Ricordiamo che qui si sta parlando della concessione del libero porto di armi proprie in capo agli agenti di PS delle Forze di Polizia specificamente individuate dalla legge, estendendo loro analogo diritto già codificato e di cui beneficiano gli ufficiali di PS.
Lascerei pertanto fuori dal discorso qualsiasi altra figura non attinente a ciò che la proposta di legge contiene.
L'Italia è un Paese strano: molto moderno, sempre attento alle innovazioni, basa però il suo impianto normativo su Regi Decreti ormai fuori dal tempo. Il TULPS è in sé una normativa ben fatta, molto dinamica per i tempi in cui fu concepita, addirittura all'avanguardia ad esempio sui sistemi di licenze e sulla normativa sugli stranieri. ma è un testo VECCHIO, che sa di naftalina e che abbisogna di una "mano di bianco", come si dice dalle mie parti.
Il fatto di consentire il porto d'armi senza licenza agli Ufficiali di PS aveva un senso settant'anni fa. Oggi, con una società profondamente modificata nella sua essenza, è solo un antico retaggio, un po' come il titolo di Nobil Homo di cui si potevano fregiare questi signori.
Io ho avuto la fortuna di beneficiare per alcuni anni del porto per difesa. Cosa usavo? Revolver Smith & Wesson mod. 49 Bodyguard in cal. .38 Spl, comunemente conosciuta come "la gobbetta". Esteticamente brutta, era stata però concepita per un unico scopo: sparare in qualsiasi condizione possibile, perfino da dentro la tasca di un cappotto. E vi garantisco che d'estate potevi girare anche in bermuda, che lei non si vedeva!
Ecco, allora mi domando: cosa cambia? Cosa cambia girare con un'arma affidabile, ma VECCHIA e INGOMBRANTE come la 92FS o girare con un'arma più piccola? Quando sembrava che la strada si fosse improvvisamente spianata, il ministero mise tutta una serie di paletti pretendendo di scegliere esso di quale arma eventualmente consentirne il porto senza licenza: quanto a calibro e modello scelto, dimostrò di non avere capito nulla del senso pratico della nuova concessione. Il TULPS infatti parla di "porto d'armi senza licenza", non specificando alcuna caratteristica tecnica o balistica delle stesse. E se un prefetto o un sostituto procuratore (i quali - sia detto col massimo rispetto - salvo rare eccezioni non sanno nemmeno com'è fatta una pistola ad acqua) sono liberi di girare armati (che Dio ci scampi...), che differenza passa con un operatore di Polizia che è addestrato all'uso e al maneggio di un'arma da fuoco?