Originariamente Scritto da
GIULIUS
Girovagando per internet, ho trovato questo articolo.......giudicate voi.
Lecce.
Nonostante i pareri del Ministero dei Trasporti, dell’ANCI (Associazione Nazionale dei Comuni Italiani) e le numerose sentenze su tutto il territorio nazionale e persino della Cassazione Penale alcuni comuni in barba alla legge e alle più elementari regole della correttezza e trasparenza dell’agire amministrativo sancite, peraltro, a livello costituzionale, proseguono nell’utilizzo di autovetture “civetta” abilmente nascoste sui cigli delle strade o addirittura truccate da macchine civili.
Autovelox Gallipoli
Le segnalazioni questa volta ci arrivano dal Comune di Gallipoli (Le) e dalla provincia di Trapan,i dove, un' automobilista salentino per evitare un tamponamento sul luogo dov’era nascosta una pattuglia della Polizia Municipale di Gallipoli, era stato costretto a frenare energicamente e ad accostare sul ciglio della strada.
Riteniamo gravissimo il comportamento di questi enti che continuano a perseverare in questa odiosa prassi al solo scopo di “far cassa” e che sortisce l’effetto contrario rispetto al fine primario del controllo della velocità per la sicurezza stradale, costituendo, in realtà, una vera e propria insidia o trabocchetto per gli automobilisti.
Per questi motivi e per l’ennesima volta, il componente del Dipartimento Tematico “Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori, Giovanni D’AGATA, invita le pubbliche amministrazioni che hanno utilizzato e che continuano a perseguire queste prassi illegittime ad adeguarsi alla legge e ad annullare in via di autotutela i verbali per infrazioni al Codice della Strada sin qui redatti e ai Prefetti ad intervenire una volta per tutte a sanzionare tali comportamenti
illegittimi.
La testimonianza diretta
Il giorno 10.06.2009 alle ore 16.15 circa mentre percorrevo la superstrada Lecce- S.M.di Leuca, arrivato a Gallipoli nei pressi dell’uscita Baia Verde notavo l'apparecchiatura di rilievo velocità e ciò che più mi ha colpito era quella che fosse incustodita, guardando nello specchietto retrovisore esterno destro vedo l’autovettura dei vigili urbani nascosta dietro una siepe con i due vigili seduti all’interno. Ricordando cio che accadde molto tempo prima che un’auto vettura che mi precedeva vedendo una situazione simile mi inchioda davanti che fortunatamente riesco ad evitare, decido di uscire allo svincolo di Baia Verde per recarmi dai vigili. Arrivato a loro fermo la mia autovetture dietro la loro, scendo e mi reco da loro la quale erano seduti dentro ed uno intento a manovrare un pc portatile o roba simile, alla mia visione abbassano il finestrino chiedendo cosa volevo faccio notare se loro fossero le persone che dovevano far rispettare le leggi uno dei vigili risponde certo aggiungendo il perché, a tale domanda rispondo che se loro dovevano far rispettare le leggi ai cittadini, anche allo stesso modo dovevano rispettarla aggravati proprio perché indossano una divisa. A tale risposta un vigile quello che manovrava il pc, scende dall’autovettura con voce alta, tono minaccioso e dando dello stupido a me in quanto loro erano la legge e che loro sapevano quello che facevano, alle insistenti minacce ricevute decido di chiamare il 113 e mentre parlavo con l’operatore il vigile continuava con le sue minacce sempre a voce alta, tant’è che chiedo all’operatore se stava sentendo e lui confermava e vista l’insistenza delle minacce chiedo l’intervento di una pattuglia il quale operatore sentendo anche lui decide di mandarla immediatamente prima che la situazione degenerasse. Chiudo il telefono il vigile ancora con tono minaccioso mi chiede i documenti personali e dell’autovettura dopo aver registrato su di un foglio i dati prende una macchina fotografica digitale e incomincia a fare delle foto alla mia autovettura dicendo che avrei sentito parlare di lui. Dopo aver fatto le foto mi ordinava di spostare la mia autovettura in quanto era di intralcio al suo operato, faccio notare che stavo aspettando la volante da me chiamata e lui sempre con tono minaccioso mi dice che non gli e ne fregava niente anzi se continuavo a stare li all’arrivo della volante mi avrebbero fatto multare. Per non stare ancora li ad ascoltare le continue minacce decido di spostarmi all’uscita poco distante da li proprio quella per Baia Verde e chiamo il 113 per comunicare la mia nuova posizione ed effettuando due foto verso la loro posizione. Arrivata la pattuglia con l’App.to Falco e App. Vaglio espongo i fatti loro vedono la situazione e chiedendomi i documenti per redigere il loro rapporto e che sarebbe stato a mia disposizione per eventuali provvedimenti legali nei confronti dei Vigili Urbani in quanto vedevano la loro posizione non in linea a cio che dice la legge.
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