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Visualizza Versione Completa : Operazioni della Guardia di Finanza



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Victor
31-12-09, 12: 32
Ho pensato di aprire anche nella sezione GdF un thread che riportasse tutte le operazioni che compie costantemente.
Spero che sia cosa gradita,inizio io con la prima.

http://insorgenzedaltaquota.files.wordpress.com/2009/10/482f6ada69095_zoom.jpg


Caserta, 30 dic.

Capodanno si avvicina e l'attivita' di prevenzione delle forze dell'ordine per evitare ferimenti con i botti cosiddetti 'pesanti' con il passare delle ore si a sempre piu' fitta. La Guardia di Finanza ha sequestrato nel casertano, in circostanze diverse, 4 tonnellate di botti proibiti.

Controlli sono stati eseguiti a Maddaloni, Recale, Casapulla e San Prisco. Complessivamente sono state denunciate 6 persone mentre altre
7 sono state segnalate ai rispettivi comuni di appartenenza per esercizio di attivita' abusiva.

Nei 4 comuni sono stati sequestrati 1.100 chili di botti proibiti. Un'altra tonnellata e 200 chili di botti illegali sono stati sequestrati a Capua, Carmigliano, Casapulla, Curti, Villa Literno, Grazzanise, Aversa e Teverola. Denunciate 13 persone mentre altre 9 sono state segnalate per esercizio abusivo dell'attivita' ai rispettivi comuni di appartenenza.

Ad Aversa le Fiamme Gialle hanno trovato all'interno di un container altri 130 chili di botti proibiti. Il proprietario di un negozio, che aveva nella propria disponibilita' il container e' stato denunciato in stato di liberta'. Altri 7 quintali di botti proibiti sono stati trovati a bordo di un furgone e quindi sequestrati.

Le Fiamme Gialle hanno intercettato il mezzo a Castelvolturno. Il conducente e' stato denunciato in stato di liberta'. Infine altri 8 quintali sono stati sequestrati a San Felice a Cancello, Vairano Patenora e Mignano Montelungo.

Victor
31-12-09, 14: 11
A voi il seguito.:)

fabr
31-12-09, 15: 03
FISCO: GDF CATANIA, 280 MLN RECUPERATI A TASSAZIONE NEL 2009
(AGI) - Catania, 31 dic. - A fronte di 407 verifiche fiscali approfondite e di altri 1.069 controlli piu’ specifici eseguiti nel 2009 dalla Guardia di finanza di Catania sono stati recuperati a tassazione componenti di reddito per oltre 280 milioni di euro e Iva non dichiarata o non versata per altri 45 milioni. Individuati 137 evasori totali e 21 paratotali con l’accertamento di redditi per oltre 272 milioni di euro occultati all’erario. Sempre in campo fiscale sono stati eseguiti altri 6.748 controlli in materia di scontrini e ricevute e nel 30% dei casi sono state formulati rilievi agli operatori commerciali. Intenso il lavoro delle fiamme gialle su fronte antimafia, con indagini patrimoniali e bancarie nei confronti 455 soggetti e il sequestro di beni per quasi 68 milioni di euro. I dati sono stati resi noti oggi dal generale Ignazio Gibilaro, comandante della Guardia di finanza di Catania che ha definito il 2009 “annus mirabilis” per i risultati ottenuti.

Importanti anche le attivita’ nel settore del credito e dell’intermediazione finanziaria, e in particolare quelle mirate contro il riciclaggio anche via internet, che hanno portato all’invio di 40 segnalazioni all’autorita’ giudiziaria. Nella lotta contro la contraffazione dei marchi e per la tutela del diritto d’autore, sono stati sequestrati in 333 interventi 4 milioni 502 mila 463 articoli di vario genere, tra abbigliamento, accessori, supporti audiovisivi. Rilevanti i sequestri di sostanze stupefacenti, oltre 39 chili in totale. (AGI) Cli/Pa/Rap/Mzu

Gladiator
31-12-09, 15: 54
Andria: sequestrati 4300 botti dalle fiamme gialle

Andria- Un venditore di fuochi d'artificio e' stato denunciato dai militari della Guardia di Finanza ad Andria. L'uomo e' stato trovato in possesso di 4300 "botti", detenuti in totale assenza di misure di sicurezza.



STANOTTE NON ESAGERIAMO! OCCHIO ALLA SICUREZZA ;)

fabr
31-12-09, 16: 08
Nuovo brillante risultato di servizio conseguito dalle Fiamme Gialle palmesi nel contrasto alla illegale detenzione e commercializzazione di artifizi pirotecnici, a tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica e del sano e regolare andamento dell’economia in generale.
A seguito della intensificata azione di controllo economico del territorio annualmente disposta dal Comando Provinciale di Reggio Calabria in concomitanza del periodo natalizio e dei festeggiamenti di fine anno anche nel settore della illegale detenzione e commercializzazione di articoli esplodenti, i Finanzieri della Compagnia di Palmi, coordinati dal Comandante del Reparto hanno, difatti, individuato e sottoposto a sequestro in S. Eufemia d’Aspromonte oltre mezza tonnellata di “botti” sia artigianali (c.d. “cipolle”) che rientranti nelle categorie “IV” / “V” ovvero destinati alla “libera vendita”, illegalmente detenuti dal proprietario, in quanto sprovvisto di qualsivoglia licenza ovvero delle autorizzazioni di pubblica sicurezza / comunali previste dal “T.U.L.P.S.” (artt. 38 e 47), ripetendo, così, analoga azione operativa compiuta nel medesimo periodo del 2008 che già aveva consentito di cautelare oltre 1.000 Kg di analoghi prodotti.


Il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Calabria, Col. Alberto Reda.
Il blitz effettuato all’interno di una cantina insistente in un fabbricato per civile abitazione della cittadina aspromontana è nato a seguito di una meticolosa attività info – investigativa e di reiterati appostamenti che hanno consentito di individuarne il titolare all’atto dell’apertura e di effettuare più approfonditi controlli all’interno.
L’abilità e la pregressa esperienza maturata nello specifico settore dai militari operanti, permettevano di rinvenire il materiale esplodente abilmente occultato in diversi cartoni ed in ottimo stato di conservazione e di denunciare a piede libero il responsabile alla locale Procura per violazione degli artt. 678 e 679 del C.P..


L’attività di servizio testimonia, ancora una volta, l’efficacia del presidio economico esercitato dal Corpo sul territorio della “Piana” e della correlata azione di prevenzione anche in settori economici come quello della commercializzazione di artifizi pirotecnici, da sempre estremamente appetibili per la criminalità economica per via del facile guadagno conseguibile a discapito della sicurezza e dell’incolumità degli eventuali acquirenti utilizzatori.

Reggio Calabria 31.12.2009

fabr
02-01-10, 18: 30
I finanzieri di Treviglio scoprono
una frode all'Iva per 24 milioni

11 novembre 2009 Cronaca

I finanzieri della Compagnia di Treviglio hanno scoperto una frode all’Iva per circa 24 milioni di euro, realizzata nel settore del commercio di materie chimiche da un’associazione a delinquere capeggiata da un imprenditore della Bergamasca.

L’attività ha preso avvio da una richiesta di accertamenti proveniente da un altro reparto della Guardia di Finanza e relativa a una cittadina rumena residente a Treviglio. Nell’occasione è emerso che quest’ultima aveva in uso una sim telefonica intestata a una società trevigliese che aveva effettuato importazioni di grossi quantitativi di prodotti chimici e non aveva mai presentato le dichiarazioni fiscali.

A seguito di una serie di attività investigative coordinate dalla procura della Repubblica di Bergamo è stato appurato come questa società sia stata solo una di quelle coinvolte in un disegno evasivo molto più ampio, che ne ha visto come co–protagoniste altre sette società.

Infatti, i prodotti chimici sono stati effettivamente trasportati dai fornitori esteri a una società bergamasca. La documentazione fiscale esaminata ha invece mostrato un percorso più ampio, in cui si sono inserite le altre, rivelatesi poi dei «soggetti-fantasma», che non hanno né presentato le dichiarazioni, né versato alcuna imposta.

In sostanza, è stato fatto apparire che la merce è stata ceduta dal fornitore a queste ultime che, a loro volta, le hanno fatturate alla società bergamasca, che ha così potuto detrarre l’imposta. Accanto al vantaggio fiscale, quest’ultima ha potuto vendere i prodotti a prezzi più bassi, alterando così la libera concorrenza sul mercato.

Ma anziché intestare le società fantasma a «teste di legno» (ovvero persone nullatenenti e spesso con significativi precedenti penali), gli artefici della frode hanno questa volta fatto sempre ricorso a documenti di identità contraffatti, grazie a cui hanno cercato di far ricadere la responsabilità penale delle loro azioni su persone inesistenti oppure, in alcuni casi, reali ma sinceramente ignare dei fatti e del ruolo che, all’interno delle società, gli si voleva attribuire.

Al termine delle indagini 21 persone responsabili di vari reati sono state segnalate alla procura della Repubblica presso il Tribunale di Bergamo e, oltre all’Iva evasa, sono state evidenziate all’Agenzia delle Entrate somme su cui non sono state calcolate le imposte per circa 125 milioni di euro.

ermesgdf
02-01-10, 20: 45
Ragazzi vi posto una delle più importanti operazioni effettuate dalla gdf contro la Sacra Corona Unita.

Oltre mille agenti della Guardia di finanza hanno eseguito 83 arresti a carico di affiliati a una cosca mafiosa pugliese accusati di associazione per delinquere di tipo mafioso, tentativo di omicidio, usura, riciclaggio, turbativa d'asta, e traffico internazionale di sostanze stupefacenti.

Tra i destinatari delle misure figura il capoclan barese 'Savinuccio' Parisi, con suoi luogotenenti e gregari, e il boss Antonio Di Cosola, egemone dell'omonimo clan contrapposto agli Strisciuglio. Nell'indagine della Guardia di finanza di Bari sono coinvolti anche amministratori di alcuni Comuni del barese e professionisti.

Tra questi l'ex consigliere laico di centrosinistra del Csm Gianni Di Cagno e l'ex vicepresidente presidente della Provincia di Bari, Onofrio Sisto (Pd), entrambi avvocati: sono accusati di concorso nel reimpiego di danaro sporco per non aver rispettato gli obblighi di segnalare le attività sospette alle autorità competenti.

Nell'ambito dell'operazione, che ha smantellato il clan mafioso Parisi e ha sequestrato il patrimonio dell'organizzazione criminale stimato in 220 milioni di euro, risultano indagati anche la parlamentare pugliese del Pdl, Elvira Savino, e sei direttori di filiali di
banca, quest'ultimi per aver consentito l'accensione di conti correnti intestati a
prestanome per agevolare l'attività di riciclaggio.

INTERCETTAZIONI A CAPEZZALE BOSS, TROVATI BENI

Sono state le intercettazioni ambientali dei colloqui captati al capezzale dell'imprenditore barese Michele Labellarte, presunto riciclatore delle ricchezze del clan Parisi deceduto nel settembre scorso dopo una lunga malattia, a portare al sequestro del patrimonio il cui valore è stimato in 220 milioni di euro e agli 83 arresti eseguiti.

Gladiator
02-01-10, 21: 34
02 gennaio 2010

Consegnati giocattoli a bimbi presso la "Scuola di Coppito"

Giocattoli ai bambini delle aree terremotate nella palestra della caserma di Coppito che ha ospitato il vertice del G8 nel luglio scorso. Li hanno consegnati il generale della Guardia di Finanza, Fabrizio Lisi, e il presidente della Provincia, Stefania Pezzopane. Quello stesso spazio che aveva accolto i grandi della terra é ora, per tutta la giornata di oggi, affollato da centinaia di bambini che giocano con le installazioni gonfiabili messe a disposizione della “Five Project” di Latina e ricevono in regalo i giochi offerti dalla Coop centro Italia. Si tratta del primo appuntamento della Provincia per questo nuovo anno. “Volevamo investire sulle nuove generazioni - ha commentato il presidente della provincia, Stefania Pezzopane - per questo motivo abbiamo organizzato un evento dedicato a tutti i nostri bambini nella palestra simbolo del terremoto e del G8″. Dal generale Fabrizio Lisi l’auspicio che attraverso questa iniziativa possa, per le famiglie aquilane, “arrivare un anno eccezionale. Un anno di rinascita e di ricostruzione. E’ l’augurio - ha proseguito - che faccio a tutti quelli che sono ospiti della nostra caserma ma anche di quelli che sono all’Aquila e fuori”. “Noi - ha detto ancora Lisi - ci saremo sempre per questa città. Ci siamo stati dal 6 aprile, poi durante il G8, e metteremo le nostre strutture a disposizione della rinascita dell’aquila sino a quando sarà necessario”.

fabr
02-01-10, 22: 06
Scafisti sotto scacco: 800 kg di droga sequestrata in operazione della Guardia di Finanza
Sabato 02 Gennaio 2010 10:42 Giovanni di Noi
Son saliti a ben 800 i chilogrammi di droga - marijuana nello specifico - sequestrati dai militari della Compagnia di Otranto della Guardia di Finanza, in forza al Comando Provinciale di Lecce. L’illecito materiale “galleggiante”, quasi certamente sarebbe risultato facente parte di un carico trasportato dagli scafisti senza scrupoli giunti dall’Albania e poi fatto spiaggiare davanti alle coste salentine nei pressi di Castro.

Operazione “immane” che dura ormai da diversi giorni e che sta tenendo impegnati i reparti della Compagnia di Otranto: quella degli uomini della Gdf, al Comando del Capitano Luca Petrocchi. Inizialmente i chilogrammi di marijuana che i "baschi verdi" erano riusciti a recuperare erano stati 400. Ma con il passare delle ore e con i rinforzi giunti da Bari che aveva fatto convergere i reparti aeronavali idonei anche al volo notturno, il bilancio della marijuana sequestrata continua a salire di ora in ora. Ma andiamo con ordine. Tutto sarebbe cominciato nella notte tra il 30 ed il 31 dicembre us quando un elicottero della Guardia di Finanza in perlustrazione a “largo raggio” ha notato alcuni borsoni di grande dimensione galleggiare in acque molto alte. Stando a quanto fa sapere lo stesso Comandante della Compagnia della Gdf di Otranto, il capitano Luca Petrocchi direttamente al cronista che lo ha intervistato al proposito in queste ore, la droga era suddivisa in centinaia di panetti e bisognerà ora cercare di capire per quale motivo sia stata abbandonata dagli scafisti della morte, come vengono ora definiti gli scafisti giunti dall’Albania carichi di droga, che avrebbero però - pare – cercato di raggiungere la costa proprio nella scorse notte antecedente il capodanno poiché il mare agitato è la condizione ideale preferita dagli scafisti che in tal modo credono di poter evitare i serrati controlli della Guardia di Finanza e delle forze dell’ordine in genere. Infatti proprio nei giorni scorsi gli uomini dell’Arma avevano effettuato un sequestro simile seppur non di tale ingente portata. Ma le indagini dovranno cercare di appurare anche se magari, la droga sia stata volutamente depositata lì in mare in attesa che qualche “basista” andasse a ritirarla per rifornire la zona cui era destinata.

In questo caso le indagini dovranno convergere sui potenziali basisti che avrebbero dovuto prestarsi al gioco. Certo è che è andata loro male. Molto male - grazie all’operato della Guardia di Finanza della compagnia di Otranto - considerato che l’ingente quantitativo si trova ora assicurato nelle mani della giustizia. Ed i controlli come pure le sorprese per gli scafisti di morte non finiscono qui. Anche perchè tra il materiale recuperato c'era anche un grande borsone contenente biancheria ed indumenti usati dagli scafisti per cambiarsi d'abito.

Victor
13-01-10, 18: 22
Narcotraffico col camper, 15 arresti alla gang dei calabresi

http://www3.varesenews.it/immagini_articoli/201001/img_0690.jpg

Sembravano gite di piacere, in coppia con il camper, ma erano viaggi criminali per la droga. Gli Maxi sequestro di drogaimportatori del varesotto sono stati scoperti da una inchiesta dei carabinieri. La base operativa era Saronno, dove un gruppo di calabresi utilizzava una immobiliare per reinvestire i guadagni che, secondo le accuse, erano stati parzialmente ottenuti grazie al traffico internazionale di stupefacenti. Il reparto operativo di Varese li ha incastrati, insieme alla Gdf di Bologna, bloccando in tre occasioni il camper, utilizzato per gli spostamenti, sulla rotta Barcellona, Genova, Saronno. Tre colpi in serie: 412 chili di hashish bloccati il 15 ottobre 2008 nel porto di Genova, 31 chili di hashish trovati in un camion da carabinieri e Gico della Gdf il 27 marzo 2009, 26 kg di cocaina trovati in un bus dalle fiamme gialle a Pavia.

In totale sono stati operati 14 arresti: 11 in carcere, 4 ai domiciliari, viene contestata l’associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale di droga. Alcuni della banda, di origine calabrese sono già in carcere perché colti in flagranza durante alcuni di questi viaggi con la droga in camper. L’indagine condotta dalla Direzione distrettuale antimafia di Milano e dai carabinieri di Varese, ha tracciato il quadro complessivo della rotta dell’hashish: approvvigionamento a Barcellona, viaggio in nave, sbarco a Genova, smistamento a Saronno, vendita a Milano, Lucca, Torino, Livorno, Cagliari, Sicilia. Per occultarsi usavano l’immobiliare San Giorgio, una ditta chiusa dopo gli arresti, intestata a dei prestanome. Il capo dell’organizzazione sarebbe Giorgio Lucisano, imprenditore edile 50 enne della provincia di Reggio Calabria residente a Saronno: con lui sono stati raggiunti dall’ordine di cattura, una complice già arrestata a suo tempo, Piersilvia Amico, 46 anni, assistente di asilo ad Arese, Rocco Gatto, classe 1943, trovato su un camper durante un trasporto di droga a Genova. Rocco Angilletta, saronnese di origine calabrese nipote del Lucisano, classe 1964, Elia Scognmaiglio, nipote del boss saronnese di origine calabrese, classe 1976, Leo Graziano Viola , 1968, interinale per la Sicilia, Salvatore Melis, 1960, cagliaritano, terminale per la Sardegna, Giovanni Calvi, classe 1977, Locri, terminale in Calabria.

Il bilancio finale è di 500 chili di hashish sequestrati, insieme a 27 chili di cocaina.

http://www3.varesenews.it/immagini_articoli/201001/img_0697.jpg

Le indagini hanno preso quota nel febbraio 2008, quando Scognamiglio spara colpi di mitraglietta, insieme a un complice, contro un concessionario di Bergamo. I carabinieri, con le intercettazioni, scoprono che la banda aveva perso, per un controllo doganale, un’auto che voleva vendere in Mauritania. In realtà, c’era dietro uno dei metodi di autofinanziamento del gruppo, ovvero acquistare vetture da concessionari, magari compiacenti, salvo poi farle sparire dicendo che erano state rubate: in questo modo incassavano i soldi dell’assicurazione, e rivendevano le auto in paese, per lucrare, in un paese africano, dove nessuno avrebbe mai potuto rintracciarne i dati.

I calabresi era estremamente accorti. Solo in un caso hanno sbagliato qualcosa. Di ritorno da un viaggio in camper in cui avevano venduto stupefacenti in Sardegna, a Saronno, si sono fatti rubare la macchina dove avevano nascosto 43mila euro di provento illecito. i ladri, un gruppo di nomadi furbi, avevano adocchiato una fiammante Audi Q7 lasciata incautamente con le porte aperte. I calabresi l’hanno recuperata in un pomeriggio, dopo una turbolenta “inchiesta” tra gli ambienti della mala, presentandosi al campo nomadi di Garbagnate con le pistole. Se ne sono tornati a casa con tante scuse e la macchina.

fabr
15-01-10, 18: 25
Maxi sequestro della Guardia di Finanza di Siena: 43 chili di marijuana. Arrestato 50enne olandese
13-01-2010 MAXI SEQUESTRO DROGA SIENA | Con il sequestro di oltre 43 chili di droga la Guardia di Finanza di Montepulciano ha assestato un duro colpo al traffico internazionale di sostanze stupefacenti. A finire nelle maglie dei controlli delle Fiamme Gialle è stato un cittadino olandese di 50 anni che a bordo di una station wagon Opel Astra, presa a noleggio in Olanda, aveva sistemato con cura 4 grandi borsoni di tela blu, 2 nei sedili posteriori e 2 nel bagagliaio. Al loro interno, diversi sacchi di cellophane trasparente contenevano complessivamente 43 chili di marijuana e 120 grammi di hashish.

L 'autovettura è stata notata in prossimità del casello autostradale di Montepulciano. La sua velocità e la targa straniera hanno insospettito i finanzieri che si trovavano sul posto per eseguire un controllo del territorio, secondo le direttive emanate in ambito provinciale dal Comando della Guardia di finanza con base a Siena.

Al controllo l'olandese ha esibito una patente rilasciata dalle autorità italiane. Al suo interno le stesse generalità del passaporto, ma l 'indicazione di una residenza romana ha incuriosito ulteriormente i finanzieri. Interrogati via radio i terminali di polizia il documento è risultato falso e avrebbe evitato all'olandese di essere scoperto in caso di un controllo approssimativo. Quella patente, con quel numero, non è stata mai rilasciata da alcuna Prefettura.

A quel punto sono scattati altri e più serrati controlli. Il mezzo è stato perquisito e la sorpresa è stata grande: all 'interno dei 4 grandi borsoni l 'enorme quantitativo di droga. L 'uomo veniva immediatamente scortato in caserma e tratto in arresto per traffico internazionale di droga mentre l 'autovettura e le sostanze stupefacenti venivano sequestrate.

Lo stupefacente, secondo le prime ricostruzioni degli inquirenti, sarebbe stato acquistato in Olanda per poi essere dirottato sul mercato toscano e laziale anche se su questo particolare i finanzieri devono ancora fare piena chiarezza. L'olandese arrestato rischia fino a 30 anni di reclusione. A dirigere le indagini la Procura della Repubblica di Montepulciano.
fonte valdelsa.net

Victor
21-01-10, 22: 40
Un'altra importante operazione delle fiamme gialle.

I militari della Guardia di Finanza dei Comandi Provinciali di Roma e Napoli hanno arrestato 17 persone, mentre 2 sono sfuggite alla cattura, per ordine del Gip del Tribunale di Napoli su richiesta della Procura della Repubblica partenopea - Sez. Criminalità Economica, nei confronti degli appartenenti ad un gruppo che operava nell'illecita duplicazione, "in forma imprenditoriale", di opere audiovisive tutelate dal diritto d'autore.

I finanzieri del Gruppo di Fiumicino hanno avviato le indagini un anno e mezzo fa, a seguito del sequestro nei pressi dell'aeroporto
"Leonardo da Vinci" di un'ingente partita di CD/DVD illeciti destinati a rifornire il mercato laziale.

Lo sviluppo delle investigazioni consentiva, nei mesi successivi, di sequestrare altre partite durante il trasporto da Napoli a Roma,
denunciandone i responsabili alla magistratura sia in stato d'arresto che a piede libero.

Le indagini, avviate dall'autorità giudiziaria di Roma e successivamente dirette dalla Procura della Repubblica di Napoli, territorialmente
competente, hanno evidenziato l'esistenza di una solida e ben organizzata struttura criminale capace di produrre in poco tempo decine di migliaia di CD e DVD ed in grado di fare immediatamente fronte ai sequestri subiti, rifornendo senza interruzione i propri clienti capitolini ed in altre città del Centro Italia.

Gli indagati, organizzati secondo una precisa ripartizione di ruoli, curavano in proprio tutte le fasi dell'illecita attività: dalla produzione, masterizzando le opere audiovisive in impianti siti all'interno di insospettabili abitazioni nel cuore di Napoli, al rifornimento dei materiali occorrenti, quali supporti vergini, custodie e locandine, dalla raccolta degli ordini dai clienti, quasi esclusivamente extracomunitari, al trasporto del materiale a destinazione ed all'acquisizione dei "master" dai quali effettuare le ulteriori copie.

A quest'ultima attività provvedeva un esperto informatico che, grazie alle sue competenze, realizzava i "master" scaricando films di
primissima visione in lingua straniera, disponibili su siti internet di paesi esteri ove gli stessi vengono immessi nel circuito cinematografico in anticipo rispetto a quello italiano.

Le indagini hanno consentito di localizzare i luoghi di riproduzione e stoccaggio del materiale illecito, sottoposti a perquisizione su disposizione della Procura della Repubblica con il sequestro, in due distinte occasioni, di 4 centrali di duplicazione clandestina, 286
masterizzatori, 106.000 CD e DVD illegalmente duplicati, 92.000 custodie e locandine destinate al loro confezionamento e la
denuncia di 19 responsabili, di cui 12 in stato d'arresto; nel corso delle perquisizioni sono state anche sequestrate due pistole con matricola abrasa.

Nonostante il duro colpo subito, l'attività illecita, dopo un breve periodo di riorganizzazione, veniva riavviata, come testimoniano le
intercettazioni telefoniche ed i sequestri di merce illecita destinata a rifornire il mercato "pirata" della capitale, tra cui quello di CD musicali del 59° Festival di Sanremo, effettuato mentre la rassegna canora era in corso.

All'esito degli accertamenti, la Procura della Repubblica di Napoli ha chiesto al Giudice per le Indagini Preliminari l'emissione delle misure restrittive personali nei confronti di tutti i responsabili dell'illecito traffico, eseguite nella nottata odierna dai finanzieri dei Comandi Provinciali di Roma e Napoli, rispettivamente agli ordini del generale A. D. G. e del generale G. M..

Agli indagati vengono contestati i reati di associazione a delinquere, ricettazione e violazione delle norme sul diritto d'autore.

Gli Ispettori del Servizio Antipirateria della S.I.A.E., che hanno fornito collaborazione tecnica durante le indagini, esaminando il materiale sequestrato, hanno riconosciuto l'elevata qualità delle opere illecitamente riprodotte nonchè l'eccellente livello tecnologico degli impianti utilizzati.

Ingenti i guadagni conseguiti lungo tutta la filiera dell'illecito commercio: i DVD "pirata", pronti per la vendita e costati all'organizzazione criminale circa 40 centesimi, venivano ceduti in grande quantità ad un prezzo di 60/70 centesimi per essere poi rivenduti, al dettaglio, nelle piu' affollate strade dello shopping capitolino, tra 5 e 7 euro., poi, ad acquisire l'audio in lingua italiana al momento della prima proiezione nei cinema nazionali; infine, utilizzando uno specifico software, sincronizzava il video e l'audio così ottenuti, conseguendo la
disponibilità dei "master" ed avviando la duplicazione illegale su vasta scala, già poche ore dopo la prima visione cinematografica.

dal sito gdf.

ermesgdf
22-01-10, 14: 17
(ANSA) - VIBO VALENTIA, 21 GEN -La Guardia di Finanza ha sequestrato beni per 5 milioni di euro nei confronti di Nicola Fiare', presunto esponente della 'Ndrangheta. I beni di cui e' in corso il sequestro sono stati individuati a Roma e nella provincia di Vibo Valentia. L'operazione viene condotta dai finanzieri del Gico di Catanzaro e del Nucleo di Polizia tributaria di Vibo Valentia, in collaborazione con lo Scico di Roma.

21 Gen 08:28

Roma, 21 gen. - (Adnkronos) - Il Comando provinciale della Guardia di Finanza di Roma ha concluso un'operazione nel settore del contrasto alla criminalita' economica e di aggressione ai patrimoni illecitamente accumulati. Al termine di complesse e articolate indagini, durate due anni, il Gruppo investigativo sulla criminalita' organizzata (Gico) ha denunciato all'Autorita' Giudiziaria capitolina 15 persone che avevano costituito un pericoloso sodalizio criminale, operante prevalentemente nella Capitale, responsabile di prestiti a tassi usurari, del conseguente riciclaggio delle disponibilita' accumulate, nonche' di reiterati reati fiscali.

Le Fiamme Gialle del Nucleo di polizia tributaria, coordinate dalla Procura della Repubblica di Roma-Direzione distrettuale antimafia, nelle persone del procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo e dei sostituti Giuseppe De Falco e Rodolfo Maria Sabelli, hanno eseguito indagini patrimoniali nei confronti di tutti gli appartenenti all'organizzazione criminale pervenendo al sequestro di numerosi beni di ingente valore e di illecita provenienza, quali ville, appartamenti, terreni, aziende, orologi preziosi, autovetture, titoli di credito e polizze assicurative, per un valore complessivo pari a oltre dieci milioni di euro.

L'attivita' ha consentito di far piena luce su un'intricata rete di transazioni finanziarie effettuate tra diverse societa', intestate a prestanome, ma di fatto gestite da un unico soggetto, tese a 'ripulire' e a reintrodurre nel circuito dell'economia legale denaro proveniente dall'attivita' di usura. Nel corso delle indagini, gli investigatori hanno tratto in arresto un latitante appartenente alla criminalita' organizzata calabrese, destinatario di due misure di sicurezza detentive, con il quale i soggetti indagati erano in affari.

(ASCA) - Napoli, 20 gen - Commentando l'operazione compiuta oggi dalla Guardia di Finanza e i carabinieri del Ros, nell'area del vesuviano, il ministro degli Interni, Roberto Maroni, ne sottolinea l'importanza rispetto alla quantita' di beni mobili e immobili sequestrati: ''E' stata un'operazione che ha sgominato i clan Gallo-Vangone-Limelli e che ha fatto molto, molto male''. In sostanza, il ministro ribadisce l'importanza del colpire i clan di camorra, comunque tutte le organizzazioni criminali, nella parte per loro piu' vitale: il patrimonio. Maroni ricorda che solo nell'operazione di questa mattina, ''partita da Napoli ma che ha interessato ben 10 regioni'' la Guardia di Finanza e i Ros hanno compiuto ben 85 arresti e sequestrato 31 societa', 122 beni immobili, 160 auto, 480 conti correnti bancari per un valore complessivo di 65 milioni di euro.

Riggs
23-01-10, 11: 32
Cocaina sull’asse Gioia-Crotone-Catanzaro – La GdF ha smascherato un traffico di droga che ruotava attorno a una famiglia della Piana e si ramificava in altre città della regione – Trentaquattro in manette e 60 indagati. In 7 mesi smistati dodici chili di droga. Le “vedette” nei quartieri
REGGIO CALABRIA – Si muovevano con circospezione; sparpagliavano sentinelle nel quartiere per neutralizzare gli appostamenti dei finanzieri; al telefono tentavano di rendere impenetrabili le conversazioni, ma i finanzieri che ascoltavano sapevano che «vino, caffè, assegni, meloni e cavalli» erano in realtà merce di copertura per l’emporio della cocaina che gestivano a Gioia Tauro, con succursali a Crotone e Catanzaro.

Poi quando la pressione degli investigatori è diventata palpabile, hanno provato a chiudersi a riccio. «Perché qua – temeva uno degli arrestati intercettato che aveva scoperto microspie nella macchina – ci fanno un c….così». E così è stato. Ieri la Guardia di finanza ha tirato la rete di un’inchiesta (operazione “Alba chiara”) che ha smascherato un capillare traffico di cocaina.

Lo sforzo operativo ha impegnato duecento finanzieri, in gran parte dislocati nei quartieri Ciambra e Monacelli a Gioia Tauro, epicentro dello sforzo investigativo. In tutto sono 38 le persone raggiunte da misure cautelari (29 in carcere, 5 agli arresti domiciliari e 4 con obbligo di dimora). Ma l’operazione aveva un raggio ben più ampio (sono sessanta gli indagati), ridimensionato dalla scrematura del Gip del Tribunale di Reggio, Domenico Santoro.

Gli indagati sono accusati di associazione a delinquere finalizzata allo spaccio di cocaina. Genitori, figli e donne, partecipavano – secondo gli investigatori – all’attività familiare. Una sorta di “formicaio” che in soli sette mesi avrebbe smistato 12 chili di cocaina con un giro d’affari da due milioni di euro.

Infatti l’inchiesta – in questa fase – ha fatto inceppare gli ingranaggi che movimentano al dettaglio il mercato della droga. Secondo la ricostruzione degli inquirenti le redini dell’organizzazione erano in mano ai fratelli Damiano e Antonio Bevilacqua, attorno ai quali ruotava un gruppo familiare capace di supportare l’attività come una catena di montaggio.

D’altronde, scavando nell’anagrafe tributaria gli inquirenti hanno accertato che buona parte degli indagati non dichiarava redditi e non svolgeva altre attività lavorative. Così c’era chi aveva il compito di apripista, guidando l’auto che precedeva il corriere con la droga; poi c’era la donna che si occupava solo di contabilità, segnando i crediti dei clienti e i debiti nei confronti dei fornitori.

In questo scenario emergeva – sulla base dell’attività investigativa – - il ruolo di Vincenzo Trunfio, indicato dalla Guardia di finanza come l’anello di congiunzione con i quartieri più alti, la cerniera di trasmissione che alimentava il sottobosco con puntuali forniture di cocaina.

L’inchiesta si è messa in moto nel 2007 con il solito controllo di routine sul territorio. Da qui i finanzieri hanno iniziato la scalata investigativa, nella prima fase supportata dalla procura di Palmi. Poi si sono affiancati i pubblici ministeri della direzione distrettuale antimafia.

A richiedere le misure cautelari sono stati i pm della Dda Roberto Di Palma, Stefano Musolino e Giuseppe Bontempo.

Il raggio d’azione del traffico di droga non era circoscritto a Gioia Tauro, ma si estendeva anche Crotone e a Catanzaro, dove i fratelli Bevilacqua avevano altri “canali di distribuzione”. In queste due città, infatti, il mercato degli stupefacenti poteva contare sui flussi di cocaina che partivano da Gioia Tauro.

Ma in quale logica s’inquadrano i Bevilacqua nello scenario mafioso della Piana?

Gli investigatori hanno una lettura chiara: «Manovalanza emergente nell’orbita dei Piromalli. Si tratta di un’organizzazione che nelle dinamiche criminali dell’area di Gioia Tauro – hanno spiegato ieri in conferenza stampa il colonnello e il capitano della Finanza, Alberto Reda e Luca Barbara – sta assumendo nuovi spazi, andando progressivamente a sostituirsi a gruppi storici quali quello dei Molè, attualmente in grave difficoltà».

L’offensiva investigativa di ieri ha segnato la convergenza tra diverse articolazioni della Guardia di finanza. Il Comando provinciale di Reggio Calabria ha coordinato uno sforzo operativo che ha fatto leva anche sui contributi dello Scico di Roma e del Gruppo aeronavale di Messina.

ermesgdf
23-01-10, 20: 11
operazione gdf a Conza
http://www.irpinianews.it/Cronaca/news/?news=61367

Guardia di Finanza sequestra l'azienda Villa Pini
CHIETI. La Guardia di Finanza, su disposizione del Gip del tribunale di Chieti, ha provveduto al sequestro dell'azienda Villa Pini il proprietario coinvolto nella sanitopoli abruzzese.

Lo ha comunicato nel corso della seduta del Consiglio regionale il presidente della Giunta, aggiungendo che come amministratore giudiziario è stato nominato Ugo Zurlo.
Questo è il primo provvedimento che coinvolge l'azienda in relazione alla gestione della stessa e al mancato pagamento degli stipendi.
A novembre scorso, invece, il Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Pescara aveva eseguito dei sequestri preventivi, finalizzati alla confisca per equivalente, di beni mobili e immobili di proprietà dell'imprenditore della sanità privata e della società a lui riconducibile.
La gestione della società non era stata toccata.
A disporre i sequestri era stato il gip del Tribunale di Pescara su richiesta del pool di magistrati che indaga sulle presunte tangenti nel mondo della Sanità.
Le somme illegittimamentei sarebbero pari a circa 33 milioni di euro.
Angelini, anch'egli indagato, è il grande accusatore dell'ex governatore d'Abruzzo Ottaviano Del Turco, quest'ultimo arrestato nel luglio del 2008 nell'ambito dell'inchiesta che decapitò la giunta di centrosinistra dopo le rivelazioni sulle presunte tangenti pagate ai politici dal patron di Villa Pini.
Nei mesi scorsi sulla vicenda di Villa Pini - con i dipendenti che non percepiscono stipendi da dieci mesi - era intervenuta anche la commissione parlamentare guidata da Ignazio Marino che aveva chiesto un intervento rapido a tutela dei lavoratori.
Nei giorni scorsi sono state confermate le trattative per l'aquisto del gruppo sanitario da parte della Neuromed di Pizzilli (Isernia), che fa capo al gruppo della famiglia dell'eurodeputato (Pdl).
«Con il sequestro di tutte le strutture del gruppo Villa Pini, finalmente si potranno risolvere i problemi dei lavoratori, con un interlocutore più affidabile», ha commentato il segretario generale della Cgil-Fp Abruzzo.
«Chiederemo immediatamente - ha sottolineato Ranieri - al commissario di richiedere la cassa integrazione per i 1.600 lavoratori del gruppo, visto che la Regione nei giorni scorsi aveva riferito che l'unico ostacolo all'erogazione era rappresentato dalla richiesta da parte di Angelini».





Mafia, maxi sequestro di 550 milioni di euro





PALERMO. La Direzione Investigativa Antimafia e la Guardia di Finanza hanno sequestrato beni per un valore complessivo di oltre 550 milioni di euro.



Il Tribunale di Agrigento, accogliendo due autonome proposte avanzate, separatamente, dal Direttore della Dia, generale dei carabinieri Antonio Girone, e dalla Dda di Palermo, con il coordinamento del Dipartimento criminalità economica della Dda del capoluogo siciliano, diretto dal dottor Roberto Scarpinato, ha disposto la misura di prevenzione patrimoniale nei confronti dell’imprenditore agrigentino.

Cascio, già condannato nell’ambito del processo “Mafia & Appalti”, con sentenza passata in giudicato, a sei anni di reclusione per associazione a delinquere di stampo mafioso, per avere preso parte al noto “sistema Siino” - ideato dall’indiziato mafioso, “ministro dei lavori pubblici” di Cosa Nostra - il 2 settembre 2008, è stato inoltre destinatario di ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip di Palermo, poiché ritenuto responsabile “di avere partecipato ad un sodalizio criminoso, organico a cosa nostra, al fine di acquisire il controllo di attività economiche e realizzare ingiusti vantaggi e profitti dal 1994 al 2008”.

In particolare, Cascio, secondo l’accusa, ha gestito attività economiche e lavori in subappalto, nonché interessi imprenditoriali per conto di esponenti dei clan, assicurandosi il controllo monopolistico del mercato del calcestruzzo e del movimento terra. Con la forza intimidatrice, derivante dallo status di mafioso, ha imposto, unitamente ad altri sodali, tale controllo sugli altri operatori economici del settore che, con prezzi estremamente concorrenziali, tentavano di inserirsi nelle forniture. Lo stesso ha avuto, inoltre, rapporti con Filippo Guttadauro, 59 anni, fratello del 62enne Giuseppe, medico, già reggente il mandamento mafioso di Brancaccio, coniugato con Rosalia Messina Denaro, sorella del noto latitante Matteo Messina Denaro, ritenuto il successore di Bernardo Provenzano alla guida di Cosa Nostra.

L’imponente operazione ha interessato società operanti nel settore del commercio degli inerti, del calcestruzzo e degli appalti, nonché beni mobili ed immobili ed è il risultato di articolate indagini economiche e patrimoniali svolte sul conto del precitato Cascio e delle società a lui riconducibili nell’arco degli ultimi trent’anni, che hanno consentito di accertare, tra l’altro, la sperequazione patrimoniale.

Sono stati sottoposti a sequestro preventivo: 15 tra ditte individuali e società di capitali operanti prevalentemente nel settore edilizio ed intestatarie, tra l’altro, di: 200 appezzamenti di terreno siti nelle province di Trapani e Agrigento; 90 fabbricati (appartamenti, magazzini e autoparchi); 9 stabilimenti industriali, tra cui diversi silos siti nel Porto di Mazara del Vallo; 120 automezzi (autovetture, pale meccaniche, camion, escavatori, ecc.). Sequestrati, inoltre, beni direttamente riconducibili a Cascio ed alla moglie, anche per interposta persona fisica e giuridica: 60 appezzamenti di terreno e 80 fabbricati (ville, appartamenti, palazzine, autorimesse e magazzini) siti nelle province di Trapani ed Agrigento; 50 veicoli di differenti cilindrate; una imbarcazione da diporto.

fabr
30-01-10, 16: 18
Gioia Tauro. Sequestrate oltre 12 tonnellate di sigarette
GIOIA TAURO 29/01/2010. Continua incessante l’attività repressiva della Guardia di finanza e della Dogana nel porto a contrasto dei traffici illeciti nel settore del contrabbando di sigarette. Due distinte operazioni anticontrabbando, condotte congiuntamente dai militari della 1ª Sezione operativa della locale Compagnia e dai funzionari del Servizio di vigilanza antifrode doganale, hanno consentito, di rinvenire oltre 12 tonnellate di sigarette di contrabbando. Le brillanti attività concluse, sono il risultato della perfetta sinergia degli investigatori, impegnati quotidianamente ad effettuare un’attenta “analisi dei rischi”, eseguita incrociando i dati e monitorando le rotte delle navi e gli scambi commerciali, previsti all’interno dell’area portuale gioiese. Particolarmente interessanti e fantasiosi si sono rivelati alcuni dettagli delle spedizioni sequestrate. I contrabbandieri, allo scopo di “camuffare” un carico di 4.000 chilogrammi di sigarette di contrabbando, hanno dichiarato sulla documentazione doganale che lo stesso, destinato in Sicilia e proveniente dalle Filippine, conteneva addirittura “aiuti umanitari”. Un’apposita perizia eseguita successivamente al sequestro, ha determinato che le sigarette effettivamente trasportate all’interno del container, marca “Benson & Hedges”, erano anche contraffatte. Il valore della merce sequestrata ammonta a 628.891 euro con un totale di tributi evasi pari a 534.485 euro. A brevissima distanza temporale, il certosino lavoro di “intelligence” del personale specializzato, ha consentito di scoprire un altro carico di sigarette di contrabbando, ancora più sostanzioso, relativo ad una spedizione composta da 41.150 stecche di sigarette, corrispondenti a 8.230 chilogrammi, marca “Alhamraa”, occultate da 50 box doccia di ottima qualità. Prima di procedere all’ispezione fisica del container, la conferma della presenza delle bionde è stata ottenuta sfruttando la tecnologia dell’apparecchiatura “Silhouette Scan”, con la quale è stato controllato il contenitore, già “cartolarmente” selezionato dal personale preposto. L’esame, effettuato sottoponendo ai raggi “X” il contenuto della spedizione, ha fatto immediatamente rilevare la non omogeneità del carico, rispetto ai colli contenenti “box doccia”, dichiarati nella documentazione doganale. Il valore di tale merce sequestrata ammonta a 1.300.445 euro con un totale di tributi evasi pari a 1.105.229 euro. Gli investigatori, fin dal 2009 avevano focalizzato la loro attenzione sui traffici di merce proveniente dal Medio Oriente. Lo scorso anno infatti, all’interno del porto, monitorando le spedizioni giunte prevalentemente da analoghe rotte commerciali, sono state sequestrate oltre 50 tonnellate di sigarette di contrabbando. fonte "La Gazzetta del Sud" e "Reggiopress".http://reggiopress.blogspot.com/2010/01/gioia-tauro-sequestrate-oltre-12.html

ermesgdf
30-01-10, 21: 46
Guardia Di Finanza: Tutti I Dettagli Della Maxi Operazione "Punto Com"
Cronaca 18 Novembre 2008 @ 15:47Maxi operazione della Guardia di Finanza di Siracusa. Scoperta e sgominata organizzazione criminale che gestiva la raccolta illegale di scommesse sportive via internet in tutte le province della Sicilia orientale

Questa notte è stata eseguita l’operazione battezzata “PUNTO COM” in adempimento a misure cautelari disposte dal G.I.P. su specifica richiesta della Procura di Siracusa.
Gli uomini delle fiamme gialle del Comando Provinciale di Siracusa hanno tratto in arresto 10 persone ritenute responsabili a vario titolo, di essersi associate al fine di creare e gestire siti internet, assolutamente illegali e sconosciuti al sistema monopolistico statale, che sarebbero serviti per la raccolta di scommesse sportive on line.

-30 Persone Denunciate All’a.G.
-20 Denunciati A Piede Libero
-3 Le Ordinanze Di Custodia Cautelare In Carcere

Indagini Tecniche :
-170.000 Conversazioni “Registrate”
-12.000 Ore Di Ascolto

Sequestrati:
1 Un intero compendio aziendale operante nel settore dei videogiochi
1 Società operante nel campo dell’informatica
1 Agenzia di raccolta scommesse telematiche
1 Sala da gioco

fabr
03-02-10, 16: 25
Scoperte discariche abusive con oltre 30 tonnellate di materiale tossico

Cosenza, 3 feb. (Adnkronos)

Due discariche abusive e oltre 30 tonnellate di materiale tossico e altamente pericoloso sono state sequestrate dalla Guardia di Finanza di Scalea lungo il Tirreno cosentino.
La prima, di circa 200 metri quadrati, rinvenuta nei pressi di San Nicola Arcella, costituisce ''un vero e proprio monumento dell'illegalità ambientale'', spiegano i finanzieri.

Sul terreno sono stati rinvenuti materiale di risulta, in gran quantità, numerosi mobili ed elettrodomestici e circa 6 tonnellate di ''eternit'' frantumato, quindi altamente pericoloso per la salute e l'incolumità pubblica.

Il proprietario del terreno è stato denunciato per violazione delle disposizioni in materia ambientale.

La seconda discarica abusiva, di circa 600 metri quadrati, è stata invece scoperta nel territorio comunale di Grisolia, in una zona rientrante nell'area sottoposta a tutela dal Parco nazionale del Pollino.

Quella parte di territorio è definita ''zona 2'' ovvero di rilevante interesse naturalistico, paesaggistico e culturale, con limitato grado di antropizzazione e dove, quindi, vige il divieto di apertura di discariche anche autorizzate.

Sono stati rinvenuti rifiuti di diverso genere, tra cui anche la carcassa bruciata di un'automobile sulla quale sono state avviate indagini per accertarne la provenienza o l'eventuale impiego per delitti.

fonte - sito GdF

Victor
07-02-10, 21: 58
Palermo, 4 febbraio 2010


http://www.mondopoliticablog.com/wp-content/uploads/2008/03/banconote.jpg
Un evasione fiscale di circa un milione di euro è stata scoperta, durante un controllo, dalla Guardia di Finanza di Termini Imerese (Palermo).

In particolare il controllo è stato eseguito su una ditta individuale che si occupa di materiale da costruzione a Caccamo, nel Palermitano.

L'attività ispettiva delle Fiamme Gialle ha permesso di accertare che il titolare della ditta, S.R., per l'anno di imposta 2009 non ha registrato sulle prescritte scritture contabili ricavi per oltre 1,3 milioni di euro, omettendo di versare all'erario Iva per circa 260mila euro.

I finanzieri hanno quindi avanzato la richiesta, all'ufficio delle entrate, di applicazione della misura cautelare del sequestro a
garanzia del credito dell'erario che consente all'amministrazione finanziaria di chiedere, con istanza motivata l'iscrizione di ipoteca sui beni del trasgressore e, di conseguenza, l'autorizzazione a procedere al sequestro conservativo dei suoi beni, compresa l'azienda.

ermesgdf
09-02-10, 14: 17
Siracusa: operazione della GdF contro immigrazione clandestina. Arrestato un egiziano

Cronaca 7 Gennaio 2010 @ 11:21Login o registrati per inviare commentiCommentaNell’ambito dei servizi di vigilanza dell’area portuale aretusea, finalizzati alla repressione dei traffici illeciti e dei fenomeni di immigrazione clandestina, militari della dipendente Compagnia di Siracusa procedevano al fermo di 2 soggetti extracomunitari che dopo aver fatto accesso all’area soggetta a vigilanza doganale salivano velocemente a bordo di un peschereccio ormeggiato in banchina.
I militari pertanto procedevano agli immediati controlli di rito per l’identificazione dei due soggetti fermati, dei quali veniva accertata la nazionalità egiziana.

Per uno di loro emergeva, con l’ausilio del sistema informatizzato di identificazione delle impronte digitali in uso alla Questura di Siracusa, la presenza di diversi “alias” rilasciati in occasione di precedenti controlli da parte delle Forze di Polizia (Linosa, Fiumicino, Caserta).

In particolare è emersa a carico dello stesso l’esistenza di un provvedimento di espulsione dal territorio dello Stato emesso dal Questore di Caserta, sin dal 23 ottobre 2008, a cui l’immigrato non aveva ottemperato, permanendo in clandestinità nel territorio nazionale.

Tenuto conto dell’esito degli accertamenti prontamente eseguiti, l’extracomunitario egiziano clandestino, di anni 32, sentito il conforme parere del Magistrato di Turno presso la locale Procura della Repubblica, veniva tratto in arresto per inottemperanza alle disposizioni in materia di soggiorno ed in particolare per violazione all’articolo 14, comma 5-ter, del relativo testo unico (Dlgs 286/98), così come modificato dal recente pacchetto sicurezza (legge 15 luglio 2009, n.94).

Il soggetto veniva, quindi, associato alla Casa Circondariale “Cavadonna”, a disposizione dell’A.G. competente.

Sono tuttora in corso indagini finalizzate ad accertare eventuali ipotesi di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina a carico del comandante del peschereccio sul quale il soggetto di nazionalità egiziana veniva notato salire a bordo.

gescomania
10-02-10, 17: 03
Tangenti, presi due finanzieri
arrestati dai loro stessi colleghi
I due uomini della Guardia di finanza obbligavano i titolari di società della zona di Pozzuoli a versare tangenti di diverse migliaia di euro con la garanzia di omettere, se avessero pagato, la contabilità in nero. Chi provava a fare resistenza veniva minacciato di ritorsioni, proprio sul fronte delle verifiche fiscali
Concussione continuata e falso in atto pubblico: sono i reati di cui rispondono un maresciallo e un brigadiere della Guardia di finanza, in servizio nella compagnia di , che riscuotevano tangenti dagli imprenditori sottoposti a verifica fiscale.

xxxxx, e xxxxx, sono stati arrestati oggi dai dai "colleghi" di Giugliano, su richiesta della Dda. Attraverso intercettazioni telefoniche e ambientali - anche a bordo dell'auto di servizio - è emerso che i due invidiavano i colleghi cui venivano affidati incarichi più importanti, e si lamentavano di dover effettuare soltanto controlli modesti, a imprenditori "che non avevano gli occhi per piangere". Una condizione che non permetteva di pretendere tangenti consistenti.

Inoltre, ci sarebbe stato, proprio fra i loro colleghi, qualcuno che avanzava pretese sui proventi dell'attività illecita. Nel corso delle verifiche fiscali a carico di diverse società della zona, i finanzieri inducevano dunque i titolari a versare tangenti di diverse migliaia di euro. Chi provava a fare resistenza veniva minacciato di ritorsioni, proprio sul fronte delle verifiche fiscali. I finanzieri si prestavano però a favorire i titolari concussi, omettendo di rilevare la contabilità in nero. Nel caso di alcune verifiche ad un distributore di benzina, il titolare era stato addirittura costretto a consegnare a due finanzieri alcuni blocchetti di buoni benzina.

I due indagati rispondono anche di falso ideologico, avendo questi sistematicamente falsificato i fogli di servizio, per non far risultare i contatti e gli appuntamenti con gli imprenditori concussi, per concordare le modalità di pagamento delle tangenti

gescomania
10-02-10, 17: 05
Purtroppo capita anche questo e non era mia intenzione pubblicarlo , ma mi si e' impallata la pagina prima di secretare i nomi !!!
SCUSATEMI

ermesgdf
11-02-10, 22: 42
Operazione anti-contraffazione: Gdf di Bologna sequestra 7000 articoli di abbigliamento
giovedì, 11 febbraio 2010, 11:51

Prosegue l’azione della guardia di finanza volta alla prevenzione e repressione del commercio abusivo di prodotti con marchio contraffatto. Nei giorni scorsi i baschi verdi di Bologna, al termine di una mirata attivita’ di polizia, hanno sequestrato circa 7.000 articoli di abbigliamento (soprattutto magliette) e relativi accessori (cappelli, sciarpe, cravatte, orologi, ecc), nonché fotografie con il marchio contraffatto “Il mondo di patty”. L’attività investigativa è stata posta in essere in concomitanza con lo spettacolo “Il mondo di patty, il musical più bello”, versione teatrale della nota serie televisiva argentina, molto seguita dagli adolescenti. I militari hanno individuato 5 cittadini italiani di origine campana che esponevano la merce contraffatta, tentando la vendita agli spettatori del musical. L’attività è proseguita con la perquisizione degli automezzi e delle camere d’albergo dove i campani alloggiavano che ha consentito di scoprire ulteriore merce contraffatta e si è conclusa con la denuncia a piede libero dei 5 responsabili.

fabr
12-02-10, 16: 40
OPERAZIONE "NEW SLOT": GDF SCOVA 14 MACCHINETTE ILLEGALI NEL SANNIO

Nell'ambito dell'operazione "New Slot", la Guardia di Finanza di Benevento , con l'ausilio di funzionari e tecnici dell'Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato di Napoli, ha condotto una mirata rete di controlli in diversi bar e circoli privati della città. In particolare le verifiche hanno riguardato esercizi di via Avellola, Rione Libertà, Capodimonte e San Vito, frequentati da avventori appassionati di gioco e soprattutto di slot. Diverse le irregolarità riscontrate. I finanzieri hanno appurato che bastava inserire nelle slot machine una doppia scheda attivabile con un telecomando o, ancora meglio, procedere alla clonazione diretta dell'apparecchio e farlo, così, assomigliare il più possibile ad una macchinetta in piena regola. Era anche sufficiente inserire speciali input attuati tramite la semplice pressione combinata dei tasti posizionati sul fronte degli apparecchi, che la schermata delle macchinette mutava il gioco da legale ad illegale. E così, con questi stratagemmi, via libera ad ogni tipo di gioco d'azzardo e, soprattutto, a truffe e raggiri ai danni degli ignari giocatori e dell'erario. In totale sono stati sequestrati 14 apparecchi da intrattenimento irregolari. Quattro le persone denunciate all'Autorità Giudiziaria, tre titolari di attività commerciali ed il proprietario delle macchinette, per reati che vanno dalla truffa ai danni dello Stato al gioco d'azzardo, oltre che per diversi illeciti amministrativi legati ad aspetti fiscali.

Fonte: Corriere del Sannio
12/02/2010 - 09:45

ermesgdf
12-02-10, 21: 10
Oltre 23 milioni di sanzioni inflitte, 170mila prodotti contraffatti sequestrati e quattro persone denunciate. Sono questi alcuni dei risultati raggiunti con l'operazione, ribattezzata 'Uncino' eseguita dalla guardia di finanza di Brescia contro la pirateria informatica. L'operazione e' iniziata nel dicembre 2007 quando i militari di Desenzano hanno calato un 'amo' nella rete internet che ha portato all'individuazione di un intermediario nella divulgazione illegale delle opere protette dai diritti d'autore. E' stata cosi' intercettata una mailling-list nella quale veniva offerto l'acquisto on-line di alcune raccolte di opere audiovisive ed informatiche, con allegato un elenco di tutte le opere a disposizione del fornitore.
Le indagini condotte con l'ausilio delle varie federazioni nazionali interessate (Federazione contro la pirateria musicale, Federazione anti pirateria audiovisiva, Business software alliance, Associazione editori software videoludico italiana), sono state in un primo tempo dirette dalla Procura della Repubblica di Brescia e in seguito dalle Procure competenti territorialmente (Perugia, Milano, Pescara, Terni e Firenze).
L'inchiesta ha permesso di contestare ai quattro fornitori e ai 38 acquirenti individuati, sparsi su tutto il territorio nazionale, sanzioni per circa 23 milioni di euro. Sono stati individuate anche due persone risultate in possesso di materiale pedopornografico per i quali e' scattata la denuncia all'autorita' giudiziaria.
Complessivamente i militari sono riusciti a sequestrare tre notebook, dieci hard disk e sei masterizzatori esterni, 5.249 tra cd-rom e dvd contraffatti, 156.692 opere musicali e cinematografiche tutelate dal diritto d'autore, 14.511 tra giochi e programmi software per elaboratore tutelati dal diritto d'autore, varie chiavi Usb e di telefonia mobile utilizzate per la connessione a Internet e documentazione varia.

Un sofisticato sistema fraudolento per "riabilitare" debitori protestati, privi dei necessari requisiti, è stato scoperto dalla Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Roma.

L'operazione ha portato le Fiamme Gialle del Nucleo di Polizia Tributaria, ad arrestare 12 soggetti ed eseguire decine di perquisizioni presso le abitazioni degli indagati e le sedi di numerose società.

Gli arrestati, costituenti un vero e proprio sodalizio criminale, si occupavano di ricostruire la posizione dei soggetti protestati, consentendogli in tal modo di ottenere illecitamente la riabilitazione.

Il tutto era reso possibile grazie alla produzione di falsa documentazione attestante inesistenti requisiti soggettivi ad opera di compiacenti funzionari pubblici in servizio presso alcuni municipi Capitolini e il Tribunale Civile di Roma.

Qui, in particolare, operava un cancelliere, oggi in pensione, che assicurava l'emissione dei decreti di riabilitazione.

L'esistenza di tale illecito meccanismo ha, nel tempo, determinato una abnorme confluenza, sulla Capitale, di istanze di riabilitazione di soggetti protestati provenienti da tutto il territorio nazionale.

L'indebita ricostruzione della posizione soggettiva dei protestati si perfezionava mediante: la falsa attestazione della residenza dei protestati a Roma; la formazione di dichiarazioni sostitutive firmate da ignari creditori attestanti l'avvenuto pagamento dei titoli protestati; la produzione di falsi titoli di credito (assegni e cambiali); la formazione di artefatte levate di protesto recanti false firme di notai e inesistenti numeri di repertorio.

Per la produzione dei falsi documenti, necessari per ottenere il decreto di riabilitazione protesti, i sodali si sono avvalsi anche della collaborazione di alcune stamperie Capitoline che hanno abusivamente riprodotto i sigilli di Stato ed i timbri comunali, utilizzati successivamente per la formazione degli atti falsi.

L'attività fraudolenta non si è poi limitata al conseguimento della riabilitazione presso il Tribunale Civile.

Infatti, una volta ottenuto il decreto riabilitativo, gli appartenenti al sodalizio criminale, attraverso la connivenza di alcuni funzionari in servizio presso le Camere di Commercio di Roma e di Frosinone, riuscivano ad ottenere l'indebita cancellazione dei protesti, "ripulendo" definitivamente la posizione dei propri clienti.

L'operazione di servizio, che si è sviluppata attraverso l'esame di migliaia di fascicoli, facilitato dalla fattiva collaborazione della Camera di Commercio di Roma, ha consentito ai Finanzieri, coordinati dal Pubblico Ministero della Procura di Roma Dott. L. T., di denunciare oltre 450 persone per reati che vanno dal falso ideologico commesso dal privato in atto pubblico, al falso ideologico commesso dal pubblico ufficiale, alla corruzione, all'omissione d'atti d'ufficio ed alla rivelazione di segreti d'ufficio.

L'ammontare complessivo delle somme in protesto, per le quali è stata indebitamente richiesta ed ottenuta la riabilitazione, si aggira intorno ai 20 milioni di euro.

Grazie a questa indagine le Fiamme Gialle hanno interrotto un sistema criminoso che aveva determinato, nel tempo, un vero e proprio inquinamento dell'economia legale, consentendo a falsi riabilitati di accedere nuovamente al credito e di perfezionare negozi giuridici privi dei necessari requisiti patrimoniali per affrontare un qualsiasi investimento e tutto ciò in grave pregiudizio sia degli ignari istituti di credito e finanziari eroganti il credito che dei soggetti economici con i quali, di volta in volta, i falsi riabilitati stringevano rapporti commerciali.

Dopo due anni di indagini che hanno visto impegnate ben 6 Procure italiane, si è arrivati al sequestro di circa 200.000 opere protette dal diritto d’autore, multe per 23 milioni di euro, due denunce per detenzione di materiale pedopornografico e contravvenzioni a 38 consumatori per un valore di 5.800 euro.

Proprio quest’ultimo punto assume una rilevanza particolare, visto che è la prima volta che vengono multati gli acquirenti in ottemperanza degli artt. 174 bis e ter della Legge 633 del 1941.

All’operazione Uncino hanno contribuito anche la Business Software Alliance, la Federazione Anti Pirateria Audiovisiva (FAPAV) e la Federazione contro la Pirateria Musicale (FPM).

Molte delle opere oggetto del sequestro erano scaricate dai canali P2P e poi masterizzate, pronte per essere immesse nel mercato illegale. Per ordinare file, musica, programmi e film si utilizzavano email crittografate e connessioni mobile, per una maggiore sicurezza.

La locuzione pirateria informatica (o pirateria) indica illeciti di varia natura perpetrati tramite l’utilizzo improprio di applicazioni, software e/o reti informatiche.

I dententori di diritti d’autore utilizzano sovente la stessa locuzione come sinonimo di “copia vietata”.

Alcune delle azioni configuranti pirateria (perseguita in molti paesi, ma non in tutti) derivano da uso improprio del
diritto di utilizzare il software secondo le condizioni alle quali è stato rilasciato dall’autore o dal detentore dei
diritti economici di sfruttamento dell’opera (a volte racchiuse in una licenza d’uso).

La forma di perseguibilità giuridica varia a seconda delle legislazioni, è stata oggetto di considerazione dell’Unione
Europea e sono stati stipulati trattati internazionali in argomento

dominoclaus
20-02-10, 23: 23
OPERAZIONE SUNRISE” LA GDF SMANTELLA NARCOTRAFFICO ITALO-ALBANESE

Venerdì 19 Febbraio 2010 15:17

E’ stata chiamata operazione Sunrise, dal sole che sorge ad est, laddove per est s’intende l’Albania. È la maxi operazione antidroga portata a termine fra Italia, Albania, Grecia e Belgio e che ha aperto le porte del carcere a 35 persone, due delle quali catturate a Lecce: Maurizio Cannoletta 46enne di Melendugno e due cittadini albanesi domiciliati in provincia di Lecce. Nelle immagini l’arrivo degli arrestati nella Caserma della Guardia di Finanza di Lecce, in piazzetta Peruzzi. Per tutti loro l’accusa è di associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti. Le indagini presero il via nel marzo del 2005, quando la Guardia di Finanza di Otranto avviò specifici controlli dopo il sequestro di un ingente quantitativo di marijuana, di provenienza albanese, recuperata nella zona della Palacìa. I controlli hanno così portato alla scoperta di un sodalizio italo-albanese, con radici ben piantate nel Paese delle Aquile. In altre parole la marijuana veniva prodotta in Albania, poi, una volta pronta per essere immessa sul mercato al dettaglio, prendeva il largo a bordo di gommoni, carette o altre imbarcazione, con relativo carico umano, alla volta della coste salentine. Tanto sarebbe testimoniato anche dai successivi sequestri operati, negli anni seguenti, lungo le coste adriatiche. La marijuana, e in alcuni casi anche eroina, dal Salento, grazie all’intervento dei basisti, partivano alla volta di altre regioni italiane, in particolare la Sicilia, ed anche oltre i confini regionali, con ramificazioni in Belgio ed in Grecia. Per disarticolare l’organizzazione, composta prevalentemente da cittadini albanesi, è stato fondamentale il lavoro congiunto della Dda di Lecce, della Procura generale Albanese, dell’Interpol e del Servizio Centrale Investigativo per la Criminalità Organizzata della Guardia di Finanza.

Panteros
22-02-10, 20: 57
San Marino ancora una volta sotto la lente del Fisco italiano. Questa volta a far scattare i controlli su oltre 500 società sono i dubbi maturati dalla Guardia di Finanza sull'import export. In particolare le Fiamme Gialle hanno scoperto che, dal 2006 al 2008, gli acquisti e le vendite da e per San Marino di pc, telefoni cellulari e hi-fi risultano, in alcuni casi, addirittura superiori del 50% ai volumi degli scambi di merce dello stesso tipo avvenuti tra l'Italia e Paesi molto più grandi, come Spagna e Regno Unito.

Per i finanzieri solo una piccola parte degli acquisti e delle vendite da San Marino corrispondono a regolari rapporti commerciali, mentre una grande fetta delle fatture in entrata ed in uscita da quel Paese verso l'Italia sono gonfiate, artificiosamente alterate per un motivo ben preciso: consentire alle imprese italiane di evadere l'Iva ed abbattere le basi imponibili.

"E' per queste ragioni che la Guardia di Finanza ha in corso un piano di verifiche - informa la stessa Gdf - sull'intero territorio nazionale per la lotta alle frodi Iva poste in essere attraverso scambi commerciali tra Italia e San Marino".

"Il vantaggio - spiegano i finanzieri - è del tutto evidente. Le merci, solitamente beni di largo consumo, che vengono immesse in consumo in Italia dopo aver percorso la filiera della 'frode carosello', sono offerte a prezzi competitivi per l'Iva non versata al Fisco, sbaragliando la concorrenza delle imprese leali e legali".

Fino ad oggi, sono più di 550 le società coinvolte, 65 le verifiche fiscali già concluse e 42 gli imprenditori denunciati: il tutto per un totale di oltre 400 milioni di euro di redditi evasi e di 125 milioni di Iva non versata al Fisco. "Ma vista l'attività in corso - riferiscono le Fiamme Gialle - le cifre sono destinate a crescere di molto".

Sempre nell'ottica di questi controlli, ai confini con la Repubblica di San Marino la Guardia di Finanza ha raddoppiato la presenza dei plurisensori (autovelox fiscali), automezzi dotati di apparati di videosorveglianza per la selezione dei mezzi sospettati di traffici illeciti di merci e di denaro o attività finanziarie non dichiarate.

fonte: Tgcom.it

ermesgdf
22-02-10, 21: 22
La Guardia di Finanza di Caserta, agli ordini del colonnello Francesco Manozzi, ha eseguito delle misure restrittive nei confronti di tre uomini accusati di usura.



Si tratta di: Tommaso Maglione, 38 anni, di Caserta, sottoposto ad obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria; Luigi Santonicola, 37 anni di Giugliano, e Alfonso Santoro, 45 anni, di Trentola Ducenta, entrambi sottoposti agli arresti domiciliari.

La complessa attività investigativa, iniziata su denuncia presentata da un imprenditore di Caserta è durata quasi un anno e si è sviluppata attraverso intercettazioni telefoniche, perquisizioni locali, analisi e riscontro di copiosa documentazione sottoposta a sequestro; e ancora indagini finanziarie nonché numerose escussioni di persone informate sui fatti. Gli investigatori, attraverso l’esame degli elementi informativi acquisiti nel corso delle intercettazioni telefoniche e l’analisi della documentazione sequestrata (prospetti di finanziamento e titoli di credito) hanno potuto delineare, sin dalle prime fasi dell’indagine, un quadro piuttosto articolato e consolidato attestante il pieno coinvolgimento di tre soggetti nelle condotte usurarie ipotizzate. Successivamente, tali dati hanno trovato ulteriore conferma e puntuale riscontro nelle evidenze postali e bancarie acquisite, consentendo il monitoraggio di operazioni finanziarie illecite anche nei confronti di altri soggetti, per cui sono in corso indagini.

Le indagini condotte hanno consentito di disvelare un ampio contesto, nel cui ambito è emerso l’abituale e significativo ricorso all’erogazione di prestiti in denaro da parte dei tre indagati (Santonicola è titolare di una macelleria e Maglione è un fruttivendolo, mentre Santoro non risulta svolgere alcuna attività) mediante l’applicazione di tassi d’interesse sino a oltre l‘800% annuo ) ben oltre i cosiddetti “tassi soglia” previsti dalla banca d’Italia in riferimento al periodo in cui si svolgono le condotte contestate. Si è accertata inoltre, ai fini illeciti in esame, la pretesa del rilascio di titoli di credito (cambiali o assegni post-datati) atti a garantire l’esposizione debitoria contratta e il relativo e successivo periodico rientro. Analogamente, è emersa l’esistenza di numerosi soggetti che hanno dichiarato di aver fatto ricorso alla pratica cosiddetta del “cambio di assegni”. In qualche occasione sono state usate minacce da parte di uno degli indagati.

La gravità delle condotte criminali è risultata ancor più asseverata dalla reiterazione delle stesse come emerso dal contenuto delle intercettazioni telefoniche e dalle dichiarazioni acquisite in sede testimoniale. Allo stato, non sono emersi collegamenti degli indagati con gruppi criminali. Il ricorso da parte dell’imprenditore usurato (titolare di un deposito di prodotti per la casa) a tale sistema di finanziamento ha costituito, in effetti, un enorme danno alla stessa attività commerciale, in ragione dell’insostenibile situazione finanziaria cagionata dagli usurai, dei protesti elevati e dei debiti crescenti, che lo hanno indotto a chiudere la propria attività. Da qui la possibilità per l’imprenditore di ricorrere al fondo per le persone vittime di usura. Nessun aiuto è stato dato all’imprenditore da parte di istituti di credito.

Fonte: Italia pupia

dominoclaus
22-02-10, 23: 05
Frosinone, 22 feb. - (Adnkronos)
Una discarica abusiva è stata sequestrata a Paliano, in provincia di Frosinone, nel corso di un'operazione congiunta della Guardia di Finanza e Arpa Lazio: l'area circa 1000 mq era adibita a discarica di materiali speciali pericolosi.

Su segnalazione di un velivolo del Corpo della Sezione Aerea Guardia di Finanza di Pratica di Mare, è stata infatti individuata la discarica abusiva di rifiuti pericolosi gestita da L. L. di quarantacinque anni originario di Vittoria (Rg).

Nell' area erano presenti apparecchiature elettriche ed elettroniche contenenti pcb, monitor , tv, componenti di computer, parti di veicoli fuori uso, pneumatici fuori uso miscelati tra loro.

Il responsabile dell' attività, è stato denunciato per gestione non autorizzata di rifiuti speciali pericolosi, realizzazione di discarica abusiva, inquinamento del suolo e del sottosuolo e danno ambientale, per aver deteriorato in modo significativo una risorsa naturale.

ermesgdf
23-02-10, 18: 22
Un enorme riciclaggio di denaro sporco - per circa due miliardi di euro - scoperto dai carabinieri del Ros e dalla Guardia di Finanza. 56 le ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip di Roma. Coinvolti l'ex ad di Fastweb Silvio Scaglia, l'attuale ad Stefano Parisi e il senatore PdL Nicola Di Girolamo.
Un'organizzazione internazionale dedita al riciclaggio di denaro. A scoprire quello che appare come un giro d'affari da due miliardi di euro sono stati i Ros dei Carabinieri e la Guardia di Finanza, che hanno individuato la ragnatela di società fantoccio, in Italia e all'estero, con diramazioni in Gran Bretagna, a Panama, in Finlandia, Lussemburgo e offshore.
Un sistema che ripuliva il denaro sporco ottenuto grazie a compravendite fittizie di servizi telefonici internazionali. 56 arresti in Italia e all'estero dopo gli avvisi di custodia cautelare emessi dal Gip di Roma su richiesta della Procura distrettuale antimafia: le accuse sono di associazione per delinquere finalizzata al riciclagigo e al reimpiego di capitali illeciti tramite un sistema di frodi fiscali.
La DDA di Roma ha emesso dei mandati d'arresto per il senatore PdL Nicola di Girolamo e per l'ex amministratore delegato Fastweb Silvio Scaglia, attualmente ricercato. Anche il nome dell'attuale ad di Fastweb Stefano Parisi compare nell'elenco degli indagati; Parisi e' accusato di associazione per delinquere e dichiarazione infedele mediante l'uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti

Victor
25-02-10, 22: 38
Milano,23 Febbraio 2010.

http://www.gdf.it/repository/ContentManagement/information/N84950973/Stupefacenti1.gif

Sono sette gli arresti, dieci le persone denunciate e quasi sei i quintali di hashish sequestrati nell'operazione della Guardia di Finanza di Brescia che ha permesso di smantellare un'organizzazione, composta prevalentemente da marocchini, specializzata nel traffico internazionale di hashish.

Le indagini del Gico, durate più due anni, hanno permesso di ricostruire l'intera organizzazione con fornitori operanti in Marocco, grossisti con basi operative in Marocco e in Italia (con il compito di immettere la droga sul mercato di Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto), e una rete di piccoli corrieri e spacciatori.

"Un'azienda del crimine", capace secondo gli investigatori, di importare nel Nord Italia "circa 2 tonnellate di droga, per un valore di decine di milioni di euro".

L'operazione, ribattezzata "Mazraa", ha permesso complessivamente di sequestrare circa 580 chili di hashish (nel corso in quattro distinte operazioni a Brescia e provincia), di denunciare dieci persone per traffico internazionale di droga, nonchè di sequestrare auto, denaro e numerosi cellulari.

ermesgdf
05-03-10, 20: 18
CASTELLAMMARE DI STABIA (4 marzo) -Ventisette consiglieri comunali di Castellammare di Stabia indagati, insieme con tre dipendenti del Municipio per i reati di truffa aggravata ai danni dello Stato e falso ideologico in atto publico. È questo il risultato della conclusione delle indagini preliminari condotte dalla Guardia di Finanza di Napoli, coordinata dalla Procura della Repubblica di Torre Annunziata, che ha controllato per quattro anni, con pedinamenti e intercettazioni, i membri del consiglio comunale di Castellammare di Stabia - dove a fine mese si vota - attestando la effettiva durata delle Commissioni consiliari per le quali - sia i membri della maggioranza che dell'opposizione - percepivano un gettone di presenza pari a 50 euro a seduta e che permetteva di raggiungere compensi mensili fino ai 1.200 euro.


L'inchiesta. La Guardia di Finanza ha accertato che alcuni consiglieri erano soliti 'affacciarsi' a Palazzo Farnese per pochi minuti e in momenti della giornata distinti tra loro, solo se gli impegni personali e professionali glielo permettevano. Altri preferivano non farsi vedere, percependo ugualmente l'indennità prevista. Per le cinque commissioni consiliari venivano redatti dei verbali da parte di tre dipendenti comunali che erano incaricati del compito di segretario di commissione.


Anche a loro sono stati recapitati gli avvisi di garanzia con i reati di falso ideologico. L'indagine ha permesso di scoprire anche la truffa dei consiglieri ai danni dei rispettivi posti di lavoro, presso i quali risultavano assenti 'giustificatì (Asl, Ente d'Ambito Sarnese, istituti scolastici).


C'erano poi consiglieri che risultavano presenti sia sul lavoro che in commissione. La truffa, complessivamente, come scoperta dalle Fiamme Gialle, ammonta a circa 2 milioni di euro. È questa la cifra spesa dal Consiglio comunale di Castellammare di Stabia per risarcire i consiglieri della loro 'presenzà nelle commissioni.


Durante gli interrogatori, alcuni consiglieri comunali hanno ammesso l'addebito, altri invece hanno tentato di modificare il quadro probatorio a loro carico chiedendo che venissero rettificati i verbali delle commissioni all'indomani del primo intervento della Guardia di Finanza.

Victor
08-03-10, 18: 17
Palermo, 5 mar.

La Guardia di Finanza di Palermo e di Agrigento, con il coordinamento della Procura di Palermo, ha eseguito diverse ordinanze di custodia cautelare personale nei confronti di responsabili a vario titolo di un'associazione a delinquere finalizzata alla commissione di più truffe ai danni dello Stato e dell' Unione Europea, per un valore complessivo di circa 30 milioni di euro e l'utilizzo di circa 90 milioni di false fatturazioni.

Sono stati inoltre sequestrati, nel territorio della Sicilia e della Lombardia, stabilimenti industriali, macchinari, immobili terreni e quote societarie per un valore stimato di oltre 18 milioni di euro.

Alle 12, presso il palazzo di Giustizia di Palermo, Palazzina "M", si terrà una conferenza stampa per illustrare i dettagli dell'operazione.

Sarà presente il procuratore aggiunto di Palermo, L. A.

ermesgdf
11-03-10, 18: 32
TERMOLI _ Vasta attività di prevenzione e repressione dal Capoluogo regionale, fino a Termoli. L’operazione, appena conclusa, ha visto l’impiego coordinato di numerose pattuglie della Compagnia di Campobasso e della Tenenza di Termoli. I militari hanno eseguito numerosi posti di controllo anche sulle principali vie di comunicazione, nonché presso l’uscita del casello autostradale A/14 di Termoli. Durante le attività, quattro giovani sono stati trovati in possesso di sostanze stupefacenti del tipo hashish e marijuana (circa 5 grammi complessivi); immediato il sequestro e la segnalazione dei responsabili alla competetene Autorità Prefettizia ai sensi dell’articolo 75 del D.P.R. nr. 309/90.

Tra le vie principali del centro di Termoli, i Finanzieri hanno sequestrato 86 capi contraffatti, riportanti i loghi e le insegne di alcune note case produttrici. Tre segnalazioni di reato sono state inoltrate alla Magistratura per violazioni riconducibili all’articolo 474 del Codice Penale. Nel corso della medesima operazione, sono scattati i sigilli per due macchinette fuorilegge, ubicate in un bar di San Martino in Pensilis. Le apparecchiature erano prive delle necessarie autorizzazioni di Legge e della prevista targhetta identificativa.

gescomania
17-03-10, 00: 35
Cinquantasette ordinanze di custodia (13 in carcere e 44 agli arresti domiciliari), 16 società attive nel commercio all’ingrosso di prodotti petroliferi per un valore di 50 milioni di euro sequestrate insieme con otto distributori di carburante nella zona di Napoli.

E’ il bilancio dell’operazione “Dirty Oil” condotta dalla Guardia di Finanza di Napoli e coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia. Sullo sfondo delle indagini spunta anche la camorra – coinvolti due esponenti del clan Sarno, Pasquale e Mario Cozzolino – interessata al business del contrabbando di gasolio, un affare davvero lucroso se si pensa che è stata accertata un’evasione delle imposte indirette (Iva e accise) per 12 milioni di euro riguardanti un contrabbando di carburante di 16 milioni di litri. L’operazione si è svolta tra Campania, Lazio, Lombardia, Emilia Romagna, Marche, Umbria e Sicilia I particolari dell’operazione sono stati illustrati nel corso di una conferenza stampa dal procuratore Giovandomenico Lepore, dal procuratore aggiunto Rosario Cantelmo, coordinatore della Dda e dai vertici della Guardia di Finanza napoletana. L’indagine ha consentito, tra l’altro, di far luce sulla esplosione di un oleodotto Q8 alla periferia est di Napoli che nell’ottobre 2008 durante un furto di carburante provocò al morte di uno dei ladri. Associazione per delinquere finalizzata al contrabbando di oli minerali, falso, ricettazione e fatturazioni per operazioni inesistenti: queste le accuse contestate a vario titolo nelle ordinanze di custodia. Uno degli indagati è accusato di associazione mafiosa. Tra i sistemi di frode accertati dagli investigatori l’impiego di “olio farmaceutici” che veniva miscelato con il gasolio: una attività che ha determinato l’immissione in commercio di carburante di pessima qualità che provoca danni ai motori delle autovetture e risulta altamente inquinante. Gli automobilisti venivano attratti dai prezzi prezzi al consumo particolarmente bassi: fino a 40 centesimi al litro. La Finanza ha scoperto inoltre falsificazioni della documentazione, l’esistenza di società estere che cedevano carburante a prezzi estremamente bassi, nonché di società fittizie in Italia e all’estero costituite allo scopo di evadere le imposte. Dalle intercettazioni telefoniche e dalle dichiarazioni di un collaboratore di giustizia è emerso il coinvolgimento della camorra sia sotto l’aspetto organizzativo sia per quanto riguarda il finanziamento dell’attività illecita. Alcuni distributori individuati dalla Finanza sono risultati di proprietà di persone legate ai clan. L’indagine ha infine portato alla luce un traffico di buoni carburante di provenienza furtiva messi in circolazione in tutta la Campania dall’organizzazione criminale. Tra le persone coinvolte nell’inchiesta anche un poliziotto che “scortava” gli automezzi dell’organizzazione e dava l’allarme nel caso di presenza delle forze dell’ordine.

winplace
17-03-10, 19: 42
Torino, 17 mar. - (Adnkronos)
Acquistava merce da aziende asiatiche, soprattutto prodotti informatici e tecnologici, e la rivendeva all' asta su Internet a prezzi raddoppiati se non addirittura, in alcuni casi triplicati, arrivando a nascondere al fisco quasi mezzo milione di euro.

A scoprire quello che ormai era diventato il secondo lavoro di un impiegato di banca, che aveva messo in piedi una vera e propria attività commerciale, sono stati i militari della Guardia di Finanza di Chivasso (Torino) che hanno appurato che l'impresa on-line' sarebbe stata attivata dal 2006 e che dal suo avvio l'impiegato-imprenditore avrebbe effettuato oltre 7mila transazioni con vendite per più di 410mila euro con un mancato versamento dell'Iva di circa 70 mila euro.

L'evasore è stato individuato attraverso il monitoraggio costante che i finanzieri effettuano sui siti di e-commerce.

morato
22-03-10, 19: 54
22 marzo 2010 grandissima operazione della guardia di finanza a palermo contro cosa nostra.
la polizia valutaria guardia di finanza ha arrestato il cassiere delle cosche mafiose siciliane riportando i complimenti del preseidente della repubblica.
complimenti per il vostro lavoro grazie

gescomania
23-03-10, 16: 14
Blitz anticamorra nel Lazio
Sequestrati beni per 400 mln,12 arresti
E' in corso nel Lazio e in Campania una vasta operazione di polizia, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia, per l'esecuzione di 12 provvedimenti restrittivi. L'accusa è asociazione a delinquere di stampo camorristico finalizzata al controllo di attività economico e al riciclaggio di capitali di provenienza illecita. Nel corso del blitz sono stati sequestrati beni del valore complessivo di 400 milioni di euro.

L'indagine, durata quasi due anni, ha permesso di rilevare due holding imprenditoriali, attive soprattutto nel settore dell'edilizia, nelle Province di Roma, Latina e Napoli, gestite, direttamente o attraverso prestanome, da persone collegate al clan camorristico Mallardo attivo sul territorio del comune di Giugliano, in Campania (a Nord della città di Napoli), inserito nel cartello criminale denominato Alleanza di Secondigliano.

L'operazione di polizia e guardia di FInanza di Roma vede impiegati circa 500 tra agenti e finanzieri ed è coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Napoli, condotta dalla questura di Latina e dal Gico del Nucleo di polizia tributaria della guardia di Finanza di Roma.

Nel corso dell'operazione sono stati sottoposti a sequestro centinaia di terreni, fabbricati e locali commerciali, decine di rapporti bancari auto e motoveicoli, imbarcazioni e polizze assicurative, il tutto per un valore complessivo di oltre 400 milioni di euro. Di particolare rilievo il sequestro delle aree ex Desco di Terracina e Madonna delle Grazie di Fondi, nonché l'Hotel Orizzonte e il centro commerciale Orizzonte di Giugliano.

ermesgdf
24-03-10, 23: 14
Operazione Loren: 7 sanremesi arrestati dalla Gdf di Savona


Ci sono sette arrestati che risiedono a Sanremo, nell'operazione della Guardia di Finanza di Savona, che ha visto cinque barche a vela per un valore di 1 milione di euro rubate e poi successivamente vendute in un triangolo che andava dal porto francese di St Laurent de Var e, attraverso Amsterdam e Reggio Calabria, portava a Sanremo luogo di vendita.

L'operazione, denominata Loren, della sezione operativa navale della Guardia di Finanza di Savona è stata coordinata dal sostituto procuratore Giovanni Battista Ferro. Il nome dell’operazione, prende le mosse dalla prima imbarcazione controllata nel porto di Loano: la Loren. Il sodalizio criminale dopo aver rubato le barche in Francia, si serviva di documentazione recepita in Olanda, e poi in Italia a Reggio Calabria immatricolava le imbarcazioni con numeri di matricola falsificati. Per sventare questi traffici i finanzieri al comando del reparto operativo aeronavale di Genova, comandante il tenente colonnello Antonino Facella, si sono avvalsi anche della collaborazione della polizia marittima di Amsterdam, per eseguire controlli su una delle imbarcazioni risultata clonata. I sette arrestati dovranno rispondere dei reati di ricettazione, riciclaggio e falso in atti pubblici.

Nefti
30-03-10, 08: 05
Cocaina nascosta all' interno di quattro grossi bulloni.
Lo si legge in una nota delle Fiamme Gialle di Malpensa che, in collaborazione con il personale dell'Agenzia delle Dogane, hanno intercettato nei magazzini della "Cargo City" una spedizione sospetta proveniente dal Costa Rica.
Il pacco, un cofanetto di legno, conteneva al suo interno quattro grossi bulloni completamente ripieni di cocaina purissima.
In tutto sono stati sequestri circa 16 kg. di droga.
Quello dei bulloni è solo l'ultimo dei numerosi sequestri effettuati dalla Guardia di Finanza di Malpensa. Dall'inizio dell'anno, infatti, sono 20 le spedizioni individuate presso la "Cargo City" contenenti complessivamente più di 28 kg. di cocaina purissima proveniente principalmente dai Paesi del Sud America.
Tali risultati sono stati raggiunti - prosegue la nota - grazie all'affinamento delle metodologie di analisi dei rischi, da tempo utilizzate dai finanzieri in servizio presso lo scalo intercontinentale, e all'incremento delle unità antidroga.
Le venti spedizioni sono state infatti individuate tra le 30.000 tonnellate di merci transitate nello scalo milanese nei primi tre mesi dell'anno.
Le indagini, tutt'ora in corso, sono coordinate dal dott. R. P. in forza alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Busto Arsizio (VA).
I 28 kg. di droga se fossero giunti nelle mani delle organizzazioni criminali dedite al traffico internazionale di sostanze stupefacenti avrebbe fruttato la somma di circa 40 milioni di euro.

Skraif
01-04-10, 12: 10
Enorme giro di evasione fiscale, nei 'paradisi' anche un prete
Gdf scopre 'maxi-giro' verso Svizzera e Lussemburgo, 14 denunce



ROMA - Un giro enorme di evasione fiscale internazionale nei 'paradisi fiscali' della Svizzera e Lussemburgo: tra gli evasori una famosa clinica della capitale, imprenditori, antiquari, agenzie di viaggi e anche un sacerdote. A scoprirlo la guardia di finanza del Comando Provinciale di Roma che ha anche sequestrato 3 milioni di euro riciclati e denunciato 14 persone per riciclaggio ed evasione fiscale internazionale. Gli uomini del Nucleo di Polizia Tributaria di Roma hanno scoperto vari modi attraverso i quali si riusciva ad effettuare l'evasione.

Tra i più gettonati, nonostante la grande complessità del sistema, il ricorso a società fantasma nei 'paradisi fiscali', costituite tramite fiduciarie in Svizzera e Lussemburgo, che venivano utilizzate sia per l'emissione di fatture false (relative a finte consulenze) allo scopo di trasferire all'estero denaro solo formalmente giustificato dalle fatture, sia per realizzare, a favore dei clienti più ricchi, tra cui anche i titolari di una nota clinica privata di Roma, un sistema complesso di 'cartolarizzazione' dei crediti. In pratica l'imprenditore italiano che voleva portare 'fondi neri' all'estero cedeva ad una società di cartolarizzazione, che era naturalmente d'accordo, un ingente portafoglio di crediti nei confronti di clienti sicuramente solvibili, per esempio enti pubblici. I crediti venivano molto svalutati e l'azienda italiana venditrice registrava in contabilità la perdita che seguiva alla cessione, riducendo i ricavi e quindi l'utile dell'esercizio su cui pagare le tasse. L'azienda di cartolarizzazione, a sua volta, cedeva il credito ad una fiduciaria svizzera o lussemburghese ad un prezzo leggermente più alto e ne otteneva un guadagno minimo.

A questo punto la fiduciaria cartolarizzava il credito emettendo obbligazioni che venivano tutte acquistate da una società 'fasulla', di solito intestata a professionisti esteri, ma riconducibile di fatto alla prima azienda italiana venditrice del portafoglio. E infine l'ultimo passaggio, quello decisivo: la società fasulla era posta in liquidazione e i fondi venivano trasferiti in contanti su un nuovo conto corrente rigorosamente 'cifrato', di solito intestato ad un'altra falsa società, ma a disposizione dell'azienda italiana che in questo modo poteva godersi il suo 'nero'.
(ANSA)

ermesgdf
03-04-10, 18: 31
Operazione congiunta tra Guardia di Finanza e polizia albanese. Due gli arresti

La Guardia di Finanza di Lecce ha sequestrato,in collaborazione con le forze dell'ordine albanesi, oltre una tonnellata di sostanza stupefacente. L'operazione è avvenuta all'alba di iera nei pressi della zona de "le Cesine".
La marijuana, il cui valore commerciale al dettaglio si aggira attorno al milione e mezzo di euro era custodita in 45 borsoni. La droga era destinata con ogni probabilità a rifornire il mercato interno, già suddivisa con sigle diverse per essere spartita, in particolar modo in vista delle imminenti festività Due gli arrestati, entrambi albanesi: Haziz Arbresh, 23enne di Valona e Brama Alamrind, 26, albanese residente ad Altamura. Una terza persona è stata sottoposta a fermo. Si tratta di Bilkaj Jezim, 36enne, anche lui albanese ma da tempo residente a Nardò, a cui sarebbe spettato il compito di smistare il carico illecito. Non è escluso che l'organizzazione contasse, in provincia di Lecce, altri referenti, ma questo lo appureranno le indagini. I dettagli dell'operazione sono stati resi noti dal condante provinciale della Guardia di Finanza di Lecce, colonnello Patrizio Vezzoli, e dal Procuratore della Repubblica di Lecce, Cataldo Motta. Entrambi hanno evidenziato l'importanza del sequestro e la perfetta sinergia tra Italia e Albania.

fabr
23-04-10, 13: 37
Gdf Foggia:evasione per 4.1 mln di euro

Un’evasione fiscale di oltre 4,1 milioni di euro, e’ stata scoperta dai militari della Guardia di Finanza di Foggia, nel corso di un’ispezione in una societa’ di servizi. In particolare i finanzieri, che hanno denunciato due persone, hanno accertato che la societa’ - negli anni dal 2006 al 2008 - ha sottratto a tassazione, ai fini delle imposte dirette, base imponibile per oltre 3 milioni e 250 mila euro, evaso circa 850mila euro di Iva ed omesso il versamento di ritenute d’acconto per oltre 130 mila euro. Dagli accertamenti e’ emerso anche che la societa’ ha omesso di versare all’Inps contributi previdenziali per oltre 1,9 milioni di euro. Lo si apprende dal sito dell’ AGI-22/04/2010

Ermesgdf
23-04-10, 20: 54
Merce per un valore complessivo di 4,7 milioni di euro di provenienza cinese è stata rinvenuta dai militari della Guardia di Finanza nel porto di Taranto. A portare alla scoperta ed al successivo sequestro di oltre 12000 accessori per computer , 8000 lettori multimediali e 37000 calzature recanti marchi contraffatti sono stati dei controlli nell’ambito dell’operazione doganale congiunta denominata “Diablo II”, tra i paesi membri della Commissione Europea e 13 paesi asiatici facenti parte dell’Asem, condotta allo scopo di contrastare il traffico illecito di merci trasportate a mezzo di container marittimi dall’Asia all’Unione Europea. Tra la merce quindi mouse, tastiere, cuffie, lettori multimediali e calzature riportanti marchi contraffatti, prodotti che sono arrivati nel porto tarantino stivati all’interno di 4 containers provenienti dalla Cina

lifexpress
24-04-10, 00: 02
Friuli. Gdf scopre maxi evasione da 3 mln Italia

23 Aprile 2010 .I finanzieri della Compagnia di Cividale del Friuli, durante un'operazione di controllo economico del territorio, finalizzata anche al rilevamento dei cosiddetti beni di lusso, hanno scoperto un'evasione fiscale messa in atto da un'impresa di diritto estero.

L’impresa aveva sottratto circa 3,3 milioni all'erario oltre a 500mila euro di IVA. L'azione dei finanzieri di Cividale del Friuli è partita dopo aver notato nella zona la presenza, in diverse circostanze, di un'autovettura di grossa cilindrata con targa straniera. Questo particolare ha innescato un'attività investigativa che ha permesso di individuare sia la proprietà del mezzo, l'impresa di diritto estero, che l'abituale utilizzatore, rappresentante della stessa azienda.

La successiva verifica ha consentito di stabilire che l'uomo rappresentava una società di diritto estero attraverso un'organizzazione occulta e provvedeva a concludere rapporti commerciali con clienti italiani senza che venissero assolti i pagamenti delle relative imposte.

Dall'inizio dell'anno, le Fiamme Gialle della provincia di Udine, hanno individuato 40 evasori totali, consentendo il recupero di oltre 10milioni di euro. Circa 1,5 milioni l'IVA dovuta riscontata.

fabr
24-04-10, 14: 33
Vicenza-24/04/2010. La guardia di finanza di Vicenza ha sequestrato 800 grammi di tritolo, 14 detonatori, 100 proiettili calibro 7,65 "full metal jacket" e 230 mila euro in contanti. Il sequestro segue l’arresto, il 26 febbraio scorso, di Maurizio Bertato, 47 anni, precedenti per spaccio di droga, trovato in possesso nel garage di casa sua a Monte Crocetta di 7,5 kg di hashish, un kg e mezzo di esplosivo plastico, 6 temporizzatori, 18 detonatori, 6 pistole - di cui due con matricola abrasa - un silenziatore, 612 proiettili di vario calibro, un microfono direzionale e 52.800 euro in contanti.

Successivamente l’indagine, coordinata dal sostituto procuratore di Vicenza, Luigi Salvadori, aveva portato al sequestro di due auto usate dall’indagato per un traffico di droga (un'Alfa Romeo spider e una Toyota Rav 4) e, il 19 aprile scorso, nella casa di un familiare dell’uomo, nel Trevigiano, di 230 mila euro ritenuti provento del traffico di droga.

L’ultimo rinventimento di esplosivo è stato fatto ieri nel greto di un canale a Vicenza, di fianco ad una pista ciclabile. Il materiale era avvolto in due sacchi di nylon e ad una prima stima sul mercato nero potrebbe valere 120 mila euro. Il recupero è stato fatto con il supporto della Squadra artificieri della Polizia di Padova. Le indagini sono ora volte ad accertare la provenienza e la destinazione del materiale sequestrato e l’eventuale coinvolgimento di altre persone.

Skraif
26-04-10, 21: 35
Truffa con 'furti d'identità' da 2 milioni di euro, tre arresti della Gdf di Milano
Milano - (Adnkronos) - Nel corso delle indagini le Fiamme Gialle hanno sequestrato quote di società e beni immobili per oltre 700 mila euro; inoltre una verifica fiscale nei confronti di una delle società coinvolte si è conclusa con la contestazione di 39 milioni di euro di fatture false e 23 milioni di euro di Iva dovuta

Milano, 26 apr. - (Adnkronos) - Il Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Milano, nell'ambito di un'indagine coordinata dal pm Cecilia Vassena, ha eseguito questa mattina, nelle province di Milano, Pavia e Varese, tre ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti dei membri di un'associazione per delinquere accusati a vario titolo di truffa, appropriazione indebita, falsita' in atti.
Le indagini hanno consentito di scoprire come attraverso un ''furto d'identita''' sono stati commessi un numero indeterminato di truffe ai danni di privati cittadini, banche e societa', per un ammontare complessivo superiore ai 2 milioni di euro.
In particolare gli indagati, conoscendo la situazione patrimoniale della loro vittima, utilizzavano falsi documenti per acquistare e vendere quote di societa', cedere gli immobili di proprieta' del truffato ed offrirli come garanzia per l'ottenimento di prestiti erogati da diversi istituti di credito.
Niente era lasciato al caso. Il piano degli indagati, infatti, era 'accompagnato' da una messinscena di un certo effetto, con tanto di simulazione di uffici operativi, con servizi di segreteria, collaboratori, operai, macchinari e computer.
Nel corso delle indagini i militari della Gdf hanno poi sequestrato quote di societa' e beni immobili per un importo complessivo superiore ai 700.000 euro ed e' stata eseguita una verifica fiscale nei confronti di una delle societa' coinvolte, utilizzata per la commissione di reati tributari che si e' conclusa con la contestazione di 39 milioni di euro di fatture false e 23 milioni di euro di Iva dovuta.

fabr
27-04-10, 01: 06
LECCE: GDF SEQUESTRA 15 MACCHINETTE ILLEGALI

Task force della Guardia di Finanza di Gallipoli cntro il gioco illegale. Una vera e propria offensiva, quella messa a segno dai militari delle "fiamme gialle" che dal 22 al 24 aprile hanno rastrellato sale giochi, bar e circoli ricreativi dei comuni in cui ricade la loro competenza territoriale, a caccia di apparecchi illeciti di gioco. Quelli per i quali non è stato concesso il nullaosta, ma anche le macchinette che evocano il gioco d'azzardo vero e proprio, ovvero, in molti casi, una seconda schermata sovrapposta ad un normale videogame e che si accende, lontano da occhi indiscreti, tramite un interruttore.
E sono ben quindici gli apparecchi finiti sotto sequestro, con cinque gestori di locali pubblici che dovranno pagare sanzioni, in alcuni casi, piuttosto salate. Si tratta di due circoli ricreativi di Taviano, ma anche di un bar di Racale, di uno di Aradeo e di un centro per le scommesse sportive di Soleto. Gli apparecchi ritirati sono ben otto, per ognuno dei quali la multa si aggira intorno ai 4mila euro, per un totale di 32mila euro. Altri sette, invece, i giochi sprovvisti di nulla osta. In questo caso, la contravvenzione è di circa mille euro. Si tratta di un'operazione a largo raggio, quella dei finanzieri, svolta su iniziativa personale, svolgendo diversi controlli a campione.

26/04/2010-Fonte: Lecce Prima

Skraif
27-04-10, 13: 00
Cemento impoverito, in manette boss che imponevano la fornitura di calcestruzzo
Palermo - (Adnkronos) - Vasta operazione antimafia in Sicilia, Lombardia e Lazio condotta da Carabinieri e Fiamme gialle. Manager e dirigenti accusati di associazione per delinquere e frode in pubbliche forniture

Palermo, 27 apr.- (Adnkronos) - Una vasta operazione antimafia, condotta tra la Sicilia, la Lombardia e il Lazio da carabinieri e finanzieri, ha portato all'arresto di boss di Cosa nostra siciliana e manager della Calcestruzzi spa di Bergamo. Nell'operazione, denominata "Doppio colpo", i militari dell'Arma e le Fiamme gialle dei comandi provinciali di Caltanissetta hanno tratto in arresto 14 persone e sequestrato sette aziende siciliane operanti nel settore del movimento terra.
Ai boss mafiosi vengono contestati i reati di associazione mafiosa e illecita concorrenza con violenza e minaccia. I dirigenti della Calcestruzzi Spa di Bergamo, sono accusati i reati di associazione per delinquere e frode in pubbliche forniture. Secondo gli inquirenti, "con l'appoggio della mafia, cui cedeva parte dei maggiori profitti realizzati frodando i propri clienti, ai quali forniva calcestruzzo con minori quantitativi di cemento, l'azienda bergamasca, da piu' di due anni sotto amministrazione giudiziaria, aveva assunto il monopolio nella fornitura di calcestruzzo in Sicilia".
Gli investigatori hanno scoperto che i boss mafiosi imponevano la fornitura del calcestruzzo prodotto dalla Calcestruzzi Spa alle imprese aggiudicatarie di appalti pubblici o privati "eliminando scomode concorrenze e consentendo l'espansione dell'azienda bergamasca nel mercato della Sicilia orientale".
In particolare, secondo quanto appurato dalla Dda di Caltanissetta, sarebbero stati i boss mafiosi Giuseppe Madonia, Francesco La Rocca e Giuseppe Giovanni Laurino, tutti e tre gia' detenuti per associazione mafiosa, ritenuti "esponenti di spicco delle articolazioni nissena e catanese di Cosa nostra", a imporre la fornitura del calcestruzzo.
Secondo i militari dell'Arma e la Guardia di finanza di Caltanissetta sarebbero emerse "senza ombra di dubbio" le responsabilita' dei proprietari e dei gestori delle imprese siciliane dedite al movimento terra, che avevano rapporti di lavoro con la Calcestruzzi. Sono state, quindi, accertate le responsabilita' dei consulenti e dei dipendenti della Calcestruzzi Spa "nell'avere creato e utilizzato un sistema informatico per alterare i dati di gestione produttiva del calcestruzzo fornito per appalti pubblici e privati in difformita' alle previsioni contrattuali" e "per occultare la scadente qualita' del calcestruzzo venduto".
Sono emerse, infine, responsabilita' di due ex dipendenti della Calcestruzzi che, nella loro qualita' di tecnologi, avrebbero fornito per le commesse relative all'appalto 'Porto Isola-Diga Foranea Gela', "conglomerati composti da un minor quantitativo di cemento e da inerti non idonei per lo stesso impiego". In altre parole i tecnologi avrebbero organizzato fraudolentemente delle 'ricette di produzione' del calcestruzzo difformi da quelle stabilite dal contratto.
I provvedimenti restrittivi sono stati notificati in carcere al capomafia Giuseppe 'Piddu' Madonia, 64 anni, al boss Francesco La Rocca, 72 anni, e a Giuseppe Giovanni Laurino, 53 anni, ritenuto esponente di spicco del clan Cammarata di Riesi.
Agli arresti domiciliari sono finiti gli imprenditori Salvatore Rizza, 78 anni, Santo David e Gandolfo David, rispettivamente di 71 e 77 anni; il consulente esterno e l'amministratore del sistema informatico della Calcestruzzi Spa, Gianni Cavallini, 48 anni di Ravenna e Alvis Alessandro Trotta, 41 anni, di Milano. Domiciliari anche per il responsabile del controllo gestione della stessa societa', Carlo Angelo Bossi, 41 anni, di Induno (Milano), e due ex dipendenti, Mario De Luca, 47 anni, di Napoli, e Nunzio Anello, 42 anni, di Mazzarino (Caltanissetta), oltre al consulente esterno dell'Italcementi, Giancarlo Bianchi, 54 anni, di Brignano Gero D'Adda. In carcere sono finiti gli imprenditori Francesco Lo Cicero, 56 anni, di Campobello di Licata (Agrigento) e Vincenzo Arnone, 47 anni, di Serradifalco (Caltanissetta).

fabr
28-04-10, 01: 52
Ricettazione: due imprenditori arrestati da GDF di Napoli

martedì, 27 aprile 2010, 11:22 .

Il Nucleo PT del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli ha eseguito la misura cautelare degli arresti domiciliari a due imprenditori campani accusati, insieme ad altre persone, di ricettazione, riciclaggio ed impiego di denaro di provenienza illecita.
Investivano denaro proveniente da usura e ricettazione di capi d’abbigliamento in aziende e in società che gestivano due alberghi di Napoli, Antonio Novizio e il figlio Ciro, già indagati per altri procedimenti in occasione dei quali era stata segnalata la loro contiguità con i clan Licciardi e Contini.
Sequestrate anche due società, la Clarean srl ed Eden srl che gestiscono rispettivamente gli alberghi ‘Clarean’ ed ‘Eden’, nei pressi della stazione ferroviaria di Napoli, del valore di 18 milioni di euro che servivano ad uno degli arrestati per gestire alcuni alberghi nel capoluogo campano.
Ad insospettire i finanzieri decine di conti correnti, oltre 200 contratti relativi a certificati di deposito e polizze assicurative per una movimentazione complessiva quantificata in oltre 50 milioni di euro. Troppi soldi per chi, come i Novizio, ufficialmente risultavano imprenditori nel settore del commercio di abbigliamento e di autovetture. Le indagini condotte anche grazie ad intercettazioni telefoniche hanno provato che i due impiegavano in diverse aziende attive nei quartieri di Napoli, Vasto e Vicaria Mercato, i soldi dell’usura.

Skraif
11-05-10, 20: 25
Gdf Verona scopre evasione da 16 mln euro
Verona, - (Adnkronos) - L'attivita' di verifica fiscale ha riguardato nove imprese, create e gestite in modo apparentemente autonomo per la commercializzazione all'estero e per la vendita in Italia, ma tutte con sede nella zona lago di Garda e riconducibili allo stesso nucleo familiare

Verona, 10 mag. (Adnkronos) - La Tenenza della Guardia di Finanza di Bardolino (Vr) ha concluso un' indagine fiscale nel settore della commercializzazione di capi di abbigliamento e accessori, anche attraverso utilizzo di canali informatici (siti online dedicati, aste su ebay).L'ispezione, avviata per accertare l'autenticita' della merce commercializzata da una societa' del Lago di Garda che realizzava vendite di articoli costosi a prezzi di outlet, si e' conclusa con la scoperta di una maxi evasione fiscale, cui si e' arrivati attraverso una minuziosa analisi di documentazione bancaria, contabile ed extracontabile.
L'attivita' di verifica fiscale, che ha riguardato nove imprese, create e gestite in modo apparentemente autonomo per la commercializzazione all'estero e per la vendita in Italia, tutte con sede nella zona lago di Garda e riconducibili allo stesso nucleo familiare, ha permesso di recuperare maggiori redditi sottratti al fisco per 16 milioni di euro, circa 3 milioni di Iva dovuta e 300 mila euro di ritenute operate e non versate.Cio' grazie ad una efficace azione di preparazione degli interventi presso le ditte interessate, dal momento che in sede di accesso e' stata scoperta di una corposa contabilita' ''in nero'' (supporti informatici con files ''nascosti'' e/o protetti da password) sequestrata presso le abitazioni dei responsabili e negli uffici aziendali nel corso delle perquisizioni eseguite.

Caino83
12-05-10, 00: 00
Finalmente ho il tempo per pubblicarlo!


Nel serbatoio dell'auto 10 chili di coca
Sgominata la banda che trasportava la droga dal Portogallo
Giovedì 18 febbraio 2010
I dieci chili di cocaina, destinati al mercato cagliaritano, avrebbero fruttato all'organizzazione criminale oltre tre milioni di euro.
O gnuno ha avuto un compito preciso: lo spagnolo, Jose Cruz Chavez (55 anni di Barcellona) ha procurato i dieci chili ai due presunti capi della banda cagliaritana, Piergiorgio Mura (44) di Sestu e Marco Eugenio Secci (52) di Desulo ma residente a Elmas, che hanno organizzato il trasporto della droga dal Portogallo alla Sardegna. Due fratelli meccanici di Capoterra, Marco e Franco Oggiano (49 e 50 anni), hanno modificato il serbatoio del pick-up dove nascondere la polvere bianca. Una coppia di fidanzati, Emanuela Uras (34) di Quartu e Luca Murgia (36) di Sinnai, si è messa alla guida del mezzo per far arrivare nell'Isola il carico da oltre tre milioni di euro.
L'ORGANIZZAZIONE Questa la ricostruzione dei militari della Guardia di finanza che hanno sgominato un'organizzazione criminale sardo-iberica. I sette componenti sono finiti in cella. Arrestati in flagranza di reato al loro rientro in Sardegna da Oporto. Per non destare sospetti hanno usato tre rotte diverse, come ricostruito dal comandante del Nucleo di polizia tributaria, Alessandro Marin. Lunedì è scattato il blitz degli uomini del Gico, al comando del maggiore Stefano Rebechesu, che da tempo seguivano i loro movimenti. I due presunti corrieri, Murgia e Uras, sono stati bloccati a Porto Torres. Erano appena sbarcati con il furgone dal traghetto proveniente da Genova. I finanzieri hanno trovato i dieci chili di cocaina nel serbatoio del mezzo. Erano avvolti in palloncini colorati e sistemati in un contenitore a tenuta stagna. Un nascondiglio perfetto sfuggito anche ai poliziotti francesi che avevano perquisito il pick-up in un posto di blocco a Marsiglia. Sempre a Porto Torres è stato fermato anche Chavez che, per raggiungere il porto di Genova da Oporto, aveva seguito un itinerario diverso rispetto ai due fidanzati. Mura e Secci, ritenuti dai militari i capi dell'organizzazione, sono finiti in manette bloccati in auto sulla strada statale 131 all'altezza del bivio per Furtei. In mattinata erano sbarcati al porto di Olbia dal traghetto salpato da Livorno.
LA MODIFICA A Oporto, da dove è partita la spedizione, c'erano anche i fratelli Oggiano. Secondo i finanzieri, i due meccanici (fino a poco tempo fa gestivano un'officina al bivio per Dolianova sulla statale 554, teatro nell'ottobre del 2006 di un'altra operazione che aveva portato all'arresto di Franco Oggiano) avrebbero montato il serbatoio modificato sul fuoristrada acquistato a Cagliari e intestato a uno dei due corrieri.
CONTI CORRENTI Nell'inchiesta, coordinata dal sostituto procuratore Gilberto Ganassi, sono stati sequestrati anche i conti correnti di Mura e Secci (con un deposito di circa 80 mila euro). Mura era stato arrestato nel '93 in Francia per un traffico di hascisc. In un carcere francese aveva conosciuto Chaves.
L'Unione Sarda.it

Skraif
12-05-10, 17: 03
Guardia di Finanza: sequestrati circa 10.000 litri di gasolio nascosti in una rimessa
PESCARA - QUESTO IL RISULTATO DI UN INTERVENTO OPERATO DALLE FIAMME GIALLE DI PESCARA CHE HANNO SOTTOPOSTO A CONTROLLO UN AUTOTRASPORTATORE, TITOLARE DI UNA DITTA INDIVIDUALE

PESCARA - Sequestrati piu’ di 10.000 litri di gasolio in una rimessa di Cappelle sul Tavo. Questo il risultato di un intervento operato dalle fiamme gialle di pescara che hanno sottoposto a controllo un autotrasportatore, titolare di una ditta individuale.
L’uomo, nativo del chietino e di 62 anni, operava come autotrasportatore ed aveva a disposizione una autobotte per il trasporto di gasolio che scaricava a cascata, ovvero senza lo specifico meccanismo della contalitri.
Era così che riusciva a sottrarre, consegna dopo consegna, piccoli quantitativi di carburante che poi, a fine giornata, provvedeva a stoccare in apposite tachine da 25/30 litri. Merce sottratta che veniva poi venduta in nero: una attivita’ sicuramente lucrosa in un periodo in cui il prezzo dei prodotti petroliferi schizza all’insu’.

Ma non e’ stata certo solo questa la preoccupazione dei militari della compagnia di pescara, comandata dal capitano alfonso rossi: difatti, l’autotrasportatore pensava bene di stoccare il prodotto nei pressi della propria abitazione senza curarsi che si trattava di prodotti infiammabili e quindi pericolosi. Il carburante sequestrato, complessivamenbte 10.220 litri di gasolio, veniva affidato in giudiziale custodia ad idonea ditta e l’uomo e’ stato denunziato, oltre che per truffa per aver sottratto prodotto petrolifero ai clienti destinatari, che peraltro attestavano come lo scarico fosse avvenuto totalmente come dai documenti di accompagnamento che l’autorasportatore esibiva, anche per aver costituito un pericoloso deposito di materie infiammabili presso la pertinenza della propria abitazione.
Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore della repubblica di pescara, dott.ssa valentina d’agostino, proseguono per individuare altre consegne sospette nonche’ la vastita’ del fenomeno. La guardia di finanza, insomma, in un periodo di turbolenza del mercato dei prodotti petroliferi, vigila sul rispetto delle norme concernenti il trasporto e la consegna, con una azione tesa anche a tutelare la sicurezza delle persone da coloro che inopitamente pensano di costituire pericolose scorte da vendere lucrando sul prezzo.

Fonte: http://sportoggi.com (Pagine Abruzzo) 11.05.10

Skraif
14-05-10, 18: 31
Evasione fiscale di 2 mln nel tarantino: in azienda anche 16 lavoratori in nero
Taranto - (Adnkronos) - Il titolare della società che si occupa di impiantistica industriale è risultato 'evasore paratotale'


Taranto, 14 mag. - (Adnkronos) - Una evasione fiscale per circa 2 milioni di euro e' stata accertata da militari della Guardia di Finanza di Manduria, in provincia di Taranto, a carico di una societa' che si occupa di impiantistica industriale. Il titolare e' risultato 'evasore paratotale'. Si e' scoperto che l'azienda ha utilizzato 16 lavoratori 'in nero' e 69 irregolari.
L'azienda ha sottratto alle tasse una base imponibile per circa 800 mila euro e ha evaso l'Iva per 750 mila euro. Infine ha omesso di versare Iva per oltre 330 mila euro e non ha operato e versato ritenute per circa 100 mila euro. Sono stati certificati rapporti di lavoro fittizi. Una persona e' stata denunciata all'Autorita' Giudiziaria.

Skraif
18-05-10, 14: 34
Fisco, oggi alla GdF i nomi della lista Falciani consegnati a Parigi
Nizza - (Adnkronos) - Il procuratore di Nizza Eric de Montgolfier ha consegnato l'elenco dei correntisti, oltre 7000, sospettati di evasione fiscale, presenti nella lista sottratta dall'ex dipendente Hervè Falciani alla divisione svizzera di Hsbc. Il magistrato francese all'ADNKRONOS: ''Abbiamo proceduto a estrarre i nominativi e li abbiamo consegnati alle autorità''. Dal Tribunale di Torino la richiesta di rogatoria (VIDEO)


Nizza, 18 mag. (Adnkronos) - Il procuratore di Nizza, Eric de Montgolfier, ha consegnato a Parigi i nomi dei correntisti italiani sospettati di evasione fiscale presenti nella lista sottratta dall'ex dipendente Hervè Falciani alla divisione svizzera di Hsbc. A confermarlo all'ADNKRONOS è lo stesso magistrato francese: "Abbiamo avuto l'ordine di elaborare l'elenco dei nomi italiani dalla lista, che contiene migliaia di nominativi. Abbiamo proceduto a estrarre i nominativi e li abbiamo consegnati alle autorità".
Gli uomini della Guardia di Finanza sono così entrati in possesso dei nomi. Le Fiamme Gialle hanno preso in consegna a Parigi il faldone che contiene i nomi di oltre 7000 italiani e lo stanno riportando in Italia. Alla lista si è interessato per primo il Procuratore di Torino, Giancarlo Caselli, che ne ha fatto richiesta al suo collega de Montgolfier per valutarne gli eventuali profili penali. Sarà ora l'Agenzia delle Entrate, a prescindere dagli aspetti giudiziari, a procedere ad un'analisi approfondita sui soggetti da cui può nascere un eventuale accertamento fiscale.

Le indagini del Procuratore francese si stanno svolgendo in collaborazione con lo stesso ex bancario Falciani che, trasferitosi in Francia, ha contribuito a decifrare i dati sottratti e sequestrati dalle autorità francesi, dopo la denuncia depositata dalla stessa Hsbc. Il tecnico informatico, doppia nazionalità (francese e italiana), nel periodo in cui lavorava per la banca è riuscito a mettere le mani sui dati di oltre 120mila conti correnti dell'istituto con l'intenzione di offrirli ai governi interessati. L'apertura dell'inchiesta a Nizza deriva dalla convinzione che diverse persone che risiedono nella regione abbiano aperto conti nella banca di Ginevra per riciclare denaro sporco.
Dall'elenco sottratto alla divisione svizzera di Hsbc, inoltre, sono state estratte oltre a quella italiana anche altre liste con nomi americani, tedeschi e inglesi. Gli elenchi saranno consegnati alle autorità dei rispettivi Paesi.

fabr
19-05-10, 17: 42
Le Fiamme Gialle portano in Italia la lista Hsbc dei 7mila conti in Svizzera, partono gli accertamenti.

Sono arrivati alle 15 all'aeroporto romano di Ciampino i militari della Guardia di finanza che portano con loro da Oltralpe la lista Falciani contenente i nominativi dei 7mila correntisti italiani del colosso britannico Hsbc, un elenco dove si potrebbero nascondere degli evasori fiscali.Il prezioso elenco è stato portato al Comando Generale della Guardia di Finanza. Ora sarà esaminata dal secondo (affari internazionali) e terzo reparto (operazioni) del Corpo. Se saranno accertati reati o evasioni fiscali, le parti relative saranno trasmesse alle autorità giudiziarie competenti.La lista era stata sottratta dall'ex dipendente Hervé Falciani alla divisione svizzera di Hsbc, che ora starebbe collaborando con le autorità francesi per decifrare i dati, da quando il documento è finito nelle mani del procuratore di Nizza, Eric de Montgolfier. A breve, quindi, l'elenco potrebbe arrivare nelle mani del procuratore di Torino Gian Carlo Caselli, che per primo aveva chiesto alla Procura di Nizza di acquisire il documento per rogatoria nei primi giorni di aprile, anche se sull'argomento da parte della magistratura torinese c'è sempre stato il massimo riserbo. La lista comprenderebbe i nomi di circa ottantamila persone sparse in tutto il mondo, tra cui settemila italiani.

19/05/2010 - REDAZIONE TISCALI

Skraif
20-05-10, 21: 47
Milano, 'operazione orchidea' della Gdf: 5 arresti e sequestri per 5 mln euro
Milano - (Adnkronos)- L'operazione ha permesso di scoprire una frode condotta attraverso l'emissione di fatture per lavori inesistenti nel settore delle pulizie


Milano, 20 mag. - (Adnkronos)- Cinque arresti, ventuno denunce, il sequestro di beni per oltre cinque milioni di euro e la scoperta di 65 milioni di euro evasi al fisco. Questo il bilancio della 'operazione orchidea' condotta dalla Guardia di Finanza di Magenta, in provincia di Milano. L'operazione ha permesso di scoprire una frode condotta attraverso l'emissione di fatture per lavori inesistenti nel settore delle pulizie. Sono anche state sequestrate quote di nove societa' commerciali completamente sconosciute al fisco.
La frode, secondo la ricostruzione della Guardia di Finanza, era strutturata su tre livelli:al primo livello vi era una societa' di Cusano Milanino, utilizzatrice delle fatture false e maggior beneficiaria del sistema, al secondo livello vi erano societa' filtro che giravano le fatture false, emesse da societa' cartiere, alla societa' di primo livello e al l terzo livello vi erano societa' cartiere, le quali emettevano le fatture false alle societa' filtro.
Inoltre gli operai, quasi tutti extracomunitari, assunti con contratti di tipo part-time, prestavano un'attivita' lavorativa per un numero di ore di gran lunga superiore a quello ufficiale. la retribuzione del personale avveniva, infatti, con regolari buste paga riportanti le ore previste dal contratto di lavoro, mentre veniva corrisposta fuori busta la parte di compensi relativa alle ore eccedenti quelle contrattualmente previste, con notevole evasione dei contributi previdenziali ed assistenziali.

Skraif
21-05-10, 11: 17
Contrabbando, lo yacht di Flavio Briatore finisce sotto sequestro a Genova
Genova - (Adnkronos) - I finanzieri del gruppo Genova sono intervenuti al largo della Spezia, prima che il 'Force Blue', intestato ad una società di chartering, entrasse in acque internazionali. Era diretto verso la Toscana


Genova, 21 mag. - (Adnkronos) - Sequestrato dalla Guardia di Finanza lo yacht 'Force blue' di Flavio Briatore. I finanzieri del gruppo Genova sono intervenuti nel primo pomeriggio di ieri al largo della Spezia, prima che la nave, diretta verso la Toscana, entrasse in acque internazionali. È quanto riporta il 'Corriere Mercantile'. Il reato ipotizzato dal pm Walter Cotugno della procura genovese nei confronti di Briatore è il contrabbando, connesso all'evasione dell'Iva all'importazione.
Secondo la normativa dell'Unione europea, un soggetto Ue quando introduce in un porto dell'Unione un natante di proprietà extracomunitaria deve pagare l'Iva, cosa che Briatore non avrebbe fatto.
Lo yacht, un palazzo galleggiante lungo sessanta metri, con sei cabine, un equipaggio di dodici persone, è intestato a una società di chartering delle British Virgin Islands e batte bandiera delle Cayman. In realtà, secondo gli inquirenti, non verrebbe mai affittato e sarebbe in uso del solo Briatore. La società intestataria godrebbe quindi dei vantaggi fiscali concessi a chi noleggia le imbarcazioni rispetto a chi le possiede per diporto.

Ermesgdf
21-05-10, 12: 33
(AGI) - Bari, 21 mag.

I militari della Guardia di Finanza di Bari hanno scoperto una maxi evasione fiscale perpetrata da una società con sede a Modugno (Ba), alla quale diverse aziende sanitarie in varie zone del Paese avevano affidato il servizio di rilevazione ed elaborazione delle ricette e dei dati di spesa farmaceutica.

Nel corso dell'indagine è stato accertato che la società ha sottratto a tassazione, ai fini delle imposte dirette, base imponibile per circa 47 milioni di euro; evaso Iva per oltre 5 milioni di euro; omesso di versare imposte per oltre 2,5 milioni di euro; sottratto a tassazione base imponibile Irap per oltre 59 milioni di euro.

Il meccanismo di frode si basava sull'utilizzo di imprese di comodo intestate a soggetti prestanome con sedi a Bari e Modugno, prive di reale struttura "operativa" e costituite con lo scopo di frodare il fisco mediante l'emissione di fatture per operazioni inesistenti.

Complessivamente 13 persone sono state denunziate.

Skraif
22-05-10, 21: 24
Padova, Gdf sequestra 40 tonnellate rifiuti contenenti amianto
Roma - (Adnkronos) - E' il bilancio di due distinte operazioni effettuate del comando provinciale della Guardia di Finanza di Padova dopo la segnalazione di un cittadino


Roma, 21 mag. - (Adnkronos) - 40 tonnellate di rifiuti nocivi contenenti amianto ed una discarica abusiva di oltre 500 mq² stipata di rifiuti pericolosi sequestrate alla Porte di Padova. E' il bilancio di due distinte operazioni effettuate del comando provinciale della Guardia di Finanza di Padova dopo la segnalazione di un cittadino. Tre le persone denunciate. In particolare le pattuglie dei finanzieri, giunte sul posto segnalato, hanno trovato due operai al lavoro mentre procedevano alla triturazione di un ingente carico di inerti provenienti da scavi e demolizioni edili.
I militari hanno poi proceduto al prelievo di alcuni campioni del materiale in distruzione e di tutta la documentazione relativa ai rifiuti. Le successive analisi eseguite nell'ambito del protocollo d'intesa siglato in prefettura, hanno confermato la presenza tra i rifiuti di una percentuale rispettivamente pari al: 4,6% di 'crisotilo', uno dei minerali del gruppo dell'amianto; 1% di 'anfiboli', minerali sempre del gruppo dell'amianto. Immediato e' scattato il sequestro delle 40 tonnellate di rifiuti edili contaminati.

Ermesgdf
23-05-10, 10: 17
E’ simile, ma non del tutto uguale. La “T” che campeggia sopra alcuni esercizi commerciali della zona di Giugliano è quasi identica a quella originale, ma non è quella rilasciata dal Monopolio di Stato ai tabaccai per la vendita di sigarette, e non ha il numero di autorizzazione ministeriale. Se si va a scrutare bene su alcuni di questi cartelli illuminati si legge in piccolo la scritta Sala da tè, dove solo la T è gigantesca mentre il resto della scritta è piccolissimo. L’automobilista che la vede da lontano sicuramente può non capire il piccolo trucco e così si ferma ad acquistare le sigarette. Entrando poi nel negozio si troverà un bar, un caffè e una pasticcerie che hanno una regolare licenza commerciale. Non una tabaccheria, anche se qualcuno le vede lo stesso. La Guardia di Finanza questa mattina è partita al contrattacco per controllare le licenze. Dalla perlustrazione è emerso che tanti, uno su due commercianti, non dispone del patentino per vendere le sigarette eppure lo fa in barba alla legge. Il tenente colonnello del Gruppo Giugliano in Campania Luigi Mignozzi spiega l’utilizzo delle “T” fasulle ….]

fonte: videocomunicazioni.com

Skraif
24-05-10, 19: 42
Gdf di Viareggio scopre evasione fiscale da 7,5 milioni di locale per spettacoli sexy
Lucca - (Adnkronos) - Nel club venivano organizzate numerose feste, cene con intrattenimento e spettacoli a pagamento nei privè e i gestori non rilasciavano nessun documento fiscale a fronte di guadagni elevati. Al momento del blitz delle Fiamme Gialle erano presenti 15 ballerine e 60 avventori. Due amministratori del locale sono stati denunciati


Lucca, 24 mag. - (Adnkronos) - La compagnia della guardia di finanza di Viareggio (Lucca) ha eseguito una verifica fiscale nei confronti di un locale notturno dell'entroterra della provincia di Lucca, molto noto in tutta la Toscana per gli spettacoli sexy eseguiti al suo interno, spesso con la presenza di pornostar di fama internazionale. Le fiamme gialle hanno accertato un'evasione fiscale di 7.5 milioni di euro.
A seguito di appostamenti all'esterno del locale, i finanzieri avevano potuto constatare come venissero organizzate numerose feste, spesso di addio al celibato o di laurea, con tanto di cene con intrattenimento, e spettacoli a pagamento nei prive'; nessun documento fiscale veniva rilasciato dai gestori della sexy disco. I guadagni, invece, erano elevati. Al momento del blitz delle fiamme gialle, erano presenti 15 ballerine e 60 avventori.
Ogni ballerina o spogliarellista, tra consumazioni al bar o al tavolo e spettacoli di spogliarello effettuati nelle stanze adibite a prive', e' stato accertato guadagnasse mediamente 3.000 euro a sera, dei quali circa il 30% veniva trattenuto, il resto andava ai gestori del locale. I finanzieri hanno accertato un'evasione alle imposte dirette pari a 6.146.000 euro circa, mentre l'Iva evasa recuperata a tassazione ammonta a 1.245.000 euro. Sono state accertate violazioni all'Irap per oltre 261.000 euro nonche' all'imposta sugli spettacoli, evasa per 61.000 euro. Due amministratori del locale notturno sono stati denunciati alla Procura di Lucca.

Ermesgdf
25-05-10, 13: 06
Palermo, 25 mag. - (Adnkronos)

Prosegue senza sosta l'azione di controllo del territorio predisposta dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Palermo per la vigilanza, ispezione e repressione della sofisticazione, adulterazione e manipolazione dei generi alimentari e per la repressione dell'abusivismo commerciale.

I finanzieri del Gruppo Pronto Impiego di Palermo hanno così sequestrato oltre 40 chili di pane ed altri generi alimentari da forno, tenuto in pessime condizioni igieniche.

Per un 19enne sorpreso in via Marchese di Villabianca a vendere il pane su un banchetto di fortuna e in mezzo alla strada e scattata la denuncia

fabr
27-05-10, 17: 22
Scoperta evasione fiscale di oltre 112 milioni di euro

Milano, 27 mag. (Adnkronos)

Un'evasione fiscale di oltre 112 milioni di euro è stata scoperta dai militari della Guardia di Finanza di Olgiate Comasco, in provincia di Como, al termine di due controlli eseguiti nei confronti di altrettante società con sede in Svizzera, operanti nel commercio all'ingrosso di tessuti e abbigliamento.

Verifiche, analisi di banche dati e spostamenti in autostrada, nulla è stato lasciato al caso.

Proprio i telepass montati sulle auto riconducibili alle società hanno fornito agli investigatori i passaggi ai caselli autostradali dei responsabili della società elvetica.

Un continuo via vai, da Napoli fino a Torino, Piacenza, Bergamo, Roma, per concludere affari che ha permesso di rilevare una presenza abituale del direttore in Italia, al punto da attribuirgli la figura di "stabile organizzazione personale" riconducibile alle società svizzere le quali, di conseguenza, assumono l'obbligo di presentazione la dichiarazione dei redditi.

Per l'amministratore unico delle due società è scattata la denuncia per l'omessa dichiarazione di redditi prodotti in Italia.

Redditi per 112 milioni di euro che saranno sottoposti alla tassazione del fisco nostrano.

Ermesgdf
28-05-10, 17: 32
Sassari, 28 mag. - (Adnkronos)
La Guardia di Finanza ha sequestrato a Sassari un'area di oltre 3mila mq adibita a discarica abusiva.

I sigilli sono stati apposti al termine di un'operazione denominata "Sardegna bella".

Nel sito ispezionato dai finanzieri, situato nell'abitato urbano, con gravi conseguenze per i cittadini residenti nei dintorni, erano stoccati illegalmente ingenti quantitativi di rifiuti speciali pericolosi e non, tra cui oltre 80 carcasse di autovetture, nonchè batterie, pneumatici, oli esausti.

Il responsabile delle violazioni al codice dell'ambiente è stato denunciato all' Autorità Giudiziaria.

L'uomo, gestore di una carrozzeria e un'officina meccanica, è risultato inoltre privo del certificato di prevenzione incendi.

Al responsabile sarà imposta, a proprie spese, la bonifica dei siti interessati.

Nello scorso mese di marzo, i finanzieri avevano sequestrato 4 discariche cittadine, per oltre 12.000 mq di superficie, su cui erano abbandonati ingenti quantitativi di rifiuti pericolosi e non.

Skraif
01-06-10, 16: 25
Mafia: Palermo, Gdf sequestra beni per 150 mln euro riconducibili a boss Brancaccio
Roma, 31 mag. (Adnkronos) - E’ di oltre 150 milioni di euro il bilancio dei beni riconducibili alla mafia sequestrati stamani dalla Guardia di Finanza a Palermo nell’operazione ‘Tifone’.

GUARDA IL VIDEO (http://www.adnkronos.com/IGN/News/Cronaca/Mafia-Palermo-Gdf-sequestra-beni-per-150-mln-euro-riconducibili-a-boss-Brancaccio_472494672.html)

Ermesgdf
01-06-10, 20: 53
[(AGI) - Lamezia Terme (Catanzaro), 1 giu.
La Guardia di Finanza di Lamezia Terme ha sequestrato 112 mila litri di acqua minerale e mille litri di altre bevande nel corso di un controllo all'interno di un esercizio commerciale di vendita all'ingrosso.

Le bottiglie, prevalentemente di Pet, erano stoccate all'aperto in un piazzale antistante il deposito
aziendale e, quindi, esposte agli agenti atmosferici.

Il maggiore pericolo, è stato evidenziato dalle Fiamme Gialle, era costituito dall'esposizione dei contenitori in Pet al sole, elemento che, secondo alcuni studi, costituirebbe un potenziale pericolo per il consumatore, dal momento che il materiale rilascerebbe sostanze tossiche.

Il legale rappresentante della società proprietaria del deposito è stato, quindi, denunciato

Skraif
06-06-10, 20: 20
La Gdf di Frosinone scopre una frode fiscale internazionale da 25 mln
Roma - (Adnkronos) - In manette sono finiti nove presunti evasori fiscali e riciclatori di denaro sporco. Di questi, quattro sono commercialisti romani


Roma, 4 giu. (Adnkronos) - Scoperta dal comando provinciale di Frosinone della Guardia di Finanza una frode fiscale internazionale, solo per gli ultimi tre anni d'imposta, di circa 25 milioni di euro ai fini delle imposte dirette e di oltre 6 milioni di euro di iva, con fatture false per 11 milioni. In manette sono finiti nove presunti evasori fiscali e riciclatori di denaro sporco. Di questi, quattro sono commercialisti romani. L'indagine e' scattata dopo un controllo stradale da parte di una pattuglia della Guardia di Finanza che ha notato due persone alla guida di potenti fuoristrada con targa del Principato di Monaco e della Repubblica di San Marino.
I due imprenditori sono risultati poco piu' che nullatenenti alle banche dati telematiche a disposizione dei militari: tanto e' bastato, informa una nota, per far partire la vasta indagine di polizia giudiziaria e tributaria. E' emerso che attraverso un complesso meccanismo di societa', italiane ed estere, occultavano enormi guadagni al fisco italiano e li riciclavano in paradisi fiscali, dove avevano creato un vero e proprio impero economico esentasse.

Ermesgdf
06-06-10, 20: 58
(AGI) - Como, 4 giu.
Una maxi frode da 110 milioni è stata scoperta dalla Guardia di Finanza di Como nel settore del commercio di prodotti informatici.

La truffa sarebbe stata commessa attraverso una società con sede in provincia di Como che secondo le risultanze investigative del Nucleo di Polizia Tributaria avrebbe omesso di pagare 80 milioni in imposte dirette e Iva per altri 30 milioni.

Tre le persone denunciate alla procura di Como che ha coordinato la terza inchiesta sull'evasione fiscale resa nota nelle ultime settimane.

L'accusa è di aver emesso false fatture e di non aver presentato le dichiarazioni obbligatorie ai fini imposte dirette ed I.V.A.

L'indagine, come riferiscono le Fiamme Gialle lariane, ha preso origine da una pregressa attività di polizia giudiziaria, eseguita nel 2008 sempre dai Finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Como, nei confronti di un sodalizio criminale con coinvolte 21 società e 37 persone già denunciate a suo tempo per una frode da 300 milioni di euro.

Durante l'inchiesta bis sarebbero emerse anomalie nella gestione societaria, tra le quali frequenti cambi di sede, assenza di strutture logistiche-operative, mancanza dell'impianto contabile e il trasferimento della sede legale nel Delaware, negli Stati Uniti.

I Finanzieri avrebbero scoperto un sofisticato caso di "esterovestizione", ossia localizzazione fittizia della residenza fiscale di una società italiana in uno stato estero a fiscalità agevolata, un trasferimento però solo sulla carta perchè la società avrebbe continuato a operare in Italia come sembrerebbe provare un sito internet attraverso il quale era svolta l'attività economica, solo virtualmente ubicato all'estero mentre in realtà veniva aggiornato dall'Italia.

La mancanza di spedizioni di documentazione contabile verso il Delaware e l'irreperibilità del legale rappresentante, risultato essere una donna di cittadinanza estera, rappresenterebbero secondo la Guardia di Finanza un'ulteriore conferma dell'attività di frode.

Nei guai con la giustizia ora si trovano gli amministratori di fatto e di diritto della società, per emissione e utilizzo di fatture false, occultamento della documentazione contabile e fiscale e omessa presentazione delle dichiarazioni fiscali obbligatorie.

Skraif
07-06-10, 22: 59
Guardia di Finanza di Gorizia scopre evasione fiscale da oltre 9 milioni di euro
Gorizia - (Adnkronos) - L'illecito scoperto, di una società di capitali e due ditte individuali, è stato ricostruito dai Finanzieri mediante numerosi controlli incrociati e indagini bancarie sui conti correnti accesi presso gli intermediari finanziari


Gorizia, 7 giu. - (Adnkronos) - Un'evasione fiscale superiore ai 9 milioni di euro, tra Iva, imposte sui redditi e Irap, e' stata scoperta dalla Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Gorizia, nel corso di tre ispezioni nei confronti di altrettanti soggetti economici operanti nella provincia isontina.
In particolare, le attivita' investigative sviluppate, che hanno interessato due diversi settori dell'economia isontina, costituiti dal comparto dell'edilizia e da quello dei lavori di meccanica generale, hanno consentito di segnalare ai competenti uffici finanziari circa 7 milioni di euro di base imponibile sottratta a tassazione, ai fini delle imposte dirette e 3,8 milioni ai fini dell'Irap, nonche' di formulare proposte di recupero dell'Iva evasa pari complessivamente a oltre 800mila euro.
L'evasione fiscale scoperta nell'ambito delle tre attivita' ispettive concluse, si e' sostanziata nell'omessa dichiarazione al Fisco di operazioni imponibili effettuate da una societa' di capitali e da due ditte individuali e mai dichiarate al Fisco, ricostruite dai finanzieri mediante l'esecuzione di numerosi controlli incrociati presso i soggetti clienti, nonche' ricorrendo a indagini bancarie sui conti correnti accesi presso gli intermediari finanziari.
Anche in tal caso, infatti, come piu' volte riscontrato in altre analoghe iniziative investigative, i contribuenti controllati, pur emettendo regolarmente le fatture al termine dei lavori effettuati, non avevano provveduto a presentare successivamente le conseguenti dichiarazioni fiscali, rimanendo sconosciuti al fisco e confidando nella maggior difficolta', in tal modo, di essere individuati.
Tuttavia, il monitoraggio sistematicamente effettuato dai finanzieri sulle attivita' economiche attive nella Provincia isontina, attuato mediante l'intensa utilizzazione degli strumenti informatici a disposizione degli investigatori che consentono l'incrocio dei dati e degli elementi informativi contenuti nelle numerose banche dati a disposizione, ha consentito di reprimere l'illecito comportamento, determinando l'emersione di nuova base imponibile da sottoporre a tassazione.

Ermesgdf
08-06-10, 11: 41
[Barletta, 7 giu. - (Adnkronos)
Ventidue persone, tra le quali due dirigenti dell'Ufficio tecnico del Comune di Barletta, sono state denunciate a piede libero dai militari della Guardia di Finanza al termine di una indagine sull'edilizia convenzionata.

Le Fiamme Gialle hanno scoperto vari abusi edilizi che sarebbero stati commessi nel rilascio e nell'utilizzo di concessioni, varianti e ampliamenti ottenuti nell'ambito di un Programma di recupero urbano del Comune di Barletta.

Sono stati ipotizzati reati contro la pubblica amministrazione. Si tratta, in pratica, di opere finanziate dalla Regione Puglia per un totale di 63 milioni di euro nell'ambito dell'edilizia residenziale convenzionata che, limitatamente alla città di Barletta, prevedeva la costruzione di 120 alloggi.

Più in particolare, gli acquirenti sarebbero stati costretti a corrispondere il prezzo convenzionato per l'acquisto di unità immobiliari più piccole rispetto alla tipologia e ai dettami previsti dalla legge regionale e dal bando pubblico di gara.

Uno stratagemma posto in essere da costruttori e dirigenti dell'Ufficio tecnico che avrebbe consentito alle imprese di realizzare un numero superiore di alloggi per ciascuno stabile costruito (mediamente da 6 a 9 unità) grazie a varianti e concessioni in ampliamento rilasciate illecitamente dallo stesso ufficio tecnico.

La prima fase dell'attività investigativa fece scattare nel 2008 il sequestro preventivo di una delle palazzine proprio per consentire gli accertamenti tecnici e le misurazioni necessarie evidenziando le anomalie poi rilevate per i restanti edifici.

Sono stati notificati 22 avvisi di conclusione delle indagini preliminari nei confronti di altrettanti imprenditori, professionisti (architetti e ingegneri) e pubblici ufficiali.

I reati ipotizzati sono di concorso in abuso d'ufficio, frode in pubbliche forniture, truffa aggravata, oltre a numerosi abusi edilizi.

Panteros
08-06-10, 16: 38
La Guardia di Finanza sta eseguendo centinaia di perquisizioni in tutta Italia presso aziende accusate aver evaso oltre 150 milioni di euro grazie a fatture per operazioni inesistenti. Lo ha comunicato il Comando provinciale della Gdf di Milano.Tra le società perquisite ci sono anche quella del Catania Calcio e dell'Udinese, di Serie A, e dell'Empoli, Ascoli e Cesena di serie B.

Le perquisizioni, spiega la nota, costituiscono lo sviluppo di un'inchiesta della procura di Milano che lo scorso 27 ottobre ha portato in carcere un faccendiere svizzero, tre suoi collaboratori e un funzionario di un istituto di credito elvetico per riciclaggio all'estero di somme provenienti da delitti di appropriazione indebita ed evasione fiscale.

Un centinaio di reparti delle fiamme gialle stanno setacciando sedi aziendali allo scopo di effettuare accertamenti per operazioni inesistenti per un totale che, dai primi calcoli, si aggira attorno ai 150 milioni di euro.

Il nuovo filone investigativo che riguarda l'evasione fiscale è coordinato dal pm Carlo Nocerino e ha consentito di svelare che l'associazione gestiva una serie di società estere che erano state costituite per permettere a società italiane di creare fondi neri oltre confine.

Fonte: Tgcom.it

Ermesgdf
08-06-10, 17: 03
(AGI) - Bologna, 7 giu.
Quarantaquattro dipendenti irregolari, e 18 lavoravano in nero: questo il risultato delle verifiche della Guatrdia di Finanza di Molinella (Bologna), nei confronti di una impresa edile che aveva pagato retribuzioni ' fuori busta' per oltre 230mila euro.

L'azienda aveva anche omesso di versare all'erario le ritenute operati sulle retribuzioni per un ammontare di quasi 100mila euro, Il responsabile è stato denunciato per frode fiscale.

Per tentare di sfuggire ai controlli, l'imprenditore aveva dichiarato di avere smarrito la documentazione contabile ufficiale alla fine del 2007.

Skraif
08-06-10, 20: 42
Pescara, sequestrati beni per 925 mila euro a famiglia rom
Pescara - (Adnkronos) - Operazione congiunta condotta da Carabinieri, Polizia di Stato e Guardia di finanza


Pescara, 8 giu. (Adnkronos) - Beni per complessivi 925 mila euro sono stati sequestrati nel corso di un'operazione congiunta condotta da carabinieri Polizia di Stato e Guardia di finanza, a due famiglie di etnia rom del pescarese. Fra i beni sequestrati figurano un primo piano di una villa a Montesilvano (Pescara), due abitazioni nel comune di Torre dei Passeri (Pescara), 13 conti correnti e libretti di deposito bancari e postali ma anche altri beni mobili riconducibili agli stessi nuclei famigliari. Secondo gli investigatori il tutto deriverebbe da operazioni di estorsione, usura, truffe e furti.
Con l'operazione di oggi che si va ad aggiungere ad altre gia' realizzate dall'ottobre 2007 al marzo 2010 si e' inflitto un nuovo colpo a questo settore malavitoso. I beni sequestrati si vanno ad aggiungere a quelli di altre ville, terreni, contanti ed autovetture valutabili in circa 6 milioni e 500mila euro. Per i componenti dei due nuclei famigliari di etnia rom, segnalati dalla compagnia dei carabinieri di Montesilvano, sono state contestualmente richieste quattro misure di prevenzione della sorveglianza speciale per la durata massima di tre anni che si aggiungono alle precedenti 60 gia' ottenute dal tribunale.

Ermesgdf
09-06-10, 10: 38
[Foggia - Diversi interventi sono stati portati a termine dalla Guardia di Finanza in diversi centri della provincia.

A Lucera al termine di diversi controlli ad esercizi commerciali gli uomini delle fiamme gialle hanno rilevato numerose irregolarita' nei distributori automatici di sigarette. In particolare gli investigatori hanno accertato che i relativi congegni erano sprovvisti delle previste restrizioni, consentendo di erogare tabacchi a chiunque, anche a minori di anni 16. Al termine delle indagini due persone sono state segnalate all'autorita' amministrativa.

Sempre a Lucera i militari della Guardia di Finanza hanno scoperto una frode fiscale perpetrata da un'impresa attraverso l'utilizzo di fatture false. Nel corso delle indagini e' emerso che l'impresa, ha annotato elementi contabili passivi con fatture per operazioni inesistenti per un totale di circa 174.000 mila euro, emesso fatture per operazioni inesistenti per circa 187.000mila euro ed evaso Iva per circa 35.000mila euro. Al termine delle indagini due persone sono state denunciate all'autorita' giudiziaria.

Sempre a Lucera gli investigatori nel corso di un servizio finalizzato al controllo dei videogiochi, hanno sequestrato un macchinario sprovvisto delle autorizzazioni. Una persona e' stata segnalata all'autorita' amministrativa competente. A Foggia, invece, i militari hanno scoperto un evasore totale, titolare di una ditta del capoluogo che ha evaso Iva per oltre 715mila euro. AL termine delle indagini una persona e' stata denunciata.

Altra evasione scoperta dai militari di Torre Fantine che hanno denunciato un imprenditore nel settore di installazione impianti che ha sottratto a tassazione base imponibile per circa un milione e 28mila euro ed evaso iva per circa 212mila euro.

Fonte: Il paesenuovo.it

Skraif
09-06-10, 12: 57
Gdf sequestra due discariche abusive di 12 mila mq nella zona industriale di Sassari
Sassari - (Adnkronos) - I responsabili sono stati denunciati per le violazioni al codice dell'ambiente: rischiano una pena fino a 2 anni e un'ammenda fino a 26 mila euro, oltre alle sanzioni relative alle violazioni degli obblighi di comunicazione, di tenuta dei registri e dei formulari. Agli stessi sarà ora imposta, a proprie spese, la bonifica dei siti interessati


Sassari, 9 giu. - (Adnkronos) - Due discariche abusive, realizzate su un'area complessiva di circa 12 mila mq nella zona industriale del Comune di Sassari, sono state sequestrate dalla Guardia di Finanza nell'ambito di un'operazione in materia di polizia ambientale denominata 'Sardegna bella'. Nei siti ispezionati dai finanzieri, non distanti dall'abitato urbano, con gravi conseguenze per i cittadini, erano stoccati illegalmente ingenti quantitativi di rifiuti speciali pericolosi e non, tra cui oltre 60 carcasse di autovetture, batterie, oli esausti.
Le aree interessate, una di circa 8.000 mq e l'altra di circa 4.000 mq, erano nella disponibilita' di due grandi rivenditori di autoveicoli, con sede nella zona industriale.
I responsabili sono stati denunciati per le violazioni al codice dell'ambiente, rischiando una pena fino a 2 anni e un'ammenda fino a 26.000 euro, oltre alle sanzioni amministrative pecuniarie relative alle violazioni degli obblighi di comunicazione, di tenuta dei registri e dei formulari. Agli stessi responsabili sara' ora imposta, a proprie spese, la bonifica dei siti interessati.

Ermesgdf
09-06-10, 17: 59
Scoperto dalla Guardia di Finanza un deposito con 500 bombole di liquido infiammabile
Nel deposito rinvenuti anche alcuni motorini elettro - compressori ricavati da vecchi frigoriferi


SESSAAURUNCA- E' partita da una lettera indirizzata alla Guardia di Finanza con la richiesta di aiuto da parte di “anonimi condomini” che segnalavano la presenza di una “bomba a cielo aperto pronta a esplodere”, l'operazione che ha portato alla scoperta di un deposito di gas petrolio liquefatto situato in località Lauro nel comune di Sessa Aurunca. Il provvidenziale intervento delle Fiamme Gialle locali ha permesso di porre fine all’illecito e pericoloso traffico. All’interno del capannone sono state rinvenute circa 500 bombole contenenti oltre 5.500 kg di liquido altamente infiammabile. L’attrezzatura rudimentale rinvenuta rendeva maggiore il rischio di esplosione: infatti, nel corso delle operazioni, sono stati sequestrati anche alcuni motorini elettro - compressori ricavati da vecchi frigoriferi nonchè numerose bocchette per il travaso prodotte artigianalmente con “il fai da te”. I responsabili dell’illecita attività – G.G., di anni 49, e S.D., di anni 24 – sono stati segnalati alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere per plurime violazioni alla vigente normativa che regola l’esercizio dell’attività nello specifico settore.



Fonte: Caserta c'è

Elite
12-06-10, 20: 48
Finanzieri non prorpio onesti, questo è il link da seguire: http://www.catanzaronotizie.it/2010060919415/truffe-quattro-arresti-e-61-denunce-coinvolti-finanzieri-e-un-commercialista-di-siderno.html

Ermesgdf
13-06-10, 11: 23
Olbia, 11 giu. - (Adnkronos)
I finanzieri del Gruppo di Olbia, coordinati dal Comando Provinciale di Sassari, comandato dal colonnello G. C., ha messo a segno l'operazione "Frutto della passione", cointestando un'evasione fiscale per oltre 1 milione e 300 mila euro.

I militari hanno controllato un'attività commerciale di Olbia che opera nel settore nella vendita di casalinghi ed utensili e di frutta e verdura.

L'attività è scaturita da diverse segnalazioni di cittadini che segnalavano che il titolare dell'attività non emetteva documenti fiscali dopo la vendita, oltre che dal sistema di controllo sugli studi di settore che ha evidenziato anomalie nelle dichiarazioni presentate.

Le indagini di polizia tributaria, durante circa due mesi, hanno reso necessaria una complessa opera di ricostruzione di redditi sottratti al fisco mediante l'analisi della documentazione contabile ed amministrativa.

All'esercente sono state quindi contestate violazioni di imposte dirette per redditi sottratti a tassazione per 815 mila euro, 224 mila di Iva, e 317 mila di Irap.

I militari hanno anche contestato violazioni afferenti la mancata registrazione di documenti e fatture.

Il tutto è stato inoltrato all'Agenzia delle Entrate che ora provvederà a comminare le relative sanzioni

fabr
15-06-10, 23: 22
Verona, sgominata banda italiana: smerciava apparecchiature sanitarie irregolari

Decine le perquisizioni in tutta Italia compiute dalla Guardia di Finanza. Sequestrati prodotti non conformi per un valore di 6 milioni di euro

VERONA - Le Fiamme Gialle hanno sgominato un'organizzazione veronese che immetteva nel mercato nazionale apparecchi estetici con false marchiature 'CE' di provenienza cinese. Decine le perquisizioni in tutta Italia nell'ambito dell'operazione della Guardia di Finanza di Villafranca (Verona) e coordinata dal comando provinciale. Sono stati sequestrati 23.466 prodotti non conformi per un valore di mercato di circa sei milioni di euro, 265 apparecchiature in altrettanti centri estetici e denunciate cinque persone.

LE INDAGINI. Nel mirino delle indagini l'attività di verifica fiscale nei confronti di due aziende di Sommacampagna, in provincia di Verona, la 'The wellcare group srl' e la 'We care srl' specializzate nella produzione e commercializzazione di prodotti per l'estetica.

martedì, 15 giugno 2010-(Tg1)

Ermesgdf
16-06-10, 12: 03
AGI) - Trieste, 14 giu.
Stroncato dagli uomini del Gico della Guardia di Finanza di Trieste - coordinati dalle procure di Trieste, Milano e Bergamo - un traffico di sostanze stupefacenti che aveva come base la cittadina di Vittorio Veneto (Treviso).

Veniva organizzato da un albanese e un macedone apparentemente operai nel settore edile che stavano allargando il loro giro di "affari" anche nel capoluogo giuliano.

Le indagini delle unità specializzate della Guardia di Finanza - sotto la Direzione Distrettuale Antimafia di Trieste - hanno individuato la fonte di approvvigionamento della droga in una "gang" albanese radicata nella città di Milano.

Nel corso di un blitz effettuato nel capoluogo lombardo e in provincia di Bergamo in località Castelli Caleppio - i due trafficanti sono stati arrestati in flagranza di reato, assieme ad altri 5 cittadini albanesi mentre concludevano un affare da 200 mila euro.

Il gruppo era pronto a smistare 3 chilogrammi di cocaina che dovevano raggiungere la piazza di Trieste per essere venduti ad un prezzo di oltre 20 mila euro.

Gli investigatori sono rimasti colpiti dalla strategia adottata dai trafficanti per vendere la cocaina: avevano stabilito di consegnare la droga in un luogo diverso da quello previsto per il pagamento così da rendere difficile la loro individuazione.

transformers
16-06-10, 12: 39
GUARDIA DI FINANZA SEQUESTRA YACHT

Le Fiamme Gialle del Nucleo di Polizia Tributaria di Cagliari, in collaborazione con la Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza di Sant’Antioco, hanno portato a termine l’operazione “Menippe”, nell’ambito della quale è stata sequestrata un’imbarcazione da diporto della lunghezza di 14 metri ed è stato denunciato un soggetto per aver riciclato proventi illeciti da evasione fiscale nell’acquisto dello yacht. A seguito di ricerche in numerosi porti dell’Isola, il natante è stato rintracciato nella zona di S. Antioco, ove si trovava per manutenzione.Le investigazioni, avviate nell’ottobre del 2009 e coordinate dalla Procura della Repubblica di Cagliari, rientrano nell’ambito del costante monitoraggio dei flussi sospetti e delle transazioni bancarie anomale ed hanno avuto inizio con la meticolosa ricostruzione di numerose operazioni di versamento di consistenti somme in contanti, effettuate in tempi differenti, presso alcuni istituti di credito cagliaritani. L’evidente – ma solo a posteriori, grazie alle certosine indagini - finalità di tali operazioni in contanti era quella di immettere gradualmente denaro nel circuito bancario, occultandone la provenienza, e creare, in tal modo, senza insospettire gli investigatori economico-finanziari, una provvista sufficiente all’acquisto dell’imbarcazione. Ciononostante, i minuziosi accertamenti condotti dai Finanzieri hanno consentito di individuare le anomale tracce bancarie ed accertare che le relative somme provenivano dall’evasione fiscale perpetrata da una società riconducibile ad un imprenditore che aveva accumulato il denaro tramite l’omesso versamento delle imposte. Il denaro così “ripulito” è stato utilizzato per l’acquisito, da parte di una società di noleggio di natanti del cagliaritano, dell’imbarcazione da diporto sequestrata, del valore di circa 350.000 euro. Ulteriori riscontri investigativi hanno consentito di appurare, tra l’altro, che tale società aveva avuto, quale unico cliente, il reale proprietario dello yacht, smascherato anch’esso nell’ingegnoso - quanto vano – tentativo di interporre uno “schermo societario” teso ad eludere anche le giuste pretese fiscali, ormai di piena attualità, in tema di “redditometro”. Pertanto, l’amministratore e socio unico della società, un cinquantenne dell’iglesiente, è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria poiché con la sua condotta ha ostacolato identificazione del reale proprietario dello yacht, rendendo viepiù difficoltosa la ricostruzione dell’origine illecita delle somme impiegate per l’acquisto del natante. Nell’ambito delle indagini sono state, altresì, mossi rilievi e contestazioni di carattere amministrativo anche nei confronti di 3 direttori di altrettanti istituti di credito cittadini, i quali hanno omesso di segnalare in quanto sospette - come, invece, previsto dalla normativa antiriciclaggio - le operazioni di versamento in contanti allo sportello con contestuale richiesta di immediata emissione di assegni circolari, necessari all’acquisto del natante. Le operazioni delle Fiamme Gialle finalizzate alla lotta al riciclaggio e all’evasione fiscale nonché al monitoraggio delle eventuali incongruenze tra il tenore di vita dei contribuenti e i redditi da questi ultimi dichiarati proseguono in aderenza alle specifiche direttive dell’Autorità di Governo e del Comando Generale, corroborate anche dalle attività di controllo del territorio a mare dei “mega yacht”, che incrociano al largo delle prestigiose acque della Costa Smeralda. NS GF. Cagliari, lì 8 giugno 2010.

Ermesgdf
16-06-10, 12: 47
(AGI) - Palermo, 10 giu.
I finanzieri del Comando Provinciale di Palermo hanno scoperto di una truffa ai danni dello Stato e dell'Unione europea, realizzata da una società del bagherese, nel settore delle agevolazioni finanziarie a favore del rilancio della pesca.

Le indagini, condotte dal Nucleo di Polizia Tributaria di Palermo e coordinate dal procuratore
aggiunto L. A. e dai sostituti S. V. e G. D. L., si sono concluse con la denuncia del titolare e il sequestro disposto dal gip Pasqua Seminara di beni mobili e immobili, conti correnti bancari e quote societarie pari a oltre 150 mila euro.

Applicata la formula del sequestro per "equivalente" in relazione alla confisca dei beni, introdotta nell'ordinamento allo scopo di rendere più efficace l'azione di tutela della spesa pubblica nazionale e comunitaria.

A fronte di un contributo complessivo approvato per 1,2 milioni di euro dall'assessorato regionale alla Pesca, l'impresa aveva ottenuto nel 2005 un anticipo di 600 mila euro per la realizzazione di un capannone e la ristrutturazione di un impianto già esistente, risultando prima in graduatoria nell'ambito del piano di finanziamenti comunitari previsti per il 2004 - 2006 destinato alle ditte operanti nel settore della pesca.

Il contributo è risultato essere stato concesso nonostante l'azienda non avesse ottenuto le necessarie autorizzazioni edili dal Comune di Bagheria per la realizzazione delle opere previste nel progetto.

L'attività investigativa svolta dalle Fiamme gialle specializzate nella tutela della spesa pubblica, attraverso l'analisi documentale e mirate indagini finanziarie sui conti correnti interessati, ha consentito di svelare che parte delle somme destinate al finanziamento del progetto presentato sono state destinate dal responsabile, in concreto, per altri fini.

Ora dovrà rispondere del reato di malversazione ai danni dello Stato

fabr
16-06-10, 21: 32
(AGI) GDF:7 COMMERCIALISTI ARRESTATI A VICENZA PER CORRUZIONE

VICENZA - I finanziari di Vicenza hanno arrestato sette commercialisti e un funzionario del fisco per corruzione. Il sistema di corruzione finalizzato ad evitare i controlli fiscali o a farsi ridurre drasticamente le multe e le tasse da versare allo Stato, e' venuto alla luce dopo mesi di delicate indagini, coordinate dalla locale Procura, dai finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Vicenza, che ha visto 55 imprenditori vicentini, negli ultimi anni, elargire denaro a una decina di funzionari dell'Agenzia delle Entrate per garantirsi favori e coperture, tutto attraverso la mediazione, anch'essa prezzolata, di una dozzina di noti professionisti della zona. All'alba di oggi i finanzieri, oltre a eseguire 23 perquisizioni di abitazioni, studi e uffici, hanno tratto in arresto 7 commercialisti e un funzionario del fisco, e hanno notificato tre provvedimenti interdittivi nei confronti di altri due commercialisti e di altro funzionario.

la Repubblica.it 24 ore - 16/06/2010

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Operazione “antica roma”. GdF sequestra reperti archeologici in una lussuosa residenza a Cagliari

Un facoltoso imprenditore edile cagliaritano è stato denunciato dal Nucleo di Polizia Tributaria di Cagliari, nel corso di attività di polizia giudiziaria poichè nella sua abitazione sono stati rinvenuti alcuni reperti archeologici di epoca romana. I militari hanno posto sotto sequestro tutto il materiale ritrovato.

CAGLIARI - Il rinvenimento è avvenuto nel corso di una perquisizione, delegata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cagliari, presso l’abitazione di un facoltoso imprenditore edile del capoluogo sardo, nel più ampio ambito di un procedimento penale relativo ad ipotesi di reato per violazione della legge fallimentare.

Nel corso della perquisizione della lussuosa villa dell’imprenditore le Fiamme Gialle hanno rinvenuto i reperti archeologici di epoca romana, esposti quali importanti complementi d’arredo.

Tutti i manufatti, tra cui alcune anfore, statuette votive ritraenti figure maschili e femminili, nonché alcune lucerne, sono stati sequestrati e posti a disposizione dell’Autorità Giudiziaria e dei funzionari della locale Soprintendenza, per una formale perizia sugli oggetti a fini di repertazione e datazione, in ragione della provenienza dei reperti direttamente da scavi clandestini sia in mare che sulla terra ferma o, comunque, dal mercato illecito di beni di interesse storico-artistico-archeologico.

Ed è proprio questo ricchissimo mercato il sorvegliato speciale della Guardia di Finanza, che ha inaugurato ieri a Roma, a livello nazionale, presso il complesso architettonico del “Vittoriano” di Piazza Venezia, la mostra (denominata “Dal sepolcro al Museo. Storie di saccheggi e recuperi. La Guardia di Finanza a tutela dell’archeologia”) delle opere d’arte di maggior pregio recuperate negli ultimi anni (circa 12 mila reperti archeologici ed oltre 400 opere pittoriche solo nel biennio 2008-2009, esposte fino al 12 settembre p.v.).

Nel contesto investigativo cagliaritano - aperto a possibili sviluppi - l’imprenditore è stato denunciato poiché sprovvisto di qualsivoglia documentazione attestante la legittima provenienza ed il lecito titolo di possesso degli oggetti rinvenuti.


SARDEGNA OGGI - 16/06/2010

Ermesgdf
16-06-10, 21: 43
AGI) - Milano, 16 giu.
Un maxisequestro di droga e' stato portato a termine dagli uomini del Nucleo polizia tributaria della Guardia di Finanza di Bologna e dai carabinieri della Compagnia Duomo di Milano.

A Leini', in provincia di Torino e' stato intercettato un carico di 570 chili di hashish nascosto tra gli imballaggi di un carico di agrumi.

In manette sono finite tre persone.

Lo stupefacente viaggiava in un lussuoso truck, stile americano, con targa spagnola. Maggiori dettagli sull' operazione e un video relativo verranno forniti durante la conferenza stampa che si terra' alle 12 nella sala stampa del Comando dei carabinieri in via Moscova a Milano

transformers
17-06-10, 10: 33
Sondrio: operazione Gdf contro concussione e truffa a Regione Lombardia, 7 gli arresti (3)

(Adnkronos) - Attraverso la societa' Eventi Valtellinesi sono state emesse anche fatture per operazioni inesistenti da presentare alla Regione Lombardia per ottenere rimborsi e contributi pubblici per centinaia di migliaia di euro. Ad esempio, sono state 'gonfiate' le spese per manifestazioni celebrative della Protezione Civile che si sono svolte a Morbegno nel 2007. Nella contabilita' della societa' sono state trovate tracce di flussi finanziari riconducibili ad una societa' creata ad hoc per produrre studi in vista di un fantomatico progetto finalizzato all'installazione d'impianti eolici su Passo San Marco. Una societa' intestata a un prestanome che, prima della chiusura, ha 'intascato' 50mila euro erogati dal presidente della Comunita' Montana Morbegnese. 'Soci in affari' a cui nel 2008 e' stata anche offerta una vacanza a Dubai, oltre a orologi di valore.
Allo stesso tempo, il presidente della Comunita' Montana, insieme all'attuale direttore generale, all'ex sindaco di Cercino, al segretario dello stesso Comune e a consiglieri della passata maggioranza avrebbero commesso, secondo l'accusa, una serie di falsi che permetteva da un lato di modificare il piano insediamenti produttivi comunale e dall'altro d'eseguire "gravi pressioni" nei confronti di proprietari di terra.
Sotto la minaccia di esproprio, i proprietari sono stati costretti a vendere la loro terra a un prezzo di 11 euro al metro quadro, quando secondo la valutazione dalla Commissione per gli espropri avevano un prezzo di 50 euro. Dalle indagini e' emerso che sono 21 i proprietari costretti alla vendita. Uno di questi ha raccontato agli inquirenti di essersi sentito come se "qualcuno fosse venuto con la pistola a minacciarmi di vendere". Un esproprio che ha garantito a una societa', riconducibile al presidente delle comunita' montana, 250mila euro. Diverse le perquisizioni e il sequestro di denaro e libretti al portatore messi a segno dagli uomini della guardia di finanza. Nell'abitazione del maggiore degli indiziati sono stati recuperati 220mila euro.
15/06/2010

Ermesgdf
17-06-10, 11: 16
(AGI) - Palermo, 16 giu.
Il Gico del Nucleo di polizia Tributaria di Palermo, in esecuzione del provvedimento emesso dal Tribunale di Palermo, ha confiscato in provincia di Palermo beni mobili, immobili, disponibilità finanziarie e aziende per un valore complessivo di 11 milioni di euro a esponenti di spicco e fiancheggiatori di Cosa nostra palermitana.

Colpiti i fratelli V. e G. G., di 78 e 71 anni, indicati da diversi collaboratori di giustizia come soggetti organici alla "famiglia" mafiosa di Palermo-Acquasanta.

Nel tempo hanno acquisito ruoli sempre più di vertice, sino a raggiungere la correggenza del mandamento l'assoluto dominio su tutte le attività economiche dell'indotto dei cantieri navali di Palermo.

V. G. è stato definitivamente condannato - on sentenza del 15 gennaio 2000 della Corte di Assise di Palermo, divenuta irrevocabile il 23 settembre 2002 - alla pena di sette anni di reclusione, per associazione.

G. G. è stato condannato a sei anni per estorsione, in quanto già dal 1994 collaborava col noto esponente mafioso P. G. all'attività estorsiva organizzata nel mandamento di Resuttana.

Il provvedimento ablativo ha riguardato, inoltre, Angelo Fontana, 47 anni, nipote dei G., già nel 1989 segnalato dall'Fbi come trafficante internazionale di sostanze stupefacenti e legato al boss J. G..

Vari collaboratori di giustizia lo hanno indicato come killer della "famiglia" A., accusandolo di essere uno degli autori dell' omicidio di F. P. G..

Nel 2000 la Corte di Assise di Palermo lo ha condannato all'ergastolo per associazione mafiosa, omicidio e detenzione illegale di armi e munizioni.

In atto, risulta sottoposto al programma di protezione quale collaboratore di giustizia.

Colpito dalla confisca anche A. G., 44 anni, indicato da vari collaboratori di giustizia come uomo d' onore della "famiglia" mafiosa A. trafficante di sostanze stupefacenti, condannato anche pe rl' attentato del 21 giugno 1989 ai danni del giudice Giovanni Falcone.

Infine, A. G., 50 anni, figlio di G., indicato da vari collaboratori di giustizia come reggente della "famiglia" dell'A., in assenza dei capifamiglia detenuti.

transformers
17-06-10, 11: 22
FISCO: GDF BOLOGNA SCOPRE MAXI-FRODE DITTA COMPUTER, 25 DENUNCE

10:45 17 GIU 2010

(AGI) - Bologna, 17 giu. - Le Fiamme gialle di Bologna hanno scoperto una maxi-frode da 400 mln ai danni del fisco; 25 denunciati. L'operazione e' stata condotta dal nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Bologna ed ha consentito di scoprire una gigantesca frode a danno dell'erario messa in atto da una societa' bolognese, operante nel settore del commercio all?ingrosso di computer, software e processori elettronici. Nel complesso sono risultate coinvolte 15 societa' e sono stati sottratti all?imposizione diretta 400 milioni di euro, di cui ben 80 milioni di evasione dell'Iva.
Tra i denunciati, quindici i responsabili per i quali sono ipotizzati i reati di associazione a delinquere, truffa, frode fiscale e falsa attestazione a pubblico ufficiale. L'attivita' investigativa, durata ben 4 anni, ha permesso ai finanzieri di ricostruire il meccanismo fraudolento perpetrato dagli indagati. La frode è stata realizzata attraverso l'emissione di fatture false, attestanti scambi commerciali di prodotti mai effettuati che permettevano di ottenere un indebito credito d'imposta con la conseguente turbativa sul mercato, attraverso una concorrenza sleale attuata con l'applicazione di prezzi inferiori a quelli praticati dai maggiori produttori del settore. Le ipotesi investigative sono state avvalorate anche da diverse segnalazioni per operazioni sospette inviate da diversi istituti di credito su specifico input proveniente dalla Banca d'Italia che ha imposto la compilazione di apposite schede riportanti i rilevanti indicatori di anomalie. Le indagini hanno svelato il coinvolgimento di altre numerose societa' commerciali ubicate nel territorio nazionale nonche' l'utilizzo di ignari cittadini nel ruolo di prestanome al fine di motivare le operazioni mai realizzate. I casi piu' eclatanti sono risultati quelli di un portiere di condominio napoletano, che risultava aver effettuato pagamenti per milioni di euro verso societa' olandesi attraverso una banca emiliana, e di un disoccupato milanese risultato intestatario, a sua insaputa, di una societa' "filtro", cosiddetta societa' cartiera, utilizzata per l'emissione di false fatture. La complessa attivita' di indagine, rientrante tra i compiti istituzionali del corpo, e' stata coordinata dalle Procure di Bologna, Parma, Forli', Genova e Como. (AGI) Mir

Ermesgdf
17-06-10, 12: 16
Fisco/ Ancona, scoperta maxi evasione: 3 arresti, 110 denunce. Solo nelle Marche evasi 560 mln di euro
di Redazione Ultimissime giu 17, 2010 Fisco/ Gdf; scoperta maxi evasione da 112 mln euro nel comasco. Nel mirino società con sede in svizzera
Benzina/ Saglia: Taglio prezzi subito con sterilizzazione Iva
Cronaca – Roma, 17 giu. (Apcom) – Una evasione fiscale organizzato su scala nazionale con il sistema delle “frodi carosello” nel settore dei prodotti elettronici è stata scoperta dalla Guardia di finanza di Ancona. Oltre 500 le società cartiere (costituite solo per far girare fatture false) coinvolte, tre le persone arrestate per associazione per delinquere finalizzata alla frode fiscale e 110 le denunce.

Il sistema truffaldino è stato posto in essere nei più svariati settori merceologici. In particolare nel segmento dell’elettronica sono state individuate oltre 550 società “cartiere”, dislocate su tutto il territorio nazionale, con picchi di presenze in Lombardia, Campania e Lazio nonché nella Repubblica di San Marino (20), che hanno movimentato merci per un valore economico di oltre 1,5 miliardi di euro.

I prodotti elettronici venivano venduti da operatori nazionali prima a società fantasma di San Marino e da questi alle varie società italiane c.d. “cartiere”, cessioni sulle quali non veniva mai versata l’IVA. Ciò consentiva di abbattere il prezzo di vendita delle merci che arrivavano sugli scaffali dei negozi di HI-FI (anche della grande distribuzione) con uno sconto fino al 40% rispetto al loro valore – così detto “sottocosto” – alterando le regole di mercato.

Nel complesso è stata rilevata, nella sola Regione Marche, un’evasione fiscale per 560 milioni di euro e l’individuazione di società estero-vestite.


fonte: daily bolgonline

transformers
17-06-10, 16: 05
CONTRAFFAZIONE: GDF CHIAVARI SCOPRE STAMPERIA GRIFFE IN
TOSCANA
17 GIU 2010

(AGI) - Chiavari (Genova), 17 giu - I prezzi troppo bassi su alcune magliette griffate avevano fatto insospettire i finanzieri. Le Fiamme gialle hanno cosi' avviato un'indagine nei confronti di un negoziante di Chiavari, nella riviera del levante genovese, scoprendo un raggiro grazie a pezzi taroccati a regola d'arte. I finanzieri della Compagnia di Chiavari hanno anche scoperto un laboratorio, a Firenze, dove venivano stampate le griffe ed hanno sequestrato 1.700 articoli di abbigliamento con marchi contraffatti, 500 "transfer" e 9 telai per la stampa (cliche'). I telai permettevano di copiare sulle t-shirt i personaggi della conosciuta serie americana di cartoon "The Simpson", nonche' i marchi "Vespa", "500", "Il Padrino", "Lupin" e "Diabolik". I militari hanno proceduto a denunciare all'Autorita' giudiziaria di Chiavari il titolare del negozio - una donna - mentre il proprietario della stamperia toscana e' stato deferito all'Autorita' giudiziaria di Firenze per i reati di contraffazione , commercio di prodotti con segni falsi e ricettazione.(AGI) Cli/Ge/Mao

Ermesgdf
17-06-10, 16: 56
Roma, 17 giu. - (Adnkronos)
Nel corso di operazioni di controllo del territorio, i finanzieri del comando provinciale di Frosinone hanno sequestrato armi e munizioni, nell'hinterland di Sora.

Le Fiamme Gialle hanno rinvenuto diverse munizioni e 6 armi, tra fucili e pistole, che non erano cautelate in modo da impedirne l'impossessamento da parte di altre persone. Inoltre, i proiettili non risultavano regolarmente denunciati alle Forze dell'ordine.

Il materiale è stato sequestrato per violazione alla legge in materia di armi e munizioni, e messo a disposizione della locale Autorità giudiziaria mentre il detentore è stato denunciato, a piede libero,
alla Procura della Repubblica di Cassino.

Inoltre, i finanzieri, durante un controllo di un gruppo di giovani a Sora, hanno trovato nella tasca dei pantaloni di uno dei ragazzi un'arma da taglio con una lama lunga oltre 16 centimetri.

Il detentore dell'arma è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Cassino per porto abusivo di armi e il coltello è stato sequestrato e messo a disposizione della Autorità giudiziaria.

transformers
17-06-10, 19: 37
Lavoro nero, scoperti 63 casi
(AGI) - Palermo, 17 giu.
La Guardia di Finanza di Palermo ha individuato 59 lavoratori in nero e altri 3 irregolari nel corso di controlli specifici che hanno riguardato 33 attività tra bar, paninerie, pollerie, officine meccaniche, aziende di costruzione di infissi, ristoranti, agriturismo e autolavaggi.

Complessivamente dall'inizio dell' anno sono 134 i lavoratori in nero e 18 quelli irregolari scoperti dalle Fiamme Gialle a Palermo.

Nei confronti dei titolari e rappresentanti legali delle ditte che li impiegavano sono state inoltrate segnalazioni agli uffici fiscali e contributivi.

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PESCA: RETI VIETATE SEQUESTRATE DA GDF IN LAGUNA A SANT'ANTIOCO

(AGI) - Cagliari, 17 giu. - Reti da pesca vietati in questo periodo dell'anno sono state sequestrate dalla guardia di finanza nella laguna di Sant'Antioco (Sulcis-Iglesiente), durante controlli mirati scattati dopo alcune segnalazioni anonime. I militari della sezione operativa navale di Sant'Antioco hanno scoperto ventuno "bertavelli", un tipo di rete a posta fissa usata soprattutto per la pesca di pesci di piccolissima taglia, il cui uso e' stato vietato in questo periodo da un decreto dell'assessorato regionale alla Pesca pubblicato alla fine dello scorso gennaio. L'utilizzo indiscriminato di bertavelli nella laguna provoca seri pericoli per la catena riproduttiva della fauna ittica locale.

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Camorra: Gdf sequestra yacht a clan dei Casalesi
Del natante di 16 metri era stato simulato il furto
17 giugno, 18:02
(ANSA) - NAPOLI, 17 GIU - Uno yacht di 16 metri, ritenuto nella disponibilita' del clan dei Casalesi e' stato sequestrato nel porto di Castellammare di Stabia (Napoli).

Il sequestro preventivo e' stato emesso dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli. Denunciate sette persone accusate, tra l'altro, di simulazione di reato fraudolento per la denuncia di furto del natante, del valore di circa un milione di euro, presentata dalla famiglia di Gabriele Brusciano, in carcere perche' ritenuto affiliato alla fazione dei Casalesi, in particolare al gruppo stragista di Giuseppe Setola.(ANSA).

Skraif
17-06-10, 22: 23
Bologna, Gdf scopre frode al fisco da 400 milioni di euro
Bologna - (Adnkronos) - In tutto 15 le persone denunciate per associazione a delinquere, truffa, frode fiscale e falsa attestazione a pubblico ufficiale


Bologna, 17 giu. - (Adnkronos) - Scoperta dalla Guardia di Finanza di Bologna una maxi frode ai danni dell'erario, messa in atto da una societa' bolognese del commercio all'ingrosso di computer, software e processori elettronici. Quindici le aziende coinvolte che hanno sottratto all'imposizione diretta 400 milioni di euro, di cui 80 di evasione Iva. In tutto 15 le persone denunciate per associazione a delinquere, truffa, frode fiscale e falsa attestazione a pubblico ufficiale.
L'attivita' investigativa, coordinata dalle procure di Bologna, Parma, Forli', Genova e Como, e' durata quattro anni, e ha consentito ai finanzieri di ricostruire il meccanismo attraverso cui veniva messa in essere la truffa: venivano emesse fatture false attestanti scambi commerciali di prodotti in realta' mai fatti che permettevano di ottenere un indebito credito d'imposta con turbativa di mercato e concorrenza sleale attraverso i prezzi inferiori praticati dai maggiori produttori del settore di prodotti elettronici. Numerose le segnalazioni per operazioni sospette inviate da diversi istituti di credito su input della Banca d'Italia. L'indagine ha rivelato il coinvolgimento di varie societa' commerciali e l'utilizzo di ignari cittadini nel ruolo di prestanome al fine di motivare le operazioni mai realizzate.
I casi piu' eclatanti riguardano un portiere di un condominio napoletano che risultava aver fatto pagamenti per milioni di euro verso societa' olandesi attraverso una banca emiliana. Oppure il caso di un disoccupato milanese intestatario a sua insaputa di una societa' filtro utilizzata per l'emissione di false fatture, una cosiddetta societa' cartiera.

Ermesgdf
18-06-10, 10: 56
(AGI) - Siracusa, 18 giu.
Una frode sui finanziamenti erogati dalla Regione Siciliana per lo sviluppo della produzione di energia fotovoltaica è stata scoperta dalla Guardia di Finanza di Siracusa, che ha sequestrato tre impianti fotovoltaici della provincia.

Non erano funzionanti, ma erano stati ammessi a beneficiare dei fondi pubblici, erogati alle società "E. srl" e "A. Y. srl".

Secondo gli inquirenti, i finanziamenti regionali sarebbero stati distratti in vario modo invece di essere impiegati nel settore dell'energia pulita.

Gli stessi pannelli fotovoltaici relativi ai progetti sarebbero stati utilizzati per realizzare altri impianti, anche presso abitazioni private.

I finanziamenti indebitamenti concessi ammonterebbero a circa 10 milioni di euro, di cui 6 milioni già erogati.

transformers
18-06-10, 14: 57
Udine: Gdf scopre evasore totale, giro d'affari da 5,7 mln euroUdine, 18 giu. - (Adnkronos)

- Un'evasione fiscale per 4,2 milioni di euro e' stata scoperta dagli uomini della Tenenza Guardia di Finanza di Palmanova al termine di una verifica fiscale effettuata nei confronti di una azienda attiva nel settore di lavori di meccanica generale. Una societa' della bassa friulana ha omesso di presentare per il 2008 le dichiarazioni annuali ai fini dell'Iva e dell'Irap qualificandosi nei confronti dell'Erario come evasore totale.

I finanzieri sono inoltre riusciti ad accertare e quindi a segnalare all'Agenzia delle Entrate costi di manodopera non veritieri per un importo di circa 1,5 milioni di euro. Gli operai impiegati spesso specializzati, come e' stato accertato, erano alle dirette dipendenze di altre societa' con contratti non regolari.

Dall'inizio dell'anno, le Fiamme Gialle Udinesi, tramite la conoscenza economica del territorio e gli elementi informatici a disposizione, hanno individuato 55 evasori totali, recuperando a tassazione, dai soli evasori totali, circa 20 milioni di euro con un incremento rispetto allo stesso periodo del 2009 di quasi 18 punti percentuale.

Ermesgdf
18-06-10, 22: 28
Una maxi evasione fiscale per oltre 1 milione di euro è stata scoperta dalla Guardia di Finanza. Le indagini fiscali hanno interessato una ditta modicana, operante nel settore degli infissi, che al termine delle operazioni di controllo e’ stata catalogata dai finanzieri come “evasore totale” ovvero come soggetto sconosciuto al fisco per uno o più’ anni d’imposta. L’ attività ispettiva, condotta attraverso l’esecuzione di numerosi controlli incrociati nei confronti dei clienti della ditta controllata, tutti operanti nelle regioni del nord-est Italia, ha portato alla scoperta di oltre 1 milione di euro sottratti all’imposizione diretta e recuperati alla tassazione I.R.A.P., oltre 150.000,00 euro di IVA evasa nonché l’omesso versamento di ritenute fiscali per un ammontare di circa 60.000,00 euro. Semplice, ma efficace, il meccanismo d’evasione utilizzato dal titolare dell’impresa: procedeva all’esecuzione dei lavori, aggiudicatisi presso ditte del nord Italia, che eseguiva utilizzando principalmente personale dipendente di nazionalità straniera (polacchi – rumeni – albanesi – tunisini ecc.). I lavori eseguiti venivano poi regolarmente fatturati alle ditte committenti ma, successivamente, il titolare “dimenticava” di adempiere agli altri obblighi contabili, compresa la presentazione della dichiarazione dei redditi. Il responsabile è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Modica. I reati ipotizzati a suo carico riguardano le violazioni previste dal d.lgs. 74/2000 per l’omessa presentazione della dichiarazione annuale ai fini delle imposte dirette e dell’IVA nonché per l’occultamento di scritture contabili e documenti fiscali, non esibiti nel corso dell’ispezione allo scopo di impedire ai finanzieri la ricostruzione del reddito e del volume d’affari.

fonte: RTM

Skraif
18-06-10, 23: 01
Udine, Gdf scopre evasore totale: un giro d'affari da 5,7 mln euro
Udine - (Adnkronos) - Una società della bassa friulana ha omesso di presentare per il 2008 le dichiarazioni annuali ai fini dell'Iva e dell'Irap


Udine, 18 giu. - (Adnkronos) - Un'evasione fiscale per 4,2 milioni di euro e' stata scoperta dagli uomini della Tenenza Guardia di Finanza di Palmanova al termine di una verifica fiscale effettuata nei confronti di una azienda attiva nel settore di lavori di meccanica generale. Una societa' della bassa friulana ha omesso di presentare per il 2008 le dichiarazioni annuali ai fini dell'Iva e dell'Irap qualificandosi nei confronti dell'Erario come evasore totale.
I finanzieri sono inoltre riusciti ad accertare e quindi a segnalare all'Agenzia delle Entrate costi di manodopera non veritieri per un importo di circa 1,5 milioni di euro. Gli operai impiegati spesso specializzati, come e' stato accertato, erano alle dirette dipendenze di altre societa' con contratti non regolari.
Dall'inizio dell'anno, le Fiamme Gialle Udinesi, tramite la conoscenza economica del territorio e gli elementi informatici a disposizione, hanno individuato 55 evasori totali, recuperando a tassazione, dai soli evasori totali, circa 20 milioni di euro con un incremento rispetto allo stesso periodo del 2009 di quasi 18 punti percentuale.

transformers
19-06-10, 15: 26
Maxi evasione: arrestata una manager di Porto Sant’Elpidio.
Il Resto del Carlino-Fermo.
Fermo, 18 giugno 2010 - Centosei persone denunciate per evasione ed elusione fiscale, tre arrestate per associazione a delinquere finalizzata alla frode fiscale. Il tutto per un giro d’affari di oltre un miliardo e mezzo di euro. E’ questo il bilancio di un’operazione della Guardia di Finanza di Ancona in scala nazionale, in cui è finita in manette anche un imprenditrice di Porto Sant’Elpidio.
Si tratta della 40enne Marusia Giannini, titolare di una ditta di import-export con sede a San Marino. Alla donna sono stati concessi domiciliari, mentre gli altri due complici raggiunti da ordinanza di custodia cautelare, sono finiti in carcere.
La frode avveniva attraverso il classico sistema ‘carosello’ applicato nei più svariati settori merceologici. In particolare, nell’elettronica, sono state individuate oltre 550 società fittizie, dislocate su tutto il territorio nazionale, con picchi di presenze in Lombardia, Campania e Lazio oltre che nella Repubblica di San Marino (20), che hanno movimentato merci per un valore economico di oltre un miliardo e mezzo di euro. I prodotti elettronici venivano venduti da operatori nazionali prima a società fantasma di San Marino e da questi alle varie società italiane esistenti solo sulla carta.
Sulle cessioni non veniva mai versata l’Iva. Ciò consentiva di abbattere il prezzo di vendita delle merci che arrivavano sugli scaffali dei negozi di hi-fi (anche della grande distribuzione) con uno sconto fino al 40% rispetto al loro valore alterando le regole di mercato. Solo nelle Marche stata accertata un’evasione fiscale per 560 milioni di euro. Il legale dell’imprenditrice elpidiense, l’avvocato Alfonso Valori sottolinea però la totale estraneità della sua assistita.

transformers
19-06-10, 20: 43
Arrestati da GdF due specialisti in furti carte credito
Acquistavano orologi, preziosi e hi-tech e li rivendevano.
(ANSA) - GENOVA, 19 GIU - Rubavano carte di credito per comprare orologi di prestigiose marche o materiale hi-tech e rivenderli: due genovesi sono stati arrestati dalla GdF.
Secondo l'accusa, sono decine i colpi messi a segno nel giro di pochi mesi, per migliaia di euro, in Lombardia, Emilia Romagna, Toscana, Liguria e Piemonte da Gino Filippo Giorni, di 46 anni, e Giuseppe Bianchi, detto Lari, di 31, entrambi residenti a Genova, ma arrestati in provincia di Novara, in flagranza di reato, dai finanzieri del Gico del Nucleo di polizia tributaria del capoluogo ligure. (ANSA).

fabr
19-06-10, 22: 05
Scatta l’operazione della G.d.F., tutto sotto sequestro. Una denuncia

Sabato 19 Giugno 2010-IL BRINDISINO


Operazione dei militari della Compagnia della Guardia di Finanza di Brindisi che a seguito di indagini cui hanno fatto seguito alcuni controlli hanno sottoposto a sequestro oltre 3.000 accessori per abbigliamento recanti marchi di note “griffes” abilmente contraffatti ed il mezzo utilizzato per il trasporto. Stando a quanto reso noto, tutto è accaduto presso il locale scalo marittimo. Qui le Fiamme Gialle insieme ai Funzionari Doganali hanno controllato un Tir proveniente dalla Grecia all’interno del quale gli stessi Finanzieri hanno trovato numerosi cartoni contenenti la merce contraffatta. Una persona è stata denunziata all’Autorità Giudiziaria.

Non è la prima volta che la Guardia di Finanza ed i Funzionari doganali di Brindisi arrivano a simili risultati. Merito della costanza e delle professionalità della Guardia di Finanza e dei Funzionari Doganali, a tutela della collettività e della economia del territorio.

transformers
19-06-10, 22: 28
Cronaca | 19/06/2010 | ore 21.31 »
Sassari, 19 giu. - (Adnkronos) - Operazione 'Fast&Furious' della Guardia di Finanza del comando Nord Sardegna, comandato dal colonnello Giovanni Casadidio. I baschi verdi del gruppo di Olbia hanno sequestrato una dozzina di centraline elettroniche ''taroccate'' per autovetture. Le centraline, che permettevano di incrementare la potenza delle automobili sulle quali venivano montate, avevano marchi falsi di note case automobilistiche, tra le quali Fiat e Range Rover, Mercedes, Audi, Opel.L'attivita' rientra in un servizio condotto a livello nazionale in materia di anticontraffazione e tutela dei consumatori iniziato dalla Guardia di finanza di Fossano (Cn) e coordinato dalla procura di Mondovi', il quale finora sequestro complessivamente oltre 3 mila centraline elettroniche falsificate ed alla denuncia di un uomo straniero, S.Z. di 38 anni, ufficialmente disoccupato, ideatore della truffa.

Ermesgdf
20-06-10, 12: 31
Maxi evasione fiscale scoperta a Manerbio
L'OPERAZIONE. La Guardia di finanza ha denunciato un 45enne residente in paese
Nel giro di due anni l'azienda non ha versato oltre mezzo milione di Iva Stessa sorte per le ritenute previdenziali dei 355 dipendenti interinali CHE RISULTANO EVASI
20/06/2010

La Guardia di Finanza ha scoperto una maxi evasione fiscale Evasore totale. Un fantasma per il fisco, nonostante per due anni, tra il 2006 e il 2007, abbia dato lavoro complessivamente a 355 dipendenti, principalmente extracomunitari, utilizzandoli di notte nella pulizia di uffici e aziende del Bresciano, del Mantovano, del Milanese, del Pavese e della bergamasca. Secondo l'accusa degli investigatori delle «Fiamme gialle» di Manerbio, coordinati dal luogotenente Vittorio Marino, P.C., 45 anni di Manerbio in 24 mesi si è dimenticato di pagare i contributi previdenziali per un valore di 800 mila euro, ai dipendenti che avevano sì la busta paga in regola, ma che in effetti copriva gli ammanchi.
E CHI HA ha lavorato per periodi più o meno lunghi alle dipendenze dell'impresa di pulizie della Bassa (la Guardia di finanza non ha specificato ragione sociale e sede, parlando di "zona Manerbio") si trova oggi con un buco previdenziale di diversi mesi e ben difficilmente verrà messo in regola. L'azienda in questione ha infatti cessato l'attività due anni fa, nel 2008. A distanza di due anni l'accertamento che ha portato al buco da 800 mila euro per i contributi previdenziali evasi e ancora 1,5 milioni di euro nascosti al fisco. L'imprenditore, secondo al Finanza, ha omesso per due anni di presentare le dichiarazioni dei redditi, dell'Iva e dei sostituti d'impresa, a fronte di ricavi conseguiti per oltre un milione e mezzo di euro. Accertato anche che non sono stati corrisposti 122 mila euro relativi alle ritenute fiscali ai dipendenti.L'Iva evasa ammonta a oltre 500 mila euro.
L'ACCURATA analisi sui documenti che i finanzieri sono riusciti a recuperare ha permesso di accertare agli 007 delle Fiamme gialle di Manerbio che non sono state corrisposte le ritenute previdenziali ad Inps e Inail. Non sono stati corrisposti dal titolare dell'impresa di pulizie i versamenti dovuti agli Enti destinatari. L'impresario è libero. Non è scattato l'arresto. Denunciato in attesa della conclusione delle indagini e tra anni dell'eventuale processo. E' accusato di reati fiscali; di mancata presentazione delle dichiarazioni Iva e dei redditi; dell'omesso versamento delle ritenute d'acconto. P.C., deve anche rispondere delle violazioni penali relativi alle questioni previdenziali.

fonte: bresciaoggi.it

fabr
20-06-10, 13: 18
Giro d'Europa per corriere della droga stanato dalla Gdf alla Stazione Fs

Domenica 20 Giugno 2010 - Napoli

Un viaggio per l'Europa per eludere i controlli doganali e far giungere a destinazione lo stupefacente. Questo era l'intento dell'organizzazione che ha inviato in Turchia un cittadino lituano di 25 anni a ritirare i due chili di eroina.
Una volta consegnato il prezioso carico i fornitori hanno dato a Budejus Mindaugas una "vacanza premio" che prevedeva il soggiorno di un paio di notti in alcune delle più belle capitali europee.
Infatti, dopo aver trascorso tre giorni ad Istanbul, ove è stato ritirato lo stupefacente, il corriere è stato inviato a Bucarest e successivamente a Praga, località da cui ha poi preso un aereo per Bologna. Tale escamotage è di sovente utilizzata dalle organizzazioni criminali per evitare alle Forze di polizia di tracciare i "mulos" facendone perdere in tal modo le tracce.
Da Bologna il corriere ha quindi preso un treno giungendo nelle prime ore del pomeriggio del 17 giugno alla Stazione centrale di Napoli ove è stato controllato dai Baschi verdi del Gruppo di Aversa. I militari delle Fiamme Gialle hanno immediatamente compreso che si trattava di un corriere atteso che il lituano aveva un passaporto rilasciato da pochi giorni.
Lo zaino che aveva al seguito, inoltre, era simile a quello rinvenuto pochi giorni addietro sempre dai Baschi verdi di Aversa. Nell'occasione, erano stati rinvenuti 3 chili di eroina e il corriere era sempre un cittadino dell'est Europa.
Sulla scorta di tali similitudini si è rafforzato il convincimento degli investigatori che sia operante nel territorio una forte organizzazione che, approfittando dello stato di necessità di alcuni soggetti, utilizzi gli stessi per introdurre nel territorio nazionale importanti partite di eroina.
Dall'inizio dell'anno sono oltre 11 i chili di eroina sottoposti a sequestro dai Baschi Verdi del Gruppo di Aversa. Ciò a testimonianza di un rinnovato prepotente ritorno di quella che era la droga maggiormente in voga negli anni 70 spesso associata anche a numerosi decessi causati da tagli fatti male per consentirne una maggiore rimuneratività.

Fonte : Caserta News

transformers
20-06-10, 13: 30
Roma: VERIFICHE GDF REDDITI PER NIDI
Alemanno, da lotta a evasione recupereremo 20 mln euro
(ANSA) - ROMA, 19 GIU - Approvata in Giunta una delibera secondo cui servira' il visto della Finanza per iscrivere i bimbi all'asilo nido comunale a Roma. La misura verra' applicata probabilmente gia' dal prossimo anno, come conferma l'assessore Maurizio Leo. La scelta si inserisce all'interno di un discorso piu' ampio di lotta all'evasione che rappresenta uno dei cavalli di battaglia del sindaco Alemanno e che permettera' di recuperare 'circa 20 milioni nell'ottica del risanamento del bilancio comunale'.

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SCOPERTO DALLA GDF DEPOSITO ABUSIVO GPL
Continua incessante l’azione delle Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Caserta a tutela
della legalità e della sicurezza nell’ambito del territorio provinciale.
I militari della Compagnia di Caserta, all’esito di una penetrante attività investigativa operata nel comparto delle accise, posta in essere in ossequio alle direttive del Comando Provinciale, ha individuato nel comune di Castel Morrone (CE) un deposito abusivo di GPL per uso domestico.
Gli accertamenti condotti dai finanzieri hanno permesso di accertare che il deposito era privo di qualsiasi autorizzazione e, soprattutto, senza il rispetto di alcuna norma di sicurezza.
Nel corso delle suddette operazioni sono state sequestrate più di 300 bombole contenenti complessivamente kg. 1.152 di liquido altamente infiammabile.
L’attrezzatura rudimentale rinvenuta rendeva maggiore il rischio di esplosione: infatti, nel corso delle operazioni, sono stati sottoposti a sequestro anche 1 elettropompa munita di raccordi in gomma e di pistola erogatrice ed i necessari attacchi elettrici predisposti per il funzionamento di travaso.
Il responsabile, G. C., di anni 26, è stato denunciato a piede libero alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere.
L’operazione di servizio condotta costituisce un’ulteriore conferma del controllo economico esercitato dalla Guardia di Finanza sul territorio casertano, a tutela della legalità e, nel caso di specie, soprattutto dell’incolumità dei cittadini.

fabr
20-06-10, 13: 37
Canosa, Sindaco ringrazia Guardia di Finanza per recupero reperti archeologici

domenica, 20 giugno 2010

CANOSA – “Sono fortemente compiaciuto e grato per l’operazione portata a compimento dalla Compagnia della guardia di Finanza di Barletta, diretta dal Capitano Giulio DI LEO, che ha consentito di recuperare e consegnare al patrimonio pubblico reperti di un corredo funerario importante”, questo il primo commento del sindaco Francesco Ventola, a seguito alle notizie ricevute di prima mano al sequestro dei beni ed alla cattura in flagranza di reato dei responsabili.

“In tal senso, però, non posso non esprimere il rammarico per il continuo stillicidio che il nostro patrimonio continua a subire. All’incalcolabile danno, si aggiunge quello arrecato al lavoro degli studiosi nella composizione dei tanti tasselli della nostra storia ultramillenaria e stratificata”.

Ma la consapevolezza e l’atteggiamento della gente per questa grande risorsa - ha concluso il primo cittadino -, sono cambiati e la prospettiva di un idoneo contenitore museale in cui raccogliere e raccontare la storia del nostro territorio, anche per queste ragioni deve essere quanto più breve possibile”.

Fonte - SestaProvinciaTv

transformers
20-06-10, 19: 34
ROMA.FUORILEGGE IL 50% DEI STABILIMENTI BALNEARI (newscheblog)


La Guardia di finanza ha controllato e sta controllando a fondo gli stabilimenti del litorale laziale.Da tali controlli emergono numerose evasioni fiscali, irregolarità demaniali e violazioni ambientali . Si pensi che è di quasi 5 milioni di euro la somma tassabile recuperata tra Pomezia, Ostia e Ardea,tra il 2007 e il 2009.
La base imponibile recuperata, cioè il guadagno non dichiarato al fisco dagli esercenti balneari,ha registrato un aumento del 146,52% pari a un recupero di 2 milioni di euro a cui vanno sommati altri due milioni del 2007 e del 2008.Inoltre si è notata l´evasione di una cifra pari a 528 mila euro di imposta sul valore aggiunto non pagata.
Secondo il comandante del secondo gruppo della Guardia di finanza di Ostia ,la fase dei controlli e accertamenti è molto lunga e complessa e si lavora affinchè tutto rientri nella legalità: sul litorale vengono compiuti 4 mila controlli annui e di questi ,il 45% rileva irregolarità.
Allarmante è,anche, la disciplina dei prezzi, con 59 irregolarità. Resta infatti fermo l´obbligo per tutti i gestori di esibire il tariffario all´ingresso degli stabilimenti, e di mantenere le cifre entro certi limiti. La sanzione per gli irregolari è di 3 mila euro

Ermesgdf
20-06-10, 21: 26
Operazione “estate sicura”. Controlli della guardia di finanza
Domenica 20 Giugno 2010 14:32
Anche quest’anno il comando provinciale della guardia di finanza di Lecce, ha intensificato i controlli nei luoghi in cui, nel periodo estivo, si registra maggiore aggregazione sociale. Controlli volti alla sicurezza stradale e alla prevenzione delle stragi del Sabato sera. Il bilancio è di quattro patenti ritirate; nove giovani, di età compresa tra i 20 e 25 anni, tutti della provincia di Lecce, segnalati come assuntori all’autorità prefettizia; 10 grammi di hashish e marijuana sequestrati. L’operazione si è svolta nelle più frequentate marine leccesi. Complessivamente, sono stati controllati 207 automezzi, 260 persone, elevati numerosi verbali al codice della strada.


fonte: corriere salentino

transformers
21-06-10, 11: 52
Ancona, 21 giu. - (Adnkronos) -

GDF SEQUESTRA OLTRE 40 MILA CONFEZIONI DI MEDICINALI

Oltre quarantamila confezioni di medicinali sequestrate dalla Guardia di Finanza. La merce, destinata la mercato francese, era trasportata, contrariamente a quanto previsto dalla normativa comunitaria sulle 'prove di stabilita'', su un mezzo privo di impianto refrigerante.

Nell'ambito dei controlli predisposti per il contrasto ai traffici illeciti nel porto dorico, le Fiamme Gialle di Ancona, in collaborazione con funzionari della Dogana, hanno sottoposto ad una accurata ispezione un autoarticolato che trasportava merce appena giunta dalla Grecia.

I finanzieri nel corso dell'ispezione del carico hanno accertato i medicinali da conservare ad una temperatura non superiore ai 25° gradi centigradi e viaggiare con mezzi idonei o essere confezionati in speciali colli destinati al mantenimento della temperatura in rapporto con i tempi di consegna per non alterare le caratteristiche dei prodotti. Mentre la temperatura esterna era approssimativamente di 30°, per questo le Fiamme gialle hanno sequestrato tutte le confezioni di medicine.

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Catania, 21 giu. - (Adnkronos) -

Catania: gdf scopre 21 lavoratori irregolari

La Guardia di Finanza di Bronte, nel catanese, ha scoperto ventuno lavoratori irregolari, 19 dei quali completamente in 'nero'. Le Fiamme gialle hanno comminato sanzioni amministrative per complessivi 250mila euro. Cinque delle imprese controllate sono state segnalate all'Ispettorato del lavoro di Catania per valutare la sospensione dell'attivita'. Uno dei datori di lavoro e' stato denunciato per irregolarita' nella gestione di operai minorenni.

transformers
21-06-10, 14: 55
USURA, 3 ARRESTI DELLA GDF

CASALNUOVO
- Il comando della Guardia di Finanza di Casalnuovo, su disposizione del gip del tribunale di Nola, ha eseguito stamane tre ordinanze di custodia cautelare ai domiciliari nei confronti di tre presunti usurai. Agli arresti sono finiti Anna Napolitano di Napoli, 71enne, Giuseppe Di Sarno, 29enne di Pollena Trocchia, Massimiliano Palumbo, 32enne di Napoli. L’indagine della procure di Nola riguarda episodi di usura nei confronti di alcuni imprenditori, vessati fino all’inverosimile con richieste esose, a fronte di prestiti iniziali chiesti ai tre arrestati. Fondamentali per giungere a questi provvedimenti, le intercettazioni telefoniche ed ambientali. Oltre ai domiciliari, è stato disposto anche il sequestro finalizzato alla confisca di numerosi immobili di una indagata. Un patrimonio assolutamente inconciliabile con le dichiarazioni dei redditi della stessa, che risulta poco più che nulla tenente.
di Redazione cronaca 21/06/2010
Anno III Numero 171

Skraif
21-06-10, 15: 49
Guardia di Finanza di Udine scopre truffa ai danni di due imprenditori
Udine - (Adnkronos) - Tre funzionari di banca, venendo meno all'obbligo di informare i clienti non specializzati su natura e pericolosità di alcune operazioni finanziarie, suggerivano di comprare titoli particolarmente rischiosi con il duplice intento di procurare guadagni all'istituto di credito e ottenere vantaggi per la propria carriera


Udine, 21 giu. - (Adnkronos) - Risucchiati da un giro d'investimenti finanziari. Due imprenditori di Udine sono stati truffati da tre funzionari di banca che suggerivano di comprare titoli particolarmente rischiosi. Gli investitori, dopo aver perso oltre duecentomila euro, hanno deciso di rivolgersi alle Fiamme gialle del Nucleo di Polizia Tributaria di Udine. Duplice l'intento dei funzionari bancari: procurare guadagni all'istituto di credito per ottenere vantaggi per la propria carriera.
Le indagini, condotte attraverso l'esecuzione di riscontri in diverse filiali ed uffici centrali di un istituto di credito friuliano, hanno permesso di far venire a galla le responsabilita' dei tre dipendenti dell'istituto di credito. I funzionari bancari, infatti, venendo meno all'obbligo di informare clienti non specializzati su natura e pericolosita' dell'operazione finanziaria, si sono ben guardati dal prospettare il vero rischio connesso all'investimento.
Ai due truffati sono stati fatti sottoscrivere documenti in bianco, successivamente compilati dai funzionari bancari con la falsa attestazione che l'investitore era stato informato sul rischio. I prodotti finanziari utilizzati erano dei ''derivati over the counter'', ovvero quelli conclusi direttamente fra le parti, al di fuori di un mercato regolamentato; diversi dai prodotti ''derivati regolamentati'' sono prodotti standardizzati negoziati su specifici mercati con regole comuni per tutti.

transformers
21-06-10, 17: 42
SCOPERTO SPACCIO DI DENARO FALSO

Genova, 21 giu. - (Adnkronos)

Tentavano di spacciare banconote false da 100 euro ai tavoli da gioco della roulette francese del casinò di Sanremo, ma sono stati individuati dai sistemi di controllo interni della casa da gioco e arrestati dai militari della Guardia di Finanza.

Il fatto è avvenuto nella serata di venerdì scorso. Sono finiti in manette, con l'accusa di spendita di banconote false, due cittadini francesi, M. A., 19 anni, residente a Nizza, e R. A., 18 anni, residente a Mentone.

Il giorno prima nelle casse del casinò erano state scoperte alcune banconote da 100 euro false.

I due giovani sono stati arrestati in flagranza mentre cercavano di cambiare altre banconote false alla cassa.

Processati questa mattina per direttissima, sono stati condannati a un anno e quattro mesi di reclusione e a 400 euro di ammenda, con la sospensione della pena.

transformers
21-06-10, 19: 32
[]Gdf/ Napolitano: Opera determinante per crescita e conti pubblici
Brillanti risultati contro evasione fiscale e ilegalità


Roma, 21 giu. (Apcom) - "Nella difficile contingenza economica che l'Italia e l'Unione europea stanno attraversando, l'opera della Guardia di Finanza sarà sempre più determinante per la crescita del nostro Paese e il miglioramento dei conti pubblici". Così il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano - che domani, martedì 22 giugno, parteciperà alla celebrazione ufficiale del 236° anniversario della Guardia di Finanza - in un messaggio inviato, nella odierna ricorrenza della fondazione, al Comandante Generale della Guardia di Finanza, Generale Cosimo D'Arrigo.
"Rivolgo il mio deferente pensiero a tutti i Finanzieri che hanno perduto la vita nell'assolvimento del dovere nel corso della lunga e gloriosa storia del Corpo. La crescente interdipendenza economica e finanziaria che, in questa fase storica, caratterizza le relazioni internazionali e l'andamento dei mercati condiziona sensibilmente l'economia italiana, naturalmente aperta al commercio estero e forte importatrice di materie prime. Questo emergente scenario competitivo, che incide sia sulle risorse a disposizione del settore pubblico sia sulle opportunità di iniziativa imprenditoriale del settore privato, valorizza ulteriormente i fondamentali compiti di polizia economica e finanziaria svolti dalla Guardia di Finanza, esaltandone la dimensione internazionale accanto a quella interna. La Guardia di Finanza - dice Napolitano - è oggi una struttura moderna e flessibile, capace di sposare sinergicamente l'efficienza tipica di un Corpo ad ordinamento militare con le tecnologie e i concetti organizzativi più avanzati".
"A riprova dell'elevato livello professionale e operativo raggiunto - prosegue il Capo dello Stato - stanno i brillanti risultati conseguiti nella lotta contro l'evasione fiscale, l'illegalità, la corruzione, le frodi fiscali, il riciclaggio, la contraffazione, il traffico di sostanze stupefacenti. Altrettanto significativi sono i contributi forniti, quale polizia di frontiera e tributaria e per la formazione delle istituzioni pubbliche locali, nel quadro delle missioni internazionali di sicurezza e stabilizzazione delle aree di crisi, insieme alle Forze armate in complessi contesti multinazionali e multidisciplinari. Nella difficile contingenza economica che l'Italia e l'Unione europea stanno attraversando, l'opera della Guardia di Finanza sarà sempre più determinante per la crescita del nostro Paese e il miglioramento dei conti pubblici".In questa giornata di festa, giungano ai Finanzieri in servizio e in congedo e alle loro famiglie il mio apprezzamento e un caloroso saluto".

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Le parole del Presidente Napolitano non possono che fare onore a tutti gli uomini della Finanza che con dedizione e sacrificio svolgono al meglio, ogni giorno il loro lavoro .

transformers
22-06-10, 12: 33
Nel 2010 la Guardia di Finanza ha scoperto 22,2 miliardi di redditi non dichiarati (il sole24 ore)

Nel primi 5 mesi del 2010 la Guardia di Finanza ha scoperto redditi non dichiarati al fisco per 22,2 miliardi di euro, a cui devono aggiungersi omessi versamenti di Iva per 3,1 miliardi di euro. Inoltre ha individuato 3.790 evasori totali che non avevano mai presentato le dichiarazioni occultando redditi per 7,9 miliardi di euro. Lo ha reso noto la Gdf tracciando il primo bilancio sull'attività 2010.
Sono inoltre stati individuati filoni di evasione fiscale internazionale per 4,3 miliardi di euro. Il metodo più usato per aggirare il fisco è quello dei trasferimenti fittizi di residenza di persone fisiche e società o attraverso esportazioni di capitali nei paradisi fiscali. Un'ulteriore riprova di quanto già emerso con l'operazione scudo fiscale, che ha fatto emergere 104,5 miliardi di euro di capitali all'estero.

Sul fronte della lotta alla contraffazione, nei primi 5 mesi del 2010, i sequestri complessivi effettuati dalla Guardia di Finanza ammontano a 48 milioni di pezzi, tra prodotti del comparto della moda - 28 milioni - e articoli pericolosi, con l'arresto di 92 persone per associazione a delinquere finalizzata alla contraffazione.

Risultati importanti - sottolineano le Fiamme Gialle tracciando un bilancio dei primi 5 mesi d'attività , raggiunti grazie all'adozione dei nuovi strumenti investigativi delle consegne controllate e delle operazioni sotto copertura approvati dal Parlamento con la Legge 23 luglio 2009, n. 99.

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DROGA: OPERAZIONE GDF, ARRESTI IN CALABRIA, CAMPANIA E OLANDA

09:46 22 GIU 2010

(AGI) - Reggio Calabria, 22 giu. - Sedici ordinanze di custodia cautelare in carcere sono state emesse dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria ed eseguite dalla Guardia di Finanza nell'ambito di una operazione contro un traffico internazionale di droga. Nel mirino degli inquirenti la cosca della 'Ndrangheta della famiglia Barbaro di Plati' (Reggio Calabria), il clan camorristico La Torre operante nel casertano e personaggi residenti ad Amsterdam (Olanda). I militari hanno anche sequestrato beni per circa 80 milioni di euro. L'operazione e' stata denominata in codice 'Tamanaco'.

Ermesgdf
22-06-10, 13: 43
(AGI) - Taranto, 21 giu.
I militari della Guardia di Finanza di Taranto hanno sequestrato nella zona di Leporano un'area di 1.250 mq. adibita a discarica abusiva, sulla quale erano state stoccate 120 tonnellate di rifiuti speciali.

In particolare è stata accertata la presenza sulla nuda terra di materiale proveniente da escavazione e da smantellamento di sedi stradali, unitamente a materiale edile di risulta e lastre contenenti fibra di amianto.

Il proprietario dell'area è stato denunziato all'autorità giudiziaria.

Dall'inizio dell'anno, nella sola provincia di Taranto, le Fiamme Gialle hanno sequestrato 26 aree destinate a discariche abusive, per circa 372.000 mq., oltre 24.500 tonnellate di rifiuti speciali o pericolosi, e denunziato 40 persone all'autorità giudiziaria

transformers
22-06-10, 16: 28
Mafia: gesti' latitanza Messina Denaro, gdf gli sequestra 1,5 mln beni

PALERMO - Il Gico della Guardia di Finanza di Palermo ha sequestrato beni per 1,5 milioni di euro a Giuseppe Fontana, gia' destinatario di ordinanze di custodia cautelare in carcere per associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e associazione a delinquere di tipo mafioso. Fontana e' ritenuto vicino alla cosca di Castelvetrano (Tp) e avrebbe avuto "condotte dirette a organizzare e gestire in via continuativa e stabile la latitanza di membri dell'associazione, tra cui Francesco e Matteo Messina Denaro". La Corte d'appello di Palermo lo ha condannato definitivamente a 28 anni, un mese e quindici giorni di reclusione. Il sequestro riguarda un appartamento e una ditta a Castelvetrano e quote di una societa'.

Fonte: Italpress

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Evasione Fiscale milionaria ad Acireale, denunciato imprenditore

ACIREALE (CATANIA) - Una societa' di raccolta e trasporto per conto terzi di agrumi e' finita nel mirino della Guardia di Finanza di Acireale (CT). Dagli accertamenti delle Fiamme Gialle e' emerso che l'azienda comunicava i dati Iva, ma non presentava alcuna dichiarazione dei redditi fin dal 2003. E' stata quindi avviata una specifica attivita' di verifica fiscale dalla quale e' risultata "una cospicua evasione di tutte le imposte previste nel nostro ordinamento tributario arrivando ad occultare al fisco: 928.162 euro di redditi mai dichiarati, 180.074 euro di Iva non versata, 40.086 euro di Irap". Avendo evaso piu' di 77.000 euro di imposte in un solo anno, l'imprenditore e' stato denunciato per omessa dichiarazione.

Ermesgdf
22-06-10, 20: 30
[L' Aquila, 22 giu. - (Adnkronos)
Otto arresti e 18 denunce a piede libero, 577 dosi di eroina e 291 di hashish sequestrate, oltre 9 flaconi di metadone, 1.325 euro in contanti, 18 telefoni cellulari, 5 personal computer, una autovettura, una moto Yamaha, 4 fucili e 250 munizioni, materiale elettronico, bilancini e strumenti per la preparazione delle dosi destinate allo spaccio.

Questo il bilancio dell'operazione antidroga portata a termine dai finanzieri del nucleo mobile della compagnia di Avezzano (L'Aquila), culminata con numerose perquisizioni domiciliari disposte dalla procura locale.

Le indagini, durate circa sei mesi, hanno accertato un traffico di sostanze stupefacenti che vede implicate persone giovanissime, tra i 15 e i 23 anni.

I ragazzi recuperavano la sostanza stupefacente dall'area di Napoli-Scampia e la portavano ad Avezzano, con cadenza pressochè quindicinale.

I primi quattro arresti sono stati eseguiti ad aprile, mentre nelle ultime settimane sono stati arrestati dalla polizia altri quattro ragazzi che i finanzieri di Avezzano hanno trovato in possesso di eroina ed hashish le cui analisi chimiche hanno accertato si trattava di dosi che rasentavano la purezza.

Altri 18 giovani infine, (uomini e donne), sono stati deferiti all'Autorità Giudiziaria in quanto facenti parte dell'organizzazione e per i quali la procura della Repubblica di Avezzano ha emesso specifici avvisi di garanzia.

transformers
22-06-10, 20: 58
Gdf di Porto Torres scopre evasione fiscale per oltre 4 mln

Sassari - (Adnkronos) - Operazione 'Real estate dreams' nei confronti di tre società immobiliari

Sassari, 22 giu. - (Adnkronos) - La tenenza della Guardia di Finanza di Porto Torres (Ss), coordinata dal tenente Michele Milazzo, ha effettuato l'operazione 'Real estate dreams' nei confronti di tre societa' immobiliari che ha consentito la scoperta di una maxi evasione fiscale. Coordinati dal comando Provinciale di Sassari, al comando del colonnello Giovanni Casadidio, i finanzieri di Porto Torres hanno scoperto un'evasione fiscale per oltre 2,5 milioni di euro di ricavi da recuperare a tassazione, 772.400 euro di costi indebitamente dedotti, 274.600 euro di Iva evasa.
In piu' e' stato accertato l'utilizzo di fatture per operazioni inesistenti per un importo complessivo di 532.500 euro. A conclusione delle tre verifiche fiscali sono state segnalate all'Autorita' giudiziaria 8 persone per i reati tributari ed amministrativi, evasione fiscale, anche mediante l'utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, nonche' per falsità ideologica commessa da privati in atto pubblico.

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GDF SGOMINA BANDA DI TRUFFATORI CHE SFRUTTAVA MECCANISMI DEL LEASING

Bolzano, 22 giu. - (Adnkronos) - La guardia di finanza di Vicenza ha tratto in arresto tre persone per truffa aggravata e insolvenza fraudolenta nei confronti di una societa' di leasing; altre sei persone sono state raggiunte da provvedimento di presentazione obbligatoria. I nove, tutti vicentini, sono accusati anche di associazione a delinquere, con un giro d'affari di quasi sei milioni di euro.

Il meccanismo delle truffe perpetrate passava per una fitta rete di societa' di fatto inesistenti, attraverso le quali venivano venduti gru, carrelli elevatori e strumenti simili ad una societa' di Bolzano, che li forniva in leasing a numerose aziende in diverse province italiane; in realta', pero', gli utilizzatori dei beni erano fittizi e gestiti dagli stessi venditori, che incassavano i soldi della vendita, versavano il primo canone e poi piu' nulla.

Spesso, grazie al trucco, riuscivano a vendere alla inconsapevole societa' di leasing sempre gli stessi macchinari. L'operazione delle Fiamme gialle ha portato a sequestri e 30 perquisizioni in tutta Italia.

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Videopoker taroccati sequestrati da Gdf nel rodigino
In sette anni avevano reso 5 mln euro mai denunciati al fisco

(ANSA) - ROVIGO, 22 GIU - La Guarda di Finanza di Adria ha sequestrato nel basso Polesine 106 videopoker taroccati in modo da non comunicare le giocate ai Monopoli.

La frode ammonta ad 812mila euro, il reddito sconosciuto al fisco, dal 2003 ad oggi, supera i 5 milioni di euro. Quattro i polesani denunciati all'autorita' giudiziaria, due sono i responsabili dell'azienda che aveva inventato il sistema, gli altri i rappresentanti di un'altra ditta d'appoggio. Contro di loro le accuse sono truffa ai danni dello Stato e frode informatica. (ANSA).

Skraif
23-06-10, 11: 18
Mafia:sequestrati beni per 600mila euro a Taranto

23 giugno 2010
Taranto. Militari del comando provinciale della Guardia di finanza di Taranto, a conclusione di accertamenti su violazioni alla normativa antimafia che prevede l'applicazione delle misure di prevenzione patrimoniali a carico di appartenenti alla criminalità organizzata, hanno eseguito un decreto di sequestro anticipato, emesso dal Tribunale di Taranto. Il provvedimento riguarda un' imbarcazione da diporto e un intero fabbricato composto da 4 appartamenti, per un valore commerciale di oltre 600mila euro. L'operazione rappresenta la prosecuzione di una più ampia indagine eseguita nella provincia di Taranto per contrastare la criminalità organizzata ed i traffici illeciti di stupefacenti, armi e falso in bilancio.

ANSA

transformers
23-06-10, 13: 21
Contrabbando: Gdf Ancona sequestra 7 tonnellate sigarette
Occultate in tubi di alluminio a bordo tir diretto in Spagna
23 giugno

ANSA) - ANCONA, 23 GIU - Tubi di alluminio riempiti di sigarette di contrabbando e poi saldati, per eludere i controlli. E' il nuovo sistema escogitato dai contrabbandieri di tabacchi scoperto dalla Guardia di finanza di Ancona, che ha sequestrato 7 tonnellate di sigarette 'Raquel' a bordo di un tir sbarcato da un traghetto greco della Minoan Lines. L'autista, un cittadino slovacco, e' stato arrestato. Ufficialmente l'autoarticolato era diretto in Spagna.(ANSA).

fabr
23-06-10, 16: 50
Taranto - Operazioni antidroga della Guardia di Finanza: una persona di Nova Siri è stata tratta in arresto
Pubblicato da Giannicola Montesano mercoledì 23 giugno 2010

Sei altre persone sono state segnalate al Prefetto
I Militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Taranto, in considerazione della stagione estiva e di un conseguente maggior afflusso di persone presso locali e luoghi di ritrovo della città di Taranto specie nelle ore serali/notturne, all’esito di una specifica intensificazione di controlli finalizzati al contrasto dei traffici di sostanze stupefacenti, condotti con l’ausilio di unità cinofile antidroga, hanno tratto in arresto in via Machiavelli (quartiere Tamburi) tale E.R. di anni 26, nato a Policoro e residente a Nova Siri, trovato in possesso di tre grammi cocaina suddivisa in numerose dosi e 13 grammi di hashish, nonchà di 300 euro in contanti quali provento dell’attività illecita.
Lo spacciatore, già gravato da precedenti quali furto, rissa e guida senza patente, è stato condotto presso la locale casa circondariale.
L’attività operativa è proseguita nell’intero territorio del comune di Taranto e gli ulteriori controlli effettuati nella città vecchia e nelle zone adiacenti al centro cittadino, hanno consentito il sequestro di oltre15 grammi di sostanze stupefacenti del tipo eroina, cocaina ed hashish) e la segnalazione al prefetto di altre sei persone quali assuntori.

FONTE: ManduriaOggi

transformers
23-06-10, 21: 39
Saras: GdF, avvisi a 9 banchieri per market abuse in Ipo

MILANO (MF-DJ)--A partire da questa mattina, i finanzieri del Nucleo di polizia tributaria di Milano stanno notificando, nei confronti di 9 indagati, altrettanti avvisi di conclusione indagini preliminari per i reati di falso in prospetto e manipolazione di mercato (articoli 173 bis e 185 del testo unico dell'intermediazione finanziaria).

Le indagini, informa una nota della Guardia di Finanza, sono coordinate dalla Procura della Repubblica di Milano nella persona del sostituto procuratore Luigi Orsi e si sono indirizzate verso esponenti di alcune banche d'affari, ai quali viene contestato di aver esposto false informazioni nel prospetto informativo, richiesto per l'ammissione alla quotazione nei mercati regolamentati delle azioni ordinarie della Saras, nonche' di aver occultato nel documento dati e notizie al fine di indurre in errore i potenziali investitori.

La condotta - prosegue la nota- ha consentito alle banche d'affari di ottenere ingenti guadagni, rappresentati dalle commissioni incassate nelle fase di collocazione del titolo e quantificate in 42 mln euro, e ai venditori di conseguire un profitto pari a 1.710 mln, dei quali 1.100 mln successivamente affidati in gestione patrimoniale proprio a uno degli istituti coinvolti. In particolare si e' riscontrato che il prezzo di vendita dei titoli e' stato determinato in modo non coerente con quanto indicato nei relativi documenti e motivato prospettando circostanze di mercato estremamente favorevoli e ritenute non durature.

Le false notizie diffuse - conclude la nota - sono state ritenute, inoltre, quali artifizi idonei a provocare una sensibile alterazione del prezzo del titolo azionario Saras non in linea con le reali condizioni di mercato e con l'andamento di alcuni titoli comparabili. mur MF-DJ NEWS 2318:34 giu 2010



(END) Dow Jones Newswires

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Droga: 10 kg cocaina sequestrati da Gdf in Gallura
Arrestato autotrasportatore sbarcato a Golfo Aranci

(ANSA) - OLBIA, 23 GIU - Circa 10 chili di cocaina sono stati sequestrati stamane a Golfo Aranci dalla Guardia di Finanza di Olbia.

Un camionista cagliaritano che trasportava il carico nel doppio fondo del suo automezzo e' stato arrestato e trasferito nel carcere di Tempio Pausania. L'autotrasportatore e' stato bloccato dai finanzieri appena sbarcato, all'alba, da un traghetto della Sardinia Ferries proveniente da Livorno. Il mezzo e' stato perquisito e la cocaina, suddivisa in vari involucri, e' stata scoperta nel nascondiglio.(ANSA).

Ermesgdf
24-06-10, 11: 34
Lecce, 24 giu. - (Adnkronos)
Militari del Nucleo di Polizia Tributaria del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Lecce hanno sequestrato in un casolare alla periferia del capoluogo salentino un kalashnikov Ak 47, di fabbricazione sovietica, con caricatore inserito con 22 cartucce; una pistola di fabbricazione jugoslava, calibro 7,65, con matricola abrasa, caricatore inserito con 8 cartucce e canna munita di accessorio di raccordo per il montaggio del silenziatore; 205 cartucce, calibro 7,65, calibro 22 e calibro 357; una carabina ad aria compressa con 70 piombini; un fucile mitragliatore elettrico privo di tappo rosso, con proiettili in gomma.

Un uomo, sottoposto peraltro alla sorveglianza speciale, è stato arrestato.

Le Fiamme Gialle hanno sequestrato anche due telefoni cellulari e l'area rurale che comprende locali adibiti ad abitazione, le stalle e le rimesse degli attrezzi agricoli.

transformers
24-06-10, 14: 51
CONTRAFFAZIONE: GDF ASCOLI SCOPRE 2 STAMPERIE DI GRIFFES

(AGI) - Ascoli Piceno 24 giu.- Due stamperie illegali scoperte, 2300 articoli e 600 stampi sequestrati, 4 persone denunciate, tra cui due cinesi. E' il bilancio di due brillanti azioni della Guardia di Finanza di Ascoli Piceno contro la contraffazione dei marchi nel settore tessile-abbigliamento. I due centri di riproduzione di etichette e cartellini raffiguranti loghi contraffatti di famose case di moda, sono stati individuati ad Ascoli e nella vicina Sant'Egidio alla Vibrata, in provincia di Teramo. Qui i militari delle Fiamme Gialle hanno scoperto un laboratorio per accessori di abbigliamento gestito da cinesi, al cui interno sono state rinvenute 600 etichette con strass recanti un noto marchio, facilmente applicabili su qualsiasi indumento mediante il semplice uso del ferro da stiro. Una successiva perquisizione ha permesso di rinvenire anche 600 stampi da utilizzare per la creazione delle etichette relative ad altri e numerosi brand della moda internazionale. Ad Ascoli invece, i finanzieri hanno individuato una tipografia dove venivano fabbricati cartellini riproducenti i marchi di note case di moda mediante computers ed altre sofisticate apparecchiature in grado di realizzare loghi del tutto uguali agli originali.

Circa 1.700 sono stati i cartellini sequestrati dalla Guardia di Finanza. Quattro persone, tra cui due cinesi, sono state denunciate a piede libero. Da ricordare che la scoperta di entrambi i laboratori e' stata resa possibile grazie agli approfondimenti operati a seguito di sequestri di capi di abbigliamento contraffatti effettuati nei confronti di alcuni extra-comunitari, gia' denunciati all'Autorita' Giudiziaria nelle settimane scorse, i quali avevano acquistato interi stock a basso prezzo, apponendovi poi i loghi dei vari marchi contraffatti.(AGI) Cli/An/Bru

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transformers
24-06-10, 20: 04
LAVORO NERO: GDF MODENA, IRREGOLARITA' IN AZIENDE AGRICOLE


(AGI) - Modena, 24 giu.
Nell'ambito dei periodici interventi operati dalla Guardia di Finanza di Modena, finalizzati alla prevenzione ed al contrasto del lavoro nero in provincia, sono state ispezionate alcune aziende agricole nella provincia di Modena. Su 5 controlli effettuati sono stati individuati 8 lavoratori irregolari di nazionalità rumena, moldava e italiana. L'intervento è stato realizzato con l'impiego di militari in forza ai vari Reparti del Corpo della provincia di Modena. Gli ulteriori accertamenti sviluppati dai militari del Corpo, consentiranno di determinare eventuali violazioni fiscali e contributive legate all'utilizzo di manodopera irregolare impiegata. Per i titolari delle ditte utilizzatrici di lavoratori in nero, oltre all' applicazione della maxi-sanzione da 1.500 a 12.000 euro per ciascun lavoratore, è prevista la segnalazione alla competente direzione provinciale del lavoro, in conformità a quanto sancito dall'art. 14 del testo unico della sicurezza sul lavoro n. 81/2008 che impone la sospensione delle attività imprenditoriali che impiegano personale non in regola in misura pari o superiore al 20% del totale dei lavoratori presenti sul luogo di lavoro all'atto del controllo.
In questa prima parte dell'anno le Fiamme Gialle di Modena ha scoperto 256 lavoratori irregolari (il 180% in più rispetto all?analogo periodo dello scorso hanno). (AGI) Mir

Skraif
24-06-10, 21: 28
A Orvieto ufficiali afgani studiano norme e tecniche di sicurezza

Roma, 24 giu. (Adnkronos) - Orvieto - Un Corso di addestramento per 19 ufficiali e funzionari afghani e' stato organizzato dalla Guardia di finanza perché apprendano norme e tecniche di sicurezza da insegnare a loro volta agli operatori in Afghanistan. Il corso si e' tenuto nella centro addestramento della e specializzazione della Guardia di finanza a Orvieto.

VIDEO (http://www.adnkronos.com/IGN/Mediacenter/Rotocalco/A-Orvieto-ufficiali-afgani-studiano-norme-e-tecniche-di-sicurezza_587600647.html)

Ermesgdf
24-06-10, 22: 56
Savona 24 giugno 2010. Hanno scelto la via del patteggiamento Daniel Borello, Stefano Patetta e Stefano Valetto. I tre, finiti in manette perché gestivano un traffico di droga dal Costarica, erano stati arrestati dalla Guardia di Finanza al termine di lunghe indagini e in seguito alla scoperta, nel porto di Vado, di un carico di cocaina abilmente dissimulata negli imballi di un carico di mobili in stile e porte pregiate.

Da quell’indagine aveva poi preso le mosse anche l’arresto del finanziere Luigi Cozzolino che, secondo l’ipotesi accusatoria, aveva promesso di aiutare i trafficanti chiedendo 100 mila euro e ricevendone 50 mila per sviare le indagini. Il sostituto procuratore Alberto Landolfi, che anche dopo il suo trasferimento alla Dda di Genova continua a seguire le principali indagini da lui coordinate, ha dato quindi l’ok alle proposte di patteggiamento presentate dai difensori dei tre imputati: Fabio e Francesco Ruffino per Patetta, Amedeo Caratti e Massimo Badella per Valetto, Fabrizio Vincenzi per Borello.

L’accordo sarà ufficializzato il 15 luglio nel corso dell’udienza preliminare davanti al giudice Barbara Romano che dovrà decidere anche sul rinvio a giudizio del finanziere Luigi Cozzolino, 38 anni, accusato di concussione, rivelazione di segreti d’ufficio e l’omissione di atti d’ufficio, tuttora detenuto a S. Maria Capua Vetere (avvocato Franco Aglietto): per lui il pm Landolfi si è opposto al patteggiamento.

Per Daniel Borello, 48 anni, cuneese, l’accordo prevede una pena di 4 anni, 4 mesi e 18 mila euro di multa (sconto di un terzo rispetto alla pena base di 6 anni e mezzo e 27 mila euro). Analoghi benefici per Stefano Patetta, 43 anni, residente a Cosseria (3 anni e 9 mesi e 18 mila euro la pena già “scontata”) e per Stefano Valetto, 50 anni, savonese, residente a Spigno Monferrato: 2 anni, 10 mesi e 18 mila euro di multa.

fonte: ivg.it

The Wizard
25-06-10, 16: 15
Maxi sequestro di vetri di Murano venduti a metà prezzo: erano "made in China"
Tre aziende coinvolte nell'operazione della Gdf: sostituivano le etichette di bicchieri, collane e ciondoli

<<Maxi sequestro di vetri di Murano venduti a metà prezzo: erano "made in China"

Tre aziende coinvolte nell'operazione della Gdf: sostituivano le etichette di bicchieri, collane e ciondoli

VENEZIA - Maxi sequestro della Guardia di Finanza di Venezia di prodotti in vetro «made in China», venduti però come preziosi oggetti di Murano da tre società veneziane i cui rappresentanti legali sono stati denunciati. Undici milioni gli articoli sequestrati tra bicchieri, murrine, candele in vetro, maschere, crocifissi, collane, ciondoli e pendenti, nonché accessori vari.

SCONTO - Due aziende sono dell'isola lagunare di Murano, la terza invece di Jesolo (Venezia). In pratica, sostituivano le etichette del Paese asiatico apponendo quelle indicanti «Murano Glass». Il sistema di frode è stato scoperto dal Comando provinciale di Venezia delle Fiamme gialle: i prodotti venivano venduti a prezzi decisamente competitivi arrivando a uno sconto fino al 50%, mettendo così in forte crisi i concorrenti.>>

(fonte: Ansa)

Skraif
25-06-10, 23: 15
Ancona, sequestrate oltre 7 tonnellate di sigarette di contrabbando da Dogane e Gdf
Ancona - (Adnkronos) - Barre di alluminio come copertura in un veicolo proveniente dalla Grecia


Ancona, 25 giu. - (Adnkronos) - I funzionari dell'ufficio delle Dogane di Ancona, con la collaborazione dei militari della Guardia di Finanza, hanno sequestrato 7.520 chilogrammi di sigarette di contrabbando marca Raquel, rinvenute a bordo di un automezzo proveniente dalla Grecia e sbarcato dalla motonave "Minoan Lines".
Da un esame della documentazione commerciale, la societa' greca risultava inesistente e si e' quindi proceduto ad un controllo con lo scanner le cui immagini hanno rivelato un carico diverso da quello destinato in Spagna, costituito da barre di alluminio.
Le sigarette sono state sequestrate insieme al carico di copertura, mentre il conducente, slovacco, e' stato arrestato.

fabr
26-06-10, 18: 27
L'antiriciclaggio della Gdf ha scoperto 1,55 miliardi

Fonte : Il Sole 24 Ore - 26 giugno 2010

ROMA
La lavatrice del denaro sporco nel 2009 ha ripulito in Italia 1,55 miliardi.
Quello che hanno ricostruito i reparti della Guardia di finanza nel corso delle 396 indagini condotte lo scorso anno è soltanto una goccia nell'oceano quotidiano dei proventi illeciti da frode fiscale, truffa, appropriazione indebita, bancarotta, traffici di sostanze stupefacenti, usura e altri gravi reati patrimoniali.
I dati diffusi al Sole 24 Ore svelano un fenomeno in ascesa e sempre più difficile da contrastare nonostante l'altissima formazione delle Fiamme gialle. Le persone denunciate sono state 1.166, quelle arrestate 176. I sequestri hanno colpito valori mobiliari e immobiliari per 302 milioni. Le segnalazioni per operazione sospette approfondite sono state 8.438.
Ancora una volta le agenzie di money transfer si sono rivelate un crocevia sensibile per le operazioni di riciclaggio. Le ispezioni sono state 394 e di queste ben 236 hanno accertato violazioni penali o amministrative. I trasferimenti irregolari da parte delle agenzie – che continuano a spuntare come funghi in tutta Italia – sono stati 133.
Quel che i dati della Guardia di finanza riescono a intercettare con difficoltà non sono le frodi carosello quanto le triangolazioni parallele che coinvolgono i Paesi stranieri, a partire da quelli che rientrano nei cosiddetti paradisi fiscali e finanziari.
L'esempio che segue – che si riferisce a un caso reale – è uno di quelli più complessi e proprio per questo più gettonati, filando sul confine della legalità.
Il primo problema da risolvere è la mascheratura dei reali investitori, mediante la creazione di una holding di diritto inglese, da realizzare attraverso una fiduciaria. Il procuratore sarà un avvocato italiano che, per mezzo di una procura vergata da un notaio inglese, effettuerà le operazioni sul territorio italiano.
La holding incorporerà una società di partecipazioni finanziarie di diritto lussemburghese, che sarà l'interfaccia di tutte le operazioni finanziarie. Inoltre, incorporerà una società Ltd di diritto inglese, la quale disporrà di linea di credito passiva (facility) presso una banca londinese.
La società lussemburghese acquisirà, in leasing, uno strumento finanziario (bank guarantee o medium term note), reperito presso apposite società svizzere o inglesi di trading finanziario, che si appoggerà, in virtù di un contratto di partenariato (joint venture agreement) sulla linea di credito della Ltd inglese e dalla banca monetizzato a mezzo anticipazione. La joint venture avrà, come oggetto del business plan, l'acquisizione della società italiana, con tutti gli asset attivi e passivi.
Superata la fase del reperimento dei fondi necessari all'acquisizione del pacchetto societario, frutto dell'anticipazione bancaria della Ltd inglese, si provvederà alla diversificazione. La società di diritto lussemburghese costituirà una società (a esempio di diritto cipriota), che a sua volta costituirà una Srl italiana, per la gestione dei crediti esigibili. Questi potranno essere esatti direttamente o, più convenientemente, ceduti cartolarizzandoli a società italiane.
La società Ltd inglese acquisirà direttamente il ramo immobiliare dell'azienda, affittando all'unità produttiva di comparto quanto occorrente, e incorporando, con frazionamento delle unità restanti, l'intero comparto, conferendone la proprietà alla holding. Per fare ciò, però, occorrerà che una delle due società sia fornita di codice fiscale italiano, cosa realizzabile nominando l'avvocato italiano rappresentante fiscale.
Effettuata l'acquisizione del comparto produttivo, si provvederà a realizzare la delocalizzazione di particolari processi in zona franca. Una società di diritto inglese sarà nominata general advisor di tutta l'operazione, consentendo pertanto una fatturazione estero su estero delle spettanze di quest'ultima, che altro non è se non la copertura legale, anche borderline, del riciclatore.
Con questa descrizione – complessa da seguire a testimonianza della genialità finanziaria dei riciclatori – si può intuire quale sia il ruolo fondamentale della banca inglese che, monetizzando uno strumento finanziario, di fatto legittima la società che lo monetizza al possesso di quel denaro, il cui ammontare è generalmente doppio della somma da riciclare.
Un'ultima curiosità: con una complessa operazione borderline di questo genere, in un sol colpo è possibile riciclare due miliardi: più di quanto in un anno la Guardia di finanza tira fuori dalla lavatrice del denaro sporco.

Skraif
26-06-10, 20: 34
Evade il fisco per 600 mila euro, ristoratore di Alghero denunciato dalla Gdf
Sassari - (Adnkronos) - L'uomo 'dimenticava' di dichiarare all'erario parte consistente dei ricavi, limitandosi a presentare dichiarazioni dei redditi e Iva per poche migliaia di euro


Sassari, 26 giu. - (Adnkronos) - Gli uomini della tenenza della Guardia di Finanza di Alghero (Ss) hanno scoperto un ristoratore che nelle annualita' d'imposta verificate ha occultato al fisco 600mila euro di reddito e omesso di versare 60mila euro di Iva. L'uomo infatti 'dimenticava' di dichiarare all'erario parte consistente dei ricavi, limitandosi a presentare dichiarazioni dei redditi e Iva per poche migliaia di euro.
L'attivita' ispettiva dei finanzieri di Alghero, coordinati dal comandante del Comando provinciale di Sassari, colonnello Giovanni Casadidio, ha ricostruito per intero il volume d'affari del ristoratore attraverso i riscontri di contabilita' e grazie agli accertamenti bancari, i finanzieri hanno ricostruito tutte le movimentazioni bancarie, arrivando alla scoperta dell'evasione fiscale.
Gli uomini della tenenza di Alghero hanno contestato al ristoratore violazioni amministrative per ''presentazione della dichiarazione dei Redditi e Iva con dati infedeli'', alle quali si aggiungono le sanzioni pecuniarie.

Ermesgdf
27-06-10, 11: 01
GDF: SEQUESTRATI FARMACI VENDUTI ON LINE

17:32 26 GIU 2010

(AGI) Imperia - La GdF di Imperia ha sequestrato un magazzino, a Bordighera,con 100mila prodotti medicinali detenuti illegalmente. I prodotti sequestrati, che 'garantivano' una guarigione da 100 diverse malattie circa in sole 24 ore, hanno un valore di circa 3 milioni di euro. Sei le persone denunciate, quattro italiani e due francesi. La vendita avveniva in un modo particolare via internet anche se, nella sede-magazzino di Bordighera, era attivo un call center. .

fonte: agi

transformers
28-06-10, 13: 07
MAFIA CINESE: GDF, I NUMERI DELLA MAXI OPERAZIONE IN 8 REGIONI ( ASCA )

Arresti, perquisizioni e sequestri di beni immobili, auto di lusso quote societarie e denaro contante in 8 Regioni d'Italia (Toscana, Lombardia, Piemonte, Veneto, Emilia Romagna, Lazio, Campania e Sicilia) nei confronti di un'associazione a delinquere composta da cittadini cinesi ed italiani, dedita al riciclaggio di denaro di illecita provenienza, mediante una rete di agenzie di ''money transfer''. Le ordinanze di custodia cautelare (22 in carcere e 2 domiciliari) sono state emesse dal GIP del Tribunale Ordinario di Firenze - Michele Barillaro - su proposta del Pm, Pietro Suchan. Oltre 100 le aziende coinvolte, tutte riconducibili ad operatori di nazionalita' cinese ed ubicati tra le Provincie di Firenze e Prato. Sono i numeri definitivi della maxi operazione contro la mafia cinese conclusa oggi dalla Guardia di Finanza di Firenze. I reati contestati sono l'associazione a delinquere di stampo mafioso finalizzata al riciclaggio di proventi illeciti derivanti dai reati di: contraffazione, frode in commercio e vendita di prodotti industriali con segni mendaci o in violazione delle norme a tutela del ''Made in Italy''; evasione fiscale; favoreggiamento dell'ingresso e della permanenza nel territorio dello Stato di cittadini cinesi clandestini per il successivo sfruttamento nell'impiego al lavoro; sfruttamento della prostituzione; ricettazione. Tra gli arrestati 17 sono cittadini cinesi e 7 sono cittadini italiani (per 2 di essi sono state previste la custodia cautelare domiciliare). Nei confronti di 108 soggetti indagati (quasi tutti imprenditori) sono state eseguite misure cautelari reali con il sequestro di beni (immobili, auto di lusso, quote societarie, denaro contante) profitto dei reati oggetto di riciclaggio. Dal 2006 ad oggi sono stati riciclati oltre 2,7 miliardi di euro. Le indagini sono iniziate nel 2008 allorquando le Fiamme Gialle del Nucleo di Polizia Tributaria di Firenze hanno individuato un sodalizio criminale composto da una famiglia cinese, originaria della provincia di Hubei - CAI Jianhan, padre, 63 anni residente a Milano, e 2 figli, CAI Cheng Chun, 41 anni residente a Padova, e CAI Cheng Qui, 37 anni residente a Milano - e da una famiglia italiana, composta da 2 fratelli bolognesi Fabrizio Bolzonaro, 43 anni, residente a S. Lazzaro (BO), e Andrea Bolzonaro, 43 anni, residente a Pianoro (BO), nonche' dal padre B. L., nato a Malalbergo (BO), 66 anni, residente a San Lazzaro (BO). L'attivita' criminosa della famiglia cinese e' iniziata nel 2006 quando hanno acquisito una partecipazione della societa' di ''money transfert'' - Money2Money Srl- con sede legale in Bologna e sub-agenzie sparse su tutto il territorio nazionale. L'ingresso nella societa' e' avvenuta mediante un prestanome, una giovane donna che svolgeva le pulizie presso l'abilitazione della famiglia cinese. L'entrata nella compagine sociale di cittadini cinesi ha determinato un'improvvisa ed esponenziale crescita della raccolta di denaro da trasferire in Cina. Le rimesse erano effettuate sia da imprenditori che da privati. La ''Money2Money Srl'' era stata fondata dalla famiglia Bolzonaro che, una volta entrata nell'orbita dei soggetti cinesi, hanno messo a disposizione dell'organizzazione criminale la propria conoscenza del settore, controllando l'operato di ogni sub agenzia e risolvendo eventuali problematiche nel trasferimento del denaro. L'attivita' illecita si e' sviluppata con le caratteristiche mafiose. La struttura verticistica, che faceva capo alla famiglia CAI, controllava, con forme di intimidazioni psicologiche ed a volte violente, le attivita' illecite della comunita' cinese su tutto il territorio ove la stessa e' risultata piu' presente. Alcuni esponenti e soggetti collegati alla famiglia CAI risultano indagati e condannati nel contesto di differenti procedimenti penali seguiti dalla Procura di Firenze . La societa' tramite le filiali di Prato, Sesto Fiorentino, Empoli, Milano, Roma, Napoli, e' servita per operare il riciclaggio del denaro ''sporco'' proveniente dalle diverse attivita' economiche illegali commesse dalla numerose imprese cinesi presenti nelle Provincie di Firenze e Prato.

Ermesgdf
29-06-10, 12: 15
(AGI) - Vercelli, 28 giu.
La Guardia di Finanza di Vercelli ha sequestrato 1.400.000 prodotti non conformi alle normative comunitarie di sicurezza o vietati dal codice del consumo, per un valore all'ingrosso di oltre due milioni e 300mila euro.

Tra i prodotti, tutti privi di marcatura "CE" o con marcatura "CE" contraffatta, ci sono giocattoli, articoli di cancelleria e cartoleria, dispositivi medici, materiale elettrico a bassa tensione, accendini e accessori d'abbigliamento, trovati già imballati per essere venduti ai negozi.

Sei persone, di cui tre di nazionalità cinese e tre italiane, sono state denunciate.

L'indagine del Nucleo di Polizia Tributaria era partita nel marzo scorso dalla cittadina piemontese per proseguire in Lombardia e in Emilia Romagna.

"I primi sequestri - spiegano al Comando Provinciale delle Fiamme Gialle - sono stati eseguiti in un negozio gestito da persone di origine cinese, contenente vari prodotti non sicuri destinati anche ai bambini.

L'esame della merce e della relativa documentazione ha permesso di ricostruire la catena di distribuzione dei prodotti illegali ed eseguire le perquisizioni in alcuni magazzini situati nell'hinterland milanese, ove hanno sede quattro grandi società di importazione di prodotti non alimentari, e in provincia di Forlì, dove ha sede un'altra società di distribuzione a livello nazionale".

Si tratta del più importante sequestro di merce finalizzato alla tutela della sicurezza dei consumatori effettuato negli ultimi anni dalle Fiamme Gialle vercellesi

transformers
29-06-10, 13: 47
Riciclaggio: truffa a Banca Titano, Gdf Ancona scopre banda
Denunciati italiani e romeni; sanzionati dipendenti banche

(ANSA) - ANCONA, 29 GIU - Smantellata dalla Gdf di Ancona una banda italo-romena che avrebbe riciclato denaro frutto di una truffa alla Banca del Titano per oltre 10 milioni. I soldi, secondo quanto accertato dale fiamme gialle, venivano prelevati attraverso un convulso giro di assegni che ha alimentato conti correnti intestati a persone vicine al gruppo, creando una situazione di sofferenza per l'istituto sanmarinese e contribuendo a crearne il dissesto. Sedici le persone denunciate; 20 i funzionari di banca, di 13 istituti di credito di rilevanza nazionale, sanzionati per aver omesso di segnalare le operazioni finanziarie sospette per circa 83 milioni di euro.

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IMPORTANO POLIESTERE E LO RIVENDONO COME COTONE, 10 ARRESTI DA GDF


(AGI) - Prato, 29 giu. Importavano poliestere dalla Cina spacciandolo per cotone ed evadevano dazi doganali. Dieci le persone arrestate, 6 cinesi e 4 italiani. Ad eseguire l'operazione, finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di finanza di Firenze e funzionari della Direzione Regionale per la Toscana dell'Agenzia delle Dogane, che hanno dato attuazione ad un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Prato, su richiesta della Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Prato. Sono state arrestate 10 persone e sequestrati 35 conti correnti e 7 abitazioni (a Firenze, Cerreto Guidi, Prato, Grosseto per un valore complessivo di circa 2,1 milioni di euro). Sono in corso le ricerche per l'arresto di altri 2 cittadini cinesi al momento irreperibili. I reati contestati sono associazione a delinquere finalizzata al contrabbando doganale e delitti di falsita' ideologica. Il Procuratore della Repubblica di Prato, Piero Tony, assieme ai vertici della Guardia di Finanza di Firenze, generale Gaetano Mastropierro ed al direttore regionale per la Toscana dell'Agenzia delle Dogane, Gianfranco Brosco alle 12 illustreranno i dettagli dell'operazione 'Yellow macro Tex' durante una conferenza stampa in Procura a Prato. (AGI) Sep

fabr
29-06-10, 17: 06
Scoperte vincite “virtuali” al gratta e vinci, l’operazione “Matrix” della guardia di finanza è partita da Frosinone

Partita da Frosinone ed estesa sull’intero territorio nazionale l’ operazione Matrix della guardia di finanza ha portato al sequestro di oltre 500 mila falsi gratta e vinci. Tre le persone denunciate per un’accertata evasione fiscale di circa 3 mln di euro. L’accusa va dalla truffa alla frode fiscale. I finanzieri del Nucleo Mobile della Compagnia della Guardia di Finanza di Frosinone hanno scoperto un commercio illegale di biglietti relativi a concorsi a premio simili ai “gratta e vinci” gestiti dall’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato. Ingente il danno erariale per il quale la competente Amministrazione dei Monopoli di Stato ha comminato sanzioni amministrative per oltre 20 milioni di euro. Sebbene graficamente i tagliandi sequestrati erano del tutto simile a quelli del Monopolio Statale, in tema di vincite si differenziavano notevolmente da quelli ufficiali. All’atto della riscossione delle vincite, i fortunati acquirenti al posto anzi che ricevere il premio in denaro contrassegnato sul tagliando, si rendevano conto di aver acquistato una ricarica on-line con la quale, attraverso complesse formalità da attivare via internet, poteva solamente acquistare dei libri. Alcuni tagliandi di lotterie istantanee concorrenti a quelle del Monopolio sono stati, perfino, pubblicizzati come “operazioni benefiche”.Per la commercializzazione dei falsi gratta e vinci la società sceglieva, tra gli altri, anche bar, edicole e tabaccherie non ritenuti idonei dal gestore Consorzio Lotterie Nazionali a commercializzare i tagliandi ufficiali. All’interno di molti punti vendita irregolari venivano piazzati finti avventori che simulavano la vincita con quel tipo di biglietto per spingere i presenti a tentare la fortuna.

Frosinone - 12:05 | 29 giugno 2010 - fonte: il punto a Mezzogiorno

transformers
29-06-10, 19: 54
Meridiana Fly: Gdf sospende operativita' puntaeviaggia.com

OLBIA (MF-DJ)--Meridiana fly informa che e' stata sospesa l'operativita' del sito internet www.puntaeviaggia.com tramite il quale era possibile effettuare aste al ribasso al fine dell'acquisto di biglietti della compagnia.

La Gdf, si apprende in un comunicato, contesta infatti la mancanza delle autorizzazioni al riguardo previste. Alla societa' Schei, proprietaria e gestore del sito, la Gdf ha contestato la mancata certificazione del software. Meridiana fly, precisa che l'attivita' del sito, che e' stata sin qui marginale, sarebbe cessata il 15 luglio 2010, data ultima consentita per partecipare a tali aste.

Risultano, infine, indagati per omessa richiesta delle autorizzazioni alla gestione di un sito di aste il precedente a.d. di Meridiana, societa' che nel frattempo ha ceduto il ramo di azienda Aviation a Meridiana Fly, nonche' il responsabile della Schei. com/alb



(END) Dow Jones Newswires

Ermesgdf
30-06-10, 14: 17
Milano, 29 giu. (Adnkronos)
Disabili reclutati come "nascondiglio" per la cocaina. Era questo il nuovo stratagemma utilizzato, insieme ad altri più tradizionali, dall'organizzazione internazionale di narcotrafficanti sgominata dalla Guardia di Finanza di Legnano.

L'indagine, coordinata dal P.M. di Milano L. M., ha permesso, tra aprile 2009 e il giugno 2010, di arrestare 14 persone, tra italiani, colombiani, boliviani e tunisini, e sequestrare 113 chili di cocaina, importata dal Sud America e destinati al mercato milanese.

Pronti a sfruttare le difficoltà economiche dei disbili, disposti a ingerire ovuli di cocaina per pochi euro, il gruppo riusciva ad aggirare i controlli agli aeroporti di Linate, Malpensa e Fiumicino.

Le difficoltà fisiche di alcuni corrieri rendevano più complicate le perquisizioni, mentre in altre occasioni la droga veniva nascosta all'interno di transistor o manufatti in metallo spacciati per pezzi di ricambio di forni, elettrodomestici o macchinari industriali.

Lo smistamento della droga veniva gestito dal capo della banda, un 62enne calabrese e dal complice colombiano, il primo sorpreso in possesso di una pistola e di oltre 55 chili di cocaina.
L'altro vertice della piramide era "occupato" da un tunisino, tesoriere dell'organizzazione, bloccato con diverse schede telefoniche operative in Colombia, Brasile, Bolivia, Olanda e Spagna.

L'operazione ribattezzata "A Mao do Deus", nata con l'arresto di un piccolo spacciatore, ha permesso di trovare la base dell'organizzazione, un residence alla periferia di Milano, e ha portato al sequestro complessivo di un milione di euro in contanti, quattro auto, una pistola e documenti falsi.

Per i 14 arrestati l'accusa è di associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale di droga, riciclaggio, detenzione illecita di armi, ricettazione e uso di documenti falsi.
Altre 86 persone coinvolte nell'organizzazione sono state denunciate.

transformers
01-07-10, 21: 29
La lista Falciani è arrivata a Torino
E' all'esame della Guardia di Finanza

Indagini su evasione e riciclaggio
già al vaglio le posizioni di 12 cittadini piemontesi, di cui 6 a Torino
e provincia
TORINO
Sono all’esame del Nucleo di Polizia tributaria della Guardia di finanza di Torino le informazioni che riguardano i cittadini italiani estratte dalla cosiddetta lista Falciani . Lo rende noto un comunicato del procuratore della Repubblica di Torino Giancarlo Caselli. Le Fiamme gialle a cui la lista è stata consegnata lo scorso 20 giugno dovranno analizzare le informazioni e segnalare elementi utili al proseguimento dell’indagine.

Lo scorso 1 aprile la Procura di Torino, ricorda il comunicato del procuratore Caselli, aveva chiesto l’assistenza giudiziaria della Procura di Nizza nell’ambito di indagini preliminari per reati fiscali e per il reato di riciclaggio relativo alla cosiddetta lista Falciani. Il 14 giugno la Procura di Nizza, in esecuzione della rogatoria inoltrata dalla Procura torinese aveva trasmesso a quest’ultima le informazioni estratte dalla cosidetta lista Falciani che riguardano i cittadini italiani e il 20 giugno la Procura di Torino ha delegato il nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza per l’analisi delle informazioni ricevute.

La Guardia di Finanza a cui la Procura di Torino ha delegato l’esame delle informazioni estratte dalla cosiddetta lista Falciani e riguardanti cittadini italiani si sta concentrando sul cd contenente più di 7.000 nomi estratti dal database della filiale svizzera della banca Hsbc.

Compito dei finanzieri sarà quello di individuare eventuali reati legati al riciclaggio e alla frode fiscale per segnalarli poi all’autorità giudiziaria.

Intanto, prosegue anche da parte dei finanzieri torinesi l’esame delle prime 100 posizioni estratte a campione e inviate dal comando generale della Gdf ai diversi comandi provinciali per verifiche di carattere amministrativo legate a eventuali reati di evasione fiscale. In Piemonte le posizioni sono 12 di cui 6 a Torino e provincia e altrettante nell'alessandrino.(la stampa)

Ermesgdf
02-07-10, 11: 18
Operazione "Dual Broker", GdF scopre evasione da 80 milioni di euro .
Mer 30 Giu 2010 17:25 .Questa mattina, la Guardia di Finanza ha eseguito 15 ordinanze applicative di misure cautelari, emesse dal GIP del Tribunale di Napoli su richiesta della Procura della Repubblica; due applicative della custodia cautelare in carcere, 8 di arresti domiciliari e 5 dell'obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria.

I provvedimenti hanno colpito i promotori, gli organizzatori ed alcuni componenti di una ben strutturata associazione a delinquere finalizzata alle frodi fiscali. L'odierna operazione, che ha visto impegnati circa 60 finanzieri fra Comando Provinciale di Napoli, Nucleo Polizia Tributaria Napoli e Salerno, Compagnia di Scafati, rappresenta l'esito di un'articolata attività investigativa - diretta e coordinata dalla Procura di Napoli, Sezione Criminalità Economica - durata circa 2 anni.

Gli indagati erano già destinatari di un decreto di sequestro preventivo emesso in via d'urgenza dalla Procura di Napoli ed eseguito il 3 giugno, poi convalidato dal GIP presso il Tribunale di Napoli, avente ad oggetto conti correnti, beni immobili e mobili registrati: 53 beni immobili (fra Napoli, Maratea e Novara) per un valore complessivo pari a € 1.593.273,49; 8 autovetture/motoveicoli per un valore complessivo pari a circa € 100.000; disponibilità finanziarie per un valore complessivo pari a € 5.308.012,62, presenti su 56 rapporti bancari/finanziari accertati.

L'indagine, frutto di elementi probatori emersi nel corso di alcune verifiche fiscali, ha permesso di scoprire, anche attraverso l'ausilio di intercettazioni, perquisizioni e sequestri documentali, un giro di false fatturazioni da circa 400 milioni di Euro con una conseguente evasione IVA dell'impressionante valore di circa 80 milioni di Euro.

L'associazione criminosa, infatti, ha operato fin dall'anno 2003 attraverso una complessa rete di 39 società nazionali e 3 società estere, attive nel commercio di telefoni cellulari e prodotti tecnologici. Per la realizzazione della frode, rientrante nel sistema di quelle "carosello", gli aderenti all'organizzazione, coordinata da un ragioniere specialista nella creazione di reti societarie, avevano costituito numerose società di comodo (cartiere), amministrate da mere "teste di legno", con sedi in diverse regioni italiane ed all'estero, create al solo scopo di acquistare ingenti quantitativi di prodotti tecnologici senza addebito di imposta.

Tutto ciò sfruttando anche i canali degli acquisti intracomunitari e da operatori commerciali attivi nella Repubblica di San Marino, ovvero il canale degli acquisti nazionali attraverso società che risultavano esportatrici abituali, pur non avendone i requisiti, per poi convogliare le medesime partite di merci verso 2 imprese, effettivamente operanti (broker), che potevano così vendere in Italia ad un prezzo nettamente inferiore a quello di mercato.

La particolarità della frode è rappresentata dall'uso di 2 differenti imprese di "brokeraggio", che si sono avvalse di vari gruppi di cartiere, disposte su più livelli della catena commerciale, formando così numerosi canali di commercializzazione, alternativi tra loro, al fine di contenere i rischi legati all'individuazione del sistema fraudolento.

Inoltre, al classico meccanismo della "frode carosello" è stata aggiunta l'ulteriore rivendita dei telefonini e prodotti HI-FI a cartiere ubicate in altri Stati dell'Unione Europea (Ungheria e Slovacchia), le quali cedevano nuovamente i beni alle cartiere nazionali, rinnovando il ciclo di passaggi commerciali fittizi, onde abbattere ulteriormente i prezzi applicabili e rendere ancor più difficoltosa la ricostruzione dei trasferimenti di merci e delle sottostanti transazioni finanziarie

fonte: salernoinprima

Skraif
02-07-10, 15: 18
Genova, Gdf scopre giro di fatture false: prestanome reclutati in ospedali
Genova - (Adnkronos) - Una truffa per quasi mezzo miliardo di euro ed evasione dell'Iva per 15 milioni


Genova, 2 lug. - (Adnkronos) - Un giro di fatture false per quasi mezzo miliardo di euro ed evasione dell'Iva per 15 milioni di euro sono stati stroncati dai militari del nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Genova, che hanno denunciato otto persone. Le indagini erano iniziate due anni e mezzo fa. Le fiamme gialle hanno accertato che l'organizzazione, attiva in alcune regioni del Centro-Nord, reclutava negli ospedali, tra malati e persone con handicap motori, prestanome per le fatture false.

transformers
02-07-10, 16: 18
Gdf sequestra 8 kg di marijuana e arresta un narcotrafficante a Fiumicino

Roma - (Adnkronos) - Le indagini sono iniziate a seguito di una serie di controlli antidroga effettuati sul territorio: i piccoli fermi di sostanze stupefacenti, eseguiti nelle ultime settimane, hanno poi condotto fino all'importatore della droga sul litorale

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Roma, 2 lug. - (Adnkronos) - La Compagnia della Guardia di Finanza di Fiumicino ha arrestato, per traffico di sostanze stupefacenti, un italiano trovato in possesso di 8 kg di marijuana. Le indagini sono iniziate a seguito di una serie di controlli antidroga effettuati sul territorio: i piccoli fermi di sostanze stupefacenti, eseguiti nelle ultime settimane, hanno poi condotto fino all'importatore della droga sul litorale.
I risultati delle indagini, confermati da numerosi appostamenti e pedinamenti, si sono poi concretizzati nell'individuazione di un appartamento a Spinaceto dove la droga veniva custodita. Il blitz e' scattato la scorsa notte, e al momento dell'irruzione i Finanzieri hanno sequestrato 8 chili di marijuana mentre G.L., 37 anni di Roma, incensurato, e' stato arrestato, per violazione alla normativa relativa al traffico, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, e condotto presso la casa circondariale di Regina Coeli, rischia dai sei ai venti anni di reclusione.
Gli elementi acquisiti durante l'operazione e i risultati dei controlli effettuati a posteriori sono al vaglio degli investigatori per il prosieguo dell'attivita' operativa volta all'individuazione della filiera distributiva del traffico delle sostanze stupefacenti di Fiumicino e del litorale. L'attivita' delle Fiamme Gialle s'inquadra nel piu' ampio contesto operativo dell'intensificazione dell'azione di contrasto all'allarmante fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti disposta dal Comando Provinciale di Roma.

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Made in Italy: Gdf Gorizia sequestra 76.000 prodotti cinesi
Il valore supera i 110.000 euro

ANSA) - TRIESTE, 2 LUG - Oltre 76.000 prodotti cinesi con marchi contraffatti sono stati sequestrati dalla Guardia di Finanza di Gorizia a Villesse (Gorizia).

I prodotti (casalinghi e accessori per abbigliamento) erano in circa 600 colli su un Tir immatricolato nella Repubblica Ceca. Il singolare percorso della merce, trasportata in nave dalla Cina a Capodistria (Slovenia) e poi trasferita con Tir nella Repubblica Ceca, dove e' stata sdoganata, ha insospettito le Fiamme Gialle che hanno controllato il carico. La merce ha un valore superiore ai 110.000 euro. (ANSA).

Ermesgdf
02-07-10, 21: 58
VICENZA / 30 persone denunciate tra dirigenti Telecom, titolari punti vendita e phone center. In totale 37.000 simcard sequestrate dalla Guardia di Finanza in una vasta operazione che ha smascherato la pratica di intestare a persone fittizie le schede telefoniche per i telefonini. Il trucco permetteva di avere riduzioni e premi dall’azienda e vendere le sim a un prezzo maggiorato, spesso a pregiudicati.
Un mercato parallelo a tutti gli effetti, scoperto dai finanzieri mentre si occupavano di un’operazione antidroga, i cui indagati utilizzavano schede telefoniche intestate a persone fittizie. Di fatto le sim venivano affibbiate ad altri clienti ignari, con un giro consistente di vendite “parallele” garantite dai punti vendita Telecom.
A un’unica persona, ad esempio, erano state intestate migliaia di schede telefoniche. Un “trucco” che consentiva a punti vendita di avere abbuoni e premi dalla Telecom, e permetteva loro e ai call e phone center, di poter vendere schede “anonime”, a prezzo maggiorato, spesso a pregiudicati.
La procura di Milano vuole vederci chiaro e sta valutando se anche Telecom abbia o meno tratto vantaggio dal numero abnorme di utenze, con possibili riflessi sul valore delle azioni della società.
Gli indagati sono accusati di falso e frode informatica e, di concerto con il Garante della Privacy, i finanzieri hanno contestato, anche alla Telecom Spa violazioni amministrative al codice della Privacy, per aver omesso i controlli previsti e necessari sul trattamento dei dati personali. La società ha già pagato una multa da 1 milione e 140 mila euro.
Nelle indagini sono coinvolti alcuni dirigenti e funzionari della Telecom e i titolari di 33 punti vendita in Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna e Lombardia.


fonte:cronacalive news 24

transformers
03-07-10, 15: 38
Lavoro nero, la GdF sgomina
un'organizzazione nel Gallurese
(l'unione sarda 03 luglio 2010)

I militari della Guardia di Finanza di Olbia, nell'ambito dell'operazione "Avatar" hanno sgominato un'associazione a delinquere (denunciate 18 persone italiane e straniere) dedita a favorire l'introduzione illegale in Italia di persone straniere per avviarle anche ad attività lavorative in nero nel settore edilizio. Sono stati contestati loro i reati di favoreggiamento all'immigrazione clandestina, ricettazione, truffa, sostituzione di persona

Sono oltre 150 i cittadini extracomunitari fatti entrare illegalmente in Italia. Al termine delle attività di controllo amministrative effettuate, in coordinamento con i competenti uffici in materia di contributi previdenziali ed assistenziali, sono state contestate retribuzioni imponibili omesse per oltre due milioni e 200 mila euro nonché omissione di contributi per oltre 1,5 mln di euro. Le persone denunciate si erano specializzate nella falsificazione di documenti d'identita e documentazione necessaria per l'ottenimento della regolarizzazione (ad esempio buste paga 'taroccate'). Oltre a reati connessi alle disposizioni sull'immigrazione, sempre con documenti d'identità falsi e con 'sostituzione di persona, i denunciati hanno effettuato decine di truffe in tutta Italia a carico di società finanziarie, fornitori di servizi pubblici (società di telefonia, Enel) e ignari cittadini, accendendo contratti di finanziamenti (percependo quindi subito liquidità) ed utenze non intestati a loro ma a persone delle quali avevano contraffatto l'identità

transformers
05-07-10, 13: 53
Mafia: operazione anti-riciclaggio Gdf, tre arresti
Effettuate perquisizioni a Palermo e provincia e nel Nord Italia

PALERMO - Militari del Nucleo speciale polizia valutaria della Guardia di Finanza, coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo, hanno eseguito tre ordinanze di custodia cautelare in carcere con l'accusa di intestazione fittizia di beni e reimpiego di denaro di provenienza illecita, aggravati dalla finalità di agevolare Cosa Nostra. Contestualmente agli arresti sono in corso varie perquisizioni a Palermo e provincia e nel nord Italia, nonché il sequestro preventivo di società, unità immobiliari, beni di lusso e rapporti bancari. I dettagli dell'operazione, denominata in codice 'Cantieri', saranno illustrati in una conferenza stampa che si terrà alle ore 11,00 presso il Tribunale di Palermo, palazzina M.

Gli arrestati sono Giacomo Vaccaro, 55 anni, già inquisito come esponente della famiglia mafiosa di Brancaccio, e due imprenditori edili, Domenico Li Calzi e Carlo Fasetti, entrambi di 52 anni, indicati dagli inquirenti come vicini alla cosca di San Lorenzo. Il direttore dei lavori nei loro cantieri era infatti l'architetto Giuseppe Liga, 50 anni, arrestato nei mesi scorsi con l'accusa di essere il "cassiere" della cosca nonché l'erede del boss Salvatore Lo Piccolo. Secondo l'accusa, i due imprenditori avrebbero riciclato i capitali di Vaccaro nella realizzazione di alcuni residence nella zona occidentale di Palermo. Un investimento iniziale di un milione di euro che avrebbe fruttato ben presto un piccolo impero economico nel settore dell'edilizia privata. Il procuratore aggiunto di Palermo Antonino Ingroia, che ha coordinato l'inchiesta della dda, ha sottolineato ancora una volta l'apporto fornito alle indagini dalle intercettazioni, che hanno consentito di accertare i rapporti tra l'esponente della cosca di Brancaccio e i due imprenditori ritenuti vicini al clan di San Lorenzo.

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Gdf: Roma, sequestro 4 mln di adesivi
Con operazione 'stickermania' anche cinque cinesi denunciati

(ANSA) - ROMA, 5 LUG - Sequestro record di 4 milioni di adesivi e articoli per cartoleria contraffatti per un valore di circa 11 milioni di euro. A Roma la guardia di finanza ha denunciato cinque cinesi che importavano e commercializzavano sticker e articoli da cancelleria raffiguranti noti personaggi d'animazione contraffatti. La merce, importata dalla Cina, veniva poi venduta nella provincia di Roma ad un prezzo concorrenziale.

Skraif
06-07-10, 11: 44
Trenitalia, gare di appalto pilotate: arrestati due ex dirigenti e tre imprenditori
Napoli - (Adnkronos) - Operazione della Guardia di Finanza in tutta Italia. L'inchiesta della Procura di Napoli: la manutenzione delle carrozze affidata a parenti o contrattative ireregolari


Napoli, 6 lug. - (Adnkronos) - Tre imprenditori e due ex dirigenti di Trenitalia sono stati arrestati dalla Guardia di Finanza del Comando provinciale di Napoli nell'ambito di un'indagine condotta dalla Procura su una vicenda di gare di appalto pilotate.
Gli arresti sono stati eseguiti a Napoli, Ancona e Macerata. Gli indagati sono accusati a vario titiolo di associazione per delinquere finalizzata alla mancata liberta' degli incanti, corruzione, riciclaggio e reimpiego dei proventi illeciti in attivita' economiche.
In sostanza gli appalti illecitamente affidati relativi alla manutenzione di carrozze locomotore ammontanvano ad oltre 10 milioni di euro. La procura napoletana avrebbe accertato che in alcuni casi gli appalti erano stati affidati con trattative private diretti e singole in modo irregolare a imprese riconducibili a parenti di uno dei due ex dirigenti di Trenitalia. Quattro dei cinque arrestati sono stati condotti in carcere, uno dei tre imprenditori ha ottenuto gli arresti domiciliari.
I due dirigenti di Trenitalia arrestati da tempo non prestavano piu' servizio in azienda. Le aziende che hanno ricevuto gli appalti hanno un valore di circa 6 milioni di euro. Le cinque ordinanze di custodia cautelare sono state firmate dal Gip presso il Tribunale di Napoli Luigi Giordano mentre le richieste della procura sono state compiute dal pm Francesco Curcio.

Ermesgdf
06-07-10, 15: 21
Roma, 6 lug. - (Adnkronos)
La Guardia di Finanza di Ostia ha arrestato 3 spacciatori stranieri, di cui uno minorenne, e ha sequestrato 6 chili tra hashish e marijuana oltre a valuta di vario taglio, frutto dell'illecita attività di spaccio.

Sono stati i finanzieri del II Gruppo Roma, dopo una serie di appostamenti e pedinamenti, ad individuare sul litorale romano in località Capocotta, un centro di spaccio di notevoli quantitativi di hashish e marijuana, allestito da tre persone, due albanesi ed uno sloveno, quest'ultimo con precedenti.

I militari delle Fiamme Gialle, ieri, hanno individuato i tre arrestati, confusi tra i bagnanti che affollavano la spiaggia. Dopo aver constatato un continuo viavai di persone che si avvicinavano agli spacciatori, per poi allontanarsi dopo pochi attimi, è scattato l'intervento.

Alla vista dei militari uno dei tre, ha tentato di fuggire, ma è stato bloccato dal dispositivo di interdizione predisposto a presidio del luogo di intervento.

Da un primo controllo, letteralmente sotterrate nella sabbia, sono state trovate ingenti quantità di sostanze stupefacenti, pronte allo spaccio e suddivise in dosi ed ovuli, oltre a banconote di vario taglio.

I controlli sono stati estesi a un vero e proprio accampamento, precedentemente individuato nelle vicine dune ove, all'interno di una tenda da campeggio, era nascosta altra sostanza stupefacente.

Complessivamente sono stati sequestrati 2,5 kg di marijuana e 3,5 kg di hashish.

I tre sono stati rinchiusi a Regina Coeli, in stato di arresto, per traffico di sostanze stupefacenti

transformers
06-07-10, 16: 27
SASSARI: GDF ARRESTA PENSIONATO CON 750 GR.DI COCAINA PURA

Roma, 6 lug. - (Adnkronos) - La Guardia di Finanza di Porto Torres, nell'ambito dell'operazione ''Estate sicura'', coordinata dal Comando Provinciale di Sassari, ha arrestato un corriere diretto nella provincia di Nuoro. Si tratta di un pensionato di 65 anni, nuorese ma residente nella provincia di Milano, sbarcato a Porto Torres proveniente da Genova. Nella sua auto sono stati trovati 750 grammi di cocaina pura, pronta per essere tagliata e spacciata. A tradirlo il comportamento particolarmente nervoso che ha indotto i militari a ispezionare la sua autovettura con le unita' cinofile. Il pensionato e' ora detenuto nel carcere di Sassari.

Le operazioni mirate al contrasto del traffico di droga nel nord della Sardegna durante il periodo estivo hanno finora portato al sequestro di oltre 10 kg tra cocaina, hashish e marijuana. L'ulteriore sequestro, sottolineano le Fiamme Gialle, conferma come il territorio continui ad essere utilizzato dalle varie organizzazioni criminali locali come punto nevralgico per i traffici e lo smistamento di sostanze stupefacenti, fenomeni che appaiono in aumento rispetto agli anni precedenti, soprattutto per quanto riguarda il periodo estivo.

The Wizard
06-07-10, 19: 47
MILANO (6 luglio) - Sequestrati dalla Guardia di Finanza di Milano circa 10 milioni di pezzi, in parte contraffatti ed in parte non in regola con la normativa comunitaria sulla sicurezza dei prodotti. È il più ingente sequestro operato negli ultimi anni in Lombardia per un valore commerciale che supera i 50 milioni di euro.

transformers
07-07-10, 15: 41
FISCO: OPERAZIONE ''BENZINA PULITA'', 6 ARRESTI DELLA GDF PER EVASIONE

(ASCA) - Milano, 7 lug - Una vera e propria ''marea nera'' di gasolio, pari ad oltre 14 milioni di litri: a tanto ammonta la quantita' di prodotto petrolifero commercializzata tra Lombardia, Veneto ed Emilia - Romagna con evasione dell'Iva.

E' un sofisticato sistema di truffa quello che oggi ha portato all'arresto di 6 persone accusate di associazione a delinquere finalizzata alla frode fiscale. Le indagini degli agenti della Guardia di Finanza di Milano, coordinate dal pm Luisa Mannella, hanno messo in luce un'evasione fiscale pari a circa 3 milioni di euro. La truffa era basata su un complesso incrocio di societa' fantasma intestate a prestanome e emissioni di false fatture per 16 milioni di euro allo scopo di ottenere agevolazioni dell'Iva.

I destinatari di carburante erano importanti aziende del bresciano, del vicentino e di Forli'.

Ermesgdf
07-07-10, 15: 49
MANDURIA (7 luglio) - Militari della Guardia di finanza hanno sottoposto a sequestro un'area di oltre settemila metri quadrati adibita a discarica abusiva, nella quale erano state stoccate oltre 40 tonnellate di rifiuti speciali non pericolosi.
In particolare è stato accertato che i rifiuti, costituiti da materiali di risulta di vario genere rivenienti verosimilmente da lavori di costruzione, erano stati stoccati sul terreno per elevarne il livello fino a quello stradale per una successiva utilizzazione edificatoria. Il proprietario dell'area è stato denunciato a piede libero alla magistratura.

fonte: nuovo quotidiano di puglia

transformers
08-07-10, 16: 48
Gdf sequestra deposito abusivo con 87 bombole gpl
Vicino distributore carburante a Pietralunga


(ANSA) - PIETRALUNGA (PERUGIA), 8 LUG - La guardia di finanza ha posto sotto sequestro a Pietralunga un deposito con 87 bombole di gpl, risultato privo di ogni autorizzazione.

E' stato individuato nei pressi di una stazione di servizio.

Secondo gli accertamenti delle fiamme gialle di Citta' di Castello era privo di autorizzazioni amministrative e fiscali, nonche' della certificazione relativa alla prevenzione degli incendi. Il titolare e' stato denunciato a piede libero. Dopo il sequestro le bombole sono state poste in sicurezza presso alcune ditte fornitrici. (ANSA).

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Inchiesta falsi invalidi, Gdf perquisce case due deputati
Investigatori vogliono accertare eventuali pressioni politiche

(ANSA) - RAGUSA, 8 LUG - Le abitazioni e le segreterie di due deputati regionali sono state perquisite dalla Finanza nell'ambito di un'inchiesta su falsi invalidi.

L' identita' dei parlamentari dell'Assemblea regionale siciliana non e' stata rivelata.

I militari delle fiamme gialle, coordinati dal procuratore di Ragusa, Carmelo Petralia, avevano gia' acquisito una copiosa documentazione negli uffici dell'Asp ragusana. Gli inquirenti starebbero accertando eventuali pressioni di politici sugli organi competenti a esaminare le pratiche d' invalidita'.(ANSA).

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Vercelli: Gdf scopre fatture false per 10 mln, 19 denunceTorino, 8 lug

- (Adnkronos) - Fatture false per 10 mln di euro sono state scoperte dalla Guardia di Finanza di Vercelli, che ha denunciato 19 persone. L'operazione condotta dalle Fiamme Gialle vercellesi nell'ambito di attivita' finalizzate a verificate aziende cosiddette 'evasori totali' ha interessato otto procure: oltre a Vercelli anche Matera, Torino, Biella, Ivrea, Casale Monferrato, Locri e Forli'. I finanzieri hanno scoperto un vasto giro di fatture per operazioni inesistenti emesse principalmente da due imprese della provincia vercellese e che coinvolgevano numerose aziende sparse sul territorio nazionale, operanti nel settore della costruzione e manutenzione di strade e autostrade, destinatarie ed utilizzatrici delle fatture false. In particolare, le imprese residenti in un Comune della provincia di Vercelli risultavano solo formalmente operanti nel settore edile e stradale, mentre nella realta' non avevano strutture, mezzi e personale per eseguire le decine di commesse descritte sulle fatture che emettevano e che hanno consentito di sottrarre al fisco un imponibile di 10.700.000 euro ed un'Iva di oltre 1,3 milioni di euro.

transformers
09-07-10, 20: 38
Siracusa, 9 lug.

- (Adnkronos) - Nell'ambito dell'attivita' di contrasto all'evasione fiscale negli scambi intracomunitari, i funzionari del servizio antifrode dell'Ufficio delle Dogane di Siracusa e i militari della Guardia di Finanza, grazie anche alla collaborazione delle autorita' doganali di altri Paesi della Comunita europea, hanno scoperto una rilevante evasione Iva nel settore del commercio di video e telefonini.

La frode e' stata posta in essere utilizzando una societa' 'fantasma', ramificata nel Nord Italia, che operava rivendendo la merce a un prezzo imponibile inferiore a quello di acquisto, consentendo cosi' l'indebita detrazione dell'Iva. Al termine di un'articolata e complessa attivita' di verifica, i funzionari hanno accertato un'evasione d'imposta di oltre 2.815.000 euro piu' le relative sanzioni. L'Amministratore della societa' e' stato denunciato alla competente Autorita' Giudiziaria.

Ermesgdf
09-07-10, 20: 53
La Guardia di Finanza di Taranto ha portato a termine un’operazione denominata “Biancaneve”, su richiesta delle Direzioni Distrettuali Antimafia di Bari e Lecce. Nove soggetti appartenenti ad un gruppo criminale operante nelle province di Taranto, Brindisi, Lecce e Bari sono stati raggiunti da altrettanti provvedimenti di custodia cautelare mentre 17 sono le denunce complessive. I soggetti fermati sono accusati di traffico internazionale di sostanze stupefacenti. I finanzieri hanno accertato l’esistenza di una fitta rete di corrieri della droga, utilizzati per la distribuzione della sostanza stupefacente ai vari destinatari. Nel corso dell’operazione sono stati assicurati alla giustizia anche 15 soggetti di nazionalità tunisina, pakistana ed ivoriana, alcuni dei quali intrattenevano contatti con trafficanti sudamericani. Diverse sono state le perquisizioni effettuate nel corso dell’operazione. In complesso sono stati sequestrati 6,2 chilogrammi di eroina.

fonte: lucaturi.it

transformers
10-07-10, 12: 40
Elmas, 90 ovuli di coca in pancia:
arrestato il corriere della droga

Josef Boguslaw Waclawik, cittadino polacco di 38 anni, è sbarcato all'aeroporto di Elmas con un bagaglio a mano: una tattica che non è servita a superare i controlli della Finanza. Il corriere trasportava oltre un chilo di cocaina che, se immessa nel mercato, avrebbe fruttato oltre 500 mila euro.

Nel corso di una operazione antidroga della Guardia di Finanza di Cagliari è stato arrestato nell'aeroporto di Elmas un corriere della droga, il polacco Josef Boguslaw Waclawik, di 38 anni, di Cracovia ma residente in Olanda. L'uomo, successivamente accompagnato in un ospedale di Cagliari, è stato sottoposto ad esami radiografici che hanno evidenziato corpi estranei nel cavo endoaddominale. Qualche ora ha espulso 90 ovuli di cocaina pura per un totale di 1.063 grammi. Il valore della sostanza si aggira intorno ai 500.000 euro. E' uno dei più ingenti sequestri di cocaina in ovuli ingeriti effettato dai militari in servizio nell'aeroporto di Elmas. L'attività investigativa prosegue per individuare i complici dell'uomo.
(l'unione sarda)

Ermesgdf
10-07-10, 13: 13
Camorra, sequestrati beni
per 15 milioni e un lago
Un decreto di sequestro emesso dai pm della Direzione distrettuale antimafia di Napoli è stato eseguito all'alba di oggi dagli agenti del Centro operativo della Dia di Napoli nei confronti di Gennaro Cardillo attualmente in carcere.
Cardillo viene ritenuto dagli inquirenti responsabile del reato di favoreggiamento aggravato nei confronti del clan capeggiato da Giuseppe Setola, attualmente in carcere capo dell'ala stragista della cosca dei Casalesi. Tra i beni sequestrati vie è anche il lago D'Averno situato nella zona flegrea al confine tra Napoli e Caserta. Sequestrato anche un agriturismo e una discoteca. Complessivamente i beni sottoposti a sequestro ammontano a circa 15 milioni di euro.

Il lago d'Averno, mitica '"Porta degli Inferi" secondo la leggenda e la tradizione. Il lago fa parte di beni intestati all'imprenditore napoletano Gennaro Cardillo, 43 anni, che ha aiutato la latitanza del super killer dei Casalesi, Giuseppe Setola, mettendo a disposizione del clan anche ristoranti e camere d'albergo. Cardillo è stato arrestato per favoreggiamento il 10 giugno scorso. Gli uomini, diretti dal capocentro Maurizio Vallone, hanno sequestrato il lago e tutte le strutture ricettive sorte sulle sue sponde, cioè un agriturismo, un ristorante e quote della società Conuntry Club intestate a Cardillo. Il lago d'Averno, sul litorale flegreo, era stato donato dai Borboni nel 1750 ad una famiglia nobile partenopea, i Pollio, e il lascito regio rimase inalterato agli eredi fino al 1991 quando il lago fu venduto.
Sul lago, del resto, c'è ancor una irrisolta battaglia legale sulla destinazione pubblica o privata tra Stato e Regione da una parte, e imprenditore dall'altra, che ha visto due contrastanti provvedimenti giudiziari del Consiglio di Stato nel 2005 e della Corte di Cassazione nel 2008.
L'operazione "Sibilla", così denominata perchè nell'antro del lago secondo Virgilio vive una delle profetesse più temute dell'antichità, è stata condotta alle prime luci dell'alba.

Il provvedimento di sequestro preventivo del lago d'Averno è stato emesso d'urgenza dalla Direzione Distrettuale antimafia di Napoli «per evitare, dopo la convalida anche da parte del Riesame dell'arresto di Gennaro Cardillo, che i beni a lui intestati fossero venduti o meglio avessero intestazioni fittizie». A sottolinearlo il capocentro della Dia partenopea Maurizio Vallone.

fonte:avvenire.it

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11-07-10, 19: 24
FISCO: GDF DI MANDURIA SCOPRE EVASORE TOTALE PER 540MILA EURO
(AGI) - Roma, 11 lug. - La Guardia di finanza di Manduria ha scoperto un'evasione fiscale per 540mila euro da parte di una ditta individuale operante nel settore edile dal 2006 al 2010.
L'operazione rientra nell'ambito del programma 'Pandora' finalizzato a individuare evasori totali o parziali nel settore dell'edilizia. Le fiamme gialle stanno monitorando le imprese destinatarie di bonifici bancari che i contribuenti effettuano per ristrutturare le proprie abitazioni. La Guardia di finanza di Manduria ha potuto constatare che il titolare dell'impresa, pur avendo ricevuto svariati bonifici bancari per la ristrutturazione di immobili ha omesso di presentare le dichiarazioni ai fini Iva e Irap per gli anni 2006, 2007 e 2008 e di istituire parte delle previste scritture contabili obbligatorie per gli anni 2009 e 2010: l'imprenditore ha cosi' evaso ai fini delle imposte dirette e dell'Irap circa 500mila euro e altri 40mila per l'Iva. (AGI) Red/Cau

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12-07-10, 13: 45
CONTRAFFAZIONE: GDF SEQUESTRA PORTO ANCONA 1700 BORSE GRIFFATE


(AGI) - Ancona 12 lug.- Quasi 1700 tra borse, portafogli e accessori per l'abbigliamento di note griffes della moda ( Luois Vuittoni, Gucci, Burberry) sono stati sequestrati oggi al porto di Ancona dalla Guardia di Finanza in collaborazione con i funzionari della Dogana locale. La merce, dal valore stimato di 90 mila euro, era nascosta in borsoni riposti nel portabagagli di un auto condotta da un senegalese, regolare e residente in Piemonte. L'uomo era appena giunto al porto dorico dalla Grecia. Secondo le Fiamme gialle di Ancona "i prodotti riportavano loghi e diciture normalmente rinvenibili sulle confezioni originali poste in vendita attraverso i normali canali di distribuzione, idonei quindi a trarre in inganno i consumatori finali". (AGI) Cli/An/Bru

Ermesgdf
12-07-10, 15: 01
Reggio Calabria 12 luglio 2010. I Finanzieri del G.I.C.O. del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Reggio Calabria, in coordinamento operativo con lo S.C.I.C.O. di Roma, stanno sottoponendo a sequestro beni, tra i quali ben 260 unità immobiliari, per un valore di oltre 330 Milioni di Euro, nei confronti di un noto imprenditore di Reggio Calabria, legato a vari esponenti della ‘ndrangheta reggina.

Il provvedimento disposto dal Presidente dal Tribunale di Reggio Calabria – Sezione Misure di Prevenzione, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria – è stato emesso nei confronti dell’imprenditore CAMPOLO Gioacchino – il re del videopoker – arrestato all’alba del 13 gennaio 2009 ed attualmente detenuto, presso la Casa Circondariale di Vibo Valentia, per estorsione aggravata dalla finalità di favorire le cosche di ‘ndrangheta della città di Reggio Calabria.

Parimenti, nel giugno 2010, dall’Ufficio di Procura è stato richiesto, per Campolo ed un’altra dozzina di soggetti, il rinvio a giudizio per associazione per delinquere, riciclaggio, frode fiscale, intestazione fittizia di beni e falso.

I dettagli dell’operazione verranno resi noti nel corso di una conferenza stampa, cui parteciperà il Procuratore Capo della Procura della Repubblica di Reggio Calabria, Dott. Giuseppe PIGNATONE, che si terrà – in data odierna – alle ore 11:00, presso la sede del Comando Provinciale della Guardia di Finanza.

Reggio Calabria, 12.07.2010.

fonte:mediterraneonline.it

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12-07-10, 16: 23
Sequestro beni per 500mila euro. Operazione gdf Foggia

Foggia - Beni per un valore di oltre 500mila euro sono stati sequestrati dalla Guardia di Finanza di Foggia ad un presunto esponente di spicco della criminalita' organizzata.

Al termine di alcune indagini gli uomini delle fiamme gialle hanno scoperto ingenti movimentazioni di denaro e di beni immobili realizzate eludendo, attraverso prestanome, le norme antimafia in materia di misure di prevenzione patrimoniale.

Gli accertamenti hanno consentito di denunciare, oltre al fittizio intestatario di tali ricchezze, anche il reale possessore dei beni e dei conti bancari: un appartenente alla criminalita' organizzata operante in san severo, gia' condannato per associazione di stampo mafioso.

La guardia di finanza ha quindi proceduto al sequestro preventivo dei beni dei denunziati, che consistono in appartamenti, locali, terreni e conti correnti per un valore complessivo di 534.000 euro.

(ilpaesenuovo.it)

Ermesgdf
13-07-10, 11: 34
Treviso: Guardia di Finanza sgomina banda che truffava assicurazioni: 5 arresti
inserito da: John Doepubblicato il: 12/05/2010 08:51
Le truffe alle assicurazioni evidentemente fanno ancora gola alle bande di criminali stimolati evidentemente dalla facilità con cui si possono raccogliere soldi freschi e facili. Di contro la gente onesta si ritrova a pagare premi alti. Ma chi trufa prima o poi viene scoperto come è avvenuto questa mattina nel nord Italia. La Guardia di Finanza ha sgominato una banda che operava nel nord Italia in truffe alle società di leaseing e di assicurazione. Secondo quanto accertato dalle Fiamme Gialle fin ora la banda avrebbe truffato e frodato fiscalmente una somma di oltre un milione di euro.

Nell'operazione La GdF ha arrestato cinque persone tra le quali un avvocato e altre sette persone sono indagate a piede libero

fonte:italia-news.it

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13-07-10, 12: 42
Recuperati 1100 capi di vestiario: marocchino denunciato
T-shirt e scarpe “taroccate”: maxi sequestro della Finanza
Martedì 13 luglio 2010 (l'unione sarda)
La merce sequestrata sarà regalata a Croce Rossa, Caritas e comunità di recupero di tossicodipendenti
Q ualche mese fa era riuscito a sfuggire ai finanzieri abbandonando un centinaio di capi d'abbigliamento contraffatti sul marciapiede del largo Carlo Felice. Ma i militari non hanno mai smesso di indagare su un giovane marocchino rintracciandolo i giorni scorsi a Decimomannu e sequestrando 1.100 tra polo, pantaloni e scarpe con marchi falsificati. Merce destinata a finire nelle bancarelle abusive del centro di Cagliari e che avrebbe fruttato più di 50 mila euro.
IL BLITZ Gli uomini della Guardia di finanza del gruppo di Cagliari, comandati dal tenente colonnello Gavino Orecchioni, stanno continuando le operazioni per fronteggiare il mercato della contraffazione insieme alle altre forze di polizia, come richiesto dal prefetto Giovanni Balsamo. In uno degli ultimi blitz avevano recuperato un centinaio di capi d'abbigliamento “taroccati”: merce “griffata” lasciata da un venditore ambulante fuggito dal largo Carlo Felice alla vista dei finanzieri. Anche altri extracomunitari erano scappati, riuscendo però a portarsi dietro la loro bancarella “portatile”, salvando così la merce.
LE INDAGINI Erano così iniziate le indagini dei baschi verdi che si sono concluse con l'identificazione dell'ambulante fuggito. Dopo aver ottenuto la delega dalla Procura della Repubblica di Cagliari, i finanzieri hanno fatto irruzione in un'abitazione di Decimomannu fermando un giovane marocchino. La perquisizione ha permesso di recuperare un discreto bottino: in un'auto sono stati trovati 1.100 “pezzi”, tra t-shirt , polo, cappellini, occhiali da sole e scarpe. Merce alla moda, ma falsa. I militari hanno denunciato l'extracomunitario (in possesso di regolare permesso di soggiorno) per aver introdotto e commerciato prodotti contraffatti. È scattato anche il sequestro dei 1.100 capi d'abbigliamento e accessori e dell'auto utilizzata come magazzino, pronta probabilmente per rifornire le bancarelle degli ambulanti sparsi nel centro di Cagliari. Le indagini vanno avanti. Si cerca di capire la provenienza dei “falsi” nella speranza di intercettare i canali di approvvigionamento.
L'INIZIATIVA Da tempo alcuni magistrati anziché disporre la distruzione di magliette, pantaloni, borse e scarpe contraffatte le stanno destinando a comunità e associazioni di volontariato. Croce Rossa, Caritas e comunità di recupero di tossicodipendenti ricevono così capi d'abbigliamento da distribuire ai poveri e alle persone seguite con la loro attività di recupero. Unico obbligo: eliminare etichette e marchi falsi. (m. v.)

Ermesgdf
13-07-10, 15: 51
Catania: gdf scopre truffa ricariche telefoniche, 4 indagati
Martedì 13 Luglio 2010 09:00

CATANIA - I militari della Guardia di Finanza di Catania hanno notificato un'ordinanza di applicazione di misura cautelare nei confronti di quattro persone, residenti nelle province di Catania, Verona e Torino, per associazione a delinquere finalizzata alla truffa. I quattro sono ritenuti "responsabili della produzione e commercializzazione delle schede prepagate denominate 'UniCa' di importo pari a 5 e 10 euro, che dovevano servire in teoria, per ricaricare tutti i telefoni mobili" ma che in realta' non attivavano alcun credito. L'indagine e' scattata lo scorso anno in seguito a diversi esposti presentati da cittadini che, dopo aver regolarmente acquistato la ricarica, hanno constatato il mancato accredito del denaro. Dagli accertamenti e' emerso che "Tim, Vodafone, H3G e Wind erano completamente all'oscuro di questo nuovo tipo di ricarica telefonica". Nel corso dell'operazione sono state sequestrate, su tutto il territorio nazionale, 374.918 schede telefoniche prepagate di 5 e 10 euro, che una volta immesse in commercio avrebbero fruttato all'organizzazione circa due milioni e mezzo di euro.

Come riportato da Italpress

fonte:sicilianews24

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13-07-10, 16: 36
Scoperto danno erariale di 253 milioni di euro
(AGI) - Catanzaro, 13 lug.
Il Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Catanzaro, al termine di una indagine coordinata dal procuratore regionale della Corte dei Conti per la Calabria C. A., ha individuato un danno erariale di 253.759.605,90 euro ed ha segnalato due dirigenti generali del dipartimento Tutela della Salute della Regione.

Secondo quanto si apprende, le indagini svolte dai finanzieri nel settore sanitario hanno comportato complessi accertamenti di natura amministrativo-contabile e rivelato gli effetti negativi prodotti sul bilancio della sanità calabrese dalla gestione di risorse pubbliche.

In particolare, la legge finanziaria dello Stato fissa, annualmente, il livello complessivo della spesa del servizio sanitario nazionale da ripartire alle singole Regioni in relazione ai rispettivi fabbisogni. I provvedimenti normativi relativi agli esercizi finanziari del 2005 e del 2007 hanno previsto, fra l'altro, che una quota del fondo sanitario nazionale a vantaggio delle singole Regioni, pari rispettivamente al 5% e 3% del totale del finanziamento, anzichè essere automaticamente attribuita dallo Stato, in virtù della natura prettamente "premiale" fosse erogata soltanto alle Regioni "virtuose", all' esito del superamento di una complessa verifica del raggiungimento di obiettivi qualitativi e quantitativi, operata da un'apposita commissione tecnica di monitoraggio (il cosiddetto "tavolo Massicci").

La Regione Calabria, per le annualità 2005, 2006, 2007 e 2008, a seguito del non positivo esito della verifica effettuata dal "tavolo tecnico degli adempimenti regionali " è stata giudicata "inadempiente" e non ha conseguito la materiale concessione delle relative quote "premiali".

Limitatamente agli anni 2005 e 2007 - secondo la Guardia di Finanza - i dirigenti della regione, senza attendere la conclusione della verifica dell'organo tecnico competente (peraltro - si fa rilevare - negativa a causa delle molteplici inadempienze accertate), hanno ugualmente autorizzato la spesa delle quote "premiali" alle aziende sanitarie ed ospedaliere, facendo ricorso all'istituto delle "anticipazioni di cassa", a discapito dei criteri di prudenza e di corretta gestione delle risorse pubbliche.

Tale procedura avrebbe esposto la Regione Calabria ad un ulteriore ed oneroso indebitamento, contribuendo a far rilevare, a consuntivo, un ancor più consistente disavanzo del bilancio regionale.

Il Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Catanzaro ha, quindi, segnalato alla procura regionale della Corte dei Conti due dirigenti generali "pro tempore" del dipartimento tutela delle salute - politiche sanitarie che avrebbero autorizzato la distribuzione di somme non spettanti e non disponibili relative agli anni 2005 e 2007 alle aziende sanitarie ed ospedaliere.

Ermesgdf
14-07-10, 12: 13
Taranto - I militari della Guardia di Finanza di Taranto, in collaborazione con funzionari della dogana, hanno sottoposto a sequestro, presso il locale scalo marittimo oltre 24 tonnellate di formaggio.

Il prodotto era stivato all'interno di un container frigo, di proprietà di una società tedesca operante nel settore lattiero-caseario, con destinazione finale Libia. In particolare e' stato rilevato che all'interno del container le confezioni di formaggio a pasta filata congelato, prodotte in Germania, recavano in etichetta la denominazione "mozzarella cheese" e segni distintivi, tra cui il tricolore italiano, atti ad ingannare il consumatore circa l'effettiva provenienza e origine del prodotto alimentare.


fonte: ilpaesenuovo.it

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14-07-10, 15: 23
POTENZA:OPERAZIONE GDF CONTRO RETE SPACCIO DROGA, 34 ARRESTI 73 DENUNCE


Potenza, 14 lug. - (Adnkronos) - Quarantacinque misure cautelari, tra cui 34 arresti e 11 obblighi di dimora, 73 denunce e circa 5,6 kg di droga sequestrati. Con questo bilancio si e' conclusa un'operazione della Guardia di Finanza di Potenza contro lo spaccio sostanze stupefacenti. L'indagine aveva avuto inizio a febbraio del 2007, quando, dopo il sequestro di circa un chilo di hashish a due delle persone arrestate, nell'ambito delle attivita' di controllo del territorio lucano lungo un'arteria stradale che collega la Basilicata alla Campania, furono acquisiti elementi che facevano presagire una capillare rete di smistamento della droga.

Attraverso una complessa indagine fatta di pedinamenti, appostamenti, indagini tecniche e riscontri telefonici, e' stata individuata una rete di approvvigionamento di hashish, marijuana, kobret, crack, cocaina ed eroina, posta in essere da piu' persone, per lo piu' giovani disoccupati e studenti

Le attivita' investigative sono state coordinate dalla Procura Distrettuale presso il Tribunale di Potenza che, sulla scorta delle risultanze investigative emerse, ha richiesto l'emissione di misure cautelari all'ufficio del Gip presso il medesimo Tribunale. Sono complessivamente 45 le misure cautelari emesse, di cui 24 in carcere, 10 arresti domiciliari e 11 con obbligo di dimora nel comune di residenza, a carico di altrettanti soggetti, uomini e donne, che dovranno rispondere, a vario titolo, di associazione a delinquere finalizzata al traffico, produzione e coltivazione di sostanze stupefacenti e di spaccio di ingenti quantita' di droga.

---------------------Aggiornamento----------------------------

Gdf di Firenze scopre laboratorio di cocaina in appartamento, un arresto.
Firenze - (Adnkronos) - Trovati, occultati dietro alcuni pannelli di cartongesso, oltre 2 chili di droga, 11 kg di sostanza da taglio, etere e materiale per il confezionamento delle dosi per un valore di oltre 2,2 milioni di euro.


Firenze, 14 lug. - (Adnkronos) - La Guardia di Finanza di Firenze ha arrestato, nel centro del capoluogo toscano, un 43enne albanese, che nella sua abitazione aveva approntato un laboratorio per il confezionamento di dosi di cocaina pronte per essere immesse sul mercato. Durante un controllo, in centro, l'uomo si e' mostrato nervoso. Questo ha portato le Fiamme Gialle ad effettuare approfonditi controlli anche nella sua abitazione di Novoli. Dalla perquisizione dell'appartamento, i finanzieri hanno rinvenuto documenti di nazionalita' bulgara falsi (una carta d'identita', una patente di guida e un passaporto).
I militari hanno notato che l'albanese cercava di nascondere in tutti i modi una chiave, che successivamente e' risultata aprire una porta di una cantina ubicata nei sotterranei dello stesso stabile. Nello scantinato, occultati dietro alcuni pannelli di cartongesso, vi erano, sigillati in delle confezioni di plastica, 2.33 chili di cocaina, 11 kg di sostanza da taglio, due presse, tre bottiglie di etere e due bilance, usati dall'uomo per tagliare la droga e per la successiva preparazione dei panetti di stupefacenti.
La cocaina era destinata al mercato fiorentino. Una volta tagliata avrebbe portato al confezionamento di circa 30.000 dosi per un valore di oltre 2,2 milioni di euro. Inoltre, in un cassetto del soggiorno sono stati rinvenuti 7.350 euro in banconote false. Il 43enne e' stato arrestato e portato nel carcere di Sollicciano.

Ermesgdf
14-07-10, 16: 25
Furti di rame, è allarme La Gdf di Anagni in prima linea

Nel corso di un'operazione condotta dalla compagnia di Anagni della Guardia di Finanza, capitanata dal luogotenente Giuseppe Ceglie, e finalizzata all'individuazione di siti destinati a discariche abusive sul territorio comunale, le Fiamme Gialle hanno rinvenuto una quantità rilevante di involucri in gomma dai quali era stato asportato del rame.

Se confermato, il ritrovamento potrebbe fare luce sui furti di rame avvenuti nei mesi scorsi lungo i binari della ferrovia Roma-Cassino. Per questo motivo è in atto una collaborazione tra gli uomini della Gdf e i carabinieri di Anagni che stanno ora verificando i siti da dove è stato asportato il rame. «Il luogo del ritrovamento – fa sapere Giuseppe Ceglie – è molto vicino a quello della discarica sequestrata il 30 giugno scorso, nel territorio compreso tra Anagni e Sgurgola». I furti di rame in Italia sono raddoppiati nel 2006 rispetto all'anno precedente e il fenomeno sta diventando sempre più preoccupante anche perché le quotazioni di questo metallo sono salite moltissimo. Oggi una tonnellata arriva a costare anche 8.000 euro. Il rame d'altronde, metallo di base utilizzato nell'edilizia, nei trasporti, nell'elettrotecnica e nell'industria, è considerato il miglior conduttore elettrico, dopo l'argento. Non solo: è resistente alla corrosione, robusto e flessibile e può essere riciclato al 100% senza perdere le sue capacità. Diventa quindi ambitissimo sul mercato clandestino dove un chilo di «oro rosso» può arrivare a costare fino a 10 euro e comunque non meno di 7. Il più ricercato a livello di qualità e purezza è il rame della rete ferroviaria italiana che pertanto è anche il più rubato. Tra le regioni maggiormente colpite c'è il Lazio e in particolare la tratta dell'alta velocità Roma-Napoli e, appunto, la linea Roma-Cassino. Sui binari morti, negli scali ferroviari in disuso, ma anche sulle linee dove ogni giorno passano migliaia di treni, merci e passeggeri. È qui che agiscono, di notte, più o meno indisturbati, i ladri di rame, con tronchesi in mano e zainetti in spalla.

fonte: il tempo.it

transformers
16-07-10, 10: 16
Frode fiscale milionaria nel Nuorese, 13 denunciati


La Guardia di finanza di Nuoro ha denunciato 13 persone, coinvolte in un giro milionario di contributi pubblici indebitamente percepiti e di violazioni dell'Iva riconducibile a due società di Dorgali e Irgoli, una del settore turistico-alberghiero, l'altra, mai avviata, che avrebbe dovuto produrre dolci
NUORO. Frode fiscale e truffa sono i reati contestati dalla Guardia di finanza di Nuoro a 13 persone, coinvolte in un giro milionario di contributi pubblici indebitamente percepiti e di violazioni dell'Iva riconducibile a due società di Dorgali e Irgoli, una del settore turistico-alberghiero, l'altra, mai avviata, che avrebbe dovuto produrre dolci.

Il nucleo di polizia tributaria di Nuoro ha scoperto 5,5 milioni di contributi ottenuti indebitamente dagli indagati in base alla legge 488/92, quasi otto milioni di euro di fatture per operazioni inesistenti emesse e/o utilizzate, circa 4,5 milioni di euro di violazioni dell'Iva, oltre a 9 milioni di euro di mutui agevolati percepiti, sempre indebitamente, in base alla legge 40/93. Fra i 13 denunciati, figurano professionisti le cui competenze erano fondamentali per architettare il sistema di frode fondato su artifici contabili e bancari. Poichè fra i reati ipotizzati figura la truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, i finanzieri hanno ottenuto il sequestro preventivo, in una banca concessionaria, di contributi ex legge 488 per due milioni 150.000 euro, pronti a essere pagati agli interessati.

Le due società individuate dalle fiamme gialle nel Nuorese erano riuscite a ottenere contributi pubblici nazionali e regionali e finanziamenti agevolati concessi per interventi produttivi nelle aree depresse della regione. La Nuova Sardegna

Ermesgdf
16-07-10, 14: 05
La guardia di finanza ha acquisito atti e documenti relativi al funzionamento del servizio Urgenze-Emergenze (118) in Sicilia. L’operazione è stata avviata dopo il decreto del presidente della Commissione parlamentare di inchiesta su errori sanitari e disavanzi sanitari regionali, Leoluca Orlando. ”L’istruttoria è resa necessaria anche a seguito della denuncia della Corte dei Conti – afferma una nota – e fa riferimento ad una analisi già effettuata da parte della commissione sui dati relativi già acquisiti”. ”La dimensione abnorme dei conti per le casse pubbliche, – dice Orlando – il denunciato mancato rispetto di procedure selettive per il reclutamento del personale e per l’acquisizione di beni e servizi, la denunciata assenza di individuazione di meccanismi di controllo e la genericità di convenzioni che avrebbero prodotto sprechi e arbitrii ha imposto il ricorso alla guardia di finanza”. ”Decisione scaturita altresì aggiunge – dalla vaghezza e dall’imprecisione dei dati forniti dai responsabili Cri e Sise nel corso della audizione tenutasi a Catania dalla Commissione il 12 aprile scorso”. La guardia di finanza ha avviato accertamenti, tuttora in corso, a Roma presso la Cri nazionale e a Palermo presso la Cri locale e la Sise.

fonte:livesicilia

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16-07-10, 15: 14
FISCO: GDF TARANTO SCOPRE EVASIONE DITTA DI ACQUISTO ORO


(AGI) - Taranto, 16 lug. -

I militari della Guardia di Finanza di Taranto hanno scoperto un'evasione fiscale relativa ad un esercizio commerciale operante nel settore del cosiddetto "compro oro".In particolare e' stato accertato che l'impresa, per gli anni di imposta 2005 e 2006, ha operato in assenza della prescritta autorizzazione professionale;ha acquistato oggetti preziosi usati da privati per poi rivenderli, per la successiva trasformazione, alle ditte specializzate, con l'indicazione in fattura come "rottami" ed eludendo, cosi', l'esatta applicazione dell'Iva (reverse charge); ha omesso versamenti Iva per complessivi 250 mila euro. l'amministratrice pro-tempore della ditta e' stata denunziata all'autorita' giudiziaria per reati fiscali. Nel corso dell'operazione, sono stati altresi' rinvenuti bracciali, anelli, orecchini in oro ed argento nonche' orologi e diamanti, per un peso complessivo di otto chilogrammi ed un valore commerciale di circa 200.000 euro. I preziosi sono stati posti sotto sequestro in quanto ritenuti di illecita provenienza poiche' non registrati ne' inventariati nella apposita contabilita' prescritta per i soggetti che esercitano l'attivita' di "compro-oro". Il rappresentante legale della ditta stessa e' stato denunziato all'autorita' giudiziaria per il reato di ricettazione. (AGI) Cli

Ermesgdf
16-07-10, 15: 50
Ragusa - Sembrava un’operazione chiusa quella della Guardia di Finanza sul contrasto al gioco d’azzardo e alle scommesse clandestine. Invece ancora una volta, Monterosso e Chiaramonte sono finite nel mirino delle fiamme gialle. In particolare all’interno di un bar, presso il Centro Commerciale Villaggio Gulfi, i militari hanno accertato che si svolgesse un’attività di raccolta di scommesse per via telematica attraverso un sito, senza che il gestore fosse in possesso della concessione rilasciata dall’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato per le giocate gestite da tale sito. Inoltre all’interno del bar i militari hanno trovato una postazione denominata “Totem Kiosk” correlata ad una scheda completa di microchip collegata al predetto sito internet, che dava la possibilità di accedere a dei sottoconti; tale collegamento, possibile solo tramite scheda munita di chip, permetteva l’accesso ai servizi forniti da un provider specifico, tra cui giochi e scommesse on line.

Oltre ad essere sprovvisto di contratto di concessione dell'A.A.M.S, il titolare del bar era privo anche di licenza di pubblica sicurezza, condizione necessaria per lo svolgimento di attività finalizzata all’accettazione o alla raccolta, per via telematica, di scommesse. Il titolare del bar è stato quindi deferito all’Autorità Giudiziaria per esercizio abusivo di giochi e scommesse.
Nell’ambito di analoghe operazioni di servizio, sempre in collaborazione con personale SIAE, all’interno di un circolo ricreativo di Monterosso Almo sono stati sequestrati anche 6 videopoker, in quanto cinque, pur conformi alle disposizioni normative, erano privi di licenza, mentre uno riproduceva giochi non conformi alla normativa in vigore. Le Fiamme Gialle, in questo caso, hanno comminato sanzioni amministrative che vanno dai € 516 ad oltre € 3.000, per ogni apparecchio illecitamente detenuto. I controlli congiunti nello specifico settore dei giochi e delle scommesse proseguiranno nell’intera provincia.


fonte:il giornale di ragusa

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19-07-10, 14: 24
DROGA: GDF, SEQUESTRATI 215 KG HASHISH ARRESTATI 4 CORRIERI


(AGI) - Perugia, 19 lug. - Maxi operazione antidroga della guardia di finanza di Perugia e Bologna, che ha portato al sequestro di 215 chili di hashish e all'arresto di quattro 'corrieri': uno spagnolo, un portoghese e due marocchini, bloccati dalle fiamme gialle alla periferia di Firenze.
L'attivita' di indagine vedeva da tempo impegnati congiuntamente i finanzieri di Perugia e Bologna e aveva consentito di individuare un ingente traffico di droga effettuato da soggetti appartenenti ad organizzazioni criminali internazionali. Il blitz e' scattato dopo numerose ore di pedinamenti e di appostamenti, eseguiti nella periferia di Firenze, a ridosso della zona industriale, luogo scelto dai trafficanti per la cessione della sostanza, che veniva trasportata in un autoarticolato e in un furgone di medie dimensioni, come quelli che normalmente utilizzano gli artigiani. Sorpresi dalle fiamme gialle due dei quattro trafficanti hanno tentato la fuga in macchina ma sono stati intercettati e bloccati. Il successivo controllo dei mezzi di trasporto, che apparentemente sembravano trasportare cassette di frutta, ha consentito di rinvenire lo stupefacente, contenuto in pacchi avvolti con nastro isolante. Per mimetizzare la droda i trafficanti avevano riempito l'autoarticolato con della sostanza fertilizzante sfusa, probabilmente per coprire il forte odore dello stupefacente.
L'operazione si e' conclusa con il sequestro dell'ingente carico, di quattro veicoli, 9 cellulari, 12 sim card e oltre 22 mila euro in contanti. Su disposizione dell'autorita' giudiziaria i quattro arrestati sono stati associati al carcere di Firenze con l'accusa di traffico internazionale di sostanza stupefacente.(AGI) Cli/Pg/Bru

Ermesgdf
19-07-10, 15: 58
(AGI) - Palermo, 19 lug.
Il titolare di una ditta di commercio di calzature ed accessori di Palermo utilizzando fatture per operazioni inesistenti documentava costi fittizi ed evadeva le imposte sui redditi, l'Iva, l'Irap e i dazi doganali.

Lo ha scoperto la Guardia di Finanza nel corso di un accertamento fiscale legato a un'indagine su un'organizzazione italo-cinese che faceva capo a una ditta di spedizioni romana e si avvaleva di società "fantasma" a cui venivano imputate centinaia di importazioni di merce proveniente dalla Cina e in effetti destinata ad altre aziende.

Tra queste c'era secondo i finanzieri la ditta palermitana ora sottoposta a verifica fiscale. Il titolare, un uomo di 53 anni, è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Palermo per dichiarazione fraudolenta, e sarà sottoposto alle sanzioni amministrative derivanti dalla violazione fiscale.

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20-07-10, 12: 58
La Gdf sequestra l'area Montecity-Rogoredo:la falda acquifera sottostante sarebbe inquinata.

La Guardia di Finanza di Milano ha eseguito il sequestro preventivo dell'area Montecity-Rogoredo di proprietà della Milano Santa Giulia SpA facente capo al gruppo Zunino. Secondo la ricostruzione degli inquirenti la falda acquifera sottostante l'area sarebbe inquinata con alcune sostanze pericolose per l'ambiente e la salute, tra cui alcune cancerogene. Il sequestro è avvenuto nell'ambito dell'inchiesta coordinata dai pm di Milano Laura Pedio e Gaetano Ruta su presunte irregolarità per la bonifica dell'area di Montecity Santa Giulia per la quale sono finiti indagati (e anche arrestati) l'imprenditore nel campo dei rifiuti Giuseppe Grossi, alcuni suoi collaboratori e Rosanna Gariboldi, moglie del deputato del Pdl Giancarlo Abelli (che ha patteggiato come Grossi).Tra gli indagati anche l'immobiliarista Luigi Zunino, l'ingegnere Claudio Tedesi, titolare di una società specializzata nelle bonifiche e direttore dell'Asm di Pavia, Silvio Bernabé ex amministratore delegato di Milano Santa Giulia Spa e Davide Albertini Petrone, direttore generale di Risanamento.I reati ipotizzati sono di attività di gestione di rifiuti non autorizzata e avvelenamento delle acque. Le indagini, che sono state svolte anche con il contributo del Corpo Forestale dello Stato, dell'Arpa e della polizia locale di Milano, in base a diverse relazioni depositate in procura, hanno evidenziato l'inquinamento della falda acquifera sottostante l'area Santa Giulia, con superamenti dei limiti di legge di alcune sostanze pericolose per l'ambiente e la salute, tra cui alcune cancerogene.Dagli accertamenti è emerso inoltre che su alcuni terreni dell'area sarebbero stati eseguiti scavi non autorizzati, nei quali sarebbero state 'riportate', senza alcun titolo, scorie di acciaieria che andavano trattate invece come rifiuti. L'area Santa Giulia ha un'estensione di circa un milione di metri quadrati, un valore di mercato stimato di circa un miliardo di euro e occupa gli spazi su cui sorgevano gli stabilimenti chimici della Montedison e dell'acciaieria Redaelli.Come nacque il progetto Montecity - Nel 2000 il gruppo guidato dall'immobiliarista Luigi Zunino propose, con un programma integrato di intervento, il riutilizzo del complesso urbanistico presente in quella zona, dando vita così al "progetto Montecity" firmato anche dall'architetto Norman Foster. Progetto che prevede la realizzazione di un complesso di edilizia sociale e convenzionata con investimenti privati di circa 1,6 miliardi. In questo filone d'inchiesta gli investigatori hanno effettuato anche numerose perquisizioni e sequestrato documenti come certificati di analisi di laboratorio dei campioni delle acque e dei terreni svolte nel tempo e documenti relativi all'esecuzione delle opere di bonifica e smaltimento dei rifiuti.


20 luglio 2010 (redazione tiscali)

Ermesgdf
20-07-10, 13: 25
Lecce, 20 lug. (Adnkronos)
Sessanta immigrati clandestini, tra i quali 14 bambini in tenerissima età e 15 giovani donne, sono stati intercettati nel corso della notte da militari della Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Lecce, in particolare della Sezione Operativa Navale di Otranto, e del Reparto Operativo Aeronavale di Bari a poche miglia al largo di Porto Badisco.

Erano a bordo di una barca a vela di diciotto metri adibita al traffico di extracomunitari di etnia afgana ed iraniana tutti stipati sottocoperta. I militari insospettiti dal basso livello della linea di galleggiamento del natante hanno effettuato un controllo a bordo, scoprendo che era impiegato per il traffico di esseri umani.

Due persone di nazionalità turca sono state arrestate poiché ritenute responsabili del traffico illecito. Ai clandestini ed in particolare ai minori sono stati prestati i soccorsi di sostegno sanitario (con il ricovero d' urgenza per 4 donne).

Sono in corso ulteriori accertamenti per la ricostruzione del viaggio illegale che, dai primi elementi, sarebbe durato 5 giorni con partenza da una località turca

transformers
22-07-10, 11: 50
Camorra: Gdf smantella braccio economico Casalesi, 6 arresti
Sequestro beni da 100 mln euro.Tra obiettivi clan appalti Aquila

(ANSA) - ROMA, 22 LUG - Operazione della Guardia di Finanza, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli: smantellato il braccio imprenditoriale dei Casalesi.

Sei gli arresti per associazione per delinquere di stampo mafioso. Sequestrate 21 societa', 118 immobili ed altri beni e valori ad essi riferibili, per un ammontare complessivo di 100 milioni di euro. Gli arrestati, secondo le indagini, sono ritenuti 'espressioni economiche' del clan dei Casalesi. La camorra tentava di infiltrarsi negli appalti per la ricostruzione dopo il terremoto dell'Aquila. Smascherati anche 4 funzionari di banca. (ANSA).

transformers
22-07-10, 12: 51
Scoperta frode fiscale per circa 7 milioni di euro
(AGI) - Bari, 22 lug.
Una frode fiscale per circa 7 milioni di euro è stata scoperta dai militari della Guardia di Finanza di Andria, al termine di una verifica fiscale ad una società di capitali operante nel settore dell'edilizia.

I finanzieri hanno accertato che sulla vendita di 244 unità immobiliari, la società costruttrice aveva dichiarato ricavi di gran lunga inferiori rispetto a quanto effettivamente percepito dagli acquirenti.

Attraverso l'acquisizione e l'esame di visure catastali, contratti preliminari di vendita, contratti di mutuo, perizie estimative delle banche, nonchè di documentazione bancaria, è risultato che il valore di mercato degli appartamenti venduti era di gran lunga superiore a quello dichiarato.

Addirittura alcuni clienti avevano acceso mutui di importi superiori al valore dichiarato degli immobili.

L'evasione è stata perpetrata attraverso l'indicazione nell'atto pubblico di vendita delle unità immobiliari di un valore molto più basso rispetto a quello reale, facendo attestare alla parte acquirente lo stato di "rustico" dell'immobile.

In pratica, sulla carta, l'appartamento veniva venduto senza alcuna rifinitura interna, mentre in realtà l'unità immobiliare veniva consegnata solo dopo essere stata ultimata dalla stessa società, senza l'emissione di ulteriori fatture attestanti l'effettuazione dei lavori di ultimazione.

Alcuni clienti hanno esibito fatture emesse dalla società successivamente alla data di apertura della verifica fiscale.

Inoltre la società ha proceduto all'emissione di "false note di credito" a favore degli acquirenti, con le quali veniva formalizzata la restituzione di alcune somme precedentemente versate.

A copertura delle stesse venivano emessi degli assegni con l'accordo tra le parti di non negoziarli o di farli rientrare nella disponibilità della società o di uno degli appartenenti all'associazione a delinquere attraverso delle semplici "girate".

La verifica fiscale ha permesso il recupero a tassazione di elementi positivi di reddito non dichiarati per circa 7 milioni di euro.

Il rappresentante legale della società è stato denunciato con le accuse di dichiarazione infedele ed "emissione di fatture per operazioni inesistenti".

transformers
23-07-10, 19: 09
Smantellato il braccio imprenditoriale dei casalesi
Roma, 22 luglio 2010 - OPERAZIONE "UNTOUCHABLE"
Smantellato il braccio imprenditoriale dei casalesi: 6 arresti e sequestro di beni per 100 milioni.

Circa 500 militari della Guardia di Finanza hanno dato esecuzione ad una imponente operazione di polizia, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, che ha portato all'arresto di 6 persone con l'accusa di associazione per delinquere di stampo mafioso ed al sequestro di 21 società ed altri ingenti patrimoni ad essi riferibili, per un ammontare complessivo di 100 milioni di euro.

Gli arrestati, titolari di attività imprenditoriali, sono ritenuti "espressioni economiche" del CLAN DEI CASALESI, operanti nel Casertano, ma con propaggini anche in altre Regioni d'Italia ed in particolare nel Lazio, in Abruzzo ed in Toscana, ove avevano esteso, nel tempo, la propria sfera d'influenza e di controllo, divenendo, in assoluto, una delle organizzazioni delinquenziali di maggiore potenza economica ed imprenditoriale.

L'operazione, denominata "UNTOUCHABLE", trae origine da dichiarazioni rese da collaboratori di giustizia, circa l'esistenza di una lista di imprenditori, stilata dai vertici dell'organizzazione camorristica campana e di diretta promanazione del clan, i quali dovevano essere considerati, per l'appunto, "INTOCCABILI", poiché asserviti completamente agli scopi dell'organizzazione criminale.

Il competente G.I.P. del Tribunale di Napoli ha emesso 6 ordinanze di custodia cautelare in carcere ed ha disposto il sequestro preventivo di:

■nr. 118 beni immobili, tra i quali 2 lussuose ville in Casal di Principe;
■nr. 21 aziende, tra le quali una società aquilana operante nella ricostruzione post sismica;
■nr. 33 autoveicoli, tra cui auto di lusso quali Ferrari, Daimler Chrysler e Audi Q7;
■quote societarie per un valore nominale pari a circa 600.000 euro;
■numerosi rapporti bancari, finanziari e assicurativi, riferibili al sodalizio, tuttora in fase di individuazione, per un valore complessivo di 100 milioni di Euro.
Contestualmente, sono state eseguite circa 80 perquisizioni locali presso i luoghi nella disponibilità degli indagati. Complessivamente sono state denunciate 54 persone, ritenute responsabili, a vario titolo, dei reati di associazione per delinquere di stampo mafioso, favoreggiamento, intestazione fittizia di beni ed abusivo esercizio di attività finanziaria.

Le complesse indagini, condotte dal Gico del Nucleo Polizia Tributaria di Roma della Guardia di Finanza, sono durate quasi due anni ed hanno permesso di accertare come il CLAN "DEI CASALESI", proprio attraverso il controllo del settore dell'edilizia, avesse ormai esteso la propria sfera di operatività anche fuori dalla Regione Campania, accumulando un patrimonio mobiliare ed immobiliare di assoluto rilievo e manifestando ancora una volta l'interregionalità degli interessi economici della camorra, che è riuscita ad insinuarsi in contesti territoriali diversi da quelli di origine.

Particolare evidenza deve essere data alla circostanza che l'operazione "UNTOUCHABLE" ha consentito di monitorare "in diretta" le infiltrazioni della camorra casalese nelle commesse per la ricostruzione della città di L'Aquila, a seguito del devastante sisma del 6 aprile 2009.

Sono stati, infatti, intercettati i colloqui telefonici con i quali gli odierni arrestati disponevano l'invio del denaro necessario a finanziare le imprese costituite a L'Aquila con il fine di aggiudicarsi i lavori per la ricostruzione. Le risultanze di tali intercettazioni telefoniche sono state puntualmente riscontrate attraverso specifici accertamenti bancari effettuati dal Nucleo Polizia Tributaria di Roma.

Ermesgdf
23-07-10, 20: 49
(AGI) - Catania, 22 lug.
Circa 9.000 articoli tra gioielli e orologi con marchi contraffatti sono stati sequestrati a Catania dalla Guardia di Finanza in un negozio gestito da un cinese nel centro storico.

L'extracomunitario è stato denunciato.

Tra la merce, collane, orecchini, bracciali, anelli e fermagli con i logo di case di moda

transformers
26-07-10, 19: 09
Collezionisti arte dichiarano reddito di 5 mila euro, scoperti da Gdf Verona

Verona - (Adnkronos) - Negli ultimi 5 anni le somme transitate sui conti correnti dei due evasori sono state di poco inferiori ai 10 milioni di euro. Nelle loro case sono state rinvenute 18 opere d'arte di artisti di fama internazionale tra cui un quadro di Fernando Botero.

Verona, 26 lug. - (Adnkronos) - La Guardia di Finanza di Verona ha scoperto due veronesi titolari di redditi dichiarati di poco superiori ai 5.000 euro, ma possessori di opere d'arte di artisti di fama mondiale, tra cui anche un quadro del noto artista colombiano Fernando Botero che sono stati sequestrati. I redditi erano esigui, ma i conti correnti bancari erano milionari.
La posizione dei due veronesi, entrambi residenti in citta', e' finita nel mirino della attivita' in intelligenc delle fiamme gialle veronesi, che hanno deciso di svolgere ulteriori approfondimenti. Attraverso le analisi delle movimentazioni bancarie riconducibili ai due soggetti negli ultimi 8 anni, e' stata infatti rilevata una enorme discrepanza tra quanto dichiarato e le somme transitate sui rispettivi conti correnti. Queste, in alcuni casi, superavano i due milioni di euro ciascuno, per un totale complessivo di poco inferiore ai dieci milioni di euro negli ultimi 5 anni.


Dai flussi bancari analizzati dagli agenti della Guardia di Finanza e' emerso, inoltre, che i due veronesi operavano nel commercio di opere d'arte di artisti internazionali e intrattenevano rapporti con note gallerie d'arte ed antiquari operanti sul territorio nazionale.


I pagamenti avvenivano soprattutto con assegni bancari e/o circolari di importo rilevante, ed in minima parte con denaro contante. Agli agenti e' risultata dunque evidente l'incompatibilita' tra le somme registrate dai movimenti bancari ed i redditi dichiarati dai due veronesi, soprattutto alla luce del fatto che i soggetti interessati non sono titolari di alcuna attivita' commerciale, tantomeno operante nello specifico settore.


A questo punto sono scattate le denunce: da un lato e' stato attribuito ai due soggetti l'esercizio di attivita' commeciale, testimoniato da una parte rilevante delle operazioni bancarie chiaramente intercorse con diverse gallerie d'arte; dall'altro, si e' scoperto che, al al fine di evadere le imposte sui redditi, i denunciati indicavano nella dichiarazione annuale redditi di gran lunga inferiori a quelli effettivi. L'evasione annuale per ciascuno degli indagati ammonta a circa 400 mila euro.


Dalle perquisizioni delle abitazioni dei due veronesi, inoltre, effettuate per acquisire ulteriori elementi per l'accusa, sono state rinvenute 18 opere d'arte, costituite da quadri e sculture di valore di artisti di fama internazionale. Tra gli altri, si segnalano opere dell'artista francese Arman, esponente del ''Nouveau Realisme'' ed un quadro dell'artista colombiano Botero.


Per le opere rinvenute e per tutti i beni mobili ed immobili di proprieta' dei due denunciati, le Fiamme Gialle hanno chiesto il sequestro preventivo, cui seguira' la confisca.Le indagini sono state coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Verona.

Ermesgdf
26-07-10, 20: 37
Bolzano, 26 lug. - (Adnkronos)
Sequestro di 750 chili di generi alimentari scaduti o in pessimo stato di conservazione ed individuazione di 7 lavoratori in nero: è questo il bilancio di un controllo portato a termine nei giorni scorsi dai militari della Compagnia della Guardia di Finanza di Bolzano in un albergo
dell'altipiano dello Sciliar.

L'operazione si inserisce nell'ambito dall'intensificazione dell'azione di contrasto al lavoro nero disposta dal Comando Regionale Trentino Alto Adige in concomitanza con i picchi di massima affluenza turistica nella regione.

I finanzieri si sono presentati al titolare dell'hotel per una normale verifica sul rispetto della normativa fiscale concernente l'impiego della manodopera; sono state subito notate alcune anomalie dalla pattuglia.

I locali apparivano sporchi e, inoltre, alcuni generi alimentari esposti negli scaffali erano scaduti.

Nelle celle frigorifere e nei magazzini, poi, era percepibile un diffuso cattivo odore, mentre i cuochi e il personale addetto nei locali di confezionamento del cibo non indossavano tenute da lavoro adatte all'attività da svolgere.

E' quindi scattata, con il supporto del personale tecnico dell' Azienda sanitaria altoatesina, un'ispezione più approfondita della cucina e del magazzino dell' albergo, a seguito della quale sono stati rinvenuti 750 chili di generi alimentari di vario genere (carne, pesce, salumi, vegetali, prodotti gastronomici, dolci) scaduti o ammuffiti o, comunque, mal conservati.

Tra le situazioni d'irregolarità più evidenti vi e' stato il rinvenimento di carne congelata risalente al 2008, di tranci di pesce sottovuoto con confezioni aperte e evidenti segni di muffa, di pasta e conserve scadute 10 anni fa.

Anche sotto il profilo della normativa sul lavoro i finanzieri hanno riscontrato irregolarità: infatti, tutto il personale impiegato, per un totale di 7 lavoratori, tra italiani, rumeni e cittadini originari dell'India e del Bangladesh, è risultato in nero.

Il titolare dell'esercizio è stato denunciato per violazione delle norme igienico-sanitarie e la merce rinvenuta è stata sottoposta a sequestro per la successiva distruzione.

Si conferma come anche l'Alto Adige risulti inciso dal fenomeno del lavoro nero ed irregolare.

Nell'azione di contrasto sviluppata in questo settore dalla Guardia di Finanza di Bolzano, dall'inizio dell' anno, ha già scoperto circa 1.000 posizioni lavorative non in regola, di cui 650
totalmente in nero.

transformers
30-07-10, 14: 51
Moda: Gdf Modena sequestra 28.000 capi marchi contraffatti
Denunciati 7 imprenditori, ditte anche nel Reggiano e Bolognese


(ANSA) - MODENA, 30 LUG - Ventottomila accessori e articoli di pelletteria con marchi contraffatti sono stati sequestrati dalla Guardia di Finanza di Modena. Sei le ditte dell'Emilia-Romagna impegnate nella loro produzione: nel Modenese, a Nonantola e Ravarino, nel Reggiano, a Cavriago, e nel Bolognese, a San Giovanni in Persiceto. Sette gli imprenditori denunciati per il traffico illecito

Ermesgdf
30-07-10, 20: 04
Prato, 30 lug. - (Adnkronos)
I militari della Compagnia della Guardia di Finanza di Prato hanno scoperto, in provincia di Firenze, un laboratorio per la creazione di false borse griffate e sequestrato un chilometro di tessuto Vuitton e 32.000 articoli contraffatti, una macchina punzonatrice, completa di stampo, per riprodurre il marchio, naturalmente falso.

I tre responsabili, tutti di nazionalità cinese, sono stati denunciati. L' intervento, che rappresenta la conclusione di un'articolata indagine in materia di contraffazione, ha consentito di scoprire, in una ditta di Signa (Firenze), la coesistenza di due attività parallele e, a modo loro, complementari: una diurna e regolare, di lavorazione del pellame, e una notturna e illegale, di produzione di articoli di pelletteria contraffatti.

L'indagine era iniziata a Prato alcuni mesi fa, quando i Baschi Verdi della Sezione Pronto Impiego della Compagnia, avevano intrapreso un' attivita' di intelligence per individuare nuovi canali di approvvigionamento della merce contraffatta venduta a Prato dagli ambulanti senegalesi.

In breve tempo le investigazioni si sono concentrate su un cinese che ha ruolo di responsabilità in un'azienda di lavorazione e produzione di articoli in pelle ubicata a Signa.

All'interno di questa ditta, dietro ad un'attività regolare di produzione di articoli e accessori di pelletteria, si celava un vero e proprio laboratorio del falso: una macchina punzonatrice, completa di stampo contraffatto Louis Vuitton da apporre a secco sulla pelle, mille metri di tela monogramma 'LV', decine di rotoli di tela da applicare all'interno delle borse, oltre 32.000 articoli falsi finiti (borse e portafogli) e da assemblare (manici, cursori, cerniere, placche e borchie metalliche), altri accessori in fase di lavorazione e scampoli di tessuto probabilmente in prova di altre griffe.

Una vera officina del falso, dunque, all'ombra dell'attività principale che, proprio perchè affine, consentiva senza soluzione di continuità di sfruttare la medesima forza lavoro e le medesime attrezzature per entrambi gli scopi, regolare di giorno e illegale di notte.

Il cinese fermato aveva il ruolo di responsabile delle consegne di merce contraffatta ai clienti, le cui richieste, secondo l'ipotesi investigativa, scandivano nel dettaglio l'andamento della produzione.

Sono ancora in corso gli approfondimenti sul conto di altri soggetti che potrebbero essere coinvolti nell'attività illecita

transformers
30-07-10, 20: 27
Merce contraffatta, maxi sequestro nelle spiegge del Sassarese.

Capi d'abbigliamento, scarpe e accessori di ogni tipo. Oltre mille pezzi contraffatti sono stati sequestrati dai militari della Guardia di Finanza in diversi blitz nei pressi delle più importanti spiagge del nord-Sardegna

Oltre mille capi di abbigliamento, tra cui scarpe e accessori recanti marchi contraffatti delle più note griffe nazionali e internazionali sono stati sequestrati dagli uomini del comando Provinciale di Sassari della Guardia di Finanza in diversi blitz nei pressi delle più importanti spiagge del nord-Sardegna sia nei principali centri turistici quali Alghero, Stintino, Castelsardo, Olbia, Arzachena. Le Fiamme Gialle hanno segnalato alla magistratura per commercio di prodotti falsi e ricettazione otto persone (quasi tutte extracomunitarie), due delle quali sono state anche tratte in arresto perché inottemperanti a precedenti ordini emessi dal questore di abbandonare il territorio italiano. Cinque sono stati colpiti da provvedimento di espulsione dal territorio dello Stato, per violazioni al Testo Unico dell'Immigrazione. I finanzieri hanno sequestrato inoltre circa 350 tra Cc e Dvd privi di contrassegno Siae, nonchè quattro hard disk contenenti complessivamente oltre 14.200 brani musicali in formati mp3, per i quali non erano stati adempiuti gli obblighi in materia di diritto d'autore e diritti dei produttori fonografici dopo essere stati, probabilmente, copiati ovvero scaricati dal web. Nel corso di questa operazione sono state segnalate all'Autorità giudiziaria complessivamente nove persone per la legge sulla "protezione del diritto d'autore e di altri diritti connessi al suo esercizio".

(l'unione sarda)

Ermesgdf
30-07-10, 20: 46
AGI) - Napoli, 29 lug.
Le Fiamme Gialle del comando provinciale di Napoli hanno sottoposto a sequestro 1.400 kg di sigarette pronte ad essere immesse in commercio sulle bancarelle ormai nuovamente in bella vista nel borgo Sant' Antonio, Lavinaio e Forcella.

Il quantitativo è stato rinvenuto nel corso di un servizio di controllo del territorio, allorquando le pattuglie dei "baschi verdi" hanno notato dei movimenti sospetti di alcuni soggetti intorno ad un'autovettura poi sequestrata che trasportava alcuni sacchi neri simili a quelli utilizzati per raccogliere la spazzatura.

I finanzieri hanno così seguito l'auto fino all' interno di una centralissima palazzina dei Colli Aminei dove in due box auto è stata rinvenuta l'enorme quantità di sigarette, pronta per essere ritirata dai vari dettaglianti.

I due responsabili, S.F. di 40 anni e C.S., di 36, sorpresi nella flagranza a scaricare il pregiato carico nel sito di stoccaggio sono stati arrestati per il reato di contrabbando di sigarette.

Le 'bionde' avrebbero fruttato sul mercato illegale quasi 300.000 euro

transformers
01-08-10, 14: 56
Ryanair, 350 milioni non dichiarati:
la Finanza arriva anche a Cagliari Ryanair nel mirino della finanza



Le Fiamme gialle, nell'ambito dell'attività di contrasto all'evasione fiscale, contestano a Ryanair ricavi non dichiarati per 350 milioni di euro negli anni compresi tra il 2005 e il 2010. Accertamenti anche nello scalo di Cagliari



Una nuova tegola si abbatte su Ryanair. Questa volta le contestazione alla compagnia aerea irlandese non arrivano dall'Enac, l'ente nazionale per l'aviazione civile (con cui negli ultimi anni c'è stata una guerra costante su vari fronti), ma dalla Guardia di finanza. E riguardano le tasse. Le Fiamme gialle, infatti, contestano al vettore low cost con sede in Irlanda ricavi non dichiarati al Fisco italiano per 350 milioni di euro nel periodo 2005-2009 più otto milioni di Iva non versata. E l'indagine della Guardia di finanza ha interessato anche l'aeroporto di Cagliari.

LE INDAGINI La notizia è stata pubblicata ieri dal quotidiano economico Il Sole 24 Ore e ripresa dalle agenzie di stampa. Secondo quanto si è appreso, il nucleo di polizia tributario di Roma ha svolto una verifica fiscale a tutto campo sui ricavi di Ryanair. In sostanza, sulla base della normativa in vigore, la compagnia irlandese deve pagare le tasse e dichiarare i ricavi sui voli effettuati nel mercato interno soltanto nel caso in cui venga dimostrato che ha un'organizzazione autonoma nel nostro Paese. Ryanair contesta proprio questo fatto, asserendo che il business della compagnia viene gestito e organizzato direttamente da Dublino. Ma i militari della Guardia di finanza, al termine della verifica fiscale, hanno sostenuto il contrario: la compagnia low cost ha una solida organizzazione in Italia e deve dichiarare al fisco i ricavi ottenuti sul mercato interno, mentre per quanto riguarda i voli internazionali il fatturato viene comunicato alle autorità di Dublino.

GLI ACCERTAMENTI Per arrivare a questa conclusione, il nucleo di polizia tributaria di Roma ha effettuato una serie di accertamenti in tutti gli aeroporti italiani dove Ryanair ha stabilito una base. Tra questi anche Cagliari e Alghero, oltre a Roma-Ciampino, Bergamo-Orio al Serio, Brindisi, Bari, Bologna, Pescara, Pisa e Trapani, dove operano complessivamente circa quattrocento persone tra piloti, assistenti di volo e di terra. In sostanza, gli uomini delle Fiamme gialle della capitale sono andati a verificare se l'attività della compagnia irlandese possa essere configurata appunto come un'organizzazione indipendente anche nel nostro Paese. Anche altre compagnie low cost, infatti, per la stessa ragione, dichiarano i ricavi al fisco italiano. Da qui la contestazione di ricavi non dichiarati per 350 milioni di euro e otto milioni di Iva non versata nel periodo compreso tra gli anni 2005 e 2010. ( g. d. ) (l'unione sarda)

Domenica 01 agosto 2010 07.23

Ermesgdf
01-08-10, 17: 40
1 agosto 2010

I militari della Guardia di Finanza di Lucera nel corso di alcuni controlli in un’azienda che opera nel settore edile hanno accertato la presenza di 4 lavoratori irregolari e un lavoratore in nero. Inoltre, nel corso delle indagini e’ stata accertata la mancata esibizione del registro infortuni obbligatoria sul posto di lavoro. Il responsabile della ditta e’ stato denunciato all’autorita’ giudiziaria.(AGI)

transformers
11-08-10, 12: 55
Occultavano cocaina sotto un pitone di tre metri
(AGI) - Roma, 11 ago.
Un pericolosissimo pitone albino di tre metri per nascondere la cocaina e minacciare i clienti che non rispettavano i pagamenti.
Questo lo "strumento" usato da un gruppo di spacciatori finiti in manette a Roma dopo un'operazione della Guardia di Finanza.

L'operazione "SHYLA CONNECTION", che ha portato all'arresto di 12 persone ha portato nel giro di pochi mesi, al sequestro di circa cinque chili di cocaina che l'organizzazione custodiva in immobili che erano stati adibiti a deposito.

Il blitz che ha permesso di smantellare l'associazione criminale, spiega un comunicato delle Fiamme Gialle, è scattato quando sei dei membri dell'organizzazione, intercettati e pedinati, si sono riuniti in uno degli immobili nella loro disponibilità per preparare la sostanza da spacciare.

Le successive perquisizioni hanno permesso di rinvenire non solo lo stupefacente già pronto per essere immesso sul mercato laziale unitamente a tutta la strumentazione utilizzata dalla banda per la preparazione dello stesso ma anche diverse pistole e proiettili di vario calibro, verosimilmente strumentali alla commissione dell'illecita attività.

I Finanzieri hanno anche rinvenuto, presso una delle abitazioni perquisite, un pericoloso "pitone albino" (Python Molurus Bivittatus varietà albina) di circa 3 metri, in stato di libertà, che è stato sequestrato con l'ausilio del personale del Corpo Forestale dello Stato ed affidato alle cure veterinarie degli esperti del BioParco di Roma che vista la rarità della specie ha manifestato la disponibilità ad "ospitare" il serpente che si trova nel rettilario dello stesso Bio Parco.

Il pericoloso rettile oltre ad essere un eccellente nascondiglio per le sostanze stupefacenti (infatti, sotto il suo corpo sono stati rinvenuti circa 200 grammi di cocaina purissima) fungeva anche da deterrente per le forze dell'ordine e mezzo di "convinzione" per ottenere i pagamenti richiesti ai potenziali acquirenti delle sostanze stupefacenti.

I dodici membri dell'organizzazione criminale, tra cui due donne, dovranno rispondere di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, nonchè di altri reati contro il patrimonio e connessi all'illecita detenzione di armi e specie animali protetti.

Ermesgdf
11-08-10, 13: 08
(AGI) - Palermo, 11 ago.
Redditi per oltre 3,2 milioni di euro sono stati sottratti al fisco da una ditta di combustibili per uso domestico di Termini Imerese (Palermo), secondo quanto emerso da un accertamento della Guardia di Finanza che ha denunciato il titolare.

L'impresa, in contrada San Cosimo, aveva omesso di dichiarare o contabilizzare al fisco elementi positivi, e ha così evaso imposte dirette, compresa Irap, per 170 mila euro e Iva per altri 85 mila euro circa.

Le irregolarità sono relative al 2008, ultimo anno di attività della ditta, fallita a fine 2009.

Oltre che alla Procura di Termini Imerese, l'imprenditore è stato segnalato all'Agenzia delle Entrate

The Wizard
14-08-10, 14: 39
...L'operazione "SHYLA CONNECTION", che ha portato all'arresto di 12 persone ha portato nel giro di pochi mesi, al sequestro di circa cinque chili di cocaina che l'organizzazione custodiva in immobili che erano stati adibiti a deposito....


Video Allegato :)



http://www.youtube.com/watch?v=7YgokQYPqNA&playnext=1&videos=OP477Eu2Vek&feature=sub

Ermesgdf
14-08-10, 19: 40
(AGI) - Taranto, 13 ago. -
Tre giovani sono stati arrestati a Taranto dai militari della Guardia di Finanza con l'accusa di concorso in detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Si tratta di due ventenni ed un ventiduenne, che nel corso di un controllo al quartiere "Tamburi" sono stati trovati in possesso di numerose dosi di eroina, scoperte grazie ai cani antidroga.

I finanzieri hanno sequestrato complessivamente circa 12 grammi di eroina.

Altre 3 persone sono state denunciate dai militari e 5 giovani sono stati segnalati come consumatori di stupefacenti alla Prefettura, perchè trovate in possesso di 15 grammi tra eroina, cocaina e hashish, 100 ml di metadone.

The Wizard
18-08-10, 07: 15
(AGI) - Roma, 17 ago.
Una frode fiscale milionaria nel settore del commercio al dettaglio e all' ingrosso di casalinghi ed arredo casa è stata scoperta dalla Guardia di Finanza di Grosseto.

Un giro di assegni per 50 milioni di euro, messo in atto negli ultimi 5 anni con la compiacenza di alcuni istituti di credito, è stato accertato dai militari delle Fiamme Gialle al termine di due verifiche fiscali condotte nei confronti di una società ed i relativi soci operanti nella provincia di Grosseto.

La società usufruiva delle linee di credito messe a disposizione dalle banche per emettere assegni post-datati nei confronti dei propri fornitori al fine di sopperire alla crescente crisi di liquidità.

Tuttavia, mese dopo mese, anche a causa dell'aumentare degli interessi passivi richiesti dalle banche, il "giro vizioso" degli assegni e dello storno di crediti e debiti che quotidianamente si intrecciava sui vari conti correnti della società, è sfociato in un vicolo cieco dal quale i soci non sono stati più in grado di uscire.

Apparentemente semplice vista così, ma complessa ed articolata è stata la ricostruzione delle molteplici operazioni bancarie per i militari della polizia tributaria, sviluppata anche attraverso l'attento esame delle scritture contabili.

Alcune cifre: quasi 4.000 assegni emessi dagli imprenditori dal 2005 al 2010, incassati e riversati talvolta in contanti, per un valore di circa 50 milioni di euro.

Un sistema evasivo perpetrato mediante l'uso sistematico di notevole contante che, allo stato attuale, non può essere considerato riciclaggio, ma semmai una forma impropria di autofinanziamento in violazione alle norme antiriciclaggio che limitano la circolazione e l'utilizzo del denaro.

Le indagini hanno consentito di segnalare ai competenti uffici finanziari 50 milioni di euro di base imponibile sottratta a tassazione ai fini delle imposte dirette, nonché di formulare proposte di recupero dell'iva evasa pari a complessivi 10 milioni di euro.

L'evasione fiscale scoperta è consistita nella constatazione dell'omessa dichiarazione al fisco di operazioni imponibili ricostruite dai finanzieri mediante controlli incrociati e ricorrendo allo strumento delle indagini finanziarie.

La società di capitali ispezionata, infatti, pur emettendo regolarmente le fatture alla cessione del bene, non ha provveduto a presentare le conseguenti dichiarazioni fiscali risultando cos unì c.d. evasore totale ancorché titolare di partita iva.

Al termine degli accertamenti, le rilevanti irregolarità fiscali riscontrate integravano gli estremi di violazioni di carattere penale per cui il rappresentante legale della società veniva denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Grosseto per omessa ed infedele dichiarazione dei redditi accertata in più periodi d'imposta.

Ermesgdf
18-08-10, 10: 17
Taranto, 17 ago. (Adnkronos)
Una evasione fiscale per oltre 2,7 milioni di euro è stata scoperta a carico di un'impresa edile di Mottola da parte di militari della Guardia di Finanza di Castellaneta, in provincia di Taranto.

Secondo quanto accertato, negli anni dal 2006 al 2010, l'azienda ha sottratto alle tasse (imposte dirette) oltre 2,3 milioni di euro, ha evaso l'Iva per oltre 400 mila euro, non ha presentato le dichiarazioni obbligatorie, e non ha istituito le scritture contabili.

Una persona è stata denunciata all' Autorita' Giudiziaria.

In assenza della documentazione amministrativo-contabile, i controlli sono stati indirizzati alla ricostruzione analitica del volume d'affari della società, attraverso l'identificazione della clientela e la quantificazione degli importi corrisposti a fronte dell'esecuzione dei lavori edili, sia ai controlli di coerenza esterna, condotti attraverso l'esame delle risultanze contabili trovate presso soggetti collegati alla società interessata.

Skraif
19-08-10, 19: 50
Venezia: Gdf scopre evasione da 91 mln euro in televendite opere d'arte


Roma, 18 ago. (Adnkronos) - Novantuno milioni di euro frodati al fisco. E’ il risultato dell'operazione 'Art in black' condotto dalla Guardia di Finanza del Nucleo di Polizia Tributaria di Venezia che ha scoperto diversi illeciti nel mondo del commercio di opere d’arte attraverso il 'sistema delle televendite'.

Ermesgdf
19-08-10, 20: 40
Genova, 19 ago. - (Adnkronos)
Una sartoria high tech della contraffazione è stata scoperta nel centro storico di Genova dai finanzieri del Nucleo Operativo Pronto Impiego che hanno arrestato il gestore.

All'interno di un piccolo appartamento di via Prè i baschi verdi hanno trovato una sorta di azienda organizzata, con macchine da cucire e ricamatrici capaci di riprodurre ogni genere di marchio di fabbrica con estrema precisione.

L'operazione, eseguita alle prime luci dell'alba, ha consentito di sottoporre a sequestro, oltre a 1.500 articoli contraffatti, 3 macchine da cucire professionali per un valore commerciale di quasi 17.000 euro.

Questo genere di macchine da cucire, provviste di tecnologia all'avanguardia come l'ampio display LCD a colori funzionante con sistema '' touch screen'' e la possibilità di cucire qualsiasi tipo di materiale e prodotto con 1.000 punti al secondo e una moltitudine di colori in contemporanea, consentiva ai sarti senegalesi, (tramite l'utilizzo di chiavette di memoria ove sono immagazzinati centinaia di loghi di famose case di moda, da utilizzare attraverso porte USB), di riprodurre qualsiasi tipo di logo delle più celebri marche d'abbigliamento, utilizzando una semplice pen-drive di ridotte dimensioni.

I capi prodotti presentavano un elevato livello di qualità, a scapito anche di una eventuale clientela convinta di acquistare prodotti originali.

transformers
24-08-10, 12: 38
Discoteca su solarium, sequestrato stabilimento balneare
Taranto, 23 ago. - (Adnkronos)
Un noto stabilimento balneare di località 'San Vito', vicino Taranto, è stato sequestrato da militari del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza, in collaborazione con il personale della Asl del capoluogo jonico.

Il locale nelle ore notturne si trasformava in discoteca sulla spiaggia.

Al momento dell'intervento delle Fiamme Gialle si trovavano oltre 800 persone che ballavano su una struttura in legno poggiata sui pali, formalmente adibita a solarium.

Nel corso dei controlli sono state contestate numerose violazioni in materia di sicurezza dei luoghi pubblici a danno dell'incolumità dei frequentatori del locale.

Il gestore non è stato in grado, infatti, di esibire alcuna certificazione antincendio o che attesti la staticità del solarium, con conseguente pericolo per coloro che, a centinaia vi si trovavano sopra.

Le Fiamme Gialle hanno sequestrato una struttura, adibita a bar e composta da due banconi per la mescita di bevande con annesso magazzino per alimenti abusivo che si presentava in pessime condizioni igienico-sanitarie e strutturali, in violazione delle norme a tutela della salute dei consumatori, e un'area di circa 2.500 metri quadrati adibita a parcheggio con piano di calpestio asfaltato sulla quale, al momento del sopralluogo, erano presenti numerose auto parcheggiate.

L'area, caratterizzata da ampie chiazze di olio, risultava priva dell'impianto di trattamento delle acque reflue, previsto in materia di raccolta e trattamento delle acque meteoriche, in violazione delle norme in materia di ambiente.

Due persone sono state denunciate all'Autorità Giudiziaria.

Ermesgdf
24-08-10, 12: 47
AGI) - Varese, 23 ago.
Oltre 3 milioni e 700 mila euro non dichiarati e che stavano per prendere letteralmente il volo dall'aeroporto di Malpensa scoperti dai funzionari di dogana e dalla Guardia di Finanza in servizio allo scalo aeroportuale della Brughiera.

E' il bilancio di otto mesi, da inizio anno, dei ferrei controlli contro il contrabbando di valuta. Infrazioni hanno consentito il recupero di circa 200.000 euro per l'estinzione immediata della violazione valutaria.

Non sempre si tratta di esportazioni volutamente illegali.

Spesso c' è di mezzo anche ignoranza delle normative in materia e per questo l'Agenzia delle Dogane ha diramato la nuova 'carta doganale del viaggiatore' pubblicata sul sito web www.agenziadogane.gov.it.

L'obiettivo è quello di rendere edotti i passeggeri in transito presso l'aeroporto della Malpensa sulle principali disposizioni doganali.

Tra le cose ricordate il fatto che si può andare all'estero con denaro contante o valori assimilabili senza dichiararne il possesso fino a un massimo di 10mila euro.

Oltre questo importo è necessario compilare una dichiarazione da sottoscrivere e depositare esclusivamente presso gli uffici doganali al momento dell'entrata nello Stato o in uscita dallo stesso.

transformers
24-08-10, 21: 11
Gdf: da gennaio scoperta evasione verso S. Marino per 1 mld euro
martedì 24 agosto 2010

ROMA (Reuters) - Dall'inizio dell'anno la Guardia di Finanza ha scoperto un'evasione per circa 1 miliardo di euro nell'ambito di indagini sui rapporti tra operatori nazionali e della Repubblica di San Marino. Lo riferiscono in una nota le stesse Fiamme gialle.

"Dal mese di gennaio sono state concluse 330 verifiche, con la scoperta di redditi sottratti a tassazione per oltre 850 milioni di euro e un'Iva evasa per circa 240 milioni", dicono le Fiamme gialle nella nota, precisando che sono attualmente in corso altre 800 verifiche.

Il piano d'azione delle Fiamme gialle interessa in particolare "due tipologie di fenomeni: casi di proventi derivanti da evasione fiscale realizzata da imprese nazionali... che avrebbero veicolato 'capitali sporchi' verso società finanziarie di San Marino per poi farli rientrare "puliti" nel territorio nazionale sotto forma di finanziamenti e aperture di credito in favore di imprese affiliate; frodi Iva 'carosello' attuate tramite società 'cartiere' fittiziamente interposte negli scambi commerciali fra imprese italiane e sammarinesi operanti principalmente nei settori dell'elettronica, telefonia mobile, elettrodomestici, abbigliamento, calzature, cartoleria e prodotti detersivi".

Nell'ambito delle indagini sui rapporti tra operatori nazionali e sanmarinesi rientra anche un'operazione di cui oggi hanno dato notizia le Fiamme gialle di Pesaro, conclusasi con la denuncia di un imprenditore marchigiano autore di una frode fiscale che coinvolgeva due aziende di San Marino.

In questo caso la Guardia di Finanza ha recuperato a tassazione un imponibile di circa 14 milioni di euro e Iva per circa 1,5 milioni.

Ermesgdf
24-08-10, 21: 15
(AGI) - Lecce,24 ago.
Quaranta immigrati, 34 giovani uomini, 3 donne e 3 bambini, tutti di nazionalità afgana, sono stati rintracciati a Santa Maria di Leuca.

Erano da poco sbarcati da un gommone che è riuscito a dileguarsi.

Un gruppo di otto persone è stato trovato dai carabinieri della Compagnia di Tricase, mentre ad intercettare gli altri 32 sono stati i militari della Tenenza della Guardia di Finanza di Leuca.

Un giovane, dopo avere accusato dolori all' addome, e' stato visitato dai sanitari del 118 e si è, poi, riunito al gruppo. Gli immigrati sono stati tutti trasferiti al centro di prima accoglienza "don Tonino Bello" di Otranto.

transformers
24-08-10, 22: 19
San Pietro in Bevagna
Scoperto relitto di galeone
risale al primo secolo a.C.


Posizionata a duecento metri dalla battigia e adagiata su un fondale di circa quattro metri di profondità, ha caratteristiche strutturali tali da far ritenere il suo utilizzo per il trasporto di masserizie, circostanza desumibile dalla particolare forma "bombata" dello scafo
Un'anfora trasportata dal galeone ritrovata sul fondo del mare di fronte Taranto

MANDURIA - I militari della Guardia di Finanza della Tenenza di Manduria nel corso di servizi di controllo economico del territorio sul litorale orientale della provincia jonica, in località Torre Borraco a San Pietro in Bevagna su segnalazione di alcuni bagnanti e con l'ausilio del nucleo sommozzatori della sezione operativa navale GdF di Taranto, hanno rinvenuto un'imbarcazione di epoca romana risalente al periodo tra il II e I secolo avanti Cristo.

L'imbarcazione, posizionata a duecento metri dalla battigia e adagiata su un fondale di circa quattro metri di profondità, ha caratteristiche strutturali tali da far ritenere il suo utilizzo per il trasporto di masserizie, circostanza desumibile dalla particolare forma "bombata" dello scafo adibito a stiva e confermata dal rinvenimento nell'area adiacente all'imbarcazione di anfore in terracotta, alcune delle quali in buono stato di conservazione.

Il basso fondale ha consentito di individuare ad occhio nudo i fascioni in legno della nave, solo in parte sommersa dalla sabbia. E' tuttora in corso un'attività di coordinamento con la Soprintendenza ai beni archeologici di Taranto per l'avvio delle fasi di classificazione e catalogazione dei reperti rinvenuti.(la repubblica bari.it)

Ermesgdf
25-08-10, 19: 40
Roma, 25 ago. (Adnkronos)
Cinquanta chili di cocaina, nascosti in impianti hi-fi trasportati tra gli indumenti nelle valigie di tre donne brasiliane, sono stati sequestrati all'aeroporto di Fiumicino dai militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Roma che hanno arrestato i tre "corrieri", in arrivo da San Paolo e con destinazione finale Milano.

Dalla cocaina sequestrata i trafficanti avrebbero ottenuto, con l'aggiunta di sostanze da taglio, oltre 150 kg di droga da spacciare, destinati, probabilmente, a rifornire i mercati del centro-nord Italia, con profitti stimabili in oltre 8 milioni di euro.

Due giovani mamme di origine brasiliana, con al seguito, rispettivamente, una figlia appena diciottenne e un bambino, avevano pensato di mimetizzarsi tra i tanti turisti di passaggio presso l'Aeroporto Leonardo da Vinci, nel tentativo di superare con facilità i controlli e di allontanare ogni sospetto contando anche sulla presenza del figlio di una delle due donne, di due anni e mezzo.

I militari del Gruppo di Fiumicino, però, insospettiti dalle pesantissime valigie che le donne avevano imbarcato nella stiva dell'aero, sulle quali erano apposti alcuni Tag di precedenti viaggi
effettuati in Giappone, hanno deciso di approfondire i controlli, bloccandole proprio mentre stavano per salire sull'aereo che le avrebbe portate a Milano.

D.O.S., P.S. e F.D.B., di 35, 23 e 18 anni, alle prime domande dei Finanzieri sul contenuto dei loro bagagli, hanno risposto che all'interno, oltre ai vari effetti personali, vi erano regali di modico valore per familiari residenti in Italia.

Ma al controllo dei militari si è scoperto che in ogni valigia, fra vari indumenti, era nascosto un impianto hi-fi, con tanto di certificato di garanzia e libretto delle istruzioni. Solo il peso, però, non era compatibile: all'interno di ogni stereo, infatti, erano stati occultati otto panetti di cocaina purissima per un totale di 50 chili.

Le tre donne, dopo le formalità di rito, sono state condotte presso il Carcere di Civitavecchia, a disposizione della locale Autorità Giudiziaria e dovranno rispondere di traffico internazionale di sostanze stupefacenti, mentre il bambino è stato affidato ai Servizi Sociali della stessa Casa Circondariale

transformers
26-08-10, 13: 12
33 afghani sbarcano sulla costa leccese dopo viaggio su gommone
Lecce, 26 ago. (Adnkronos)
Nuovo sbarco di immigrati clandestini di probabile etnia afghana questa notte sulle coste del Salento. Verso le 3 unità navali della Guardia di Finanza hanno individuato nel canale d'Otranto un gommone oceanico diretto ad alta velocità verso le coste con a bordo cittadini extracomunitari.

Dopo circa trenta minuti il natante, inseguito dalle Fiamme Gialle, è approdato a Marina di Novaglie, in provincia di Lecce.

Dall'imbarcazione sono sbarcati gli immigrati che si sono dispersi sulla terraferma.

I Baschi Verdi della Guardia di Finanza hanno iniziato una attività di ricognizione al termine della quale sono stati rintracciati e fermati 33 clandestini.

Il gommone, dotato di due potentissimi motori da 700 cavalli complessivi, è stato sequestrato.

Ora sono in corso ulteriori attività operative volte all'individuazione dei responsabili del viaggio: si sta vagliando la posizione di un albanese indiziato di aver partecipato al traffico di esseri umani.

Le operazioni in corso sono svolte anche con la cooperazione delle altre Forze di Polizia e della Capitaneria di Porto.

Ermesgdf
26-08-10, 19: 35
(AGI) - Taranto, 26 ago.
I militari della Guardia di Finanza di Taranto hanno sottoposto a sequestro circa 60 chilogrammi di sigarette sprovviste del sigillo dei Monopoli di Stato.

In particolare le fiamme gialle hanno dapprima sorpreso, presso la portineria del siderurgico e nella città vecchia, due persone intente a vendere le "bionde".

Una volta individuati i fornitori sono state eseguite perquisizioni domiciliari presso le relative abitazioni che hanno portato al rinvenimento di 15 chilogrammi di tabacchi sprovvisti del sigillo del Monopolio di Stato.

Successivamente, all'interno di un locale condominiale dello stabile ove risiede uno fornitori sono stati trovati altri 45 chilogrammi di sigarette.

I due dettaglianti e i due fornitori sono stati denunziati all'autorità giudiziaria competente, mentre sono tuttora in corso le indagini per accertare le responsabilità relativamente ai tabacchi rinvenuti nel locale condominiale.

transformers
27-08-10, 12: 28
Automobili, frodi carosello
Guardia di Finanza Latina - 27 agosto 2010
Accertate frodi all'I.V.A. e alle Imposte Dirette per oltre 65 milioni di euro.

Nel corso di una significativa operazione di contrasto alle frodi fiscali, i militari della Compagnia della Guardia di Finanza di Latina hanno eseguito una complessa indagine nei confronti di alcune società, insistenti nel capoluogo pontino e operanti nel commercio delle autovetture d'importazione, che attraverso un sistema truffaldino frodavano il fisco.

Le c.d. ""frodi carosello"" si basano su un perverso meccanismo di interposizione di società utilizzate specificamente per l'acquisto e la vendita fittizia di merci, in modo tale da dissimulare l'effettiva transazione commerciale che, invece, avviene tra due soggetti realmente operanti, con lo scopo e il vantaggio di evadere l'iva.

L'indagine dei Finanzieri, iniziata nel gennaio del 2009 sotto la direzione della Procura della Repubblica di Latina, ha puntato i riflettori su un vero e proprio ""mercato parallelo"" di autovetture; oltre 600 vetture di diverso modello e cilindrata sono state importate e vendute in tutto il territorio nazionale.

Ogni autovettura figurava acquistata da una società "schermo" che a sua volta rivendeva a privati e/o a società vere, con fattura, senza però versare la corrispondente IVA.

Il titolare dell'ultima azienda acquirente comprava, in tal modo, l'autoveicolo dalla società cartiera e nonostante non pagasse l'imposta sul valore aggiunto, usufruiva tuttavia della detrazione di imposta documentata dalla fattura di acquisto.

Detto meccanismo consentiva ai vari autosaloni di praticare prezzi notevolmente inferiori a quelli di mercato, ottenendo un notevole(ingiusto) vantaggio concorrenziale in danno degli altri operatori del settore.

Quattro soggetti (legati da vincoli di parentela) sono stati denunciati per associazione per delinquere finalizzata alla truffa ai danni dell'Erario.

Non si escludono ulteriori sviluppi delle attività tuttora in corso.

Ermesgdf
27-08-10, 18: 43
Comando Provinciale Pesaro - 24 agosto 2010
Frodi fiscali in campo internazionale
Nell'ambito delle attività di istituto svolte dalla Guardia di Finanza a contrasto, tra gli altri, delle frodi fiscali in campo internazionale e, nello specifico, nel settore meglio noto con il termine di "esterovestizione", la Compagnia della Guardia di Finanza di Urbino ha eseguito n. 3 verifiche fiscali nei confronti di altrettante aziende, di cui una marchigiana, specializzata nella produzione e nel commercio di prodotti nutrizionali e due società di diritto sammarinese, dedite alla commercializzazione dei suddetti prodotti.

La complessa attività ispettiva effettuata dai finanzieri di Urbino ha consentito, anche mediante lo scambio informativo con l'Organo collaterale sammarinese, di "smascherare" il meccanismo evasivo ideato dal soggetto marchigiano, attraverso la ricostruzione delle connessioni esistenti tra la società italiana e le due società di diritto sammarinese.

In particolare, è stato possibile ricondurre in capo al citato soggetto marchigiano l'amministrazione "di fatto" delle tre società in argomento e quindi la ricollocazione, in ambito nazionale, dell'oggetto principale dei soggetti economici dichiarati sammarinesi, recuperando a tassazione materia imponibile per circa 14 milioni ed I.V.A. per circa 1,5 milioni di euro.

Il meccanismo è sempre lo stesso, infatti, con il termine "esterovestizione" si intende la fittizia localizzazione all'estero della residenza fiscale di una società che, al contrario, ha di fatto la sua attività e persegue il suo oggetto sociale in Italia. Lo scopo principale della localizzazione, tipicamente in un paese con un regime fiscale più vantaggioso di quello nazionale, è quella di fare in modo che gli utili siano sottoposti ad una minore tassazione.

Sono state, altresì, segnalate all'A.G. competente nr. 3 responsabili (due marchigiani e un napoletano) per i reati di omessa dichiarazione (avendo superato le soglie di imposta evasa statuite dall'ordinamento tributario) e di dichiarazione fraudolenta mediante altri artifici.

transformers
31-08-10, 12: 36
Fisco: Gdf scopre tre falsi dentisti evasori totali a Roma

ROMA (MF-DJ)--La Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Roma ha denunciato, per esercizio abusivo di professione medica tre falsi dentisti che da tempo operavano nella Capitale. I tre esponevano nelle pareti dei loro studi titoli accademici mai conseguiti, e diplomi ed attestati di corsi di specializzazione mai frequentati.

Per due studi ubicati in zona Salario-Parioli e uno in zona Aurelia sono scattati i sigilli per l'illecita attivita'. I finanzieri si sono finti pazienti riuscendo a cogliere in flagranza i tre impostori.

I falsi dentisti oltre ad essere sprovvisti di qualsiasi abilitazione per l'esercizio della professione medica, al fine di evitare eventuali controlli da parte delle Fiamme Gialle emettevano, per ogni paziente, una fattura all'apparenza regolare che pero' faceva riferimento ad una posizione fiscale inesistente, di fatto omettendo di dichiarare alcunche' al Fisco risultando cosi' evasori totali.



(END) Dow Jones Newswires

Ermesgdf
01-09-10, 13: 10
Comando Provinciale Taranto - 31 agosto 2010
Sequestrate circa 13 tonnellate di prodotti alimentari di vario genere per violazioni alla normativa in materia igienico sanitaria e di tutela della salute pubblica.

Militari del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza, con l'ausilio di personale appartenente al Dipartimento Prevenzione dell'asl di Taranto, hanno effettuato un intervento di polizia economico - finanziaria finalizzato, altresì, al rispetto delle normative vigenti in materia igienico-sanitaria e di tutela della salute pubblica.

in particolare, l'attività ha interessato un supermercato del capoluogo jonico in zona talsano, appartenente ad una nota catena di discount.

nel corso dei controlli eseguiti nell'area adibita a vendita dell'esercizio commerciale nonchè nei locali adibiti a depositi e a celle frigorifero, sono stati rinvenuti e sottoposti a sequestro circa 13 tonnellate di prodotti alimentari in evidente cattivo stato di conservazione, tutti scaduti di validità e taluni mancanti delle elementari indicazioni di tracciabilità.

fra i prodotti alimentari sequestrati rientrano in gran parte salumi, formaggi di provenienza estera, pasta, scatolame vario e bevande; alcuni di questi prodotti sono stati rinvenuti presso il banco salumeria e formaggi all'atto della materiale vendita alla clientela.

Sono in corso attività di polizia economico - finanziaria finalizzate a verifica la provenienza dei prodotti scaduti nonchè la corretta tenuta della contabilita' di magazzino

Skraif
01-09-10, 16: 53
Intercettati dalla Gdf lungo la costa leccese 42 clandestini a bordo di un veliero
Lecce - (Adnkronos) - Tra i migranti 5 donne e 3 bambini. Due persone, ritenute responsabili del traffico illecito, sono state arrestate


Lecce, 31 ago. (Adnkronos) - I militari della Guardia di Finanza di Lecce, anche con l'aiuto di un elicottero, hanno intercettato sulle coste salentine un veliero di 14 metri con a bordo 42 clandestini di cui 3 bambini, 5 donne e 34 maschi adulti. Due persone, ritenute responsabili dell'attivita' illecita, entrambi di nazionalita' turca, sono state arrestate.
Il tentativo di sbarco e' avvenuto nei pressi di Porto Selvaggio, nella marina di Nardo'. Le Fiamme Gialle hanno utilizzato unita' marine, navali e terrestri allertate dalle prime ore della notte.

transformers
01-09-10, 17: 31
Cronaca | 31/08/2010 |
Terni: dipendente Equitalia arrestato da Gdf per concussioneTernI

31 ago. (Adnkronos) - Si faceva pagare per rateizzare cartelle esattoriali. In totale secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, si sarebbe fatto consegnare 10mila euro. In un caso, in particolare, secondo l'accusa, si sarebbe fatto pagare 4mila euro per una rateizzazione. Gli episodi contestati all'impiegato 42enne di Equitalia, societa' incaricata della riscossione dei tributi, sono quattro. L'uomo e' stato arrestato dalla Guardia di Finanza in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare disposta dal gip Pierluigi Panariello su richiesta del procuratore Fausto Cardella e del sostituto Lucia Guaraldi.

Ermesgdf
02-09-10, 22: 49
(AGI) - Agrigento, 2 set.

Dieci verifiche fiscali, cinque persone arrestate e una denunciata nell' ambito dell' Operazione ' Ghost companies' in provincia di Agrigento, nei confronti di dieci società coinvolte, a vario titolo, in un giro di fatturazioni false, finalizzate alla frode all'erario e che questa estate aveva già portato ad altri cinque arresti.

Recuperata a tassazione una base imponibile di circa 28 milioni di euro e Iva pari a 5,7 milioni. In particolare i finanzieri di Sciacca, coordinati dal comandante provinciale della Guardia di Finanza di Agrigento, hanno eseguito i provvedimenti che contestano i reati di associazione per delinquere, emissione di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti, con riferimento a fatture per operazioni inesistenti emesse complessivamente pari ad 23 milioni 806.699 euro, dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti, con riferimento a elementi passivi fittizi indicati nelle dichiarazioni complessivamente pari a 18 milioni 944.686 euro, omessa dichiarazione, con riferimento a dichiarazioni non presentate con tributi evasi complessivamente per 4 milioni 306.313 euro, omesso versamento Iva per 954.638 euro e indebita compensazione, con riferimento all' utilizzo in compensazione di crediti inesistenti pari 968.240 euro, nonche' occultamento o distruzione di documenti contabili.

I finanzieri saccensi, sulla scorta della copiosa documentazione sequestrata nel corso delle molteplici attività di polizia giudiziaria, hanno così segnalato, alle competenti Agenzie delle entrate di Sciacca e Merano elementi positivi di reddito non dichiarati pari a complessivi 10 milioni 184.152 euro, elementi negativi di reddito non deducibili per 17 milioni 805.968 euro, iva dovuta per 4 milioni 746.235 euro, iva non versata per 954.638 euro.

Segnalata agli assessorati Bilancio e Finanza delle Regioni Sicilia e Trentino, una base imponibile Irap sottratta a tassazione per 32 milioni.

Su decreto del gip di Sciacca è stato eseguito un sequestro preventivo finalizzato alla confisca, nella forma per equivalente, del profitto delle attività commesse da alcuni degli indagati nell'ambito del quale sono stati sottoposti a sequestro beni per un valore complessivo di 358 mila euro

transformers
06-09-10, 12: 38
Scoperti 33 lavoratori irregolari in bar e ristoranti
(AGI) - Genova, 6 set.
Trentatrè lavoratori non in regola di cui 29 in nero.

E' il bilancio di una serie di controlli effettuati dalla Guardia di Finanza di Genova, nel periodo estivo.

Sono state 73 le imprese - in particolar modo attivita' economiche tipicamente 'estive' - controllate fra Genova e provincia.

La maggior parte dei controlli, pari al 51%, sono stati effettuati in attività di ristorazione; per il 18% in attività ricreative (discoteche e stabilimenti balneari) mentre per il 7% hanno interessato panifici e per il 5% cantieri navali.

Nei primi otto mesi dell' anno - come confermano dal Comando provinciale di Genova - sono stati scoperti 178 lavoratori irregolari, fra questi 120 completamente 'in nero'.

L'attività di contrasto al ' lavoro sommerso' oltre a tutelare i diritti dei lavoratori consente di individuare l'evasione fiscale; tali controlli si confermano obiettivi primari della Guardia di Finanza.

transformers
08-09-10, 18: 18
Sgominata associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento dell'immigrazione clandestina
Comando Provinciale Verona - 8 settembre 2010
Sgominata associazione a delinquere tra italiani finalizzata al favoreggiamento dell'immigrazione clandestina
La Guardia di Finanza di Verona ha arrestato 7 persone, di cui 5 cittadini italiani ed 1 comunitario, facenti parte di un'organizzazione che favoriva l'immigrazione clandestina attraverso la redazione di documenti falsi per ottenere permessi di soggiorno stagionali.

L'associazione a delinquere, di carattere "transnazionale" e il falso, finalizzati al favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, sono i capi di imputazione contenuti nella ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. di Verona Dott. S. S.

L'organizzazione, operante nel veronese e nelle province di Brescia e Bergamo, produceva documentazione falsa per indurre in errore lo Sportello Unico per l'Immigrazione, il quale, nel biennio 2008/2010, ha rilasciato permessi di soggiorno stagionali in agricoltura, della durata di sei mesi, ad almeno 500 extracomunitari (numero per difetto) di nazionalità indiana, pakistana e marocchina che non ne avevano titolo.

Alcuni cittadini extracomunitari, facenti parte del sodalizio criminale, sono, allo stato, irreperibili.

Le indagini, dirette dal pm dott. P. S. - Sostituto Procuratore della Repubblica di Verona - sono iniziate nei primi mesi del 2009: alcuni cittadini marocchini avevano denunciato un raggiro perpetrato da propri connazionali di cui sarebbero stati vittima.
Questi erano stati contattati in Marocco e con la promessa di ottenere un regolare permesso di soggiorno in Italia, una sistemazione alloggiativa e un regolare posto di lavoro, avevano accettato di corrispondere ai propri connazionali una cifra variabile tra 7 e 9 mila euro.

Entrati nel Paese regolarmente muniti del Visto dell'Autorità consolare italiana, rilasciato a seguito dell'invio dall'Italia del Nulla Osta da parte dello Sportello Unico per l'Immigrazione, corrisposta la somma richiesta dall'organizzazione, venivano abbandonati al loro destino.
Non solo non lavoravano nelle aziende "dichiarate" richiedenti il loro ingresso, ma dopo essere stati alloggiati per pochi giorni due diverse abitazioni a Cerea e Casaleone in affitto a cittadini marocchini, venivano costretti con la forza ad abbandonare tali immobili.

Le aziende agricole, presso le quali era stato dichiarato che avrebbero dovuto lavorare gli stranieri, erano di fatto inesistenti, oppure erano all'oscuro della vicenda e non avevano fatto richiesta di lavoratori stranieri.

Gli extracomunitari che giungevano in Italia erano di fatto in regola per sei mesi, ma una volta scaduti i permessi di soggiorno stagionali, non vi era la possibilità d rinnovarli come previsto per ulteriori tre mesi e, di fatto, divenivano clandestini sul territorio nazionale.

Gli accertamenti hanno scoperto un'attività criminosa ampia e complessa, con il coinvolgimento di numerosi soggetti, ognuno dei quali aveva un ruolo ben preciso e che ha replicato il modus operandi in centinaia di casi.

I soggetti italiani, a capo dell'organizzazione, si avvalevano di intermediari di diverse nazionalità, in particolare Pakistani, Indiani e Marocchini. Questi a loro volta avevano dei referenti nei Paesi di origine che si occupavano di reclutare gli interessati a trasferirsi in Italia, oltre a riscuotere i pagamenti.

Per la riuscita del progetto criminoso è stato fondamentale il ruolo ricoperto dal Presidente dell'UGL Coltivatori di Verona, G.F.: avvalendosi dell'opera di alcuni dei suoi collaboratori e stravolgendo la natura del rapporto della propria Associazione con la Prefettura, solo cartolarmente corretto, ha favorito il rilascio di centinaia di permessi di lavoro stagionali in agricoltura a soggetti che non hanno mai lavorato nei campi.

Il giro d'affari dell'attività delittuosa è stato stimato in circa € 4.500.000. Sono in corso indagini finanziarie per ricostruire l'esatta entità che si ritiene possa essere ben superiore.

Allo stato il GIP, Dott. S. S., ha disposto, il sequestro preventivo delle somme rinvenute sui conti correnti degli indagati fino a concorrenza del giro d'affari.

Le attività sono tuttora in corso per individuare beni immobili, mobili ed aziende costituite per riciclare i proventi dell'attività illecita, da sottoporre anch'essi a sequestro.

Nel 2009 nella Provincia di Verona sono stati rilasciati complessivamente 6.585 permessi di soggiorno stagionali

transformers
10-09-10, 20: 25
Lecce, 62 clandestini su uno yacht: Gdf arresta due scafisti

Lecce - (Adnkronos) - Per i due scafisti è scattato l'arresto, mentre gli extracomunitari sono stati condotti a Otranto per l'identificazione. Inoltre l'imbarcazione è stata messa sotto sequestro.

Lecce, 10 set. (Adnkronos) - La Guardia di Finanza di Lecce ha arrestato due scafisti turchi che trasportavano a bordo di uno yacht 62 extracomunitari. Un aereo del Gruppo Esplorazione Aeromarittima del Corpo aveva intercettato, a 50 miglia dalla costa Salentina, un'imbarcazione sospettata di essere adibita al traffico di esseri umani. Il monitoraggio e' stato costante sino a quando il natante non ha fatto ingresso nelle acque italiane a sud del Capo di Santa Maria di Leuca, dove tre guardacoste d'altura delle Fiamme Gialle hanno intimato all'imbarcazione di fermarsi.


Il comandante dello yacht, con una serie di manovre, ha cercato di impedire lo svolgimento delle attivita' di polizia e, solo dopo numerosi tentativi, ha desistito dal proseguire. La Guardia di Finanza ha cosi' potuto constatare che sull'imbarcazione viaggiavano 62 clandestini.


Per i due scafisti e' scattato l'arresto, mentre gli extracomunitari sono stati condotti a Otranto per l'identificazione. Inoltre l'imbarcazione e' stata messa sotto sequestro. L'attivita' e' stata condotta dal Comando Provinciale di Lecce, in stretta collaborazione con il Gruppo Aeronavale di Taranto e del Reparto Operativo Aeronavale di Bari.

Ermesgdf
11-09-10, 09: 53
Reggio Calabria, 10 set. (Adnkronos)
I funzionari dell' Ufficio delle Dogane di Gioia Tauro, con la collaborazione dei militari della Guardia di Finanza, hanno sequestrato 460.000 articoli da cancelleria per bambini e ragazzi.

I prodotti recavano marchi contraffatti nazionali e internazionali, tra i quali Spiderman, Hello Kitty, Barbie, Tom & Jerry, Dragonball Z, Bakugan, Batman, Transformers, Winx, Real Madrid, Manchester United, Barcellona, Chelsea, Milan, Casio, Staedtler.

La merce, proveniente dalla Cina, era destinata al mercato libico.

The Wizard
14-09-10, 19: 04
Importante operazione della Guardia di Finanza di Cremona nel contrasto alle frodi fiscali: le indagini, svolte sotto la direzione della locale Procura della Repubblica e sviluppate attraverso moduli investigativi ed ispettivi particolarmente penetranti ed approfonditi, ha portato alla scoperta di un vasto e ben articolato dispositivo evasivo il cui funzionamento faceva perno sul meccanismo della emissione e/o annotazione di fatture per operazioni inesistenti.
Per leggere l'articolo completo clicca qui (http://www.gdf.it/GdF__Informa/Notizie_Stampa/News_dai_Reparti/News_dai_Reparti_2010/News_dai_Reparti_Settembre_2010/info-950141283.html)

Video allegato:


http://www.youtube.com/watch?v=r5ivjZ8MgW0&feature=sub

Nefti
16-09-10, 08: 16
Comando Provinciale Firenze - 15 settembre 2010

Dalla Cina in Italia in violazione della normativa sulla sicurezza dei prodotti

I finanzieri del Gruppo di Firenze hanno individuato, in Sesto Fiorentino, una società di commercio all'ingrosso di prodotti elettrici ed elettromagnetici privi dei requisiti essenziali di sicurezza.
Sono statti sottoposti a sequestro amministrativo complessivamente 15.220 articoli.
Titolare della società era un giovane cinese 30enne. Questi nel 2008 aveva preso in locazione un ampio capannone nella zona dell'Osmannoro - Sesto Fiorentino dove commercializzava una quantità enorme di diversi apparecchi elettronici ed elettromagnetici tutti "Made in Cina". Il fabbricato era stato attrezzato per lo stoccaggio.
Una parte del capannone era dotata di scaffalature per l'esposizione dei prodotti agli acquirenti.
All'atto dell'intervento delle Fiamme Gialle fiorentine, il magazzino e gli scaffali dell'esercizio commerciale erano ricolmi di merce completamente priva della marcatura CE, della dichiarazione di conformità CE, nonché delle indicazioni ed istruzioni in lingua italiana ai consumatori ed agli utenti.
Si spaziava dagli minifrigo "usb" alle calcolatrici, dalle lampade copricapo ai minilend, dalle scope rotanti ai mouse wireless, dalle sveglie ai money detector, dalle telecamere ai ventilatori "usb", dalle cuffie e auricolari alle card reader, dai diffusori di profumo "usb" ai miniacquari, dalle tavolette grafiche ai carica batterie, dai massaggiatori ai digital video.
La società aveva un alto volume d'affari (ultimo V.A. oltre € 300.000).
La merce era venduta a prezzi molto concorrenziali, con differenze che raggiungevano oltre la metà del prezzo di vendita di prodotti regolari.
Gli acquirenti erano sia ambulanti che negozianti che immettevano in consumo tali oggetti a bassissimo costo.
L'azione repressiva si inquadra nel contesto dei controlli sulla sicurezza dei prodotti, con particolare riferimento ai prodotti elettrici ed elettromagnetici che non risultano omologati agli standard CE e che possono causare gravi incidenti alle persone.
Ancora una volta si sottolinea come questi articoli, nel caso non siano osservate le prescrizioni internazionali sugli standard di sicurezza, possono essere molto pericolosi per la salute umana infatti si possono incendiare, rilasciare scariche elettriche nonché liberare sostanze nocive.
Tutta la merce è stata sottoposta a sequestro amministrativo. Il titolare è stato sanzionato con una pena pecuniaria pari a € 21.360.

transformers
16-09-10, 17: 53
Gdf Trani in azione a Ruvo di Puglia, sequestrato un opificio
Giovedì 16 Settembre 2010

Militari della Compagnia Guardia di Finanza Trani, all'esito di specifici controlli, hanno sequestrato in agro Ruvo di Puglia (Ba) un intero complesso industriale facente capo ad una società, operante nel settore della lavorazione della carta, esteso su di un'area di complessivi 6 mila metri quadrati.

Nel dettaglio, i militari, dalla disamina della documentazione, prodotta presso i competenti uffici comunali, hanno accertato che lo stabile era stato edificato senza titoli autorizzativi obbligatori, contravvenendo al vincolo di destinazione d'uso nella fattispecie agricolo vigente per la zona.

L'attività ha permesso di sequestrare inoltre, tutte le attrezzature industriali e i beni strumentali riconducibili all'attività imprenditoriale esercitata. Il rappresentante legale della società è stato denunciato all'autorità giudiziaria per abusivismo.
(il giornale di trani)

SimoX
23-09-10, 18: 38
Già Milano, 16-17 settembre:
Giussano-Verano - Ci sono due veranesi e un giussanese fra gli arrestati per detenzione di sostanze stupefacenti dalle Fiamme Gialle. I militari del Gico del Nucleo pt Milano hanno bussato prima alla porta di Mauro Sabbatini, 41 anni, residente a Verano con la moglie Simonetta Airoldi. Qui i militari hanno rinvenuto quasi 45 chili di droga. Per la donna scattano le manette. Al momento dell'arresto, il marito si trova all'estero. Al rientro in Italia viene a sua volta portato in carcere. Dopo il primo blitz, i finanzieri si sono spostati a Giussano a casa di Roberto Sabbatini, cugino di Mauro. Nell'ambito della stessa operazione, sono stati arrestati anche tre albanesi, di cui uno a Milano e altri due, senza fissa a dimora, sempre a Giussano nelle vicinanze dell'abitazione di Roberto Sabbatini. Analizzando gli spunti investigativi emersi, sono state condotte una serie di perquisizioni che hanno anche portato al rinvenimento di un revolver calibro 38 special con matricola abrasa in possesso di Mauro Sabbatini. In totale sono stati sequestrati complessivamente 68 chilogrammi di droga, 43 di eroina e 25 circa di cocaina, per un valore commerciale di due milioni di euro. I tre italiani e i due albanesi arrestati a Giussano si trovano ora nella casa circondariale di Monza, mentre il terzo albanese è in carcere a Milano. Sulla scia di questo intervento, nei giorni successivi le progressioni delle indagini portavano a un'altra irruzione, questa voltain Mariano Comense, dove le Fiamme Gialle si sono imbattute in un vero e proprio laboratorio per la lavorazione di sostanze stupefacenti, rinvenendo ingenti quantitativi di sostanze da taglio e circa un chilo e mezzo di eroina. L' “officina” era occultata all'interno di un autocarro, completa di presse idrauliche, forni e frullatori. Nei guai, in questo caso, sono finiti Enrico Morellini, 45 anni, e il fratello Giovanni, che di anni ne ha invece 53. Le forze dell'ordine si sono presentate all'autofficina E4a, tra via del Vettero e via Carducci, fra Cantù e di Mariano Comense. Nelle vicinanze c'era un container, che secondo gli inquirenti, è riconducibile ai due fratelli marianesi. Sotto, dentro un pacco, c'era la droga: in totale un chilo e mezzo di eroina, per un valore commerciale al dettaglio di circa 50mila euro. I finanzieri hanno immediatamente contattato il magistrato di turno alla procura di Como ed è scattato l'arresto per Enrico e Giovanni Morellini. Il valore complessivo della droga sequestrata, destinata al mercato lombardo, si aggira intorno a due milioni di euro. Due settimane fa la Gdf di Milano aveva arrestato a Cabiate altre tre persone, fra cui un giussanese, sempre per droga ma le due operazioni non sono collegate.

transformers
23-09-10, 19: 47
Lotta alle truffe on line
Comando Provinciale Varese - 23 settembre 2010 ore 12.29
Lotta alle truffe on line - Operazione congiunta G.diF. e Questura di Varese
Il Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza e la Questura di Varese hanno dato esecuzione, nella giornata di ieri, a 5 ordinanze di custodia cautelare, emesse dall'A. G. di Busto Arsizio, delle quali tre in carcere e due agli arresti domiciliari, nei confronti di 5 persone che avevano costituito "un'efficiente" organizzazione truffaldina, basata sull'utilizzo di vari siti "internet" riportanti, come richiamo, le fotografie di avvenenti ragazze ed i recapiti telefonici necessari per concordare gli appuntamenti per presunte prestazioni sessuali a pagamento, solo promesse, ma mai fornite, salvo ottenere un congruo acconto sul prezzo pattuito, posto come condizione imprescindibile, ammontante, solitamente, dai 300 ai 500 €, corrispondente ad una percentuale dal 30 al 50% del totale.

Il singolare stratagemma, con il quale sono stati raggirati, nel tempo, ad iniziare dal 2006, centinaia di clienti, si fondava su una presupposizione "psicologica", cioè sulla previsione che, difficilmente, i clienti truffati avrebbero denunciato i fatti, per timore di dover palesare le pattuizioni sugli incontri "piccanti", rivelando, così, profili della propria vita privata, che, con ogni probabilità, preferivano tenere nascosti.

I siti "internet" utilizzati dai truffatori, alcuni dei quali strategicamente registrati negli Stati Uniti, riportavano, anche per rendere più interessante " l'offerta", simulate recensioni di clienti, che si mostravano pienamente soddisfatti per le qualità del "servizio" ricevuto.

Gli artefici della truffa arrestati avevano la loro base operativa nell'area di Castellanza, Marnate e Legnano e conducevano i loro traffici truffaldini con una precisa ripartizione funzionale: due donne, parti del gruppo criminale, erano addette ai colloqui telefonici con "i clienti", ai quali si presentavano con pseudonimi falsi, che portavano avanti fino ad ottenere l'accredito degli anticipi sul prezzo stabilito, versati, per lo più, attraverso "vaglia postali" on-line, ma anche con la ricarica di carte prepagate "post-pay", ovvero di tessere telefoniche prepagate e spedizioni di denaro fatte utilizzando istituti di "money - transfer"; altri due sodali, fratelli delle "intraprendenti" telefoniste, si occupavano della gestione dei siti sul "web", mentre il rimanente complice provvedeva agli incassi degli acconti versati e alla loro successiva ripartizione, quale intestatario formale delle somme di denaro subdolamente carpite alle persone truffate.

Le indagini sono state indotte da alcune denunce presentate dalle vittime della frode e dallo sviluppo di numerose segnalazioni di operazioni finanziarie sospette, nelle quali si evidenziavano consistenti movimenti di denaro non giustificati dal profilo dei beneficiari, pervenute al Nucleo di Polizia Tributaria di Varese, tramite l'Unità di Informazione Finanziaria della Banca d'Italia, che riceve, in prima battuta, le comunicazioni della specie dalle banche e degli istituti finanziari.

I proventi illeciti, derivanti dalla manovra truffaldina, sono stati quantificati, considerando il periodo dal novembre 2006 all'ottobre 2009, in oltre € 650.000.

transformers
27-09-10, 20: 14
Scoperto un sistema di frode fiscale
Gorizia, 27 set. (Adnkronos)
I finanzieri del Comando provinciale di Gorizia hanno scoperto un sistema di frode, che ha permesso a due persone, di nascondere illecitamente al fisco oltre 4 milioni e mezzo di euro.

Dalle attività investigative svolte dalle Fiamme Gialle isontine, è emerso che le società verificate avevano una stabile organizzazione e una diffusa operatività sul territorio nazionale.

Per sfuggire al fisco italiano, la società aveva una residenza, rivelatasi poi fittizia, in Portogallo.

Le condotte illecite venivano realizzate mediante l'effettuazione di attività in cantieri con un ciclo produttivo di lavorazione con una durata temporale superiore rispetto a quella prevista dalle convenzioni internazionali. In modo tale da evitare la doppia imposizione ed evasioni fiscali nei due paesi.

In particolare, le attività economiche, dichiaratamente svolte in stati esteri, riguardavano prestazioni di servizio nell'ambito della cantieristica navale su imbarcazioni da crociera e di natura edile presso prestigiosi alberghi veneziani.

I rappresentanti delle aziende, che hanno omesso di presentare le previste dichiarazioni ai fini degli obblighi tributari relative agli ultimi tre anni, sono stati anche deferiti alla competente locale autorità giudiziaria.

transformers
28-09-10, 18: 03
Sgominato sodalizio dedito al traffico internazionale di stupefacenti
(AGI) - Perugia, 28 set.
L'operazione è partita nel dicembre del 2008 e ha disarticolato un ''agguerrito sodalizio criminale'' dedito al traffico internazionale di sostanze stupefacenti.

Le 22 persone sono state arrestate nel corso di un blitz che ha visto impiegati oltre 150 uomini delle Fiamme gialle.

Durante l'attività investigativa, durata quasi due anni, i finanzieri hanno sequestrato 27 kg cocaina pura, per un valore di 20 milioni di euro e 48 kg marijuana, per un valore di 600 mila euro, arrestando 19 corrieri ingaggiati per il trasporto della droga dal Belgio e dall'Albania e sequestrando valori in contanti per 11mila euro e più di 600 autovetture fittiziamente intestate a prestanome ed utilizzate nella quasi totalità da narcotrafficanti per l'occultamento e il trasporto della droga.

Tra queste un Porsche Cayenne 4500 anch'esso utilizzato per il trasporto della droga.

Nel corso delle indagini gli inquirenti si sono imbattuti anche in un rapimento a scopo estorsivo, avvenuto in Belgio, del fratello di un affiliato, di nazionalità albanese, colpevole di non aver onorato un debito contratto per l'acquisto di una grossa partita di droga nonchè il tentativo di omicidio, anch'esso verificatosi in Belgio, del capo dell'organizzazione criminale che veniva gravemente ferito con tre colpi d'arma da fuoco all'interno di un bar di Anversa.

Questi episodi sono stati monitorati e ricostruiti in strettissima collaborazione con il Ministero dell'Interno, direzione centrale per i servizi antidroga, che ha provveduto all'attivazione dell'organo collaterale belga tramite rogatoria gestita dalla magistratura perugina con i sostituti procuratori G. M., G. P. e C. C..

L'indagine, condotta dai finanzieri del Gico di Perugia, è il frutto di un intenso e delicato lavoro investigativo che ha impegnato i militari in complesse intercettazioni telefoniche ed ambientali, radiolocalizzazioni satellitari, appostamenti, pedinamenti ed interventi repressivi su diverse aree del territorio nazionale.

I molteplici riscontri investigativi accertati dai finanzieri hanno permesso alla Direzione distrettuale antimafia di richiedere 22 ordini di custodia cautelare in carcere per altrettanti soggetti, tutti di nazionalità albanese, ritenuti responsabili di associazione finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti.

Per nove di questi, residenti all'estero, sono stati emessi i previsti mandati d'arresto europei, eseguiti tramite l'Interpol.

L'organizzazione era ben radicata a Perugia e su tutto il territorio umbro con ramificazioni in Abruzzo, Marche, Emilia Romagna e Lombardia.

Parallelamente sono già state avviate le investigazioni per pervenire alla confisca di tutti i beni del sodalizio criminale

Elite
28-09-10, 19: 46
Intercettato carico illegale di esplosivo militare

Il Link: http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/cronache/201009articoli/58748girata.asp

Elite
29-09-10, 12: 13
Coniugi arrestati: Accusati di bancarotta fraudolenta

Il Link: http://www.mediterraneonline.it/2010/09/28/condofuri-coniugi-arrestati-per-bancarotta-fraudolenta/

Elite
30-09-10, 10: 46
Risultato di servizio in materia di contrabbando di T.L.E.

Il LInk: http://www.gdf.it/GdF__Informa/Notizie_Stampa/AdnKronos/Adnkronos_2010/Adnkronos_settembre_2010/info1386018949.html

transformers
30-09-10, 20: 47
DROGA: GDF SEQUESTRA TRE PIANTAGIONI DI CANAPA E CANNABIS A MONDRAGONE

(ASCA) - Roma, 30 set - La Guardia di Finanza ha individuato, sottoposto a controllo e sequestrato tre diverse piantagioni di canapa/cannabis nel territorio di Mondragone (ca), arrestando tre cittadini italiani responsabili della coltivazione. L'operazione, denominata ''No-Production'' , e' stata avviata nello scorso mese di maggio prendendo spunto da analisi preventive svolte sullo stato del territorio e utilizzando i risultati dell'intensa attivita' di controllo anticriminalita' realizzata nel corso dell'anno, anche mediante l'ausilio delle unita' del IX Reggimento Fanteria Trani.

Gli italiani P.C. di 48 anni, M.A di 24 e M.P. di 22, sono stati rinchiusi nel carcere di Santa Maria Capua Vetere a disposizione dell'Autorita' Giudiziaria.

Gli arresti in flagranza di reato sono stati tutti convalidati dal Giudice per le Indagini preliminari.

All'operazione, con il coordinamento del Comando Regionale di Napoli, hanno preso parte anche due elicotteri del Reparto Operativo Aeronavale - Sezione Aerea di Napoli che, nel corso delle operazioni condotte a terra dalle Fiamme Gialle, hanno individuato la terza piantagione sottoposta immediatamente a sequestro.

res-mpd/did/alf

transformers
06-10-10, 12: 32
Gdf di Napoli arresta 3 imprenditori per bancarotta fraudolenta
ultimo aggiornamento: 06 ottobre

Napoli - (Adnkronos) - I tre, attivi nel settore edile, hanno occultato e distrutto i libri sociali e le scritture contabili delle società fallite e distratto i patrimoni societari per un valore di 100 milioni di euro

Napoli, 6 ott. - (Adnkronos) - I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli, coordinati dalla locale Procura della Repubblica, stanno eseguendo arresti e perquisizioni per reati di bancarotta nei confronti di un gruppo di noti imprenditori napoletani operanti nel settore edile.


Ai soggetti, impegnati dalla fine degli anni ottanta nella costruzione di grandi complessi edilizi nella periferia Nord di Napoli, sono stati contestati i reati di bancarotta fraudolenta documentale, per aver occultato e distrutto i libri sociali e le scritture contabili delle societa' fallite, e di bancarotta patrimoniale per aver distratto i patrimoni societari per un valore di 100 milioni di euro.

Ermesgdf
09-10-10, 11: 51
Comando Provinciale Verbania - 8 ottobre 2010
Operazione "Credit Scoring" - Sgominata banda responsabile di frode fiscale e truffe a danni di società di leasing
Una vera e propria associazione a delinquere per truffare il fisco ed alcune società di leasing è stata scoperta da una indagine diretta dalla Procura della Repubblica di Novara e condotta dalla Guardia di Finanza di Verbania.

Il 5 ottobre u.s. sono state eseguite n. 24 ordinanze di misure cautelari personali, di cui n. 15 custodie cautelari in carcere, n. 06 arresti domiciliari e n. 03 obblighi di dimora, emesse dal G.I.P. di Novara, dott.ssa G. P. nei confronti di un sodalizio criminale composto da soggetti domiciliati in Lombardia, Piemonte e Calabria, indagati per associazione a delinquere finalizzata alla truffa, frode fiscale, usura, violazione alle norme anti riciclaggio, abusiva mediazione creditizia, bancarotta fraudolenta.

L'esecuzione delle misure ha interessato le seguenti località.
In LOMBARDIA: Milano, Como, Brescia, Opera (MI), Albiate (MI), Cernusco sul Naviglio (MI), Costa Masnaga (LC).
In PIEMONTE: Torino, Novara, Gargallo (NO), Borgomanero (NO), Bellinzago Novarese (No), Agliè (TO), Casale Corte Cerro (VB), Ghiffa (VB), Gravellona Toce (VB).
In CALABRIA, Reggio Calabria e Villa San Giovanni.

L'intervento ha visto impegnati 120 finanzieri dei Comandi Provinciali di Verbania, di Reggio Calabria, di Brescia e di Novara.

I finanzieri ricercano prove relative all'utilizzo - da parte di oltre 100 società in tutto il territorio nazionale - di fatture per operazioni inesistenti, per un totale di oltre 100 milioni di euro.

Il filone investigativo relativo all'evasione fiscale, all'attenzione della Procura novarese, ha permesso di portare alla luce un meccanismo criminale che si incardina, in buona sostanza, su un accordo illecito concluso tra: a) produttore (di regola, apparente) del bene oggetto del contratto di leasing; b) locatario-utilizzatore del bene; c) broker (mediatore creditizio o agente in attività finanziaria): proponente il contratto presso la società di leasing.

Allo stato attuale delle indagini sono indagate n. 176 persone fisiche e n. 16 società con riguardo a n. 233 contratti fraudolenti per un ammontare complessivo delle truffe di oltre 100 milioni di euro.
Sono anche stati disposti sequestri per equivalente per un importo di €.5.000.000.
In sostanza le società di leasing venivano ingannate con uno dei seguenti metodi:
- facendo figurare fittiziamente un bene;
- facendo figurare come nuovo un bene già datato;
- facendo figurare un valore del bene superiore al reale.

In diversi casi, gli artifizi posti in essere dagli indagati si risolvevano nella presentazione, in allegato, alla proposta contrattuale, di documenti fiscali ideologicamente falsi: in particolare, modelli di dichiarazione, nei quali veniva indicato un reddito della società o della persona fisica richiedente, ampiamente superiore a quello accertato dalla Guardia di Finanza mediante la consultazione della banca dati anagrafe tributaria.

In altri casi, l'istituto creditizio veniva indotto a stipulare il contratto di leasing mediante la presentazione -da parte delle società richiedenti- di bilanci falsificati, ovviamente allo scopo di rappresentare una situazione patrimoniale e finanziaria ben diversa da quella reale.

L'intera indagine ha chiaramente evidenziato come il sodalizio criminoso utilizzi una pluralità di strutture aziendali quali strumenti operativi per il conseguimento degli illeciti scopi associativi. Si tratta, in realtà, di "scatole vuote", strutture aziendali/societarie in alcuni casi di, apparente, notevole consistenza, aventi lo scopo di "schermare" la natura illecita dell'attività svolta.

E' peraltro probabile che la consistenza della "galassia" societaria orbitante attorno all'associazione criminale (con rapporto di strumentalità rispetto alla medesima) sia maggiore di quanto, allo stato delle indagini, non risulti

transformers
11-10-10, 14: 47
Falsi tirocinanti utilizzati per favorire immigrazione clandestina
Comando Provinciale Ancona - 11 ottobre 2010
Immigrazione clandestina - Falsi "tirocini formativi" utilizzati per favorire l'ingresso illegale di numerosi cittadini Bengalesi.
I Finanzieri del Comando Provinciale di Ancona, a seguito di accurate ed articolate indagini di polizia giudiziaria, delegate dalla locale Procura della Repubblica, dirette dal Sost. Proc. dr.ssa M. F. e coordinate dal Procuratore Capo dr.ssa E. M., nell'ambito dell'operazione "Ghost Training", ha sgominato una ben radicata organizzazione criminale, composta da italiani e bengalesi che, nel biennio 2008-2010, ha favorito l'ingresso, nel territorio nazionale, e la successiva permanenza di un numero considerevole di migranti di origine asiatica.

Il servizio trae origine, nel mese di aprile 2009, da una preliminare attività conoscitiva, eseguita dal GICO del Nucleo di Polizia Tributaria di Ancona, sulla presenza di cittadini extracomunitari nella Regione Marche, che ha evidenziato palesi discrasie tra gli immigrati effettivamente presenti sul territorio marchigiano e quelli ufficialmente provvisti di regolari permessi di soggiorno.

In tale contesto, particolare attenzione è stata rivolta alla promozione ed organizzazione dei c.d. "tirocini formativi e di orientamento", autorizzati dalla Regione e rivolti a cittadini extracomunitari, nei quali predominante era la presenza di "corsisti" di origine bengalese.

Le conseguenti investigazioni hanno permesso di appurare che nove corsi formativi tra quelli monitorati, in realtà, non sono mai stati tenuti e che lo stratagemma è stato strumentalmente utilizzato dall'associazione criminale, con la connivenza di numerose ditte marchigiane, unicamente allo scopo di ottenere visti di ingresso in Italia, con validità semestrale, rilasciati dalla Rappresentanza diplomatica Italiana in Bangladesh, per i "pseudo tirocinanti".

Tale metodo costituisce quindi un innovativo e raffinato "canale" scaltramente utilizzato dal sodalizio per attuare l'illecito traffico transnazionale di esseri umani grazie, non solo all'organizzazione sul territorio italiano ma anche ai forti legami con il Bangladesh, Paese ove sono stati nel tempo reclutati e agganciati gli aspiranti migranti dietro pagamento di rilevanti somme di denaro (7-14 mila euro cadauno).

Una volta giunti in Italia, i "pseudo tirocinanti" rimanevano in condizioni di clandestinità, senza la regolarizzazione promessa e costretti ad "arrangiarsi" con lavori irregolari, precari e poco remunerativi, quali il commercio ambulante di chincaglieria, di fiori, ombrelli e simili nei mercati dei principali centri marchigiani e sulle spiagge della riviera.

L'attività investigativa ha consentito, inoltre, di accertare che:



■parallelamente ai predetti tirocini, il sodalizio ha organizzato l'ingresso di altri cittadini bengalesi simulando, con la compiacenza di imprenditori, fittizi rapporti di lavoro subordinato stagionali (c.d. "flussi");
■tramite una agenzia di consulenza per stranieri di Ancona, ha successivamente tentato di regolarizzare la posizione di illegalità di numerosi cittadini bengalesi, già presenti sul territorio nazionale, alcuni dei quali entrati anche con i canali sopra indicati, avvalendosi della sanatoria per badanti e collaboratori domestici del mese di settembre 2009.
Anche in questo caso con la connivenza di numerosi cittadini italiani e stranieri i quali, a fronte di adeguate dazioni di denaro (pari a circa 1-2 mila euro), hanno presentato false richieste di emersione di lavoro irregolare, originando un vastissimo mercato di irregolari assunzioni di "badanti" o "collaboratori domestici".

L'intera operazione ha portato alla segnalazione alla competente Autorità Giudiziaria di 48 responsabili per i reati di favoreggiamento all'immigrazione clandestina e alla permanenza sul territorio nazionale di stranieri in stato di illegalità, di cui 9 per il reato associativo.

Le Fiamme Gialle doriche hanno dato esecuzione a 13 ordinanze di custodia cautelare, di cui 10 in carcere, emesse dal G.I.P. presso il Tribunale di Ancona e a numerose perquisizioni locali e domiciliari finalizzate all'acquisizione di ulteriori elementi probatori.

Le indagini sono tuttora in corso e non si escludono ulteriori sviluppi operativi.

Skraif
12-10-10, 13: 23
Guardia di Finanza di Udine scopre 13 lavoratori in nero
Udine - (Adnkronos) - Dall'inizio del 2010, i controlli delle Fiamme Gialle hanno consentito di accertare 207 posizioni illecite


Udine, 11 ott. - (Adnkronos) - Nell'ambito dell'attivita' di contrasto al lavoro sommerso condotta nel territorio provinciale, i finanzieri del Comando provinciale di Udine hanno scoperto negli ultimi giorni 13 lavoratori in nero. Ai 13, che non erano registrati nei libri obbligatori aziendali, non sono stati versati i contributi previdenziali e riconosciuti gli ammortizzatori sociali previsti per legge (indennita' di malattia, indennita' di maternita', indennita' di mobilita', indennita' di disoccupazione, diritto alla conservazione del posto di lavoro, ecc.).
I lavoratori sono stati inoltre esclusi dagli istituti giuridici posti a tutela della loro sicurezza fisica, quali gli accertamenti sanitari preventivi e periodici, la formazione e l'informazione in materia di sicurezza e prevenzione, la dotazione di dispositivi di protezione individuale antinfortunistica.
Dall'inizio del 2010, i controlli delle Fiamme gialle nei confronti di soggetti economici hanno consentito di accertare 207 posizioni illecite. Gli esiti degli accertamenti sono stati segnalati alle competenti direzioni provinciali di Inps, Inail e Lavoro per l'applicazione delle relative sanzioni amministrative.

SimoX
12-10-10, 18: 34
GOA Milano, 16-17 settembre:
Giussano-Verano - Ci sono due veranesi e un giussanese fra gli arrestati per detenzione di sostanze stupefacenti dalle Fiamme Gialle. I militari del Gico del Nucleo pt Milano hanno bussato prima alla porta di Mauro Sabbatini, 41 anni, residente a Verano con la moglie Simonetta Airoldi. Qui i militari hanno rinvenuto quasi 45 chili di droga. Per la donna scattano le manette. Al momento dell'arresto, il marito si trova all'estero. Al rientro in Italia viene a sua volta portato in carcere. Dopo il primo blitz, i finanzieri si sono spostati a Giussano a casa di Roberto Sabbatini, cugino di Mauro. Nell'ambito della stessa operazione, sono stati arrestati anche tre albanesi, di cui uno a Milano e altri due, senza fissa a dimora, sempre a Giussano nelle vicinanze dell'abitazione di Roberto Sabbatini. Analizzando gli spunti investigativi emersi, sono state condotte una serie di perquisizioni che hanno anche portato al rinvenimento di un revolver calibro 38 special con matricola abrasa in possesso di Mauro Sabbatini. In totale sono stati sequestrati complessivamente 68 chilogrammi di droga, 43 di eroina e 25 circa di cocaina, per un valore commerciale di due milioni di euro. I tre italiani e i due albanesi arrestati a Giussano si trovano ora nella casa circondariale di Monza, mentre il terzo albanese è in carcere a Milano. Sulla scia di questo intervento, nei giorni successivi le progressioni delle indagini portavano a un'altra irruzione, questa voltain Mariano Comense, dove le Fiamme Gialle si sono imbattute in un vero e proprio laboratorio per la lavorazione di sostanze stupefacenti, rinvenendo ingenti quantitativi di sostanze da taglio e circa un chilo e mezzo di eroina. L' “officina” era occultata all'interno di un autocarro, completa di presse idrauliche, forni e frullatori. Nei guai, in questo caso, sono finiti Enrico Morellini, 45 anni, e il fratello Giovanni, che di anni ne ha invece 53. Le forze dell'ordine si sono presentate all'autofficina E4a, tra via del Vettero e via Carducci, fra Cantù e di Mariano Comense. Nelle vicinanze c'era un container, che secondo gli inquirenti, è riconducibile ai due fratelli marianesi. Sotto, dentro un pacco, c'era la droga: in totale un chilo e mezzo di eroina, per un valore commerciale al dettaglio di circa 50mila euro. I finanzieri hanno immediatamente contattato il magistrato di turno alla procura di Como ed è scattato l'arresto per Enrico e Giovanni Morellini. Il valore complessivo della droga sequestrata, destinata al mercato lombardo, si aggira intorno a due milioni di euro. Due settimane fa la Gdf di Milano aveva arrestato a Cabiate altre tre persone, fra cui un giussanese, sempre per droga ma le due operazioni non sono collegate.

Eccovi il link: http://www.youtube.com/watch?v=pSVOIyeI_-c

Scusate il ritardo.

McTavish
14-10-10, 20: 41
I finanzieri della Compagnia della Guardia di Finanza di Civitanova Marche hanno denunciato 10 persone coinvolte nella produzione e vendita di calzature contraffatte recanti importanti "griffe".
Sequestrate 1.873 paia di calzature, 130.000 parti ed accessori, 11 stampi e 75 cliché per la produzione del materiale contraffatto. Posti i sigilli anche ad un laboratorio di 300 mq. con 20 macchinari.
Due anni di indagini, sette operazioni di polizia giudiziaria, quattro interventi di polizia tributaria, dieci persone denunciate, sei aziende coinvolte, poste sotto sequestro 1.873 paia di scarpe recanti il marchio contraffatto "HOGAN", oltre a 130.000 accessori (solette, suole, parti di calzature, etichette) recanti il marchio contraffatto (Hogan, Prada, Cesare Paciotti, Nero Giardini, Dolce & Gabbana, Giorgio Armani, Bikkembergs, Puma, Harley Davidson Trussardi, Cult, Kickers, Pirelli, Docksteps e Falc), nonché il sequestro di 11 stampi e 75 cliché per la loro produzione e di 1 laboratorio di mq.300 con 20 macchinari.
E' questo il bilancio di una complessa e laboriosa attività d'indagine conclusa dalla Guardia di Finanza di Civitanova Marche che ha consentito di stroncare una vera e propria catena di produzione del falso.
Il tutto nasce da un controllo effettuato nel luglio del 2008 nei confronti di un commerciante ambulante presso il mercato di Civitanova Marche conclusosi con il sequestro di 141 paia di calzature contraffatte recanti il marchio "HOGAN".
E' subito iniziata una capillare attività investigativa finalizzata a risalire la catena di produzione e commercializzazione delle calzature contraffatte.
Attraverso una minuziosa raccolta di dati i finanzieri sono arrivati a due aziende del settore calzaturiero operanti a Montecosaro ed a Monte San Giusto al cui interno sono state trovate e sequestrate 1.336 paia di calzature oltre a 10.286 accessori con il marchio "Hogan" risultato contraffatto.
Nell'occasione sono stati posti i sigilli anche ad un laboratorio di 300 mq. ed a 20 macchinari utilizzati per la produzione del materiale contraffatto ed un punzone utilizzato per l'apposizione "a caldo" del predetto marchio.
Le indagini sono proseguite ed i finanzieri hanno individuato altre due aziende anch'esse con sede a Montecosaro ed a Monte San Giusto sequestrando al loro interno circa 7.000 accessori e parti di calzature recanti il marchio contraffatto "Hogan".
Gli ulteriori sviluppi investigativi hanno portato le Fiamme Gialle di Civitanova Marche ad una società di Monte San Giusto all'interno della quale oltre a 684 fondi per calzature recanti il marchio contraffatto "Hogan" già pronti per essere spediti, sono stati sequestrati 8 stampi in ghisa utilizzati per la produzione delle suole contraffatte.
La filiera del falso è stata completamente smantellata con l'individuazione di un'azienda operante nel Comune di Potenza Picena all'interno della quale i militari hanno rinvenuto e sequestrato accessori delle più prestigiose marche: Hogan, Prada, Cesare Paciotti, Nero Giardini, Dolce & Gabbana, Giorgio Armani, Bikkembergs, Puma, Harley Davidson Trussardi, Cult, Kickers, Pirelli, Docksteps e Falc.
In questo frangente sono stati sequestrati 112.000 accessori ( etichette e solette interne per calzature) recanti i predetti marchi oltre a 75 clichè e 3 stampi.
L'ultima operazione effettuata dalle Fiamme Gialle è quella relativa all'individuazione di un soggetto di nazionalità moldava che aveva acquistato le calzature contraffatte dalle aziende sopra menzionate. Il cittadino moldavo è stato fermato al casello autostradale di Civitanova Marche pervenendo al sequestro di 396 paia di calzature Hogan contraffatte e 198 sacchetti in tessuto recanti lo stesso marchio.
Una indagine lunga, difficile e condotta a più "step" che ha consentito di smantellare una vera e propria organizzazione molto ramificata che si era specializzata nella produzione di calzature di alta gamma utilizzando però prodotti di qualità nettamente e necessariamente inferiore per abbattere i costi di produzione e realizzare un margine di guadagno il più elevato possibile.
L'attività svolta dalla Guardia di Finanza, svolta parallelamente alle indagini di polizia giudiziaria, si è sviluppata anche sul versante tributario.
Gli elementi di pericolosità fiscale raccolti nei confronti delle imprese coinvolte, hanno consentito l'avvio di specifiche attività di verifiche fiscali, che si sono concluse con la constatazione di violazioni alle imposte sui redditi per circa euro 1.000.000, violazioni all'IVA per circa euro 300.000, utilizzo di fatture per operazioni inesistenti per circa euro 300.000, l'impiego di n. 6 lavoratori irregolari e la scoperta di due evasori totali.
Questa importante ed articolata operazione conferma l'importante ruolo della Guardia di Finanza per la tutela dei consumatori e del corretto funzionamento dei mercati.

Ermesgdf
15-10-10, 13: 13
Comando Provinciale Lecce - 15 ottobre 2010 - ore 09,53
Scoperta associazione a delinquere dedita alla illecita raccolta, sul territorio nazionale, di scommesse on-line su eventi sportivi
Sono in corso, dalle prime luci dell'alba, 47 perquisizioni in Abruzzo, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Lazio, Liguria, Lombardia, Toscana, Puglia e Sicilia, presso i domicili ed i locali nella disponibilità di 26 soggetti appartenenti, a vario titolo, ad un'associazione criminosa dedita alla illecita raccolta delle scommesse on-line su eventi sportivi.

L'operazione "poker 2", avviata verso la fine del 2008, ha portato le Fiamme Gialle ad investigare una società di capitali austriaca, con sede legale ad Innsbruck che, priva delle previste concessioni rilasciate dall'Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato, ha promosso ed organizzato, su gran parte del territorio italiano, un sistema illegale di raccolta di scommesse telematiche su eventi sportivi, avvalendosi di una fitta rete di agenzie (500 quelle ad oggi censite dai finanzieri) che introitavano centinaia di milioni di euro dagli scommettitori ed i cui gestori sono stati denunziati.

Le indagini, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Lecce e sviluppate anche con il supporto del Servizio Centrale Investigazione sulla Criminalità Organizzata (S.C.I.C.O.) di Roma della Guardia di Finanza, hanno consentito, altresì, di provare il diretto interesse al lucrativo settore da parte della criminalità organizzata, poichè un pregiudicato salentino, condannato con sentenza irrevocabile per associazione a delinquere di stampo mafioso, è risultato controllare un considerevole numero di agenzie della specie in diverse regioni d'Italia.

A carico di quest'ultimo e dei suoi familiari prestanome (indagati per riciclaggio e reimpiego di denaro "sporco") sono stati eseguiti sequestri di beni per un valore di oltre 4 milioni di euro.

Con la collaborazione dell'Interpol, sono contestualmente in corso, in Austria, sulla base di iniziative rogatoriali, sequestri sui conti della società estera oggetto d'indagine

Skraif
24-10-10, 14: 40
Pescara: evasione fiscale internazionale da 90 milioni 13 arresti

Roma, 21 ott. (Adnkronos) - Maxi evasione fiscale internazionale da 90 milioni di euro scoperta dalla Guardia di Finanza di Pescaranell’ambito dell'operazione denominata 'Flying money'.

LINK VIDEO OPERAZIONE FLYING MONEY (http://www.adnkronos.com/IGN/Mediacenter/Video_News/Pescara-evasione-fiscale-internazionale-da-90-milioni-13-arresti_311137609833.html)

Ermesgdf
27-10-10, 19: 31
(AGI) - Herat, 27 ottobre 2010
I finanzieri della Task Force 'Grifo' hanno brevettato oggi i 25 agenti dell'Afghan Border Police che hanno partecipato al 33° corso di polizia di frontiera.

Significativa la presenza di due agenti donna che appartengono alla componente femminile della Afghan Border Police con il compito primario di effettuare controlli sulle donne che attraversano la frontiera o che vengono fermate nella zona di vigilanza doganale.

La Task Force Grifo, l'unità specializzata della Guardia di Finanza inserita nel Regional Command West, il comando di ISAF a guida italiana, ha il compito primario di addestrare i poliziotti dell' Afghan Border Police, allo scopo di migliorarne le tecniche operative e, in particolare, le capacità di controllo doganale.

I corsi della Guardia di Finanza sono frutto di un trattato bilaterale tra l'Italia e il Governo afghano e dal 2006 ad oggi hanno visto la partecipazione di più di 700 tra agenti dell'Afghan Border Police e funzionari delle Dogane afghane.

I corsi hanno la durata di quattro settimane con un programma didattico, coordinato con le autorità nazionali, basato su materie strettamente tecniche, come legislazione penale, poteri di polizia, leggi doganali, anticontrabbando e le misure contro l'illecita esportazione di capitali, nozioni di diritto internazionale e di cultura civica, nonchè la normativa contro la corruzione dei pubblici ufficiali.

Alle lezioni teoriche è associata una parte pratica, in cui vengono illustrate agli agenti afghani le principali tecniche di polizia, con particolare riguardo ai controlli stradali ed alle ispezioni di veicoli.

Nell'area di responsabilità del comando ISAF a guida italiana rientra la 4° Zona dell' ABP che ha competenza sulle province di Badghis, Ghwor ed Herat.

Quest'ultima in particolare è da sempre considerata la provincia economicamente più florida del Paese per la presenza di più di 800 piccole e medie imprese attive nel settore edile, tessile, agro-alimentare e del trattamento delle materie plastiche

Elite
01-11-10, 11: 48
Risultato di servizio in materia di violazione delle norme sull' editoria: http://www.gdf.it/GdF__Informa/Notizie_Stampa/A-9-G-9-I-9-/Agenzia_Giornalistica_Italia_2010/Agi_ottobre_2010/info-776204438.html

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Scoperta truffa ai danni dello Stato: http://www.gdf.it/GdF__Informa/Notizie_Stampa/A-9-G-9-I-9-/Agenzia_Giornalistica_Italia_2010/Agi_ottobre_2010/info-776204371.html

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Scoperta ennesima discarica abusiva: http://www.gdf.it/GdF__Informa/Notizie_Stampa/AdnKronos/Adnkronos_2010/Adnkronos_ottobre_2010/info-776202232.html

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Scoperti bunker appartenenti ad una cosca della n'drangheta: http://www.ntacalabria.it/20693/locride-rc-rinvenuti-4-bunker-riconducibili-alla-famiglia-aquino/

Ermesgdf
02-11-10, 13: 31
Comando Provinciale Roma - 2 novembre 2010 - ore 09,01
Roma, Mantova, Bologna, Napoli, Palermo ed anche Londra erano solo alcune delle città dove una nota società di moda aveva dichiarato di avere alcuni dei negozi in cui effettuava la vendita al pubblico dei propri prodotti.

Punti vendita che però, come hanno poi rilevato i Finanzieri del I Gruppo Roma, esistevano soltanto sulla carta per giustificare le ingenti movimentazioni economiche della società risultata essere "evasore totale".

È stata proprio l'assenza di punti vendita della casa d'abbigliamento ad insospettire le Fiamme Gialle che hanno così deciso di approfondire come la società fosse riuscita a movimentare milioni di euro di merce.

Attraverso le indagini condotte su tutto il territorio nazionale è stato infatti rilevato che i negozi "fantasma", inseriti in una rete di franchising controllata dalla società verificata, erano utilizzati per gestire una imponente evasione fiscale che le Fiamme Gialle hanno stimato in oltre 120 milioni di euro e I.V.A. per oltre 25 milioni di euro sottratta al Fisco.

L'assenza delle sedi di vendita dichiarate inoltre, nel progetto criminale, era finalizzato a dissimulare il luogo di effettivo stoccaggio dei capi di abbigliamento.

In concreto la società, che nell'ultimo quinquennio non aveva presentato alcuna dichiarazione fiscale, movimentava tessuti e capi di abbigliamento, al solo scopo di creare operazioni commerciali in evasione d'imposta e quindi vendere "in nero" e ad un prezzo concorrenziale i beni.

La ricostruzione del modus operandi truffaldino effettuata dalla Guardia di Finanza, particolarmente complesso, è stata resa ancor più difficoltosa dall'assenza di un impianto contabile utile per la determinazione del reale volume d'affari delle società coinvolte.

Le articolate indagini, eseguite anche attraverso il coinvolgimento dei Reparti delle Fiamme Gialle di tutta Italia, hanno permesso di individuare e denunciare all'Autorità Giudiziaria Romana 4 soggetti, tra amministratori di fatto e prestanomi

fonte: sito istituzionale gdf.it

Elite
04-11-10, 18: 32
Scoperta truffa ai danni dello Stato. Coinvolto nel Procedimento anche un Funzionario dell' Agenzia delle Entrate.
Il Link: http://www.giornaledisiracusa.it/rss/69-la-notizia/18161-noto-irregolarita-nella-gestione-di-fondi-pubblici-le-fiamme-gialle-arrestano-un-imprenditore.html

Ermesgdf
04-11-10, 21: 04
Pesaro, 3 nov. - (Adnkronos) - ore 10,07

La Guardia di finanza di Pesaro ha trovato, nell'azienda di un imprenditore pesarese, 2000 quadri di artisti contemporanei per un valore presunto di oltre 1 milione di euro.

L'uomo è stato denunciato dalle fiamme gialle per ricettazione.

I finanzieri durante una verifica fiscale nell'azienda dell'imprenditore hanno scoperto opere d'arte di artisti contemporanei come Nino Caffè, Romano Mussolini, Marcello Antonelli, Claudio Benoffi, Paolo Tarcisio Generali e Fortunato Depero.

Le opere, verosimilmente, erano destinate alla vendita attraverso il sistema delle aste.

Di fatto le fiamme gialle hanno scoperto una sala attrezzata con sedie, tavoli e apparecchiature foniche.

I militari della compagnia della Guardia di Finanza di Pesaro hanno posto sotto sequestro preventivo l'intera collezione e avviato approfondite indagini per risalire ai canali di approvvigionamento e di commercializzazione, avvalendosi, per la catalogazione, della collaborazione dei carabinieri del comando tutela patrimonio culturale di Ancona.

Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Pesaro, sono tese a ricostruire, non solo la posizione reddituale dell'imprenditore, il quale per il momento è stato denunciato per ricettazione, ma anche ad accertare, attraverso il confronto con gli archivi e gli storici d' arte, l' autenticità e il valore certo dei quadri

ecco il video operazione del comando provinciale di pesaro (http://www.youtube.com/user/GuardiaDiFinanza#p/c/0E6BC8AAE3738315/0/HOScNFRSGlI)

LORY
05-11-10, 21: 41
Comando Provinciale Napoli - 5 novembre 2010 - ore 09,51

I finanzieri del Comando Provinciale di Napoli hanno eseguito una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa nei confronti di otto persone componenti di un'associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti.
Il provvedimento restrittivo della libertà personale è scaturito da una pronuncia del Tribunale del riesame di Napoli, recentemente confermata dalla corte di cassazione, che ha respinto i ricorsi presentati dagli indagati.
L'attività eseguita nella mattinata odierna rappresenta l'epilogo di una complessa ed articolata indagine di polizia giudiziaria, denominata "operazione pajarito", diretta dalla d.d.a. di Napoli, iniziata nel 2004, che ha permesso di individuare una vasta organizzazione criminale, con sede nel napoletano e con collegamenti in Sud-America e Spagna, dedita all'importazione in italia di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti.
Nel corso delle indagini svolte dal gruppo operativo antidroga venivano eseguiti sei distinti interventi repressivi che consentivano il sequestro di complessivi kg. 85 di cocaina e kg. 169 di hashish, abilmente occultati in doppifondi ricavati all'interno di:
* due involucri metallici, contenuti in un pacco postale spedito via aereo dal Venezuela e destinato ad un soggetto napoletano con indirizzo inesistente;
* un autocarro, che trasportava cassette vuote come carico di copertura, fermato presso il porto di Civitavecchia mentra era in procinto di imbarcarsi su un traghetto diretto in Sardegna;
* un autocarro, che trasportava cassette di patate e cipolle come carico di copertura, fermato nella capitale;
* una valigia trasportata da un soggetto napoletano, proveniente dal Perù, fermato presso l'aeroporto di Milano - Malpensa;
* due bottiglie artigianali in vetro e ceramica, con decorazioni esterne tipicamente latino - americane, contenenti vino, trasportate da una donna argentina fermata presso la stazione ferroviaria di Napoli Centrale;
* un serbatoio per moto, contenuto in un pacco postale spedito via aereo dalla Colombia e rinvenuto presso lo scalo merci dell'aeroporto di Roma - Ciampino.
Veniva altresì accertata l'avvenuta introduzione nel territorio nazionale di ulteriori kg. 23 di cocaina provenienti dalla Spagna e venivano arrestati cinque soggetti italiani, dei quali uno latitante per avere violato il regime di semilibertà al quale era già sottoposto per una precedente condanna.
Alcuni degli otto soggetti destinatari del provvedimento restrittivo eseguito in data odierna sono risultati già detenuti per altre vicende penali, tra i quali il capo del sodalizio criminale, G.E., che teneva direttamente i contatti con i fornitori esteri, recandosi anche personalmente in colombia per lunghi periodi di soggiorno.
Un soggetto è risultato irreperibile e proseguono le ricerche per la sua cattura.

Fonti: sito istituzionale della Guardia di Finanza

Ermesgdf
05-11-10, 21: 42
Comando Provinciale Catania - 5 novembre 2010 - ore 10,17
Nell'ambito del'attività di contrasto al crimine economico, militari della Guardia di Finanza di Bronte, a seguito di attività di "intelligence", sono riusciti ad individuare due imprenditori, evasori totali, di un certo spessore economico.

Si tratta di due imprese, con sede nella circoscrizione di servizio della Tenenza di Bronte, che operano nel settore dell'edilizia.

Le attività ispettive e le indagini di natura tributaria condotte dalle Fiamme Gialle, hanno permesso di intraprendere apposite verifiche fiscali ai fini delle Imposte sui Redditi, dell'I.R.A.P. e dell'Imposta sul Valore Aggiunto.

L'indagine che è durata diversi mesi si è conclusa con una accurata analisi della documentazione contabile ed extracontabile che ha permesso agli Ufficiali di Polizia Tributaria di pervenire ad un brillante risultato di servizio.

L'attività di Polizia Tributaria si è conclusa infatti con il recupero a tassazione di circa 3 milioni di euro, ai fini delle imposte sul reddito, oltre 2,5 milioni di euro ai fini dell'I.R.A.P. e oltre 500.000,00 euro in materia di I.V.A.

L'attività di servizio ha permesso di svelare, anche, che uno dei soggetti economici sottoposti a verifica fiscale, si è avvalso, in due anni di attività, di 81 lavoratori in nero, violando pertanto le disposizioni penali e quelle amministrativo - previdenziali che regolano l'assunzione dei lavoratori.

L'intera attività si è conclusa con la segnalazione a piede libero all'Autorità Giudiziaria di nr. 3 soggetti economici responsabili della commissione di reati finanziari tra cui l'utilizzo e l'emissione di fatture per operazioni inesistenti.

La percezione dei reati di natura finanziaria, non è agevole soprattutto per quanti non esercitano alcuna attività economica; la Guardia di Finanza, in ogni caso, con la sua diuturna attività mette in evidenza , come le condotte riferite, e quindi l'emissione e l'utilizzo di fatture false, contribuiscano in maniera determinante al dilagare dell'evasione fiscale e al proliferare di distorsioni di natura economica che incidono pesantemente sull'andamento generale dell'Economia nel territorio di riferimento.

fonte: gdf.it

Elite
17-11-10, 23: 00
Arrestato corriere di stupefacenti originario di Platì:
Il link: http://www.gdf.it/GdF__Informa/Notizie_Stampa/A-9-G-9-I-9-/Agenzia_Giornalistica_Italia_2010/Agi_novembre_2010/info1066652998.html

Ermesgdf
18-11-10, 13: 55
Comando Provinciale Pesaro - 18 novembre 2010 - ore 10:11
Nell'ambito deIl'operazione "FORED STORM", i militari del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Pesaro, al termine di una complessa e articolata attività investigativa, caratterizzata da intercettazioni, acquisizione di documentazione contabile, fiscale e bancaria, hanno sgominato un sodalizio criminoso, che acquisiva società in fase di decozione e le utilizzava per l'emissione di fatture false, al fine di creare indebiti crediti I.V.A.

Il sistema fraudolento consisteva nell'operatività di talune società nel settore del commercio del legno, ubicate nel pesarese, le quali acquistavano fittiziamente legname da aziende estere (insistenti in Germania, Austria, Polonia e Romania) in regime di non imponibilità - in quanto operazioni intracomunitarie - e rivendevano altrettanto fittiziamente il prodotto in questione a una ditta bergamasca; di fatto la merce si muoveva fisicamente dall'estero al destinatario finale.

Tale meccanismo dava modo all'acquirente di procurarsi un indebito credito di I.V.A. e vendere i propri prodotti a prezzi vieppiù concorrenziali, mentre le società cartiere omettevano il versamento dell'imposta indiretta.

La "frode carosello", iniziata nel 2004 e protrattasi a tutt'oggi, ha comportato l'emissione e la conseguente utilizzazione di fatture false per circa 30 milioni di euro e il mancato versamento di I.V.A. per quasi 6 milioni.

Al termine delle indagini, sono state eseguite n. 6 ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti degli appartenenti all'organizzazione criminale, originari di varie province italiane, nonché n. 3 misure interdittive per l'esercizio di attività imprenditoriale.
Un altro soggetto colpito da provvedimento di rigore è attivamente ricercato.

Sono stati, altresì, sottoposti a sequestro preventivo beni immobili, tra cui una struttura alberghiera e annesso ristorante in provincia di Bergamo, l'intero capitale sociale di una società immobiliare riconducibile agli indagati stessi e vari depositi bancari, il tutto al fine di assicurare la pretesa erariale.

L'attività repressiva in argomento ha interessato, oltre alla città di Pesaro, Bergamo, Treviso, Frosinone, Padova, Venezia, Milano, Verbania, Genova, Brescia e Brindisi.

In caso di condanna gli indagati rischiano pene severe, in quanto responsabili di associazione per delinquere, finalizzata all'emissione e all'utilizzazione di fatture per operazioni inesistenti, nonché altri reati, tra i quali spicca l'estorsione. clicca qui (http://www.youtube.com/user/GuardiaDiFinanza?feature=mhum#p/c/0E6BC8AAE3738315/0/WGYEbs9qLzA) per il video

fonte: gdf.it (http://www.gdf.gov.it/GdF__Informa/Notizie_Stampa/News_dai_Reparti/News_dai_Reparti_2010/News_dai_Reparti_Novembre_2010/info1066654455.html)

The Wizard
28-11-10, 16: 51
<<I militari del Ros dei carabinieri e del nucleo Tributario della Guardia di Finanza di Roma questa mattina hanno fatto scattare una serie di perquisizioni riguardanti l'Enav e società ad essa collegate. La procura di Roma ha aperto un'inchiesta per corruzione e frode fiscale. Nel registro degli indagati sono finite una decina di persone, tra cui il presidente dell'Enav Luigi Martini, l'amministratore delegato dell'ente Guido Pugliesi, il manager di Finmeccanica Lorenzo Borgogni e Marina Grossi, responsabile della Selex sistemi integrati e moglie del presidente di Finmeccanica Pierfrancesco Guarguaglini. Gli inquirenti ritengono che nell'ambito di una serie di appalti affidati dall'Enav siano state compiute delle "sovrafatturazioni" che avrebbero favorito la creazione di fondi neri. Sono due i filoni d'inchiesta sull'Ente nazionale di controllo di assistenza al volo. Il primo indaga sull'acquisizione, nel dicembre 2006, da parte di Enav di Vitrociset (oggi Techno sky) per circa 100 milioni di euro. Il secondo riguarda l'ipotesi di violazione di norme tributarie dal 2006 in poi. Queste due inchieste si vanno ad intrecciare con quella che riguarda direttamente Finmeccanica che verte su una presunta attività di riciclaggio nell'ambito dell'acquisizione della società Digint da parte dell'imprenditore Gennaro Mokbel. L'Enav fa sapere di "confidare pienamente nell'operato della Magistratura" e garantisce "la massima collaborazione con l'Autorità Giudiziaria". Su questa vicenda il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi si è detto "preoccupato": "Sì, preoccupato perché Finmeccanica è un asset straordinario, in questi giorni ha firmato un contratto per un miliardo e mezzo per forniture alla Federazione russa, mi auguro che queste indagini portino a nulla, come sono convinto sia, e comunque considero suicida che il Paese proceda contro chi costituisce con la propria capacità operativa la forza del Paese". Dura la replica dell'Associazione Nazionale Magistrati: "Dovere delle istituzioni è collaborare con la Magistratura nella difficile azione di contrasto alla corruzione e non quello di attaccare le iniziative giudiziarie senza conoscerne motivazioni e contenuti".>> Video annesso (http://www.youtube.com/watch?v=Nwjgv6tMSVU)

Fonte: CLICCA QUI --->Nefti (https://www.militariforum.it/forum/member.php?21872-Nefti) in PRIMIS er Messaggero e TG2

Nefti
28-11-10, 19: 41
Fonte: er Messaggero - TG2

Sicuro che non hai avuto altra fonte?? :am054 :am054

The Wizard
29-11-10, 08: 58
Sicuro che non hai avuto altra fonte?? :am054 :am054

infatti ho modificato il messaggio, rendendolo speciale. :am054

Nefti
29-11-10, 12: 52
infatti ho modificato il messaggio, rendendolo speciale. :am054

Si ma nell'ordine la prima fonte è Nefti :am054

The Wizard
29-11-10, 12: 54
Si ma nell'ordine la prima fonte è Nefti :am054

pardon. :)

Elite
02-12-10, 11: 44
Maxi Operazione della Guardia di Finanza volta a smantellare organizzazione dedita al traffico di sostanze stupefacenti. Coinvolto anche un Colonello dell' Arma dei Carabinieri: http://www.newz.it/2010/12/02/maxi-operazione-antidroga-in-calabria-fermate-77-persone-e-sequestrati-beni-per-200-milioni-euro/76105/

Panteros
17-12-10, 11: 51
Frode su quote CO2, perquisizioni
Operazione della GdF in mezza Italia

La guardia di finanza di Milano sta effettuando 150 perquisizioni nei confronti di società che, con transazioni fittizie di quote di emissione di gas serra, frodavano l'Iva per centinaia di milioni di euro. L'operazione è in corso in Lombardia, Veneto, Piemonte, Liguria, Toscana, Lazio, Campania, Abruzzo e Friuli-Venezia Giulia. I reati contestati sono truffa ai danni dello Stato, emissione di fatture false e riciclaggio.

L'operazione è coordinata dal procuratore aggiunto di Milano, Francesco Greco e dal pm Carlo Nocerino, e supportata anche da attività di cooperazione internazionale coordinate dal II Reparto del Comando Generale della GdF. Le società perquisite avrebbero posto in essere, attraverso transazioni fittizie di quote di emissione di gas a effetto serra, un'enorme frode fiscale in materia di IVA, pari a diverse centinaia di milioni di euro.

FONTE: Tgcom.it

Elite
22-12-10, 13: 48
Arrestato con l' accusa di usura. Il link: http://www.gds.it/gds/sezioni/notizie-brevi/dettaglio/articolo/gdsid/139641/

Elite
25-12-10, 17: 11
Comunque inseriscile, poi se non basta si fa proposta per ampliare...:)
E' bello sapere ciò che fanno i Colleghi in giro per l' Italia