Coronavirus

[Iker]

@Bartok

Chi dimostra di dover rientrare nella propria residenza/domicilio viene fatto passare nonostante la zona rossa. Sul resto meglio che non mi esprimo.

@Kojak

La bozza del decreto è stata data in pasto alla CNN dalla Regione Lombardia...

[bartok]

Iker,

Chi dimostra di dover rientrare nella propria residenza/domicilio viene fatto passare nonostante la zona rossa. Sul resto meglio che non mi esprimo.

come potrai ben immaginare, questo in quei momenti non si sapeva. In quei momenti vuoi solo andartene a casa, dove hai la famiglia, il lavoro e le mutande di ricambio. Le cose e le implicazioni che ho scritto qui e nel precedente post sono tutte cose che anche l'utimo dei comandanti di plotone di 22 anni, avrebbe previsto, perché gestisce delle persone e ne capisce i bisogni. Cosa che a Conte manca completamente, così come manca a chi ha deciso di togliere le visite dei parenti ai carcerati. La più totale mancanza di attitudine nella gestione delle persone.

La bozza del decreto è stata data in pasto alla CNN dalla Regione Lombardia...

e meno male.

[bartok]

Kojak,

Circa il decreto, le cose non stanno esattamente come dici. Qualche "cervello pensante" dell'entourage governativo ha pensato bene di metterlo in rete quando ancora doveva essere firmato, per guadagnarsi i suoi personalissimi momenti di gloria! Per un comportamento del genere ci vorrebbe l'impiccagione al primo palo della luce! Pochi sanno infatti che quel decreto doveva essere accompagnato dalle relative circolari attuative in cui veniva innanzitutto spiegato alla popolazione cosa doveva fare, come doveva muoversi e soprattutto cosa non avrebbe dovuto fare. Alle 6:30 il panico era già dilagato, rendendo perfettamente inutile l'emanazione di tali circolari esplicative.

sono totalmente d'accordo con te! Al 100%. Ma per poter fare questa cosa, la validità del decreto non avrebbe MAI potuto essere immediata. Avrebbe dovuto essere così come avevo detto io, cioè dopo 2/3 giorni, in modo da parmettere, da una parte alla gente di organizzarsi, e dall'altra di poter diramare le circolari e dare la possibilità alle Amministrazioni stesse di organizzarsi a loro volta. Ma visto che la bozza che circolava era su un decreto dalla validità immediata, allora io dico: meno male che c'è stata la fuga di notizie. Infatti, il decreto varato in pratica è lo stesso della bozza. Il risultato, senza la fuga di notizie, sarebbe stato che la gente si sarebbe svegliata domenica mattina, senza potersi più spostare e senza neanche le suddette circolari. In pratica, la gente si sarebbe trovata davanti al fatto compiuto, senza tutte le cose che hai scritto.

[Iker]

Iker,
come potrai ben immaginare, questo in quei momenti non si sapeva. In quei momenti vuoi solo andartene a casa, dove hai la famiglia, il lavoro e le mutande di ricambio.

Eh ok infatti non giudico la scelta di chi da sud è voluto tornare a nord, anche se era immaginabile che considerando la velocità con cui si stava procedendo avrebbero messo dei paletti per chi era in situazioni particolari tipo la tua. Mi dispiace però per tutti gli altri, per quelli che sono scappati "perché non si sa mai", "per paura" etc non c'è giustificazione sono delinquenti. Per quanto riguarda il carcere, anche lì per me non c'è ma o se che tenga se sei lì dentro c'è un motivo, se ti tolgono le visite accetti e stai zitto pure, la prossima volta eviterai di fare quelle cose che ti hanno portato ad essere condannato. È inconcepibile che i detenuti abbiano anche le pretese. In questi casi si che ci vorrebbe un po' più di "mano libera" e mi fermo.

[bartok]

Ma la mia situazione non è essenzialmente diversa da chi da nord andava a sud. Non credo che siano "scappati" a sud "perché non si sa mai" o "per paura". Erano persone come me, in visita chessò a Milano, avevano 2 paia di mutande, e sarebbero rimaste bloccate là senza ricambi, senza casa, lontani dal lavoro e dalla famiglia.

Per quanto riguarda i carcerati, sono decisamente stupito che proprio tu la pensi in questo modo. I detenuti sono persone, sono cittadini e hanno dei diritti. Cioè, va bene che debbano stare in carcere e che la loro libertà sia limitata, ma da lì a dire che debbano accettare di tutto, "così ci pensano bene 2 volte la prossima volta", ce ne corre. Certe pretese sono legittime ed è assolutamente superficiale e ottuso non tenerne conto, se non altro per un motivo molto pratico, che va oltre l'idea dei "diritti". Tratta gli uomini come animali, e avrai degli animali. Tratta gli uomini come persone, e avrai delle persone. Parola di Badoglio.

[Iker]

E invece ti assicuro che non tutti l'hanno fatto per motivi "validi", esempio facile facile il signore risultato positivo che scappò da Codogno per andare a sciare... come lui tantissimi e un paio li conosco anche, queste persone sono un pericolo per la società, se per una situazione di questo tipo ossia grave ma non troppo si comportano in questo modo, non voglio immaginare se dovesse arrivare qualcosa di seriamente pericoloso per tutti come potrebbe finire.

C'è poco da stupirsi io non sono certo uno di quelli che si indigna fino a quando la cosa che mi fa indignare non tocca a me. Chi delinque, chi pensa di fare il furbo, chi più in generale è dannoso per la società civile a me sta altamente sulle balle, chiunque esso sia senza distinzione alcuna. Per questo mi fa ridere vedere come gente che fino a ieri gridava allo scandalo, ai migranti che scappano dal nulla etc, siano i primi a SCAPPARE di gran carriera non appena tocca a loro vivere una situazione tutto sommato ridicola rispetto a molte altre in barba ad ogni divieto. Cosi come mi fa ridere ma neanche troppo vedere dei detenuti che fanno quello che stanno facendo. Qui non si tratta di trattare nessuno come un animale, non mi sembra di aver scritto che vanno torturati o uccisi ci mancherebbe, semplicemente se ti dico che per motivi di emergenza sanitaria sono momentaneamente sospesi i colloqui tu muto accetti, se ti metti a devastare i locali, picchiare e sequestrare i poveri agenti, a incendiare o addirittura a provare ad evadere, per quanto mi riguarda tu sei una persona che dovrebbe finire il resto dei giorno rinchiusa in carcere senza se e senza ma. Perché già in quanto detenuto dovresti solo stare buono buonino, non solo pretendi cose di cui non hai ALCUN diritto ma che al massimo sono una CONCESSIONE, nono ti metti pure a fare casino. A quel punto uno stato serio farebbe capire ai signorini che non devono oltrepassare certi limiti perché altrimenti le conseguenze sarebbero DURE e INTRANSIGENTI. Pura utopia purtroppo...

[LieselWordbound]

Ma la mia situazione non è essenzialmente diversa da chi da nord andava a sud. Non credo che siano "scappati" a sud "perché non si sa mai" o "per paura". Erano persone come me, in visita chessò a Milano, avevano 2 paia di mutande, e sarebbero rimaste bloccate là senza ricambi, senza casa, lontani dal lavoro e dalla famiglia.

Per quanto riguarda i carcerati, sono decisamente stupito che proprio tu la pensi in questo modo. I detenuti sono persone, sono cittadini e hanno dei diritti. Cioè, va bene che debbano stare in carcere e che la loro libertà sia limitata, ma da lì a dire che debbano accettare di tutto, "così ci pensano bene 2 volte la prossima volta", ce ne corre. Certe pretese sono legittime ed è assolutamente superficiale e ottuso non tenerne conto, se non altro per un motivo molto pratico, che va oltre l'idea dei "diritti". Tratta gli uomini come animali, e avrai degli animali. Tratta gli uomini come persone, e avrai delle persone. Parola di Badoglio.

Ma magari quelli trasmigrati a Sud fossero tutte persone in situazioni limite... Parliamo piuttosto dei fuorisede che visto che tanto non si sa quando ricominceranno le arttività didattiche hanno pensato fosse l'occasione perfetta per tornare dalla famiglia - ovviamente senza pensare che potrebbero essere un pericolo per la famiglia (e non solo). O comunque che si sono affrettati a scappare "prima che fosse troppo tardi" senza pensare a cosa significasse muoversi da una zona contagiata. Per non parlare della massa ddi gente che non si è spostata a Sud, ma in montagna o verso la Liguria - ho ben presente il mio amico di Genova che venerdì mi raccontava sconvolto di come l'autostrada sia in uno stato per cui la parola intasato è un grossissimo eufemismo - per rifugiarsi comodamente in "esilio vacanziero", tipo i tizi intervistati alla stazione Central che affermavano candidamente di sentirsi "dei profughi" (ovviamente non hanno idea la minima idea di cosa sia un profugo...). Non è un caso infatti che gli impianti sciistici in Lombardia siano stati chiusi, perchè allo stato attuale delle cose erano i posti più arischio di diventare nuovi focolai, per come sono stati letteralmente invasi. E l'estensione della zona rossa - vabbè, arancione, ripassiamo l'arcobaleno di questo passo - a tutta la regione è purtroppo soltanto l'unico mezzo che il governo aveva per bloccare questa manica di incoscienti egoisti, perchè qualsiasi altra cosa non avrebbe impedito loro di uscire.
Se veramente quelli che si sono mossi fossero state solo persone in situazioni "di emergenza" nessuno se la prenderebbe con loro. Ma questo è quello che succede in un Paese abitato da persone dotate di una certa misura di senso civico. Cosa che troppi italiani dimostrano di non avere e questa situazione non è certo la prima dimostrazione di questa mancanza, semplicmente è la più palese.

[Roboris]

non so, era davvero gente lontana dal lavoro? Non credo, però non si può giudicare, io penso sia gente che lavora/studia li ed è voluta tornare, prendendosi anche un po' di ferie, vuoi vedere? Per i detenuti credo che visto che stanno sospendendo molte attività,sia normale sospendere anche i colloqui carcerari, visto la mole di gente. Fatto sta che io stavo svolgendo un attività (lavorativa/studio) ed è stata sospesa, io avrei preferito continuarle con le opportune indicazioni, ovvero distanza e non darsi la mano, però è stato scelta una linea diversa.

[Kojak]

Il risultato, senza la fuga di notizie, sarebbe stato che la gente si sarebbe svegliata domenica mattina, senza potersi più spostare

Ed era proprio quello che sarebbe dovuto capitare! Il virus lo contrasti solo fermando i suoi vettori, cioè i singoli esseri umani. Punto e basta.

Erano persone come me, in visita chessò a Milano, avevano 2 paia di mutande, e sarebbero rimaste bloccate là senza ricambi, senza casa, lontani dal lavoro e dalla famiglia.

Sei a Milano, Cristoddio!! Non sei nella foresta della Guyana!! E se non sai gestirti con due paia di mutande,

senza ricambi e senza casa

, forse è meglio iniziare a preoccuparsi....

Ora succede che il problema si è spostato al sud: questi conigli che sono scappati col pepe al **** faranno più danni della sifilide. Basta pensare alle dichiarazioni del governatore della Regione Puglia rese in queste ultime ore. Con l'aggravante che la situazione sanitaria già di per sé drammatica di quelle zone andrà subito al collasso. Devo andare avanti con lo scenario?

Ma siccome io sono uomo di lettere e la mia formazione umanistica mi ha da sempre spinto ad apprezzare i corsi e ricorsi storici, mi permetto di farvi leggere un brano estrapolato dalle Cronache Patavine del 1630 in cui apprezzerete come in quei secoli che i più superficiali definiscono "bui" il problema della peste bubbonica venne risolto in tempi rapidissimi, senza se e senza ma.

DODICIMILA MORTI DI PESTE

Dopo il 1576 il Lazzaretto che trovasi nella località di S. Lazzaro fuori Porta Portello venne trasferito fuori Porta S. Giovanni. Nel 1630 una terribile epidemia di peste bubbonica infieriva in tutta l'Alta Italia. Padova era rimasta immune grazie ai severi provvedimenti presi, fra i quali che nessuno potesse entrare in città se non munito da un certificato .dichiarante che proveniva da luogo non infetto.

Nel giugno 1630 certo Pezzani bottegaio erasi recato a Vicenza, città colpita dal flagello e la sera rientro in Padova scavalcando le mura con una scala di corda e l'indomani si ammalo di peste e propago il contagio in via S. Giovanni ove abitava.

I magistrati corsero ai ripari, fu proibito il passaggio delle barche, furono chiuse le porte della città meno quattro per poter meglio sorvegliare chi entrava e pel 1630 pareva il pericolo domato benché in quell'anno si avessero avuti 3000 morti. Nel febbraio 1631 .certa Angelica Cappelletti di Venezia arrivava a Padova con un certificato falso che la dichiarava proveniente da Gambarare paese non infetto ed andava ad abitare presso una sua nipote in via S. Matteo.

Pare che l'intrusa fosse già appestata e con tutto ciò diede in quella casa una festa di ballo con ragazze allegre e giovani scapestrati. L'indomani quasi tutti erano presi dal morbo. II male rapidamente si propago e fino all'agosto morirono oltre 9000 persone. La Serenissima Repubblica mando a Padova quale comandante il nobile Alvise Vallaresso il quale coi suoi energici provvedimenti pose argine al flagello che nell'ottobre stesso cesso. In onore di lui e per riconoscenza la Città eresse ,l'Arco in Piazza del Duomo che porta appunto il nome di Arco Vallaresso.


(da Curiosità storiche Padovane vol. 1 - Ignazio Sommer)

E di fronte a questo mi venite ancora a parlare di moderna civiltà giuridica, di rispetto del prossimo?....

[Pecs]

Historia magistra vitae!