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Discussione: Crisi indipendentista della Catalogna

  1. #1
    Maresciallo L'avatar di Zoppo
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    Predefinito Crisi indipendentista della Catalogna

    Riassunto introduttivo: breve, scarno e incompleto.

    La Catalogna è la regione più a nordest, ricca e industrializzata della Spagna, e come tutte le altre regioni spagnole, è autonoma, perciò tra le tante cose ha un suo governo (Generalitat), parlamento, leggi, lingua, eccetera.
    Da molti anni alcuni dei loro politici chiedono sempre più autonomia che i vari governi centrali hanno concesso in cambio di appoggio contro l’opposizione di turno.
    Infine si è passati a chiedere l’indipendenza attraverso 3 (se ricordo bene) consultazioni, cioè votazioni organizzate esclusivamente da alcune formazioni politiche, nelle scuole pubbliche, con soldi pubblici, senza alcun controllo ufficiale, senza alcuna validità... e forse anche illegalmente visto che Carlos Mas è stato condannato per malversazione dei fondi adoperati in passato per l'acquisto di urne.
    In considerazione dell’aumento della tensione politica, il governo spagnolo ha aumentato i contingenti di Guardia Civil (paragonabile all’Arma dei Carabinieri) e Policìa Nacional (paragonabile alla ns Polizia di Stato); i Mossos d’Esquadra sarebbe la Policìa Nacional della Catalogna, e ovviamente poi ci sono anche altri organi di Polizia Municipale o simile.

    L’ultima consultazione è avvenuta il 1 ottobre 2017: tensioni, scontri, un’affluenza del 42% con un 90% di SI equivalenti a circa il 38% sul totale, a seguito del quale il Parlamento Catalano abbandonato dall'opposizione, proclama l’indipendenza e, tra le tante cose, promette che se ci riuscirà, riconoscerà la cittadinanza catalana ai sardi perchè anche loro sarebbero un popolo catalano.

    A questo punto il Governo Centrale chiede conferma di quanto sopra e inizia a chiederne conto: alcuni politici si dissociano, altri rinnegano, altri finiscono in prigione in attesa di giudizio mentre altri scappano in Belgio. In un primo momento viene emessa una richiesta di estradizione europea ma poi viene revocata: secondo alcuni per evitare figuracce europee, secondo altri perchè ci sarebbe stato il rischio di un’estradizione senza il riconoscimento dei reati più gravi, che per le leggi belghe non esistono, e ciò ne avrebbe reso impossibile il processo in Spagna.

    Il Governo Centrale intanto, applica l’articolo 155 (che prevede lo scioglimento dei governi regionali qualora questi non rispettino la Costituzione) e indice nuove elezioni.

    Dalle elezioni regionali viene fuori che il 52% degli aventi diritto vota a favore di partiti unionisti contro un 47% che vota a favore di quelli indipendentisti, solo che, siccome i voti nelle province hanno un peso superiore a quelli del capoluogo, gli indipendentisti ottengono la maggioranza dei seggi. Come al solito hanno vinto tutti: gli indipendentisti perchè hanno raggiunto la maggioranza dei seggi (anche se rispetto al passato ne hanno perso 2); gli unionisti perchè hanno una maggioranza che non serve a nulla se esclusa dal potere e non sta insieme nemmeno 1 secondo. L’unico che ha perso chiaramente è il PP, il partito di Rajoy: secondo alcuni perchè si sarebbe opposto all’indipendenza della Catalogna, secondo altri perchè troppo blando e i suoi elettori si sarebbero spostati verso Ciudadanos il cui segretario aveva chiesto misure molto più severe di quelle realmente attuate.

    Guardando al futuro prossimo, in teoria i partiti indipendentisti (minoranza) dovrebbero organizzare un governo formato da galeotti e ricercati che rispetti la volontà unionista (maggioranza); nella pratica non si capisce come faranno a mettere insieme un governo in queste condizioni, ed è sicuro che non rispetteranno la volontà unionista della maggioranza. Il Governo Centrale ha chiarito che non intende trattare con un governo composto da persone aventi processi in corso e che se si rifiuterà di rispettare la Costituzione, applicherà di nuovo l'art.155, e lo scioglierà ricorrendo a nuove elezioni.

    L’economia catalana ne ha risentito fortemente: quasi 3.000 aziende (le principali, in primis le banche) hanno spostato le sedi in altre regioni (perciò anche il gettito fiscale).

    L’Unione Europea ha rifiutato ogni rapporto (non solo riconoscimento) con gli indipendentisti, tra gli altri motivi perchè si vuole evitare ogni forma di emulazione. L’unico appoggio politico ricevuto è stato quello di alcuni gruppi di estrema destra fiamminghi; considerato che buona parte degli indipendentisti sono di sinistra se non di estrema sinistra e contro la proprietà privata, è quanto meno sorprendente.
    In Italia, persino la Lega e Razzi sono rimasti in disparte.
    Si diceva che la Chiesa avrebbe mediato tra Madrid e Barcellona, ma poi non se n’è fatto nulla.
    Fuori dall'Europa, il Venezuela e Cuba avrebbero forse dovuto riconoscere inizialmente... ma poi si sono girati dall’altra parte.
    L’unico riconoscimento è giunto dall’Ossezia, che però (ricordiamolo) non è riconosciuta da nessuno se non dalla Russia di Putin.

    Di particolare interesse per Militariforum potrebbe essere:
    1. il fatto che i Mossos de Esquadra e i Bomberos (Vigili del Fuoco) non solo non abbiano aiutato i loro colleghi, ma li abbiano ostacolati!
    2. tutto ciò che è stato detto a proposito della presunta repressione poliziesca di stampo franchista, le centinaia di feriti, contusi...
    3. che Josep Trapero, ex comandante del corpo, sia stato destituito e adesso sia sotto processo per sedizione.
    4. è documentato che nelle scuole statali catalane spesso è stato insegnato l’odio verso le forze dell’ordine spagnole, in particolare verso la Guardia Civil.
    5. nel resto della Spagna invece, la popolazione si è stretta intorno a questo corpo.
    6. la Guardia Civil e la Policìa Nacional dislocata in Catalogna, in mancanza di caserme sufficentemente capienti, avrebbe dovuto alloggiare in alberghi, ma a seguito di minacce, è stata trasferita su una nave della Moby Lines decorata con gigantografie di Titti e Gatto Silvestro: a parte le prese in giro (insomma: forse ci voleva qualcosa di un po' più sobrio), pare siano stati molto scontenti perchè un conto è stare in una cabina per una notte, un’altro per due mesi senza sapere dove appendere ad asciugare calze e mutande, e poi perchè di mangiare spaghetti al pomodoro non ne potevano più! Adesso sono su una altra nave e per Natale gli è arrivata un’altra dose di spaghetti...

    Voi cosa ne pensate?
    Se ho fatto qualche refuso, per favore correggetemi.

    PS: Considerate che ho cercato di essere obiettivo e di riportare ciò che si dice escludendo il mio punto di vista su come è.
    Ultima modifica di Zoppo; 26-12-17 alle 13: 53
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  2. #2

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    Sto purtroppo vedendo soltanto adesso questo post che mi interessa molto. Che dire? Hai messo tantissima carne sul fuoco. Personalmente ho sempre sostenuto il principio di autodeterminazione dei popoli, seppur qui bisognerebbe discutere su cosa sia un popolo visto che si potrebbe obiettare che i Catalani sono perfettamente parte integrante della Spagna e non vivono nessuna condizione di repressione, anzi.

    Sinceramente ritengo che tutte le parti in causa si sono fatte "prendere la mano": l'ex Presidente Zapatero aveva risolto la questione ma questa è stata riaperta da Rajoy che ha cancellato quell'accordo gettando benzina sul fuoco alla causa Indipendentista. Di contro credo che gli indipendentisti (o larga parte) volessero calcare la mano per riottenere l'accordo originario e uno Statuto più simile a quello dei Paesi Baschi. Tuttavia francamente mi ha dato enormemente fastidio la cecità del Governo Spagnolo che dal primo all'ultimo giorno ha estremizzato normali cittadini Catalani portando al voto tantissime persone che fino a poco tempo prima non sentivano nemmeno la questione. Insomma: Come sempre, perdonatemi la battuta, la politica spagnola si è dimostrata di un incompetenza mostruosa.

    Non dobbiamo poi dimenticare che la Spagna è sicuramente un paese molto particolare. Esistono movimenti indipendentisti e cause storiche quasi ovunque (Catalogna, Paesi Baschi, Baleari, Canarie e persino la Galizia). Non sembra mai aver realmente superato la Guerra Civile e la dittatura Franchista che, ricordiamoci, ha colpito fortemente la Catalogna a causa del suo appoggio al Fronte Repubblicano (ho da poco letto Omaggio alla Catalogna di Orwell, lo consiglio vivamente). Aggiungiamoci che i Catalani sono perlopiù Repubblicani e detestano la famiglia Reale. Vi sono dunque questioni irrisolte che si trascinano dietro da tantissimo tempo. Personalmente ho apprezzato tantissimo come il Regno Unito gestì la questione Scozia: Riconoscendo il referendum e facendo votare i cittadini. Con questa mossa, peraltro, riuscirono a disinnescare la propaganda indipendentista e a fare uscire rafforzato il loro Regno. Aggiungo, inoltre, che il totale disinteresse dell'UE per questa questione sarà un altro argomento da discutere più avanti e che ci pone la domanda sull'utilità di questa unione finanziaria ed economica che non riesce ad avere una linea ed una voce nemmeno sulle questioni interne.

    Per quanto riguarda ciò che è avvenuto con i Mossos devo dire che mi ha colpito tantissimo. Vedere agenti di Polizia dello stesso paese quasi arrivare allo scontro fisico mi ha dato veramente fastidio e ho provato a mettermi nei panni tanto quanto della Guardia Civil e della Policia Nacional tanto quanto dei Mossos e non sarei voluto ritrovarmi in nessuno di loro. Gli agenti hanno pagato una grave mancanza della politica e si sono presi gli insulti da ambo le parti. Una situazione assurda e gravissima.

  3. #3
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    Ciao Scorpionbsg,

    grazie per rispondere.

    Dico la mia prendendo spunto dalla tua

    Popoli.
    Il popolo catalano non esiste, fa parte di quello spagnolo, perchè è dal neolitico che la Catalogna è sottoposta agli stessi flussi migratori del resto della Spagna.
    Hanno anche un'altra lingua (estesasi per lo più artificiosamente), ma non è sufficiente per essere un popolo diverso.
    E poi, anche se i catalani fossero pigmei e il resto degli psagnoli innuit, chissene!
    In EU convivono tutti i popoli dal Portogallo alla Bulgaria, da Malta alle Isole Far Oer a cui sommare qualche milione di sudamericani, arabi e africani, e poi viene fuori che i catalani non possono stare con gli andalusi?
    A quando che i livornesi non possono più stare coi pisani? Cioè, finchè si scherza sul Vernacoliere, va bene, ma se si fa sul serio è da neuro!

    Politici
    I politici spagnoli hanno fatto danni tutti e da molto tempo, perchè pur di governare senza avere la maggioranza assoluta, tutti hanno fatto patti con i separatisti concedendo più del dovuto.
    Poi è arrivato Rajoy, la maggioranza assoluta l'ha avuta e ha riportato le cose come stavano.
    La democrazia e l'alternanza dei governi (all'estero) è anche quello!
    Piuttosto il problema è che con un partito corrotto come il suo, ha poco da sbandierare la Costituzione e il Tribunal Supremo!

    Guerra civile
    Se c'è una città che ha subito la Guerra Civile è stata Madrid con due anni di assedio e bombardamenti, e nel mentre in Catalogna si ammazzavano tra comunisti e anarchici, tra unionisti e carlisti, tra socialisti e... avessero dato una mano!
    Il franchismo poi, non è stata una dittatura di Madrid sulla Spagna (come si vuol far credere) ma di Franco sugli spagnoli, tutti!
    Che poi Franco era di El Ferrol a 600Km da Madrid.
    Sarebbe come dire che durante il fascismo i molisani hanno subito la dittatura di Roma.

    Referendum
    Il Regno Unito è uno stato costituito già da quattro diverse nazioni, perciò può prevedere che una se ne vada, un po' come poteva essere prevista una Brexit dalla UE.
    La Spagna invece è uno Stato e un unica nazione la cui Costituzione non prevede lo smembramento.
    Non si può chiedere di fare un referendum contro la costituzione.
    Prima bisogna cambiare la costituzione.
    Se ci sono i numeri si può fare, e se no, no.
    Mi rendo conto che in questo modo tutti coloro che non hanno partecipato alle votazioni del '78 si ritrovano una costituzione che non hanno votato, ma questo vale anche per noi in Italia, e per gli accordi di Yalta, e per il Congresso di Vienna... mica possiamo cambiare tutto ogni tot anni!
    E poi un referendum, per essere tale, deve coinvolgere tutti gli spagnoli, non una parte soltanto.
    Comunque a dicembre ci sono state le elezioni e i partiti indipendentisti sommavano il 48% dei voti....perciò, di cosa stiamo parlando?

    Mossos
    Mi sembra che molti di loro abbiano fatto una scelta politica bella e buona, degna del Sud America del secolo scorso, non dell'Europa, e pare che proprio alcuni di loro abbiano organizzato la fuga di Puigdemont in Belgio.
    Mi sembra invece onorevole la richiesta di alcuni mossos che, sentendosi disonorati dai colleghi, hanno chiesto di passare alla Guardia Civil pur sapendo che andranno a guadagnare molto meno.

    Monarchia / Repubblica
    Io sono repubblicano sfegatato, ma trovo doveroso anteporre alle mie idee politiche la salvaguardia della democrazia, perciò tra una monarchia che in pochi anni ha traghettato la Spagna da essere una dittatura a essere una delle democrazie più avanzate del mondo* (davanti a Francia, Germania, Italia...) e l'instabilità provocata dalle mie idee giuste fin che si vuole, mi tengo la monarchia.
    Che poi sono repubblicani ma scappano in un Belgio che è una monarchìa, mentre Ana Gabriel che è comunista chiede asilo alla Svizzera (non alla Corea del Nord!)

    A me questa storia mi rivolta lo stomaco per un'infinità di motivi, ma forse più di tutto perchè pace se a fare la rivoluzione è uno scapestrato, ma qui sono tutte alte cariche di una parte dello stato che invece dovrebbero dare l'esempio!

    * fonte Economist
    Io non lampeggio per comunicare la presenza di posti di blocco.

  4. #4

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    Non mi trovi d'accordo. "Popolo" è una definizione che può prestarsi a svariate interpretazioni e può cambiare nel tempo. Tu parti da un assunto di immobilismo che non esiste parlando di storia. Una nazione non è destinata a vita eterna per ovvie ragioni. Oltretutto, il semplice fatto che l'UE abbiamo inglobato svariate culture e popoli non vedo cosa c'entri con le rivendicazioni di indipendenza di ogni singolo popolo, la Scozia voleva uscire dall'UK e restare nell'UE e lo stesso la Catalogna. Se il popolo Catalano si sente un popolo distinto e vuole l'indipendenza non puoi certo reprimerlo all'infinito, piuttosto sarebbe bene trovare un compromesso.

    Ho una considerazione della politica e dei politici spagnoli veramente bassa e non faccio fatica a darti ragione su questo punto. Tuttavia, pur avendo vinto, Rajoy ha gestito in maniera pessima la situazione interna. Davvero, non si poteva fare qualcosa di peggiore: Ha cancellato un accordo che aveva gettato acqua sul fuoco ed è il principale responsabile di questo fallimento estremizzando parti della popolazione notoriamente moderate. Mettere la Santander a commissario della Catalogna penso sia stato proprio un atto inqualificabile, degno di chi non dovrebbe avere una carica pubblica nemmeno nel più sperduto paesino, altro che Presidenza!Le arroganti parole di questa donna nei confronti dei Catalani nei giorni antecedenti il Referendum sono state irresponsabili ed hanno alienato la simpatia al governo di grossa parte di Catalani che, paradossalmente, sono unionisti! Per farla breve, ha usato da subito il bastone e mai la carota sfidando alla prova di forza la Generalitat, non riesco a non vederlo come maggior responsabile di questa catastrofe francamente! Sono felice dei Governi Italiani se li devo paragonare a questo soggetto (e al Partito Popolare Spagnolo in generale).

    Sulla guerra civile forse le mie parole sono state travisate: Non intendevo certo dire che la Catalogna ha subito più o meno di altre ragioni ma ne facevo una questione storica: E' stata la regione che con più forza ha contrastato Franco e l'ha pagata duramente negli anni successivi. Sulle questioni interne che hanno portato al suicidio militare e politico di quel Fronte, penso che se ne possa parlare a parte e probabilmente non basterebbero giorni interi.

    Ciò che non mi convince dei giuristi è la loro convinzione che il diritto sia più in alto della Politica, no mi dispiace la Politica è più in alto di tutto. La Costituzione Spagnola non prevede il referendum (quasi nessuno Stato, giustamente inserisce le modalità per cessare di esistere o perdere porzioni del proprio territorio) e quindi cosa facciamo? Fingiamo di non vedere il 48% agli Indipendentisti? Fingiamo non ci sia un Presidente della Generalitat indipendentista? Fingiamo che non esistano manifestazioni di milioni di persone a Barcellona? Così si estremizza sempre di più un popolo. In politica si tratta con chi non la pensa come te e si trova un accordo (che già c'era, peraltro). Qualcuno vuole leggersi le condizioni storiche con le quali alla Sicilia fu riconosciuto lo Statuto d'Autonomia? Capisco che nei libri di Storia non si legga ma vi immaginate se lo Stato Italiano non avesse trattato e avesse represso tutto nel sangue estremizzando la popolazione? Forse oggi non saremmo nemmeno concittadini.

    Detesto il concetto di Monarchia, questo lo metto in chiaro sin da subito e forse per questo non riesco a non essere di parte in questa storia. Non vorrei mai ritrovarmi in un paese dove si ottiene una carica dallo Stato in base alla nascita e non a competenze/scelta libera dei cittadini.

    Sui Mossos io invito a non giudicare. Non sarà stato facile fare servizio d'ordine in quei giorni con ordini diversi, con la popolazione che ti chiede di aiutarla, con tutti pronti a giudicarti. Non è certo loro la colpa di tutto ciò.

  5. #5
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    Secondo quanto scrive Anna Cabrè (professoressa di demografia all'università di Barcellona) ne El sistema català de reproducció, oltre il 60% della popolazione catalana è figlia di flussi interni di immigrazione avvenuti nel secolo XX.
    Citazione Originariamente Scritto da Scorpionbsg Visualizza Messaggio
    Tu parti da un assunto di immobilismo che non esiste parlando di storia.
    Direi l’opposto, e cioè che proprio perchè vedo la storia e ancor di più l’avvenire con estremo dinamismo, non credo ai discorsi sui popoli, soprattutto se vengono fatti nel secolo XXI come se fossimo ancora all’alba del Congresso di Vienna; non ti dico poi se questi discorsi li fanno i politici che invece di parlarci del passato (deformato per i loro biechi scopi) dovrebbero parlarci del futuro.

    La cosa strana è che di colpo tutti questi discendenti di immigrati estremeni e andalusi si ritrovano legati a fatti accaduti nel medio evo e riguardanti una nobiltà di cui di certo non hanno fatto parte: come mai?
    Il motivo è semplice anche se, per chi non conosce la Catalogna, ha dell’incredile: negli ultimi 30 anni c’è stato un sistematico lavaggio del cervello delle persone: hanno tolto tutti i cartelli stradali indicanti città non catalane; hanno sostituito tutte le targhe delle Calles che sono diventate Carrer, la TV catalana è solo in catalano, nelle scuole statali si fa sòlo 1 ora alla settimana di spagnolo e tutto il resto in catalano (persino la letteratura spagnola!); l’università è in catalano, se vuoi lavorare nella PPAA devi sostenere l’esame di catalano, le cartelle mediche sono solo in catalano, le insegne dei negozi in spagnolo sono vietate, i menù dei ristoranti devono essere in catalano e poi eventualmente tradotti, nelle scuole si insegna una storia distorta intrisa d’odio verso il resto della Spagna... e alla fine, a forza di lavare i cervelli ti ritrovi con almeno un paio di generazioni libere di pensare con la testa di un altro.
    (Ve l'immaginate una cosa così in Trentino?)
    Io in Catalogna ci vado spesso e sento dire delle cose che mi si rizzano i capelli... da figli di estremeni che arrivano a cambiarsi nome e a nascondere il cognome, convinti di essere da sempre catalani.
    Mi rendo conto sia difficile da credere, ma è così.
    I popoli si creano e si distruggono: basta farglielo credere.

    Comunque, il punto, secondo me, è che dal dopoguerra in poi, avremmo dovuto imparare che per vivere in pace non bisogna autodeterminarsi a tutti i costi, ma basta sottostare a delle regole sensate, regole che oggi lo stato spagnolo (corrotto finchè vuoi) garantisce.

    C’è poi il fatto che l’Europa Unita può pensare di sopravvivere se supera questi concetti. Se invece iniziamo a dar ascolto ai catalani, ai baschi, ai corsi, agli altoatesini, ai bavaresi, ai boemi, ai macedoni, ai bretoni, a quelli di Seborga... diventiamo un unione di 347 stati tutti con diritto di veto: è Babele, non libertà!

    Anch’io sono repubblicano, ma ci tocca ingoiare che 4 dei 5 paesi col maggior indice di democrazia, siano monarchie: stiamo zitti che è meglio!
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  6. #6

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    Perdonami, ma tu parti dal presupposto che la mobilità delle persone e l'immigrazione comportino la cessazione di esistenza di un popolo mentre non mi pare che sia così. Cosa dire allora del popolo statunitense?

    Sulla "catalinizzazione" (mi si passi questo termine) della Catalogna da parte della Generalitat hai, probabilmente ragione ma stabilire se questo sia stato un lavaggio del cervello o una semplice riconquista della propria cultura è un impresa difficilissima sopratutto per noi commentatori stranieri. Del resto, qualcuno li ha votati questi rappresentanti e presidenti all'assemblea ad alla generalitat, no?

    Voglio farti inoltre notare che il Governo Spagnolo ha trattato con l'ETA per porre fine alle ostilità ed oggi i Baschi hanno un'autonomia marcata e vantaggi fiscali. Un ragionamento che ho sentito fare a diversi Catalani e che mi trova d'accordo è il seguente "Perché coloro che si sono macchiati di terrorismo sono stati premiati con questo accordo mentre noi che abbiamo sempre avanzato richieste in maniera non violenta veniamo repressi?" Ripeto, sarebbe bastato questo per spegnere la maggior parte delle spinte indipendentiste.

    Sull'UE invece c'è una corrente di pensiero diametralmente opposta: Il modo migliore per sancire l'unione è quella di dare più potere alle autonomie locali ed unificarle nell'UE. Vi sono diversi articoli sull'argomento molto interessanti. Personalmente non sono neanche d'accordo, ma rimane un argomento ben trattato ed analizzato bene.

  7. #7
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    Citazione Originariamente Scritto da Scorpionbsg Visualizza Messaggio
    Cosa dire allora del popolo statunitense? ... ma stabilire se questo sia stato un lavaggio del cervello o una semplice riconquista della propria cultura è un impresa difficilissima sopratutto per noi commentatori stranieri.
    Appunto, a proposito del popolo statunitense: non ti sembrerebbe strano se a un certo punto gli afroamericani, gli indiani e i discendenti degli immigrati cinesi, italiani, portoricani e messicani, di punto in bianco, si sentissero tutti profondamente calvinisti e discendenti dei padri pellegrini, e in quanto tali ce l'avessero a morte con gli anglicani?

    Immaginati se i figli e i nipoti dei calabresi immigrati a Genova negli ultimi 100 anni, nell'arco di 30 anni si sentissero discendenti di Andrea Doria e scoprissero in loro il dolore per i bombardamenti subiti da La Superba ad opera dell'esercito piemontese nel 1849, e parlando solo in genovese, chiedessero l'indipendenza dallo stato che ne ha ereditato i confini. Non rimarresti un po' spiazzato?

    Cucurull Miralles era un politico dell'UCD, un partito di centro conservator - riformista fondato da Adolfo Suarez, ex ministro franchista, che poi scopre di essere catalano e catalanista e oggi è presidente e membro di una sfilza di associazioni culturali tutte mantenute con soldi pubblici per raccontare in TV, scuole e università questi deliri: https://www.youtube.com/watch?v=7xQTnwiQJrA (prendetevi 3 minuti che merita!)
    Se vai in Catalogna, ste fregnacce, te le senti raccontare con convinzione e senza vergogna.
    Io mi sono sentito dire da uno laureato in economia e a capo di una azienda, che la nostra lingua somiglia alla loro a seguito dell'invasione e dominio catalano sull'Italia
    E' o no un lavaggio di cervello?

    A me la storia ufficiale, falsa a non finire, non entusiasma, ma non è che accetto di rimpiazzarla con simili pagliacciate, anche perchè bene o male, la storia ufficiale dal dopo guerra (e in Spagna dal 1975) in poi, c'ha dato pace e prosperità, mentre queste falsità puntano a distruggere tutto senza costruire nulla.

    Il tuo discorso sulla superiorità della politica sul diritto è condivisibile, ma a patto che i politici ricordino di avere dei doveri e non solo dei diritti su se stessi, cosa che i politici catalani mi sembra non abbiano mai preso in considerazione, nemmeno nei confronti dell'economia catalana, che ne è uscita a pezzi.
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  8. #8

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    Non capisco francamente perché hai mischiato così tante cose. Che i figli dei calabresi di Genova si sentano Genovesi non ci vedo nulla di strano. Del resto l'attaccamento territoriale non è una cosa così assurda. I cittadini statunitensi di seconda generazione parlano degli Usa come della loro madrepatria (tralasciando il nazionalismo americano che meriterebbe profonde critiche).

    Sulla pace e prosperità in Spagna possiamo anche concordare se tralasciamo le azioni terroristiche dell'ETA tanto per dirne una. A me non sembra che i partiti catalani mirino alla distruzione, anzi mi sembra un piano (condivisibile o meno) ben delineato: Indipendenza progressiva e ingresso nell'UE. Propria la presenza di questo organismo sovranazionale fa da deterrente ad eventuali problemi legati al movimento di persone e merci dalla Spagna alla Catalogna.

    Sul discorso economia io mi guardo bene dal prenderla per oro. Ultimamente mi sembra proprio che i colossi economici facciano di tutto per fare pesare qualunque scelta politica che non gradiscono: Dallo spread italiano, all'abbandono di Londra per passare dalle bolle speculative ogni volta che in un elezione non vincono pezzi importanti del sistema. Anche su questo pesa la mia affermazione "la politica deve venire prima dell'economia"

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