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Discussione: Storie di ordinaria gerarchia

  1. #1
    Tenente L'avatar di tibidabo72
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    Predefinito Storie di ordinaria gerarchia

    http://www.grnet.it/carabinieri/85-c...-soccorso.html

    Roma, 21 giu - Il Maresciallo dei carabinieri Daniele Benegiano non immaginava che elevare contravvenzioni al codice della strada lo avrebbe condotto ad essere convocato dai superiori, ad essere destinato ad un altro reparto e, addirittura, a finire al pronto soccorso.
    Il sottufficiale, unitamente all’appuntato Domenico Moscatelli, con cui faceva da tempo coppia fissa in pattuglia per le strade di Roma, durante lo svolgimento del servizio, aveva contestato infrazioni del codice della strada ad alcuni generali di altre forze armate e ad altissimi funzionari dell’Amministrazione.
    Per tale motivo, entrambi i militari erano stati più volte convocati dai superiori i quali avevano rappresentato il pericolo che il loro atteggiamento inflessibile potesse incrinare i rapporti dell’Arma con le altre forze di polizia e con alte personalità dello Stato. In tali colloqui, peraltro, era stato fatto loro presente che era in potere della scala gerarchica di destinarli ad altri reparti.
    I due militari erano stati poi assegnati a distinte pattuglie, ma avevano nondimeno continuato a svolgere il loro servizio con l'abituale imparzialità, attenendosi al principio di non discriminare gli utenti della strada intercettati a seconda della qualifica o del ruolo sociale. Anzi, sospettando che in riferimento ad alcuni verbali da loro elevati non fosse stato dato il regolare seguito, avevano presentato due denunce penali alle Procure della Repubblica militare ed ordinaria di Roma.
    Sennonché, il Maresciallo Benegiano, allorché intraprendeva il servizio dello scorso 12 giugno, ha ricevuto la comunicazione di essere stato aggregato per “esigenze di servizio” ad altro reparto. Lo stress determinato dalla notizia, unitamente alle pressioni psicologiche subite negli ultimi mesi, hanno determinato il crollo del sottufficiale che, durante il servizio, si è sentito male ed è stato accompagnato in divisa al Pronto soccorso dell’Ospedale Pertini di Roma e lì trattenuto per tre giorni.

    “Il caso del Maresciallo Benegiamo – rileva l’Avvocato Giorgio Carta che lo assiste – rammenta a tutti le difficili condizioni psicologiche in cui quotidianamente prestano servizio i nostri valorosi Carabinieri, soprattutto nell’area di Roma. L’esito delle denunce penali presentate dai due militari non è ancora definito, ma può già ora rilevarsi l’anomalia di un’indagine delegata alla stessa Arma dei Carabinieri e delle singolari convocazioni gerarchiche subite dai due militari”.

    Peraltro, è prassi dell’Arma dei carabinieri far precedere un trasferimento definitivo da un’aggregazione temporanea. “Contro l’eventuale trasferimento per incompatibilità – prosegue l’avvocato Carta – esperiremo ogni opportuno ricorso, atteso che il Comandante di reparto dei militari non è più quello dell’epoca di fatti oggetto di denuncia e, quindi, sarebbe difficile ravvisare oggi validi motivi di opportunità alla permanenza dei due militari nella attuale sede di servizio”.

    Grnet.it, non mancherà di tenere aggiornati i lettori sugli sviluppi della vicenda dei due coraggiosi militari e sull’esito delle loro denunce.
    Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità.
    Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero.

  2. #2
    Sergente L'avatar di Blash
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    Ammirazione e onore ai due militari che compivano solamente il loro lavoro, come dovrebbero fare tutti.
    83° corso AA.MM. "Monte Sperone II"

  3. #3
    Sergente L'avatar di IL BRIGADIERE
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    questa è l italia....è una vergongna, meno male che ci sono persone come il maresciallo

  4. #4
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    Citazione Originariamente Scritto da tibidabo72 Visualizza Messaggio
    http://www.grnet.it/carabinieri/85-c...-soccorso.html

    Roma, 21 giu - Il Maresciallo dei carabinieri Daniele Benegiano non immaginava che elevare contravvenzioni al codice della strada lo avrebbe condotto ad essere convocato dai superiori, ad essere destinato ad un altro reparto e, addirittura, a finire al pronto soccorso.
    Il sottufficiale, unitamente all’appuntato Domenico Moscatelli, con cui faceva da tempo coppia fissa in pattuglia per le strade di Roma, durante lo svolgimento del servizio, aveva contestato infrazioni del codice della strada ad alcuni generali di altre forze armate e ad altissimi funzionari dell’Amministrazione.
    Per tale motivo, entrambi i militari erano stati più volte convocati dai superiori i quali avevano rappresentato il pericolo che il loro atteggiamento inflessibile potesse incrinare i rapporti dell’Arma con le altre forze di polizia e con alte personalità dello Stato. In tali colloqui, peraltro, era stato fatto loro presente che era in potere della scala gerarchica di destinarli ad altri reparti.
    I due militari erano stati poi assegnati a distinte pattuglie, ma avevano nondimeno continuato a svolgere il loro servizio con l'abituale imparzialità, attenendosi al principio di non discriminare gli utenti della strada intercettati a seconda della qualifica o del ruolo sociale. Anzi, sospettando che in riferimento ad alcuni verbali da loro elevati non fosse stato dato il regolare seguito, avevano presentato due denunce penali alle Procure della Repubblica militare ed ordinaria di Roma.
    Sennonché, il Maresciallo Benegiano, allorché intraprendeva il servizio dello scorso 12 giugno, ha ricevuto la comunicazione di essere stato aggregato per “esigenze di servizio” ad altro reparto. Lo stress determinato dalla notizia, unitamente alle pressioni psicologiche subite negli ultimi mesi, hanno determinato il crollo del sottufficiale che, durante il servizio, si è sentito male ed è stato accompagnato in divisa al Pronto soccorso dell’Ospedale Pertini di Roma e lì trattenuto per tre giorni.

    “Il caso del Maresciallo Benegiamo – rileva l’Avvocato Giorgio Carta che lo assiste – rammenta a tutti le difficili condizioni psicologiche in cui quotidianamente prestano servizio i nostri valorosi Carabinieri, soprattutto nell’area di Roma. L’esito delle denunce penali presentate dai due militari non è ancora definito, ma può già ora rilevarsi l’anomalia di un’indagine delegata alla stessa Arma dei Carabinieri e delle singolari convocazioni gerarchiche subite dai due militari”.

    Peraltro, è prassi dell’Arma dei carabinieri far precedere un trasferimento definitivo da un’aggregazione temporanea. “Contro l’eventuale trasferimento per incompatibilità – prosegue l’avvocato Carta – esperiremo ogni opportuno ricorso, atteso che il Comandante di reparto dei militari non è più quello dell’epoca di fatti oggetto di denuncia e, quindi, sarebbe difficile ravvisare oggi validi motivi di opportunità alla permanenza dei due militari nella attuale sede di servizio”.

    Grnet.it, non mancherà di tenere aggiornati i lettori sugli sviluppi della vicenda dei due coraggiosi militari e sull’esito delle loro denunce.

    Questo è il motivo per cui la categoria degli Ufficiali è spesso denigrata dai sottoposti. E' una vergogna anche solo pensare che un comportamento simile avrebbe potuto incrinare i rapporti tra le FFAA! Perchè chi sbaglia deve pagare e se, sperando di diventare Ufficiale, qualche mio sottoposto prendesse mai una multa per una condotta non conforme al codice della strada io per primo me la prenderei con lui e gli farei passare un pessimo quarto d'ora anzichè andare a reclamare. Certo quando invece si ricevono pressioni politiche il discorso può essere diverso.
    Spero che tutto si risolva per il meglio, anche se ne dubito.
    ...chi ben comincia é a metà dell'opera...

  5. #5
    Maresciallo L'avatar di AndreaZ91
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  6. #6
    Caporale
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    Citazione Originariamente Scritto da openFab Visualizza Messaggio
    Questo è il motivo per cui la categoria degli Ufficiali è spesso denigrata dai sottoposti. E' una vergogna anche solo pensare che un comportamento simile avrebbe potuto incrinare i rapporti tra le FFAA! Perchè chi sbaglia deve pagare e se, sperando di diventare Ufficiale, qualche mio sottoposto prendesse mai una multa per una condotta non conforme al codice della strada io per primo me la prenderei con lui e gli farei passare un pessimo quarto d'ora anzichè andare a reclamare. Certo quando invece si ricevono pressioni politiche il discorso può essere diverso.
    Spero che tutto si risolva per il meglio, anche se ne dubito.
    per me no, per vari motivi:
    1-il ruolo o lo status non mettono su diversi piani le persone (ma non è così)
    2-questa è una delle tante mansioni che gli appartenenti alle FFAA e FFOO devono svolgere, per cui non si dovrebbe essere vittime di ripercussioni perchè si fa quel che si è assegnati a fare (ma non è così)
    3-una delle mansioni di queste persone è dar vita alle "regole" che i cittadini devono rispettare, che sia il codice della strada, o penale o altro, e per farle rispettare dispone la presenza delle FFAA e FFOO, per cui punire gli "operatori" perchè si applicano nel ruolo a loro dato, è a dir poco orrendo
    4-anche se fosse, che queste persone sono "superiori", migliori di noi ecc... non penso che il pagamento di una contravvenzione ne causi un impoverimento tale da non farli arrivare a fine mese, anzi a maggior ragione, per dimostrare di essere degni del grado occupato, ci si dovrebbe prendere le proprie responsabilità e pagare per l'errore fatto, magari è più questione di reputazione, e di non essere lo sfigato del "gruppo dei grandi" che paga le multe anzichè farsele togliere, però così mi sembra di essere tornati bambini...

    fattacci come questo, fanno vacillare un po' la mia volontà personale di servire la patria, e immagino che sia per molti altri (già anche appartenenti all'Arma alcuni)così, poichè di certo queste cose non danno o non aumentano la motivazione, ma è solo perchè credo in un altro tipo di "sistema", fatto di vera giustizia e nel quale le cose sono come devono essere, e vorrei farne parte per tentare di espanderlo al più possibile, così come questi due personaggi, grandi!

  7. #7

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    che vergogna. ma poi è appunto un generale che deve fare bella figura non fare tutto sto casino.se non danno il buon esempio loro.che schifo.onore e rispetto ai due militari che hanno solo svolto il loro lavoro

  8. #8
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    Citazione Originariamente Scritto da $tE Visualizza Messaggio
    per me no, per vari motivi:
    1-il ruolo o lo status non mettono su diversi piani le persone (ma non è così)
    2-questa è una delle tante mansioni che gli appartenenti alle FFAA e FFOO devono svolgere, per cui non si dovrebbe essere vittime di ripercussioni perchè si fa quel che si è assegnati a fare (ma non è così)
    3-una delle mansioni di queste persone è dar vita alle "regole" che i cittadini devono rispettare, che sia il codice della strada, o penale o altro, e per farle rispettare dispone la presenza delle FFAA e FFOO, per cui punire gli "operatori" perchè si applicano nel ruolo a loro dato, è a dir poco orrendo
    4-anche se fosse, che queste persone sono "superiori", migliori di noi ecc... non penso che il pagamento di una contravvenzione ne causi un impoverimento tale da non farli arrivare a fine mese, anzi a maggior ragione, per dimostrare di essere degni del grado occupato, ci si dovrebbe prendere le proprie responsabilità e pagare per l'errore fatto, magari è più questione di reputazione, e di non essere lo sfigato del "gruppo dei grandi" che paga le multe anzichè farsele togliere, però così mi sembra di essere tornati bambini...

    fattacci come questo, fanno vacillare un po' la mia volontà personale di servire la patria, e immagino che sia per molti altri (già anche appartenenti all'Arma alcuni)così, poichè di certo queste cose non danno o non aumentano la motivazione, ma è solo perchè credo in un altro tipo di "sistema", fatto di vera giustizia e nel quale le cose sono come devono essere, e vorrei farne parte per tentare di espanderlo al più possibile, così come questi due personaggi, grandi!
    Sono d'accordo con te in tutto, però ti vorrei ricordare semplicemente che il superiore di quel Maresciallo è presumibilmente un Tenente o al più un capitano(se non un altro Maresciallo C.te di Stazione) che quando si vede minacciato da un grosso politico a cui basta fare un paio di chiamate per rovinargli la carriera si spaventa, non condivido, però lo capisco. Capisco che non si vuole mettere a rischio una carriera per una multa alla persona "sbagliata"(e sottolino le virgolette, perchè quella persona la multa evidentemente se la meritava). E' sicuramente demotivante, ma è così, non condivido, ma capisco.
    ...chi ben comincia é a metà dell'opera...

  9. #9
    Shelter
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    Non conosco la vicenda ma di sicuro mi fido dei messaggi di Tibidabo.
    Riguardo la carriera degli ufficiali.. Da quello che ho letto e sentito probabilmente ce n'è qualcuno disposto a perseguire i propri ideali andando contro tutto e tutti; a tal proposito mi viene in mente il cap. Ultimo che mi piacerebbe tanto conoscere un giorno..
    Però mi affido sempre agli insegnamenti dei più anziani che l'Arma la vivono da tempo quindi mi metto dietro le quinte desideroso come sempre di imparare.

    Non pretendo di insegnare nulla a nessuno ma credo che per aspiranti e giovani CC l'ideale sia ascoltare e commentare tenendo ben presente il proprio status.
    Dietro questa storia non c'è un solo articolo di giornale, c'è sicuramente TANTO di più.
    Ultima modifica di Shelter; 25-07-10 alle 17: 38

  10. #10
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    Citazione Originariamente Scritto da Shelter Visualizza Messaggio
    Non conosco la vicenda ma di sicuro mi fido dei messaggi di Tibidabo.
    Riguardo la carriera degli ufficiali.. Da quello che ho letto e sentito probabilmente ce n'è qualcuno disposto a perseguire i propri ideali andando contro tutto e tutti; a tal proposito mi viene in mente il cap. Ultimo che mi piacerebbe tanto conoscere un giorno..
    Però mi affido sempre agli insegnamenti dei più anziani che l'Arma la vivono da tempo quindi mi metto dietro le quinte desideroso come sempre di imparare.
    Massimo rispetto per le vittime di questa situazione, però la situazione vissuta dal capitano De Caprio è completamente diversa. Lì si trattò di un tentativo di incastrare chi arrestò Riina, qui invece si tratta di una multa. Le differenze sono tantissime in primo luogo perchè passare sopra ad una multa non è come passare sopra al capo della cupola di Cosa Nostra(anche se entrambe le cose sono sbagliate!!!), in secondo luogo perchè chi avesse voluto appoggiare De Caprio era protetto dal fatto che la sua accusa ha destato scalpore, quindi un superiore in un certo senso può anche esporsi, mentre proteggere un sottoposto per un evento così piccolo è molto più problematico perchè non se ne parlerebbe; inoltre il capitano De Caprio non è ANDATO contro tutto e tutti, ma si è TROVATO con tutto e tutti contro, che è molto diverso, nulla togliendo al capitano, chiaramente.
    Con questo non voglio dire che i superiori del Maresciallo abbiano fatto bene, assolutamente! Ho già scritto che hanno sbagliato e sono pronto a riscriverlo, però dico che capisco la loro posizione.
    ...chi ben comincia é a metà dell'opera...

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