Buonasera cari colleghi,
non ho idea se questo sia il posto giusto per ottenere delle informazioni ma spero che qualche collega di buona volontà, magari ferrato in materia del lavoro, mi aiuti a capire che tipo di strada poter percorrere perché, in tutta sincerità, non riesco più a sopportare il mio posto di lavoro per via di ciò che sto per scrivervi.
Da anni ormai ricopro una posizione lavorativa parecchio qualificata che non c’entra nulla con il mio contratto di lavoro originario. La ‘qualificazione’ ė giunta dopo diversi anni di studi; percorsi formativi che ho seguito per i fatti miei dopo le normali ore di lavoro e pagati da me (non quindi dal mio comando/amministrazione).
All’inizio mi sono messo a disposizione e ho messo a disposizione il mio sapere e la mia formazione per iniziare ad intraprendere un percorso che mi portasse a fare quello per cui avevo studiato. La mia speranza era però di poter capitalizzare i miei saperi sperando magari in encomi, premi in denaro, una flessibilità lavorativa maggiore (orari e ferie) o perché no, anche una possibile promozione - in fondo una promozione per meriti speciali potrebbe starci visto che il mio lavoro ha fatto risparmiare a chi di dovere circa 110 mila euro e fatto fare tantissime belle figure. Adesso non posso esattamente scrivere di cosa si tratti perché non ho voglia di mettermi nei casini ed essere individuato ma vi assicuro che i mie lavori hanno un valore (chiedo scusa, non voglio peccare di modestia, vorrei solo farvi capire le cose senza dover per forza entrare nei dettagli).
Per molto tempo ho parlato con i miei diretti superiori per spiegare il mio malessere e far valere le mie ragioni ma come risultato ho ottenuto solo un loro irrigidimento nei mie confronti. Ho chiesto di andar via in altro posto ma ho ricevuto un bel no come risposta perché faccio un lavoro ‘necessario e qualificato’.
Ovviamente è una situazione per me insostenibile perché mi sento non solo sfruttato anche frustrato e deriso nella mia integrità professionale. Non dimentichiamo che i miei superiori prendono dei soldi sui progetti che io porto avanti...
Adesso le soluzioni sono due: o mi rivolgo ad un avvocato del lavoro e apro un contenzioso con i mie datori di lavoro (rimango vago appositamente) e questo significa guerra totale su tutti i fronti oppure provo a parlare con i superiori dei mie superiori sperando di risolvere il problema. In tutta sincerità non credo che parlare ancora con dei superiori mi potrebbe risolvere il problema. Forse la via più giusta potrebbe essere l’intervento di un avvocato del lavoro che possa portare davanti ad un giudice del lavoro le mie richieste...
Alla luce di quanto esposto volevo avere dei consigli. Magari avete una mente più lucida in questo momento e rilassata rispetto alla mia perché io non riesco più a ragionare correttamente...
1 avvocato o ennesimo tentativo di mediazione?
2 cosa chiedere? Soldi, avanzamento di carriere, incarichi speciali?
3 a che problemi posso andare incontro nel mio posto di lavoro se faccio causa?
Grazie a quanti vorranno rispondermi
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