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Discussione: La ricarica dei proiettili

  1. #1
    Soldato L'avatar di obiwankenobi
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    Predefinito La ricarica dei proiettili

    Buongiorno.
    Vi richiedo cortesemente un consiglio, gradirei procedere alla ricarica dei proiettili, sia per quanto concerne le armi corte, delle quali attualmente, ho ricuperato al poligono esterno un considerevole numero di bossoli vuoti, e successivamente, anche per il fucile da tiro a lunga distanza, più che altro per non buttarli inutilizzati, (ora tra i miei e quelli che utilizza mia moglie, ne abbiamo uno scatolone pieno), oltre che per contenere un po' la spesa. Mi sono informato nel web, ed una idea di massima me la sono fatta, ma preferisco avere indicazioni da fonti attendibili, il mio rispetto per i prodotti esplosivi, e la loro manipolazione è massimo. Da neofita, non sono in grado di capire se chi scrive è legato pubblicitariamente ad un singolo prodotto, e lo decanta, sconsigliando gli altri. Mi sono rivolto a più armerie, con il solo risultato di riempirmi casa di prodotti da loro commercializzati. Orientativamente il numero di munizioni da ricaricare sono limitate a 100 per tipo, per le armi corte e 50 per l'arma lunga, quindi niente grandi produzioni.
    Grazie per l'attenzione che mi vorrete dedicare.
    Cordialmente.
    Piero.

  2. #2

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    Argomento estremamente ghiotto, nel quale mi ci ficco a piè pari!!

    Dunque, se lei non ha mai ricaricato prima, le consiglio di acquistare preliminarmente alcuni libri specifici sull'argomento, così da iniziare a orientarsi in questa gigantesca prateria.
    Quello che invece le sconsiglio nel modo più assoluto è di iniziare a ricaricare comprando presse, dies, dosatori, innescatori basandosi magari sui "consigli" di amici tiratori o - peggio - sul fai da te. Infatti, la vera attenzione che lei dovrà prestare nel ricaricare le cartucce è la PRESSIONE. Questa parola dovrà sempre essere presente in modo bene evidenziato poiché è l'unico vero rischio cui va incontro il tiratore.
    In seconda analisi, per contenere i costi e gli spazi, focalizzi la sua attenzione sul calibro che usa maggiormente e che quindi necessita di ricarica. Personalmente da quando ho ridotto le mie sessioni di tiro ho anche dato via l'intera batteria di ricarica. Inoltre, non confonda le ricariche per armi corte con quelle per armi lunghe poiché in genere richiedono attrezzature diverse: un .308 non fruirà mai della stessa linea di ricarica di un .44mag o di un 9x21....

    Quindi, tornando a noi (e sempre che non abbia equivocato sulla sua "verginità" di ricaricatore), per prima cosa si documenti con i migliori libri sull'argomento che troverà anche on line. Buon tiro!

    P.S.: ho provveduto a spostare il topic nella sezione OT poiché quella di origine riguardava le armi in dotazione alle FF.AA. e alle FF.P.
    Ultima modifica di Kojak; 27-12-17 alle 12: 27
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  3. #3
    Utenti Storici L'avatar di Ippogrifo
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    Come le hanno già consigliato nell'altra discussione,il primo requisito imprescindibile è una preparazione di base prima ancora di acquistare qualsiasi tipo di attrezzatura.
    Infatti se non si acquisiscono almeno le basi della conoscenza dell'argomento,ivi compresa la SICUREZZA durante la ricarica, potrebbe essere pericoloso oltre che poco gratificante il risultato che si potrebbe ottenere.

    Tuttavia alcune cose possiamo considerarle,prima tra tutte la tipologia dei tipi di tiro a cui si vorrebbe dedicare tramite la ricarica.
    Infatti esiste un'enorme differenza ,sia di attrezzature che nel loro uso,a seconda dei risultati che si vogliono ottenere.

    Faccio qualche esempio.

    1)Ricarica per pistola.Tiro saltuario ai "barattoli"
    Sarà sufficiente una pressa economica con dies modello base,e un dosatore economico per produrre un modesto quantitativo di cartucce,investendo poco e divertendosi molto ogni tanto.La scelta delle palle,inneschi e polvere sarà dettata principalmente dall'economia all'acquisto,e i bossoli da adoperare saranno praticamente tutti quelli che riuscirà a trovare corrispondenti al suo calibro.

    2) Ricarica per pistola. Tiro dinamico con relativi allenamenti.
    Qui si inizia a salire con la qualità del prodotto (un inceppamento può portare alla perdita di una gara importante) e delle attrezzature.
    Per soddisfare i requisiti di un allenamento "serio" bisognerà prendere in considerazione la possibilità di produrre elevati numeri di munizioni (rispettando SEMPRE i termini di legge) per garantire sessioni di allenamento continuative.Pertanto diventa necessaria una pressa di qualità superiore,certamente progressiva,con dosatore di qualità montato sopra, e la possibilità di pulire i bossoli a fondo dopo alcune sessioni di ricarica. Pertanto vaschette a vibrazione o a ultrasuoni per rimuovere a fondo le impurità, e scelta più mirata dei bossoli e dei componenti per la ricarica,per garantire qualità del prodotto e costanza nel risultato.Occorrerà effettuare una scelta accurata dei bossoli,eliminando ogni volta quelli che presentassero deformazioni anomale o micro-incrinature,dando la priorità nell'uso a quelli usati nella propria arma,che necessariamente presenteranno minori differenze rispetto a quelli di provenienza ignota.La costanza nel risultato della produzione (altezza,diametro e peso) è garanzia di costanza nei risultati.

    3) Ricarica per Fucile. Tiro saltuario a bersagli con distanze medio-brevi,con ottiche di qualità economica o privi di ottica
    Molti si sono avvicinati all'arma lunga,tirando in questo modo,ovvero senza molte pretese,al solo scopo di divertirsi un po.
    Anche in questo caso,l'attrezzatura potrà essere economica,così come la scelta dei componenti,perchè l'errore indotto dal complesso arma-ottica-tiratore è di gran lunga maggiore di quello introdotto dalle cartucce sparate.
    Pertanto il punto importante sarà di carattere economico,ovvero trovare un tipo di ricarica dignitosa ma economica,che possa garantire divertimento e risparmio.
    Pertanto si potrà agevolmente adoperare la stessa pressa economica che adoperiamo per il tiro al "barattolo" limitandoci a sostituire i Dies e a variare polvere,palle e dosi.
    La qualità non ne risentirà minimamente,mantenendosi a un livello tale da consentirci divertimento con poca spesa.

    4) Ricarica per Fucile.Tiro a media distanza con ottiche di buona qualità.
    Qui si inizia a fare sul serio,e se si vorranno raggiungere risultati accettabili,il risparmio inizierà a diventare un miraggio...
    Infatti occorrerà una "buona" pressa da destinare esclusivamente alla ricarica del fucile,che abbia una grande rigidità,tale da consentirci allineamenti bossolo-palla con poche tolleranze e una ripetibilità certa della produzione.
    Il numero dei colpi prodotti sarà drasticamente minore del primo caso,ma dovrà aumentare considerevolmente la cura con cui si dovranno realizzare. Pertanto niente più dosatore per la polvere e ogni carica verrà pesata singolarmente,così come le palle e i bossoli,scartando tutti quelli che presenteranno scostamenti anomali.
    Lo scopo di tutto questo è quello di garantirci un'ottima costanza nella produzione,in modo da minimizzare gli scostamenti dalla traiettoria ideale e permettendo al tiratore di correggere i propri errori senza introdurne con il munizionamento.
    Si cercheranno polveri che garantiscano costanza per quel calibro specifico,e si dovranno utilizzare bossoli di provenienza ESCLUSIVA dalla propria arma.
    Se si possiedono altri bossoli in quantità,si potranno effettuare delle ricariche economiche con quelle munizioni al solo scopo di " adattarle" alla propria arma,e una volta che siano stati usati una prima volta ,potranno aggiungersi al lotto di quelli provenienti in esclusiva dal proprio fucile,sempre facendoli precedere da un controllo di qualità come prima accennato.

    5) Ricarica per Fucile.Tiro a lunga distanza con ottiche di qualità eccellente.
    Siamo nella "Elite" del tiro!
    Qui non c'è alcuno spazio per cose che siano meno che perfette.
    Selezione accurata dei bossoli mediante pesatura ,misurazione con calibro centesimale e se occorre ,tornitura.
    Una volta esplosi i colpi,i bossoli dovranno essere marcati per mostrare come era l'orientamento nella camera di scoppio,perchè dopo la ricarica,dovranno essere ricamerati dal fucile nell'identica posizione precedente,per minimizzare i difetti di cameratura sempre presenti in ogni arma.
    Scelta e selezione delle palle,che dovranno essere trattate in maniera assolutamente delicata. Misurazione al centesimo dell'eccentricità eventuale,con scarto immediato in caso di dubbi.
    Acquisto di presse appositamente progettate per le ricariche di precisione (ad es per Bench Rest), con dies a regolazione micrometrica.
    Sarà necessario anche un piccolo misuratore di eccentricità con comparatore millesimale,per controllare che le munizioni prodotte siano quanto più in asse possibile e dell'altezza corretta.
    Bilancino elettronico di precisione (tipo quelli in uso presso i gioiellieri) per pesate singole della polvere,per controllo di pesi degli inneschi,dei bossoli e delle palle.
    Il tutto per eseguire delle ricariche con rispetto MANIACALE di procedure e precisioni.Ovviamente sarà bandito dal vostro vocabolario la parola "Risparmio",sia riferita ai soldi che al tempo impiegato.
    Lo scopo sarà quello di ricercare continuamente l'equilibrio migliore possibile tra la vostra arma e le munizioni da voi prodotte,per conseguire il miglior risultato possibile.
    Ma ricordatevi sempre una cosa fondamentale....Due armi "identiche",caricate con munizioni ricaricate in maniera "identica",e magari usate anche entrambe dallo stesso tiratore.....SPARERANNO IN MANIERA DIVERSA!!!
    Questo perchè quando due armi sono prodotte mediante l'uso dello stesso utensile,le normali usure che si produrranno durante il ciclo lavorativo,produrranno due armi impercettibilmente diverse,anche se a occhio nudo dovessero sembrare assolutamente identiche.
    E anche gli effetti sul tiro saranno differenti...


    Queste sono solo tracce incomplete di quello che è l'universo vastissimo della ricarica,che se preso con passione può regalare grandi soddisfazioni,ma che può anche elargire delusioni a piene mani.

    Fate della sicurezza il vostro mantra,rispettate inizialmente le dosi in tabella prima di iniziare a variarle,ma sempre e comunque controllando meticolosamente le pressioni....un innesco,se ben osservato,può rivelare un intero universo!

    E soprattutto umiltà e voglia di imparare....sempre!
    Ultima modifica di Ippogrifo; 27-12-17 alle 13: 03
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  4. #4

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    Siccome la prima regola per la sicurezza è quella di parlare tutti la stessa lingua, mi permetto di riportare alcuni dei termini che si incontreranno di continuo. Questo per evitare confusione.

    BILANCIA (o bilancina): si tratta del dispositivo analogico o digitale per pesare la polvere da sparo. Il mercato ne offre una gamma tra le più svariate, da pochi euro a centinaia di bigliettini..

    TUMBLER: dispositivo per pulire i bossoli già sparati. Manuale, elettronico, a ultrasuoni o a vibrazioni, anche qui ce n'è per tutte le tasche.

    DOSATORE: dispositivo a regolazione micrometrica per un dosaggio regolare e costante della polvere in ciascun bossolo. Di solito viene venduto assieme alla pressa e anche in questo caso la scelta è tra le più ampie.

    PRESSA: è il "cuore" della catena di ricarica. A telaio aperto o chiuso, singole o multistazione, manuali o progressive permettono di assemblare correttamente le varie componenti della nuova cartuccia. Su di essa possono essere montati gli altri componenti, dal dosatore ai dies. La sua configurazione cambia da modello a modello.

    INNESCATORE: in genere di tipo manuale e dai costi contenuti, permette di innescare i bossoli inserendo correttamente i nuovi inneschi.

    DIES: si tratta di un set di tre cilindri (o matrici) che servono rispettivamente a ricalibrare (sizer o ricalibratore), espandere (expander o espanditore) e inserire (seater o inseritore) bossolo e ogiva. Sono intercambiabili e vanno interscambiati sull'apposito alloggiamento della pressa (se manuale) o montati su quella multistadio.

    DECAPSULATORE: in genere fa parte di uno dei tre dies, ma ce ne sono anche di dedicati. Serve a disinnescare l'innesco sparato. Fare attenzione al tipo di innesco, poiché oggi quasi tutti sono di tipo "boxer" (a foro di vampa singolo) mentre ci sono quelli "Berdan" a doppio foro di vampa: queste cartucce sono abbastanza rare ma l'uso di un disinnescatore sbagliato comporta l'irrimediabile rottura del relativo spillo.

    MARTELLO CINETICO: specifico attrezzo per disinnescare e disassemblare cartucce già cariche. Indispensabile in caso di dubbi sulla ricarica effettuata o su cartucce dalla ricarica sicuramente errata.

    SHELL HOLDER: è un reggibossolo che, incastrato sulla sommità del pistone della pressa, permette di trattenere e guidare bossoli dal fondello diverso.

    Direi che fin qui può bastare.
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  5. #5
    Soldato L'avatar di obiwankenobi
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    Buongiorno.
    Innanzittutto vi ringrazio per i consigli, è sempre stata mia abitudine farne tesoro; a mio favore giocano due fattori, il massimo rispetto per i prodotti esplodenti (nel corso della ferma da militare, mi avevano inviato a fare il corso di artificiere), e la cura maniacale dei dettagli, consolidata da anni di lavoro con strumenti data logger di precisione. A parte il fatto che come consigliato, oltre a indicazioni lette sul web, è mia cura acquistare un testo che mi faccia da "Bibbia", e per avere chiarimenti in caso di dubbi improvvisi, mi è sorto il dubbio a seguito di consigli di più armieri, sulla scelta di adottare una pressa monostazione o progressiva; chi decantava la bilancia elettronica chi analogica, ecc.
    Sicuramente, per esperienza personale, NON è mia abitudine acquistare il prodotto meno caro, devo valutare se acquistare una monostazione, più facile da tarare con i vari DIEs, o chiedere ad un armaiolo di prepararmi una progressiva, che da cosa ho capito, almeno per me che sono un neofita, è più complicata da tarare, SICURAMENTE, la scelta sarà su un modello in ghisa, se del caso, del tipo ad anello, più robusta, e che mantiene una maggior rigidità e precisione nel tempo.
    Per i calibri da pistola: noi usualmente facciamo allenamento al tiro dinamico alternato al TSN, ma non siamo ancora all'altezza di fare competizioni.
    Per il calibro da fucile, riprendiamo dopo molti anni, il tiro alla lunga distanza, per cui occorrerà nuovamente molto tempo per essere pronti per le competizioni.
    Ho apprezzato molto il suo consiglio di acquistare un DIEs con regolazione micrometrico per il calibro del fucile, anche se per mia sicurezza, mi acquisterei anche un "dispositivo con comparatore per controllare e correggere l'eccentricità", mi riesce ancora difficile da capire se una bilancia elettronica "commerciale", mantenga nel tempo la medesima precisione...
    Cordialmente.
    Piero

  6. #6

    Predefinito

    Caro Piero, lei troverà in questo settore un autentico mare magnum di pareri e opinioni che in molti casi creeranno solo confusione.
    Pressa monostazione o progressiva: dipende dal numero di colpi che lei intende ricaricare. La prima è particolarmente indicata per la ricarica di un numero elevato di cartucce da pistola e viene pertanto utilizzata soprattutto da chi pratica il tiro dinamico. Il bossolo da pistola infatti è più facile da trattare soprattutto nella fase di svasatura e ricalibratura, cosa che non si può dire ad esempio per le cartucce da carabina. Io ho sempre utilizzato una monostazione per ricaricare il .38 spl e il .357 mag e ho ottenuto risultati più che soddisfacenti per il numero di colpi che caratterizzavano la mia sessione di tiro.
    Bilancia elettronica o analogica: la prima è più immediata e precisa; la seconda richiede "mano" poichè si tratta di convertire i GRS della polvere con i GRAMMI (o sottomultipli) del peso di controbilanciatura. Se non si sta particolarmente attenti, si corre il rischio di fare disastri.
    Calibri da pistola: con cosa sparate? Quanto sparate?
    Calibri da fucile: idem.
    Infine, un dies a controllo micrometrico è a mio avviso il punto di arrivo del ricaricatore di arma lunga. Se lei spara ai canonici 200 metri con un .308 (calibro estremamente versatile e che "perdona" qualche errore...), il mio consiglio è di cominciare a fare la mano con una pressa monostazione dotata dei dies tradizionali.
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  7. #7
    VxVendetta
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    Consiglio finale: meglio avere una stanza, o un angolo del garage, preparato apposta, e questo non perchè si rischi di esplodere tipo mignolo col prof ma perchè pasticciare con la polvere...tendenzialmente sporca, così come tutto quel ferro e relativo olio non è propriamente il deodorante ambienti che piace in sala da pranzo o stanza da letto

  8. #8
    Soldato L'avatar di obiwankenobi
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    Buongiorno.
    Grazie! ... ho fatto bene a rivolgermi a voi, ho avuto consigli di appassionati, non influenzati da logiche di mercato!. I principali dubbi che solitamente assillano un neofita, completamente a digiuno degli argomenti, almeno in parte me li avete chiariti.
    In genere utilizziamo cento colpi per sessione, sia io con il calibro .45ACP, ed altrettanti mia moglie con il calibro .32ACP (7.65 Browning), solitamente una volta al mese, stagioni invernali comprese.
    Per quanto concerne il tiro a lunga distanza, dopo l'accurata operazione di rodaggio canna, piano piano dopo le prime prove a 200 yarde, aspiriamo a raggiungere il massimo della distanza disponibile presso il poligono di Coazze, cominciando dai 550 yarde; per gli 800 yarde, ed oltre, sicuramente ci vorrà ci vorrà tempo, ma con il binomio arma/cannocchiale che abbiamo acquistato, non è detto che l'impresa non sia possibile.
    Per intanto acquisterò una pressa in ghisa che supporti anche i calibri per armi lunghe.
    Per quanto concerne il locale da adibire alla ricarica, è mia intenzione utilizzare un locale esterno all'abitazione, (corso di artificiere durante la ferma da militare, docet...).
    Per la bilancia di precisione, devo appurare se, quelle specifiche delle ditte che producono attrezzature per la ricarica, hanno la scala già in grani o in grammi, unica cosa che secondo me manca, è la presenza di un dispositivo per la messa a bolla orizzontale...
    Per intanto le munizioni del .308, le dovrò acquistare nuove, per fare la scorta di bossoli vuoti, poi successivamente in occasione dell'acquisto dei DIEs per la ricarica, valuterò se prendere in considerazione le indicazioni Ippogrifo, che ci ha consigliato l'acquisto di DIEs con regolazione micrometrica, anche in base ai risultati che riusciamo ad ottenere..., se siamo due tiratori mediocri, vada per quelli tradizionali, se riusciamo ad ottenere risultati almeno discreti, mettiamo a budget quelli con regolazione micrometrica...
    Piero.
    Ultima modifica di obiwankenobi; 29-12-17 alle 12: 56

  9. #9

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    Ottimo, Piero!
    Un centinaio di cartucce in .45ACP ben si adattano a una pressa monostazione che permette soprattutto a un neofita di controllare esattamente cartuccia per cartuccia.
    Per il calibro .32ACP valuterei invece molto bene se iniziare o no la ricarica, in primis per la difficoltà di reperire i dies giusti e le ogive, in secundis per il costo comunque ridotto del munizionamento commerciale. A fronte di un centinaio di colpi, a mio avviso il gioco non vale poi molto la candela....
    Per il .308 la musica cambia. Fermo restando che prendere due presse sarebbe assurdo, bisogna d'altro canto considerare la necessità di una taratura perfetta dell'altezza del bossolo quando si passa dalla ricarica per pistola a quella per fucile. Il .308, utilizzando bossoli con colletto, richiede un rispetto assoluto dello spazio di camera, per non trovarsi in linea di tiro con cartucce troppo lunghe che non fanno chiudere l'otturatore o - peggio - troppo corte, che creano pericolosi spazi tra l'ogiva e la camera di cartuccia.
    Per questo genere di cartuccia cerchi prima di tutto di trovare la granatura dell'ogiva che ha la migliore resa, questo in funzione del passo della canna. Io dispongo di una Savage con passo 1:10 e ho trovato strepitose le ogive comprese tra 168 e 173 grs. Una volta trovata la migliore resa commerciale, si potrà iniziare a orientarsi sulla relativa ricarica.
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  10. #10
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    Se, almeno i novizi, è meglio che rispettino rigorosamente le tabelle per la ricarica, che differenza c'è tra i proiettili assemblati da questi, e quelli che si acquistano in armeria?
    La vita comincia quando non si hanno più certezze

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