Monza. Detriti abbandonati al confine con Muggió, interviene la Polizia Locale
Detriti e macerie derivanti da lavori stradali per 2000 metriquadri, sono stati rinvenuti dalla Polizia Locale - Nucleo Vigilanza Ambientale - in largo Segrino, al confine con Muggiò. Il consigliere ed ex sindaco Michele Faglia, ha segnalato alla Locale uno strano accumulo di detriti che ha visto aumentare in un terreno di proprietà di un'azienda monzese.
Ricevuta l'informazione, gli agenti si sono messi al lavoro, rinvenendo nel punto indicato dal consigliere detriti e macerie provenienti da lavori stradali, abbandonati sulla terra nuda nell'area deposito mezzi di una ditta. La zona è stata prontamente posta sotto sequestro, per consentire le analisi dei materiali da parte dei tecnici ARPA, che ne decreteranno il grado di pericolosità.
Il proprietario dell'area è stato denunciato per gestione illecita e deposito incontrollato di rifiuti. “Reati di questo genere sono purtroppo sempre dietro l’angolo e per questo motivo l’attenzione continuerà a rimanere alta - l’Assessore alla Sicurezza Simone Villa – Questo intervento si inserisce nell’ambito dei servizi di controllo specialistico del territorio che negli ultimi mesi sono stati potenziati sensibilmente. Un grazie va al consigliere Faglia che ha segnalato in Consiglio Comunale questa situazione di degrado nella zona di confine tra la città di Monza e Muggiò. La puntualità nel segnalare situazioni di questo tipo da parte di cittadini e Consiglieri Comunali è un elemento sempre fondamentale per interventi tempestivi”
Fonte: mbnews.it
Sequestrati centinaia di pezzi contraffatti
Legnano, 19 novembre 2011 - Blitz al mercato: sequestrati decine di capi contraffatti e di cd e dvd piratati al mercato di Legnano, dormai già da tempo il luogo privilegiato per lo smercio di prodotti taroccati delle migliori marche. Sono arrivate sei unità dal comando di corso Magenta: un senegalese di 25 anni è stato bloccato, portato in comando e denunciato a piede libero per il reato di immigrazione.
Consistente il sequestro operato che, sommato a quello del sabato precedente, ha prodotto questi risultati in termini numerici: 350 fra cd musicali e film in dvd. Duecento pezzi fra calze, foulard e intimo. Dieci capi di vestiario, in massima parte giubbotti e piumini. Sessantacinque oggetti di pelletteria come cinture o borse.
Fonte: ilgiorno.it
Maxi operazione antibracconaggio del Corpo di Polizia provinciale
PORDENONE – Centinaia di vischiatelle per catturare uccelli vietati dalla legge: a scoprirle e sequestrarle tra ottobre ed i primi giorni del mese di novembre è stata la Polizia locale provinciale, la quale, agli ordini del comandante Samuele Grandin, in poco meno di un mese ha messo a segno numerosi blitz nelle campagne della pianura pordenonese per i reati di uccellagione e detenzione di specie protette e cacciabili da avviare al mercato nero.
I dettagli delle operazioni sono state illustrate questa mattinata dallo stesso dirigente alla presenza dell'Assessore Provinciale alla caccia, pesca e sicurezza Stefano Zannier.
L'ultimo blitz, sabato 12 novembre, senza precedenti per la Vigilanza Venatoria, si è verificato nel Comune di San Martino al Tagliamento dove gli agenti, dopo aver predisposto numerosi appostamenti anche serali e mattutini nei campi, hanno individuato un impianto di cattura di considerevole grandezza consistente in quattro pali adibiti ad alberi artificiali dove erano state innestate sulle vermene, circa 300 vischiatelle.
All'interno dell'impianto erano presenti due soggetti con addosso un passamontagna che esercitavano l'uccellagione. Gli agenti di Polizia, a distanza, tenevano sotto controllo la situazione e successivamente, mentre i bracconieri erano intenti a smontare l'impianto e raggruppare le gabbie contenenti i volatili catturati, per portarli via, scattava il blitz che portava alla individuazione dei responsabili e dei relativi volatili catturati di cui 11 cesene, uno zigolo giallo, 3 tordi sasselli.
Sul posto gli agenti procedevano alla liberazione dei volatili, al sequestro delle vischiatelle e altra attrezzatura usata dai bracconieri, provvedendo poi a deferire all'autorità giudiziaria i responsabili per i reati di esercizio abusivo dell'uccellagione a mezzo di vischiatelle e cattura di specie nei cui confronti la caccia non è consentita.
Considerato che, per il sequestro delle vischiatelle è prevista una sanzione amministrativa pari a 100 euro per ogni singola vischiatella ed altre violazioni amministrative sono previste per la detenzione di reti, nonché per la cattura di fringilidi e turdidi: il totale complessivo delle sanzioni da erogare supera abbondantemente i 30 mila euro, soldi che saranno introiti dall'ente Provincia.
Fonte: Pordenoneoggi.it
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