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Discussione: Strage di Ustica

  1. #221
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    Fate come se avessi 5 anni...qual'è l'ipotesi più accreditata?
    La vita comincia quando non si hanno più certezze

    Se sei un nuovo Utente, ricordati di presentarti nella sezione Benvenuto, Presentati!! e di leggere il Regolamento !

  2. #222
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    Citazione Originariamente Scritto da beowuff Visualizza Messaggio
    Fate come se avessi 5 anni...qual'è l'ipotesi più accreditata?
    Purtroppo non ci sono ipotesi accreditate.

    La prima perizia Luzzatti (1982) concluse che l'aereo era precipitato per l'esplosione di un ordigno senza poter indicare se interno (bomba) o esterno (missile)

    La seconda perizia, Blasi (1987) concluse "missile a guida radar semiattiva" senza poter specificare modello e provenienza
    Richiesto da giudice un supplemento di perizia per indicare modello e provenienza tre periti (i prof. Imbimbo, Lecce e Migliaccio) confermarono, due periti (ingegneri Blasi e Cerra) cambiarono opinione e privilegiarono l'ipotesi bomba.

    La terza perizia, Misiti (1994) ricominciò tutto da capo con una larghezza di mezzi impressionante. 11 esperti italiani e stranieri nei vari settori. Collegi di settore per le varie branche (balistica, esplosivistica, frattografica, chimica e medico legale). Dopo 4 anni concluse bomba, posizionandola nella toilette del velivolo.
    Ma dopo circa due mesi dalla consegna ( mi sembra 9 volumi di 4/500 pagine l'uno) due membri ci ripensarono, l'italiano Prof. Carasosa e il tedesco Prof. Held (è il progettista della versione tedesca del missile Sidewinder denominata AIM9 SWG) presentarono una memoria in cui pur non rigettando l'ipotesi bomba privilegiavano l'ipotesi della "quasi collisione".

    A questo punto si era di nuovo a zero, il magistrato ordinò a ottobre '95 un "supplemento di perizia radaristica" (a cui ho partecipato) ma dovette anche dichiarare "inutilizzabile ai fini dell'inchiesta" le due conclusioni della perizia Misiti. L'inchiesta si trascinò fino al 1999 senza che nessuna ipotesi (missile, in questa fase ero solo io, bomba, una parte dei periti giudiziari e dei consulenti degli inquisiti, quasi collisione, due dei periti giudiziari) potesse prevalere sulle altre.

    Si arrivò quindi alla famosa "Ordinanza di rinvio a giudizio" di 5.000 pagine e 2 milioni di fogli agli atti senza però poter dare una risposta univoca nemmeno su come fosse precipitato l'aereo (la dinamica dell'evento)

    Il processo, finito nel 2003, mandò assolti i 4 imputati (il capo e vice capo di Stato Maggiore)
    A questi in realtà, al di là di quanto si leggeva sui giornali, era imputato il "tradimento" per aver scritto a dicembre del 1980 una lettera al Presidente del Consiglio dell'epoca Forlani in cui si privilegiava l'ipotesi della bomba a bordo "pur rimandando alle conclusioni della commissione di inchiesta". Gli altri due nemmeno ricordo l'imputazione.

    Insomma 23 anni di indagini senza arrivare a niente, una bruttissima pagina della nostra storia.

  3. #223

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    Citazione Originariamente Scritto da Grifo52 Visualizza Messaggio
    Infatti per l'accelerazione di gravità dopo un solo secondo i motori sarebbero stati già a 10metri sotto l'aereo ma in pieni giri e piena temperatura e quindi eventuali oggetti ingeriti sarebbero stati triturati e bruciati, danneggiando contemporaneamente le palette delle turbine che invece appaiono integre (hanno solo in alcuni punti deformazioni da schiacciamento, avvenute evidentemente a motori fermi).
    Si dice che non esista altra inchiesta nella storia della magistratura italiana che abbia prodotto tante evidenza, perizie, sentenze, di questa; ora, partendo dal fondo vorrei (bassamente) approffittare per chiedere a Grifo di esporre, in modo che sia univocamente chiaro, la differenza tra una sentenza-ordinanza ed una sentenza. L'equivoco non è da poco perchè molto si è giocato sulla ambiguità giornalistica su questi due dispositivi e, credo, la competenza tecnica anche in questo caso di Grifo ci può aiutare a fare chiarezza nel ciarpame giornalistico.

    Contestualmente vorrei porre delle controdeduzioni su quanto detto dei motori, e cercherò di motivarle.
    Devo premettere, per rispetto Grifo, che la mia posizione è difforme dalla sua ed io propendo per la teoria della bomba: sarebbe scorretto da parte mia non essere chiaro almeno quanto lo è stato lui. Per breve inciso, e questo giusto come spunto di riflessione, vorrei condividere che mentre la tesi del missile è genericamente considerata come quella più "sconvolgente", quella della bomba è considerata quasi "normale", senza considerare come una mano egualmente assassina ha agito nell'uno e nell'altro caso e questa mano è comunque rimasta ignota, dopo oltre trent'anni.

    Per venire ai motori vorrei così riassumere i punti del dissenso:
    a) nel suo sito lei parla, molto appropriatamente a mio avviso, dell'intervento della spoletta di prossimità. Ora le ripropongo il problema che ho proposto all'amico ippogrifo: considerando il vettore velocità e relative accelerazioni, passaggio dati ed inizializzazione della testa e della propulsione, la spoletta si sarebbe armata? E' almeno ragionevole porsi il dubbio?
    b) Per conservazione della quantità di moto il baricentro dei frammenti (io la chiamo rosa, generalmente) prosegue la corsa del missile mentre la rosa si apre. Appoggiandomi sui suoi dati di distanza io ipotizzo che tra quantità di moto totale ed apertura, considerando l'azione tagliante (e non flettente) vi sarebbe dovuta essere la totale amputazione della fusoliera. Per altro è già successo nel caso di incidenti civili. Questo avrebbe dovuto comportare la polverizzazione almeno del corpo dell'aereo, fatte salve, probabilmente, le ali e il cono di coda.
    c) Supponendo, solo per un momento, che questo sia stato il meccanismo, l'ingestione a caldo avrebbe dovuto comportare lo "sbarbamento" dei compressori, almeno, e la distruzione delle camere anulari di combustione, che sono molto delicate e molto calde.

    Infine vorrei affermare che nel caso del distacco del motore il solo effetto della gravità non può essere considerato in esclusiva ma potrebbero diventare preponderanti altri effetti di aerodinamicità (ad esempio l'asse dell'ugello ha inclinazione rispetto a quello della fusoliera) ed altri moti della fusoliera.
    Un sogno per alcuni... Un incubo per altri...(Excalibur-1980)
    Confermo i miei atti e rido dei vostri giudizi. Ed ora condannatemi!

  4. #224
    Caporale
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    Citazione Originariamente Scritto da Westindias Visualizza Messaggio
    Si dice che non esista altra inchiesta nella storia della magistratura italiana che abbia prodotto tante evidenza, perizie, sentenze, di questa; ora, partendo dal fondo vorrei (bassamente) approffittare per chiedere a Grifo di esporre, in modo che sia univocamente chiaro, la differenza tra una sentenza-ordinanza ed una sentenza. L'equivoco non è da poco perchè molto si è giocato sulla ambiguità giornalistica su questi due dispositivi e, credo, la competenza tecnica anche in questo caso di Grifo ci può aiutare a fare chiarezza nel ciarpame giornalistico.

    Contestualmente vorrei porre delle controdeduzioni su quanto detto dei motori, e cercherò di motivarle.
    Devo premettere, per rispetto Grifo, che la mia posizione è difforme dalla sua ed io propendo per la teoria della bomba: sarebbe scorretto da parte mia non essere chiaro almeno quanto lo è stato lui. Per breve inciso, e questo giusto come spunto di riflessione, vorrei condividere che mentre la tesi del missile è genericamente considerata come quella più "sconvolgente", quella della bomba è considerata quasi "normale", senza considerare come una mano egualmente assassina ha agito nell'uno e nell'altro caso e questa mano è comunque rimasta ignota, dopo oltre trent'anni.

    Per venire ai motori vorrei così riassumere i punti del dissenso:
    a) nel suo sito lei parla, molto appropriatamente a mio avviso, dell'intervento della spoletta di prossimità. Ora le ripropongo il problema che ho proposto all'amico ippogrifo: considerando il vettore velocità e relative accelerazioni, passaggio dati ed inizializzazione della testa e della propulsione, la spoletta si sarebbe armata? E' almeno ragionevole porsi il dubbio?
    b) Per conservazione della quantità di moto il baricentro dei frammenti (io la chiamo rosa, generalmente) prosegue la corsa del missile mentre la rosa si apre. Appoggiandomi sui suoi dati di distanza io ipotizzo che tra quantità di moto totale ed apertura, considerando l'azione tagliante (e non flettente) vi sarebbe dovuta essere la totale amputazione della fusoliera. Per altro è già successo nel caso di incidenti civili. Questo avrebbe dovuto comportare la polverizzazione almeno del corpo dell'aereo, fatte salve, probabilmente, le ali e il cono di coda.
    c) Supponendo, solo per un momento, che questo sia stato il meccanismo, l'ingestione a caldo avrebbe dovuto comportare lo "sbarbamento" dei compressori, almeno, e la distruzione delle camere anulari di combustione, che sono molto delicate e molto calde.

    Infine vorrei affermare che nel caso del distacco del motore il solo effetto della gravità non può essere considerato in esclusiva ma potrebbero diventare preponderanti altri effetti di aerodinamicità (ad esempio l'asse dell'ugello ha inclinazione rispetto a quello della fusoliera) ed altri moti della fusoliera.

    Domande impegnative.

    1) l'Ordinanza di rinvio a giudizio è solo il documento con il quale il giudice istruttore chiede un processo a carico degli indiziati di reato. Che sia di 5 o 5.000 pagine poco conta, conta il risultato del processo.
    Credo di essere stato l'unico a sostenere e scrivere che l'ipotesi di "tradimento" per una lettera scritta a dicembre '80 era una baggianata. Tirandomi addosso tuoni, fulmini e saette. Ma non me ne sono mai dispiaciuto.

    2) Nessuna ipotesi formulata dai tecnici ha prevalso sulle altre sia nell'inchiesta che nel processo. Ne discutiamo solo per esaminare e approfondire gli elementi di nosra conoscenza, è ovvio che la verità probatoria sul fatto ci è ignota


    a) La mia ipotesi sul punto di esplosione delle testate, e relativa attivazione delle spolette di prossimità dalla punta dell'ala destra, fu contestata dal Gen. Melillo (uno degli imputati)
    Io produssi a giugno '95 una nota tecnica divisa in due parti.
    - la prima di contestazione all'ipotesi bomba
    - la seconda sul riconoscimento dei segni lasciati dal missile
    I periti dei familiari delle vittime la rigettarono senza dare spiegazioni particolari, i periti giudiziari per azione del coordinatore Prof. Casarosa comunicarono al giudice che non avrebbero letto quello che scrivevo, specificando che ero "profondamente ignorante" e citando proprio il punto di attivazione delle spolette.

    Fortunatamente venne in mio soccorso (non richiesto) uno dei tecnici di parte inquisita, l'Ing. Giubbolini, chiarendo che avevo ragione. La spoletta sarebbe stata attivata da qualsiasi oggetto entrato nel suo campo visivo.
    Giubbolini (sicuramente il tecnico più preparato su elettronica e informatica (se non sbaglio era il progettista del simulatore di volo del Tornado) pur riconoscendo la correttezza delle conclusioni scrisse che queste dimostravano proprio che il missile non c'era, in quanto se ci fosse il DC9 sarebbe stato investito da "migliaia di schegge"

    b) se il missile lanciava "migliaia di schegge" doveva pesare diversi quintali!
    Stante che le schegge del Sidewinder/Atoll sono dei parallelepipedi 9,5x9,5x12 mm nella testata da circa 11kg, metà schegge e metà esplosivo, ce ne possono stare circa 300, non "migliaia". Che espandendosi a seguito dell'esplosione in forma sferica diminuiscono la densità per metro quadrato col cubo della distanza.

    Riferendomi alla sua osservazione posso concordare: il DC9 sarebbe stato distrutto e sezionato istantaneamente, ma se il missile/i fosse stato uno Sparrow.
    Molto grosso e potente e soprattutto dotato di testa "continous rod", che produce un anello metallico che vola nella direzione del missile e il più delle volte riesce appunto a "sezionarne" la struttura http://en.wikipedia.org/wiki/Continuous-rod_warhead



    Ma io non ho mai detto che il missile fosse uno Sparrow.
    Ho scritto che il missile era a guida radar semiattiva SARH, di modesta carica bellica, della classe da "dogfigth", circa 70 kg di peso e testata di circa 10kg in totale.
    Ho modellizato sul Sidewinder americano ma chiarendo bene che modellizzavo come esempio di una classe di missili senza voler indicare "l'attore"

    Sapevo benissimo che le caratteristiche indicate corrispondevano ad un altro missile, lo sapevano benissimo tutti, ma era del tutto ininfluente. Una volta accettato che il missile era di quelle caratteristiche si sapeva pure quale missile era.
    Mi è stato autorevolmente risposto che un missile con le caratteristiche da me indicate "non esisteva" perchè mancava dagli elenchi a suo tempo richiesti e ricevuti dagli organismi competenti. Dire che stava anche sulle enciclopedie non serviva a niente.

    Come dicevo lo sapevo benissimo. E' il missile a guida radar che equipaggiava i Mig21 dalla serie M in poi, e il Mi23MF, la versione per l'esportazione del noto caccia sovietico. Sono accomunati dal radar Jay Bird che è appunto quello in grado di guidare il missile AA2-2 Advanced Atoll SARH.
    I Mig23 del Patto di Varsavia usavano invece il radr High Lark, che guida il più potente missile Apex (che è della classe dello sparrow.
    Per capirci il Mig 23 MF è quello trovato sulla Sila.

    Mi sono divertito anche a metterlo in un disegno senza che nessuno (forse) se ne accorgesse.




    Ecco un Mig23 delle prime serie con montai missili Atoll SARH






    c) sono d'accordo: l'ingestione a caldo avrebbe comportato sicuramente lo sbarbamento del motore (lo "sbarbamento" è l'interferenza delle palette rotoriche con quelle statoriche. In pochi attimi si disintegrano tutte)
    Ci sono filmati su youtube dove anche uccellini di 100 grammi se ingeriti a caldo possono distruggere un motore.
    Ma sui motori del DC9 lo sbarbamento non c'è stato (sono visibili ancora oggi) e i reperti ritrovati all'interno non possono essere rimasti se non ingeriti a freddo.
    Ultima modifica di Grifo52; 25-05-12 alle 19: 48

  5. #225
    Wiseman
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    Ho letto tutto (d'un fiato magari no, ma in un paio d'ore ), e l'ho trovato eccezionalmente interessante. Anche se ovviamente non consente il raggiungimento di alcuna verità - pessimisticamente, concordo con francodue che non la conosceremo mai -.

    Alcune domande, se posso:

    - perché la vista di un F111 Aakward, ancorché (potenzialmente) con armamento nucleare, avrebbe dovuto indurre a lanciare l'Allarme generale nazionale? Forse c'era motivo di pensare che il Paese proprietario intendesse dare ordine di sganciarlo sul nostro territorio? Peraltro, non ho trovato evidenza che il "codice 73(00)" sia inequivocabilmente un AGN;

    - la teoria della bomba, con i suoi limiti, non spiega in alcun modo il Mig in Calabria. Ed è costretta a farvelo schiantare 20 giorni dopo. Anch'essa, dunque, deve forzare qualche interpretazione (non sto affermando in modo ceto che il MiG sia arrivato il 27 giugno, solo che il ritardo sarebbe un'altra incongruenza della teoria della bomba - Westindias, so qual è la forza del giudicato, ma qui si parla di realtà fattuale, e questa dottrina NON SPIEGA TUTTO. In ogni caso, la bomba - ancorché non rivendicata - avrebbe dovuto servire uno scopo. Quale?

    - il rimpiattino (presunto) del "vero" bersaglio, che si cela sotto il DC9 Itavia finisce, al più tardi, con l'esplosione di quest'ultimo, o comunque con il suo abbattimento. E l'aereo-bersaglio che fine fa?

    - Il jammer italiano che decolla da Pratica di mare, fosse esso addestrativo od operativo, non è come il motorino che ho in garage, che lo prendo e ci esco quando voglio: da qualche parte dovrà ben risultare cosa si sia alzato a fare, probabilmente cosa abbia in concreto fatto, dove sia stato, quando sia rientrato. E' mai stato spiegato?

    - Se accogliamo la teoria del collegamento fra Ustica e la Stazione di Bologna, c'è ancora una spiegazione coerente - dal punto di vista investigativo, non necessariamente forensic - con le "piste" (alternative all'incredibile risultanza processuale) che sono state sin qui ricostruite?

    Grazie

  6. #226
    Caporale
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    Citazione Originariamente Scritto da Wiseman Visualizza Messaggio
    Ho letto tutto (d'un fiato magari no, ma in un paio d'ore ), e l'ho trovato eccezionalmente interessante. Anche se ovviamente non consente il raggiungimento di alcuna verità - pessimisticamente, concordo con francodue che non la conosceremo mai -.

    Alcune domande, se posso:

    - perché la vista di un F111 Aakward, ancorché (potenzialmente) con armamento nucleare, avrebbe dovuto indurre a lanciare l'Allarme generale nazionale? Forse c'era motivo di pensare che il Paese proprietario intendesse dare ordine di sganciarlo sul nostro territorio? Peraltro, non ho trovato evidenza che il "codice 73(00)" sia inequivocabilmente un AGN;

    - la teoria della bomba, con i suoi limiti, non spiega in alcun modo il Mig in Calabria. Ed è costretta a farvelo schiantare 20 giorni dopo. Anch'essa, dunque, deve forzare qualche interpretazione (non sto affermando in modo ceto che il MiG sia arrivato il 27 giugno, solo che il ritardo sarebbe un'altra incongruenza della teoria della bomba - Westindias, so qual è la forza del giudicato, ma qui si parla di realtà fattuale, e questa dottrina NON SPIEGA TUTTO. In ogni caso, la bomba - ancorché non rivendicata - avrebbe dovuto servire uno scopo. Quale?

    - il rimpiattino (presunto) del "vero" bersaglio, che si cela sotto il DC9 Itavia finisce, al più tardi, con l'esplosione di quest'ultimo, o comunque con il suo abbattimento. E l'aereo-bersaglio che fine fa?

    - Il jammer italiano che decolla da Pratica di mare, fosse esso addestrativo od operativo, non è come il motorino che ho in garage, che lo prendo e ci esco quando voglio: da qualche parte dovrà ben risultare cosa si sia alzato a fare, probabilmente cosa abbia in concreto fatto, dove sia stato, quando sia rientrato. E' mai stato spiegato?

    - Se accogliamo la teoria del collegamento fra Ustica e la Stazione di Bologna, c'è ancora una spiegazione coerente - dal punto di vista investigativo, non necessariamente forensic - con le "piste" (alternative all'incredibile risultanza processuale) che sono state sin qui ricostruite?

    Grazie
    1) L'F111 atterrò a Grosseto in avaria, poi restò fermo per diversi giorni perchè non c'era a Grosseto il sistema di avviamento. Anche dal punto di vista temporale mi sembra di ricordare che avvenne prima o dopo. Ininfluente ma ci si sono fatte ardite ricostruzioni giornalistiche anche un libro.

    Il codice è "7700" ed è stato mandato da un velivolo in volo davanti Grosseto (credo una trentina di miglia) che il radar indica a circa 500 kts. Subito dopo in quattro/cinque battute la traccia scade di qualità e scompare. Conoscendo la logica del sistema NADGE è sparito dal cielo subito dopo aver mandato il 7700.
    Mistero, dice che forse era un errore di trascrizione a mano dei tabulati. Non ci credo ma tant'è.

    2) L'ipotesi bomba l'ho constestata per anni. Sul Mig23 della Sila posso fornire un elemento interessante.
    Nella perizia sul Mig libico ordinata dal magistrato risultò uno o due fori causati da schegge viaggianti a 1.000/1.500 mt/sec, e quindi assimilabili a testa di guerra di missile. Ma nella stessa perizia se ne spiegava il motivo.
    Volendo fare un esperimento la società SNIA BDP di Colleferro chiese e ottenne il relitto del Mig, lo mise su un prato e ci fece esplodere vicino una testa di guerra di missile Sparrow (forse volevano verificare la resistenza dei metalli sovietici ai missili occidentali). Poi il relitto fu restituito e i periti ci trovarono i buchi fatti a Colleferro.
    Non so che dire, mi sembra assai stravagante. Forse è meglio non commentare.
    Da notare che il relitto del Mig23 era stato restituito alla Libia fin dal 1980, invece ne trovai gran parte nello stesso hangar del DC9 già nella mia prima visita fatta agli inizi del '94, come inviato di Repubblica. A domanda sul perchè stesse li uno dei periti giudiziari rispose testualmete (a me e a un giornalista della RAI) "non facciamo voli di fantasia, non sapevamo dove metterlo"

    3) Nessun radar ha mai avvistato il "velivolo nascosto sotto il DC9"
    Ad un certo punto il radar di Ciampino mostra delle oscillazioni anomale della traccia (il DC9 si trovava praticamente al limite della portata) e di qui nacque l'ipotesi che ci fosse un aereo nascosto sotto, che nel tempo diventò una "verità" pressochè indiscutibile per i cultori della battaglia aerea.
    A suo tempo criticai questa ipotesi perchè facendo la ricostruzione grafica di tutti gli incroci con altri velivoli per ben quattro volte il DC9 si era trovato a portata visiva di altri aerei civili viaggianti in aereovia, e se ci fosse stato un caccia nascosto sotto lo avrebbero visto e denunciato sull'apposito Mod. 27 (mancata collisione)
    In particolare sulla Toscana (proprio il punto in cui il preteso velivolo si sarebbe accodato) il DC9 viaggia di conserva con un altro DC9 identico della stessa compagnia Itavia, lo I-TIGA che faceva Bergamo-Roma, e ci viaggia da sopra la Toscana fino a Roma. I due equipaggi si salutano e sulle registrazioni di Ciampino, quando gli segnalano la presenza di I-TIGA, il comandante risponde "ho in vista il collega".
    Poi si incrociano quando I-TIGA va all'atterraggio a Roma.

    A chiarire definitivamente la faccenda fu l'Ing. Giubbolini in una udienza al processo. Dimostrò che arrivato in quel punto, circa 200 km da Ciampino in direzione Palermo, "tutti" gli aerei avevano le medesime oscillazioni della traccia a causa dell'interferenza di una montagna, prima di sparire definitivamente.

    4) il PD808 in volo la sera del 27 giugno non era un PD808 GE, da guerra elettronica. Ma un PD808 da trasporto che fece, mi sembra, Venezia, Milano, Roma portando anche passeggeri civili, fra cui il Gen. M. Era il periodo in cui si faceva il supplemento di perizia radaristica, avevo identificato una traccia che secondo me faceva guerra elettronica (la AJ450) e rompevo le scatole a tutti con la guerra elettronica.
    La polpetta avvelenata la confezionarono per me, mi veniva presentato (con tentati abboccamenti segreti degni delle migliori spy story), "chi" aveva fatto la guerra elettronica: i PD808 dell'AMI!
    Ormai ero smaliziato, il depistatore capo R.S. si dovette esporre personalmente e finì incriminato. Mi sono molto divertito, devo dire.

    5) sui collegamenti fra Ustica e Bologna non so dire nulla se non opinioni personali. Certo la vicinanza di tempo fra Ustica (27 giugno), ritrovamento del Mig23 sulla Sila (18 luglio) e Bologna (2 agosto) induce a qualche considerazione.

  7. #227

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    Mi vorrei, per il momento, concentare sul problema dei motori: penso che per questo evento si siano mescolate tante cose (gli utenti ne hanno riportate alcune) che per procedere con un certo criterio è necessario fare un passo alla volta. Propongo di parlare di radar in seguito, altrimenti credo ci si perda in un rivolo di discussioni parallele di difficile decifrazione.

    a) il problema cinematico che desideravo proporre è quello delle tre spazzate: dando per vere le eco (ed io non credo, lo dico per chiarezza interpretativa di quanto espongo, non come verità assodata), si deve ammettere che il profilo di attacco è, per lo meno, irrituale, dal punto di vista delle velocità; la mia considerazione (basta su poco, sia ben chiaro, perchè non conosco la scala del tracciato) è che la spoletta potrebbe NON avere avuto il tempo di armarsi.
    So a cosa mi espongo: la risposta è che se la spoletta non si è armata allora il missile (i missili, nella sua ricostruzione) passano attraverso l'aereo senza esplodere ma non per questo senza provocare danni. Però affermo che vi sono evidenze di aerei che perdono pezzi (ad esempio portelloni di carico) vanno in decompressione ma non per questo esplodono.

    b) ingestione a caldo od a freddo. Vorrei chiarire un concetto sul quale, forse, sono stato nebuloso. Condivido il fatto che i frammenti fossero in quantità limitata e di ridotte dimensioni, ma avevano una molto consistente quantità di moto. Inoltre parliamo della struttura della fusoliera molto leggera e di un forte impulso di taglio. La mia ipotesi è che, staccata la parte contenente il ponte (qualche cosa di simile al citato caso di lokerbie) il flusso d'aria fa "esplodere" la fusoliera provocando una nuvola di detriti da rendere inevitabile l'ingestione a caldo e, ma qui azzardo, anche lo "strappo" dell'impennaggio poppiero che, sugli aerei a timoni alti, è una maledizione. Ma supponendo che il danno sia più limitato comunque noi dovremmo trovare delle tracce consistenti nei motori, sulla deriva e nell'impennaggio perchè, e credo di dire una ovvietà, il sistema è fatto proprio per assicurare il migliore flusso proprio a queste parti e per motivi evidenti.

    c) (addendum sul missile): prendendo per buona l'intenzione di abbattere un ipotetico altro veivolo molto vicino (o così vicino) al DC9 da essere non discriminabile al radar di terra perchè lanciare un guida attiva o semiattiva sicuramente attirato dall'eco predominante sia per dimensioni sia per forma sia per la scelta del profilo di attacco (che è irrituale, poichè un aereo militare, se può, attacca di poppa). Una delle risposte potrebbe essere la banale "aveva solo quello", me ne rendo conto, ma perchè allora non attaccare con il cannone? ( F104G/F16/F14/SEPECAT Jaguar/DESSAUL Mirage III hanno tutti cannoni da 20 o 30 mm, correggetemi se dico una sciocchezza). Ma se non avesse avuto solo quel tipo di missile la scelta più ovvia sarebbe stato un IR, considerando che l'emissione di un caccia è sicuramente superiore di quella dei due turbofan civili.

    d) nel nostro paese la bomba, in quanto teoria paraufficiale ha sempre avuto scarsa fortuna, sebbene le perizie abbiano affermato che tra tutte le ipotesi è quella che matcha di più. Vorrei però, senza polemica, condizione sulla quale abbiamo basato (per lo meno con Grifo) la discussione, fare notare che il cedimento della paratia poppiera di un aereo pressurizzato è un evento drammatico e, nella totalità dei casi, di esito infausto anche con aerei molto più grandi. E lo è anche quando si parla del semplice cedimento e non dell'azione esplosiva che io suppongo. Premesso che la perdita della paratia comporta su un aereo di queste dimensioni, la perdita della coda e lo rende un morto che vola (ricordo che già senza l'impennaggio, caso aermexico, o con il solo trim malfunzionante, caso airalaska, un aereo a timoni alti è morto senza speranza di salvezza), questo meccanismo avrebbe la capacità di spiegare la mancata ingestione a caldo ed il meccanismo di fratturazione del veivolo che, a mio avviso, altrimenti non sarebbe spiegabile.

    Concludo dicendo che:
    1) in primo luogo non vendo una verità (che non possiedo) ma credo di poterlo dimostrare dinamicamente e strutturalmente;
    2) mi astengo, almeno allo stato attuale, da qualunque considerazione sullo scenario non perchè non ne abbia (e chi non ne ha?) ma vorrei procedere un passo alla volta.
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  8. #228
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    Posso esporre delle considerazioni personali.

    A)Viste le tracce di schegge ad alta velocità che hanno attraversato flap e fusoliera(poche ,per la verità) e che sono state rinvenute anche nei corpi dei passeggeri e nelle imbottiture dei sedili,si può dedurre che l'eventuale missile(/i),sarebbe certamente detonato all'esterno della fusoliera (nessun cadavere portava segni di fumo nei polmoni o ustioni di sorta),ma il corpo (senza la testata)avrebbe poi continuato la sua traiettoria,attraversando la fusoliera e lasciando quei segni,interpretati dal dott.Sewell come "Tagli delle Alette" rinvenuti sul rivestimento del DC 9.
    In questo caso,pur avendo creato consistenti danni alla fusoliera,l'aereo è rimasto in buona parte integro,iniziando a scendere fuori controllo verso il mare,e impiegando diversi minuti,come si vede dai successivi echi dopo la perdita del Trasponder dell'aereo.
    L'aereo non andò in pezzi immediatamente,ma subì un consistente squarcio ,dove furono risucchiati alcuni passeggeri,bagagli e un trolley di servizio,tutti ritrovati in mare in posizione anteriore, rispetto al ritrovamento di motori e fusoliera.

    B)Da come sono stati ripescati i pezzi,e dalla loro posizione sul fondo,sembrerebbe che l'aereo abbia toccato il mare ancora abbastanza integro,con i motori ancora sui loro piloni.
    Infatti sono due i motivi secondo me,che inducono a concludere questo.
    Il primo è che motori,ali e fusoliera sono stati trovati sul fondale,relativamente vicini gli uni agli altri,mentre se ne sarebbero allontanati in maniera consistente,se il distacco fosse avvenuto in quota.
    Il secondo è che se i motori fossero piombati in mare alla temperatura di esercizio,le camere sarebbero esplose.
    Invece i motori hanno toccato l'acqua praticamente freddi,rimanendo quasi intatti.
    Se si fossero staccati dai loro supporti,sarebbero arrivati in acqua in pochissimo tempo,e ancora roventi.
    Invece sono rimasti in aria per diversi minuti,permettendo alla loro temperatura di scendere a livelli bassissimi per effetto del raffreddamento del vento relativo.
    L'unica spiegazione che permetta loro di restare in aria così a lungo,è che fossero ancora attaccati alla cellula con i relativi piloni,e che ne abbiano seguito la caduta/planata per diversi minuti,per poi separarsene all'impatto con l'acqua del mare.
    Solo a quel punto sarebbe avvenuta l'ingestione del materiale proveniente dalla cabina di pilotaggio,che trovando le camere oramai fredde,ne ha permesso il rinvenimento del materiale intatto e non carbonizzato.

    C)Sempre che non intendessero abbattere deliberatamente un aereo civile...

    D)In questo caso,tutti i passeggeri sarebbero irrimediabilmente risucchiati all'istante,come tutto l'interno dell'aereo,se cedesse la paratia posteriore.
    Ma sappiamo che non è successo così.
    I corpi sono stati ripescati in due zone nettamente distinte.
    La prima (Vicinissima alla zona dove è stato ripescato anche il Trolley di prua) dove furono trovati pochi corpi è poco oltre la verticale del punto dell'incidente.
    Gli altri sono stati trovati diversi Kilometri più avanti ,e alcuni con lesioni addominali che farebbero pensare a traumi indotti dalle cinture di sicurezza al momento dell'ammaraggio.
    Così come i resti della toeletta di poppa ,che sull'aereo distavano pochissimo dalla paratia posteriore,sono stati ritrovati vicino alla fusoliera.
    Mentre in caso di cedimento catastrofico della paratia,avrebbero dovuto stare poco oltre la verticale del punto dell'incidente,non kilometri più avanti.

    La mappa del rinvenimento dei rottami sul fondo del Tirreno ,disegna uno scenario che non si può spiegare con un catastrofico cedimento della struttura,sia che esso sia stato creato da una bomba,un missile o per collasso strutturale.
    Qualsiasi cosa sia successa al DC 9,questo ha continuato a "Volare" ancora per diversi minuti,con buona parte delle strutture ancora integre.
    ESSE QUAM VIDERI (Essere,piuttosto che sembrare - Cic.)



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  9. #229
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    Premesso che state postando delle considerazioni estremamente interessanti e professionali.
    Ma ricordo che l'allora Capo della Polizia Parisi, era convinto e lo ha sostenuto sempre fino alla sua morte
    che l'esplosione è stata dovuta ad una bomba collocata a bordo.
    Non so quanto questo possa essere fondato o meno, ma credo che un Capo della Polizia
    avesse le sue informazioni di prima mano.

  10. #230
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    Citazione Originariamente Scritto da FRANCODUE Visualizza Messaggio
    Premesso che state postando delle considerazioni estremamente interessanti e professionali.
    Ma ricordo che l'allora Capo della Polizia Parisi, era convinto e lo ha sostenuto sempre fino alla sua morte
    che l'esplosione è stata dovuta ad una bomba collocata a bordo.
    Non so quanto questo possa essere fondato o meno, ma credo che un Capo della Polizia
    avesse le sue informazioni di prima mano.
    Nessuno ha mai dimostrato in che punto fosse stata collocata l'eventuale bomba,e nessuno dei passeggeri mostrava tracce di bruciature o ingestione fumi nei polmoni,tipiche invece in caso di esplosione all'interno della carlinga.
    Nesun arredo di bordo risulta danneggiato o bruciato da un'esplosione,neanche la moquette del pavimento.
    Per giunta i corpi presentavano i timpani estroflessi verso l'esterno,come da una violenta decompressione,invece che essere sfondati verso l'interno,come sarebbe accaduto nel caso di un'esplosione interna all'aereo.
    Possiamo teorizzare che l'allora Capo della Polizia avesse dichiarato ciò per altri scopi,o che non avesse sufficenti dati per formulare altre ipotesi,diverse da quella che allora era la pista prediletta..
    ESSE QUAM VIDERI (Essere,piuttosto che sembrare - Cic.)



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