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Discussione: Polizia Ambientale

  1. #1
    Utente Expert Corpi Polizia Locale L'avatar di Blushield
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    Predefinito Polizia Ambientale

    Con tale termine viene generalmente definita l'attività di controllo inerenti le norme in materia ambientale e contenute nel principalmente nelDecreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152 , ma anche in altre normative come ad esempio il Decreto Legislativo 24 giugno 2003, n. 209 "Attuazione della direttiva 2000/53/CE relativa ai veicoli fuori uso" aspetto del quale gli organi di polizia stradale in genere e le Polizie Locali in particolare, si occupano pressochè quotidianamente.

    Non è semplice spiegare compiutamente come tale attività venga svolta, in quanto le procdure, i controlli, le norme sono varie e spesso complesse un piccolo riassunto possiamo tentare di farlo.
    In generale, la tutela ambientale viene posta in essere con controlli su tutto quello che rappresenta il "rifiuto" in qualsiasi sua forma, dalla "produzione", al trasporto, allo smaltimento, trasformazione, alle autorizzazioni per lo svolgimento di tali attivià; sono importanti altresì le immissioni in atmosfera, gli scarichi o illeciti smalimenti con conseguente inquinamento del suolo, sottosuolo, acque, nonchè tutte quelle illecite attività che possono ledere sia i beni ambientali che culturali (in quest'ultimo caso ci agganciamo alle norme edilizie).
    In tali materie, oltre ben inteso alle FF.PP., svolgono un'attività importantissima e preziosa le Polizie Provinciali.
    E' significativo sottolineare come l'incidenza della criminalità, le cos' dette Eco-mafie, siano particolarmente attive in tale settore, ove il guadagno è enorme a fronte di una "attività" che non conosce crisi: in sostanza, finchè esisterà l'uomo, questo nel corso della propria vita personale/professionale produrrà rifiuti, quindi il "prodotto-rifiuto" è pressochè inesauribile e l'importanze dei controlli in tale materia non la definirei importante, ma vitale a tutti i livelli.
    Quanto sopra è un mero "condensato" dell'attività generalmente chiamata "Polizia Ambientale" che, ben lungi dall'essere completo ed esaurienbte, ha l'unico scopo di far capire ai non addetti ai lavori di cosa stiamo parlando.
    Fai ciò che puoi, con ciò che hai, dove sei.
    Franklin Delano Roosevelt

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  2. #2
    Tenente L'avatar di degra
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    Diciamo che nell'ambientale ci si può far rientrare anche tutta l'attività di polizia veterinaria.. Normalmente di maggior competenza delle polizie provinciali, ma non solo!

  3. #3
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    Citazione Originariamente Scritto da Blushield Visualizza Messaggio
    E' significativo sottolineare come l'incidenza della criminalità, le cos' dette Eco-mafie, siano particolarmente attive in tale settore, ove il guadagno è enorme a fronte di una "attività" che non conosce crisi: in sostanza, finchè esisterà l'uomo, questo nel corso della propria vita personale/professionale produrrà rifiuti, quindi il "prodotto-rifiuto" è pressochè inesauribile e l'importanze dei controlli in tale materia non la definirei importante, ma vitale a tutti i livelli.
    .
    confermo.
    oramai non c'è indagine sulla criminalità organizzata ed i suoi contatti con il mondo imprenditoriale e politico che non tocchi la materia ambientale in generale e dello smaltimento illecito di rifiuti ordinari, tossici e radioattivi.
    ed ahimè su questa materia la mia amministrazione ha carenze enormi che solo negli ultimi tempi sta cercando di colmare.
    a titolo esemplificativo riporto il fatto che durante i controlli ai cosiddetti "rottamai" prevalentemente alla ricerca di materiale sottratto alle ferrovie dello stato, abbiamo dovuto chiedere di volta in volta il supporto del corpo forestale dello stato, dei carabinieri del noe o delle varie polizie locali dei diversi comuni della lombardia, perchè ciò a cui ci trovavamo difronte era davvero raccapricciante e di difficile risoluzione operativa se non si conoscono nei dettagli le leggi e le procedure in materia.

    ultimamente abbiamo avuto la fortuna di avere un gruppo di appartenenti al corpo forestale dello stato che sono quasi stabilmente affiancati a noi della polizia ferroviaria per tali indagini e le cose cominciano a funzionare meglio.

    p.s.
    non so perchè la scelta dei vertici in accordo con la procura sia ricaduta alla fine sul corpo forestale dello stato.
    forse dipende dal fatto che voci di corridoio non confermate dicono che gli amici carabinieri annusata la preda avessero tentato di avere l'affidamento dell'indagine dalla procura.
    ma saranno solo dicerie... ?!
    mentre per quanto riguarda la polizia locale, pur dovendomi certamente complimentare per l'impegno, la disponibilità e la preparazione dimostrati quando personalmente ne ho avuto bisogno, il problema era quello di non poter avere stabilmente lo stesso personale in supporto per via della normativa vigente in materia di organizzazione dei corpi di polizia locale appunto e per non gravare troppo sui già grandi carichi di lavoro che i vigili dei diversi comuni hanno per le tantissime materie di cui si devono occupare.
    quando si tratta di rimboccarsi le maniche e incominciare a cambiare,vi è un prezzo da pagare,ed è allora che la stragrande maggioranza preferisce lamentarsi piuttosto che fare

  4. #4
    Tenente L'avatar di degra
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    Credo sia più una questione "politica", nel senso che il cfs è un corpo con dignità ministeriale e la PL è solo locale, quindi dovendo trattare la stessa materia non sarebbe "accettabile" che i comuni scavalchino i ministeri, se non nelle necessità della contingenza.. O salvo che un procuratore o un prefetto con idee diverse dal solito decida di distaccare personale della PL per un incarico di quel tipo (cosa che si può tranquillamente fare volendo)..
    Tutto ciò detto senza alcuna intenzione di fomentare gli animi ben inteso, è normale e giusto che sia così. C'è un corpo dello stato dedicato alla sorveglianza ambientale e così deve essere!

  5. #5
    IspGinko
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    Posso chiedervi una domanda in merito?

  6. #6
    VxVendetta
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    A parte la dubbia corretteza del costrutto "chiedervi una domanda"...il topic è qui apposta per porre domande, no?

  7. #7
    IspGinko
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    Citazione Originariamente Scritto da VxVendetta Visualizza Messaggio
    A parte la dubbia corretteza del costrutto "chiedervi una domanda"...il topic è qui apposta per porre domande, no?
    Si, hai ragione , è solo che ho il dubbio di andare off topic, adesso vi spiego.
    Il mio vicino ha l abitudine di bruciare il fogliame secco ogni inverno, questo crea fastidi a noi del vicinato ( intorno ci sono case e condomini) perchè ( per via del fumo, soprattutto quando non c e vento ) siamo costretti a ritirare il bucato e a chiudere le finestre quasi ogni giorno. Premetto che la zona in cui vivo affaccia sulla statale, però costui ha un giardino con degli alberi e questo è il risultato. Si può richiedere l intervento della PL? in particolare vorrei sapere come è disciplinato ciò. Più volte gli abbiamo chiesto di cessare, ma lui non se l è fatto passare per mente.
    Ultima modifica di IspGinko; 28-09-12 alle 13: 48

  8. #8
    VxVendetta
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    Così, di getto mi viene da pensare all'art 59 del TULPS, che tra le altre cose stabilisce che è vietato "dare fuoco" ad una distanza di 100 metri da case, vigneti, depositi eccetera, oppure il 674 CP riguardo il getto pericoloso di cose che parla anche di emisisoni di gas, vapori o FUMO.

    Tutto questo nell'ipotesi che lui bruci le foglie improvvisando falò in cortile e non tramite camini o altri mezzi idonei.

    Non dovrebbero esserci problemi nel porre il problema alla Polizia Locale o Provinciale che interverrà, anche in merito delle probabili sanzioni amministrative locali per questo tipo di disturbi.

    DOmanda: avete ovviamente provato a parlare direttamente col vicino vero?

  9. #9
    IspGinko
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    Citazione Originariamente Scritto da VxVendetta Visualizza Messaggio
    DOmanda: avete ovviamente provato a parlare direttamente col vicino vero?
    Si certo, già una volta la PL si limitò a riprendere questo signore ( ovviamente il fatto glielo segnalarono ) ma dato che continua, credo che una sanzione non gli faccia male.

  10. #10
    Tenente L'avatar di gasi
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    Citazione Originariamente Scritto da IspGinko Visualizza Messaggio
    [...] Il mio vicino ha l abitudine di bruciare il fogliame secco ogni inverno, questo crea fastidi a noi del vicinato ( intorno ci sono case e condomini) perchè ( per via del fumo, soprattutto quando non c e vento ) siamo costretti a ritirare il bucato e a chiudere le finestre quasi ogni giorno. Premetto che la zona in cui vivo affaccia sulla statale, però costui ha un giardino con degli alberi e questo è il risultato. Si può richiedere l intervento della PL? in particolare vorrei sapere come è disciplinato ciò. Più volte gli abbiamo chiesto di cessare, ma lui non se l è fatto passare per mente.
    Dispositivo dell'art. 844 Codice Civile
    Fonti → Codice Civile → LIBRO TERZO - DELLA PROPRIETÀ → Titolo II - Della proprietà (Artt. 832-951) → Capo II - Della proprietà fondiaria
    Il proprietario di un fondo non può impedire le immissioni di fumo o di calore, le esalazioni, i rumori, gli scuotimenti e simili propagazioni (1) derivanti dal fondo (2) del vicino (3), se non superano la normale tollerabilità, avuto anche riguardo alla condizione dei luoghi.
    Nell'applicare questa norma l'autorità giudiziaria deve contemperare le esigenze della produzione con le ragioni della proprietà. Può tener conto della priorità di un determinato uso (4).

    Note
    (1) L'elenco non è tassativo, ma si ritiene che le immissioni devono comunque essere materiali, cioè percettibili attraverso i sensi dell'uomo o attraverso apparecchi rilevatori. Due sono le ipotesi che si evincono dalla norma: a) immissioni tollerabili: sono lecite e, perciò, al proprietario del fondo che subisce l'immissione non è dovuto alcunché; b) immissioni intollerabili; in tal caso, occorre distinguere: le immissioni che pur superando la normale tollerabilità sono lecite (è prevista l'indennizzabilità); le immissioni intollerabili illecite, che sono quelle non autorizzate perché le ragioni proprietarie sono prevalenti. In quest'ultima ipotesi scatta a favore del soggetto danneggiato una tutela inibitoria e risarcitoria.

    (2) La norma riguarda le immissioni indirette, cioè quelle che raggiungono il fondo perché trasportate da elementi naturali (vento). È invece un atto illecito [v. Libro IV, Titolo IX; 2043], immettere direttamente nel fondo altrui.

    (3) La norma riguarda le immissioni che provengono da un fondo vicino, anche se non confinante.

    (4) È il giudice che deve valutare della tollerabilità delle immissioni, e nel giudicare deve tener conto dei modi in cui queste avvengono e delle attività che le causano. Il giudice è, insomma, chiamato a bilanciare le opposte esigenze dei proprietari, e può anche disporre una modifica dei luoghi o delle opere (può ordinare, ad esempio, di insonorizzare l'ambiente da cui provengono i rumori).
    Ultima modifica di gasi; 28-09-12 alle 15: 08

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