Salve.
"In mancanza a tutt'oggi di una disciplina penale che regoli in maniera espressa l'Eutanasia, nel nostro Ordinamento è la Fattispecie dell'Omicidio del Consenziente (Art. 579 CP) che regola il fenomeno. Ci sono, però, da fare delle precisazioni.
L'eutanasia (definita "morte pietosa" o "morte dolce") è distinguibile in 3 Tipologie:
1) Eutanasia Attiva, cioè Morte cagionata mediante un'azione Positiva (Esempio: Medico che, per porre fine alle sofferenze insopportabili provocate da una malattia inguaribile, pratica al malato una iniezione letale).
Le ipotesi ricollegabili a questo tipo di pratica, sono potenzialmente riconducibili alla figura dell'Omicidio del Consenziente. Invece, le ipotesi di Eutanasia Attiva in pazienti considerati incapaci di esprimere un valido consenso finiscono con l'integrare il più grave reato dell'Omicidio Doloso Comune, tutt'al più mitigato dall'eventuale concessione delle attenuanti generiche e dell'attenuante dei motivi di particolare valore morale e sociale.
2) Eutanasia Passiva, cioè Morte praticata in forma Omissiva (Esempio: Medico che di fronte ad un paziente prossimo alla morte, rinuncia a continuare a sottoporlo a trattamenti curativi che si risolverebbero in un ingiustificato "accanimento terapeutico").
Di fronte alla consapevole rinuncia del malato ad un prolungamento artificiale dell'esistenza cessa l'obbligo di garanzia del medico di realizzare trattamenti finalizzati a mantenere in vita, con conseguente liceità dell'interruzione delle cure e Non configurabilità del reato di Omicidio del Consenziente.
Più problematica è,invece, la valutazione dei casi in cui il paziente non è più in grado di esprimere un valido consenso.
3) Eutanasia Indiretta, riferibile ai casi in cui l'applicazione di terapie del dolore, in conformità con i doveri professionali del medico, (ad esempio, la somministrazione di sostanze analgesiche) determina un accorciamento della vita del paziente.
La leggittimità dell'impiego di sostanze antidolorifiche trova fondamento nella L. 8 Febbraio 2001, N. 12."
Fonte: Diritto Penale (Parte Speciale).
Volume II - Tomo I.
III Edizione.
Autori: G. Fiandaca - E. Musco.
Detto tutto ciò: A voi, tutti, l'ardua sentenza...
Buona serata.
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