Da come la vedo io dal Coronavirus ne' usciremo, spero presto, cambiati nelle nostre abitudini ma forse più forti di prima.
Mi preoccupa il futuro lavorativo, che non si preannunica certo dei più rosea, e poi anche la salute dell' essere umano in quanto tale.
Mi spiego meglio: sono ormai settimane che miliardi di persone sono in quarantena, per carità giusto per limitare i contagi, ma gli anticorpi il corpo
umano li sviluppa stando fuori all' aria aperta e ovviamente frequentando anche luoghi e posti e persone. Appena tutto sarà finito
basterà uno starnuto dentro ad un locale chiuso, che ci sia il rischio che più di una persona prenda anche un smplice raffreddore.
Che ne pensate di quello che è successo in Ungheria, ossia il parlamento che ha conferito "pieni poteri" al premier Orban?
Prendo a prestito le parole di Orange per una piccola riflessione dopo aver letto solo pochi post di questa lunga discussione (anche un po' pallosa).
La democrazia e una cosa che i coglioni non capiscono, perchè se avessero capito se ne starebbero a casa.
In fondo la democrazia è avere la libertà di convivere senza problemi, quindi se esci di casa, con la pandemia in corso, mi crei un problema. metti a rischio la mia incolumità pertanto o stai a casa o bisogna trovare il modo di fartici stare, anche con la forza, proprio in mome della libertà e della democrazia........ non c'è Costituzione che tenga.
Fatto gravissimo, usare la scusa del Coronavirus per azzerare completamente la democrazia. Parlo di "scusa" riferendomi al fatto che in Ungheria c'erano poco o più di 300-400 casi. Quindi una situazione ancora gestibile e controllabile sempre con rigiditá e fermezza sia chiaro. A questo punto noi avremmo dovuto proprio sputarci sopra la Costituzione... La cosa che mi fa rabbia ma al tempo stesso mi bacio i gomiti è che sarebbe potuto succedere anche da noi nel caso circa 6 mesi fa gli eventi fossero andati diversamente da quelli che poi sono accaduti realmente. E qui mi fermo.
Il problema grave sono i ragionamenti di questo tipo. Il voler politicizzare delle scelte sicuramente pesanti e coercitive, ma sicuramente doverose, di fronte al bene comune.
La democrazia ed il rispetto della democrazia : non è il giusto angolo di visione di questo problema.
Democrazia e Costituzione sono cose tanto belle in situazioni di altro genere. Ora non si tratta né di democrazia né di altro : si tratta di fare l'unica cosa possibile da fare per limitare perdite a migliaia fra la popolazione
Vi trascrivo il messaggio di un amico medico chirurgo:
" Sui mezzi di informazione ascolto le voci, tante anzi troppe e non sempre concordi, di autorevoli esperti sull'argomento " coronavirus" che si concludono con l'invito a uscire di casa solo per motivi indispensabili.
Sono solo un medico e non un esperto di comunicazione ma io farei passare un unico messaggio:" se tutti rimanessero a casa per due settimane il contagio sarebbe immediatamente circoscritto, ogni uscita lo prolunga, lo diffonde causando danni gravi alla salute e al tessuto economico. Più rispettiamo questa raccomandazione, prima ne usciamo".
A chi obietta che questa misura coercitiva rischia di far saltare i nervi io rispondo:" meglio un matto vivo dopo che uno tranquillo all'altro mondo."
Della stessa opinione è il dott Giovanni Leoni che è il vice presidente dell'ordine nazionale dei medici e che sento regolarmente dato l'amicizia da oltre 50 anni (eravamo insieme fin dalle elementari), che dice che la gente puo' anche non capire perché o per come, ma l'unica possibilità che abbiamo per rallentare il flusso di malati gravi e quindi di morti è quello di non avere contatti fra le persone : non ci sono altri mezzi.
Dopo c'è il problema delle cure, dei posti letto, dei materiali, del personale, di tutto quello che si vuole, ma il vero problema è non fare espandere il contagio e l'unico modo possibile è stare a casa
Davanti a questo stato di cose, non si tratta più né di Costituzione né di democrazia
Le persone che rispettano queste consegne sono a posto
Chi non capisce e vuole fare come crede, deve essere messo nelle condizioni di non nuocere a sé ed agli altri
Chi dice che voler fare rispettare questo tipo di "ordine" in tutti i modi è una privazione delle libertà e riduce queste scelte alla politica, è solo in mala fede perché fortemente politicizzato (non penso che lo faccia perché non capisce veramente la gravità della situazione altrimenti sarebbe preoccupante)
Solo un brevissimo riferimento alla decisione del parlamento ungherese. Trovate così strano che un paese venga governato in momento di crisi con decreti e circolari del ministro degli interni? Abbiamo fatto scuola?
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