Ho pensato fosse il caso di aprire un topic sull'argomento, visto che in pochi sanno bene di cosa di tratta e un numero ancora più inferiore sa che da Febbraio 2009 questo fatto è a tutti gli effetti punibile penalmente. Quindi in caso vi troviate in una situazione del genere correte ai ripari prima che la cosa possa peggiorare.
Stalking (letteralmente perseguitare)
E' un termine che indica una serie di atteggiamenti tenuti da un individuo che affligge un'altra persona, spesso di sesso opposto, perseguitandola ed ingenerando stati di ansia e paura, che può arrivare a comprometterne il normale svolgimento della quotidianità. La persecuzione avviene solitamente mediante tentativi di comunicazione verbale e scritta, appostamenti ed intrusioni nella vita privata.
Lo "stalker" può essere un estraneo, ma il più delle volte è un conoscente, un collega, o un ex-partner, che agisce spinto dal desiderio di recuperare il precedente rapporto o per vendicarsi di qualche torto subito. In altri casi ci si trova davanti a persone con problemi di interazione sociale, che agiscono in questo modo con l'intento di stabilire una relazione sentimentale, imponendo la propria presenza ed insistendo anche nei casi in cui si sia ricevuta una chiara risposta negativa.
Meno frequente il caso di individui affetti da disturbi mentali, per i quali l'atteggiamento persecutorio ha origine dalla convinzione di avere una relazione con l'altra persona. Solitamente questi comportamenti si protraggono per mesi o anni, il che mette in luce l'anormalità di questo genere di condotte.
Terminologia e significato criminologico
Il termine inglese stalking intende un insieme di comportamenti molesti e continui, costituiti da ininterrotti appostamenti nei pressi del domicilio o degli ambienti comunemente frequentati dalla vittima, ulteriormente reiterati da intrusioni nella sua vita privata alla ricerca di un contatto personale per mezzo di pedinamenti, telefonate oscene o indesiderate. Intende, inoltre, l'invio di lettere, biglietti, e-mail, sms, oggetti non richiesti; oppure la produzione di scritte sui muri o atti vandalici con il danneggiamento di beni, in modo persistente e ossessivo, in un crescendo culminante in minacce, scritte e verbali, degenerando talvolta in aggressioni fisiche con il ferimento o, addirittura, l'uccisione della vittima.
Tutto ciò, o parte di esso, se compiuto in modo persistente e tenace in modo da indurre anche solo paura e malessere psicologico o fisico nella vittima, è stalking, e chi lo attua è uno "stalker". Ovvero, un soggetto che commette un atto criminale punito dalla legge. Esso si differenzia dalla semplice molestia per la frequenza e la durata della variegata congerie comportamentale.
Lo Stalking nella legislazione
Nella legislazione italiana il D.L. 23 febbraio 2009, numero 11, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 25 febbraio 2009, introduce nel codice penale l'articolo 612-bis, dal titolo "atti persecutori", che al comma 1 recita: «Salvo che il fatto costituisca più grave reato, è punito con la reclusione da sei mesi a quattro anni. Chiunque, con condotte reiterate, minaccia o molesta taluno in modo da cagionare un perdurante e grave stato di ansia o di paura ovvero da ingenerare un fondato timore per l'incolumità propria o di un prossimo congiunto o di persona al medesimo legata da relazione affettiva ovvero da costringere lo stesso ad alterare le proprie abitudini di vita.»
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