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Discussione: L'importanza delle donne in divisa! Parliamone.

  1. #801
    Soldato L'avatar di WarSong
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    aaahh ok messa così allora concordo pensavo ti riferissi ad altro
    Sempre a Vostra disposizione.

    Temi la Legione di Acqui

  2. #802
    Maresciallo L'avatar di anyone
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    Bene come promesso racconto la mia esperienza. Quando arrivarono le donne giravano circolari interne che facevano sudare freddo truppa, sottufficiali e ufficiali. In poche parole fu una vera e propria rogna, ma anche una novità!

    Il problema fu la gestione di questa novità che a partire da Roma per questioni politiche gestirono veramente male, infatti all'epoca vennero accolte come principesse con tanto di tappeto di petali di rose, guai a toccarle, guai a sgridarle (poverine) - ed elle forti della protezione di cui godevano (ehehe) - se ne approfittavano mettendo a dura prova il sistema gerarchico e l'intero apparato militare.

    Per fare degli esempi pratici esasperavano la confidenza con gli ufficiali e i sottufficiali, ed alla truppa non rivolgevano neanche la parola come se le donzelle in questione appartenessero alla sfera dello star system. Spesso in mensa non sedevano con i loro parigradi ma andavano ad accomodarsi ai tavoli dei marescialli o degli ufficiali comportandosi da scolarette in preda a tempeste ormonali e sovente urlavano come galline - comportandosi anche - come tali. Più il grado puntava in alto più starnazzavano mettendosi in mostra come le troniste di Maria De Filippi. Il loro terrore si limitava al Comandante di corpo e alle greche, e le caserme che ho frequentato nel periodo "new entry" stavano per trasformarsi in una comune hippie dove era lecito lamentarsi, piangere, ridere, starnazzare con disappunto di tutti quei colleghi che dovevano farsi il mazzo e che dovevano rispettare le rigide regole che un ambiente militare impone. Str0nzi a parte ovviamente.

    Vi starete chiedendo "ma gli ufficiali non dicevano nulla???" Eh no, non dicevano nulla perché le circolari interne che vi accennavo prima parlavano chiaro: "nessuno della truppa può rivolgere loro la parola se non per motivi inerenti al servizio". Inoltre tali circolari sottolineavano che era responsabilità degli ufficiali o in mancanza di questi dei sottufficiali, tutelare le nuove arrivate e far sì che non si creino situazioni d'imbarazzo o di sottomissione da parte dei loro camerati (leggasi sempre.. truppa), come se la truppa fosse un branco di arrapati pronti a violentare le poverette. Di fatto i primi ad approfittarsene creando situazioni a dir poco imbarazzanti furono proprio gli ufficiali in particolare alcuni AUC che si comportavano da Rambo sottomettendo marescialli con un'anzianità di servizio di tutto rispetto pur di far colpo sulla principessina di turno. La moneta di scambio per ovvi motivi era la pudenda. (A tal proposito mi ricordo di quel sottotenente intenzionato a sgridare un sergente maggiore della Folgore perché a sua volta cazziò una soldatessa che si lamentava troppo del dolore ai piedini, il sottotenente si beccò un "non me frega quella marcia come gli altri", tutti a ridere sotto i baffi.)

    Non parliamo dell'addestramento poi.. gli uomini marciavano e le donne lo facevano con lo sconto, gli uomini portavano uno zaino da 20/25 Kg e le donne solo per il primo chilometro poi gli uomini dovevano farsi carico del loro zaino più quello delle colleghe. Quando gli uomini sparavano in sagoma c'era un responsabile di tiro ogni 10 soldati, dall'altra parte c'era una donna con 10 responsabili di tiro, tutti intorno a lei onde evitare che le si rovinasse il trucco o le unghie. Quando avevano le mestruzioni potevano essere esentate dalla marcia e dall'addestramento per svolgere mera attività osservativa o di supporto che equivaleva a stare seduti a guardare.

    La colpa di tutto ciò non è della donna in sè, sia chiaro, ma di come è stata gestita la situazione. Donne nelle FFAA? Certo purché si comportino da soldati, altrimenti possono continuare a lavorare nell'amministrazione civile. Spero nel frattempo che le cose siano cambiate anche se a leggere certi commenti e a sentire qualche ex collega, non è poi cambiato molto.
    "L'agricoltura sembra molto semplice quando il tuo aratro è una matita e sei a un migliaio di miglia dal campo di grano" . Dwight D. Eisenhower

  3. #803
    Utente Expert sez La divisa L'avatar di Psycho
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    Citazione Originariamente Scritto da anyone Visualizza Messaggio
    Bene come promesso racconto la mia esperienza. Quando arrivarono le donne giravano circolari interne che facevano sudare freddo truppa, sottufficiali e ufficiali. In poche parole fu una vera e propria rogna, ma anche una novità!

    Il problema fu la gestione di questa novità che a partire da Roma per questioni politiche gestirono veramente male, infatti all'epoca vennero accolte come principesse con tanto di tappeto di petali di rose, guai a toccarle, guai a sgridarle (poverine) - ed elle forti della protezione di cui godevano (ehehe) - se ne approfittavano mettendo a dura prova il sistema gerarchico e l'intero apparato militare.

    Per fare degli esempi pratici esasperavano la confidenza con gli ufficiali e i sottufficiali, ed alla truppa non rivolgevano neanche la parola come se le donzelle in questione appartenessero alla sfera dello star system. Spesso in mensa non sedevano con i loro parigradi ma andavano ad accomodarsi ai tavoli dei marescialli o degli ufficiali comportandosi da scolarette in preda a tempeste ormonali e sovente urlavano come galline - comportandosi anche - come tali. Più il grado puntava in alto più starnazzavano mettendosi in mostra come le troniste di Maria De Filippi. Il loro terrore si limitava al Comandante di corpo e alle greche, e le caserme che ho frequentato nel periodo "new entry" stavano per trasformarsi in una comune hippie dove era lecito lamentarsi, piangere, ridere, starnazzare con disappunto di tutti quei colleghi che dovevano farsi il mazzo e che dovevano rispettare le rigide regole che un ambiente militare impone. Str0nzi a parte ovviamente.

    Vi starete chiedendo "ma gli ufficiali non dicevano nulla???" Eh no, non dicevano nulla perché le circolari interne che vi accennavo prima parlavano chiaro: "nessuno della truppa può rivolgere loro la parola se non per motivi inerenti al servizio". Inoltre tali circolari sottolineavano che era responsabilità degli ufficiali o in mancanza di questi dei sottufficiali, tutelare le nuove arrivate e far sì che non si creino situazioni d'imbarazzo o di sottomissione da parte dei loro camerati (leggasi sempre.. truppa), come se la truppa fosse un branco di arrapati pronti a violentare le poverette. Di fatto i primi ad approfittarsene creando situazioni a dir poco imbarazzanti furono proprio gli ufficiali in particolare alcuni AUC che si comportavano da Rambo sottomettendo marescialli con un'anzianità di servizio di tutto rispetto pur di far colpo sulla principessina di turno. La moneta di scambio per ovvi motivi era la pudenda. (A tal proposito mi ricordo di quel sottotenente intenzionato a sgridare un sergente maggiore della Folgore perché a sua volta cazziò una soldatessa che si lamentava troppo del dolore ai piedini, il sottotenente si beccò un "non me frega quella marcia come gli altri", tutti a ridere sotto i baffi.)

    Non parliamo dell'addestramento poi.. gli uomini marciavano e le donne lo facevano con lo sconto, gli uomini portavano uno zaino da 20/25 Kg e le donne solo per il primo chilometro poi gli uomini dovevano farsi carico del loro zaino più quello delle colleghe. Quando gli uomini sparavano in sagoma c'era un responsabile di tiro ogni 10 soldati, dall'altra parte c'era una donna con 10 responsabili di tiro, tutti intorno a lei onde evitare che le si rovinasse il trucco o le unghie. Quando avevano le mestruzioni potevano essere esentate dalla marcia e dall'addestramento per svolgere mera attività osservativa o di supporto che equivaleva a stare seduti a guardare.

    La colpa di tutto ciò non è della donna in sè, sia chiaro, ma di come è stata gestita la situazione. Donne nelle FFAA? Certo purché si comportino da soldati, altrimenti possono continuare a lavorare nell'amministrazione civile. Spero nel frattempo che le cose siano cambiate anche se a leggere certi commenti e a sentire qualche ex collega, non è poi cambiato molto.
    Ahimè non tutto è cambiato...

  4. #804
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    grande e coraggioso, anyone!!


    Da un lato mi dispace non esser mpu nell'EI, ma dall'altro son contento: se fossi rimasto a far servizio con donzelle simili non avrei lesinato ceffoni sonanti pur di farle rigare dritto in barba ai colleghi maschi.
    Posso capire la scellerata creazione di tali circolari (ideate da chi??) ma le ragazze se ne sono di certo approfittate

    Un vero schifo.

  5. #805
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    Citazione Originariamente Scritto da WarSong Visualizza Messaggio

    Io sono del parere che il vero Esercito Italiano era quello di una volta, quello fatto da uomini con le palle quadrate, non da femminucce che non sanno tirare nemmeno una bomba e gridano il nome del reggimento come se gli avessero tirato i capelli. Voci Maschie metton più timore, hanno più Vigore...
    Non tiratemi fuori le eccezioni perché so benissimo che ci sono donne con la barba e uomini senza palle. Ma sono eccezioni, come ripeto.

    Non criticatemi, ho espresso la mia opinione. La Natura dell'uomo e quella della donna non si cambia, anche se cercate di farlo.
    Historia Magistra Vitae.
    Io sono una ragazza. Sto nell'esercito da sei anni [non esprimo giudizio sul periodo vfb, perché non c'ero e chi di più vecchio sicuramente ha vissuto quello che ha vissuto] e non condivido per nulla la tua opinione. Senza farne un caso di stato, premetto che non sono una pazzoide "femminista", ma amo ragionare con la testa valutando pro e contro di ogni cosa; quindi, avrei piacere di dare una risposta a queste "accuse" fondate o meno sul ruolo delle donne nell'esercito.

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    L'eccezione non conta proprio perché è un'eccezione.
    Si potrebbe parlar di eccezioni se fossero davvero due donne su duemila [sparo un numerico a caso] ad "eccellere", ma credo che di ottime professioniste ce ne siano anche di più. E che le eccezioni siano proprio quelle "donnette allegre" che non dovrebbero nemmeno lavorare in fabbrica per non spezzarsi l'unghia.

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    L'uomo è l'uomo, la donna è la donna.
    E per fortuna, altrimenti non esisterebbe la "completezza".

    Citazione Originariamente Scritto da WarSong Visualizza Messaggio
    Volete la parità dei sessi? Allora giù, le stesse prove anche per le donne!
    Non mi sembra giusto che le prove di efficienza fisica debbano essere più semplici rispetto a quelle degli uomini, mica vorrete la parità solo per quello che vi fa comodo, vero?
    Tanto per inziare: qualcuno decide per gli altri.
    Non siamo noi che "vogliamo" le peo diverse, ma l'ha voluto qualcuno per noi.
    La fisicità umana vuole che, a parità d'allenamento, un uomo - facciamo il caso della corsa - sia sempre più "potente" fisicamente rispetto alla donna. Non per altro anche nelle olimpiadi i tempi sono diversi, l'uomo ha dei tempi, la donna ne ha altri. Perché? Perché la "fisicità" umana vuole che sia così. Non è una questione di vantaggio o svantaggio. Io femmina avrò lo stesso svantaggio/vantaggio di te maschio nelle peo, perché il mio fisico è diverso. Sarebbe da ipocriti dire il contrario.

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    Poi perché gli uomini si devono rasare mentre le donne possono portare i capelli raccolti?
    O le cose vengono fatte alla pari o non si fanno.
    A parte il fatto che nessuna direttiva non parla di capelli rasati, ma bensì di capelli corti sotto, sopra pettinabili e con le basette tagliate sino al traco. Ma che senso ha far tagliare i capelli alle donne? o.O Cioè si diventa più operativi ad avere i capelli corti? Per me no problem, ma se si pensa che sono questi i problemi dell'esercito... bhe, non è che andremo molto avanti con la testa. Storicamente parlando la "parità dei sessi" è qualcosa di molto più complesso di un semplice taglio di capelli ...la considerazione della Donna era penosa, tant'è che non potevamo nemmeno andare a votare. Vogliamo continuare a vivere nell'ottocento perché abbiamo troppo orgoglio?

    Citazione Originariamente Scritto da WarSong Visualizza Messaggio

    Io sono del parere che il vero Esercito Italiano era quello di una volta, quello fatto da uomini con le palle quadrate, non da femminucce che non sanno tirare nemmeno una bomba e gridano il nome del reggimento come se gli avessero tirato i capelli. Voci Maschie metton più timore, hanno più Vigore...
    Quali sarebbero gli uomini di una volta? Probabilmente il mio amato Nonno, prigioniero di Russia nella 2°Guerra Mondiale era "un uomo di una volta", probabilmente mio padre che si spacca la schiena ogni giorno per dieci/quindici ore per portare a casa uno stipendio è "un uomo di una volta". Personalmente parlando oggi vedo più "uomini femminucce" che donne; quindi dov'è l'eccezione? Nell'uomo che spicca perché non si fa le sopracciglia e la ceretta o nella donna che fa il suo dovere perché ama il suo lavoro?

    Parlo da soldato, non da donna. Parlo da Alpino e fiera di esserlo. Parlo da persona matura e con una mentalità aperta. Parlo da persona che in sei anni ha visto il peggio e il meglio da entrambi i sessi senza distinzioni. L'uomo e la donna sono due esseri che si completano, sia nella famiglia, che sul lavoro.

    E' vero, certe donne non meritano d'indossare una divisa, ma così come non la meritano nemmeno certi uomini.

    Io non so in che caserma stai, non so cosa avete vissuto e, se avete vissuto "male" l'esperienza "donna soldato", mi dispiace.

    Quello che mi dispiace di più però è che voi uomini/donne che siate vedete tutto questo Privilegio nelle differenze delle peo o nel "come tenere i capelli", ma non vi accorgete di quanto il nostro esercito viva ancora nell'ignoranza e nel maschilismo, non permettendo a donne veramente meritevoli di guadagnarsi una qualifica in reparti particolari, solo perché sono donne e non possono partecipare all'obos. Questa sì che è una vergogna, questo sì che sarebbe un problema di cui lamentarsi davvero.

    EDIT: il mio non è un attacco e nemmeno voglio difendere le donne [ce ne sono alcune che ammazzerei!], ma voglio far render conto a tutti che non sono tutte delle "protette", che molte hanno davvero lottato per arrivare dove sono e che non sono certamente delle peo [di cacca si può dire?] a rendere perfetto o meno un vero soldato. Quando batto il passo e urlo il motto di Reggimento lo faccio con la stessa grinta di qualsiasi uomo. I miei genitori mi hanno insegnato a "lottare per ottenere ciò che voglio" non a perdere la dignità facendo la "donnetta allegra".

    ---------------------Aggiornamento----------------------------

    Citazione Originariamente Scritto da mib Visualizza Messaggio
    grande e coraggioso, anyone!!
    Posso capire la scellerata creazione di tali circolari (ideate da chi??) ma le ragazze se ne sono di certo approfittate
    Credo che anyone parli di circolari vecchie. L'entrata inizialmente delle donne nelle FFAA è stata una tragedia in ogni senso, ma non si può pensare che le cose non siano "migliorate".
    Ultima modifica di akuaduulza; 02-03-12 alle 21: 15


    Il Mondo è nelle mani di coloro che hanno il coraggio di SOGNARE
    e di correre il Rischio di VIVERE i Propri Sogni!

    (Paulo Coelho)

  6. #806
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    Secondo me l'essere parte della grande macchina militare è un qualcosa che va al di là della persona, non devono esistere donne e uomini.
    -----EDIT DELLO STAFF----
    Per inserire link di associazioni "NO PROFIT" contattare l' Amministrazione.

  7. #807
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    Ma poi, che so ste PEO di cui tanto s'infiamma Akuaduulza?

  8. #808
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    Ma poi, che so ste PEO di cui tanto s'infiamma Akuaduulza?
    Ma sono delle stupide prove di efficienza operativa. Che paion quasi uno scandalo da come ne parlano.
    Sono 2000 metri di corsa [in 10 minuti per gli uomini e 11 per le donne], sono le flessioni [20 per gli uomini 16 per le donne], sono i "difficilissimi" - sarcasmo - addominali [30 per gli uomini 27 per le donne], la marcia di 15 kilometri [2h45'' per gli uomini, 3h00'' per le donne]. Tutte cose che a quanto pare fanno di un soldato un vero soldato!!!!!

    Il succo del discorso è: chi se ne frega [si può dire vero?] dei minuti, si deve notare l'impegno!

    NB: io non m'infiammo, amo contraddire!! ahahah... :P


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  9. #809
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    Citazione Originariamente Scritto da mib Visualizza Messaggio
    grande e coraggioso, anyone!!


    Da un lato mi dispace non esser mpu nell'EI, ma dall'altro son contento: se fossi rimasto a far servizio con donzelle simili non avrei lesinato ceffoni sonanti pur di farle rigare dritto in barba ai colleghi maschi.
    Posso capire la scellerata creazione di tali circolari (ideate da chi??) ma le ragazze se ne sono di certo approfittate

    Un vero schifo.
    Prima che qualcuno mi linci chiarisco una cosa: sono favorevole al personale femminile nelle FFAA/FFOO. Detto questo rispondo alla tua domanda, per quello che mi è dato ricordare/sapere.. La risposta è:

    Dai Comandanti di Corpo su pressioni dei loro superiori perché i venditori di giornali dell'epoca erano pronti a "scooppare" abusi nei confronti del gentilsesso, ergo a Roma questo l'avevano previsto e quindi quelle circolari avevano la loro utilità; in teoria.

    Sentirsi col fiato sul collo e sapere che una subordinata ha il potere di dire "quello mi ha molestato" faceva tremare tutti. L'Esercito non è la PS, la PS non è l'Esercito, mentalità diversa, ruoli diversi e soprattutto stiamo parlando di militari. In un ambiente "chiuso e freddo" (caserme skazzo a parte) come quello militare ci si possono aspettare guai dal nulla, se perdi un caricatore potresti e dico potresti pure risolvere la cosa in famiglia, se una donna viene molestata(?), no. Puoi immaginare le varie Barbara D'urso, Matrix, Santori etc etc...

    Ripeto non sono contro le donne nelle FFAA ma il sistema è sbagliato e noi italiani essendo profondamente maschilisti non siamo riusciti a gestire la "questione donne" nella maniera più obbiettiva possibile. Il nostro finto slogan "si alla parità dei sessi" non convince nessuno, né le donne né gli uomini. Colpa dei giornalai venditori di fumo, colpa di alcuni ufficiali che poltrendo dietro alle scrivanie avevano paura di affrontare la questione in maniera "scientifica" e delegavano la questione ai loro subordinati senza impegnarsi troppo ad evitare di trasformare letteralmente alcune caserme in una sorta di Babilonia (leggasi puttan4io). Colpa anche del fatto che le donne sono entrate in massa subito e con troppe opportunità, molti diritti e pochi doveri. Di fatto è stato così.

    Poi vorrei dire un'altra cosa: qualche donna sia sul forum che nella vita reale ha messo in discussione la "politica di arruolamento" nelle Forze Speciali.

    Belle mie, finché non verranno cambiate certe regole non scritte, non ci potete entrare e non ci entrerete, non per ora almeno (mi aspetto eventuali correzioni a riguardo). Perché fino a quando non vi comporterete da veri soldati e non marcierete come tutti gli altri nessuno vi rispetterà ma quel che è peggio non riuscirete a coprire il vostro compagno accasciato per terra trivellato dai colpi del fuoco nemico a causa del fatto che quella volta/e - durante l'addestramento - ve ne stavate da parte, tutelate da qualche superiore dal cuore d'oro che vi ha protetto dal fango e dagli schiaffoni in faccia e dai calci sugli stinchi.

    Inutile che fate quella faccia, nei reparti operativi lo schiaffone era la regola, nulla di trascendentale, nessuno si lamentava e nessuno gridava allo scandalo. Infatti se qualche idiota puntava l'arma col colpo in canna verso il collega a causa della sua frivolezza, partiva il ceffone mentre se lo faceva la donna la si riprendeva con le pinze stando attenti a non urtare la sua fragile sensibilità da donzella post-diploma che fino a poco tempo fa okkupava le scuole esigendo più carta igienica nei bagni e il diritto a fumare nell'aula dei prof.

    E chi se le doveva sorbire ste signorine? Noi, io...

    (Donne) col basco amaranto o non basco amaranto (e anche qui avrei da raccontare...) sappiate che ci vogliono le palle e non gli occhi dolci al superiore né adattamenti di comodo all'addestramento.

    Nelle FS si fa sul serio e se vi beccano in territorio nemico, specie di questi tempi che il nemico se ne sbatte della convenzione di Ginevra, sappiate che non ci penseranno due volte a stuprarvi a più ripetute ed a estorcervi le informazioni che servono a suon di pugni in faccia.
    Volete ancora entrare nelle FS? Cominciate a marciare in mezzo ai boschi con una bella zavorra da 25 Kg e una mela in corpo, fatevi accompagnare da un amico/fidanzato motodotato e dite lui di urlarvi addosso per tutto il tragitto che dovrà essere di almeno 5 km al giorno con pioggia, sole, neve e senza cellulare per chiamare mammina o papà. Tra una zavorrata e l'altra dormite al massimo una paio d'ore e poi ricominciate a marciare stando attenti a non rompere rami e lasciare meno impronte possibili e se ne lasciate qualcuna, ricopritela. Ah dimenticavo portatevi anche un simulacro di arma che pesi un 3 o 4 Kg e se vi escono le vesciche non azzardatevi a dire mi fermo, perché nelle FS sareste già fuori, superiori gentili permettendo (che fortunatamente nelle FS non ci sono vista la loro indiscutibile professionalità!).

    Ecco perché non ci sono donne nelle FS, ve lo ha raccontato sto povero fesso.

    Ovviamente non fatela una cosa simile vi rovinereste giunture e schiena ma l'ho detto per far capire che la donna italiana per ora non può permettersi il lusso di entrare nelle FS, troppa paura da entrambo le parti. Troppo viziate loro, troppo gentili noi.

    Rimanete negli uffici e fate le missioni di peacekeeping che va bene così.

    Questo commento si riferisce solo ed esclusivamente alle donne nei reparti operativi, non a donne pilota, ufficiali etetcetc che anzi, hanno dato prova di essere decisamente più serie di tanti colleghi maschi. Molto ma molto più serie.

    Spero di non aver offeso qualche donna, giuro che non è mia intenzione, riporto i fatti in base alle mie esperienze che sono state tutt'altro che positive, per il resto vi auguro di cuore di realizzare ogni vostro sogno, di avere successo e di fare una brillante carriera.
    "L'agricoltura sembra molto semplice quando il tuo aratro è una matita e sei a un migliaio di miglia dal campo di grano" . Dwight D. Eisenhower

  10. #810
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    Citazione Originariamente Scritto da anyone Visualizza Messaggio
    Bene come promesso racconto la mia esperienza. Quando arrivarono le donne giravano circolari interne che facevano sudare freddo truppa, sottufficiali e ufficiali. In poche parole fu una vera e propria rogna, ma anche una novità!

    Il problema fu la gestione di questa novità che a partire da Roma per questioni politiche gestirono veramente male, infatti all'epoca vennero accolte come principesse con tanto di tappeto di petali di rose, guai a toccarle, guai a sgridarle (poverine) - ed elle forti della protezione di cui godevano (ehehe) - se ne approfittavano mettendo a dura prova il sistema gerarchico e l'intero apparato militare.

    Per fare degli esempi pratici esasperavano la confidenza con gli ufficiali e i sottufficiali, ed alla truppa non rivolgevano neanche la parola come se le donzelle in questione appartenessero alla sfera dello star system. Spesso in mensa non sedevano con i loro parigradi ma andavano ad accomodarsi ai tavoli dei marescialli o degli ufficiali comportandosi da scolarette in preda a tempeste ormonali e sovente urlavano come galline - comportandosi anche - come tali. Più il grado puntava in alto più starnazzavano mettendosi in mostra come le troniste di Maria De Filippi. Il loro terrore si limitava al Comandante di corpo e alle greche, e le caserme che ho frequentato nel periodo "new entry" stavano per trasformarsi in una comune hippie dove era lecito lamentarsi, piangere, ridere, starnazzare con disappunto di tutti quei colleghi che dovevano farsi il mazzo e che dovevano rispettare le rigide regole che un ambiente militare impone. Str0nzi a parte ovviamente.

    Vi starete chiedendo "ma gli ufficiali non dicevano nulla???" Eh no, non dicevano nulla perché le circolari interne che vi accennavo prima parlavano chiaro: "nessuno della truppa può rivolgere loro la parola se non per motivi inerenti al servizio". Inoltre tali circolari sottolineavano che era responsabilità degli ufficiali o in mancanza di questi dei sottufficiali, tutelare le nuove arrivate e far sì che non si creino situazioni d'imbarazzo o di sottomissione da parte dei loro camerati (leggasi sempre.. truppa), come se la truppa fosse un branco di arrapati pronti a violentare le poverette. Di fatto i primi ad approfittarsene creando situazioni a dir poco imbarazzanti furono proprio gli ufficiali in particolare alcuni AUC che si comportavano da Rambo sottomettendo marescialli con un'anzianità di servizio di tutto rispetto pur di far colpo sulla principessina di turno. La moneta di scambio per ovvi motivi era la pudenda. (A tal proposito mi ricordo di quel sottotenente intenzionato a sgridare un sergente maggiore della Folgore perché a sua volta cazziò una soldatessa che si lamentava troppo del dolore ai piedini, il sottotenente si beccò un "non me frega quella marcia come gli altri", tutti a ridere sotto i baffi.)

    Non parliamo dell'addestramento poi.. gli uomini marciavano e le donne lo facevano con lo sconto, gli uomini portavano uno zaino da 20/25 Kg e le donne solo per il primo chilometro poi gli uomini dovevano farsi carico del loro zaino più quello delle colleghe. Quando gli uomini sparavano in sagoma c'era un responsabile di tiro ogni 10 soldati, dall'altra parte c'era una donna con 10 responsabili di tiro, tutti intorno a lei onde evitare che le si rovinasse il trucco o le unghie. Quando avevano le mestruzioni potevano essere esentate dalla marcia e dall'addestramento per svolgere mera attività osservativa o di supporto che equivaleva a stare seduti a guardare.

    La colpa di tutto ciò non è della donna in sè, sia chiaro, ma di come è stata gestita la situazione. Donne nelle FFAA? Certo purché si comportino da soldati, altrimenti possono continuare a lavorare nell'amministrazione civile. Spero nel frattempo che le cose siano cambiate anche se a leggere certi commenti e a sentire qualche ex collega, non è poi cambiato molto.
    Quoto tutto.

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