Dato che si e' aperto l'argomento nell'altra discussione, colgo l'occasione per aprire un topic a parte.
A coloro a cui e' successo di trovarsi in quella condizione nota come "fight or flight", come hanno reagito la prima volta? qualcuno di voi ha imparato a 'controllarla'? Come si apprende a gestire il proprio corpo in quei momenti di stress immenso senza andare in 'shut down' in modo pericolosissimo?
Io l'unica cosa di cui ho sentito parlare per apprendere a gestire lo stress di quei momenti e' quello di porre il corpo in condizioni di stress fisico elevatissimo e poi reagire allo scenario proposto nel migliore dei modi possibi, in modo da riportare cio' che si e' appreso precedentemente in una situazione 'ideale per la tecnica', successivamente in un momento di estrema difficolta' motoria, dove vengono perse le capacita' di effettuare i movimenti piu' fini e si riesce a controllare solo quelli che sono i grossi gruppi muscolari; io posso solo immaginare quanto possa risultare deficitario il 'semplice controllo di un dito', scrivere a una tastiera come sto facendo ora richiederebbe probabilmente ore in quelle condizioni di stress.
Voi cosa ne pensate? Non parlo obbligatoriamente di conflitti a fuoco, ma anche fisici.
Io, personalmente, mai mi sono trovato in un conflitto a fuoco, le uniche esperienze che ho sono riguardanti conflitti fisici, e uno in particolare in cui tutto successe senza alcun motivo e improvvisamente: non fui in grado di reagire correttamente, ricordo perfettamente lo stato di spaesatezza e di non sentire alcun dolore (seppur successivamente mi resi conto di perdere sangue copiosamente), ero un pezzo di marmo e un altro chiaro ricordo e' che tutto stesse avvenendo in slow motion, persi completamente la visione periferica e l'udito divenne ovattato come se fossi 'in una scatola', altra cosa e' che improvvisamente mi sentii senza alcuna energia (senza forza per intenderci), e senza forza erano i colpi che ricevevo (non foss'altro che poi la faccia me la avevano aperta lo stesso lol). Reagii in modo completamente diverso invece una volta in cui a 20 metri da me, un folle inizio' a sparare verso una persona che rimase a terra: quella volta non fui nella traiettora di fuoco, non ebbi altra possibilita' che osservare, con la scena che mano a mano si allontanava da me di corsa; quel giorno morirono due persone e una fini' in ospedale in codice rosso.
Questo e' per farvi capire che quello che ne so davvero, e' un beato niente, ma mi chiedo come si impara a mantenere la calma il giorno in cui nella traiettoria ci dovessi essere davvero te? Il giorno in cui dovrai davvero fare i conti con un scontro, quando sei da solo e sono grandissimi c***i tuoi perche' nessuno ti verra' a aiutare.
Come si tiene 'il sangue piu' freddo possibile'? Memoria muscolare e poi?
Ho assistito a persone a cui 'piace cercarsela', piace 'andare a cagionare male ad altri', e ho visto a due occhi la freddezza con cui lo facevano e l'abitudine nel farlo.
Bisogna essere usi a questa sensazione per controllarla, oppure c'e' una "ricetta"? Come fa un Incursore al suo battesimo a 'non cacarsi sotto', perche' anche se sei il meglio del meglio, ci sara' una prima volta anche per te.
Sono solo idee confuse buttate li', quindi lascio la parola a chi ne capisce ben piu' di me.
Scusate il modo di scrivere e gli eventali errori, non sono in Italia e non ho accesso a una tastiera italiana, perdonate la 'brutta impaginatura e scelta dei vocaboli', ho tutto sottolineato in rosso e mi sta facendo venire un gran mal di testa!
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