ieri (20 aprile) è inziata a Ginevra la Conferenza ONU sul Razzismo. La conferenza non è iniziata sotto i più buoni auspici. Italia, Germania, Olanda, Stati Uniti, Canada e Israele non hanno partecipato alla conferenza. secondo questi paesi la dichiarazione finale della precedente conferenza (tenuta a Durban nel 2001) ha tenuto poco conto dell'antisemitismo, quindi non hanno partecipato a questa conferenza.
nonostante queste assenze, la conferenza ha avuto subito un indiscusso protagonista il presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad grazie alle sue parole: "Israele Razzista".
ecco cosa dice il corriere della sera: "La presenza e le parole di Mahmoud Ahmadinejad scuotono la conferenza Onu sul razzismo a Ginevra. Nel suo intervento davanti ai partecipanti al summit, il presidente iraniano ha criticato l'insediamento di un «governo razzista» nel cuore del Medio Oriente dopo il 1945, alludendo chiaramente allo stato di Israele senza però mai nominarlo. Parole alle quali i delegati dell'Unione europea hanno reagito lasciano la conferenza, già disertata da molte delegazioni occidentali. Nicolas Sarkozy ha chiesto all'Unione europea di reagire con «estrema fermezza» al discorso del presidente iraniano. Il presidente francese, «che ha già respinto in altre occasioni le inaccettabili dichiarazioni fatte dal presidente iraniano, condanna duramente questo incitamento all'odio», ha riferito un portavoce dell'Eliseo. La Commissione europea, del resto, aveva annunciato che avrebbe reagito «in modo appropriato» nel caso in cui dalla Durban II fossero arrivate dichiarazioni «inaccettabili». Prima che il presidente iraniano cominciasse a parlare , tre manifestanti travestiti da pagliacci sono stati fatti allontanare dalla conferenza non appena hanno cominciato a urlare «razzista, razzista». Proprio la controversa presenza del presidente iraniano e le perplessità circa il documento finale della conferenza hanno spinto numerosi paesi a disertare questo appuntamento internazionale."
secondo me l'Italia ci doveva andare lo stesso. forse sto sbagliando, dietro queste assenze c'è la pressione d'israele.
siamo arrivati al punto dove l'antisemitismo è equiparato all'antisionismo (che dovrebbero essere due cose differenti). ogni atto antisemita o negazionista viene interpretato come un attacco a israele.
un conto è criticare israele (la critica è un diritto) un altro negare che sia avvenuto lo olocausto, un dato evidente (è impossibile negare l'evidenza).
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