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Discussione: Inquinamento mondiale e il fenomeno-Greta Thunberg

  1. #1

    Predefinito Inquinamento mondiale e il fenomeno-Greta Thunberg

    Dopo anni di immobilismo, il mondo si è "improvvisamente" riscoperto ecologista.
    E per farlo è dovuta spuntare dal nulla una ragazzina nordeuropea di 16 anni (oggi), ma ben più giovane ai suoi esordi, tanto da assurgere a vero e proprio fenomeno mediatico, tale da interloquire con i massimi esponenti politici mondiali.
    Sull'inquinamento dibattevamo noi bambini già alla fine degli anni Settanta, con la signora Maestra che ci faceva fare le famose "ricerche" sulle enciclopedie e sui quotidiani dell'epoca. Credo che tutti noi in un certo periodo della nostra vita siamo stati dei ferventi ambientalisti.
    Ora è arrivata la Greta...
    Se devo essere sincero, questa bambina mi fa una pena assoluta. Le è stata strappata la cosa più preziosa: la fanciullezza. Una bambina PICCOLA, proiettata in un mondo di GRANDI, a discutere problemi da GRANDI, a confrontarsi con persone GRANDI. I suoi discorsi sono chiaramente artefatti, preconfezionati da veri art director ed esperti in comunicazione di massa, non certo il frutto di meningi pre-adolescenziali. Lei impara tutto pappagallescamente, lo ripropone a masse di giovani imbesuiti che non sanno più parlare correttamente la loro lingua, che vivono in un loro mondo cibernetico ma che improvvisamente si riscoprono tutti ambientalisti convinti. Salvo poi tornare a essere schiavi di quel mondo che vogliono combattere. L'insegnante che toglie uno smartphone a un alunno distratto viene crocifisso in sala mensa; il genitore che non compra il quarto televisore da piazzare nella cameretta del pargolo viene denunciato a Telefono Azzurro.... Ditemi dove vogliamo andare?... La Greta si trova stritolata in ingranaggi più grandi di lei, prigioniera di un personaggio che l'ha privata del tesoro più prezioso: la spontaneità. Intanto, alle sue spalle proprio il sistema lobbistico che lei vuole combattere si sta arricchendo a dismisura... Perciò quando la sento gridare: "Mi avete tolto l'infanzia!" mi verrebbe tanto da risponderle: "No, Greta, l'infanzia te la sei rubata da sola".
    E da una bambina cui è stata tolta l'infanzia sono pronto ad aspettarmi di tutto, perfino le bombe eco-terroriste piazzate per propagandare un'idea di cui è diventata prigioniera...
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  2. #2
    Moderatore L'avatar di Vinfer
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    Predefinito

    Greta era già nota in patria perché figlia di famiglia nota e, pertanto, la sua ascesa è stata sicuramente facilitata da tutti questi fattori. Non credo che i suoi discorsi siano più di tanto artefatti, credo piuttosto che il modo di esprimersi sia un aspetto della sua sindrome. Poi il mondo socialmente connesso ha fatto il resto. Sicuramente meglio lei che tanti influencer vergognosi che impazzano in rete e sicuramente meglio lei di migliaia di adolescenti yuotuber agghiaccianti e certo meglio un giovane (per quanto insulso) che si lascia prendere da un suo discorso che da uno che segue sfera ebbasta. Detto ciò, la sua mentalità è quella tipica del futuro movimento estremista capace di azioni terroriste. Poi vi è anche da dire che la stragrande maggioranza di chi la segue non sa nemmeno cosa voglia dire la sigla CO2 (i giovani ebeti di cui parlavi tu) e che il 99% di tutti quei giovani che hanno riempito le piazze ieri oggi hanno già dimenticato perché erano andati a manifestare hehehe (figuriamoci..).
    Pertanto credo che la sua battaglia sia una battaglia persa (e potrebbe essere sposata solo da un ristrettissimo nucleo estremista pronto a tutto, comunque sia poco o nulla incidente per la causa ambiente), così come tutte le manifestazioni di ieri. Il fatto è che, allo stato attuale, i governi se ne fregano del fattore clima. Cominceranno a fregarsene quando la situazione sarà davvero così critica da intaccare seriamente gli interessi economici (ripeto, da intaccare gli interessi economici). In questo stato di cose ancora non siamo giunti.
    L'ambiente e gli ecosistemi sono seriamente compromessi, ma non tanto da diventare uno svantaggio economico. E questa è la triste realtà dei fatti e non c'è Greta o movimento ecologista che tenga. E nessuno sembra anche ben guardarsi dall'affrontare una delle più gravi problematiche attinenti la distruzione degli ecosistemi: la sovrapopolazione. Quindi saranno solo gli interessi economici che, indirettamente, in un futuro prossimo, probabilmente potranno innescare delle serie azioni per la salvaguardia del pianeta.

  3. #3

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    Per caritá di Dio, sostenere l'ambiente è un qualcosa di nobile e rispettoso ma oggi manca il riconoscimento del colpevole. A cosa serve andare in piazza a urlare "ambienteee" e ad organizzare mille scioperi (che oltretutto vanno ad attaccare l'istruzione dei nostri ragazzi nelle scuole)? Qui andrebbe rovesciato il modello di sviluppo, che è un modello di sviluppo fortemente e aggressivamente capitalista e consumista, ma lei davanti alle telecamere non può dirlo certo, verrebbe subito messa a tacere; e quindi si continua così, in mille scioperi che non porteranno a nulla e ad una farsa in cui i cittadini, da sempre precarizzati e impoveriti dei loro diritti di cittadini, invece di lottare per un modello di sviluppo più equo, preferiscono seguire questi movimenti in cui si cerca il cambiamento, ma è il sistema che c'è sotto che non vuole cambiare, e sappiamo tutti il motivo.

    Poi la frase "mi avete rubato il futuro". Lo vada a dire a tutti i bambini dai 10 anni in giù che sono costretti a lavorare nelle miniere per portare a casa un pezzo di pane o ai 700 bambini greci uccisi dalla austerity dell'Ue. Loro non avrebbero meritato di vivere una vita dignitosa? A loro il futuro è stato tolto per sempre, non a lei. Ma non voglio scendere a parlare di politica che sennò, oltre a stare qui fino alla notte dei tempi, sarebbe un po' off topic.
    Ultima modifica di Kojak; 28-09-19 alle 12: 45

  4. #4

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    Indubbiamente il modello socioeconomico cui si sono allineati tutti gli Stati del mondo è quello dello sfruttamento delle risorse naturali costi quel che costi. Lo si diceva ancora quarant'anni fa, quindi nulla di nuovo sul fronte occidentale! E se anche volessimo tutti insieme cambiare realmente le cose, con una globale inversione di tendenza che ponesse realmente l'ambiente al centro del problema, ci vorrebbero centinaia di anni per tornare a un ecosistema sostenibile al pari di quello del 1800. Ma questa è aria fritta.
    Ciò che mi rammarica (e che @Karling ha bene evidenziato) è l'incapacità di ragionamento soggettivo delle nuove generazioni: guai a non avere almeno tre televisioni in casa, non parliamo poi di rinunciare allo smartphone o ai cibi preconfezionati! Se in casa non si accende il climatizzatore ai primi di maggio e lo si spegne ai primi di novembre sembra di morire di caldo! Usiamo la macchina per fare 200 metri e protestiamo quando ci sono i blocchi del traffico perché ci tocca pedalare! Negli uffici vengono lasciate accese luci e computer anche di notte, perché tanto non paghiamo noi! E' questo il dramma! Domani lo sciopero di ieri sarà già stato dimenticato e ogni "ecologista" tornerà a inquinare come prima. Potrei anche accettarlo, conscio di vivere in una società lobotomizzata.
    Ciò che non accetto è il sacrificio di una ragazzina sull'altare del lavaggio collettivo delle coscienze. Perché dopodomani, quando il fenomeno-Greta si sarà esaurito e lei verrà dimenticata, ci troveremo di fronte a uno zombie.
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  5. #5

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    Esattamente Kojak, proprio per il fatto che tutti cercano il cambiamento, ma nessuno vuole cambiare in fin dei conti, che sia per comoditá, per abitudine, per menefreghismo o proprio per egoismo. E poi vorrei aprire un altra parentesi; proprio in virtù di questo, siamo veramente sicuri che sia proprio il pianeta Terra ad avere bisogno di aiuto e qualcuno che lo salvi? Si sente spesso belare " SAVE THE PLANET" come se esistesse un mondo che necessiti di essere salvato. In realtá non è proprio così, da qui nasce l'incoerenza di fondo, quando si dice di salvare il pianeta quando quello che stiamo/vorremmo salvare siamo solo noi stessi. Sinceramente vedo la piccola Greta (così come gli ambientalisti sfegatati) come una bambina che cerca in tutti i modi di pulire il suo habitat, ma non è che con qualche pista ciclabile in più e qualche sacchetto di plastica in meno che si cambiano le cose, qui il cambiamento bisogna che avvenga all'interno delle persone. Ci vuole più rispetto, generosità, bontà, solidarietà verso il prossimo, cosa che ormai sta scomparendo o comunque si è ridotta notevolmente. Il pianeta non necessita di essere salvato, continuerá ad esistere, salvo imprevisti megagalattici, per altre centinaia di milioni di anni, e se proprio la plastica dovesse interferire con la Natura delle cose (per via della durata della sua degradabilità) il pianeta creerá un nuovo sistema che normalizzi le cose e che includa nel proprio sistema anche l'esistenza di plastica. Con questo non voglio assolutamente minimizzare il fatto di non inquinare e rispettare l'ambiente, anzi, come ho scritto nel primo post è veramente un qualcosa nobile e utile alla collettività, ma quanto rispettiamo noi stessi? Le persone che sono intorno a noi? Per fare un esempio, è come se un muratore volesse tirare su una casa senza fondamenta. Prima servono le basi e una presa di coscienza, senza non si canta messa.

  6. #6

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    Io invece non ci vedo nulla di male in quello che fa Greta. Secondo me non bisogna vedere del marcio in ogni cosa. Bisogna lottare insieme per salvaguardare l'ambiente. Uniti possiamo farcela.

  7. #7
    Maresciallo L'avatar di ValerMic
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    Io vedo tanta incoerenza, vedo tante persone super indignate dal mondo di oggi ma poi nella pratica non fanno nulla nel loro piccolo e anzi contribuiscono a peggiorare le cose.

    Proprio oggi andando a lavoro fermo tanto per cambiare nel traffico di Roma per far passare il tempo ho cominciato a guardarmi intorno notando:

    1) su un muro di un palazzo è comparsa una scritta che fino a pochi giorni fa non c'era con scritto "Greta siamo tutti con te". Esattamente sotto tale "graffito" 2 bombolette spray di vernice gettate li
    2) non so quanti "nasoni" (per chi non è di Roma i nasoni sono le classiche fontanelle) ho contato che non sono nel 2019 provviste di un rubinetto; l'acqua che mi dicono essere una delle più buone in Italia che esce ininterrottamente 365gg l'anno gettata a litri

    Tanta incoerenza...

    Per il discorso della ragazza in se, proprio Sabato sera un amico ha tirato fuori la questione e alle mie perplessità sul fatto che siano discorsi preparati a tavolino da altri e sul fatto che sarò io mal pensante ma per me se adesso se ne sta parlando è perchè si vuole che ne se parli e basta mi è stato risposto che già cosi va benissimo perchè "l'importante è che le persone parlino di questo almeno si svegliano". Io sull'effettiva utilità di questo ho forti dubbi anche perchè non è che questi discorsi stanno uscendo ora anzi a fare i pignoli è già dagli anni '70 che si parla di questi argomenti.

    Rispondetemi a questa domanda; siamo tutti d'accordo che in tema di inquinamento mondiale non ci dovrebbero essere concetti di "stati, confini, economie" e penso siamo ancora tutti d'accordo che Stati Uniti e Cina sono paesi che contribuiscono maggiormente a peggiorare la situazione mondiale. Chi si prende oggi la responsabilità di andare a Washington e Pechino imponendo l'adozione di sistemi anti inquinamento e relative regolamentazioni ? Vi ricordo che gli USA sono usciti dal protocollo di Kyoto / accordi di Parigi del 2015.
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  8. #8

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    Citazione Originariamente Scritto da Tokyo Visualizza Messaggio
    Io invece non ci vedo nulla di male in quello che fa Greta. Secondo me non bisogna vedere del marcio in ogni cosa. Bisogna lottare insieme per salvaguardare l'ambiente. Uniti possiamo farcela.
    Mi piace la sua "freschezza" e la sua innocenza, cose che io ho perso da molti anni.
    Il problema è molto più complesso e non è la prima Greta di passaggio che contribuirà a risolverlo. I politici lo sanno, "lasciamola ululare alla luna, tra qualche anno ce ne saremo già dimenticati". Nel frattempo, come detto, una ragazzina ha immolato la sua fanciullezza sull'altare della popolarità e sarà destinata a rimanere per sempre prigioniera di un personaggio artefatto, il cui impatto mediatico ha già iniziato il suo inevitabile declino.
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  9. #9
    Caporale
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    Intanto lei "dall'alto" dei suoi 16 anni è riuscita a porre al centro del dibattito mondiale quella che deve essere LA questione del nostro secolo, oltre ad essere riuscita a far scendere in piazza milioni di studenti in TUTTO il mondo dall'Afghanistan al Canada ecc. Chi la critica cos'ha fatto? Ma soprattutto quali sono queste grandi critiche ripetute anche qui?

    1. “È un’operazione di marketing”. Certo, ed è bene che lo sia, perché quando erano gli scienziati o gente come Al Gore a spiegarvi il global warming ve ne fregavate alla grande, adesso almeno l’argomento è davanti agli occhi anche se scegliete di chiuderli.


    2. “Non propone soluzioni”. Ha 16 anni e si sbatte già abbastanza, voi quando avete parlato all’ONU l’ultima volta che soluzioni avevate proposto? Peraltro le soluzioni non sono né semplici né comode come è stato anche detto, e se basta uno step preliminare come l’aumento delle tasse sui carburanti inquinanti a mettere a ferro e fuoco la Francia (e non l'hanno messa a ferro e fuoco i temibili ragazzini eco-terroristi che protestano con i telefonini) evidentemente è perché le uniche soluzioni che volete sono quelle che vi consentano di continuare a guardare le partite di calcio senza pensare al problema.


    3. “È ipocrita! (E ci aggiungo visto che l'ho sentito)viene da una famiglia benestante di un paese ricco”. Se lo pensi sei sciocco e, oltre a commettere una palese fallacia logica, sei anche ignorante perché per esempio anche Gandhi era figlio di una famiglia ricca che lo mandò a studiare in Inghilterra, tutti i grandi leader rivoluzionari erano persone che potevano permettersi di studiare in epoche in cui non era scontato.

    4. "È manovrata e gli preparano i discorsi a tavolino!!" E quindi? No veramente e quindi? Trump ha chi gli scrive i discorsi come tutti i precedenti presidenti degli USA.
    Il Presidente della nostra repubblica ha chi gli scrive i discorsi così come tutti quelli precedenti.
    Il Papa ha chi gli scrive i discorsi così come tutti quelli precedenti.
    Greta, a 16 anni, non può avere chi gli scrive un discorso. Dai su facciamo i seri queste sarebbero le grandi critiche costruttive?


    5. “Dovrebbe prendersela con la Cina e con i paesi in via di sviluppo”. Verissimo, ma a parte che il suo ultimo discorso l’ha fatto all’ONU, quindi a TUTTI i paesi del mondo, se la prende con l’Occidente anche perché l’Occidente è quello che ha le maggiori possibilità di azione. Anche aiutando i paesi in via di sviluppo ad accrescere il loro livello di benessere in maniera ecosostenibile. E per quanto riguarda il discorso Cina e Stati Uniti, è grazie all'accordo tra questi due paesi se oggi abbiamo l'accordo di Parigi (discorso a parte il fatto che ora con la nuova presidenza gli Stati Uniti abbiamo deciso di uscirne) la Cina, inoltre, a differenza della stragrande maggioranza dei paesi europei e delle altre potenze mondiali, ha un piano per arrivare al picco delle emissioni nel 2020 per poi avviare considerevoli riduzioni nei prossimi 30 anni. Questo ovviamente non toglie il fatto delle mille contraddizioni del governo cinese.


    6. “Non possiamo chiedere ai paesi del terzo mondo di rinunciare al loro sviluppo”. No, infatti, però potremmo regalare loro i brevetti di tecnologie ecosostenibili e finanziare le loro iniziative a favore dell’ambiente, ad esempio. Oppure potremmo permettere a tutti i paesi di sviluppare un programma nucleare, invece di dover chiedere il permesso di costruire strutture nucleari CIVILI all’unico paese che ha utilizzato il nucleare militare in una guerra. E qui qualcuno potrebbe ricordarmi che Greta è contro il nucleare. Vero, infatti questa a mio parere è l’unica critica seria che le si può rivolgere, perché il suo supporto al nucleare sarebbe davvero importante, visto che, a proposito di soluzioni, è quella più a portata di mano. Per il resto, se qualcuno rosica perché a 16 anni pensava solo a farsi le canne, bere o altro e i vostri figli oggi aspirano a fare gli YouTuber è un problema vostro. Greta Thunberg non è una santa, ma è una che ci prova, e per una causa giusta, che è più di quanto si possa dire di tutti quelli che la criticano. Anche perché la vostra rassegnazione e il disfattismo che posso capire da un 50enne non può però contagiare chi ha come noi ancora praticamente tutta la vita davanti. La via è trovare una mediazione tra progresso e rispetto dell’ambiente, i discorsi sull'ipocrisia i 4 telefoni ecc lasciano il tempo che trovano, considerando anche il fatto che non mi pare proprio che siano le nuove generazioni ad utilizzare la macchina per fare 200 metri, menchemeno a lasciare la luce accesa negli uffici. È vero invece che per esempio una ricerca Ipsos ha evidenziato come "Il 65% degli italiani crede nella sostenibilità" (https://www.ipsos.com/it-it/sostenib...ano-le-imprese) e proprio per questo oggi le aziende guardano e si impegnano su questo fattore. Le azioni che si possono compiere sono tantissime ma le SOLUZIONI non spetta a noi trovarle quello è compito della politica, noi al massimo possiamo pretendere che siano trovate e infatti l'obbiettivo dello "sciopero" era proprio questo. È ovvio che non è facile, questo però non significa che non si debba PROVARE. Con buona pace dei disfattisti.

  10. #10
    Maresciallo L'avatar di ValerMic
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    Iker quando avrò tempo ti risponderò a tutti i punti ora mi incuriosisce il punto 6, lavorando in un ambito praticamente del genere so di cosa parli e mi fa strano che proprio sul nucleare sei contro Greta. Il nucleare ha solo l'enorme handicap di produrre chiamiamoli genericamente "rifiuti nucleari". In Italia allo stato attuale ci sono 6 reattori attivi per scopi di ricerca e sperimentazione che producono ogni anno 4 campi di calcio di rifiuti a media attività con più meno 1.500 anni di decadimento quasi completo. Attualmente non abbiamo un centro di stoccaggio a livello nazionale e da anni parecchi pure abbiano tamponato il problema chiedendo alla Francia di tenere il tutto per noi con milioni di € l'anno di costo in favore dei francesi. Immagina se ogni stato al mondo fosse libero di affidarsi al nucleare. Dove stipi i rifiuti? Continuiamo a vederli ai paesi in Africa come succede attualmente e qui mi fermo? E non consideriamo il fatto che dal nucleare per scopi civili al nucleare per scopi "offensivi" è un attimo, andiamo a proporre all'Iran di passare al nucleare solo per scopi civili? La mia è vera curiosità eh perché mi piace confrontarmi su argomenti del genere.
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