Eh...io l'amo l'ho buttato! Vediamo chi abbocca!!
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Visto che nel titolo c'è scritto "contiamoci" mi aggiungo alla lista.
IK5MEI quasi sempre in QRT.
Licenza ottenuta per aver, sostenuto un esame teorico/pratico, alla Scuola Tecnica di Polizia di Roma, Castro Pretorio, e fatto parte della specialità delle Telecomunicazioni dell'ex Corpo delle Guardie di P.S., diventata Serivizi Tecnici, dopo la riforma.
PS. molti utenti non leggono in Off_Topic, per fare una conta, andrebbe divulgata la notizia della presenza di questa sezione.
Ultima modifica di basilischio; 21-01-15 alle 10: 22
Un aspetto tra i meno conosciuti della nostra Polizia pre-riforma!Licenza ottenuta per aver, sostenuto un esame teorico/pratico, alla Scuola Tecnica di Polizia di Roma, Castro Pretorio, e fatto parte della specialità delle Telecomunicazioni dell'ex Corpo delle Guardie di P.S., diventata Serivizi Tecnici, dopo la riforma.
Oggi, nell'era di internet, nelle prefetture è mantenuta una rete di telecomunicazione in onde corte, addirittura in CW!!! Ma ci sarà qualcuno che sa almeno come usare un tasto??...
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Sicuramente c'è chi ancora sa usare quel tasto, perchè quando io me ne sono andato c'erano ancora dei giovani che sapevano usarlo. Rimane il fatto se viene usato ancora o meno.
Fino a quando ci sono stato io le stazioni radio erano ancora funzionanti almeno quelle dei capi maglia (capoluoghi di regeione). Nelle province il servizio era coperto solo a singhiozzo, per la mancanza di personale, che doveva coprire i servizi di terminalista o centralinista.
Al tempo del Corpo delle Guardie di P.S. chi apparteneva alla Telecomunicazioni era "Intoccabile", infatti pur essendo in forza ad una Questura, per i trasferimenti ed il servizio, dipendeva direttamente dal Ministero dell'Interno. Non poteva, in alcun modo, essere distolto o impegnato in servizi diversi da quello a cui era stato assegnato e per il quale era stato formato.
Le apparecchiature a disposizione erano dei vecchissimi trasmettitori a valvole americani costruiti negli anni 40, per l'utilizzo nell'utima guerra, i BC610. Come ricevitori: BC312 e Geloso 209. Alla fine degli anni 80 vennero consegnate nuove apparecchoiature d produzione italiana che furono installate dei primi degli anni 90, collegate con un computer............... non le ho mai viste funzionare.
Neanche io. In sala operativa abbiamo una postazione dedicata (e dimenticata) con PC e tasto CW interfacciato: è collegata con una verticale sul tetto della "bottega", ma credo che non sia stata usata nemmeno per le prove di trasmissione............... non le ho mai viste funzionare.
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E' un oggetto simile a questo?
Si tratta di un modulo ricevitore uno trasmettitore della Elmer.
E' interfacciato con un computer che usava i Floppy disk flessibili da 5 pollici ed un quarto.
Ha diversi modi di trasmissione ed ha di corredo un modulo per la centratura dei segnali RTTY.
Ripeto non l'ho mai visto funzionare ufficialmente, però io, da smanettone, l'ho fatto funzionare .
Purtroppo quando le apparecchiature arrivano ad essere messe in funzione sono ormai obsolete e soppiantate da sistemi molto più efficienti.
Però c'è da dire una cosa agli amanti delle nuove tecnologie ....
In caso di calamità, quando salta tutto, collegamenti telefonici, rete internet, ponti radio, satelliti e chi più ne ha più ne metta, con un gruppo elettrogeno e un vecchio BC610 e BC312 si riesce ancora a comunicare in CW. ._._. AR
Quotatissimo!
Infatti, sebbene non abbia sostenuto l'esame di CW, ritengo la sua eliminazione un grosso sbaglio. Il CW è l'unico modo di trasmissione universale che ti consente di trasmettere CON QUALSIASI COSA: una pila (chi è in Marina lo sa), un bastone battuto su un tronco.... Non dimentichiamo infatti che il CW fu il primo modo di trasmissione (la famosa "S" trasmessa da Marconi!). Ancora oggi, in un etere inquinato da livelli di QRM elevatissimi, con pochi Watts si riesce ancora a collegare l'altro capo del mondo! In tema di protezione civile ricordo inoltre che la primissima notizia della tragedia del Vajont fu trasmessa da un radioamatore di Auronzo pochi minuti dopo.
Circa il modulo Elmer, l'ho visto anche io. La sua eliminazione passò sotto silenzio proprio perchè quasi nessuno si era mai preso la briga di usarlo. Eppure ricordo che negli anni Cinquanta e Sessanta nelle prefetture era installato un centro ascolto radio che vigilava proprio sulle trasmissioni di noi radioamatori! Un articolo, QUI
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Io Il CW lo "ascoltavo" con un decodificatore...mi divertivo ad ascoltare i segnali dei radiofari..che poi trasmettono tutti lo stesso segnale all'infinita'. Aereoflot, al compagnia di bandiera Russa, aveva fino a fine anni 80 circa, in cabina di pilotaggio il sistema CW per le comunicazioni. Non che usassero solo quello, ma alternativamente alle radiocomunicazioni in caso di... esplosione nucleare?!
Divertitevi
http://websdr.ewi.utwente.nl:8901/
Io ho mio padre appassionato del settore (diplomato in perito tecnico e fatto il radioamatore in MM sul Vespucci durante i 2 anni di leva e ad oggi è socio ARI) sinceramente non saprei dirvi neanche gli apparati che ha per farvi capire quanto me ne intendo ogni tanto con lui faccio un po di radioascolto ma sono onesto la mia non è una vera e propria passione.
Quello che mi chiedo è: perchè per usare queste apparecchiature bisogna essere in possesso di un patentino/licenza e non è ammesso il "libero uso" ? Ovviamente domanda già fatta a mio padre ma volevo leggere il vostro punto di vista.
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