Originariamente Scritto da
39°corsoAS
Sono daccordo solo con il fatto di ripristinare due distinte categorie per "originari" e "non originari".
Per il resto, penso che la tua proposta ci riporterebbe indietro di venti o trenta anni, quando la materia dei trasferimenti era priva di qualsiasi garanzia, Te lo dico perchè appartengo a quella generazione di carabinieri che non si poteva avvalere della c.d. "trasparenza amministrativa". Venti anni fa presentavi domanda e poi non ne sapevi più niente. Il Comando Generale non ti faceva sapere nulla e dopo un pò di tempo presentavi nuovamente domanda e, nuovamente, non ricevevi nessuna risposta. Il trasferimento riusciva ad ottenerlo solo chi era raccomandato. Parlo delle raccomandazioni vere, quelle della prima repubblica (tuo padre garantiva qualche centinaio o migliaio di voti ed il gioco era fatto). Non parliamo, poi, dei mutui cambi perchè si trattava di accordi a cui si perveniva con sistemi che avevano i crismi del reato penale. Questa procedura, insomma, non era così semplice come te l'hanno, forse, descritta. Non bastava rintracciare qualcuno nella tua regione interessato ad arrivare in quella in cui prestavi servizio.
Infine, posso dirti che ho colleghi nonchè amici paricorso (quindi con 25 anni di servizio ed oltre) che ancora oggi non riescono a tornare nella propria regione o, meglio, nella provincia di origine (in certe regioni le province sono molto distanti l'una dall'altra come ben saprai) anche per far fronte a problemi legati a genitori oramai anziani e malati. Ora, io non posso sapere dove eri tu 25 anni fa ma, forse, ritengo che sia più giusto favorire il rientro di questi colleghi anziani.
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