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=WANTED=
Non sei raccomandato? Allora niente idoneità! Sono un Caporale dell’esercito, ho 23 anni, vengo dal Nord, e non sono raccomandata, ecco i requisiti per non passare il concorso per i Carabinieri. Nella settimana che va dal 14 al 18 luglio, per ovvi motivi non metterò le date esatte in cui sono stata esaminata, ho partecipato al concorso per passare all’Arma dei Carabinieri.
Le prove sulle quali saremmo state esaminate tutte quante si sono divise in tre giorni: il primo giorno prove di efficienza fisica che si dividevano in una prova su mille metri da fare entro un tempo di 4’45”, il salto in alto da 1,00 Mt. 12 flessioni entro 2 minuti. Se si passavano queste prove, si poteva accedere alle visite del primo giorno, peso, altezza e quiz, Test Psico-Attitudinale. Di seicento domande assurde.
Ho passato il primo giorno: peso 63 kg, altezza 162 cm, idonea per passare al secondo giorno. Il secondo giorno ci fanno fare una marea di visite mediche, oltre agli esami che abbiamo dovuto fornire (esami del sangue, delle urine, otorino, audiometria, oculista, ginecologo, dentista, cardiologo e psichiatra). Tutta una mattina a fare su e giù per il CNSR (Centro Nazionale di Selezione e Reclutamento). Dopo pranzo, ci sbattono in una stanzetta, dove non ci stavamo nemmeno, pensate, un’ottantina di ragazze stressate, da tutto questo via e vai, senza poter andare a prendere un caffé qualcosa da sgranocchiare, una bottiglietta d’acqua, sì perché ti dicono che se abbiamo sete dobbiamo andare a bere dal rubinetto del bagno, non ci fanno fumare, né usare il cellulare. Insomma rinchiuse in una stanza come dei profughi.
Passano cinque ore o più quando arriva finalmente questo foglio con scritto Idonea o non Idonea al secondo giorno, e già vedi ragazze in lacrime, sì perché dovete sapere che quando siamo misurate tolgono a tutte circa 2 o tre centimetri, così possono eliminarci con una motivazione, poiché da bando bisogna essere alte almeno 161 centimetri. Poi però mi dovrebbero spiegare come possono scartare una ragazza (una delle tante) alta 162, mentre da loro, magicamente, misura 160, come potrebbe essere stata arruolata nell’esercito visto che per tutte le forze armate bisogna essere alte 161 centimetri? Come possono scartare lei e tenere una ragazza che pesa forse il doppio di quest’altra?
Terzo giorno, il terzo giorno credo sia stato quello più pesante di tutti, tra attese, test per accertamenti attitudinali, colloquio con psicologo, l’aria è pesante e su di noi un alone di ansia e agitazione. Lo stress è molto e si può leggere nel volto di ognuna di noi. Mentre attendiamo il nostro turno per il colloquio con lo Psicologo, e sappiamo bene che non è solo una chiacchierata normale, ci suggeriamo a vicenda qualcosa, qualche risposta, ci consigliamo su come assumere la migliore posizione davanti al “perito”, per noi non è solo un colloquio è molto di più. In quel momento è l’esame più difficile che potessimo fare, e tutto lo sforzo fatto per allenarci, ore e ore di corsa sotto il sole, prove su prove per il salto, flessioni su flessioni, diete e molto altro si annulla. La tensione è forte, non riusciamo a rimanere ferme e lo stato di agitazione è evidente, dopotutto ci si gioca un “pezzo” della propria vita.
Fino a quando dopo un’attesa di infinite ore senti pronunciare il tuo cognome, allora scatti in piedi e vai di corsa nell’ufficio dello psicologo, sbatti il tacco come ti hanno insegnato ad Ascoli Piceno al “235 RGT Piceno”, braccia lungo i fianchi mani a paletta sguardo fiero mento alto: COMANDI! Ci si presenta e poi ci fanno gentilmente accomodare. Signorina mi racconti della sua esperienza militare. Una delle tante domande che vengono poste, e dentro di te provi a usare le parole migliori, termini non banali, ma poi, che esperienza può avere un VFP1? Sono pochissime le persone che vanno in missioni estere, la maggior parte di noi sono impiegate negli uffici, guardie, picchetti. Che esperienza è? E allora si cerca di rendere il nostro lavoro d’ufficio una missione, raccontandola con enfasi e ardore. Signorina perché vorrebbe entrare nell’Arma dei Carabinieri? E anche qui cerchi di non essere ripetitiva come le altre sessanta ragazze prima di te. Cerchi parole che potrebbero colpirlo, o motivazioni che comunque per te sono importanti. Ma nulla: non basta mai, non sarà mai abbastanza.
Signorina che requisiti dovrebbe avere un Carabiniere? Uguale alle altre risposte. Si cerca sempre di non essere banali né ripetitivi, ma siamo in un’ottantina viene un po’ difficile essere originali o “diversi” dalle altre. Stai ben attenta a guardare lo Psicologo negli occhi quando parli, (guardare negli occhi è un parolone perché mentre parliamo, lui scrive e scrive sul computer senza degnarti di uno sguardo) tenere le mani ferme sulle gambe, tenere le spalle dritte e la testa non bassa, un sorriso non troppo accentuato, una finta calma e tranquillità. Lui deciderà del nostro futuro, come possiamo essere calme? Come possiamo essere tranquille e serene? Molte sono le altre domande che ci vengono poste, ma la tensione è sempre la stessa.
Dopo il colloquio con lo Psicologo, devi attendere, si ancora una volta, tre ore per fare il colloquio con il Generale del CNSR. Dentro quella stanza o la va o la spacca no? E’ il tuo turno, entri dentro la stanza chiudi la porta, e sbatti il tacco più forte che puoi, si vuole fare bella figura con il Generale, ci presentiamo, grado, nome e cognome ed ente di appartenenza petto in fuori, sguardo fiero e marziale, tono fermo e sicuro: COMANDI! Qualche piccola domanda, sempre le stesse dello Psicologo, o forse qualche cosa di diverso, un arrivederci e buona sera, e si esce. Il cuore in gola, sei più o meno tranquilla ora se non altro le prove sono finite. Ora andiamo in sala d’attesa, le ragazze prima di te tutte “Idonee”, allora pensi, perché io non devo esserlo?
Dopo un’oretta finalmente arriva l’addetto con quei maledetti fogli in mano. Lì sopra c’è il tuo futuro!
VISTO l’art. 13 del bando di concorso in oggetto;
VISTA la determinazione n. 201/6-25-1995 in data 22.05.1999 del Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri con cui, ai sensi dell’art. 53, comma 6 del Decreto Legislativo 12 maggio 1995 n. 198, è stato approvato il profilo attitudinale richiesto per prestare servizio quale Carabiniere effettivo;
VISTE le norme tecniche per l’accertamento attitudinale dei partecipanti al concorso in oggetto, approvate dal Direttore del Centro Nazionale di Selezione e Reclutamento del Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri;
ESAMINATO il protocollo delle prove da Lei sostenute dell’ambito dell’accertamento attitudinale (test somministrati, relazione psicologica, scheda di valutazione relativa all’intervista attitudinale di selezione, colloquio di verifica innanzi alla commissione);
HA ESPRESSO il giudizio di: “NON IDONEO”
Tu leggi tutto questo è l’unica cosa che capisci e che non sei idonea, non capisci il motivo, non capisci nulla.che sarà mai questo articolo 13? Chiediamo spiegazioni sull’articolo 13, ma l’unica risposta che riceviamo è un “Signorina vada a vedere sul Bando” io interpreto “E che vuoi che ne sappia io dell’articolo 13”. Ed esci sconfitta senza sapere cosa ti abbia sconfitto. O forse lo sai ma non vuoi ammetterlo perché vuoi sperare che non può funzionare a sole raccomandazioni. Vuoi sperare che sia un mondo pulito da queste cose. Ma sappiamo bene che in tutte le Forze Armate funziona solo tramite raccomandazioni. Quante sono le persone che ce la fanno con le proprie forze? Perché queste non vengono mai premiate per i loro sforzi, mesi di duro allenamento per passare le prove fisiche, ore ed ore a corre, salti su salti, per cosa? E pensi che sia tutto vano lo sforzo fatto, pensi che non ne valga più la pena. Sei rammaricata non arrabbiata, ma delusa.
E come possiamo presentarci per il concorso per Allievi Sottufficiali per i Carabinieri? Con che spirito riesco ad aprire un libro e studiare? Con che voglia posso allenarmi ancora? Non c’è spirito se non quello di “rassegnazione” per una ragazza che per sua sfortuna è diversa dalle altre, perché mio padre è un pensionato che ha sgobbato tutta la vita per mantenere una famiglia e non ha “coltivato” amicizie “utili”, rassegnazione per una ragazza non raccomandata quindi “non Idonea”.
lettera firmata
(23 luglio 2008)
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