Attualmente vige l'ordinanza del Ministero della Salute del 13 luglio 2016, pubblicata in G.U. il 7 settembre, dove si stabiliscono le regole spiegate nell'articolo di altroconsumo.
Nelle zone urbane, il cane va condotto al guinzaglio in luoghi pubblici e aperti al pubblico (strade, piazze, giardini pubblici e condominiali), e può essere liberato nelle aree-cani recintate.
Esistono regolamenti comunali che integrano, nei territori di rispettiva competenza, queste norme generali.
All'interno di luoghi privati (appartamenti, giardini privati, aree recintate), il cane può essere tenuto libero. Ed è questa la situazione in cui avviene la totalità delle aggressioni con esiti mortali (circa una all'anno dagli anni '80 ad oggi, l'ultima pochi mesi fa nella mia regione, avvenuta in un'area addestrativa privata, vicenda che ho seguito abbastanza da vicino), nonché la maggioranza degli episodi gravi e raccapriccianti che hanno tanta eco ma sono, fortunatamente, piuttosto rari.
I cani protagonisti di questi eventi gravi sono sempre cani di proprietà, spesso cani di famiglia, non sempre di razza, legittimamente tenuti liberi in uno spazio non pubblico: giardino privato, area recintata. Non sempre di grossa taglia, a volte addestrati per la guardia a volte no, i profili sono vari come le situazioni: cani da guardia che aggrediscono un intruso nottetempo (a volte meticci lupoidi di taglia medio-grande), cani di famiglia che nel giardino privato azzannano improvvisamente un estraneo inoffensivo (rottweiler che ha sfigurato una bimba di tre anni, episodio del 2013 ma che continua a essere riproposto in varie forme).
Episodi del genere non sono rappresentativi della realtà generale. Sono eventi-limite, gravissimi e funesti, ma eccezionali.
Il numero di cani di proprietà, in costante aumento, è stimato intorno ai sette milioni, e i cani vaganti (randagi o rinselvatichiti) all'incirca un altro milione. Non esiste nessuna emergenza cani ma, proprio per il costante aumento della popolazione canina soprattutto in ambiente urbano, esistono frequenti casi di, chiamiamola "frizione", fra proprietari di cane e altre persone. Si tratta però di questioni più umane che canine, perché se un cane circola libero mettiamo in strada, è il padrone che l'ha sguinzagliato. Infrangendo tra l'altro una norma precisa e nota a chiunque abbia un cane di proprietà.
p.s. @bartok,
quel numero di 70.000 aggressioni all'anno non è neanche un dato, è un semplice falso.
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