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Visualizza Versione Completa : Servizi Difesa SpA - privatizzazione delle Forze Armate



bacioch
08-11-09, 19: 45
Nasce questo nuovo Ente(di proprieta'della Difesa)per lo sfruttamento commerciale dei vari marchi e loghi delle FA ,carabinieri compresi....
dovrebbe gestire le vendite delle strutture da dismettere,ed è probabile che nel prossimo futuro il personale civile e militare dal punto di vista stipendi,buste paga,ecc,dipenda da loro....

Chi avesse piacere di maggiori dettagli lo digiti sul motore di ricerca...

+marco+
08-11-09, 19: 58
Ho cercato notizie ma non mi è ben chiaro...alla fine qual è lo scopo?

bacioch
08-11-09, 20: 32
In teoria è una societa'per azioni che puo'sfruttare commercialmente i vari loghi delle FA detenendone il copyright(quindi vendita di magliette,cappellini,giacche,orologi,ma anche servizi di piatti,ecc) ed emettendo fatture(cosa che non possono fare le FA)....il ricavato dovrebbe tornare nelle casse della Difesa....e fin li tutto bene....
poi dovrebbe gestire il patrimonio immobiliare della Difesa con un ottica piu'portata al profitto....
leggendo lo statuto "parrebbe"che in futuro possa gestire anche la parte stipendi...
purtroppo le notizie ufficiali sono poche e davvero non so di piu'....

Erode
09-11-09, 13: 33
secondo me all'inizio cercherà di fare profitti per la Difesa, alla fine si trasformerà in una società col fine di rendere i soldati degli operai sottopagati senza sindacato....

briciolina
17-12-09, 15: 16
Se si privatizza tutto e' meglio

nicam
17-12-09, 15: 36
Se si privatizza tutto e' meglio

si è meglio cosi' mafia ,n'drangheta e camorra e chi più ne ha più ne metta si inseriscono anche qui e poi siamo completamente rovinati

Boris
17-12-09, 15: 37
Ma no, che schifo
la Difesa, la Giustizia, la Sicurezza interna sono tutti settori di matrice esclusivamente PUBBLICA, si tratta di settori di vitale importanza per lo Stato che deve gestirli nella totale trasparenza ed in nome della collettività
questa Difesa SpA mi sembra un ulteriore modo per "sfamare" gli amichetti di La Russa
magari significherà un bel pò di soldini a generali ed ex generali che passeranno per magia nel consiglio di amministrazione, eh?

Questi non dormono la notte per inculare questo Stato oramai allo sfascio.

Price89
17-12-09, 16: 15
Ma no, che schifo
la Difesa, la Giustizia, la Sicurezza interna sono tutti settori di matrice esclusivamente PUBBLICA, si tratta di settori di vitale importanza per lo Stato che deve gestirli nella totale trasparenza ed in nome della collettività
questa Difesa SpA mi sembra un ulteriore modo per "sfamare" gli amichetti di La Russa
magari significherà un bel pò di soldini a generali ed ex generali che passeranno per magia nel consiglio di amministrazione, eh?

Questi non dormono la notte per inculare questo Stato oramai allo sfascio.
Inoltre le forze armate, e di polizia, sono un simbolo dell'unità nazionale (almeno dovrebbero). Neanche negli Stati Uniti dove le F.A. sono pubbliche, nonostante alcuni servizi (non operativi), come avviene anche da noi (come i pasti delle mense), sono appaltati a privati, anche da se da un paio d'anni si affida, anche per servizi operativi a società militari private, come la discussa XE (ex Black Water). Lo stesso in altri paesi europei. Inizialmente è nata per la gestione del merchandising, con marchi forze armate,come fanno già le F.A. Americane. Bisogna ricordarsi dell'enorme patrimonio di strutture, alcune delle quali in dissuso, e terreni in mano alle singole forze armate, che fanno gola a molti, principalmente costruttori speculatori senza scruppoli, che il ministero cercà di vendere (come gli altri ministeri) per fare casa, e i ricavati verrebbero gestiti dalla Difesa Servizi S.P.A. Inoltre si vorrebbero vendere spazi delle livree di aerei e navi come spazi pubblicitari (:am054) e inoltre anche le apparazioni dei meteorologi della AM in R.A.I., quelli che si vedono a Uno Mattina e al TG-1, dovranno essere pagate, quindi potranno apparire anche nelle tv private (:D).

Quali sarebbero gli "ammiconi" di La Russa!?
La lobby degli armamenti?
Anche questo governo, come il precedente, non risolverà i problemi della "macchina difesa". Pensano più a privatizzare e spezzetare parti dall'apparato difesa al migliore offerente, con la giustificazione di portare soldi alle "striminizitto" bilancio della difesa, e si spendono milliardi euro per apparati bellici sofisticatissimi, come il caccia F-35, che sarebbe meglio spendere per migliorare il livello delle truppe.

Per me, come quelli precedenti, tra cui Previti (condanato per corruzione d'atti giudiziari), il ministro della difesa La Russa di difesa non capisce un tubo (va be ha i consulenti), dato che al fino 2008 non si è occupato di questioni militari (e un avvocato) ma solo delle questioni di partito e di sparare le classice battutone sulla sinistra, fa solo provvedimenti di facciata, come strada sicure e Naja Camp, e privatizzazioni, usa la questione afghanistan, la cui pianificazione spetta ai militari, come "foglia di fico" per nascondere i reali problemi, e non contrasta i tagli ingenti di Tremonti.

Molti di noi pensano che le privatizzazioni di parti della res pubblica(cosa pubblica) sia un bene, ma in realtà non è così dato che ai privati importa il guadagno non il bene dello stato, vedesi il caso SME. OT politico: la creazione della Difesa Servizi rientra in quel piano di privatizzazione di parti della res pubblica, ad esempio acqua e energia, giustificato con l'intendo d'incentivare lo sviluppo economico e migliorare l'efficenza.

capt.sparrow
17-12-09, 16: 29
L'idea è quella di costituire una società per azioni (?) per controllare e gestire il patrimonio immobiliare del Ministero della Difesa.
... Quindi gli appalti... Le commissioni... I programmi... E tutto quel poco che c'è rimasto da rapinare...
Un po' come, Poste spa... Ferrovie spa...
Fingono di non accorgersi che la difesa è un servizio primario dello Stato... Un servizio non demandabile... Un diritto assoluto del cittadino...
...Ma del resto dopo i mezzi in leasing... I mutui speciali che "forzano" i capitoli di spesa stabiliti dal Governo... I contratti "a progetto" di assunzione del personale...
C'e da aspettarsi ancora di peggio...

briciolina
17-12-09, 16: 33
Guarda che tutti questi contratti ad 1 anno VFP1 a 4 anni vfp4 comunque sono tipo contratti a progetto, contratti a scedenza

Eli113
18-12-09, 00: 27
Avere magliette con scritto carabinieri??? Bohhhhh sicuramente non Polizia di Stato!
Tranne se vogliono che gli scippi vengano fatti con quelle felpine...

Immagino la scena.... anzi no se no mi viene da piangere!

mib
18-12-09, 00: 51
Ma...t-shirt e felpe con scritto Polizia, Carabinieri, Folgore o marina Militare o quant'altro è da una vita che sono regolarmente in vendita. Io ne ho mezzo armadio pieno e non mi sono mai vergognato di andarci in giro tranquillamente, specie in estate.
Un lavoro di neanche un mese in Benin, l'ho fatto con la t-shirt e il cappellino originale della polizia italiana, in bella vista ;)

hdemy ambition
18-12-09, 14: 42
ma è possibile ke nn si parli di una cosa gravissima come questa??? ma il Parlamento che fa?? Dorme??
E' impensabile privatizzare un settore come quello della Difesa, che è per sua natura un interesse PUBBLICO. Trasformare la Difesa in spa significherebbe spostare il problema della difesa nazionale in mano a pochi dirigenti, che avrebbero certamente come obiettivo principale il guadagno.
Addirittura, la neo "società d'affari" si dovrà occupare anke di sponsorizzazioni: aerei, navi, carri armati serviranno per fare pubblicità. in che modo?? vendendo ad esempio gli spazi delle frecce tricolori per far comparire sulle ali il marchio di qualke azienda importante (dietro compenso ovviamente)!!
A me sembra folle e certamante una minaccia per quei valori che sino ad oggi credevo di trovare nelle FFAA, nn certo fondate sulle logiche di mercato!!

http://www.grnet.it/news/95-news/829-forze-armate-e-privatizzate.html

bacioch
18-12-09, 15: 27
Noto con dispiacere(ma non con stupore)che come al solito ci si limita ai titoloni estrapolate da testate che hanno ovviamente un duplice fine politico/commerciale....
e nessuno si da'la pena di documentarsi alla fonte....

7. Ai fini dell'attuazione del presente articolo, delle disposizioni introdotte o modificate dall'articolo 14-bis del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito con modificazioni dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, dell'articolo 26 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, nonché per lo svolgimento dell'attività negoziale diretta all'acquisizione di beni, servizi e prestazioni funzionali alle esigenze dell'Amministrazione della difesa e non direttamente correlate all'attività operativa delle Forze armate, 7. Ai fini dell'attuazione del presente articolo, delle disposizioni introdotte o modificate dall'articolo 14-bis del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito con modificazioni dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, dell'articolo 26 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, nonché per lo svolgimento dell'attività negoziale diretta all'acquisizione di beni, servizi e prestazioni funzionali alle esigenze dell'Amministrazione della difesa e non direttamente correlate all'attività operativa delle Forze armate, compresa l'Arma dei carabinieri,, da individuarsi con decreto del Ministro della difesa, è costituita la società per azioni denominata ''Difesa Servizi S.p.a.''..

(Tutta la pappardella è disponibile sul sito del Senato)

capt.sparrow
18-12-09, 15: 53
Per prima cosa, quando si affronta un argomento è buona norma almeno informarsi su ciò di cui stiamo parlando...
La leggina che prevede la nascita di Difesa spa... Non prevede, non contempla un cambiamento istituzionale del Ministero della Difesa... La Società per Azioni dovrà surrogare alcuni compiti che oggi sono affidati agli uffici di segretariato della Difesa, quelli che si occupano degli aspetti finanziari, di alcuni aspetti, della gestione del Ministero... In particolare... Quelli legati alla gestione del patrimonio immobiliare del Ministero.
Ora, non che ciò ci debba tranquillizzare... Tanti, troppi sono gli interrogativi che sorgono... Il primo sostanzialmente è quello di domandarsi del perchè si voglia sottrarre, ad alcuni uffici del Ministero, la competenza gestionale e dirigenziale di poste che potrebbero arrivare ad interessare anche settori strategici... Perchè, invece del potenziamento degli uffici che già si occupano di quelle cose, si sia preferito seguire la via della costituzione di una pseudo Società per Azioni... Fittizia in quanto le azioni sarebbero, a quanto pare, rigorosamente detenute dal Ministero... Perchè in ultima analisi si sia pensato di far nascere un nuovo "soggetto giuridico" esterno al Ministero, anche se controllato da questo....
Dovremo quindi aspettare di leggere l'atto costitutivo e l'oggetto sociale di detta società...Attenderne l'omologazione da parte del Tribunale nel quale verrà iscritta e vedere se "Società" e "pubblici Impiegati" e membri del Governo, abbiano rispettato e rispettino, nella fattispece suddetta, quanto disposto dall' Art 98 della Costituzione... -I pubblici impiegati sono al servizio esclusivo della Nazione...- e dall' art 97... - I pubblici uffici sono organizzati secondo disposizioni di legge, in modo che siano assicurati il buon andamento e l'imparzialità dell'amministrazione...-
Insomma... Al di là della fantasia del legislatore... Le leggi devono essere scritte nel rispetto della Costituzione... Altrimenti vengono abrogate.
Piuttosto... Il grave della situazione sarebbe rappresentato dal fatto che ci si impegni e si possa architettare un sistema che di fatto operi per svincolare certi uffici pubblici dalle loro responsabilità istituzionali...
Insomma... Le leggi repubblicane dovrebbero rappresentare la garanzia che lo Stato opera nell'interesse della Nazione... Non è previsto il caso che concorrano al suo sfascio.

Price89
18-12-09, 17: 15
Per prima cosa, quando si affronta un argomento è buona norma almeno informarsi su ciò di cui stiamo parlando...
La leggina che prevede la nascita di Difesa spa... Non prevede, non contempla un cambiamento istituzionale del Ministero della Difesa... La Società per Azioni dovrà surrogare alcuni compiti che oggi sono affidati agli uffici di segretariato della Difesa, quelli che si occupano degli aspetti finanziari, di alcuni aspetti, della gestione del Ministero... In particolare... Quelli legati alla gestione del patrimonio immobiliare del Ministero.
Ora, non che ciò ci debba tranquillizzare... Tanti, troppi sono gli interrogativi che sorgono... Il primo sostanzialmente è quello di domandarsi del perchè si voglia sottrarre, ad alcuni uffici del Ministero, la competenza gestionale e dirigenziale di poste che potrebbero arrivare ad interessare anche settori strategici... Perchè, invece del potenziamento degli uffici che già si occupano di quelle cose, si sia preferito seguire la via della costituzione di una pseudo Società per Azioni... Fittizia in quanto le azioni sarebbero, a quanto pare, rigorosamente detenute dal Ministero... Perchè in ultima analisi si sia pensato di far nascere un nuovo "soggetto giuridico" esterno al Ministero, anche se controllato da questo....
Dovremo quindi aspettare di leggere l'atto costitutivo e l'oggetto sociale di detta società...Attenderne l'omologazione da parte del Tribunale nel quale verrà iscritta e vedere se "Società" e "pubblici Impiegati" e membri del Governo, abbiano rispettato e rispettino, nella fattispece suddetta, quanto disposto dall' Art 98 della Costituzione... -I pubblici impiegati sono al servizio esclusivo della Nazione...- e dall' art 97... - I pubblici uffici sono organizzati secondo disposizioni di legge, in modo che siano assicurati il buon andamento e l'imparzialità dell'amministrazione...-
Insomma... Al di là della fantasia del legislatore... Le leggi devono essere scritte nel rispetto della Costituzione... Altrimenti vengono abrogate.
Piuttosto... Il grave della situazione sarebbe rappresentato dal fatto che ci si impegni e si possa architettare un sistema che di fatto operi per svincolare certi uffici pubblici dalle loro responsabilità istituzionali...
Insomma... Le leggi repubblicane dovrebbero rappresentare la garanzia che lo Stato opera nell'interesse della Nazione... Non è previsto il caso che concorrano al suo sfascio.
Buona analisi.
Riguardo i "possedimenti" immobiliari della difesa:
Non solo il ministero della difesa, possiede un vasto patrimonio. La vendità delle immobili dei ministeri spetta al ministero dell'economia delle finanze, che istituisce società apposite, e gestisce i guadagni, e decide se o meno passare i profitti, almeno una parte, alle case della difesa.

Hola
18-12-09, 18: 45
Sparrow mi permetto di azzardare una teoria al perchè il governo abbia deciso in tal senso.. credo che molto banalmente sia un gioco di bilanci..tutto il patrimonio che passerebbe a questa società non rientrerebbe direttamente nei costi del bilancio delle forze armate, ma di un'altra società..a fine anno al max lo stato registrerà l'utile o perdita derivanti da quella società ma non sarà mai come mantenere tutti quei costi che verranno passati..
Questa potrebbe essere una semplice soluzione al motivo di tale operazione..viene fatto anche tra privati..

Nautilus
18-12-09, 22: 00
Sinceramente, non ci vedo nulla di male. Forse cominceranno ad esserci più fondi....

Boris
18-12-09, 22: 40
Si, più fondi, certo, come no.

capt.sparrow
19-12-09, 10: 20
Sinceramente, non ci vedo nulla di male. Forse cominceranno ad esserci più fondi....

Quel suo candido "forse", in termini giuridici, la assolve da una più grave imputazione di "dolo" nelle sue considerazioni... Ma non la assolve da quella "colpa"... da quella "ingenuità" (per non chiamarla indifferenza o altro...) che (non si allarmi) impedisce a molti Italiani di vedere, nella necessità continua, da parte dei vertici di ricorrere continuamente a tutta una serie di "artifizi" appositamente per nascondere, mascherare, i propri fini reali...

A proposito di artifizi...
Tutte le volte che le cose... Invece di semplificarsi... Si complicano, è legittimo sospettare che venga posta in essere da "qualcuno" una attività ingannatoria, il cui fine è quello di indurre in errore "qualcun altro" appunto attraverso gli artifici e i conseguenti raggiri, con lo scopo di effettuare atti di disposizione patrimoniale che danneggiano una parte (i cittadini onesti?) a vantaggio di un'altra... (i disonesti) che opera, questa seconda, essenzialmente per procurarsi o procurare a qualcuno un profitto corrispondente al danno inferto agli altri... Le "ingenue" vittime.
Questi comportamenti sono ben descritti nel capitolo del C.P. che affronta i delitti contro il patrimonio... Mediante la frode... Il quale li definisce come:
-TRUFFA-

FRANCODUE
19-12-09, 12: 48
Personalmente non penso che le FF.AA. possano essere privatizzate.
Più Fondi ?.
Eccome, se adesso ci vogliono dieci soldati, poi c'è ne vorranno tre.
Logica del risparmio privatistico.:rotflmao:

nessuno_
19-12-09, 15: 28
Sono sempre favorevole alle privatizzazioni, in questo caso mi sembra che si privatizzino una serie di attività e non le ff.aa, anche perchè non vedo come queste ultime possano essere privatizzate.
La privatizzazione comunque comporta sempre una miglior gestione delle attività, si mandano all' esterno, al mondo civile, una serie di compiti che il pubblico sa di non poter compiere con la stessa efficienza (riduzione di costi ec...) che compierebbe lo Stato.
In questo caso mi sembra una scelta azzeccatissima, anche perchè la dismissione di numerosi beni dello Stato va fatta con attenzione ricavando il massimo possibile, e poi buttare giù quella o questa cosa permette anche uno snellimento dell' intera struttura.

Favorevole.

Price89
19-12-09, 17: 18
Sono sempre favorevole alle privatizzazioni, in questo caso mi sembra che si privatizzino una serie di attività e non le ff.aa, anche perchè non vedo come queste ultime possano essere privatizzate.
La privatizzazione comunque comporta sempre una miglior gestione delle attività, si mandano all' esterno, al mondo civile, una serie di compiti che il pubblico sa di non poter compiere con la stessa efficienza (riduzione di costi ec...) che compierebbe lo Stato.
In questo caso mi sembra una scelta azzeccatissima, anche perchè la dismissione di numerosi beni dello Stato va fatta con attenzione ricavando il massimo possibile, e poi buttare giù quella o questa cosa permette anche uno snellimento dell' intera struttura.
Favorevole.
Ai privati importa solo il mero PROFITTO.
Si partira dalla società per azioni alla privatizzazione di un parte della difesa.
Trovo, a mio avisso, vendere terreni e strutture delle forze armate, alcuni di prestigio, che farebbero gola a costruttori speculatori avidi.

capt.sparrow
19-12-09, 17: 28
Nessuno, cosa dice?
Padre perdona loro perchè non sanno quello che fanno... Ma sopratutto perchè non sanno evidentemente quello che dicono...

Scusi ma "Privatizzare" ha un significato... Il fatto illecito ne ha un altro...
Il Ministero della Difesa non è un soggetto Privato ma Pubblico... Per cui, che costituisca una SPA, di cui sarà l'unico azionista... A me sembra "privatizzare" un bel niente, se non un tentativo di sottrarre "alcuni" rapporti tra il Ministero, ( per mezzo della SPA) con entità (quelle si, rigorosamente private) al di fuori delle regole imposte dalle leggi (concorsi, appalti, aste, ecc...) per la gestione della cosa pubblica.

mib
19-12-09, 18: 40
Se privatizzare alcuni servizi per la difesa vorrà dire dare piu spazio anche ai civili, non posso che esserne contento perchè cio significherà piu spazio, piu lavoro e piu rispetto per gente come me, costretto a fare il mio lavoro all'estero, in paesi meno ipocriti senza sentirsi dare del "mercenario" come fosse una parolaccia (che per noi del settore non lo è affatto, malgrado cio che potrebbero pensare i benpensanti).
Riconoscere talenti e peculiarità è il primo passo, da parte di uno Sato o di un datore di lavoro, verso una seria politica del lavoro e il comparto difesa, anche al di fuori delle FF.AA nn dovrebbe esserne escluso.
Se io ho come unici grandi talenti quelli di saper sparare bene e saper guidare bene, mi dite voi cosa posso fare in italia se non le rapine alle banche o ai furgoni blindati? Con talenti come i miei, se si è "senza divisa" ti aspetta o la malavita o la il lavoro all'estero. Ho dovuto sceglier la seconda ma se lo stesso italiano darà in appalto alcuni servizi a dittte esterne, nascerà un fglorido mercato interno di ditte, magari fondate da miei colleghi, che si farano concorrenza negli appalti per i servizi alle FF.AA....e allora potrò metter a frutto per lo Stato cio che lo Stato (ovvero l'Esercito Italiano) mi ha insegnato venti anni fa.

Alex1990
19-12-09, 18: 41
Sono sempre favorevole alle privatizzazioni, in questo caso mi sembra che si privatizzino una serie di attività e non le ff.aa, anche perchè non vedo come queste ultime possano essere privatizzate.
La privatizzazione comunque comporta sempre una miglior gestione delle attività, si mandano all' esterno, al mondo civile, una serie di compiti che il pubblico sa di non poter compiere con la stessa efficienza (riduzione di costi ec...) che compierebbe lo Stato.
In questo caso mi sembra una scelta azzeccatissima, anche perchè la dismissione di numerosi beni dello Stato va fatta con attenzione ricavando il massimo possibile, e poi buttare giù quella o questa cosa permette anche uno snellimento dell' intera struttura.

Favorevole.

proprio quello che penso anche io. Lo Stato inizialmente gestiva di tutto e di più e il risultato in termini economici è stato pessimo...perdite e perdite.
Poi, finalmente abbiamo capito che " privatizzando" un servizio pubblico per esempio sotto la vigilanza dello Stato è qualcosa di molto più efficiente. Guardate per esempio le poste: Sotto lo stato miliardi e miliardi di perdite, una volta diventate Poste Italiane S.p.a. miliardi e miliardi di entrate. Chi ci guadagna? noi cittadini. Il ministero dell'economia ha il 70 % di azioni, quindi a chi vanno questi miliardi di entrate? A noi cittadini...attraverso beni e servizi. Quindi non è che privatizzare vuol dire che il padrone privato ci guadagna con un servizio che non dovrebbe essere suo.
Se riescono a tirare su qualche soldino per il ministero della difesa è qualcosa di positivo, così facendo non si privatizza un bel nulla. E magari dei soldi in più possono influenzare l'uscita di concorsi.
E' del tutto inappropriato dire privatizzare le ff.aa.

Price89
19-12-09, 18: 49
Ecco il Disegno di legge N. 1373

Art. 1.
(Tutela dei segni distintivi
delle Forze armate)

1. Le Forze armate, compresa l’Arma dei carabinieri, hanno il diritto all’uso esclusivo delle proprie denominazioni, dei propri stemmi, degli emblemi e di ogni altro segno distintivo.

2. Il Ministero della difesa può, anche avvalendosi della società di cui all’articolo 2, consentire l’uso, anche temporaneo, delle denominazioni, degli stemmi, degli emblemi e dei segni distintivi di cui al comma 1 mediante intese, concessioni, contratti stipulati ai sensi dell’articolo 26 del codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture, di cui al decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, e successive modificazioni, ovvero mediante altri atti giuridici previsti dalla legge, con soggetti pubblici o privati, nel rispetto delle finalità istituzionali e dell’immagine delle Forze armate.

3. Si applicano le disposizioni contenute negli articoli 124, 125 e 126 del codice della proprietà industriale di cui al decreto legislativo 10 febbraio 2005, n. 30, e successive modificazioni.

4. Salvo che il fatto costituisca più grave reato, chiunque fabbrica, vende, espone, adopera industrialmente ovvero utilizza, al fine di trarne profitto, le denominazioni, gli stemmi, gli emblemi e i marchi di cui al comma 1 in violazione delle disposizioni del presente articolo, è punito con la multa da 1.000 a 5.000 euro.
5. Le disposizioni contenute nel presente articolo non si applicano ai collezionisti e agli amatori che operano per finalità strettamente personali e non lucrative.
6. Con regolamenti da emanare ai sensi dell’articolo 17, comma 3, della legge 23 agosto 1988, n. 400, e successive modificazioni, sulla proposta del Ministro della difesa, di concerto con i Ministri dello sviluppo economico e dell’economia e delle finanze, sono individuati le denominazioni, gli stemmi, gli emblemi e gli altri segni distintivi di cui al comma 1, nonché le modalità attuative della presente legge.

Art. 2.
(Difesa Servizi Spa)

1. Ai fini dell’attuazione delle disposizioni introdotte o modificate dall’articolo 14-bis del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, dell’articolo 26 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, dello svolgimento dell’attività negoziale diretta all’acquisizione di beni, servizi e prestazioni funzionali alle esigenze dell’Amministrazione della difesa e non direttamente correlate all’attività operativa delle Forze armate, compresa l’Arma dei carabinieri, da individuarsi con decreto del Ministro della difesa, nonché dell’articolo 7 della legge 24 dicembre 1985, n. 808, è costituita la società per azioni denominata: «Difesa Servizi Spa», con sede in Roma.

2. Il capitale sociale della società di cui al comma 1 è stabilito in un milione di euro e i successivi eventuali aumenti del capitale sono determinati con decreto del Ministro della difesa che esercita i diritti dell’azionista, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze. Le azioni della società sono interamente sottoscritte dal Ministero della difesa e non possono formare oggetto di diritti a favore di terzi.

3. La società di cui al comma 1, che è posta sotto la vigilanza del Ministro della difesa ed opera secondo gli indirizzi strategici e i programmi stabiliti dal medesimo Ministero, ha ad oggetto la prestazione di servizi e lo svolgimento di attività strumentali e di supporto tecnico-Amministrativo in favore dell’amministrazione della difesa per lo svolgimento di compiti istituzionali di quest’ultima anche espletando, per il comparto sicurezza e difesa, le funzioni di centrale di committenza ai sensi dell’articolo 33 del codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture, di cui al decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163. La società può altresì assumere partecipazioni, detenere immobili ed esercitare ogni attività strumentale, connessa o accessoria ai suoi compiti istituzionali, nel rispetto della normativa nazionale e comunitaria in materia di affidamento a società a capitale interamente pubblico.

4. La società di cui al comma 1, nell’espletare le funzioni di centrale di committenza, utilizza i parametri di prezzo-qualità delle convenzioni di cui all’articolo 26, comma 1, della legge 23 dicembre 1999, n. 488, e successive modificazioni, come limiti massimi per l’acquisto di beni e servizi comparabili.

5. Lo statuto disciplina il funzionamento interno della società di cui al comma 1. Esso è approvato con decreto del Ministro della difesa, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge. È ammessa la delega dei poteri dell’organo amministrativo a un comitato esecutivo o a uno dei suoi membri. Con lo stesso decreto sono nominati i componenti del consiglio di amministrazione e del collegio sindacale per il primo periodo di durata in carica. I membri del consiglio di amministrazione possono essere tratti anche tra gli appartenenti alle Forze armate in servizio permanente. Le successive modifiche allo statuto e le nomine dei componenti degli organi sociali per i successivi periodi sono deliberate a norma del codice civile.

6. Ai fini di cui al comma 3, lo statuto prevede:
a) la proprietà esclusiva del Ministero della difesa del capitale sociale e il divieto esplicito di cedere le azioni o di costituire su di esse diritti a favore di terzi;
b) la nomina da parte del Ministro della difesa dell’intero consiglio di amministrazione e il suo assenso alla nomina dei dirigenti;
c) le modalità per l’esercizio del «controllo analogo» sulla società, nel rispetto dei princìpi del diritto europeo e della relativa giurisprudenza comunitaria;
d) le modalità per l’esercizio dei poteri di indirizzo e controllo sulla politica aziendale;
e) l’obbligo dell’esercizio della attività societaria in maniera prevalente in favore del Ministero della difesa;
f) il divieto di chiedere la quotazione in borsa o al mercato ristretto.


7. Gli utili netti della società di cui al comma 1 sono destinati a riserva, se non altrimenti determinato dall’organo amministrativo della società previa autorizzazione del Ministero vigilante. La società non può sciogliersi se non per legge.

8. La pubblicazione del decreto di cui al comma 5 nella Gazzetta Ufficiale tiene luogo degli adempimenti in materia di costituzione delle società previsti dalla normativa vigente.

9. Il rapporto di lavoro del personale dipendente della società è disciplinato dalle norme di diritto privato e dalla contrattazione collettiva.

10. Ai fini dell’applicazione del presente articolo, in deroga a quanto previsto dal comma 9 dell’articolo 23-bis del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, la società si avvale anche del personale militare e civile del Ministero della difesa, anche di livello non dirigenziale, in possesso di specifiche competenze in campo amministrativo e gestionale, da impiegarsi secondo le modalità previste dallo stesso articolo.

11. All’onere derivante dal presente articolo, pari a un milione di euro per l’anno 2009, si provvede mediante corrispondente riduzione, per l’anno 2009, della dotazione del Fondo per interventi strutturali di politica economica, di cui all’articolo 10, comma 5, del decreto-legge 29 novembre 2004, n. 282, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 dicembre 2004, n. 307.

Fonte:Senato (http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc=Ddlpres&leg=16&id=00395768&part=doc_dc-articolato_ddl-art_a2dss&parse=no)

capt.sparrow
19-12-09, 19: 11
...Difesa servizi spa
E' un "escamotage" per aggirare alcuni obblighi, quelli che un Ente pubblico ha e può superare soltanto attraverso procedure trasparenti ( per modo di dire) quali appalti e concorsi...
Ora... questo passaggio della legge è molto, molto ambiguo:
-...ha ad oggetto la prestazione di servizi e lo svolgimento di attività strumentali e di supporto tecnico-Amministrativo in favore dell’amministrazione della difesa per lo svolgimento di compiti istituzionali di quest’ultima anche espletando, per il comparto sicurezza e difesa, le funzioni di centrale di committenza...-
In quanto non prevede niente che il Ministero non potesse già fare da Ente pubblico senza camuffarsi da soggetto privato...
Sapete leggere?

Andrea531.
19-12-09, 19: 25
Ma come!?
Il pubblico per eccellenza che diventa privato? :(

erpatacca
19-12-09, 19: 28
nel 1985 mi sono arruolato e per circa quattro anni sono stato un soldato in uniforme, dalla scuola sottufficiali ai paracadutisti, con l'idea e gli ideali anche politici del "credo" militare, "onore e fedeltà" e tutte le altre classiche icone del militare di carriera fedele servitore dello Stato, che ho servito forse meno ciecamente anche una volta dismessa l'uniforme

25 anni fa i materiali erano ancora scarsini o provenienti dalle forniture post seconda guerra mondiale ovvero dai residui americani della guerra del Viet-Nam, ricordo che chi aveva il "cinturone americano" ne andava fiero rispetto al gibernaggio classico che puzzava ancora di "Don"

noi paracadutisti avevamo gli scarponi da lancio e ne andavamo molto fieri contro gli anfibi da fante, li allacciavamo in un modo particolare ed ancora oggi incontro degli ex parà che allacciano tutte le scarpe allo stesso modo, ci riconosciamo così sui treni o passeggiando rischiando di sembrare dei vecchi nostalgici

oggi è tutto cambiato, i materiali sono hi-tech ed i soldati molto professionalizzati ad ogni livello, i marmittoni non esistono più, al massimo troviamo ancora una truppa volontaria di scarsa qualità ma di elevato spirito operativo, sui quali l'investimento è modesto e pari all'impiego loro affidato

la Difesa è diventata una risorsa importante, la partecipazione alle missioni internazionali ha sviluppato un settore economico che fa da traino per altri investimenti, una sorta di punta di lancia nei teatri bellici e post bellici che tutela molti interessi

il ministro della Difesa La Russa da qualche tempo sta tentando di inserire un programma di privatizzazione all'interno delle FF.AA., con la creazione di una società per azioni, la "Difesa Servizi spa", che attualmente sta passando in sordina nell'attuale finanziaria, senza grandi possibilità di contrasto da parte dell'opposizione attesi i colpi tecnici di fiducia con cui opera questa maggioranza

sostanzialmente la privatizzazione non sarebbe una idea malvagia, con competenti amministratori in grado di ottimizzare le risorse e risparmiare sulle spese folli, ma merita una attenta ed approfondita valutazione laddove questo avviene all'interno di un settore delicatissimo dello Stato, quello della Difesa appunto

una volta durante i servizi d'ispezione alla porta carraia delle caserme poteva capitare di beccare il vecchio maresciallo di cucina che si fregava le forme di parmigiano, oppure c'era chi faceva il pieno alla macchina in caserma, ovvero qualche fornitura gonfiata o la mitica "unione militare" che ti vendeva di tutto a rate, parallelamente c'erano le industrie della Difesa che facevano i grandi affari, armi, missili, mezzi etc. etc. con i normali livelli d'inquinamento ed i magna magna, comunque fisiologici

oggi rischiamo che tutto il sistema della Difesa passi in mano ai privati, con dei consigli di amministrazione pilotati, capaci di condizionare il sistema militare in toto, perchè anche se non agiranno sulle competenze prettamente operative e d'istituto potranno farlo agendo sui mezzi, sui materiali, sulle risorse indispensabili per far funzionare un reparto operativo, privilegiandone alcuni e portandone alla lisca altri

i miei amici paracadutisti della Folgore hanno già presentato il conto dei propri morti e del sacrificio che hanno offerto negli ultimi dieci anni nei vari teatri ad elevato rischio, compreso la guerra che combattono a fianco degli americani in Afghanistan; abbiamo già dei generali che dominano i servizi segreti nella direzioni di divisioni meno conosciute che poi sono quelle che smuovono il servizio stesso, per quanto sotto organico di agenti all'estero e costretti ad avvalersi dell'intelligence di forza armata, dalle cellule del G2 agli altri reparti per poter produrre dei report degni di nota al governo

assisteremo perciò alla "ottimizzazione" delle risorse, apparentemente giuste rispetto alla dispersione di denaro e competenze, ma a quale prezzo per la Democrazia potremo chiederci e forse dovremmo iniziare a farlo sul serio perchè questo governo sta pian piano concretizzando qualcosa di pericoloso in ogni aspetto cruciale della vita del paese

guardate che i militari sono una risorsa importante per la nostra libertà che paradossalmente non sono affatto liberi, ma sono anche un minaccia per la stessa nostra libertà quando lo strumento militare è gestito da mire autoritarie

nulla di golpistico perchè non funzionerebbe in Italia, basta dominare tutto il sistema coi soldi, con la gestione, con la possibilità di elevare o meno l'attività di un reparto per condizionarne l'operatività; provate a chiedervi perchè i poliziotti debbono pagarsi il pieno alle auto di servizio per pedinare i mafiosi, oppure perchè debbono comprare da noi consulenti privati le microspie facendo una colletta fra colleghi quando non gliele regaliamo per puro spirito di giustizia, magari quelle meno moderne ma sempre utilissime; ricordo che un nucleo di PG della GdF venne nel mio ufficio qualche anno fa per fare una operazione di penetrazione e monitoraggio con sistemi che gli cedemmo gratis compreso il piazzamento nell'auto dell'attenzionato

chi gestisce i soldi gestisce una guerra ed i soldi in Italia hanno sempre avuto una gestione ambigua, clientelare, massonica e non di rado mafiosa

l'idea di una società che si chiama "Difesa Servizi spa" che possa prendere in mano l'amministrazione delle FF.AA. è inquietante, non solo per la cooptazione dei generali pronti a diventare consulenti e consiglieri, oppure per lo sviluppo di competenze operative da parte degli ufficiali e dei sottufficiali che non vorranno più restare vincolati al mero stipendio ministeriale quando hanno ed avranno la possibilità di creare società per vendere i propri servizi a caro prezzo, specialmente in campo tecnico scientifico; negli Stati Uniti qualcosa di simile esiste ma ha un controllo ben diverso dal nostro, limitando i grandi danni che comunque fanno lo stesso

inoltre non dimentichiamo che la Difesa lavora se ci sono le guerre da riappacificare, ma non lavora solo il soldato "di pace" che materialmente va a prendersi le bombe e magari ci lascia le penne per comprarsi casa, lavorano anche quelle risorse post belliche dall'energia alle comunicazioni e così via; per cui è ipotizzabile che per mantenere un nutrito numero di economie che vivono di Difesa sia indispensabile nutrire le guerre, come già avviene da tempo d'altronde, niente di nuovo all'orizzonte

il pericolo grande lo vivremo in Italia, ove avremo dei carabinieri sempre meno liberi, dei soldati sempre più presenti in strada, dei soggetti che se fino a ieri rispondevano allo Stato (noi) d'ora in poi risponderanno al consiglio d'amministrazione (loro) scelto tout court dal ministro stesso e dai suoi accoliti

non ho sindromi complottistiche, ma ho l'esperienza necessaria per dire che tutto questo non mi piace affatto, il nostro paese non è l'America, è troppo piccolo per consegnare il sistema Difesa in mano a dei privati privilegiati sui quali ignoriamo ogni cosa, se non che proverranno da ambienti destrorsi o paramilitari, oppure scopriremo che il mafioso affitta le microspie ai carabinieri, e questo è già avvenuto e fortunatamente scoperto, grazie anche ai consulenti privati

meditate gente meditate perchè a quanto pare dove non si riforma si privatizza....

Fabio Piselli

mib
20-12-09, 01: 26
25 anni fa i materiali erano ancora scarsini o provenienti dalle forniture post seconda guerra mondiale ovvero dai residui americani della guerra del Viet-Nam, ricordo che chi aveva il "cinturone americano" ne andava fiero rispetto al gibernaggio classico che puzzava ancora di "Don"

noi paracadutisti avevamo gli scarponi da lancio e ne andavamo molto fieri contro gli anfibi da fante, li allacciavamo in un modo particolare ed ancora oggi incontro degli ex parà che allacciano tutte le scarpe allo stesso modo, ci riconosciamo così sui treni o passeggiando rischiando di sembrare dei vecchi nostalgici

una volta durante i servizi d'ispezione alla porta carraia delle caserme poteva capitare di beccare il vecchio maresciallo di cucina che si fregava le forme di parmigiano, oppure c'era chi faceva il pieno alla macchina in caserma


Che bei tempi, e come me li ricordo bene!! Io avevo degli stivaletti da lagunare, sembravano le scarpette sportive della sportive ma verdine e alte fino a metà stinco e con la suola nera e tacchettata: una meraviglia (che nn ho mai piu trovato in giro). Stessa cosa per il cinturone americano (comodissimo) o il piccolo baschettino spagnolo. E ancora oggi mi allaccio le scarpe (che siano i mocassini, le scarpette sportive o gli scarponici) "a quadrilatero" come facevo con gli anfibi durante gli anni nell'EI.
Mi ricordo dei materiali scadenti o cmq anacronisticamente risibili, o anche dei marescialli trafficoni (specie cucina e minuto mantenimento)
Bei tempi mi hai fatto ricordare, grazie!!

Scusate l'OT

Erode
20-12-09, 12: 17
nel 1985 mi sono arruolato e per circa quattro anni sono stato un soldato in uniforme, dalla scuola sottufficiali ai paracadutisti, con l'idea e gli ideali anche politici del "credo" militare, "onore e fedeltà" e tutte le altre classiche icone del militare di carriera fedele servitore dello Stato, che ho servito forse meno ciecamente anche una volta dismessa l'uniforme

25 anni fa i materiali erano ancora scarsini o provenienti dalle forniture post seconda guerra mondiale ovvero dai residui americani della guerra del Viet-Nam, ricordo che chi aveva il "cinturone americano" ne andava fiero rispetto al gibernaggio classico che puzzava ancora di "Don"

noi paracadutisti avevamo gli scarponi da lancio e ne andavamo molto fieri contro gli anfibi da fante, li allacciavamo in un modo particolare ed ancora oggi incontro degli ex parà che allacciano tutte le scarpe allo stesso modo, ci riconosciamo così sui treni o passeggiando rischiando di sembrare dei vecchi nostalgici

oggi è tutto cambiato, i materiali sono hi-tech ed i soldati molto professionalizzati ad ogni livello, i marmittoni non esistono più, al massimo troviamo ancora una truppa volontaria di scarsa qualità ma di elevato spirito operativo, sui quali l'investimento è modesto e pari all'impiego loro affidato

la Difesa è diventata una risorsa importante, la partecipazione alle missioni internazionali ha sviluppato un settore economico che fa da traino per altri investimenti, una sorta di punta di lancia nei teatri bellici e post bellici che tutela molti interessi

il ministro della Difesa La Russa da qualche tempo sta tentando di inserire un programma di privatizzazione all'interno delle FF.AA., con la creazione di una società per azioni, la "Difesa Servizi spa", che attualmente sta passando in sordina nell'attuale finanziaria, senza grandi possibilità di contrasto da parte dell'opposizione attesi i colpi tecnici di fiducia con cui opera questa maggioranza

sostanzialmente la privatizzazione non sarebbe una idea malvagia, con competenti amministratori in grado di ottimizzare le risorse e risparmiare sulle spese folli, ma merita una attenta ed approfondita valutazione laddove questo avviene all'interno di un settore delicatissimo dello Stato, quello della Difesa appunto

una volta durante i servizi d'ispezione alla porta carraia delle caserme poteva capitare di beccare il vecchio maresciallo di cucina che si fregava le forme di parmigiano, oppure c'era chi faceva il pieno alla macchina in caserma, ovvero qualche fornitura gonfiata o la mitica "unione militare" che ti vendeva di tutto a rate, parallelamente c'erano le industrie della Difesa che facevano i grandi affari, armi, missili, mezzi etc. etc. con i normali livelli d'inquinamento ed i magna magna, comunque fisiologici

oggi rischiamo che tutto il sistema della Difesa passi in mano ai privati, con dei consigli di amministrazione pilotati, capaci di condizionare il sistema militare in toto, perchè anche se non agiranno sulle competenze prettamente operative e d'istituto potranno farlo agendo sui mezzi, sui materiali, sulle risorse indispensabili per far funzionare un reparto operativo, privilegiandone alcuni e portandone alla lisca altri

i miei amici paracadutisti della Folgore hanno già presentato il conto dei propri morti e del sacrificio che hanno offerto negli ultimi dieci anni nei vari teatri ad elevato rischio, compreso la guerra che combattono a fianco degli americani in Afghanistan; abbiamo già dei generali che dominano i servizi segreti nella direzioni di divisioni meno conosciute che poi sono quelle che smuovono il servizio stesso, per quanto sotto organico di agenti all'estero e costretti ad avvalersi dell'intelligence di forza armata, dalle cellule del G2 agli altri reparti per poter produrre dei report degni di nota al governo

assisteremo perciò alla "ottimizzazione" delle risorse, apparentemente giuste rispetto alla dispersione di denaro e competenze, ma a quale prezzo per la Democrazia potremo chiederci e forse dovremmo iniziare a farlo sul serio perchè questo governo sta pian piano concretizzando qualcosa di pericoloso in ogni aspetto cruciale della vita del paese

guardate che i militari sono una risorsa importante per la nostra libertà che paradossalmente non sono affatto liberi, ma sono anche un minaccia per la stessa nostra libertà quando lo strumento militare è gestito da mire autoritarie

nulla di golpistico perchè non funzionerebbe in Italia, basta dominare tutto il sistema coi soldi, con la gestione, con la possibilità di elevare o meno l'attività di un reparto per condizionarne l'operatività; provate a chiedervi perchè i poliziotti debbono pagarsi il pieno alle auto di servizio per pedinare i mafiosi, oppure perchè debbono comprare da noi consulenti privati le microspie facendo una colletta fra colleghi quando non gliele regaliamo per puro spirito di giustizia, magari quelle meno moderne ma sempre utilissime; ricordo che un nucleo di PG della GdF venne nel mio ufficio qualche anno fa per fare una operazione di penetrazione e monitoraggio con sistemi che gli cedemmo gratis compreso il piazzamento nell'auto dell'attenzionato

chi gestisce i soldi gestisce una guerra ed i soldi in Italia hanno sempre avuto una gestione ambigua, clientelare, massonica e non di rado mafiosa

l'idea di una società che si chiama "Difesa Servizi spa" che possa prendere in mano l'amministrazione delle FF.AA. è inquietante, non solo per la cooptazione dei generali pronti a diventare consulenti e consiglieri, oppure per lo sviluppo di competenze operative da parte degli ufficiali e dei sottufficiali che non vorranno più restare vincolati al mero stipendio ministeriale quando hanno ed avranno la possibilità di creare società per vendere i propri servizi a caro prezzo, specialmente in campo tecnico scientifico; negli Stati Uniti qualcosa di simile esiste ma ha un controllo ben diverso dal nostro, limitando i grandi danni che comunque fanno lo stesso

inoltre non dimentichiamo che la Difesa lavora se ci sono le guerre da riappacificare, ma non lavora solo il soldato "di pace" che materialmente va a prendersi le bombe e magari ci lascia le penne per comprarsi casa, lavorano anche quelle risorse post belliche dall'energia alle comunicazioni e così via; per cui è ipotizzabile che per mantenere un nutrito numero di economie che vivono di Difesa sia indispensabile nutrire le guerre, come già avviene da tempo d'altronde, niente di nuovo all'orizzonte

il pericolo grande lo vivremo in Italia, ove avremo dei carabinieri sempre meno liberi, dei soldati sempre più presenti in strada, dei soggetti che se fino a ieri rispondevano allo Stato (noi) d'ora in poi risponderanno al consiglio d'amministrazione (loro) scelto tout court dal ministro stesso e dai suoi accoliti

non ho sindromi complottistiche, ma ho l'esperienza necessaria per dire che tutto questo non mi piace affatto, il nostro paese non è l'America, è troppo piccolo per consegnare il sistema Difesa in mano a dei privati privilegiati sui quali ignoriamo ogni cosa, se non che proverranno da ambienti destrorsi o paramilitari, oppure scopriremo che il mafioso affitta le microspie ai carabinieri, e questo è già avvenuto e fortunatamente scoperto, grazie anche ai consulenti privati

meditate gente meditate perchè a quanto pare dove non si riforma si privatizza....

Fabio Piselli

ho letto solo ora questo post e non posso non quotare!!!...privatizzare i servizi della difesa è veramente ed estremamente inquietante....

erpatacca
20-12-09, 14: 24
Non so se alla fine, nascosta tra le righe cavillose della finanziaria appena approvata a colpi di fiducia, ci fosse la brillante idea del ministro per la guerra la russa: privatizzare le spese di gestione dell’esercito. Io sono malfidata, e pensando tutto il peggio di questo governo sarei pronta a credere che a breve avremo l’Esercito S.P.A.

Come ogni privatizzazione italiana che si rispetti, nessuna trasparenza e molte imposizioni, a partire dal potere decisionale dello stesso ministro in merito alla spartizione di un intero ministero, e nemmeno uno qualunque. In sintesi, le forze armate italiane – la potente macchina bellica a difesa dello stato – diventerà una società privata e come tale avrà come unico obiettivo il profitto.



Lo scopo ultimo di questa lucida follia è infatti consentire una spesa annuale intorno ai 5 miliardi di euro, senza l’intervento parlamentare, e in più il modo in cui è stata studiata, permetterà di annientare la volontà e il dissenso popolare, attribuendo all’esercito compiti specifici anche nella gestione del settore energetico. Il progetto golpistico infatti, prevede di cedere non solo la gestione delle forze armate, ma di tutto il patrimonio immobiliare che passerebbe ai privati mantenendo le prerogative delle zone militari, nelle quale in piena logica “della casa della libertà” si potrà fare un po’ come ***** gli pare. Non sappiamo dove mettere una centrale nucleare? Montiamola a Teulada, o al Salto di Quirra. Un termovalorizzatore per cui i cittadini del partito del No protestano? Facciamola nella caserma dei Carabinieri.

Questo ovviamente è solo uno dei pericoli più tangibili dell’ultima geniale trovata per lo smantellamento dello stato, perché come ogni cosa italica, nulla è chiaro e ben definito. Né la composizione del consiglio d’amministrazione dell’Esercito, né quali siano le reali competenze. Quel che è certo è l’utilizzo delle sponsorizzazioni in campo militare. C’è chi già si figura l’utilizzo delle frecce tricolori a scopi pubblicitari, che ne so? Magari le frecce tricolori utilizzate per messaggi pubblicitari da scrivere in cielo; ma perché non marchiare le bombe da lanciare in Afghanistan con: “Questa bomba ti è stata offerta da Divani e Sofà?” Magari le macchine dei Carabinieri potranno utilizzare il display a scorrimento sul tettuccio: “Rallentare… Hai la diarrea? Imodium … Pericolo Incidente … Rallentare … Mangiato pesante?...”

Ironia a parte, mi pare chiaro che ormai il popolo, il paese, la democrazia, la libertà, i diritti e persino i doveri dello stato, siano cose sorpassate. Il paese azienda inizia ad assumere una forma più inquietante di quella che qualunque teoria fantasiosa avrebbe mai potuto immaginare. Sono gli ultimi colpi per lo smantellamento definitivo dello stato. Fare danaro è l’unico scopo di questo governo. Persino gente come Craxi e De Lorenzo appaiono oggi dilettanti ladri di polli, al confronto di questi veri criminali.

Auguri, eh.

Rita Pani (Apolide)

erpatacca
20-12-09, 14: 25
Tutta la gestione della Difesa passa in mano a una società per azioni. Che spenderà oltre 3 miliardi l'anno agli ordini di La Russa. Così un ministero smette di essere pubblico. Le forze armate italiane smettono di essere gestite dallo Stato e diventano una società per azioni. Uno scherzo? Un golpe? No: è una legge, che diventerà esecutiva nel giro di poche settimane. La rivoluzione è nascosta tra i cavilli della Finanziaria, che marcia veloce a colpi di fiducia soffocando qualunque dibattito parlamentare. Così, in un assordante silenzio, tutte le spese della Difesa diventeranno un affare privato, nelle mani di un consiglio d'amministrazione e di dirigenti scelti soltanto dal ministro in carica, senza controllo del Parlamento, senza trasparenza. La privatizzazione di un intero ministero passa inosservata mentre introduce un principio senza precedenti. Che pochi parlamentari dell'opposizione leggono chiaramente come la prova generale di un disegno molto più ampio: lo smantellamento dello Stato. "Ora si comincia dalla Difesa, poi si potranno applicare le stesse regole alla Sanità, all'Istruzione, alla Giustizia: non saranno più amministrazione pubblica, ma società d'affari", chiosa il senatore pd Gianpiero Scanu. Stiamo parlando di Difesa Servizi Spa, una creatura fortissimamente voluta da Ignazio La Russa e dal sottosegretario Guido Crosetto: una società per azioni, con le quote interamente in mano al ministero e otto consiglieri d'amministrazione scelti dal ministro, che avrà anche l'ultima parola sulla nomina dei dirigenti. Questa holding potrà spendere ogni anno tra i 3 e i 5 miliardi di euro senza rispondere al Parlamento o ad organismi neutrali. In più si metterà nel portafogli un patrimonio di immobili 'da valorizzare' pari a 4 miliardi. Sono cifre imponenti, un fatturato da multinazionale che passa di colpo dalle regole della pubblica amministrazione a quelle del mondo privato. Ma questa Spa avrà altre prerogative abbastanza singolari. Ed elettrizzanti. Potrà costruire centrali energetiche d'ogni tipo sfuggendo alle autorizzazioni degli enti locali: dal nucleare ai termovalorizzatori, nelle basi e nelle caserme privatizzate sarà possibile piazzare di tutto. Bruciare spazzatura o installare reattori atomici? Signorsì! Segreto militare e interesse economico si sposeranno, cancellando ogni parere delle comunità e ogni ruolo degli enti locali. Comuni, province e regioni resteranno fuori dai reticolati con la scritta 'zona militare', utilizzati in futuro per difendere ricchi business. Infine, la Spa si occuperà di 'sponsorizzazioni'. Altro termine vago. Si useranno caccia, incrociatori e carri armati per fare pubblicità? Qualunque ditta è pronta a investire per comparire sulle ali delle Frecce Tricolori, che finora hanno solo propagandato l'immagine della Nazione. Ma ci saranno consigli per gli acquisti sulle fiancate della nuova portaerei Cavour o sugli stendardi dei reparti che sfilano il 2 giugno in diretta tv?

Lo scippo. Quali saranno i reali poteri della Spa non è chiaro: le regole verranno stabilite da un decreto di La Russa. Perché dopo oltre un anno di dibattiti, il parto è avvenuto con un raid notturno che ha inserito cinque articoletti nella Finanziaria. "In diciotto mesi la maggioranza non ha mai voluto confrontarsi. Noi abbiamo tentato il dialogo fino all'ultimo, loro hanno fatto un blitz per imporre la riforma", spiega Rosa Villecco Calipari, capogruppo Pd in commissione Difesa: "I tagli alla Difesa sono un dato oggettivo, dovevano essere la premessa per cercare punti di convergenza. La tutela dello Stato non può avere differenze politiche, invece la destra ha tenuto una posizione di scontro fino a questo scippo inserito nella Finanziaria".

Non si capisce nemmeno quanti soldi verranno manovrati dalla holding. Difesa Servizi gestirà tutte le forniture tranne gli armamenti, che rimarranno nelle competenze degli Stati maggiori. Ma cosa si intende per armamenti? Di sicuro cannoni, missili, caccia e incrociatori. E gli elicotteri? E i camion? E i radar e i sistemi elettronici? Quest'ultima voce ormai rappresenta la fetta più consistente dei bilanci, perché anche il singolo paracadutista si porta addosso una serie di congegni costosissimi. La definizione di questo confine permetterà anche di capire se questa privatizzazione può configurare un futuro ancora più inquietante: una sorta di duopolio bellico. Finmeccanica, holding a controllo statale che ingaggia legioni di ex generali, oggi vende circa il 60 per cento dei sistemi delle forze armate. E a comprarli sarà un'altra spa: due entità alimentate con soldi pubblici che fanno affari privati. Con burattinai politici che ne scelgono gli amministratori. All'orizzonte sembra incarnarsi un mostro a due teste che resuscita gli slogan degli anni Settanta. Ricordate? 'L'imperialismo del complesso industriale-militare'. Un fantasma che improvvisamente si materializza nell'opera del governo Berlusconi.

Gli immobili. Questa Finanziaria in realtà realizza un altro dei sogni rivoluzionari: l'assalto alle caserme. È una corsa agli immobili della Difesa per fare cassa, sotto la protezione di una cortina fumogena. La vera battaglia è quella per espugnare un patrimonio sterminato: edifici che valgono oro nel centro di Roma, Milano, Bologna, Firenze, Torino, Venezia. Un'altra catena di fortezze, poligoni, torri e isole in località di grande fascino che va dalle Alpi alla Sicilia. Da dieci anni si cerca di trovare acquirenti, con scarsi risultati: dei 345 beni ex militari messi all'asta dal governo Prodi, il Demanio è riuscito a piazzarne solo otto. Adesso, dopo un lungo braccio di ferro tra La Russa e Tremonti, si sta per scatenare l'attacco finale. Con una sola certezza: i militari verranno sconfitti, mentre sono molti a pensare che a vincere sarà solo la speculazione. All'inizio Difesa Servizi doveva occuparsi anche della vendita degli edifici: la nascente spa a giugno si è presentata alla Borsa immobiliare di Cannes con tanto di brochure per magnificare il suo catalogo. Qualche perla? L'isola di Palmaria, di fronte a Portovenere, gioiello del Golfo dei Poeti affacciato sulle scogliere delle Cinque Terre. L'arsenale di Venezia, con ampi volumi e architetture suggestive, e un castello circondato dalla Laguna. La roccaforte nell'angolo più bello di Siracusa, pronta a diventare albergo e yacht club. La Macao, un complesso gigantesco con tanto di eliporto nel cuore di Roma, palazzi a Prati e ai piedi dei Parioli. Aree senza prezzo in via Monti incastonate nel centro di Milano. Ma il dicastero di Tremonti ha puntato i piedi: proprietà e vendita restano al Tesoro, che le affiderà a società esterne. Con un doppio benefit, secondo le valutazioni del Pd, per renderle ancora più appetibili. Chi compra, potrà aumentare la cubatura di un terzo. E avrà bisogno solo del permesso del Comune: Provincia e Regione vengono tagliate fuori, aprendo la strada a progetti lampo. Questo banchetto prevede che metà dell'incasso vada allo Stato; ai municipi andrà dal 20 al 30 per cento; il resto ai militari. Difesa Servizi però intanto può 'valorizzare' i beni. Come? Non viene precisato. In attesa della cessione, potrà forse affittarli o darli in concessione come alberghi, uffici o parcheggi.

Intanto però gli appetiti si stanno scatenando. E fette della torta finiscono in pasto alle amministrazioni amiche. Con giochi di finanza creativa. A Gianni Alemanno per Roma Capitale sono state concesse caserme per oltre mezzo miliardo di euro. O meglio, il loro valore cash: il Tesoro anticiperà i quattrini, da recuperare con la vendita degli scrigni di viale Angelico, Castro Pretorio, via Guido Reni e di un paio di fortezze ottocentesche ormai inglobate dalla metropoli. Qualcosa di simile potrebbe essere regalato a Letizia Moratti, per lenire il vuoto nelle casse dell'Expo: un bel pacco dono di camerate e magazzini con vista sul Duomo. "Così le logiche diventano altre: non c'è più tutela del bene pubblico ma l'esternalizzare fondi e beni pubblici attraverso norme privatistiche", dichiara Rosa Calipari Villecco, sottolineando l'assenza di magistrati della Corte dei conti o altre figure di garanzia nella nuova spa. Un anno fa i militari avevano manifestato insofferenza per questa disfatta edizilia. Il capo di Stato maggiore Vincenzo Camporini aveva fatto presente che era stato ceduto un tesoro da un miliardo e mezzo di euro senza "adeguato contraccambio". Oggi, come spiega l'onorevole Calipari, "non si sa nemmeno tra quanti anni le forze armate riceveranno i profitti delle vendite". Eppure i generali tacciono. Una volta ai soldati veniva insegnato 'Credere, obbedire, combattere'; adesso il motto della Difesa privatizzata è 'economicità, efficienza, produttività'. La regola dell'obbedienza è rimasta però salda. E con i tagli al bilancio imposti da Tremonti - in un trennio oltre 2,5 miliardi in meno - anche gli spiccioli della nuova holding diventano vitali per tirare avanti e garantire l'efficienza di missioni ad alto rischio, Afghanistan in testa.

Business con logo. Di sicuro, Difesa Servizi Spa sfrutterà le royalties sui marchi delle forze armate. Un business ghiotto. Il brand di maggiore successo è quello dell'Aeronautica. Felpe, t-shirt, giubbotti e persino caschi con il simbolo delle Frecce Tricolori spopolano con un mercato che non conosce distinzioni d'età e di orientamento politico. Anche l'Esercito si è mosso sulla scia: sono stati aperti persino negozi monomarca, con zaini e tute che sfoggiano i simboli dei corpi d'élite. Finora gli Stati maggiori barattavano l'uso degli stemmi con compensazioni in servizi: restauri di caserme, costruzione di palestre. D'ora in poi, invece, i loghi saranno venduti a vantaggio della Spa. Questo è l'unico punto chiaro della legge, che introduce sanzioni per le mimetiche senza licenza commerciale: anche 5 mila euro di multa. "La questione delle sponsorizzazioni è una foglia di fico per coprire altre vergogne. Tanto più che alla difesa vanno solo briciole", taglia corto il senatore Scanu. E trasformare il prestigio delle bandiere in denaro, però, non richiedeva la privatizzazione. La Marina ha appena pubblicato sui giornali un bando per mettere all'asta lo sfruttamento della sua insegna: si parte da 150 mila euro l'anno. Con molta trasparenza e senza foraggiare il cda scelto dal ministro di turno.

Gli immobili. Questa Finanziaria in realtà realizza un altro dei sogni rivoluzionari: l'assalto alle caserme. È una corsa agli immobili della Difesa per fare cassa, sotto la protezione di una cortina fumogena. La vera battaglia è quella per espugnare un patrimonio sterminato: edifici che valgono oro nel centro di Roma, Milano, Bologna, Firenze, Torino, Venezia. Un'altra catena di fortezze, poligoni, torri e isole in località di grande fascino che va dalle Alpi alla Sicilia. Da dieci anni si cerca di trovare acquirenti, con scarsi risultati: dei 345 beni ex militari messi all'asta dal governo Prodi, il Demanio è riuscito a piazzarne solo otto. Adesso, dopo un lungo braccio di ferro tra La Russa e Tremonti, si sta per scatenare l'attacco finale. Con una sola certezza: i militari verranno sconfitti, mentre sono molti a pensare che a vincere sarà solo la speculazione. All'inizio Difesa Servizi doveva occuparsi anche della vendita degli edifici: la nascente spa a giugno si è presentata alla Borsa immobiliare di Cannes con tanto di brochure per magnificare il suo catalogo. Qualche perla? L'isola di Palmaria, di fronte a Portovenere, gioiello del Golfo dei Poeti affacciato sulle scogliere delle Cinque Terre. L'arsenale di Venezia, con ampi volumi e architetture suggestive, e un castello circondato dalla Laguna. La roccaforte nell'angolo più bello di Siracusa, pronta a diventare albergo e yacht club. La Macao, un complesso gigantesco con tanto di eliporto nel cuore di Roma, palazzi a Prati e ai piedi dei Parioli. Aree senza prezzo in via Monti incastonate nel centro di Milano. Ma il dicastero di Tremonti ha puntato i piedi: proprietà e vendita restano al Tesoro, che le affiderà a società esterne. Con un doppio benefit, secondo le valutazioni del Pd, per renderle ancora più appetibili. Chi compra, potrà aumentare la cubatura di un terzo. E avrà bisogno solo del permesso del Comune: Provincia e Regione vengono tagliate fuori, aprendo la strada a progetti lampo. Questo banchetto prevede che metà dell'incasso vada allo Stato; ai municipi andrà dal 20 al 30 per cento; il resto ai militari. Difesa Servizi però intanto può 'valorizzare' i beni. Come? Non viene precisato. In attesa della cessione, potrà forse affittarli o darli in concessione come alberghi, uffici o parcheggi.

Intanto però gli appetiti si stanno scatenando. E fette della torta finiscono in pasto alle amministrazioni amiche. Con giochi di finanza creativa. A Gianni Alemanno per Roma Capitale sono state concesse caserme per oltre mezzo miliardo di euro. O meglio, il loro valore cash: il Tesoro anticiperà i quattrini, da recuperare con la vendita degli scrigni di viale Angelico, Castro Pretorio, via Guido Reni e di un paio di fortezze ottocentesche ormai inglobate dalla metropoli. Qualcosa di simile potrebbe essere regalato a Letizia Moratti, per lenire il vuoto nelle casse dell'Expo: un bel pacco dono di camerate e magazzini con vista sul Duomo. "Così le logiche diventano altre: non c'è più tutela del bene pubblico ma l'esternalizzare fondi e beni pubblici attraverso norme privatistiche", dichiara Rosa Calipari Villecco, sottolineando l'assenza di magistrati della Corte dei conti o altre figure di garanzia nella nuova spa. Un anno fa i militari avevano manifestato insofferenza per questa disfatta edizilia. Il capo di Stato maggiore Vincenzo Camporini aveva fatto presente che era stato ceduto un tesoro da un miliardo e mezzo di euro senza "adeguato contraccambio". Oggi, come spiega l'onorevole Calipari, "non si sa nemmeno tra quanti anni le forze armate riceveranno i profitti delle vendite". Eppure i generali tacciono. Una volta ai soldati veniva insegnato 'Credere, obbedire, combattere'; adesso il motto della Difesa privatizzata è 'economicità, efficienza, produttività'. La regola dell'obbedienza è rimasta però salda. E con i tagli al bilancio imposti da Tremonti - in un trennio oltre 2,5 miliardi in meno - anche gli spiccioli della nuova holding diventano vitali per tirare avanti e garantire l'efficienza di missioni ad alto rischio, Afghanistan in testa.

Business con logo. Di sicuro, Difesa Servizi Spa sfrutterà le royalties sui marchi delle forze armate. Un business ghiotto. Il brand di maggiore successo è quello dell'Aeronautica. Felpe, t-shirt, giubbotti e persino caschi con il simbolo delle Frecce Tricolori spopolano con un mercato che non conosce distinzioni d'età e di orientamento politico. Anche l'Esercito si è mosso sulla scia: sono stati aperti persino negozi monomarca, con zaini e tute che sfoggiano i simboli dei corpi d'élite. Finora gli Stati maggiori barattavano l'uso degli stemmi con compensazioni in servizi: restauri di caserme, costruzione di palestre. D'ora in poi, invece, i loghi saranno venduti a vantaggio della Spa. Questo è l'unico punto chiaro della legge, che introduce sanzioni per le mimetiche senza licenza commerciale: anche 5 mila euro di multa. "La questione delle sponsorizzazioni è una foglia di fico per coprire altre vergogne. Tanto più che alla difesa vanno solo briciole", taglia corto il senatore Scanu. E trasformare il prestigio delle bandiere in denaro, però, non richiedeva la privatizzazione. La Marina ha appena pubblicato sui giornali un bando per mettere all'asta lo sfruttamento della sua insegna: si parte da 150 mila euro l'anno. Con molta trasparenza e senza foraggiare il cda scelto dal ministro di turno.

Gianluca Di Feo

mib
20-12-09, 14: 48
Scusa erpatacca, ma nn ti sembra di esagerare postando lunghissimi interventi (anche fuorvianti) presi di peso da altre fonti, in giro per il web, e che hanno il solo scopo di irritare il lettore e appesantire (in tutti i sensi) inutilmente la discussione?
Cosa vuoi dimostrare, che sei bravo ad andare il giro per il web a ramazzare info su cio che si sta discutendo qua? Per quanto possa esser (poco) utile questa pratica, postare dei papiri esageratamente lunghi non puo far altro che evitare che gli altri li leggano. La regola sarebbe esser concisi e chiari....e onesti magari.
Preferiremmo tutti un tuo intervento che venga da dentro la tua testa piuttosto che i tuoi risultati delle tue ramazzate in giro per il web.
Meditaci.

lucaciava
24-12-09, 11: 56
Da questo governo mi sarei aspettato di tutto...ma privatizzare la difesa è la porcata (passatemi il termine) piu grossa che abbia mai sentito!

Ciò trasformerebbe i soldati in mercenari (al soldo di privati) a tutti gli effetti...e si rischia di usare l'Esercito, la Marina e l'Aviazione per missioni ordinate dall'azionista tizio che in Congo (poniamo l'esempio) ha un rivale per impiantare un industria...lo so, sono molto pessimista...ma da come ho capito, si rischia ciò...

La difesa, i trasporti, l'istruzione e gli altri servizi essenziali dovrebbero (sottolineo dovrebbero) restare in mano allo Stato...ma abbiamo le Ferrovie dello Stato che sono una SpA (ma col 100% delle azioni in mano al ministero dell'economia), l' ENEL venduta ai privati, le Poste semiprivatizzate...e leggevo ieri che i sussidi scolastici in Lombardia vanno prima alle private e poi, se resta qualcosa alle scuole pubbliche...

La situazione è molto grave...o si manda questo governo a casa, oppure rischiamo veramente ciò che ho scritto sopra...

Amareggiato,
Luca

Price89
24-12-09, 13: 20
Prima di sparare grosse sentenze, occorre capire bene cosa dice il disegno di legge n. 1373 (postato in un precedente post (https://www.militariforum.it/forum/showpost.php?p=807755&postcount=27)).

Capire subito il linguaggio "burocratese", per chi non ne è pratico, perciò sintetizzo cosa dice essenzialmente questa proposta di legge.

Art.1 - tutela dei segni distintivi delle Forze Armate
Le Forze Armate (inclusa l'Arma dei Carabinieri) hanno l'uso esclusivo delle proprie denominazioni, dei propri stemmi, degli emblemi e di ogni altro segno distintivo. Il Ministero della Difesa può, anche avvelendosi di un'apposità società (come la Difesa Servizi S.p.a.), concedere l'uso, anche temporaneo,
delle denominazioni, dei propri stemmi, degli emblemi e dei segni distintivi, mediante intese, concessioni, contratti stipulati con soggetti pubblici o privati, nel pieno rispetto dei fini istuzionali e immagine delle Forze Armate. Chi fabbrica, vende, adopera industrialmente, quindi a fine di profitto, le denominazioni, gli stemmi, gli emblemi e i marchi compie un reato, punito con una multa da 1.000 a 5.000. Tali disposizioni non si applicano ai collezionisti e agli amatori che operano per finalità strettamente personali e non lucrative.

Quindi il ministero della difesa vuole tutelare le denominazioni, gli stemmi e gli emblemi, e segni distintivi delle F.A. dalla contraffazione (come quella cinese) e da altri usi impropri, ma allo stesso tempo vuole guadagnarci, mettendo sul "mercato" i marchi, gli stemmi, gli emblemi e i segni distintivi ai migliori offerenti.

Art.2 - Difesa Servizi S.p.a.
Al fine di attuare lo svolgimento della attività di negoziazione diretta all'acquisizione di beni, servizi e prestazioni funzionali all'amministrazione della difesa e non direttamente correlate all'attività operativa delle F.A. viene costituità la società per azioni Difesa Servizi S.p.a. con sede a Roma. Il capitale sociale della società sarà di un millione di euro, e i succesivi, e eventuali aumenti del capitale saranno determinati con decreto del ministro della difesa, che esercita i diritti d'azionista, in concerto con il ministro dell'economia e delle finanze. Le azioni della società sono interamente sottoscritte al ministero della difesa, e non possono essere cedute a terzi.
La società, posta sotto il controllo del ministro della difesa ed opera secondo gli indirizzi strategici e i programmi stabiliti dal medesimo ministero, ha come scopo la prestazione di servizi e lo svolgimento d'attività strumentali e di supporto tecnico-amministrativo in favore della amministrazione della difesa per lo svolgimento dei suoi compiti istituzionali anche espletando, per il comparto sicurezza e difesa, le funzioni di commitenza. La società può assumere partecipazioni, detenere immobili ed esercitare ogni attività strumentale, conessa o accessoria ai suoi compiti istituzionali. E' concessa la delega dell'organo amministrativo a un comitato esecutivo o a uno dei suoi membri. La proprietà escluiva del ministero della difesa del capitale sociale della società e il divieto di cedere azioni o la costituzione di diritti a favore di terzi. I membri del consiglio d'amministrazione e i dirigenti, che possono essere anche tratti da appartententi alle F.A. in servizio permanente, saranno nominati dal ministro della difesa. L'attività societaria dovra essere in favore. La società non potra essere quotata in borsa o al mercato ristretto.
La società si avvarrà anche di personale militare e civile del Ministero della difesa, anche di livello non dirigenziale, in possesso di specifiche competenze in campo amministrativo e gestionale.

interista89
24-12-09, 19: 55
essendo che le forze armete e quelle dell'ordine sono il cardine dello stato praticamente lo stato è diventato una spa...andiamo bene..quindi l'esercito italiano ora si può chiamere esercito di larussa...

Massif
24-12-09, 19: 59
Ma in sostanza cosa cambierebbe? E perchè fare una cosa del genere anche considerando il fatto che il servizio che offre la difesa è un servizio che può essere utilizzato solo dallo stato e non da privati. Non è come le poste o le ferrovie che hanno grossi introiti dal cittadino che usufruisce dei servizi o come una scuola privata...

Sarebbe in sostanza pagare una società per gestire la difesa in maniera più funzionale? Almeno nella migliore delle ipotesi...

bradipo37
24-12-09, 20: 28
privatizzare come in questo caso significa rendere quanto meno legale ciò che fino ad adesso è stato sempre fatto aumma aumma...della serie "prima vi prendevamo per il **** di nascosto,ora ve lo mettiamo nero su bianco"...

Al peggio non c'è mai fine.

abitcis
24-12-09, 22: 30
privatizzare come in questo caso significa rendere quanto meno legale ciò che fino ad adesso è stato sempre fatto aumma aumma...della serie "prima vi prendevamo per il **** di nascosto,ora ve lo mettiamo nero su bianco"...

Al peggio non c'è mai fine.

concorsi?bah...il problema non si pone...non preoccuparti che potrai sempre fare tutti i concorsi amgdf ei, cc, e tutto il resto...

Massif
25-12-09, 01: 21
non credo fosse riferito ai concorsi cmq continuo a non capire il senso di questa cosa il vantaggio dove sta? e per chi è?

Skraif
25-12-09, 02: 46
Ma no, che schifo
la Difesa, la Giustizia, la Sicurezza interna sono tutti settori di matrice esclusivamente PUBBLICA, si tratta di settori di vitale importanza per lo Stato che deve gestirli nella totale trasparenza ed in nome della collettività
questa Difesa SpA mi sembra un ulteriore modo per "sfamare" gli amichetti di La Russa
magari significherà un bel pò di soldini a generali ed ex generali che passeranno per magia nel consiglio di amministrazione, eh?

Questi non dormono la notte per inculare questo Stato oramai allo sfascio.

Quotone...E' una vergogna :retard:

Price89
26-12-09, 17: 12
Le forze armate da ente pubblico non diventano societa' per azioni, ma con questa legge il ministero della difesa puo' creare una S.p.a., che non potra' essere quotata in borsa, di cui detiene le azioni, che non possono essere ceduti a terzi, con la quale gestire gli introiti provenienti dalla concessione del uso di denominazioni, marchi, emblemi, simboli e segni distintivi delle F.A., a esterni, con una apposita gara (come dice l'art.1), o gli introitti dalla vendita di militaria (vecchi uniformi, armi disattivate, ecc..), veicoli ritirati (smilitarizatti), terreni e immobili, e per gestire servizi e prestazioni destinate all'amministrazione della difesa, non correlate alle attivita' operative.

abitcis
26-12-09, 17: 14
Le forze armate da ente pubblico non diventano societa' per azioni, ma con questa legge il ministero della difesa puo' creare una S.p.a., che non potra' essere quotata in borsa, di cui detiene le azioni, che non possono essere ceduti a terzi, con la quale gestire gli introiti provenienti dalla concessione del uso di denominazioni, marchi, emblemi, simboli e segni distintivi delle F.A., a esterni, con una apposita gara (come dice l'art.1), o gli introitti dalla vendita di militaria (vecchi uniformi, armi disattivate, ecc..), veicoli ritirati (smilitarizatti), terreni e immobili, e per gestire servizi e prestazioni destinate all'amministrazione della difesa, non correlate alle attivita' operative.

in sostanza nulla cambia, solo il fatto che ora si può batter cassa senza passare da lugaggini burocratiche(e per certi versi sfuggire al controllo del parlamento)?

Price89
26-12-09, 17: 23
in sostanza nulla cambia, solo il fatto che ora si può batter cassa senza passare da lugaggini burocratiche(e per certi versi sfuggire al controllo del parlamento)?
Tuttavia il MdD dovra agire in concerto con il ministero delle attivita' produttive e dell'economia e delle finanze.

Massif
27-12-09, 18: 12
Ma i ricavati della vendita dei terreni e delle struttura della difesa e i ricavati del loro successivo impiegho ed utilizzo andrebbero al ministero? E in piu ci sarebbero le solite sovvenzioni annuali da parte dello stato?

Gunsex
20-02-10, 17: 34
ci vuole un sindacato che difenda gli interessi delle forze armate

JuliaAlpin
20-02-10, 18: 16
ci vuole un sindacato che difenda gli interessi delle forze armate

il mio tenente al tirocinio mi disse:

l'esercito funziona proprio perchè non c'è un sindacato al suo interno =P

ad ogni modo, com'è ovvio non può esserci sindacato nell'esercito..altrimenti che si mette un caporale vfp1 a contestare il colonnello comandante per ogni boiata?

FRANCODUE
20-02-10, 19: 30
Siamo nell'anno 2010.
Che le forze armate debbano avere una loro rappresentanza che difenda i loro interessi mi sembra giusto.
Ormai "l'attenti e riposo" non funziona più.

+marco+
20-02-10, 19: 39
Siamo nell'anno 2010.
e fra 10 mesi saremo nel 2011 e fra 100 anni nel 2110
Non è che una cosa innovativa è obbligatoriamente positiva o obbligatoriamente da fare perchè siamo nel 2010. A mio parere le forze armate sarebbero snaturate se avessero sindacati e se potessero scioperare

grfrapi
09-12-10, 16: 48
ehhhh guardate io voglio essere cortese...però penso che privatizzare i servizi pubblici almeno qui in Italia sono stati sempre una grande fregatura vogliamo degli esempi!!??: Le ferrovie dello stato, le Poste, Le banche dal pubblico al privato hanno fatto si che i servizi fossero più scadenti altro che miglioramenti : il reclutamento non più per concorso ma a chiamata dove favoriscono i figli di papà a i loro scagnozzi, il lavoro non più a tempo indeterminato ma facendo master, contratti a progetto, stages ecc. in poche parole non assumendo con paghe da fame!! Inoltre in alcuni casi come in campania la gestione della raccolta rifiuti che da anni è diventati privatizzata ha fatto si che le imprese in mano alla camorra ci speculassero sopra allora ecco che è nata questa emergenza!! vi rendete conto cosa ha creato la privatizzazione nel nostro paese?? vi rendete conto!!??
adesso le forze armate!!!???? ;) " un carabiniere ferma ad un posto di controllo un tizio per fargli la multa" " ma nooo io sono un azionista della società che gestisce la sua caserma" :am054 :am054 :roftl: :roftl:

Hola
09-12-10, 17: 20
ehhhh guardate io voglio essere cortese...però penso che privatizzare i servizi pubblici almeno qui in Italia sono stati sempre una grande fregatura vogliamo degli esempi!!??: Le ferrovie dello stato, le Poste, Le banche dal pubblico al privato hanno fatto si che i servizi fossero più scadenti altro che miglioramenti : il reclutamento non più per concorso ma a chiamata dove favoriscono i figli di papà a i loro scagnozzi, il lavoro non più a tempo indeterminato ma facendo master, contratti a progetto, stages ecc. in poche parole non assumendo con paghe da fame!! Inoltre in alcuni casi come in campania la gestione della raccolta rifiuti che da anni è diventati privatizzata ha fatto si che le imprese in mano alla camorra ci speculassero sopra allora ecco che è nata questa emergenza!! vi rendete conto cosa ha creato la privatizzazione nel nostro paese?? vi rendete conto!!??
adesso le forze armate!!!???? ;) " un carabiniere ferma ad un posto di controllo un tizio per fargli la multa" " ma nooo io sono un azionista della società che gestisce la sua caserma" :am054 :am054 :roftl: :roftl:

Ma non so come fossero le poste da te ma qui da me sono migliorate, idem le fs (con tutti i difetti del mondo) o uguale le banche (che per concetto sono private).
Per i rifiuti la campania credo che sia un caso tutto a parte perchè ovunque funziona bene..
Perciò non concordo con quello che dici..

JuliaAlpin
09-12-10, 17: 30
Ma non so come fossero le poste da te ma qui da me sono migliorate, idem le fs (con tutti i difetti del mondo) o uguale le banche (che per concetto sono private).
Per i rifiuti la campania credo che sia un caso tutto a parte perchè ovunque funziona bene..
Perciò non concordo con quello che dici..

a mio avviso sbagliate sia a dire che pubblico è bene e privato male che viceversa..è la realtà lo dimostra.. quando era (o è) tutto pubblico ci sono sprechi a non finire, concorsi fasulli etc. Col privato si cerca di portare giustamente in attivo ma spesso gli ex pubblici vengono gestiti male..Vedi appunto fs ora trenitalia che lascia alquanto a desiderare come pulizia, parco macchine, prezzi, etc. Cosa un po' migliore per le poste: sono in buona parte migliorate è vero, però rimane che con certe fattispecie la spedizione dura tempi anormali per un Paese come il nostro..

Ergo: la questione non è pubblico/privato è il bene/male assoluto..La questione è chiedersi se una cosa come la Difesa Nazionale debba essere privatizzata..La Costituzione Italiana dice di no..

grfrapi
09-12-10, 19: 00
Ergo: la questione non è pubblico/privato è il bene/male assoluto..La questione è chiedersi se una cosa come la Difesa Nazionale debba essere privatizzata..La Costituzione Italiana dice di no..

ecco!! non cambia nulla tra privato e pubblico!! le ferrovie hanno treni sporchissimi e hanno diviso i servizi in base a classi, un povero stracciafacente che non può pagarsi l' alta velocità deve per forza arrangiarsi con un biglietto regionale senza aria condizionata e il rischio di beccarsi le zecche!! mentre quando erano statali i servizi erano identici per chiunque!! un ente privato veramente efficiente è quando ha concorrenza e sia le poste che le ferrovie o la difesa non lo sono!! per quanto riguarda i cattivi servizi è un problema tra onestà e male il pubblico o il privato non c' entra nulla se poi l' azienda privata è monopolizzata dallo stato!! o da altri enti pubblici (vedesi le ditte che gestiscono rifiuti in campania), quando tutto era pubblico c' era molta più occupazione, le persone non avevano paura di perdere il lavoro, gli acquisti erano alti, non si aveva paura di spendere e l' economia girava bene!! da quando sono privatizzati gli enti tipo nelle poste non si viene più reclutati a concorso ma solo a chiamata e i fortunati sono solo quelli che hanno conoscenze, così nelle ferrovie, nelle banche, nell' eni, nella telecom e nelle stesse forze armate che dopo la sospensione del servizio di leva sono già diventate mezze privatizzate per i miei pareri!!!

FRANCODUE
09-12-10, 19: 22
Sono stati serviti tutti quelli che negli anni scorsi dicevano "privato è bello" !.

$tE
09-12-10, 21: 58
secondo me all'inizio cercherà di fare profitti per la Difesa, alla fine si trasformerà in una società col fine di rendere i soldati degli operai sottopagati senza sindacato....
cosa che non è troppo lontana dalla realtà di oggi alla fin fine...

---------------------Aggiornamento----------------------------


a mio avviso sbagliate sia a dire che pubblico è bene e privato male che viceversa..è la realtà lo dimostra.. quando era (o è) tutto pubblico ci sono sprechi a non finire, concorsi fasulli etc. Col privato si cerca di portare giustamente in attivo ma spesso gli ex pubblici vengono gestiti male..Vedi appunto fs ora trenitalia che lascia alquanto a desiderare come pulizia, parco macchine, prezzi, etc. Cosa un po' migliore per le poste: sono in buona parte migliorate è vero, però rimane che con certe fattispecie la spedizione dura tempi anormali per un Paese come il nostro..

Ergo: la questione non è pubblico/privato è il bene/male assoluto..La questione è chiedersi se una cosa come la Difesa Nazionale debba essere privatizzata..La Costituzione Italiana dice di no..
gli sprechi, i VERI sprechi del paese sono ben altri...!

Alex1990
09-12-10, 23: 51
ehhhh guardate io voglio essere cortese...però penso che privatizzare i servizi pubblici almeno qui in Italia sono stati sempre una grande fregatura vogliamo degli esempi!!??: Le ferrovie dello stato, le Poste

E' l' Europa che comanda in Poste e Ferrovie. Non mi sembra cosi negativa la situazione. Le Poste erano un debito continuo per la finanza pubblica ora garantiscono una cifra come qualcosa 1 miliardo di euro l'anno che entrano nelle casse del Mef ( azionista di maggioranza)
Non sto a dirvi esattamente ma ex colleghi mi parlavano di svaghi durante l'orario di lavoro nei tempi statali ( settore postale), ora fortunatamente si lavora e basta.
Tranquilli che i servizi essenziali non verranno mai privatizzati, soprattutto quelli che garantiscono il monopolio della forza dello Stato, se vengono meno questi viene meno lo Stato.

vegepat
10-12-10, 08: 16
....La questione è chiedersi se una cosa come la Difesa Nazionale debba essere privatizzata..La Costituzione Italiana dice di no..

Non mi risulta che sia mai stata in ballo una questione del genere. Se poi volete affrontare l'argomento già convinti della vostra idea o con slogan politici in testa ( "non privatizziamo la Difesa Nazionale" mi ricorda tanto il "non vogliamo un'altra Hiroshima" delle manifestazioni per la pace alla vigilia della Prima Guerra del Golfo)....

Mi sembra che i concetti per cui "tutte le azioni sono in mano al Ministero della Difesa" e "nessuna azione può essere venduta" possano far stare tranquilli gli animi più preoccupati.
Così come i compiti "tecnico-amministrativi" non mi sembra possano essere interpretati come facoltà di decidere qual'è il prossimo paese da invadere.

Possiamo discutere sulle possibilità che ci sono di fare una riforma seria e ben organizzata nel nostro Paese. Possiamo preoccuparci del fatto che ogni cosa possa essere fatta meglio o che una riforma del genere possa degenerare e fornire servizi peggiori.
Ma dire che si tratta di "privatizzare la Difesa" mi sembra un voler tagliare le gambe ad una riforma che invece è necessaria e, se ben sviluppata, molto positiva, solo perchè si è afflitti dalla pigrizia mentale di non voler capire un modo diverso, potenzialmente migliore, di far funzionare le cose.

grfrapi
10-12-10, 16: 11
se privatizzassimo l' amministrazione della giustizia :rotflmao: ci può essere la possibilità che si accorcino i processi e i criminali non escano più fuori per prescrizione!!?? :rotflmao:

JuliaAlpin
10-12-10, 18: 27
Non mi risulta che sia mai stata in ballo una questione del genere. Se poi volete affrontare l'argomento già convinti della vostra idea o con slogan politici in testa ( "non privatizziamo la Difesa Nazionale" mi ricorda tanto il "non vogliamo un'altra Hiroshima" delle manifestazioni per la pace alla vigilia della Prima Guerra del Golfo)....

Mi sembra che i concetti per cui "tutte le azioni sono in mano al Ministero della Difesa" e "nessuna azione può essere venduta" possano far stare tranquilli gli animi più preoccupati.
Così come i compiti "tecnico-amministrativi" non mi sembra possano essere interpretati come facoltà di decidere qual'è il prossimo paese da invadere.

Possiamo discutere sulle possibilità che ci sono di fare una riforma seria e ben organizzata nel nostro Paese. Possiamo preoccuparci del fatto che ogni cosa possa essere fatta meglio o che una riforma del genere possa degenerare e fornire servizi peggiori.
Ma dire che si tratta di "privatizzare la Difesa" mi sembra un voler tagliare le gambe ad una riforma che invece è necessaria e, se ben sviluppata, molto positiva, solo perchè si è afflitti dalla pigrizia mentale di non voler capire un modo diverso, potenzialmente migliore, di far funzionare le cose.

ho risposto alludendo a quelli che hanno descritto la cosa come una vera e propria privatizzazione in senso stretto, non intendo quello che dici tu.

X $tE
è uno dei tanti sprechi e come tale lo segnalo, mai detto che è la madre degli sprechi o lo spreco primario. è stato uno spreco, punto.

X grfrapi
quando era pubblico girava bene? non direi..hanno ammassato debiti su debiti, dato posti di lavoro a chiunque per poi ritrovarsi a mandar gente in pensione a 35 anni(vedesi caso delle allora ffsss). E la chiami efficienza e buon governo questa?!?!
Riguarda a quella che tu chiami chiamata diretta, non mi pare..Con le attuali fs, poste ed eni fai colloquio e mandi curriculum come per le altre aziende..Ripeto che il problema non è pubblico bene privato male o viceversa.. Pubblico è bene se gestito bene così come privato è bene se gestito bene..

Scoperta dell'acqua calda !
Ma dire come lo si debba gestire bene.
Prego.