Il militare si presume abbia già l'idoneità al maneggio delle armi. Dovrebbe essere sufficiente un'autocertificazione o un certificato rilasciato dalla caserma dove si presta servizio (o il foglio di congedo nel caso si tratti di un militare congedato). Tale autocertificazione va presentata alla questura in sostituzione del certificato di idoneità al maneggio delle armi.
Il vantaggio è che, rispetto al civile, il militare risparmia anzitutto tempo e poi anche diversi soldi in quanto, ad esempio, non deve sbattersi al poligono per fare la prova di tiro e risparmia i 100€ circa che vengono richiesti per farla.
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