Crisi franco-turca

[Orange]

Io non voglio andare contro corrente, ma una cosina ina ina ina vorrei pero' sottolinearla
Lasciamo perdere i discorsi della satira e del latino anche perché qui c'è il nostro apprezzato Gagliardi che ci puo' inseganre tutte queste cose dato che è proprio professore di latino (fra l'altro)
Lasciamo perdere i discorsi di non dire certe cose altrimenti "quelli" si incazzano
Io voglio parlare da persona che serve e difende la Repubblica (francese, italiana...per queste cose cambia poco)
La libertà di espressione, il divieto di controllare e censurare la stampa....mi va tutto bene. Non voglio di sicuro mettere in discussione dei principi e dei valori del genere sui quali si fonda la nostra società
Pero' pero' pero'.... dovrebbe esserci un qualche freno, un tampone, un "rallentatore", un filtro a certe persone. Non parlo di Islam. Parlo di casa mia, cristianesimo : i signori di Charlie hebdo, in nome della libertà di pensiero, di espressione, di stampa, hanno fatto, anni fa, una copertina in cui si vedeva Gesù Cristo a pecorina, sodomizzato con un vibratore a forma di croce dallo Spirito Santo, mentre nello stsso tempo stava succhiando il pisello a Dio.
Ecco : io mi pongo due domande soltanto che secondo me inquadrano bene il problema generale :
1 viva la libertà di espressione - perfetto. Ma si puo' trovare un qualche cosa per impedire delle cose del genere ? Voglio dire : la libertà vuol dire poter dire assolutamente tutto quello che voglio solo perché sono un giornalista ? Io non voglio rimettere in discussione nel modo più assoluto le libertà fondamentali, ma è giusto poter pubblicare cose del genere solo perché io sono un giornalista ateo, comunista, satirico e quindi nessuno mi deve discriminare ? Non ne sono sicuro : non penso che lo spirito, l'essenza della legge sulla libertà, quando è stata fatta, volesse farci cadere nell'anarchia di espressione più completa, senza parlare del buon gusto, dell'educazione, della tolleranza ecc ecc ecc

2 per chi dice che siamo tutti uguali in tutti i sensi, voglio mettere in evidenza che dopo questa copertina "anti Dio e religione dei cristiani", nessun giornalista è stato minacciato, picchiato o decapitato e non c'é stato nessun attentato di nessun genere : ci sarà un significato ?

[Kojak]

@Orange
Una differenza tra la Francia e il resto del mondo però io la farei, visto che hai tirato in ballo l'argomento.
La peculiarità dei francesi è che, nel nome della "Liberté, égalité, fraternité", accettano anche l'inaccettabile: non spetta a me ricordarti la dottrina Mitterrand e l'asilo politico offerto ai nostri terroristi. E infatti, proprio per il medesimo principio di libertà e diritti a tutti i costi, testate come Charlie Hebdo possono trovare terreno fertile e folti seguaci solo oltralpe: qui da noi sarebbe stato un giornaletto scandalistico stampato in qualche sottoscala e diffuso assieme ai cartocci del pesce...
Se vogliamo parlare di deontologia professionale, sono d'accordo con te; se vogliamo parlare di opportunità in relazione al momento storico, parimenti sono con te. Ma starei bene attento a dare un segnale di indietreggiamento: perché oggi sono le vignette satiriche (discutibili quanto vogliamo); domani potrebbe essere qualcosa di ben più importante.

[Pecs]

...Pero' pero' pero'.... dovrebbe esserci un qualche freno, un tampone, un "rallentatore", un filtro a certe persone [...] ci sarà un significato ?

Sono sinceramente sollevato leggendo un ragionamento del genere, ragionamento che secondo me è il nocciolo della questione e che condivido in toto.

Kojak quello che tu dici è indubbiamente vero, ma a mio avviso qui non si tratta di indietreggiamento: qui si tratta di rispetto, puro e semplice, verso tutti. Certe cose, in nome del rispetto e della civile convivenza, non si dovrebbero fare e basta. Troppo semplice ripararsi dietro la libertà di espressione.

[Kojak]

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Kojak quello che tu dici è indubbiamente vero, ma a mio avviso qui non si tratta di indietreggiamento: qui si tratta di rispetto, puro e semplice, verso tutti. Certe cose, in nome del rispetto e della civile convivenza, non si dovrebbero fare e basta. Troppo semplice ripararsi dietro la libertà di espressione.

Il rispetto, per essere tale, deve essere anche reciproco. A casa loro, se ti metti il crocifisso sei morto. Se una donna si rifiuta di coprirsi il capo viene lapidata: vedi Oriana Fallaci che, per il suo rifiuto, ha rischiato davvero grosso.
Se questa gentaglia viene a casa mia, accetta anche le mie libertà o quantomeno me le accorda quando io vado a casa loro. Altrimenti, è troppo comodo!

[Roboris]

Allora, fermo restando la ferma condanna di queste stragi (che solo un pazzo potrebbe cercare di giustificare), mi associo a @Zoppo e a @Gagliardi e cerco di spiegare il mio punto di vista.
1) la civiltà europea e quella islamica sono come acqua e olio: non legano. Ce lo insegna la storia, con le Crociate; ce lo insegna la religione, con l'aberrazione estremistica a cui è stato portato il Corano; ce lo insegna la moderna sociologia politica, non foss'altro che noi continuiamo a proporre un'integrazione che questa gente ha sempre rifiutato e sempre rifiuterà;
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Quindi la soluzione? Purtroppo queste persone rappresentano la cifra di 1 miliardo di persone cosi come i Cinesi e gli Indiani? E mi auguro non siano tutti cosi estremisti, altrimenti saremo già stati tutti squartati, dato che io non ho nessuno intenzione di convertirmi all'Islam e sarei il primo a essere condannato per apostasia qualora fossi nato musulmano. Spero vivamente che questi scalmanati siano la minoranza della società musulmana.

[Roboris]

Allora, fermo restando la ferma condanna di queste stragi (che solo un pazzo potrebbe cercare di giustificare), mi associo a @Zoppo e a @Gagliardi e cerco di spiegare il mio punto di vista.
2) rinunciare alla satira, al nostro modo scanzonato di affrontare la realtà (anche QUESTA realtà) significherebbe l'ennesima capitolazione di fronte a questi barbari; significherebbe dimostrare di avere paura di loro; significherebbe rinunciare al nostro tipo di civiltà. E tutto questo si tradurrebbe nell'ennesima vittoria, avanzata, sopraffazione dell'Islam sulla nostra società civile. E' quello che vogliono, no? Oggi ce l'hanno con le vignette su Maometto, domani potrebbero utilizzare la stessa tecnica da sgozzacapretti per imporre l'uso del velo anche alle nostre donne: che differenza farebbe?
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Non dobbiamo mica rinunciare alla satira, ma magari sarebbe meglio non calcare troppo la mano su alcuni argomenti ove purtroppo c'è una sensibilità troppo accentuata, e dove ahimè si sfocia in offesa al sentimento religioso. Anche a me fanno ridere le battute su Gesù, la Madonna e tutti gli altri, ma rispetto chi crede in questi valori e quindi ritengo che certe satire, tipo questa https://pandakille97.wordpress.com/2...canzoncina-xd/, possano dar fastidio e hanno ragione.

[Pecs]

Il rispetto, per essere tale, deve essere anche reciproco. A casa loro, se ti metti il crocifisso sei morto. Se una donna si rifiuta di coprirsi il capo viene lapidata: vedi Oriana Fallaci che, per il suo rifiuto, ha rischiato davvero grosso.
Se questa gentaglia viene a casa mia, accetta anche le mie libertà o quantomeno me le accorda quando io vado a casa loro. Altrimenti, è troppo comodo!

Senza dubbio, ed infatti non mi sto riferendo ad usi e costumi delle comunità islamiche, mi sto riferendo ai comportamenti di Charlie Hebdo, che come sappiamo si scaglia contro tutti, non solo l'Islam, in nome della libertà di espressione: ebbene, io ritengo che questà non sia libertà, ma un becero eccesso che istiga odio e violenza, e che come tale debba essere censurato. E tutto ciò lo considero su un piano completamente diverso da quello degli attentati e delle stragi, che non sono tollerabili e devono essere prevenuti con ogni mezzo possibile (ma su questo penso che siamo tutti d'accordo).

[Roboris]

Il rispetto, per essere tale, deve essere anche reciproco. A casa loro, se ti metti il crocifisso sei morto. Se una donna si rifiuta di coprirsi il capo viene lapidata: vedi Oriana Fallaci che, per il suo rifiuto, ha rischiato davvero grosso.
Se questa gentaglia viene a casa mia, accetta anche le mie libertà o quantomeno me le accorda quando io vado a casa loro. Altrimenti, è troppo comodo!

Giusto immensamente giusto, assolutamente sacrosanto!!!! Il problema è che negli altri paesi non esistendo la democrazia non si vedono vignette che prendono in giro l'Induismo, l'Ebraismo, il Cristianesimo e cose varie. Poiché ci sono questi imbecilli fanatici moralisti, era proprio necessario andare a punzecchiare su questi argomenti? Oramai alcuni di loro hanno una tale chiusura mentale.

[Roboris]

3) ne consegue che l'unica strada percorribile rimane quella del rafforzamento delle nostre identità nazionali, del senso di appartenenza alla civiltà occidentale, cristiana, libera, democratica. non ci sono alternative, non ci sono scelte, non c'è libero arbitrio. O così, o soccombiamo. Il passo successivo dovrebbe essere il rafforzamento di una politica di intransigenza fatta di espulsioni immediate dei radicalizzati e dei loro fiancheggiatori, la limitazione alla diffusione delle moschee (troppo spesso spacciate per "centri culturali")
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Ma su questo nessuno ha mai messo in dubbio. Nessuno giustifica questi estremisti e mi auguro che siano la minoranza della minoranza. Il problema è saper effettuare una distinzione, in quanto mi auguro fortemente che questi attentatori siano e devono essere la minoranza.

[Roboris]

Proprio in controtendenza di ciò che sta facendo la Turchia, così rientriamo IT.
Una Chiesa cattolica che si fa scippare ancora una volta uno dei centri del Cristianesimo di frontiera come la basilica di Santa Sofia di Istanbul, accettando passivamente l'avanzata dell'Islam.... La Turchia che può permettersi di puntare i cannoni contro una nave da guerra francese, il tutto sotto silenzio in un'Europa distratta da altro.... l'apertura di una base militare turca in Libia, senza che la NATO dica un amen.... Ecco, queste sono le cose che dovrebbero farci preoccupare sul serio.

La cosa che mi fa preoccupare è che per una MISERA Vignetta, in Turchia si paragoni la Francia alla Germania Hitleriana, in Bangladesh si brucino le bandiere francesi, in Iran peggio.