Ciò che è accaduto a Minneapolis va catalogato sotto un'unico sostantivo: assassinio.

Non ammetto smentite a fronte di ciò che è stato fatto vedere. Non parlatemi di protocolli di intervento, né di minacce all'incolumità degli agenti, né di altre situazioni che abbiano giustificato 9 minuti (dicansi, 9 MINUTI!!) di strangolamento alla garrota.

Non ci sono giustificazioni alle implorazioni di aiuto del fermato, "non respiro, non respiro", ancor meno verso il lassismo della polizia cittadina che ha avallato il comportamento di un agente solo quale pendevano 35 segnalazioni di abusi e di violenze.

Come se non bastasse, la sua follia omicida si incardina in un momento di esasperazione sociale che vede il 40% degli americani in disoccupazione, un picco di contagi COVID in aumento e nessuna buona notizia all'orizzonte.

Ne conseguono gli scontri che si stanno diffondendo come fuoco tra le stoppie in tutti gli USA, con altri morti e feriti e con il Donaldo Maramaldo che minaccia addirittura di far sparare sulla gente.

Quali gli scenari futuri?