Originariamente Scritto da
Orange
Sai Cuthbert, dipende tutto da come si gestiscono le cose. Rischia di essere un po' lungo ma ti prendo l'esempio francese. Nell'esercito regolare francese, ci sono solo francesi, quindi gente che viene anche dalle isole (Tahiti,Martinique, Guadeloupe, Nuova Caledonia), e gente che ha origini Algerine od in ogni caso di religione musulmana. Ora, siccome in Francia si parla solo di diritti dell'uomo, diritti del lavoratore e cose del genere ( cose sacrosante d'altra parte nella vita civile), molti benpensanti vogliono trasferire questi concetti anche nelle forze armate e questo ha delle conseguenze nefaste, quando non sfiorano il ridicolo. Risultato : sapete tutti che la Francia é impegnata con unità combattenti, in più della Legione, in Afganistan. Alcuni mesi fa' una quindicina di soldati francesi hanno rifiutato di partire con le loro unità in Afganistan, perché hanno detto che non volevano combattere i loro fratelli musulmani. Il peggio é che l'opinione pubblica ed una parte delle alte sfere a Parigi erano d'accordo con questo tipo di comportamento. Tutto questo evidentemente nuoce non solo alla gestione del personale da parte dei grandi capi, ma nuoce anche alla coesione delle unità, allo spirito di corpo, ell'efficacia dei reparti.
In Legione, come dici tu, abbiamo di tutto eppure funziona, anzi la multinazionalità é una delle forze sulle quali si basa la Legione. Perché ? Ma secondo me é semplicissimo.
Perché tutti sono messi alla stessa stregua, tutti hanno gli stessi obblighi, tutti mangiano le stesse cose... non ci sono neri o bianchi o cristiani o arabi, o poliziotti o ricercati. Ci sono solo legionari. La chiave di tutto é qua. Quando vieni in Legione sai che ci sono delle regole. Sono uguali per tutti. Voglio dire, per esempio, non si deve arrivare in ritardo. Se sei in ritardo, la punizione ( qui diciamo "la tariffa") é di una settimana di arresti. Se arrivi in ritardo non puoi dire che sei un negro é quindi se sei punito é perché si é razzisti, o dire che sei rumeno o zingaro, e che non bisogna perseguitare le minorità etniche, e cosi' via. Qui la legge é uguale per tutti, e questo toglie i problemi e spiana le diversità. Non é difficile legare con gente diversa, perché la sola diversità vera resta la lingua, ma siccome tutti parlano (più o meno) francese nemmeno questo problema si pone. In legione ci sono delle tradizioni, e fra queste si festeggia Natale. A nessuno interessa se sei musulmano o buddista. In Legione si festeggia Natale e quindi anche se sei arabo festeggi Natale e chiudi la bocca. Se vuoi essere arabo e musulmano, o buddista o testimone di Bagnocavallo resti a casa tua, ma qui invece si fa cosi', ed é cosi' per tutti. Tutto questo (evidentemente non solo questo) crea coesione, ed é per questo che questa torre di Babele che é la Legione é molto efficace. C'é gente di tutti gli orizzonti, di tutte le esperienze e tutto questo é di una ricchezza infinita, ma deve essere gestito con un pugno di ferro e senza indulgenze o compassioni. Ecco perché qui da noi c'é una disciplina d'acciaio. Anni fa', durante uno stage di immersione, una delle macchine era stata chiusa con le chiavi dentro. Dopo vari tentativi, uno dei miei ragazzi, ha detto che se volevo, lui aveva "una certa esperienza". Davanti a noi in tre secondi e mezzo, ha aperto la macchina, ma nessuno di noi, a parte le battute e le sparate scherzose sul suo passato e sulla sua nazionalità marocchina, nessuno ha nemmeno provato a capire come o dove o perché era "cosi' bravo". Tutto questo per dire che sicuramente la diversità di orizzonti, di culture, di provenienze sono di una ricchezza immensa, a condizione di mettere tutti allo stesso livello, senza eccezzioni che potrebbero essere prese come delle preferenze o peggio delle debolezze nei confronti di certe persone per qualsiasi motivo (razza, religione, colore).
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