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Risultati da 11 a 20 di 50

Discussione: Minneapolis, il braccio violento della legge

  1. #11
    Maresciallo
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    Citazione Originariamente Scritto da fatality Visualizza Messaggio
    Gli stati uniti, la Russia e la Cina invece la mafia non ce l'hanno?
    Certo ma il mercato delle armi negli Stati Uniti è come la mafia stessa, anzi forse anche di più ci sono le lobby, quindi circoleranno sempre, poi la loro costituzione è diversa, non si potrà mai arrivare allo zero assoluto. Su questo settore gli Stati Uniti sono un paese totalmente diverso dall'Europa occidentale.

  2. #12
    Maresciallo
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    Citazione Originariamente Scritto da tactical Visualizza Messaggio

    Queste Insomma, penso che tutti questi eventi che arrivano dagli USA possano solo renderci fieri dei modi che sono isegnati nel nostro Paese a tutte le FFP.

    Poi sicuramente non escludo esistano bravissimi agenti anche là, ma il numero di episodi raccapriccianti americani mi sembra di gran lunga superiore a quelli di tutta Europa assieme...
    Ognuno ha un suo sistema, come ci sono coese buone qui da noi e cose negative anche li è lo stesso. Inutile celebrare una o l'altra parte, tutti commettiamo errori. Le forze speciale di Israele che sono accreditate come le migliori, hanno fatto certe figuracce. Comunque anche li i metodi della Polizia sono diversi, ma anche le reazioni delle persone, poi in queste città esistono veri e proprio ghetti.

  3. #13
    Maresciallo
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    Instagram non l ho mai usato

  4. #14
    Maresciallo
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    @pecs credo hai travisato, l'utente voleva dire che in quelle situazioni attuali, che sono quasi o forse peggio delle favelas brasiliane, il crimine difficilmente sparirà, e queste situazioni ci saranno sempre. Queste questioni cosi da loro, sono come le nostre quando un poliziotto spara a un malvivente, il dibattito durerà in eterno.

  5. #15

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    Citazione Originariamente Scritto da Pecs Visualizza Messaggio
    Con il tuo "(veri)" intendi dire che sparo frottole? Il dato di fatto è uno e innegabile: il razzismo radicato da secoli che ancora oggi non è sconfitto. Il fatto che i neri commettano più crimini (a detta dei tuoi dati veri) è dato dalla ghettizzazione che persite ancora oggi, che attira i tanti che non hanno molte scelte o prospettive. E dal momento che non tutti sono Martin Luther King, che rimboccarsi le maniche e resistere, subire, è più difficile che rispondere a violenza con violenza, ecco che l'odio e il crimine crescono.
    Speravo che almeno in un forum del genere non ci fosse questo perbenismo, guarda che molte etnie immigrate in America sono state discriminate (pensa agli italiani, irlandesi, asiatici ecc) che sono partiti in una situazione di schiavitù di fatto ma che son riusciti comunque ad integrarsi senza tanti piagnistei.
    La ghettizzazione mica è stata creata dai bianchi bensì dai neri stessi per l'appunto come allo stesso modo i bianchi che vanno a vivere in comunità tra simili (idem tra altre etnie) solo che quest'ultimi hanno creato comunità stabili e prospere.
    Per quanto riguarda il problema razzismo ti rammendo che pure gli ispanici come i coreani sono oggetto di discriminazione da parte dei neri, in ogni caso ti riporto come alla fine di fatto sono sempre loro in maggioranza a prendersela contro le altre etnie e non viceversa come riportato dai media


    E secondo te a cosa si deve questa povertà diffusa e indole aggressiva? A una società barbara, che non ha nessuna cura degli ultimi, che preferisce lasciare i deboli indietro, dove l'ignoranza e l'individualismo regnano sovrani e dove non basta essere bianco per salvarsi.
    Guarda che gli aiuti vengono sempre dati da decenni ma son soldi buttati (mai sentito parlare di Great Society?) e comunque comunità come ho scritto si son sempre rialzate da sole in principio (pensa appunto a gruppi di coreani di cui a nessuno fregava un sega), semplicemente i neri hanno una mentalità diversa che mal si sposa con il sistema consumistico occidentale. Questo nonostante


    Questo ragionamento mi ricorda quelli dove si discute sterilmente su chi abbia fatto più vittime tra nazi-fascismo e comunismo...
    Se uno vuole mettersi le fette di prosciutto negli occhi e non affrontare il problema che faccia pure, qui non stiamo parlando di numeri assoluti bensì di chiare statistiche che ogni anno delineano una chiara situazione, parliamo di una minoranza del 10-15% che uccide e rapina di più di un gruppo del 75%


    Quindi secondo te "certe comunità" causano problemi per sport? Non sarà forse per i problemi di cui sopra? Di nuovo non sarà per il degrado sociale che attanaglia la gloriosa "land of the free"? Lombroso sarebbe fiero di te!
    Di nuovo, non si spiegherebbe perché altre etnie non si comportano allo stesso modo, poi se lei è uno di quelli che crede che siamo tutti uguali senza differenze allora mi fermo qui

  6. #16
    Maresciallo
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    la vita/personalità di una persona si forgia anche dall'ambiente/contesto in cui vive,alle esperienze trascorse, oltre a essere influenzato ,in parte, da caratteristiche genetiche, ma non si può generalizzare dicendo tutti gli afroamricani sono più violenti o tutti i poliziotti degli Stati Uniti sono incapaci.
    Ultima modifica di Roboris; 01-06-20 alle 16: 18

  7. #17
    Utente Expert L'avatar di Pecs
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    Citazione Originariamente Scritto da UnizoO Visualizza Messaggio
    ...guarda che molte etnie immigrate in America sono state discriminate (pensa agli italiani, irlandesi, asiatici ecc) che sono partiti in una situazione di schiavitù di fatto ma che son riusciti comunque ad integrarsi senza tanti piagnistei.
    La ghettizzazione mica è stata creata dai bianchi bensì dai neri stessi per l'appunto...
    Esatto, i ghetti si formano spontaneamente, e cos'è un ghetto se non il prodotto della discriminazione? Non credo che una qualsiasi persona, bianca, gialla o viola che sia, decida di vivere in un contesto di degrado e crimine di sua sponte, lo fa perchè non ha altra scelta. E come ho già detto, quando ci si trova a vivere in simili circostanze, entrare nella spirale dell'illegalità è pressoché norma, volenti o nolenti.
    Gli italiani, gli irlandesi e tutti gli altri in America ci sono andati in cerca di fortuna, senza dubbio causa povertà, affrontando sofferenze e ingiustizie, ma ci sono andati volontariamente; i neri stavano tanto bene in Africa a fare la loro vita (a detta occidentale selvaggia), quando è arrivato il bianco, li ha messi in catene e se li è portati in America a fare gli schiavi. Quando la schiavitù finì de iure non finì de facto, e la costante discriminazione nei confronti dei neri (questa sì de facto, perché è facile dire che per la legge siamo tutti uguali, se però poi accadono fatti come il linciaggio di Jesse Jackson qualcosa non torna), ebbene questa discriminazione ha prodotto la situazione ancora chiara oggi, una spirale di odio e violenza da tutte le parti.
    in ogni caso ti riporto come alla fine di fatto sono sempre loro in maggioranza a prendersela contro le altre etnie e non viceversa come riportato dai media
    Ma perché questo? Perché sin da quando ha messo piede sul continente il nero è stato trattato come una bestia, e gli è stato inculcato l'essere un'inferiore, un attrezzo da lavoro senza valore alcuno, e se io prendo un cane dalla strada e lo gonfio sistematicamente di mazzate, non posso meravigliarmi se quel cane un giorno dovesse azzannarmi.

    semplicemente i neri hanno una mentalità diversa che mal si sposa con il sistema consumistico occidentale.
    Di nuovo, i neri non hanno una mentalità nera di natura, hanno la mentalità prodotta dalla storia.

    Se uno vuole mettersi le fette di prosciutto negli occhi e non affrontare il problema che faccia pure, qui non stiamo parlando di numeri assoluti bensì di chiare statistiche che ogni anno delineano una chiara situazione, parliamo di una minoranza del 10-15% che uccide e rapina di più di un gruppo del 75%
    Mettersi le fette di prosciutto negli occhi è il liquidare la questione adducendola alla "mentalità che mal si sposa". Un dato del genere dovrebbe far suonare un campanello d'allarme e indurre delle domande sul perché questo accade.
    Di nuovo, non si spiegherebbe perché altre etnie non si comportano allo stesso modo, poi se lei è uno di quelli che crede che siamo tutti uguali senza differenze allora mi fermo qui
    Io credo che nasciamo tutti uguali, e quello che siamo è determinato da chi ci cresce, chi ci educa, dal contesto e dalla società in cui viviamo; se lei crede invece che dipenda dal colore della pelle o da mentalità poco concilianti a fermarmi sono io.
    Ultima modifica di Pecs; 01-06-20 alle 16: 30

  8. #18
    Maresciallo
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    la verità sta nel mezzo, la personalità di un individuo è una fusione di elementi dati dall'ambiente in cui vive, dalle esperienze vissute, da come è stato cresciuto e da alcune caratteristiche genetiche.

  9. #19
    Caporale
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    Citazione Originariamente Scritto da UnizoO Visualizza Messaggio
    Di nuovo, non si spiegherebbe perché altre etnie non si comportano allo stesso modo, poi se lei è uno di quelli che crede che siamo tutti uguali senza differenze allora mi fermo qui
    Tu invece chi sei? Uno di quelli che pensa che gli afroamericani commettano crimini perché neri? E questa strampalata teoria su cosa si basa? Su una statistica assolutamente parziale e di cui non sappiamo neanche la metodica con cui sono stati raccolti i dati. Un nero che spara e uccide un altro nero, un asiatico e un bianco in che categoria rientra? Un ispanico che rapina un negozio con 2 commessi uno bianco e l'altro nativo americani? I mulatti? Un ragazzo nato da mamma nera e papà bianco che scippa un ispanica che sta facendo? White and black on hispanic? E cosa ancora più importante di cosa stiamo parlando di reati con un colpevole accertato e con una condanna "definitiva" o di procedimenti ancora aperti o peggio di semplice denunce dove ci si basa solamente sulla buonafede della vittima? Di che cosa stiamo parlando? Del nulla. Tra l'altro quando dici:
    Citazione Originariamente Scritto da UnizoO Visualizza Messaggio
    bensì di chiare statistiche che ogni anno delineano una chiara situazione, parliamo di una minoranza del 10-15% che uccide e rapina di più di un gruppo del 75%
    Stai dicendo un ENORME cavolata e ti spiego anche il perché. Quella statistica NON tiene conto dei reati compiuti da un etnia nei confronti della stessa. Quindi bianco su bianco ecc che secondo il BJS ossia la stessa agenzia del FBI che, in teoria (questa tabella che hai riportato non l'ho trovata da nessuna parte, ho fatto però una ricerca di 3 secondi quindi potrebbe essermi sfuggita) ha redatto quella tabella, la stragrande maggioranza dei crimini violenti è commessa da una persona della stessa etnia della vittima. Ti riposto anche la parte dell'articolo già tradotto che dice questo:

    "In un rapporto pubblicato giovedì intitolato Race and Hispanic Origin of Victims and Offenders, 2012-2015 , il Bureau of Justice Statistics del DOJ ha scoperto che la maggior parte dei crimini più violenti sono commessi da persone che fanno parte della stessa etnia delle loro vittime. Lo studio BJS dimostra chiaramente che circa il 57% dei crimini che coinvolgono vittime bianche sono stati commessi da autori bianchi, mentre solo il 15% è stato commesso da neri e l'11% da ispanici."

    https://www.splcenter.org/hatewatch/...-hit-bjs-study

    Questo è l'articolo. Inoltre c'è anche un'altra cosa che quella statistica non considera, ovvero gli ERRORI GIUDIZIARI che in america nei confronti dei neri sono tantissimi il 47% di tutti gli errori giudiziari.

    "I dati compilati dal National Registry of Exonerations sono eloquenti.– I neri rappresentano il 13% della popolazione americana, ma costituiscono il 47% di 1.900 dichiarazioni di innocenza dopo errori giudiziari (dal 1989).– I neri condannati per omicidio negli Usa hanno il 50% di possibilità in più di essere innocenti rispetto ai condanni bianchi.– I neri innocenti hanno rischiano 12 volte di più di essere ingiustamente condannati per una vicenda di droga rispetto ai bianchi innocenti.L’anno 2016 ha visto un numero senza precedenti di dichiarazioni di innocenza negli Usa, ben 166, di queste 54 relative a omicidi."

    http://www.askanews.it/esteri/2017/0...0170307_00246/

    E questi sono solo quelli accertati. Alla luce di tutto ciò, personalmente ti chiederei visto che siamo su un forum SERIO, prima di mistificare la realtà, informati, perché va bene riportare dei dati, però poi questi dati vanno interpretati considerando TUTTO e magari lasciando strampalate teorie pseudo razziste, anche perché e concludo vorrei ricordarti o dirti se non la sai un'ultima cosa, è un dato ormai confermato da anni di studi che tutti noi europei, solo fino a ottomila anni fa, avevamo la pelle scura. Siamo tutti originari dell'Africa (e le ondate dell'Out of Africa sono state diverse nell'arco di decine di migliaia di anni), e dunque nella storia di Homo Sapiens, che ha duecentocinquantamila anni, il cambiamento del colore della pelle è recentissimo. Inoltre il tuo genoma può essere più vicino a quello del senegalese che vuole venderti i calzini rispetto a quello della tua ragazza questo perché la variabilità genetica fra individui è superiore a quella tra popoli. Quindi pensare che possano essere anche le differenze genetiche e non le condizioni sociali, economiche ecc (come ha ben detto da Pecs), a rendere un etnia più incline a commettere crimini rispetto ad un'altra, che è quello che hai lasciato intendere, non è solo un discorso allucinante anche solo da pensare nel 2020 ma pure ignorante nel senso etimologico del termine, ossia di persona che sta parlando di cose di cui sa veramente poco.

  10. #20

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    Allora... vi ho lasciato andare a briglia sciolte per due pagine piene. Ora è meglio mettere alcuni paletti, così da mantenere la discussione nell'alveo del buon senso e dell'obiettività. Premetto che anche io ho diversi contatti negli USA, quindi i dati che riporto sono un po' il minimo comune denominatore delle mie conversazioni con alcuni degli agenti che operano in quegli Stati.

    1) c'è un'enorme quantità di armi da fuoco in circolazione, sia clandestine che regolari. Non fa molta differenza trovarsi in una grande città come New York o nel paesino di Jacksonville, Alabama. Dal delinquente di strada che puoi incrociare nel Queens a nonno Irwin che trovi a fare il pieno al suo pick-up in mezzo al deserto, ci sono buone probabilità che nelle loro tasche ci sia un'arma da fuoco. Paradossalmente, il Texas ha risolto il problema vietando nel modo più assoluto il porto OCCULTO delle armi da fuoco, così ad esempio ad Austin in un supermercato vedi tranquillamente mamma Jane che fa la spesa portando al fianco la sua 38 Spl.. Un bene? Un male? Non lo so, non ho i numeri per poterlo dire. Sta di fatto che la linea comportamentale di ogni agente di polizia è quella di considerare OGNI soggetto da controllare come soggetto POTENZIALMENTE armato.

    2) il numero dei caduti tra le Forze di Polizia locali è estremamente elevato, anche se il suo trend viaggia su cifre annuali abbastanza costanti: i dati li potete trovare sul sito ODMP. Questo fa sì che, nell'attuare i protocolli di intervento, gli agenti siano sempre abbastanza "sul pezzo", non come da noi dove assisto a scene di controllo attuate con modalità da far bestemmiare un santo.

    3) negli USA il comportamento di ogni operatore di Polizia (dall'agente speciale FBI all'ultimo vice sceriffo della contea di Hazzard, tipo Rosco P.Coltrane) è interamente codificato. Dalla modalità di approccio per un fanalino rotto all'uso legittimo delle armi da fuoco, tutto è assolutamente protocollato così da non lasciare il minimo dubbio su chi sbaglia. E proprio qui c'è il vero tallone d'Achille di tutto il sistema: ogni situazione NON ESTREMA è sempre diversa dall'altra, ma i protocolli di intervento rimangono sempre gli stessi. Così non deve fare specie il filmato di quella nonnina che è stata addirittura "taserata" per essersi rifiutata di firmare una multa: l'agente ha attuato ciò che gli diceva la "libretta". Ecco dunque che - tornando al caso di Minneapolis - qualcosa non ha funzionato: un controllo apparentemente di routine (vi invito a visionare TUTTO il filmato, dall'inizio) è scaturito in un assassinio, con un poliziotto che ha esercitato una forza non commisurata all'evento su un fermato steso a terra e che implorava di smettere perché "I don't breath....I don't breath....". Quante volte l'ha ripetuta questa frase? Eppure l'agente gli è rimasto col ginocchio sul collo per 9 minuti, e senza che i colleghi facessero alcunché per ovviare alla situazione.

    Ora, io fossi in voi sposterei il mirino della conversazione dalla contrapposizione black/white alla necessità per molti corpi di polizia americani di rivedere i loro protocolli di ingaggio, ma soprattutto di rivedere i criteri di arruolamento e di mantenimento dell'idoneità al servizio operativo perché qui non si discute soltanto di un "nigger" deceduto, ma di un agente con 35 segnalazioni di abuso della forza sul groppone, lasciato in strada a fare danni. In quell'evento, ritengo che il colore della pelle del fermato sia stata solo una questione accessoria e marginale.......
    Sovrintendente della Polizia di Stato
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