorso paghi il doppio.

Alex1990
17-01-10, 00: 58
Scusa ma che ricorso vuoi fare... hai violato una norma...

mib
17-01-10, 01: 22
Infatti ero molto piu che ironico il mio invito a fare ricorso: era solo per farsi due risate leggendo con che motivazione avrebbero cmq respinto il ricorso al 100% :D
Lo so: sono sadico.
Se hai soldi per poter andarw a scuola con un auto, forse hai anche gli 85 euro per la multa. L'unica cosa che puo evitare è la decurtazione dei punti, o rifiutandoti di dare le generalità (e, quindi, pagando moooolto di piu) o dando le generalità di tua nonna centenaria :D

P.S.: forse Andrea531 crede che ci sia speranza di un ricorso in quanto lui non è stato prontamente fermato per contestargli immediatamente il verbale, quiindi magari anche firmabdolo, e pensa che il verbalizzatore possa aver trascritto male la targa della sua auto, nella fretta. Che dire...mah, per me, per soli 85 euro, è fatica sprecata :)

tibidabo72
17-01-10, 10: 24
Salve ragazzi, vorrei delle delucidazioni
ieri mi è arrivata una multina da 85 euro per aver transitato in corsia preferenziale..
uno di quei..bastar...(nn i polizziotti..quelli inutili...nn mi viene come si chiamano) ha scritto di avermi visto
ma io avevo fretta era tardi è dovevo andare a scuola
posso fare ricorso per qualsiasi motivo?!?!?

be avrei un paio di domande, eri in macchina o in ciclomotore ?? c'era traffico?? in quale città??? e poi una cosa su tutte se t hano fatto il verbale non sono bastardi ma lavoratori come gli altri ;) considera che in corsia di emergenza qualora avessi condotto un mezzo dove necessitava la patente di guida, comporta la decurtazione di punti ....

Andrea531.
17-01-10, 10: 43
Ok. Non ho tutti soldi che pensate...
Il motorino é un Honda Sky da 200 euro pagato con i miei dindini, la multa i miei me la fanno pagare da me e quindi addio a metá dei soldi ricevuti nelle feste (onori ed oneri)
e cmq mi é stata abbassata perche non intralciavo nessuno...a 75 + spese varie...
No, era per sapere...mi sa che mi tocca pagarla....
Ps: li chiamo bastar...xk si nascondono come i briganti e il comune questo nn lo puo fare...
La cittá è roma...via marcantonio colonna

Grazie x le risposte

tibidabo72
17-01-10, 11: 04
Ok. Non ho tutti soldi che pensate...
Il motorino é un Honda Sky da 200 euro pagato con i miei dindini, la multa i miei me la fanno pagare da me e quindi addio a metá dei soldi ricevuti nelle feste (onori ed oneri)
e cmq mi é stata abbassata perche non intralciavo nessuno...a 75 + spese varie...
No, era per sapere...mi sa che mi tocca pagarla....
Ps: li chiamo bastar...xk si nascondono come i briganti e il comune questo nn lo puo fare...
La cittá è roma...via marcantonio colonna

Grazie x le risposte

non si nascondono hanno dei fratini gialli, puoi fare ricorso al prefeto ma t costa anche 38 euri, la sentenza della corte di cassazione prevede la circolazione dei ciclomotori se la strada e bloccata dal traffico, questoperchè il ciclomotore non intralcia come un autovettura, m sembra strano che tabbiano abbassato la cifra del verbale sinceramente strano, per quanto riguarda i tuoi genitori fanno bene a farti pagare il verbale cosi capisci che cosa vuol dire essere sanzionato e la prossima volta eviterai di farti un altra corsia riservata ;)

La Corte di Cassazione, con la Sentenza n. 26311/2006, ha stabilito che i ciclomotori, circolanti nelle corsie preferenziali, non intralciano il servizio di pubblico trasporto.

La sentenza riportata riguarda la contestazione ad un cittadino dell'infrazione al Codice della Strada per aver circolato, alla guida del suo ciclomotore, su una corsia preferenziale per il trasporto pubblico confermata dal Giudice di Pace del Tribunale di Roma ma accolto dalla Suprema Corte.

La Corte ha osservato che un ciclomotore è un veicolo con ridotto ingombro e non poteva quindi intralciare il traffico,anche perchè il conducente poteva accostarsi al margine della carreggiata, ancora più per la mancanza di cordoli che potessero intralciare la manovra e in considerazione dello scarso traffico esistente nell'ora in cui sarebbe avvenuta l’infrazione contestata.

Cassazione – Sezione seconda civile – sentenza 5 luglio-7 dicembre 2006, n. 26311 Presidente Corona – Relatore Ebner Pm Pivetti – difforme – Ricorrente D. E. – Controricorrente Comune di Roma
Svolgimento del processo

1. Il Comune di Roma notificava in data 9 gennaio 2003 a D. E. Carlo un verbale di accertamento di violazione dell’articolo 7 comma 1 D.Lgs 285/92, con richiesta di pagamento della somma di euro 32; per avere il D. E., in data 4 settembre 2002, alle ore 12.10, in Via Marcantonio Colonna, direzione Via Lepanto, circolato sulla corsia riservata ai mezzi pubblici.

L’opposizione proposta dal D. E. avverso tale provvedimento veniva rigettata dal GdP di Roma con sentenza 2953/03, depositata il 26 giugno 2003: sul rilievo, per un verso, della tempestività della notificazione del verbale di contravvenzione nel termine di 150 giorni fissato dal CdS; e, per altro verso, che l’omessa contestazione immediata della violazione era da ritenersi giustificata, ai sensi dell’articolo 384 del Regolamento di esecuzione al Cds, in quanto l’organo accertatore si trovava su un mezzo pubblico di trasporto.

2. Avverso tale sentenza, non notificata, ha proposto ricorso per cassazione il D. E., con atto notificato il 30 ottobre 2003, sostenuto da due mezzi di doglianza.

L’intimato Comune di Roma resiste con controricorso.

Motivi della decisione

2.1. Con un primo motivo il ricorrente deduce violazione e falsa applicazione dell’articolo 384 Dpr 495/92.

Il primo giudice non avrebbe tenuto conto che la motivazione contenuta nel verbale di accertamento circa la non immediata contestazione della violazione per la “esigenza di non intralciare il servizio pubblico di trasporto” non era in logico collegamento con la previsione contenuta nell’articolo 384 lettera d), richiamato dal GdP – laddove prevede tra i casi di non immediata contestazione la circostanza che l’agente accertatore si trovi a bordo di un mezzo pubblico di trasporto – poiché una tale situazione non risultava dal verbale di contestazione dell’infrazione.

2.2. Con un secondo motivo si deduce omessa motivazione su un punto decisivo della controversia, per avere il GdP omesso di motivare in ordine alla impossibilità della contestazione immediata della violazione, nonostante che con l’opposizione fosse stato evidenziato che una tale immediata contestazione era invece possibile.

3. I motivi di doglianza – che, per la loro connessione, vanno esaminati congiuntamente – sono fondati.

In primo luogo è dato realmente rilevare una contraddizione fra le ragioni addotte dall’organo accertatore circa la mancata contestazione immediata dell’infrazione (per non intralciare il servizio pubblico di trasporto) e la norma ritenuta dal GdP giustificatrice della non contestazione immediata (articolo 384 lettera d) Reg. Es. al CdS), essendo ivi previsto il diverso caso in cui il funzionario accertatore si trovi a bordo di un mezzo pubblico di trasporto.

Tuttavia, di tale circostanza, nei telegrafici motivi della decisione, non vi è alcun riscontro. In ogni caso, poi, dal ricorso in opposizione – che questa Corte esamina, dolendosi il D. E. del mancato esame, da parte del primo Giudice, di circostanze di fatto aventi rilevanza decisiva, prospettate nell’atto introduttivo del giudizio – si ricava che effettivamente il D. E. ebbe a dedurre che un ciclomotore di ridotto ingombro non poteva mai intralciare il traffico, essendo bene il conducente in grado di accostarsi al margine della carreggiata, anche per la mancanza in luoghi di cordoli che potessero intralciare la manovra e in considerazione dello scarso traffico esistente in luogo per via dell’ora (ore 12.10) in cui sarebbe avvenuta l’infrazione contestata.

Orbene, tali deduzioni difensive non solo non risultano essere state oggetto di alcuna doverosa critica valutazione ma non risultano neppure prese in considerazione dal giudicante.

4. Alla stregua dei rilievi che precedono il ricorso deve essere accolto e va cassata la sentenza impugnata: con rinvio – occorrendo ai fini del decidere accertamenti di fatto non consentiti in sede di legittimità – ad altro giudice dell’Ufficio del GdP di Roma, che provvederà anche sulle spese del presente giudizio.

PQM

La Corte, accoglie il ricorso; cassa la sentenza impugnata e rinvia, anche per le spese di questo giudizio, ad altro giudice dell’Ufficio del GdP di Roma.

elventisquero
17-01-10, 13: 30
Ma dico non ti vergogni a chiamare bastardi la gente che lavora? Non ti vergogni a definirli inutili? E poi poliziotti si scrive con una zeta, non due!
Dovresti imparare ad andare sulla strada. Non è che perchè hai la patente vuol dire che sai circolare. Probabilmente sai muovere lo scooter, ma la circolazione è fatta di obblighi e divieti, di cartelli verticali ed orizzontali, di regole e di limitazioni e non sai leggere i cartelli e non sai le regole visto che tempo fa hai trasportato una persona minorenne senza casco (se non sbaglio) e ora sei stato sanzionato per aver transitato su una corsia preferenziale. E ti lamenti pure?

coars
17-01-10, 16: 03
Sono bastardi perchè si nascondono ......humm.... da quanto leggo, questo è ormai diventato un sentire comune ...... "non è a me che manca il senso civico necessario a poter vivere in in contesto sociale, sono gli altri che sono bastardi perchè non mi lasciano fare gli strac..... miei in barba alle norme che servono a regolare una corretta circolazione stradale e per raggiungere meglio questo scopo si nascondono....... non si sbracciano da lontano in modo che io possa vederli....... perchè se li vedessi mi comporterei bene per quel breve tratto di strada e poi riprenderei a rifare gli stra.... miei... ecc.......".

Sono un pò gli stessi discorsi che sentiamo fare per gli autovelox.
Io, però, non me la prendo con loro che ragionano così.
Me la prendo con chi dice che in Italia il numero degli uomini in divisa sono troppi, rispetto alle altre nazioni europee.... saremmo addirittura dieci volte in più rispetto alla Gran bretagna che ha una popolazione superiore alla nostra.
Dico......ma scherziamo? Dimentichiamo che in Italia ci vivono gli Italiani e non gli Inglesi?.....dieci volte di più....., ma sono un'inezia.......se siamo 60 milioni, dovremmo essere 30 milioni di cittadini e 30 di poliziotti ..... una divisa per cittadino...... anzi ma che dico......... dimenticavo che un poliziotto non può essere in servizio 24h su 24.....ci vorrebbero almeno 4 turni di sei ore, quindi il rapporto corretto sarebbe 12 milioni di cittadini e 48 milioni di poliziotti ....allora sarebbe tutto risolto......:)

Saleut.

Andrea531.
17-01-10, 18: 45
Ma dico non ti vergogni a chiamare bastardi la gente che lavora? Non ti vergogni a definirli inutili? E poi poliziotti si scrive con una zeta, non due!
Dovresti imparare ad andare sulla strada. Non è che perchè hai la patente vuol dire che sai circolare. Probabilmente sai muovere lo scooter, ma la circolazione è fatta di obblighi e divieti, di cartelli verticali ed orizzontali, di regole e di limitazioni e non sai leggere i cartelli e non sai le regole visto che tempo fa hai trasportato una persona minorenne senza casco (se non sbaglio) e ora sei stato sanzionato per aver transitato su una corsia preferenziale. E ti lamenti pure?

ma dicevo agli ausiliari del traffico

marcopolprov
17-01-10, 18: 59
Andrea già te lo avevamo spiegato in precedenza di evitare situazioni "strane" mentre circoli alla guida del tuo ciclomotore. Io credo che tu ti riferissi agli ausioliari del traffico, ma non credo che possano fare questo tipo di sanzioni se non per divieto di sosta e/o fermata. Bisognerebbe vedere l'ordinanza del Sinadaco di Roma. Mi sbaglio ragazzi? Ad esempio gli operatori per la raccolta rifiuti, a Roma, anche loro, per ordinanza del Sindaco, possono sanzionare per la sola sosta di fronte i casonetti dell'immondizia. potrebbero essere gli operatore dell'Atac Andrea che ti hanno sanzionato.

marcopolprov
17-01-10, 19: 07
Quindi spiegatemi una cosa, il ciclomotore e ovviamente anche il motociclo, posssono, secondo la sentenza sopra citata, circolare su corsia preferenziale se non intralciano il traffico? Me lo confermate? Allora lo stesso discorso vale anche per la corsia di emergenza! Io sinceramente se non stanno intralciando il traffico e se "gentilmente" si spostano, almeno quando sono in emergenza, di solito non mi trasformo in Hulk per cazziarli, ma certi sono proprio da bastonare perché se ne strafottono di essere non in regola e quindi in corsie non da loro transitabili.

Ma il pagamento per poter fare ricorso, è previsto solo qunado lo si fa al GdP? O è previsto anche per il ricorso al Prefetto? Potreste spiegarmi meglio e indirizzarmi verso la relativa norma?
Grazie.

FRANCODUE
17-01-10, 19: 37
Se fai ricorso al GDP intanto non paghi nulla e se perdi la multa resta la stessa, ma se lo fai al Prefetto se perdi raddoppia.
Lascia o Raddoppia, come il famoso quiz televisivo.

ale66
17-01-10, 20: 25
La violazione della norma è inecepibile, cosi come la relativa sanzione, ma elevare una contravvenzione al CdS perchè con il motorino si transitava nelle corsie preferenziali , quando tutti sanno che all'occasione la corsia può essere immediatamente liberata, fa pensare minimo ad un eccesso di zelo , carateristica che non sempre si coniuga con una buona professionalità.

P.S. Poi quello che è veramente successo lo sa solo l'utente Andrea, forse.

Andrea531.
17-01-10, 23: 41
È quello che vi ho raccontato la veritá

tibidabo72
18-01-10, 07: 20
[QUOTE=coars;835351]Sono bastardi perchè si nascondono ......humm.... da quanto leggo, questo è ormai diventato un sentire comune ...... "non è a me che manca il senso civico necessario a poter vivere in in contesto sociale, sono gli altri che sono bastardi perchè non mi lasciano fare gli strac..... miei in barba alle norme che servono a regolare una corretta circolazione stradale e per raggiungere meglio questo scopo si nascondono....... non si sbracciano da lontano in modo che io possa vederli....... perchè se li vedessi mi comporterei bene per quel breve tratto di strada e poi riprenderei a rifare gli stra.... miei... ecc.......".

nella prima parte del doiscorso non fà na piega, nella seconda ritengo che nn si debbano necessariamente sbaracciare, ma ritengo che rendersi ben visibili farebbe solo bene e questo si chiama PREVENZIONE, mentre l'elevare la conavvenzione si chiama REPRESSIONE, entntrabe le cose dovrebbero essere fatte e non solo la REPRESSIONE....

tibidabo72
18-01-10, 07: 24
Quindi spiegatemi una cosa, il ciclomotore e ovviamente anche il motociclo, posssono, secondo la sentenza sopra citata, circolare su corsia preferenziale se non intralciano il traffico? Me lo confermate? Allora lo stesso discorso vale anche per la corsia di emergenza! Io sinceramente se non stanno intralciando il traffico e se "gentilmente" si spostano, almeno quando sono in emergenza, di solito non mi trasformo in Hulk per cazziarli, ma certi sono proprio da bastonare perché se ne strafottono di essere non in regola e quindi in corsie non da loro transitabili.

Ma il pagamento per poter fare ricorso, è previsto solo qunado lo si fa al GdP? O è previsto anche per il ricorso al Prefetto? Potreste spiegarmi meglio e indirizzarmi verso la relativa norma?
Grazie.

analoga sentenza e stata emessa per le corsie di emergenza moto e ciclomotori essendo di poco ingombro possono liberare immediatamente la corsia, ma l'impeghno della corsia di emergenza deve avvenire solo se il traffico e congestionato/bloccato, stessa cosa equivale per gli autoveicoli che si trovino a meno di 500 mt dalla rampa di uscita, possono impegnare la corsia di emergenza ;) ricordo che dal 1° gennario 2010 l'inotro di un ricorso al giudice di pace fino alla cifra di euro 1,500.00 ha uin costo di euro 38,00

fasello
18-01-10, 10: 25
[QUOTE=coars;835351]Sono bastardi perchè si nascondono ......humm.... da quanto leggo, questo è ormai diventato un sentire comune ...... "non è a me che manca il senso civico necessario a poter vivere in in contesto sociale, sono gli altri che sono bastardi perchè non mi lasciano fare gli strac..... miei in barba alle norme che servono a regolare una corretta circolazione stradale e per raggiungere meglio questo scopo si nascondono....... non si sbracciano da lontano in modo che io possa vederli....... perchè se li vedessi mi comporterei bene per quel breve tratto di strada e poi riprenderei a rifare gli stra.... miei... ecc.......".

nella prima parte del doiscorso non fà na piega, nella seconda ritengo che nn si debbano necessariamente sbaracciare, ma ritengo che rendersi ben visibili farebbe solo bene e questo si chiama PREVENZIONE, mentre l'elevare la conavvenzione si chiama REPRESSIONE, entntrabe le cose dovrebbero essere fatte e non solo la REPRESSIONE....

Coars, il tuo post mi riempie di gioia. Credevo di essere l'unico a pensare in termini di "senso civico", ma tu mi hai ridato speranza.
Per tutti gli altri, il senso civico deve albergare in ognuno di noi e non essere rappresentato dall'uniforme che incute "timore del verbale". La prevenzione passa attraverso la condotta di ogni utente, con l'aiuto delle istituzioni e con la certezza della punizione. Non posso pensare che il giusto comportamento (doloso) possa essere "occhiatina veloce, niente sbirri, allora passo con il rosso" e che se poi arriva il verbale il primo pensiero sia " bastardi, erano nascosti". Se poi dallo stesso comportamento ne deriva un danno magari a noi perchè qualcono passando con il rosso si urta, allora ci indignamo e chiediamo più controlli, pene più severe, nuove norme, eccetera. Se vado come un pazzo e mi ammazzo a causa dell'asfalto reso viscido dalla pioggia, non è la strada che è killer ma è il conducente che è "ignorante" delle più elementari regole di prudenza.
In quanto all'eccesso di zelo, beh, le norme non le scrivono la Polizia Locale o gli ausiliari, ma i Sig.ri di Roma, pagati profumatamente per fare gli interessi di tutti i cittadini. Vi sembrano tanti 85 euro di verbale? Non violate la norma e non chiedete uno "sconto" all'agente su strada, non è il mercato e non ci sono Natale o saldi che tengano. Se il C.d.S. non vi piace, avviate una procedura parlamentare per modificarlo oppure andate a piedi o se in ultima analisi ritenete di avere ragione, beh, i giudici di pace nonchè automobilisti, sono a vs. disposizione per le valutazioni del caso.

elventisquero
18-01-10, 10: 55
Se fai ricorso al GDP intanto non paghi nulla e se perdi la multa resta la stessa, ma se lo fai al Prefetto se perdi raddoppia.
Lascia o Raddoppia, come il famoso quiz televisivo.

Ora paghi anche dal GdP dall'inizio del 2010.
La cifra è di 38 euro per sanzioni e casi che vanno fino ai 1000€ circa.
E' di 170€ da 1000 a 5000€ e 350€ circa dai 500 ai 15000.
I ricorsi alle ordinanze prefettizie costano 170€ circa.

marcopolprov
18-01-10, 11: 18
Tutto il resto relativamente al CDS lo conoscevo. Non conoscevo queste due sentenze (corsia preferenziale e d'emergenza). Ma con un pò di elasticità non si incorre in situazioni simili. Il discorso di COARS e FASELLO è però impeccabile e ovviamente concordo pienamente con loro.

Quindi anche per i ricorsi al Prefetto deve essere pagata una somma? E come avviene questo tipo di pagamento. Io faccio ricorso e poi mi viene comunicato di pagare una somma x? oppure mi viene addebitata alla fine del contenzioso?
Da dove è uscito tutto questo? Siucuramente dalla nuova Finanziaria. Dove posso trovare tutti i riferimenti normativi sull'argomento?

elventisquero
18-01-10, 11: 21
Quello al prefetto non si paga. Però se perdi paghi doppio. Sui riferimenti non so che dirti. domani vado dal Gdp e ti dico

marcopolprov
18-01-10, 11: 29
Quello al prefetto non si paga. Però se perdi paghi doppio. Sui riferimenti non so che dirti. domani vado dal Gdp e ti dico

Grazie Elven. Mi piacerebbe leggere tutta la norma. Se me la mandi in MP forse è anche meglio e non rompo più le scatole a nessuno, o se il responsabile lo ritiene adatto, si può postare anche qui.

CISCONE
18-01-10, 14: 15
puo essere utile a tutti :-)

marcopolprov
18-01-10, 19: 49
puo essere utile a tutti :-)

ok. perfetto. Allora Elven appena sai qualcosa facci sapere. io mi informerò allo stesso modo.

elventisquero
21-01-10, 09: 38
Ero in debito con tutti voi sul discorso del costo del ricorso al Gdp.
Non so come si fanno a postare i link, perciò scrivo tutto l'articolo.

L’INTRODUZIONE DEL CONTRIBUTO UNIFICATO PER I RICORSI AVVERSO LE SANZIONI AMMINISTRATIVE PER VIOLAZIONI AL CDS

Come noto, la Legge Finanziaria 2010 (art. 2, comma 212, L. 23/12/2009 n° 191) ha introdotto alcune modifiche al D.P.R. 115/2002 che disciplina le spese di giustizia, statuendo, per quanto maggiormente rileva in questa sede, che i procedimenti di cui all’art. 23, L. 24/11/1981 n° 689 e, pertanto anche le opposizioni avverso i verbali di contestazione di violazione al Cds, siano assoggettati al pagamento del contributo unificato e della marca pari a € 8,00 a rimborso forfettario delle spese processuali, ciò a decorrere dal 01/01/2010.
Non è stata prevista una misura fissa dell’importo di tale contributo, operandosi un rinvio alla disciplina ordinaria, ove il medesimo risulta rapportato e paramentrato al valore della causa .
Preme preliminarmente evidenziare che tale novità legislativa è già stata da più fonti oggetto di aspra critica sotto diversi profili.
In primo luogo non vi è dubbio che l’intento del Legislatore fosse quello di deflazionare il contenzioso in un settore, quale quello in esame, che ha visto, negli ultimi anni, una crescita esponenziale del ricorso all’Autorità Giudiziaria.
E tuttavia si è sostenuto come in realtà la scelta operata potrebbe non essere idonea alla scopo e anzi avere quale unico effetto un mero spostamento del contenzioso dall’ambito giurisdizionale a quello amministrativo, inducendo ad un più ampio utilizzo dello strumento di cui all’art. 203 Cds, posto che, con riguardo a tale ultimo rimedio, non è previsto alcun incombente pecuniario.
Ne deriverebbe un notevole aumento del carico di lavoro delle Prefetture con possibili conseguenze negative per le stesse PP.AA. opposte, stante l’incremento del rischio di accoglimento dei ricorsi in forza del principio del silenzio–assenso per decorrenza dei termini sancito dall’art. 204, comma 1 bis, Cds.
Tale novella è stata altresì tacciata di incostituzionalità, in quanto ritenuta censurabile sotto il profilo della violazione degli artt. 3 e art. 24 della Costituzione.
In particolare è stato denunciato come la stessa costituisca un’evidente vulnus al diritto di difesa, in quanto i destinatari delle sanzioni saranno senza dubbio disincentivati a presentare un ricorso giurisdizionale il cui “costo” potrebbe essere, nella maggior parte dei casi, pressochè pari alla sanzione irrogata2.
Ciò comporterebbe, secondo i “denigratori” della novella legislativa di cui ci si occupa, una palese violazione dell’art. 24 Cost., poiché l’onere economico imposto si tradurrebbe in un grave ostacolo all’accesso alla tutela giurisdizionale, non essendo lo stesso in alcun modo razionalmente collegato alla pretesa dedotta in giudizio, né mirando allo scopo di assicurare al procedimento uno svolgimento conforme alla sua funzione ma, per contro, avendo quale unica finalità quella di disincentivare in maniera vessatoria il diritto inalienabile del cittadino a richiedere giustizia.
A ciò si aggiunga, sempre secondo la tesi ut supra, come incontrovertibile risulterebbe altresì la lesione dell’art. >




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Note: né la mancanza di dichiarazione di valore8, né l’omesso e/o insufficiente pagamento del contributo unificato determinino conseguenze di carattere procedurale: non ne discende in sostanza una irricevibilità/improcedibilità9 del ricorso esperito, trattandosi di mera irregolarità fiscale inidonea ad inficiare la validità dell’atto.
Links: http://www.infocds.it

3 Cost. e del principio di ragionevolezza. Invero avverso i verbali di contestazione di violazione del Cds è esperibile, alternativamente all’opposizione avanti il G.d.P., ricorso al Prefetto ex art. 203 Cds per il quale non è previsto, a tutt’oggi, come sopra evidenziato, il pagamento di alcun onere, con ciò verificandosi un’irragionevole differenziazione tra i due rimedi e la violazione del principio che impone di assoggettare al medesimo trattamento situazioni analoghe. Senza dimenticare che l’imposizione di un incombente pecuniario potrebbe determinare un’ingiusta disparità tra i cittadini abbienti e quelli meno facoltosi, venendo di fatto quest’ultimi indotti a desistere dal proporre impugnazione.3
Ciò premesso, al di là di tali questioni di cui si occuperà, laddove investita, la Consulta, in questa sede preme soffermarsi sui risvolti pratici che tale innovazione comporta sotto il profilo processuale, in realtà meno dirompenti di quanto ci si aspetti.
In primo luogo la parte ricorrente sarà tenuta, secondo quanto previsto dal D.P.R. n° 115/2002, ad indicare in ricorso il valore della controversia4.
Sul punto una prima questione si impone. La Corte di Cassazione, come è noto, ha riconosciuto la legittimazione attiva del conducente alla proposizione del ricorso avverso la sola sanzione della decurtazione dei punti5 . In questo caso si pone il problema di determinare il valore della vertenza. Il medesimo dovrebbe, a rigore, ritenersi indeterminabile, con conseguente applicazione del comma 1, lett. c, art. 13 D.P.R. n° 115/2002 6 e quindi del pagamento del contributo unificato nella misura di € 170,00!!! E’evidente che tale importo appaia sproporzionato. E pur tuttavia non pare potersi discostare da siffatta interpretazione, stante il tenore letterale della novella che richiama la disciplina ordinaria in materia di contributo unificato. Analoga questione sorge con riguardo ai ricorsi avverso provvedimenti cautelari 7o avverso la sanzione del fermo amministrativo.
Circa le concrete modalità di pagamento, in attesa di precipue istruzioni da parte delle Cancellerie, il pagamento deve avvenire contestualmente al deposito o all’invio, laddove si provveda a mezzo del servizio postale, del ricorso mediante allegazione al medesimo della relativa ricevuta di versamento.
Occorre poi dare atto che né la mancanza di dichiarazione di valore8, né l’omesso e/o insufficiente pagamento del contributo unificato determinino conseguenze di carattere procedurale: non ne discende in sostanza una irricevibilità/improcedibilità9 del ricorso esperito, trattandosi di mera irregolarità fiscale inidonea ad inficiare la validità dell’atto.
Da ultimo, nel caso di accoglimento dell’opposizione e di condanna alle spese della P.A. opposta, la somma versata a titolo di contributo unificato dovrà essere rifusa al ricorrente a prescindere, a sommesso parere di chi scrive, della circostanza che il medesimo si sia o meno avvalso della difesa tecnica, trattandosi di c.d. spesa viva.

marcopolprov
21-01-10, 12: 08
Conciso e interessante:
- RICORDIAMO CHE DAL 1/1/2010 LA PRESENTAZIONE DEL RICORSO AL GIUDICE DI PACE NON E' PIU' GRATUITA. DEVE ESSERE VERSATA, PER RICORSI DI VALORE FINO A 1100 EURO, LA SOMMA DI 38 EURO (30 euro di contributo unificato e 8 euro di rimborso forfettario delle spese processuali). Cio', apponendo appositi contrassegni telematici (acquistabili in tabaccheria) su un modello di versamento (detto "Comunicazione di versamento del contributo unificato per le spese degli atti giudiziari") che va consegnato o spedito insieme al ricorso. Indicazioni e riferimenti dovrebbero essere presenti sul sito del giudice di pace di interesse

La novità introdotta col nuovo anno è quella che chiarisce come, d’ora in avanti, fare ricorso al Giudice di Pace non sarà più gratuito. La Finanziaria 2010 ha infatti stabilito, tramite l’articolo 212, che l’azione di rivolgersi ad un Giudice di Pace per far valere le proprie ragioni avrà un costo di 30 euro per multe fino a 1.500 euro, mentre il costo salirà a 70 euro nel caso l’importo della contravvenzione superi tale valore, cifre alle quali vanno poi aggiunti altri 8 euro per l’acquisto della marca da bollo.


L’obiettivo che sta alla base delle decisione è quello di far calare il numero elevato di ricorsi presentati agli uffici del Giudice di Pace delle varie province italiane, una mole di lavoro che intasa non poco il funzionamento di questi enti e che il Governo, tramite l’applicazione di questo contributo da versare direttamente alla Posta o in tabaccheria, ha intenzione di snellire.

Il pagamento della somma potrebbe quindi avere un effetto deterrente e scoraggiare così i cittadini dal “ricorso facile”, anche perché il fatto di pagare 38 euro per contestare una multa di importo equivalente se non addirittura più contenuto non rende l’operazione conveniente né tanto sensata, soprattutto se le possibilità di vedere riconosciute le proprie ragioni sono poche, dato che, in caso di ricorso respinto, i soldi versati non potranno essere recuperati e saranno da aggiungere così alla spesa per pagare la contravvenzione.

Va però detto che, anche in caso di vittoria, i metodi per recuperare quanto versato sono ancora parecchio fumosi e non del tutto chiari. Il motivo è presto detto: i soldi versati per poter presentare ricorso al Giudice di Pace andranno direttamente allo Stato, mentre il rimborso sarà dovuto dall’ente che ha emesso l’ingiusta sanzione e che avrà perso la causa, ovvero, come quasi sempre capita, il Comune o altro ente locale, cosa che renderà verosimilmente difficoltoso l’ottenimento di quanto spettante al cittadino.

Insomma sembra di essere di fronte alla solita “legge all’italiana”, ovvero quel tipo di disposizioni introdotte troppo spesso con una certa sufficienza dai legiferanti di turno senza aver prima studiato e programmato con precisione l’iter burocratico necessario alla messa in pratica del provvedimento stesso.

fonte: www.oneauto.it

Avete ricevuto una multa ingiusta e volete ricorrere al giudice di pace? Dal 1° gennaio dovrete pagare. Se fino ad oggi la pratica era gratuita, dal 2010 costerà dai 38 euro in su. Lo prevede la Finanziaria. Così, se l’auto in divieto di sosta non era la vostra e il comune vuole da voi 48 euro, dovrete sborsarne quasi altrettanti per evitare la sanzione. Ed è probabile che vi passi la voglia di fare il ricorso. Comma 6 bis della Legge Finanziaria 2010, approvata ieri dalla Camera: il pagamento del contributo unificato introdotto dalla legge 115/2002 viene esteso alle cause in materia di lavoro, famiglia e sanzioni amministrative. Ciò significa che per opporre dinanzi al giudice di pace una multa per violazione del Codice della Strada, il cui importo medio è di circa 70, il ricorrente deve versare il contributo unificato minimo di 30 e la marca da 8 per il rimborso forfettario dei diritti di cancelleria: in tutto 38 per risparmiarne 70. Senza contare che tra le violazioni più diffuse protagoniste di multe “pazze” figura il parcheggio in divieto di sosta, la cui sanzione è di 48 euro. Due gli obiettivi della manovra: 1) recuperare in parte le spese che ogni ricorso comporta; 2) scoraggiare i potenziali ricorrenti e arginare i contenziosi: quelli registrati nel 2009 al solo giudice di pace di Roma sono stati più di 40mila. Ma non mancano gli effetti collaterali. In base all’articolo 203 del Codice, contro i verbali si può fare ricorso anche dinanzi al Prefetto, e senza pagare. E’ facile ipotizzare, dunque, che i ricorsi non diminuiranno, ma il flusso si sposterà dai giudici ai Prefetti, con la prevedibile conseguenza di mandare in tilt questi ultimi. Ancora: poiché, in base alla legge 689/81, contro i verbali si può ricorrere senza l’ausilio di un avvocato, chi agisce in prima persona non potrà richiedere il rimborso delle spese perché non iscritto all’albo forense. L’accoglimento del ricorso sarebbe allora una vittoria di Pirro: il cittadino verserà 38 per non pagare una multa ingiusta e non potrà nemmeno farseli dare indietro. «L’aumento delle spese di accesso alla giustizia – spiega l’avvocato romano Giuseppe Lorè, esperto in materia – comporta una contrazione del diritto alla difesa». Perché in molti, pur avendo ragione, non riterranno conveniente fare ricorso. La norma non piace nemmeno ai Giudici di pace, che ieri sono scesi in piazza a Roma: la legge, dicono, «non fa altro che appesantire i costi per il cittadino».

fonte: www.giulioverde.wordpress.com


PS: Forse i Giudici di Pace farebbero meglio a stare zitti viste le loro continue porcate in tribunale!

Decreto del Presidente della Repubblica 30 maggio 2002 n. 115
Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di spese di giustizia

Questi sono glia articoli che dovrebbero interessarci:

Art. 9 (L) Contributo unificato

1. E' dovuto il contributo unificato di iscrizione a ruolo, per ciascun grado di giudizio, nel processo civile, compresa la procedura concorsuale e di volontaria giurisdizione, e nel processo amministrativo, secondo gli importi previsti dall'articolo 13 e salvo le esenzioni previste dall'articolo 10.

Art. 10 (L) Esenzioni

1. Non è soggetto al contributo unificato il processo già esente, secondo previsione legislativa e senza limiti di competenza o di valore, dall'imposta di bollo o da ogni spesa, tassa o diritto di qualsiasi specie e natura, nonché il processo di rettificazione di stato civile, il processo in materia tavolare, il processo esecutivo per consegna e rilascio, il processo di cui all'articolo 3, della legge 24 marzo 2001, n. 89.

2. Non è soggetto al contributo unificato il processo, anche esecutivo, di opposizione e cautelare, in materia di assegni per il mantenimento della prole, e quello comunque riguardante la stessa.

3. Non sono soggetti al contributo unificato i processi di cui al libro IV, titolo II, capi I, II, III, IV e V, del codice di procedura civile.

4. Non è soggetto al contributo unificato il processo di valore inferiore a euro 1.033 e il processo esecutivo mobiliare di valore inferiore a euro 2.500.

5. Il contributo unificato non è dovuto per il processo cautelare attivato in corso di causa e per il processo di regolamento di competenza e di giurisdizione.

6. La ragione dell'esenzione deve risultare da apposita dichiarazione resa dalla parte nelle conclusioni dell'atto introduttivo.

Art. 11 (L) Prenotazione a debito del contributo unificato

1. Il contributo unificato è prenotato a debito nei confronti dell'amministrazione pubblica ammessa da norme di legge alla prenotazione a debito di altre imposte e spese a suo carico, nei confronti della parte ammessa al patrocinio a spese dello Stato e, nell'ipotesi di cui all'articolo 12, comma 2, nei confronti della parte obbligata al risarcimento del danno.

Art. 13 (L) Importi

1. Il contributo unificato è dovuto nei seguenti importi:

a) euro 62 per i processi di valore superiore a euro 1.033 e fino a euro 5.165 e per i processi di volontaria giurisdizione, nonché per i processi speciali di cui al libro IV, titolo II, capo VI, del codice di procedura civile;

b) euro 155 per i processi di valore superiore a euro 5.165 e fino a euro 25.823 e per i processi contenziosi di valore indeterminabile di competenza esclusiva del giudice di pace;

c) euro 310 per i processi di valore superiore a euro 25.823 e fino a euro 51.646 e per i processi civili e amministrativi di valore indeterminabile;

d) euro 414 per i processi di valore superiore a euro 51.646 e fino a euro 258.228;

e) euro 672 per i processi di valore superiore a euro 258.228 e fino a euro 516.457;

f) euro 930 per i processi di valore superiore a euro 516.457.

2. Per i processi di esecuzione immobiliare il contributo dovuto è pari a euro 155. Per gli altri processi esecutivi lo stesso importo è ridotto della metà. Per i processi di opposizione agli atti esecutivi il contributo dovuto è pari a euro 103,30.

3. Il contributo è ridotto alla metà per i processi speciali previsti nel libro IV, titolo I, del codice di procedura civile, compreso il giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo e di opposizione alla sentenza dichiarativa di fallimento. Ai fini del contributo dovuto, il valore dei processi di sfratto per morosità si determina in base all'importo dei canoni non corrisposti alla data di notifica dell'atto di citazione per la convalida e quello dei processi di finita locazione si determina in base all'ammontare del canone per ogni anno.

4. Per i processi in materia di locazione, comodato, occupazione senza titolo e di impugnazione di delibere condominiali, il contributo dovuto è pari a euro 103,30.

5. Per la procedura fallimentare, che è la procedura dalla sentenza dichiarativa di fallimento alla chiusura, il contributo dovuto è pari a euro 672.

6. Se manca la dichiarazione di cui all'articolo 14, il processo si presume del valore indicato al comma 1, lettera f).

Art. 15 (R) Controllo in ordine al pagamento del contributo unificato

1. Il funzionario addetto all'ufficio verifica l'esistenza della dichiarazione della parte in ordine al valore della causa, della ricevuta di versamento e se l'importo risultante dalla stessa è diverso dall'importo del corrispondente scaglione, individuato sulla base della dichiarazione resa dalla parte in ordine al valore della causa.

Art. 16 (L) Omesso o insufficiente pagamento del contributo unificato

1. In caso di omesso o insufficiente pagamento del contributo unificato si applicano le disposizioni di cui alla parte VII, titolo VII del presente testo unico e nell'importo iscritto a ruolo sono calcolati gli interessi al saggio legale, decorrenti dal deposito dell'atto cui si collega il pagamento o l'integrazione del contributo.

Pippos
26-03-10, 03: 07
Perfetto ottima spiegazione complimenti :)

Ho solo da dire che è vero il prefetto te la raddoppia ed il gdp no... ma sulla carta.

Il codice della strada dice che il prefetto qualora ritenga il ricorso infondato determina l'importo e ingiunge al pagamento di una somma che non può essere inferiore al doppio del minimo edittiale mentre il gdp stessa cosa solo che la sanzione non può essere inferiore al solo minimo edittiale...
Ma questo non significa che il Giudice di Pace non te la raddoppia, la maggior parte non lo fanno ma il gdp se vuole può raddoppiarla eccome ... puo anche alzarla di un bel pò qualora non ritenga fondato il ricorso...

Con questo non intendo giustificare alcune sentenze assurde dei gdp che ultimamente si credono della corte suprema di cassazione con le sentenze che danno :)

elventisquero
26-03-10, 10: 20
Che pagliacci....

FRANCODUE
26-03-10, 11: 29
Ricordo che il Giudice di Pace non è un magistrato togato e molte volte non è neppure un avvocato.
Basta essere del ruolo "direttivo" statale per farne parte.
Per molti di loro hanno difficile cognizione delle leggi.
Nei periodi in cui andavo a fare il P.M. d'udienza presso di loro, ne vedevo davvero di tutti i colori.

Pippos
26-03-10, 11: 40
Hai propro ragione FRANCODUE sarebbe una classe da eliminare, non sono competenti della materia, tendono sempre a dare ragione al cittadino o comunque a trovare una via di mezzo.. Ma che via di mezzo devono trovare, hai sbagliato ti faccio un verbale legittimo e fatto con i fiocchi senza alcun errore, lui ti fa ricorso fissi l'udienza dopo un anno e dai lo stesso importo?!?!?!

Oggi il giudice di pace sta diventando per alcuno una strada per allungare il pagamento dei verbali fortunatamente è stato inserito da poco il deposito cauzionale che almeno quello dovrebbe far calare un po di ricorsi, perchè ormai si faceva ricorso su tutto... tanto una raccomandata o addirittura di persona presso il comando pm cosa ci vuole? niene....

elventisquero
26-03-10, 14: 15
Ho sentito alcuni avvocati che definiscono il "contributo sul ricorso" come una vera vergogna o una truffa. Ovvio, loro difendono chiunque sganci quattrini. Eppure anche io la penso come Pippos: ti faccio un verbale coi fiocchi, colto magari in flagranza, senza errori, firmato pure dal trasgressore e perchè dovrebbe fare ricorso con un'udienza dopo un anno?

Pippos
26-03-10, 14: 26
Esatto :) il ricorso è un suo diritto..
E' vero sei troppo pieno di udienze e la fissi dopo un anno va bene pero quando emetti la sentenza alza l'importo altrimenti succede che nonostante il trasgressore ha sbagliato, l'ente non ha incassato subito il verbale, questa persona ha anche una dilazione del pagamento ?!?! non è giusto

elventisquero
26-03-10, 15: 56
Il gdp non può più dilazionare il pagamento a suo piacimento. Lo ha deciso la cassazione qualche mese fa. Non ricordo il numero della sentenza. A me dell'ente che non riceve i soldi non importa nulla. A me interessa che il trasgressore non trasgredisca più. E siccome penso che il modo migliore per capire di aver sbagliato è prendere una bastonata, credo che il ricorso vada concesso solo se l'accertatore vizi il verbale o se il trasgressore può dimostrare di non aver violato la norma. Se lo si fa solo per provare o perdere tempo non deve essere concesso il ricorso.

Pippos
26-03-10, 16: 45
Non intendevo dire che l'ente non incassa i soldi e quindi non va bene... Intendo che l'ente non riscuote il pagamento e quindi questo verbale va avanti anni...

Per quanto riguarda la dilazione del gdp non intendevo rateizzazioni o vere dilazioni, mi sipego meglio..

Se io ti fisso la sentenza tra 2 anni (e puo farlo) e dopo ti do torto ma ti faccio pagare lo stesso importo cosa accade? Che tu utente pagherai quello che dovevi pagare 2 anni fa ma con un ritardo di 24 mesi senza interessi e senza spese, e questo puo incentivare le persone a fare ricorso anche solo per pagarlo tra un bel po...

Invece il ricorso dovrebbe essere sempre un diritto (ovviamente) pero se perdi MINIMO ti raddoppio come fa il prefetto... Cosi ci pensi un attimo, se credi di aver ragione lo fai e ti viene annullato tutto, se lo fai solo per allungare i tempi.. bhè questo non va bene e quindi nn lo faresti piu in questo modo...

fedelisssimo
20-03-15, 10: 56
Sono bastardi perchè si nascondono ......humm.... da quanto leggo, questo è ormai diventato un sentire comune ...... "non è a me che manca il senso civico necessario a poter vivere in in contesto sociale, sono gli altri che sono bastardi perchè non mi lasciano fare gli strac..... miei in barba alle norme che servono a regolare una corretta circolazione stradale e per raggiungere meglio questo scopo si nascondono....... non si sbracciano da lontano in modo che io possa vederli....... perchè se li vedessi mi comporterei bene per quel breve tratto di strada e poi riprenderei a rifare gli stra.... miei... ecc.......".

Sono un pò gli stessi discorsi che sentiamo fare per gli autovelox.
Io, però, non me la prendo con loro che ragionano così.
Me la prendo con chi dice che in Italia il numero degli uomini in divisa sono troppi, rispetto alle altre nazioni europee.... saremmo addirittura dieci volte in più rispetto alla Gran bretagna che ha una popolazione superiore alla nostra.
Dico......ma scherziamo? Dimentichiamo che in Italia ci vivono gli Italiani e non gli Inglesi?.....dieci volte di più....., ma sono un'inezia.......se siamo 60 milioni, dovremmo essere 30 milioni di cittadini e 30 di poliziotti ..... una divisa per cittadino...... anzi ma che dico......... dimenticavo che un poliziotto non può essere in servizio 24h su 24.....ci vorrebbero almeno 4 turni di sei ore, quindi il rapporto corretto sarebbe 12 milioni di cittadini e 48 milioni di poliziotti ....allora sarebbe tutto risolto......:)

Saleut.

Io credo che tu che hai detto la parola "bastardi" sei semplicemente arrabbiato e frustrato. Lo sono anche Io, ma questa persona che ti ha risposto con la foto della motocicletta mi pare una persona dubbia che fa il doppio gioco. Vediamo un pò quante moto fermano che infrangono le regole della strada rispetto alle automobili. Cosa bolle in pentola? E chi ha detto che 85 euro di multa per invadere una corsia preferenziale siano poche? Io dico che sono tante perchè la valuazione è personale e dipende dallo stipendio percepito. Inoltre come mai i taxisti utilizzano la corsia dedicata ai cittandini e la corsia preferenziale è spesso libera?
Io ho constatato oggi stesso che per non cambiare i pneumatici invernali ci si può beccare 1600 euro di multa. Anche queste sono poche? A me da l'impressione di un governo cattivo contro il popolo. Io non ammetterei più di 100 euro di multa e non più di 10 euro di multa per avere invaso la corsia preferenziale. Inoltre gli interessi di mora per multe non pagate sanno veramente di pizzo governativo...se proprio vogliamo mettere i puntini sulle "i". Dunque che devono fare i cittadini per non prendere le multe? Diventare camorra? Ed inoltre quali diritti ha un carabiniere o poliziotto che indossa gli stivali a fare le multe agli italiani? Ne hanno diritto? Tutto è dubbio poichè potrebbero tifare per la germania.

piccirillo
20-03-15, 11: 01
fedelisssimo visto che sei di recente iscrizione ti invito a presentarti nella sezione di Benvenuto del forum (giusto per conoscerci un pò) e dato che ci sei dai anche un'occhiatina al Regolamento. Trovi i link nella mia firma. Grazie :)