Originariamente Scritto da
AlexanderAvi
Si, questo è un brutto periodo per l'Arma. Si stanno susseguendo tutta una serie di eventi (a breve distanza uno dall'altro per giunta) che, purtroppo, hanno come riflesso quello di minare la credibilità di un'istituzione che, da secoli, è accanto ai cittadini ed ha l'obiettivo primario di garantirne la sicurezza in ogni luogo e in ogni tempo.
L'Arma è composta da Carabinieri, tanti Carabinieri, più di 115 mila. Credo sia fisiologico che tra tutte queste persone, ci possa essere qualcuno che perda di vista quelli che sono i valori su cui poggia l'Istituzione, anche se non capisco come sia possibile (è molto difficile "dimenticarsi" di essere un Carabiniere, anche quando, terminate le tue ore di servizio, dismetti l'uniforme per indossare gli abiti civili) e soprattutto come sia "condivisibile" da parte di altri militari (i fatti di Firenze sono stati eseguiti da due militari e non da uno; è mai possibile che nessuno dei due abbia detto all'altro, intenzionato in tal senso, "ma che diavolo stai dicendo? Ma cosa vuoi fare?"...sarebbe bastato questo per scongiurare il verificarsi di tale triste episodio, e lo stesso si può dire per ciò che è accaduto alla caserma Baldissera, composta da molti Carabinieri).
Ovviamente, in virtù del numero dei tristi episodi che si verificano e il numero totale di Carabinieri che prestano servizio nell'Arma, non posso che considerarli "episodi isolati". Infatti non ritengo affatto giusto accomunare TUTTI i Carabinieri, che svolgono il proprio dovere diligentemente, a coloro che invece Carabinieri non possono definirsi. Non posso definire la popolazione italiana una popolazione di stupratori, solo perchè ogni anno si verificano numerosi reati di violenza sule donne, oppure l'intera popolazione siciliana una popolazione di mafiosi soltanto perchè sull'isola insiste quella organizzazione criminale. Mai fare di tutta l'erba un fascio.
Questo, purtroppo, accade spesso per l'Arma, ma anche per le altre forze di polizia: l'errore di uno, getta fango su tutta l'Istituzione e ogni volta, ripristinarne l'immagine, non è semplice.
Detto questo, io non credo che si tratti di crisi di valori dell'Arma, nel modo più assoluto. Sono episodi isolati (e con isolati non intendo dire che se ne verifica uno ogni morte di papa, ma che non possono essere estesi ad una crisi di valori generale dell'Istituzione), che a mio avviso potrebbero essere evitati già col solo aiuto del collega accanto. E' giusto reprimere tali comportamenti in maniera esemplare, perchè i tutori della legge non possono permettersi nemmeno il minimo errore in un settore così delicato e che sono chiamati a sostenere e difendere.
Non ritengo che si debbano fiscalizzare i controlli da parte dei Superiori, perchè credo che controllare la stanza o l'armadio ad un Carabiniere con 15-20 anni di servizio o più (non parliamo quindi di Allievi o militari alle prime armi) sia demoralizzante per lo stesso oltre a far denotare scarsa fiducia in lui. Dovrebbe essere adulto e vaccinato ed essere cosciente di ciò che è e ciò che può/non può fare. Le sue mancanze quindi, qualora riscontrate, devono essere punite e questo, sicuramente, costituirà monito per tutti gli altri.
Comunque, giusto per precisare, la bandiera esposta nella camera del militare non richiama assolutamente al nazismo, ma si tratta di una bandiera della Marina Militare tedesca risalente alla Prima Guerra Mondiale. Ecco, questo è un altro problema: basta una notizia scritta male per formare il pensiero, distorto, dell'opinione pubblica e screditare un'intera Istituzione.
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