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Discussione: Aspettativa per causa di servizio, strani fatti

  1. #1

    Predefinito Aspettativa per causa di servizio, strani fatti

    Ciao ragazzi, torno a scrivere su queste pagine perché ultimamente me ne stanno accadendo di ogni e mi ritrovo in un periodo veramente nero, soprattutto nel mio rapporto con l'amministrazione; siccome non ho sindacato perché qui i rappresentanti sono veramente imbarazzanti oppure palesemente interessati solo alle proprie tessere provo a raccontarvi brevemente, sperando almeno in qualche consiglio.

    Ve la faccio breve se no potrei davvero scriverci un libro: dopo aver subito un grave incidente (in cui ho ragione) in itinere qualche mese fa (stavo andando a fare la sera ed ero a 100 metri dalla caserma) sono finito in ospedale 2 mesi e mi sta venendo riconosciuta la causa di servizio tramite un fantomatico "modello C" che non conoscevo (sembra serva per velocizzare in casi di infortunio in servizio), nel frattempo tra qualche mese dovrò essere operato per la terza volta e ovviamente sono in aspettativa.

    Tralasciando il fatto che prima dell'incidente mi ammazzavo di straordinari, anche 12-15 ore al giorno e alloggiavo in caserma senza nessun problema... mentre ora l'alloggio mi è stato tolto (altra storia, ma ve la risparmio) ho scoperto anche che la mia pistola è sparita... e tramite chiaccherate ufficiose sono venuto a conoscenza che è stata prelevata dalla mia cassetta personale e chiusa in armeria.
    L'ho scoperto semplicemente perché dopo 2 mesi in ospedale e altri 2 di fisioterapia qualche giorno fa volevo prenderla per farle un po' di manutenzione... immaginatevi quando ho trovato la cassetta vuota.

    Il fatto è che non mi è stato notificato nulla, la tessera personale non mi è stata ritirata e io non sono sospeso dal servizio per motivi psicologici, non l'ho mai nemmeno fatta, una visita psicologica... ma "semplicemente" in aspettativa poiché devo essere rioperato alle braccia... in attesa di guarire ed essere reintegrato in servizio.

    Ora, siccome non ho un sindacato e dei sindacalisti che conosco qui non ce n'è uno a cui affiderei nemmeno 5 euro... vorrei solo sapere come muovermi, mi consigliate di prendere un avvocato militare? So che il comando non può fare una cosa del genere, anche perché anche utilizzasse la scusa di essere preoccupato per il mio stato di salute mentale... che fa, mi toglie la pistola per timori legati alla mia salute ma poi mi butta in mezzo alla strada mentre sono ancora senza l'uso di un braccio? Non è tanto logico, no?

    Vi ringrazio in anticipo.

  2. #2
    Maggiore
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    Eh si. Per delicatezza delle situazioni e particolarità delle normative in materia ritengo proprio che affidarsi ad uno studio legale sia la scelta migliore.
    quando si tratta di rimboccarsi le maniche e incominciare a cambiare,vi è un prezzo da pagare,ed è allora che la stragrande maggioranza preferisce lamentarsi piuttosto che fare

  3. #3

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    Piano. Da come risulta dal tuo racconto la pistola è stata legittimamente ritirata poichè tu in questo momento sei semplicemente in aspettativa NON per motivi di servizio in quanto tale status non ti è stato ancora riconosciuto. Ecco perché la pratica è sotto modello C, proprio per velocizzare questo riconoscimento. Naturalmente una volta ottenuto quest'ultimo, tutta l'aspettativa fruita finora verrà convertita in aspettativa per causa di servizio con il riconoscimento dei relativi emolumenti e agevolazioni. Nella tua attuale situazione ti dovrebbe invece essere ritirato anche il tesserino, la placca e le manette....
    Prima di ricorrere a un avvocato (militare????....), prendi atto della normativa che regola l'aspettativa dei dipendenti prima di dire che l'amministrazione ti butterà in mezzo a una strada......
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  4. #4
    Utente Expert Marina L'avatar di Charlie 2
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    Quando a bordo di una nave militare il Comando, tramite il Capo Aiutante, deve aprire un armadietto personale in quanto il militare è in convalescenza, ed il posto serve per un rimpiazzo in temporaneo imbarco, viene nominata dal Comandante, con relativo Ordine del Giorno, una Commissione che procede ad aprire l'armadietto e ritirare tutta la roba compilando un apposito verbale che deve essere conservato agli atti.
    Copia di tale verbale potrà essere consegnato successivamente all'interessato ma non è fondamentale nella fase iniziale.

    Immagino che anche nel caso della pistola di Hidern sia stato fatto un verbale o documento analogo poiché, come detto da Kojak, si tratta di assenza per motivi sanitari che potrà o meno essere riconosciuta per motivi di servizio (la normativa per le FF.AA. e le FF.OO. è analoga).
    Chi semina raccoglie, ma chi raccoglie si china......... è a quel punto è un attimo......

  5. #5

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    Confermo. Di tutto viene redatto apposito verbale che verrà notificato appena possibile all'interessato.
    Quello che duole è l'assoluta disinformazione sul regolamento di servizio che invece dovrebbe far parte integrante del bagaglio culturale e professionale di ciascun soggetto indipendentemente dall'Uniforme indossata.
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  6. #6
    Utente Expert Marina L'avatar di Charlie 2
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    Anche qui non posso che concordare. Molto spesso si nota una cronica ignoranza sul Codice di Ordinamento Militare e, nella fattispecie la parte che ha recepito in toto il vecchio Regolamento di Disciplina.
    Se si conoscesse ciò si eviterebbero molte domande, da parte di chi è in servizio, su questo Forum.
    Chi semina raccoglie, ma chi raccoglie si china......... è a quel punto è un attimo......

  7. #7

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    Innanzitutto vi ringrazio per le risposte.

    Il fatto è che tali regolamenti non vengono mai descritti nemmeno ai corsi e chi li conosce si guarda bene dal diffonderne la conoscenza. Ho conosciuto fior fiore di sindacalisti ed anche alte cariche che non ne avevano idea alcuna.
    Ad ogni modo meglio così, se un verbale è stato redatto e mai notificatomi spero che lo sarà nel momento in cui mi sarà riconosciuta la causa di servizio. Per quanto riguarda lo "sbattermi in mezzo alla strada" è stato già fatto, l'alloggio mi è stato tolto senza fornirmi alcuna motivazione, ma solo con la dicitura "non più spettante".
    L'alloggio è sempre una concessione, ovvio, quindi non mi "spettava" nemmeno prima, spetta solo agli agenti in prova; il fatto è che mi è stato tolto perché non posso più garantire le ore che garantivo prima, ma questo mica possono scrivercelo, gli straordinari che facevo mica me li autorizzavo da solo... ho provato a mediare visto che il comando è a conoscenza della difficile situazione economica in cui mi trovo dopo l'incidente, dato che sto anticipando tutte le spese mediche e di fisioterapia, ma sono stato rimbalzato. Ho girato 6 regioni ed altrettante caserme, in carriera... non ero mai stato cacciato nemmeno quando mi ero sindacalmente scontrato con alcuni comandanti... men che meno mi sarei aspettato di esserlo mentre sono in una situazione di disabilità, seppur temporanea.

    Ad ogni modo per avvocato militare intendevo specializzato in diritto militare e regolamenti delle forze di polizia, esistono appunto perché questi regolamenti sono ampi e complessi e nemmeno la maggior parte dei sindacalisti o dei comandanti li conosce.
    Ciò che duole veramente è vedere come nell'amministrazione sia molto facile rimanere isolati... non importa se sia una grave situazione di difficoltà per cui non si ha colpa alcuna: quando non servi più... quella è la porta, indipendentemente da quanto hai dato prima. Oppure vogliamo convincerci che il sempre maggior numero di suicidi tra le nostre file sia solo una triste coincidenza?

    "Tutti utili, nessuno indispensabile, gli incidenti capitano" mi è stato ripetuto.
    Ne prendo atto, di sicuro se qualche mancanza c'è stata a questo punto anch'io non farò sconti a nessuno.

    Ringrazio nuovamente ancora tutti per le cortesi risposte.
    Ultima modifica di Heidern; 09-03-20 alle 02: 06

  8. #8

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    se un verbale è stato redatto e mai notificatomi spero che lo sarà nel momento in cui mi sarà riconosciuta la causa di servizio.
    Può esserti notificato anche prima, vale a dire alla prima occasione in cui rientrerai in servizio. Il riconoscimento della causa di servizio interviene in genere dopo tempi abbastanza sostanziosi che dipendono dalle CMO e dall'ufficio centrale del ministero.

    Il fatto è che tali regolamenti non vengono mai descritti nemmeno ai corsi e chi li conosce si guarda bene dal diffonderne la conoscenza. Ho conosciuto fior fiore di sindacalisti ed anche alte cariche che non ne avevano idea alcuna.
    Le normative che stanno alla base dell'aspettativa del dipendente pubblico sono il DPR 3/1957 e il d.P.R. 782/1985 cui faccio rinvio per sintesi. Ad esse si ricollega la L. 121/81 e i DPR collegati per specificità di funzione del personale che esplica funzioni di polizia.
    Sul sindacalismo, preferisco non pronunciarmi altrimenti dovrei bannarmi da solo.

    Per quanto riguarda lo "sbattermi in mezzo alla strada" è stato già fatto, l'alloggio mi è stato tolto senza fornirmi alcuna motivazione, ma solo con la dicitura "non più spettante".
    L'alloggio è sempre una concessione, ovvio, quindi non mi "spettava" nemmeno prima, spetta solo agli agenti in prova; il fatto è che mi è stato tolto perché non posso più garantire le ore che garantivo prima, ma questo mica possono scrivercelo, gli straordinari che facevo mica me li autorizzavo da solo...
    La situazione si commenta da sola. Non ti spettava già alla fine del periodo di prova, quindi anche solo con questa motivazione te lo avrebbero potuto togliere in qualsiasi momento. Ora che fisicamente non occupi più il tuo alloggio, necessariamente esso viene assegnato a chi ne ha necessità. Il lavoro straordinario non è mai stato causa giustificativa per l'assegnazione o il mantenimento dell'alloggio di servizio.

    Ti formulo i miei più sentiti auguri innanzitutto per la tua salute, e poi per la risoluzione di questa vicenda in un senso favorevole.
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  9. #9

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    Citazione Originariamente Scritto da Kojak Visualizza Messaggio
    Ti formulo i miei più sentiti auguri innanzitutto per la tua salute, e poi per la risoluzione di questa vicenda in un senso favorevole.
    Grazie ancora

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