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Risultati da 31 a 40 di 76

Discussione: Nave Sea Watch a Lampedusa

  1. #31

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    La Tunisia è considerata porto sicuro ed è il porto più vicino alla Libia la quale (giustamente direi anche) non gode dello status di porto sicuro
    Guardia Particolare Giurata - Sicurezza Aeroportuale

  2. #32
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    Citazione Originariamente Scritto da Scorpionbsg Visualizza Messaggio
    La Tunisia è considerata porto sicuro ed è il porto più vicino alla Libia la quale (giustamente direi anche) non gode dello status di porto sicuro
    È considerata porto sicuro da chi? Dai commentatori del web forse... Per l'OIM ossia l'ente competente la Tunisia NON è un porto sicuro perché non ha un sistema d'asilo funzionante e per questo non sono garantiti tutti i diritti fondamentali. L'unica cosa che si può obbiettare è che non è il comandante della nave Pinco Pallo che deve decidere in quale POS dirigersi, detto questo però le decisioni sull'assegnazione del POS ovviamente devono essere prese in ottemperanza alle norme del diritto marittimo se no appunto c'è un problema. La sentenza del Gip di Agrigento comunque ha smontato per intero tutte le varie bufale ed errate interpretazioni personali sulla questione, poi per carità qui potete continuare a dire che la Tunisia è un porto sicuro nonostante il diritto, il buonsenso e il riscontro oggettivo di quello che accade tutti i giorni lì ,vedasi i casi delle navi Maridive 601 e Sarost 5, dicano il contrario perché appunto alla fine ,per fortuna, le decisioni spettano a chi per lavoro le norme le studia e non a chi per sport le commenta.
    Ultima modifica di Iker; 04-07-19 alle 18: 30

  3. #33

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    Certamente... persone assolutamente non faziose
    https://www.open.online/2019/07/04/l...-di-sea-watch/
    (è da valutare ovviamente che non sia un fake, poco importa comunque)

    In ogni caso questa cosa dovrà essere fermata alla radice, non è possibile che per questi espedienti per arrivare in Europa continuino all'infinito, si sta approfittando dell'instabilità libica per mettere a rischio la vita dei migranti stessi, costretti ad attraversare un Paese in guerra e poi rischiare la vita in mare..
    Si è visto le decine di morti questi giorni grazie al bombardamento e agli annegamenti sul Mediterraneo.

    Tutto questo per pura speculazione, per seguire lo stratagemma per dare prova dello "status" di rifugiato, obbligando indistintamente tutti (bisognosi o meno) a seguire la trafila dei negrieri e degli scafisti anziché con sistema regolare (come in aereo) mentre i poveri VERI restano a SCHIATTARE in Africa, per buona pace degli accoglioni che erigono a salvatori, facendo il gioco delle plutocrazie oltre che dei piccoli sfruttatori di varia natura (scafisti, cooperative ecc)

  4. #34

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    Io ricordo un'intervista al portavoce dell'alto commissariato delle nazioni unite per i rifugiati che sosteneva come la Tunisia fosse un porto sicuro. Qui il link https://it.euronews.com/2018/07/30/s...ferte-migliori
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  5. #35
    Caporale
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    Citazione Originariamente Scritto da UnizoO Visualizza Messaggio
    Certamente... persone assolutamente non faziose
    https://www.open.online/2019/07/04/l...-di-sea-watch/
    (è da valutare ovviamente che non sia un fake, poco importa comunque)
    Già, perché un Gip, a indagini in corso, posta in modalità pubblica e in un italiano alquanto discutibile un post di questo tipo sul suo profilo... tutto può essere è, però considerando che viviamo in un momento in cui addirittura i deputati si mettono a creare per poi pubblicare fake news, ci andrei cauto a prendere per vera una notizia del genere.

    https://www.google.com/url?sa=t&sour...orrFd1&ampcf=1




    In ogni caso questa cosa dovrà essere fermata alla radice, non è possibile che per questi espedienti per arrivare in Europa continuino all'infinito, si sta approfittando dell'instabilità libica per mettere a rischio la vita dei migranti stessi, costretti ad attraversare un Paese in guerra e poi rischiare la vita in mare..
    Si è visto le decine di morti questi giorni grazie al bombardamento e agli annegamenti sul Mediterraneo.

    Tutto questo per pura speculazione, per seguire lo stratagemma per dare prova dello "status" di rifugiato, obbligando indistintamente tutti (bisognosi o meno) a seguire la trafila dei negrieri e degli scafisti anziché con sistema regolare (come in aereo) mentre i poveri VERI restano a SCHIATTARE in Africa, per buona pace degli accoglioni che erigono a salvatori, facendo il gioco delle plutocrazie oltre che dei piccoli sfruttatori di varia natura (scafisti, cooperative ecc)
    Assolutamente d'accordo con te soprattutto nella parte evidenziata, vorrei ricordare però, per oner di cronaca, che se ad oggi in Italia sono anni che è praticamente impossibile entrare legalmente, e quindi l'unico modo rimasto per tutti profughi e non è quello illegale, è per colpa di leggi sull'immigrazione disastrose fatte da persone che sono tutto tranne che "accoglioni". Detto questo sarebbe bello poter discutere di soluzioni praticabili e risolutive che vadano alla radice, peccato che ad oggi questo non sembra essere l'interesse di chi governa, vedremo se ora con la "nuova" guida che c'è nell'UE qualcosa cambierà.

  6. #36
    bartok
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    Iker,
    come sempre, dici le cose in modo poco chiaro, parli molto e senza comunque dire tutto, nella convinzione che tanto brodo faccia sostanza. la proposta di cui parli è stata rifiutata per un motivo molto semplice. L'iniziale proposta di ricollocamento dei richiedenti asilo, proporzionalmente a popolazione e PIL dei Paesi UE, è stata cambiata dai Paesi settentrionali e dell'est inserendo delle clausole, accentando le quali si accetterebbe di cambiare tutto per non cambiare niente. Queste clausole a grandi linee prevedevano che il meccanismo di ridistribuzione entrasse a regime dopo circa 10 anni, che avrebbe avuto luogo solo nel caso che i richiedenti asilo, nell'anno, fossero >=al 180% di quelli dell'anno precedente e comunque sarebbe stata applicata solo a coloro che hanno diritto alla protezione internazionale, cioè, come già detto in precedenza, una MINIMA parte di chi arriva. E ad ogni modo, il compito di sincerarsi della sussistenza di tale diritto sarebbe spettato al Paese di primo arrivo.

    Come vedi, questa cosa è BEN DIVERSA da come volevi farla sembrare e non equivale assolutamente al condividere equamente l'onere di CHIUNQUE arrivi.

    Baer,
    Ho anche letto le 13 pagine della sentenza, a meno che qualcuno qui non ne sappia di più di diritto rispetto a chi per mansione è tenuto a conoscerlo
    che dire, complimenti! Hai letto la sentenza...

    ... e la sentenza che hai letto, non è nemmeno una sentenza.

    http://www.ilgiornale.it/news/cronac...r-1720975.html

    Sul caso riguardante Carola Rackete la parola più diffusa, a commento della decisione del Gip Alessandra Vella, è quella di “sentenza”: su molte testate, così come sui social, si parla di sentenza che scarcera la giovane capitana della Sea Watch 3. Ma in realtà, quella emessa nella giornata di martedì, altro non è che la decisione relativa al provvedimento di custodia cautelare. Dovrebbe essere superfluo sottolineare tutto ciò

    Fa anche abbastanza sorridere che evidentemente la cosa era così palese che non ha superato neanche il vaglio del GIP.
    fa sorridere, sì.

    Beh, direi che se un Giudice (che quindi per lavoro interpreta e applica la legge, e per arrivare a fare quel lavoro qualche annetto di studi l'ha fatto) stabilisce l'insussistenza dei reati contestati, e lo fa in base alle leggi stesse, evidentemente i reati sono insussistenti (lo so che è tautologico, ma non si sa mai). Non so voi, ma io mi fido abbastanza di chi per mestiere interpreta la legge
    I Magistrati sono persone come tutte le altre, sono figli anche loro di questo tempo e sono spesso politicizzati e, se fanno politica, la fanno nel modo in cui oggi la politica è: grezza, di basso livello, di parte. Ma anche in questo caso, la cuccagna sta finendo, e lo si vede con lo schifo da cui è stato investito il CSM ultimamente, per non parlare di quell'altro puttaniere espulso dalla Magistratura un annetto fa. Prima o poi una riforma andrà fatta e verrà fatta. E' da tanto che va fatta e Berlusconi di questa battaglia ne aveva fatta una bandiera. Non c'è mai riuscito, e forse è stato un bene, perché Berlusconi probabilmente avrebbe fatto una riforma a suo uso e consumo. Tuttavia, non ci riuscì mai perché Berlusconi era un esempio vivente di "conflitto d'interessi" e inoltre la Magistratura viveva ancora del glorioso tempo di Tangentopoli, in cui si era dimostrata "forza sana". Poi, vero o no che fosse, questa era la percezione di molti. Adesso la situazione è diversa: intanto, il livello stesso della Magistratura è calato verticalmente (come tante altre cose) e poi, questa volta, moltissimi NON HANNO la percezione che certe parti della Magistratura stiano facendo un bel servizio all'Italia. Per cui presto o tardi, le cose cambieranno, anche perché mi par di capire che i Magistrati di oggi non siano precisamente all'altezza di molti loro predecessori. E questa è una cosa che ovviamente ha un prezzo.

    Per quanto riguarda se la Tunisia sia o no un porto sicuro, sai che cosa ti dico: non me ne frega niente in realtà. Pare che qua l'unico porto sicuro del Mediterraneo sia l'Italia. Se anche così fosse, io rifiuto categoricamente l'idea che l'Italia si debba fare carico dei "migranti". Se le leggi non corrispondono a questo, secondo me dovrebbero essere cambiate a tale scopo. Questa è la mia opinione, ma il punto, non è questo. Charlie 2 è del mestiere e ha detto chiaramente che SFAX è il porto sicuro a cui fanno riferimento le istituzioni dello Stato. Questa regola qualcuno da qualche parte l'avrà stabilita in base a qualche legge. Per cui, se poi un Magistrato se ne esce sostenendo: "la Tunisia non è un porto sicuro", è OVVIO - e non è questione di opinioni - che da qualche parte ci sia un corto circuito! Evidentemente, la cosa non è così chiara. Ma il punto, comunque, non è NEANCHE questo! A casa mia, se la GDF dice "fermati!", ci si ferma! Non si sperona la GDF, nella convinzione di esser stati fermati per il motivo sbagliato! E il problema, a tal proposito, non è nemmeno Carola. Carola è una delinquente: la GDF serve apposta per i delinquenti. Non mi stupisce, dunque, che ci sia una Carola che se ne sbatte della GDF, soprattutto poi se italiana! Mi stupisce una Magistratura che malcelatamente giustifica il gesto e lo assolve.

    Comunque quello che è successo, è solo una battaglia nel contesto di una guerra più grande. Di fatto, si può dire che la Sea Wach l'abbia avuta vinta, ma a che prezzo? Il tono dello scontro è diventato solo più alto ed è uno scontro che sta uscendo fuori dalle regole, tant'è che io ormai reputo che non sia veramente più possibile, ormai, un dibattito politico. Ormai è uno scontro tra posizioni politiche totalmente, inequivocabilmente e irrimediabilmente inconciliabili (che si legano poi anche ad altre questioni economiche ed europee). C'è solo da sperare che la situazione non degeneri, anche se stento a capire come possa non accadere.
    Ultima modifica di bartok; 04-07-19 alle 21: 46

  7. #37
    bartok
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    http://www.ilgiornale.it/news/cronac...p-1721376.html

    così, gisto per...

    L'ex magistrato Bruno Tinti, sulle colonne di Italia Oggi, sentenzia in modo chiaro: "L'ordinanza è giuridicamente errata". Motivo? "Nel territorio dello Stato si applicano le leggi ordinarie dello Stato. Se il giudice ritiene che una di queste leggi, rilevante nel caso che deve risolvere, sia in contrasto con la Costituzione, deve sospendere il procedimento e sollevare eccezione di incostituzionalità. Deve, non può. In altri termini, il giudice non può semplicemente disapplicare la legge dello Stato perché, a suo avviso, in contrasto con la Costituzione. O chiede alla Corte costituzionale di dichiararne l'incostituzionalità o la applica", scrive Tinti.

    ma sono anche abbastanza pragmatico da prendere atto che ciò non conti più nulla. Di fatto, quanto scritto la Bruno Tinti, è cosa che può tranquillamente essere disapplicata. D'altra parte, come potrebbe non essere così, quando chi dovrebbe applicare queste regole, non le applica. Ma è anche chiaro che poi non è che la questione si chiude lì. Queste sono cose che comportano conseguenze che si traducono sostanzialmente nel caos. che poi, nel caos, ognuno si aggrappi sconclusionatamente a qualche altra regola scritta da qualche parte, ciò è solo un modo per avere una giustificazione di facciata per quello che in realtà è un libero arbitrio, che altro non è che la legge del più forte. Non è niente di nuovo nella storia umana, ma non è niente che porti a cose buone.
    Ultima modifica di bartok; 04-07-19 alle 21: 43

  8. #38
    Caporale
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    Citazione Originariamente Scritto da bartok Visualizza Messaggio
    Iker,
    come sempre, dici le cose in modo poco chiaro, parli molto e senza comunque dire tutto, nella convinzione che tanto brodo faccia sostanza. la proposta di cui parli è stata rifiutata per un motivo molto semplice. L'iniziale proposta di ricollocamento dei richiedenti asilo, proporzionalmente a popolazione e PIL dei Paesi UE, è stata cambiata dai Paesi settentrionali e dell'est inserendo delle clausole, accentando le quali si accetterebbe di cambiare tutto per non cambiare niente. Queste clausole a grandi linee prevedevano che il meccanismo di ridistribuzione entrasse a regime dopo circa 10 anni, che avrebbe avuto luogo solo nel caso che i richiedenti asilo, nell'anno, fossero >=al 180% di quelli dell'anno precedente e comunque sarebbe stata applicata solo a coloro che hanno diritto alla protezione internazionale, cioè, come già detto in precedenza, una MINIMA parte di chi arriva. E ad ogni modo, il compito di sincerarsi della sussistenza di tale diritto sarebbe spettato al Paese di primo arrivo.

    Come vedi, questa cosa è BEN DIVERSA da come volevi farla sembrare e non equivale assolutamente al condividere equamente l'onere di CHIUNQUE arrivi.
    Tu invece dici solo quello che ti è più funzionale.... Qui per esempio ti "dimentichi" che la proposta bulgara si poneva come punto di partenza e non soluzione a tutti i mali, ti dimentichi della parte che, oltre a quello che hai descritto tu, introduceva i ricollocamenti volontari per i paesi "solidali "e il contributo economico obbligatorio per chi decideva di non accogliere, ti dimentichi inoltre che la lega e il m5s in parlamento erano comunque andati contro la proposta iniziale ossia quella del ricollocamento automatico i primi astenendosi e i secondi votando contro addirittura... come vedi, questa cosa non è ben diversa, si opposero prima come partiti alla proposta di ricollocamento automatico e si opposero dopo come governo alla proposta bulgara che ripeto doveva essere un punto di partenza per ulteriori modifiche.

    Per quanto riguarda se la Tunisia sia o no un porto sicuro, sai che cosa ti dico: non me ne frega niente in realtà. Pare che qua l'unico porto sicuro del Mediterraneo sia l'Italia.
    Se anche così fosse, io rifiuto categoricamente l'idea che l'Italia si debba fare carico dei "migranti". Se le leggi non corrispondono a questo, secondo me dovrebbero essere cambiate a tale scopo. Questa è la mia opinione
    Bella questa mistificazione...Lampedusa non è l'unico porto sicuro del mediterraneo, è però il più VICINO quando si tratta di naufragi come quello del barcone soccorso dalla Sea Watch. Però pensadoci hai ragione che brutte queste norme internazionali che mettono al primo posto l’obbligo di tutelare la vita umana, senza eccezione alcuna. Sarebbero proprio da cambiare, non so però quanto ci vorrebbe un' idea più veloce potrebbe essere quella di affondare Lampedusa! Si dai affondiamola così almeno non saremo più il primo porto sicuro per quei "migranti" che rischiano di affogare davanti alla Libia. Bartok se fossi in te proverei a proporla al governo come idea, magari ci fanno un pensierino... Al massimo se non piace l'idea di affondare possiamo sempre venderla... tanto a che ci serve un isola di africani e terroni...no?

    Charlie 2 è del mestiere e ha detto chiaramente che SFAX è il porto sicuro a cui fare riferimento. Questa regola qualcuno da qualche parte l'avrà stabilita in base a qualche legge. Per cui, se poi un Magistrato se ne esce sostenendo: "la Tunisia non è un porto sicuro", è OVVIO - e non è questione di opinioni - che da qualche parte ci sia un corto circuito! Evidentemente, la cosa non è così chiara. Ma il punto, comunque, non è NEANCHE questo! A casa mia, se la GDF dice "fermati!", ci si ferma! Non si sperona la GDF, nella convinzione di esser stati fermati per il motivo sbagliato! E il problema, a tal proposito, non è nemmeno Carola. Carola è una delinquente: la GDF serve apposta per i delinquenti. Non mi stupisce, dunque, che ci sia una Carola che se ne sbatte della GDF, soprattutto poi se italiana! Mi stupisce una Magistratura che malcelatamente giustifica il gesto e lo assolve.
    "Questa regola" ma quale regola scusa? Ma tra l'altro di cosa stiamo discutendo esattamente? Da una parte abbiamo l'ordinanza del GIP che dice che la Tunisia NON è un porto sicuro, l'OIM che dice che la Tunisia NON è un porto sicuro, testimonianze di operatori ONU e della mezzaluna rossa che riferiscono di pratiche in antitesi alle norme dettate dalla Convenzione di Ginevra e infine casi reali e documentati di violazioni del diritto internazionale da parte della Tunisia e dall'altra parte la tua opinione che si basa su fantomatiche "regole" basate su leggi di cui non conosci neanche l'esistenza che invece dici che il primo porto sicuro era Sfax. Quindi mi domando di che parliamo? Comunque visto che continui a sostenere (sulla base del nulla) che non sia chiaro il concetto di POS, ti rendo noto del fatto che le “Linee guida sul trattamento delle persone soccorse in mare” del 20 Maggio 2004 (adottate per la corretta implementazione degli emendamenti alle convenzioni SOLAS e SAR) e la relativa Circolare esplicativa dell’IMO (International Maritime Organization) del 2009 chiariscono perfettamente cosa si intende per porto sicuro ossia "una località dove le operazioni di soccorso si considerano concluse, dove la sicurezza dei sopravvissuti o la loro vita non è più minacciata, le necessità umane primarie (come cibo, alloggio e cure mediche) possono essere soddisfatte e dal quale può essere organizzato il trasporto dei sopravvissuti alla loro prossima destinazione (o a quella finale)" inoltre, laddove le persone soccorse in mare, oltre che “naufraghi” si possano qualificare, in termini di status, anche come “rifugiati/richiedenti asilo”, i requisiti che deve avere un porto sicuro si ampliano. Non è infatti più sufficiente che il porto sicuro garantisca la sicurezza dei naufraghi solo dal punto di vista della protezione fisica, ma deve anche garantire che lo sbarco avvenga in luoghi dove i “diritti di protezione internazionale” accordati ai rifugiati e ai richiedenti asilo dalle normative internazionali (come ad esempio la “Convenzione di Ginevra del 1951 relativa allo status di rifugiati”) siano rispettati e tutto ciò in Tunisia, un paese che non ha neanche una normativa riguardo l'asiloz NON è garantito per questo i suoi porti NON possono essere considerati sicuri. Poi per carità puoi sperare quanto vuoi nel cambiamento di trattati internazionali posti a salvaguardia della vita di chiunque, e dire che a te del fatto che degli esseri umani una volta soccorsi siano portati in paesi in cui non rischino ulteriormente la vita non te ne freghi nulla (scommetto che se si trattasse di persone a te a care non parleresti così) , ciò però non cambierà la realtà, ossia che vivi in uno stato di diritto che si fonde su principi UMANI e CIVILI, e non su opinioni incivili per usare un eufemismo come quelle che hai scritto qui.

  9. #39
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    Bartok: so che è un'ordinanza, e non respinge solo la richiesta di custodia cautelare, ma non convalida l'arresto e dichiara l'insussistenza dei reati contestati. Basta leggerla.
    Dopodiché no, non è neanche vero che il Giudice è tenuto a rivolgersi alla Corte Costituzionale per ogni norma in contrasto con la costituzione, la Corte non avrebbe neanche tempo. Il giudice non aveva alcun dubbio, ha applicato la norma superiore UE, punto. E la disapplicazione è un modo di risoluzione delle antinomie perfettamente lecito, e solo uno stolto si sognerebbe di mandare a giudizio della Corte un Decreto di questo tipo che non è neanche stato convertito in Legge. Ah, e la Corte di Giustizia EU è perfettamente d'accordo con te, poco sensibile alle sottigliezze italiane in una sentenza del 1988 (erano già avanti) ha già detto che se una norma EU contrasta con una legge Italiana questa non va disapplicata, ma cancellata dall'ordinamento. Ma a noi piace un sacco avere un bel sistema legislativo ipertrofico. La differenza tra una sentenza della Corte e le decisioni dei Giudici è che le prime operano erga omnes, le seconde Inter partes.
    Poi figuriamoci che le norme UE possono derogare a norme di dettaglio presenti nella nostra costituzione, secondo te il giudice scomoda la Corte per un decreto? Che poi aspettiamo la legge di conversione e vediamo come è cambiato per riproporre di nuovo la questione alla corte, pare la soluzione più logica. E pensa che per sapere queste cose basta avere frequentato uno dei primi esami del primo anno di un corso di Giurisprudenza, sai quante ne sa ancora un giudice che né io né te sappiamo? Vuoi davvero dirmi che hai gli strumenti per giudicare il suo operato? Ne dubito.
    Suona un po' come una GPG che vuole spiegare a un Incursore come si fa CQB in ambiente urbano onestamente.

  10. #40
    bartok
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    Baer,
    veramente è la fiera dell'"ognuno faccia come gli pare".
    Quindi, Bruno Tinti è un cretino. Una vita nella Magistratura e, pensa te!, non sa nemmeno che la disapplicazione è un modo di risoluzione delle antinomie perfettamente lecito! e che basta semplicemente non avere dubbi. E con tanto di punto tanto per ribadire quanto la cosa sia VERAMENTE semplice!

    Dopodiché no, non è neanche vero che il Giudice è tenuto a rivolgersi alla Corte Costituzionale per ogni norma in contrasto con la costituzione, la Corte non avrebbe neanche tempo.
    dire che il Giudice non è tenuto a rivolgersi alla Corte Costituzionale per ogni norma in contrasto con la Costituzione, è ben diverso dal sostenere che una legge possa essere disapplicata! Non sta certo al Giudice porsi il problema del tempo che la Corte Costituzionale ha o non ha! E non è il Giudice a decidere se una cosa sia o no anticostituzionale e, quindi, quale legge vada o non vada applicata! Posso capire che un Magistrato non voglia passare le notti a cercare profili di incostituzionalità su leggi a caso, ma non può di certo LUI permettersi di non applicare una legge o un decreto legge perché LUI lo considera anticostituzionale. E i decreti leggi vanno rispettati, se no diventa inutile il concetto stesso di "decreto legge" se un Magistrato può decidere di non rispettarlo perché è solo un decreto!

    Bartok: so che è un'ordinanza,
    se lo sapevi, allora ti piaceva usare la parola "sentenza". E se non è ignoranza, allora è una presa di posizione politica. Ti sei letto tutto le 13 pagine, però l'hai chiamata "sentenza". Visto che t'intendi tanto di tutte queste dinamiche secondo le quali i decreti legge possono essere disattesi dall'arbitrio di un Giudice, purché questo "non abbia dubbi. punto.", chiama le cose con il loro nome, allora.


    Iker,
    Tu invece dici solo quello che ti è più funzionale.... Qui per esempio ti "dimentichi" che la proposta bulgara si poneva come punto di partenza e non soluzione a tutti i mali, ti dimentichi della parte che, oltre a quello che hai descritto tu, introduceva i ricollocamenti volontari per i paesi "solidali "e il contributo economico obbligatorio per chi decideva di non accogliere, ti dimentichi inoltre che la lega e il m5s in parlamento erano comunque andati contro la proposta iniziale ossia quella del ricollocamento automatico i primi astenendosi e i secondi votando contro addirittura... come vedi, questa cosa non è ben diversa, si opposero prima come partiti alla proposta di ricollocamento automatico e si opposero dopo come governo alla proposta bulgara che ripeto doveva essere un punto di partenza per ulteriori modifiche.
    bla bla bla: girala come vuoi, la ridistribuzione egualitaria di TUTTI gli arrivati (tutti! non solo coloro che hanno diritto alla protezione internazionale) non è passata e non per colpa dell'Italia. QUanto poi al "punto di partenza", sarebbe stato il punto di partenza di un "bel niente". Sarebbe diventato impossibile lamentarsi di un accordo capestro appena sottoscritto.

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