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Discussione: Gravi episodi, crisi di valori nell'Arma ?

  1. #11
    Utenti Storici L'avatar di Ippogrifo
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    Giusto per dare il metro dei tempi attuali....

    Tutti a fare una cagnara assurda su una cosa che non costituisce alcun reato (parole del Procuratore che ha in mano l'inchiesta a seguito delle denunce ) come esporre una bandiera che poteva anche essere un semplice cimelio e che poteva essere risolta con un richiamo all'interno della caserma stessa,e NESSUNO che fa un fiato sul fatto che effettuare riprese di un edificio Militare, quale è indubbiamente una caserma, costituisce REATO,e l'esecutore della ripresa e della messa in rete dovrebbe essere perseguito! Invece sembra che di questo non freghi nulla a nessuno...

    Parrebbe che quando i Carabinieri facciano qualcosa che da noia a qualcuno ( ripeto,senza che sia stato commesso alcun reato) si scateni l'inferno,mentre ad altri viene permesso di infrangere impunemente la legge,tipo a certi tipi di dimostranti che sfasciano intere vie,sfondano vetrine e picchiano passanti ignari,forse perchè appartiengono a una scuola di pensiero più affine a certi ambienti.

    Mi ricorda sinistramente i vari "Compagni che Sbagliano" che i più anziani tra noi ricorderanno,quando già allora si soleva usare due pesi e due misure,a seconda da che lato della barricata provenissero le cose...

    Temo che da tempo abbiamo perso il senso della misura, e del VERO senso della legalità!
    ESSE QUAM VIDERI (Essere,piuttosto che sembrare - Cic.)



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  2. #12
    bartok
    Guest

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    remole,
    probabilmente è vero che c'è una crisi di valori nell'Arma. C'è dapperttutto, e l'Arma fa parte del tutto.

    Però in queste vicende, come quella della bandiera "nazista", credo che si debba tener in conto sì la crisi dei valori, ma non necessariamente nell'Arma.

    Da quando c'è stato il sopravvento dei "social" e da quando gli smartphnone li hanno resi disponibili in ogni momento, gran parte della gente si aggira per la strada come dei pistoleri in cerca di grane, pronti a seccare con un colpo letale qualunque cosa non gli vada a genio o che susciti una qualche loro curiosità. Solo che al posto della pistola, c'è il telefonino.

    La possibilità di fotografare cose è aumentata, negli ultimi anni, in modo a dir poco esponenziale. A questo si aggiunge la possibilità, inedita fino a qualche anno fa (ma che oggi è possibile con la massima facilità ed in diversi modi), di condividere in tempo reale le foto fatte, con migliaia di persone, in un sistema a catena del tutto incontrollabile.

    queste possibilità indubbiamente determinano una crisi di valori, perché danno forma ad una società basata sull'immediatezza, sulla forza d'impatto istintivo e declassano a livelli trascurabili e trascurati tutto ciò che è ponderato.

    Andiamo sul pratico. Qualche anno fa, nel caso della bandiera, il "fattaccio" sarebbe venuto fuori al pubblico ludibrio dopo questa sequenza:
    Il "fotografo" avrebbe dovuto:
    1-fare la foto,
    2-aspettare il giorno dopo (se è sera, come pare),
    3-portare il rullino a sviluppare (magari sprecando gran parte del rullino),
    4-attendere qualche ora per ritirare le foto
    5-andare presso una testata giornalistica, di persona, esibendo la foto.
    Poi:
    6-Il giornalista avrebbe verificato la notizia
    7-se verificata, la notizia forse sarebbe stata pubblicata.

    In tutto questo tempo, che richiede la precisa volontà d'investire tempo e fatica, sarebbero verosimilmente intervenuti altri fattori:
    1-telefonata alla stazione dei Carabinieri per chiedere spiegazioni sulla quella bandiera.
    2-verifica del giornalista.

    Insomma, se una cosa non obbligatoria richiede tempo e fatica, la gente ci pensa su 2 volte prima di farla!

    Ebbene: in tutto questo processo che richiede tempo, ponderazione e verifiche, probabilmente sarebbe venuto fuori che quella NON E' una bandiera nazista, ma è una bandiera prussiana!

    Invece ora baste fare:
    1-click
    2-condividi

    e si può buttare m...a su chiunque in tempo 0.

    Tra coloro che beneficiano della "condivisione" sui social, senza nessun filtro preventivo, si contano ignoranti, persone che per pregiudizio di conferma non cercano altro che qualcosa che metta in cattiva luce ciò che già odiano, per ricondividere il tutto.

    Ed ecco che un Carabiniere, che si faceva tranquillamente i fatti suoi, si trova senza neanche capire perché ad essere in nemico pubblico N° 1, odiato da tutti, insultato da tutti e messo alla gogna. Come nella storia della Colonna Infame, in cui il malcapitato fu accusato si essere un untore solo perché camminando toccava una ringhiera, cosa che tutti noi abbiamo fatto in qualche momento della vita.

    Questa, è la nostra società OGGI.

    Magari il problema fosse solo la crisi dei valori nell'Arma.

    E' comunque usata dai gruppi neo Nazisti e di estrema destra proprio perché essedo della prima guerra mondiale, esporla non comporta reato, ma ovviamente serve a far capire come la si pensa.
    ma se non comporta reato, qual è il problema, facciamo il processo alle intenzioni?

    Caspita, c'è da aver paura ad avere la foto di un calendario con una donnina mezza svestita in ufficio! Non si sa mai che t'arrivi uno da dietro, faccia una foto, la condivida sui social e se non esca "con militari porci e sessisti!"
    Ultima modifica di bartok; 04-12-17 alle 20: 18

  3. #13

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    Deve essere chiaro a tutti - e lo dico assumendomene tutte le responsabilità - che è in atto una gravissima campagna di destrutturazione di tutte le amministrazioni militari o a ordinamento militare.
    E' una campagna subdola, architettata ad arte tra luci e ombre. Le luci: depenalizzazione di reati; aumento della soglia minima per l'applicazione della custodia cautelare; magistratura sempre più politicamente schierata a sinistra; applicazione delle norme con eccessiva discrezionalità, tanto da fare valutare lo stesso reato in modo diametralmente opposto da due magistrati diversi; avversione verso tutto ciò che è disciplina, onore, spirito di Corpo, senso della Patria (non devo richiamare al riguardo le immagini VERGOGNOSE della boldrina nazionale visibilmente schifata al passaggio della nostra Folgore). Le ombre: reportage mordi-e-fuggi (come quello oggetto del topic); processi mediatici che arrivano a condizionare il mondo politico e istituzionale; giornalismo d'assalto, anch'esso con precise connotazioni politiche; ignoranza sempre più diffusa nel veicolare le notizie attraverso i media: una volta c'erano precise norme etiche disciplinari nei confronti del giornalista inadempiente, oggi invece....
    E poi e poi e poi.... vogliamo dircela proprio tutta? Una Pinotti che tiene per le bolas un Del Sette che - nelle more della definizione della sua posizione nell'affaire-CONSIP - avrebbe avuto il dovere morale di rassegnare le sue dimissioni da comandante generale. Cosa c'è davvero sotto questa campagna di delegittimazione della prima Arma del nostro paese?.....
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  4. #14
    bartok
    Guest

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    Kojak,
    Deve essere chiaro a tutti - e lo dico assumendomene tutte le responsabilità - che è in atto una gravissima campagna di destrutturazione di tutte le amministrazioni militari o a ordinamento militare.
    sono d'accordo su tutto quanto hai detto, ma non riguarda solo le amministrazioni militari o a ordinamento militare. Riguarda tutto ciò che è Istituzione. Non so quanto la cosa sia "voluta". Io non credo lo sia. Ma di fatto il risultato non cambia.

  5. #15
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    Tutto vero tutto giusto però non prendiamoci in giro.... tecnicamente quella non è una bandiera del terzo reich bensì del secondo (quello di Bismarck per intenderci 1870-1918) sgretolatosi poi, dopo la prima guerra mondiale. Non ci vuole molto a cogliere la sfumatura però: durante gli anni 20 il partito nazista utilizzo la bandiera del secondo reich per opporsi ideologicamente alla Repubblica di Weimar, in attesa di crearsene una propria quella del terzo appunto. I gruppi neonazisti attualmente utilizzano questa per aggirare la "censura" nei confronti di quella hitleriana. La bandiera cambia ma il significato che vogliono attribuirli resta.... Cercare giustificazioni per un simile gesto è inutile e dannoso al pari di quelli che fanno di tutta un erba un fascio... Detto questo il problema non è tanto l'ideologia del carabiniere (non è certo un mistero che nel arma considerando il suo alto organico il ruolo nella società i valori che richiama ecc ci possano essere appartenenti con certi ideali) la cosa grave è che il militare abbia avuto la libertà è il probabile tacito consenso dei colleghi di appenderla in caserma....cercare pseudo giustificazioni che non reggono o parlare esclusivamente degli ideali (alla fine ognuno ha i propri e nessuno può importi di cambiarli nonostante certi siano davvero abberranti) non serve a nulla se non ad alimentare discussioni sterili...
    Ultima modifica di Iker; 04-12-17 alle 21: 46

  6. #16

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    Ma al di là della bandiera il fatto che sia stato fotografato l'interno di un edificio adibito ad uso militare non è reato? Come mai non se ne parla?

  7. #17

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    Immaginatevi se quella bandiera fosse stata fotografata al Tuscania o in Folgore che polverone si sarebbe alzato... detto questo, sono troppi i casi dove una persona che ha deciso di indossare la divisa che rappresenta valori, tradizioni e una nazione si è macchiato di gravi reati.. vogliamo parlare della sentenza della Corte europea dei diritti dell'uomo sulle torture di Bolzaneto... vogliamo parlare degli abusi al carcere di Asti del 2004?? vogliamo parlare dei poliziotti arrestati perchè vendevano permessi di soggiorno veri o falsi a milano?? insomma direte voi ,sono casi isolati ma reali.. serve fare pulizia in particolar modo di chi ha deciso di chiudere entrambi gli occhi.. nonostante questo io continuo ad avere fiducia in chi ha deciso di mettersi al servizio dei cittadini

  8. #18
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    Citazione Originariamente Scritto da Kairos Visualizza Messaggio
    Ma al di là della bandiera il fatto che sia stato fotografato l'interno di un edificio adibito ad uso militare non è reato? Come mai non se ne parla?
    Perchè è più rilevante per la gente un carabiniere presunto nazista che un giornalista che infrange la legge (come succede e non di rado). Fatto sta che in una caserma roba del genere non si deve far passare. A casa propria si appende ciò che si vuole.
    2° BLOCCO 2014

  9. #19

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    L'ho detto e lo ribadisco: tutta questa "fagianeria" diffusa tra i colleghi (non da ultima la "non opportunità" di affiggere in un alloggio di servizio una bandiera di qualsivoglia natura) trova alla base un allentamento dei controlli da parte di chi dovrebbe in realtà farli. A sua volta, un tale allentamento di controlli trova a monte il timore di incappare in vertenze sindacali (per i Corpi smilitarizzati) o in richiami a una minore severità sulla scorta di "lamentele" (per me inconcepibili) sull'eccessiva ingerenza dei superiori gerarchici. E vi assicuro che le notizie che mi giungono da alcune caserme sono proprio di questo tipo.
    Ora, questo lassismo sta attecchendo anche nella Benemerita: solo fino a pochi anni fa era assolutamente inconcepibile che venisse dato un passaggio a un civile a bordo di una vettura di servizio (figuriamoci poi farsi anche lucidare la canna della stufa.....); nelle camerate passava regolarmente il Sottufficiale d'Ispezione e ogni infrazione rilevata veniva regolarmente sanzionata a livello disciplinare; l'Uniforme di servizio doveva sempre essere in perfetto ordine.... e via discorrendo!
    Insomma, la dimostrazione della verità dell'antico adagio: "Quando il gatto non c'è, i topi ballano"....
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  10. #20
    Moderatore
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    @Kojak, mi ritrovo con tutto quello che dici. Ma...ma davvero persone di venti, trenta, quarant'anni, che si chiamo professionisti, hanno bisogno sel cane da guardia? Ovviamente la domanda è retorica, però se i superiori effettuano controlli troppo accurati no, se chiudono un occhio no, io credo che fiducia e concessioni non vadano pretese, ma guadagnate.
    Al cittadino non concediamo alcuna deroga perché chi sbaglia paga e la Legge non ammette ignoranza, mentre chi per primo dovrebbe dare l'esempio dopo qualche anno che gli viene detta una cosa se la "dimentica"?
    La vita comincia quando non si hanno più certezze

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