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Discussione: Mira con la pistola

  1. #1

    Question Mira con la pistola

    Buonasera signori,
    volevo fare una domanda riguardo alle tecniche di tiro. Ho iniziato da circa 1 mese il corso per Ispettori della GdF e abbiamo iniziato anche a fare lezioni di "pratica d'armi" e il maresciallo istruttore di tiro ha detto "chi non sa fare "l'occhiolino" in modo da allineare l'arma con la mano dominante viene escluso dal corso".
    Tralasciando che mi pare un bluff, io ho questo problema! Chiudo l'occhio destro e apro il sinistro e la mia mano dominante è la destra

    Durante la licenza mi sto esercitando, ma senza molto successo. Sapete qualche tecnica? Si può essere esclusi, dopo mesi di corso, per una cosa del genere?
    Allievo Maresciallo 89° - 2017/2020

  2. #2
    Utenti Storici L'avatar di AlexanderAvi
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    Ma credo proprio di no.
    Ci sono molte persone che non riescono a chiudere un solo occhio per volta. L'unica soluzione è quella di sparare ad occhi aperti. Basta solo un po' di pratica, ed è consigliato in quanto, in un conflitto a fuoco, è bene NON escludere la visione periferica (devi acquisire tutto ciò che è intorno all'obiettivo prima di fare fuoco).
    Un altro problema potrebbe essere quello di avere l'occhio dominante opposto alla mano forte. Questo crea pochi problemi con la pistola in quanto, quando vai in puntamento, è il braccio che deve portare l'arma all'altezza degli occhi (e quindi posizionarla in automatico davanti l'occhio dominante). Crea, invece, più problemi l'arma lunga, in quanto (per forza di cose, dovendo poggiare il calciolo sull'incavo della spalla) tacca di mira e mirino si posizioneranno davanti l'occhio corrispondente alla mano forte: quindi, se spari con la mano destra ed hai occhio dominante sinistro, dovrai sparare per forza con l'occhio "non dominante". All'inizio sicuramente noterai la differenza (in peggio), ma poi, con la pratica, adotterai i correttivi necessari per compensare gli errori che l'occhio "non dominante" di porta a commettere (considera comunque che l'arma lunga, a differenza di quella corta, è molto più stabile e precisa...quindi anche se utilizzassi l'occhio non dominante, lo scompenso non sarebbe così elevato come potrebbe accadere con l'arma corta).

    Comunque non credo che ciò possa determinare l'espulsione ne dal corso. Forse l'istruttore lo fa solo per mettervi pressione e nient'altro.
    Ultima modifica di AlexanderAvi; 30-12-17 alle 18: 34
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  3. #3
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    Esercitati a mirare con entrambi gli occhi aperti e fai diverse prove in bianco utilizzando un salvapercussore possibilmente.

  4. #4

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    Citazione Originariamente Scritto da AlexanderAvi Visualizza Messaggio
    Ma credo proprio di no.
    Ci sono molte persone che non riescono a chiudere un solo occhio per volta. L'unica soluzione è quella di sparare ad occhi aperti. Basta solo un po' di pratica, ed è consigliato in quanto, in un conflitto a fuoco, è bene NON escludere la visione periferica (devi acquisire tutto ciò che è intorno all'obiettivo prima di fare fuoco).
    Un altro problema potrebbe essere quello di avere l'occhio dominante opposto alla mano forte. Questo crea pochi problemi con la pistola in quanto, quando vai in puntamento, è il braccio che deve portare l'arma all'altezza degli occhi (e quindi posizionarla in automatico davanti l'occhio dominante). Crea, invece, più problemi l'arma lunga, in quanto (per forza di cose, dovendo poggiare il calciolo sull'incavo della spalla) tacca di mira e mirino si posizioneranno davanti l'occhio corrispondente alla mano forte: quindi, se spari con la mano destra ed hai occhio dominante sinistro, dovrai sparare per forza con l'occhio "non dominante". All'inizio sicuramente noterai la differenza (in peggio), ma poi, con la pratica, adotterai i correttivi necessari per compensare gli errori che l'occhio "non dominante" di porta a commettere (considera comunque che l'arma lunga, a differenza di quella corta, è molto più stabile e precisa...quindi anche se utilizzassi l'occhio non dominante, lo scompenso non sarebbe così elevato come potrebbe accadere con l'arma corta).

    Comunque non credo che ciò possa determinare l'espulsione ne dal corso. Forse l'istruttore lo fa solo per mettervi pressione e nient'altro.
    Grazie mille per l'appunto! Sarà questione d'abitudine, anche perchè non ho mai sparato in vita mia..

    - - - Updated - - -

    Citazione Originariamente Scritto da Noise Visualizza Messaggio
    Esercitati a mirare con entrambi gli occhi aperti e fai diverse prove in bianco utilizzando un salvapercussore possibilmente.
    L'istruttore ci ha detto che prima faremo le esercitazioni in bianco e poi passeremo al poligono vero e proprio
    Allievo Maresciallo 89° - 2017/2020

  5. #5
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    Quella di mirare con entrambi gli occhi aperti,è una scuola di pensiero in voga in quasi tutti i corsi di tiro,anche ad alto livello ,ma....c'è un ma....!
    E ve lo potrà confermare chiunque abbia avuto la sgradita esperienza di vivere uno scontro a fuoco.

    Lo scopo (teorico) di usare entrambi gli occhi aperti,è quello di mantenere sotto controllo il massimo della zona attorno al bersaglio....in teoria!
    Ma in pratica,succede questo:

    Appena estraete l'arma,perchè il pericolo si è fatto gravissimo,la vostra visione si restringerà a pochissimo attorno al bersaglio ( ci sono stati casi di persone che hanno focalizzato la sola arma dell'avversario),e nonostante gli occhi aperti,il vostro cervello vedrà ben poco della situazione davanti a voi!

    Ci vogliono anni di allenamento sotto stress,per obbligarvi a guardarvi attorno girando spesso e rapidamente la testa,e mentre vi stanno sparando contro,non è per nulla un gesto istintivo!,e questo perchè entrambi gli occhi siano aperti,il vostro cervello selezionerà un'area molto ridotta della visione,per massimizzare l'attenzione sul pericolo.
    Per questo è così importante guardarvi continuamente intorno,sia pure brevemente....per "costringere" il cervello a vedere anche il resto della scena!

    Con questo non voglio dire che l'esercizio di mira con entrambi gli occhi sia inutile,tutt'altro!
    Quando avrete esperienza (purtroppo) acquisita,riuscirete a rimanere relativamente calmi anche di fronte a un pericolo grave, e la vostra visione sarà migliore di qualcuno che sta usando un solo occhio.

    Ma ricordatevi anche che chiudere un occhio,sparare e riaprirlo,vi ruba solo pochi decimi di secondo....e non saranno quelli a decidere del vostro destino,ma tutti gli automatismi che avrete acquisito in anni di pratica.

    Credetemi sulla parola...
    ESSE QUAM VIDERI (Essere,piuttosto che sembrare - Cic.)



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  6. #6
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    Ciao, prova a googlare Chris Sajnog e guarda la serie di video che ha fatto in merito all'argomento. Non avrai più dubbi. Cerca anche 'todd jarrett on pistol shooting' sul tubo, che è sempre valido. Fammi sapere se hai trovato tutto il materiale e se ti è d'aiuto

  7. #7
    Utenti Storici L'avatar di Point Man
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    Aggiungo a quanto detto dai colleghi che in caso di forte pericolo di vita entrano in gioco gli automatismi acquisiti (se ne sono stati acquisiti....), ed avere la freddezza di mirare alla minaccia non è da tutti, anzi.. Questa è la ragione per cui negli scontri a fuoco, con buona pace dei sostenitori dei "3 colpi", succede di scaricare un'arma contro l'aggressore a pochi metri di distanza e non colpirlo neanche una volta. La scarica di adrenalina mette in moto una serie di complicazioni a livello di sistema nervoso che non possono essere eliminate ma soltanto smussate nel corso di molti anni, e tutto ciò con addestramento costante sotto stress. Purtroppo non tutti hanno questo tipo di formazione, anzi direi pochissimi.
    Il ragionamento sulla teoria del tiro (occhi aperti/chiusi, posizioni varie, ecc..) è buono al poligono, costituisce la base di tutto , ma è bene non fermarsi lì e cercare di avere una formazione un po' più strutturata.
    BECAUSE I WAS INVERTED

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  8. #8
    herman
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    Citazione Originariamente Scritto da Ippogrifo Visualizza Messaggio
    Credetemi sulla parola...
    Come non crederti!!!! Data la tua esperienza

  9. #9
    herman
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    Citazione Originariamente Scritto da Point Man Visualizza Messaggio
    Aggiungo a quanto detto dai colleghi che in caso di forte pericolo di vita entrano in gioco gli automatismi acquisiti (se ne sono stati acquisiti....), ed avere la freddezza di mirare alla minaccia non è da tutti, anzi.. Questa è la ragione per cui negli scontri a fuoco, succede di scaricare un'arma contro l'aggressore a pochi metri di distanza e non colpirlo neanche una volta. La scarica di adrenalina mette in moto una serie di complicazioni a livello di sistema nervoso che non possono essere eliminate ma soltanto smussate nel corso di molti anni, e tutto ciò con addestramento costante sotto stress.
    Il ragionamento sulla teoria del tiro (occhi aperti/chiusi, posizioni varie, ecc..) è buono al poligono, costituisce la base di tutto , ma è bene non fermarsi lì e cercare di avere una formazione un po' più strutturata.
    Grazie per l'edotta esplicazione.

  10. #10

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    Ti posso garantire che chi è uscito da un conflitto a fuoco (TUTTI, senza alcuna distinzione...) ha mandato alle ortiche anni di addestramento. Governare l'istinto di sopravvivenza è qualcosa di impossibile. Ed esso prende sempre il sopravvento. Si tratta solo di capire a che livello ciò accade: uno che scarica un caricatore per paura ha una soglia di un determinato tipo; uno che spara con consapevolezza, ma va in tilt quando gli tirano le bombe a mano ne ha un altro. Ma siamo uomini, non macchine. E ti posso confermare che dopo uno scambio di "confetti", il cambio delle mutande è d'obbligo.....
    Sovrintendente della Polizia di Stato
    Componente di Staff www.cadutipolizia.it
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