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Discussione: Calo di fiducia nell" Arma

  1. #91

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    Dario nel tuo messaggio ho letto una cosa che mi ha colpito particolarmente e forse è la causa del presentimento del calo di fiducia:

    "tutti i discorsi politicamente corretti sull'educazione o sulla prevenzione che sono meglio della repressione all'epoca valevano molto meno ... il compito del Carabiniere era quello di far rispettare la legge. Punto".

    Oggigiorno il "politicamente corretto" mette nei casini chi, durante una colluttazione, fa erroneamente una mossa sbagliata per fermare chi fa resistenza... E tutti lì a filmare col telefonino per fare gli intellettuali del momento (magari hanno abbandonato gli studi alle medie). Forse il problema del calo di fiducia arriva proprio da questo. Se non c'è un segnale forte contro i delinquenti, le persone si ritroveranno prima o dopo a dover risolvere il dilemma: "chiamo il 112 o una pediatra?".
    Poi ci sta tutto il discorso della rieducazione etc... ma questo dopo!

    Suona male dirlo, ma il rispetto certe volte deriva anche dalla paura, la paura magari di non essere all'altezza di una aspettativa ad esempio. Faccio un esempio molto banale...
    Se hai di fronte una persona che può realmente metterti in una situazione scomoda, hai una grande paura di fare qualcosa di sbagliato, tuttavia se sai di essere nel giusto, vieni visto di buon occhio e l'idea di essere nelle sue grazie crea enormi soddisfazioni. Se invece hai di fronte uno che non può fare nulla, con la scarsa educazione che c'è oggi, poco ci manca che gli sputi in faccia... perché tanto sai che non può farti niente.

    Io sento i racconti dei miei nonni, dicevano che un tempo in paese i CC giravano tranquilli a piedi e non succedeva mai niente. Certe volte però succedeva che arrivavano da lontano dei gruppetti di zingari (con delle brutte intenzioni). Non facevano nemmeno in tempo a rubare qualcosa che si ritrovavano chiusi in caserma riempiti di domande sul perché fossero lì. Quando invece rubavano, prima di arrivare in caserma facevano un'altra tappa, e lì erano schiaffi a non finire. Inutile dire che la criminalità non esisteva e si stava benissimo, pur essendoci la fame.

    Adesso invece guai, e infatti i risultati si vedono... Non dico che bisogna usare le mani ogni volta, io sono il primo a voler evitare una cosa del genere e forse non ne sarei nemmeno in grado, però ci sono situazioni dove purtroppo le buone maniere non funzionano e devono rimetterci i criminali, non chi cerca di fermarli.
    Comunque sono fiducioso, le situazioni si ribaltano quando si arriva a un estremo. Dobbiamo solo attendere, sperando magari che non si arrivi a un altro estremo... Insomma, ci vuole il buonsenso...
    Ultima modifica di BlackTie; 08-09-20 alle 11: 28
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  2. #92
    Maresciallo
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    il problema sta nel ''rispetto'' verso la divisa, ma credo si stia sfociando in un altro discorso,un conto sono quelle persone che vedono nella ''GUARDIA'' il nemico, e questi non hanno mai avuto fiducia nelle FFOO/FFAA in genere, si parlava però di fiducia verso l'Arma dei Carabinieri in particolare, questa sta calando cosi come sta scemando la fiducia verso le figure istituzionali politiche (secondo me), dovuto a vari fattori come l'acuirsi di casi di cronaca e microcriminalità di appartenenti al suddetto corpo, al presentimento di alcuni che i concorsi siano tutti truccati, comunque non ne vedo un problema, si stava ponendo troppo l'accento su mele marce che purtroppo sono ovunque e che 's*******no'' tutti gli altri appartenenti che sono persone esemplari. Tempo che queste persone che infangano le istituzioni vengano condannate e la fiducia potrà crescere ancora. Io ho sempre e avrò sempre fiducia degli appartenenti alle FFAA/FFOO.

    - - - Updated - - -

    Dario scusami ma credo che la competenza c'entri poco, cosa vuole che ne sappia la gente ''comune'', il calo della fiducia è dovuta a questi casi di cronaca che prendono risalto sui social e media nazionali

  3. #93
    Maresciallo
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    Citazione Originariamente Scritto da Pol Visualizza Messaggio
    Touché;
    L'ibrido, il né zuppa né pan bagnato, nel 2020 non ha senso di esistere, nessuno me lo toglie dalla testa, a forza di attirarmi ire ed antipatie
    non capisco il calo di fiducia credete dipende veramente da queste situazioni, che la gente comune manco conosce, ossia le competenze delle varie polizie? Ma non credo

  4. #94
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    Lo so che c'entra poco, il discorso è entrato in gioco perché qualcuno diceva che la militarità è antiquata e dava la colpa del calo di fiducia alla condizione militare ... quando invece, almeno in teoria, la disciplina militare dovrebbe garantire standard di rigore morale più rigorosi. Di qui la necessità, da parte mia, che sono di orientamento tradizionalista, di difendere l'Arma, contro la tesi favorevole all'unificazione delle polizie.
    Concordo che il calo di fiducia è dovuto prevalentemente agli episodi di cronaca in cui negli ultimi tempi sono stati coinvolti, troppo di frequente, esponenti dell'Arma .


    @BlackTie ... quanto al discorso dell'"uso delle mani", occorre distinguere. I pestaggi punitivi eseguiti dopo che una persona è già stata arrestata o immobilizzata sono vietati dalla Costituzione (art. 13) e quindi non sono ammessi in un sistema democratico ... dove vi si ricorre, può darsi che ci creino paura e timore nei delinquenti, ma non necessariamente fiducia e rispetto nella popolazione. Anzi, molti useranno questi episodi per campagne contro le forze dell'ordine, come del resto è successo.
    Diverso, però, è il caso dell'operatore di polizia che si difende o che è costretto ad usare la forza per eseguire un arresto o per adempiere i doveri delle sue funzioni, nell'attualità della minaccia o dell'aggressione. In questi casi, dovrebbe essere detto, e detto con grande chiarezza, che lo Stato esercita il monopolio dell'uso della forza e che chi fa resistenza violenta non è una "vittima" della brutalità della polizia, ma è un delinquente. Le forze dell'ordine dovrebbero avere adeguate garanzie di poter operare serenamente, sia dal punto di vista giuridico (articoli 52 e 53 c.p.), sia dal punto di vista dei mezzi, ad esempio con il Taser. Invece in effetti c'è stato, negli ultimi anni, un cambiamento di tendenza dell'opinione pubblica, tanto che in molti sono pronti a filmare con il telefonino e a pubblicare su Youtube puntando il dito contro gli operatori ... ma, in questo, le polizie hanno ben poca colpa, soprattutto gli operatori.
    Dipende dal clima eccessivamente buonista e "liberal" che si è diffuso dagli anni '90 in poi e che, grazie ai mass-media, ha fatto ampia breccia anche nell'opinione pubblica... ma in questo gli operatori delle Forze dell'ordine non hanno nessuna colpa.
    Ultima modifica di Dario (Toscana); 08-09-20 alle 17: 41

  5. #95

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    Dario, sì, per l'articolo 13 è più che giusto evitare certe cose, anche perché alle punizioni ci pensano i giudici. Io non riesco a comprendere come si possa permettere alla politica di essere contro le forze dell'ordine. E' un comportamento sovversivo e andrebbe punito immediatamente.
    Ma d'altronde, i politici anziché portare avanti una propria visione da proporre al popolo, fanno invece un'analisi di come si comporta il popolo e su questo creano il loro personaggio. Il caso vuole che il popolo ultimamente ha dei comportamenti filo-delinquenziali, e allora giù di discorsi stupidi a non finire... Dall'altra parte si crea l'effetto opposto, nonché l'opposizione che finge di essere di tutt'altra opinione. Ma sono pronto a scommettere che se potessero giocare a ruoli invertiti, pur di mantenere il loro status, non si farebbero problemi.
    C'è qualcosa che sta macinando per portare avanti queste tendenze anarchiche, qualcosa che comprende la politica ma va oltre. Si sta investendo tantissimo su dei cantanti che non sanno cantare, che portano avanti messaggi diseducativi dall'inizio alla fine del loro brano. Poi abbiamo gli "influencer", anche lì supportati economicamente dall'oggi al domani. Sono pronto a scommettere che qualsiasi cosa sia, arriva dall'America.
    Il calo di fiducia nelle forze dell'ordine è solo uno degli effetti.
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  6. #96
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    Citazione Originariamente Scritto da BlackTie Visualizza Messaggio
    Dario, sì, per l'articolo 13 è più che giusto evitare certe cose, anche perché alle punizioni ci pensano i giudici. Io non riesco a comprendere come si possa permettere alla politica di essere contro le forze dell'ordine. E' un comportamento sovversivo e andrebbe punito immediatamente.
    Ma d'altronde, i politici anziché portare avanti una propria visione da proporre al popolo, fanno invece un'analisi di come si comporta il popolo e su questo creano il loro personaggio. Il caso vuole che il popolo ultimamente ha dei comportamenti filo-delinquenziali, e allora giù di discorsi stupidi a non finire... Dall'altra parte si crea l'effetto opposto, nonché l'opposizione che finge di essere di tutt'altra opinione. Ma sono pronto a scommettere che se potessero giocare a ruoli invertiti, pur di mantenere il loro status, non si farebbero problemi.
    C'è qualcosa che sta macinando per portare avanti queste tendenze anarchiche, qualcosa che comprende la politica ma va oltre. Si sta investendo tantissimo su dei cantanti che non sanno cantare, che portano avanti messaggi diseducativi dall'inizio alla fine del loro brano. Poi abbiamo gli "influencer", anche lì supportati economicamente dall'oggi al domani. Sono pronto a scommettere che qualsiasi cosa sia, arriva dall'America.
    Il calo di fiducia nelle forze dell'ordine è solo uno degli effetti.
    Per quanto riguarda le forze politiche non posso scendere nel merito, perché credo che le regole del forum impediscano di parlare di politica ... posso solo dire che quasi nessuno attacca apertamente ed a viso aperto le forze dell'ordine. Anzi, quando le forze dell'ordine vengono aggredite ed hanno la peggio, quasi tutti parlano di "fatti gravissimi" e di "episodio inqualificabile" ed esprimono solidarietà alle polizie, ma l'importante è che la polizia non reagisca, perché se la polizia reagisce ed ha la meglio, il discorso cambia. Se il delinquente muore ammazzato si parla di "vittima" o di "omicidio", se ci sono feriti si chiede a gran voce di indagare sui responsabili per verificare se c'è stato o meno un eccessivo uso della forza ...
    Quanto al resto, posso dire poco, perché non ci sono prove e si rischia l'accusa di complottismo. Però è un dato di fatto che, a partire dagli anni '90, con la globalizzazione, è stata fortemente limitata la sovranità degli Stati in favore delle entità sovranazionali e dei poteri finanziari. Quindi, può anche darsi che ci sia un interesse ad indebolire, oltre ogni ragionevole limite, l'autorità degli Stati nazionali, anche creando situazioni di disordine e di insicurezza interna. Peraltro, l'indebolimento dello Stato democratico può anche portare, per reazione, al risorgere di pulsioni autoritarie: quando c'è l'anarchia, molti invocano l'uomo forte che riporta l'ordine.
    Quanto agli Stati Uniti, piaccia o meno, sono il Paese leader dell'Occidente e spesso i fenomeni partono da lì (o vengono fatti partire da lì) e poi arrivano qui.

  7. #97
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    @Dario bisogna comunque tenere conto di una cosa, quando muore una persona ammazzata da un operatore, logico che la famiglia, gli amici e tutto il resto si schieri, con il ''delinquente'', non ci potrà mai essere una linea totalmente favorevole, tutto il discorso relativo alla divisa e anche alla disciplina militare (non c'è l ho con te) c'entra anche poco. Qui si parlava di un calo di fiducia da parte del ''ceto medio'' e credo sia comunque dovuto ad eventi che accadono soprattutto in altri paesi, su cui si suscita molto clamore.

    @BlackTie intendi pseudo politici che si schierano con i delinquenti? Per cortesia dai, perché viene data ancora importanza a questi ''soggetti''.

  8. #98
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    Citazione Originariamente Scritto da Roboris Visualizza Messaggio
    @Dario bisogna comunque tenere conto di una cosa, quando muore una persona ammazzata da un operatore, logico che la famiglia, gli amici e tutto il resto si schieri, con il ''delinquente'', non ci potrà mai essere una linea totalmente favorevole,
    Il problema infatti non sono i familiari dei deliquenti che si lamentano, ma i giornalisti che gli danno tutto lo spazio in nome della libertà di informazione, edulcorando la figura del criminale che, delinquendo, ci ha rimesso la pelle (ultimo caso il quindicenne che a Napoli rapinando un carabiniere ci è rimasto).
    Citazione Originariamente Scritto da Roboris Visualizza Messaggio
    tutto il discorso relativo alla divisa e anche alla disciplina militare (non c'è l ho con te) c'entra anche poco. Qui si parlava di un calo di fiducia da parte del ''ceto medio'' e credo sia comunque dovuto ad eventi che accadono soprattutto in altri paesi, su cui si suscita molto clamore.
    Al contrario io credo che la disciplina c'entri eccome: è proprio per un rilassamento generale che certi comportamenti disdicevoli trovano terreno fertile, e il caso di Piacenza ne è un esempio. Sono questi i casi che fanno calare la fiducia del "ceto medio", non i fatti dall'estero. Non vedo perché se negli Stati Uniti la polizia fa discutere allora debba perdere fiducia nei carabinieri.

  9. #99
    Maresciallo
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    perché comunque anche i fatti esteri aizzano, e la gente dice hai visto sono ovunque cosi, gli sbirri. Per quanto riguarda i giornalisti fanno il loro lavoro, tu come ti comporteresti se il tuo capo affermasse che bisogna dare spazio a tutti? Cosi si fa share e aumentano gli incassi. Ed è anche la gente che va a vedere questi show di codesti omuncoli.

  10. #100
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    Che gli amici ed i parenti si schierino con il delinquente si può anche capire, che lo facciano i giornalisti e gli intellettuali di tendenza un pò meno ... anche perché cercano di esercitare una forte pressione sui magistrati: se esercitano l'azione penale contro il poliziotto, allora sono bravi perchè non guardano in faccia a nessuno e anche chi non è d'accordo deve rispettare l'autonomia e l'indipendenza della Magistratura; se invece archiviano per legittima difesa, allora si dice che non c'è giustizia, che non si è avuto il coraggio di andare fino in fondo, che la morte di un povero ragazzo è rimasta impunita, che la morte di una persona è rimasta senza colpevole.
    E si dimentica tutto il rispetto tributato alla Magistratura, che va bene solo quando decide nel modo voluto.

    Il nesso tra la fiducia e la disciplina militare è questo. L'Arma, in forza della sua militarità, si è sempre presentata come espressione del senso del dovere e dell'onore, dello spirito di servizio, della lealtà, della fedeltà allo Stato. Indubbiamente, uno scarto tra la teoria e la pratica c'è sempre stato. Le mele marce sono sempre esistite e questo è un dato fisiologico di ogni organizzazione umana. Tuttavia, l'Arma dei Carabinieri, proprio per il suo rigore militare, appariva comunque, nel complesso, come la più efficiente ed onesta organizzazione dello Stato, specie dopo che la Polizia, dopo la smilitarizzazione del 1981, ha subito un inevitabile rilassamento del rigore formale e disciplinare. La G. di F., negli anni '80 e '90, aveva visto diversi suoi esponenti, anche di vertice, coinvolti in diversi scandali (*). E quindi l'Arma si collocava, tradizionalmente, al primo posto nell'indice di gradimento.
    In qualche modo, l'Arma veniva idealizzata ... ed i cittadini pretendevano il massimo dai Carabinieri, proprio in forza delle aspettative che si erano create. Adesso o perché la corruzione e l'illegalità interna sono effettivamente aumentate rispetto al passato, o perché gli scandali vengono fuori più di prima, o per il peso che a questi scandali danno i mass-media, o per tutte queste ragioni insieme, all'illusione di un Corpo (quasi) perfetto è seguita una una certa disillusione. E questo spiega il calo di fiducia dal 70,5 al 65,5% nel 2020, grado di fiducia che, peraltro, rimane molto elevato rispetto ad altre Istituzioni dello Stato ed in linea con quello che, fino a poco tempo fa, era attribuito alle altre FF.PP. Comunque non tutto il male viene per nuocere ... i fatti di Piacenza possono essere di stimolo ad una certa pulizia interna, come lo scandalo della Banda dello Uno Bianca e quelli sulla corruzione lo sono stati per Polizia e G. di F. negli anni '90.
    Oltre al discorso scandali, mi pare che ci sia stata anche una flessione nell'attività di propaganda e di pubbliche relazioni e nella presenza dell'Arma in TV. Dopo un periodo in cui la presenza era divenuta finanche eccessiva (Maresciallo Rocca, RIS - Delitti Imperfetti, Capitano Ultimo, serie Carabinieri ecc.) adesso è rimasto quasi soltanto Don Matteo, dove il protagonista, peraltro, è un sacerdote e non un carabiniere.
    Stupisce l'impennata della Guardia di Finanza, che è salita al primo posto della graduatoria. Probabilmente, è riuscita a proporsi come polizia economico-finanziaria a tutto campo facendo superare quell'idea, molto parziale e riduttiva, del finanziere come mero controllore di scontrini, che fino a qualche anno fa era ancora abbastanza diffusa.


    (*) Devo però dire, con onestà, che gli scandali in cui furono coinvolti anche generali della G. di F. (scandalo dei petroli e scandalo P2 all'inizio degli anni '80) e gli scandali di corruzione negli anni '90 furono in larga parte scoperti dalla stessa G. di F.
    Fu infatti la G. di F. stessa, in particolare il Nucleo di PT di Milano, a scoprire gli elenchi della Loggia P2, alla quale erano iscritti molti suoi stessi generali.
    Ultima modifica di Dario (Toscana); 09-09-20 alle 00: 09

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