Pagina 1 di 2 12 UltimaUltima
Risultati da 1 a 10 di 19

Discussione: Corpo degli ingegneri

  1. #1
    Sergente
    Data Registrazione
    Feb 2012
    Messaggi
    402

    Predefinito Corpo degli ingegneri

    Salve ragazzi, apro una nuova discussione perché non ne ho trovata una simile, se mi sbaglio chiedo scusa in anticipo!

    In ogni caso mi piacerebbe ricevere informazioni sul corpo degli ingegneri, in quanto vorrei tentare il concorso per AAUU per l'Accademia, corpo ingegneri.
    Come sono inquadrati e di che si occupano?
    Inoltre possono svolgere altre attività imprenditoriali/autonome, anche saltuarie, con altri ingegneri del mondo civile e militare?

  2. #2
    bartok
    Guest

    Predefinito

    Posso dirti più o meno cosa fanno gl'ingegneri civili. Per le altre tipologie d'ingegneria, non lo so.

    Gl'ingegneri civili si laureano al Politecnico di Torino. I primi 2 anni di Accademia a Modena, dovrebbero sostenere degli esami là. I rimamenti 3 anni alla Scuola d'Applicazione di Torino, frequentano le lezioni al Politecnico.

    Successivamente, sono prevalentemente destinati ai Reparti Infrastrutture sparsi per il Paese. Questi reparti si occupano principalmente di progettazione e direzione lavori. sono ambienti di gran lunga più tecnici che non militari. Di fatto, gli Ufficiali del Corpo degli Ingegneri hanno spesso più possibilità di andare all'estero, aggregati a qualche Brigata, che non gli Ufficiali delle Armi Varie. Conosco Co.Ing che hanno fatto 7-8 missioni.

    Inoltre possono svolgere altre attività imprenditoriali/autonome, anche saltuarie, con altri ingegneri del mondo civile e militare?
    attività professionali saltuarie e a titolo gratuito sì. oppure remunerate purché una tantum, forse. E comunque sempre se autorizzate. Attività imprenditoriali o autonome no, è vietato.

  3. #3

    Predefinito

    Seguo! Anche io sono interessato ad entrare nel corpo degli ingegneri. Se qualcuno ha qualche info in più è ben accetta perché purtroppo si trovano pochi articoli o discussioni a riguardo. In particolare a me interessa ing elettronica

  4. #4
    Utente Expert Esercito L'avatar di vegepat
    Data Registrazione
    Jul 2008
    Località
    West Coast, baby!
    Messaggi
    670

    Predefinito

    Citazione Originariamente Scritto da bartok Visualizza Messaggio
    Posso dirti più o meno cosa fanno gl'ingegneri civili. Per le altre tipologie d'ingegneria, non lo so.

    Gl'ingegneri civili si laureano al Politecnico di Torino. I primi 2 anni di Accademia a Modena, dovrebbero sostenere degli esami là. I rimamenti 3 anni alla Scuola d'Applicazione di Torino, frequentano le lezioni al Politecnico.

    Successivamente, sono prevalentemente destinati ai Reparti Infrastrutture sparsi per il Paese. Questi reparti si occupano principalmente di progettazione e direzione lavori. sono ambienti di gran lunga più tecnici che non militari. Di fatto, gli Ufficiali del Corpo degli Ingegneri hanno spesso più possibilità di andare all'estero, aggregati a qualche Brigata, che non gli Ufficiali delle Armi Varie. Conosco Co.Ing che hanno fatto 7-8 missioni.
    Gli altri ingegneri, quelli che si occupano di cose meccaniche, con le ruote o i cingoli, elettroniche o coi circuiti, delle telecomunicazioni o delle cose che esplodono, generalmente fanno da collegamento tra la Forza Armata e l'industria, cercando di fare in modo che ai fanti (e a tutti gli altri) arrivino materiali che siano funzionali all'assolvimento della missione, allo "stato dell'arte" (per quanto possibile con il budget).

    Un esempio classico sono gli ingegneri che collaborano con la Iveco Difesa di Bolzano per fornire il punto di vista militare (requisiti operativi provenienti dagli utilizzatori, rusticità etc...) a chi sviluppa i progetti di veicoli militari... come il Lince, il VTMM, il Freccia e così via...

    Sulle missioni... magari ci farei meno conto. 7-8 missioni si, ma da trasportato... qualche volta anche con il GAP indossato al contrario
    Hey, gunner man, that's quicksand, that's quicksand, that ain't mud
    Have you thrown your senses to the war, or did you lose them in the flood?

  5. #5

    Predefinito

    Citazione Originariamente Scritto da vegepat Visualizza Messaggio
    Gli altri ingegneri, quelli che si occupano di cose meccaniche, con le ruote o i cingoli, elettroniche o coi circuiti, delle telecomunicazioni o delle cose che esplodono, generalmente fanno da collegamento tra la Forza Armata e l'industria, cercando di fare in modo che ai fanti (e a tutti gli altri) arrivino materiali che siano funzionali all'assolvimento della missione, allo "stato dell'arte" (per quanto possibile con il budget).

    Un esempio classico sono gli ingegneri che collaborano con la Iveco Difesa di Bolzano per fornire il punto di vista militare (requisiti operativi provenienti dagli utilizzatori, rusticità etc...) a chi sviluppa i progetti di veicoli militari... come il Lince, il VTMM, il Freccia e così via...
    Grazie per i chiarimenti
    Due domande semplici (almeno per voi... per me è tutto nuovo e fumoso xD):
    1)Per quanto riguarda le specialità di ingegneria disponibili, sono tutte possibili o solo alcune? So ad esempio che la scelta del tipo di ingegneria dipende dai posti messi a disposizione dall'uni, dall'accademia e in base alla posizione in graduatoria. Quello che non mi è chiaro è se si possa scegliere in linea teorica (assumendo di essere in alto in graduatoria) qualsiasi specializzazione. Ad esempio una branca dell'ingegneria poco battuta è quella elettrica (diversa da elettronica), ma non l'ho mai vista tra quelle intraprese dai cadetti: puro caso o scelta dell'accademia?
    2)Durante gli anni di accademia, a parte i corsi universitari le differenze formative sono enormi? Perché anche se so di non voler entrare in un'arma mi piacerebbe imparare, una volta dentro, un po' di storia militare, di tattiche e qualcosa sugli armamenti (oltre ai corsi sportivi e non, come paracadutismo).

    Sulle missioni... magari ci farei meno conto. 7-8 missioni si, ma da trasportato... qualche volta anche con il GAP indossato al contrario
    Temo di non aver colto

  6. #6
    bartok
    Guest

    Predefinito

    Sulle missioni... magari ci farei meno conto. 7-8 missioni si, ma da trasportato... qualche volta anche con il GAP indossato al contrario
    Temo di non aver colto
    penso che intenda che generalmente i co.ing, soprattutto se non d'Accademia, non siano dei "fulmini di guerra".
    Il che forse è anche vero. Ma nella vita c'è del tempo limitato, ognuno ha le sue mansioni e si può essere ad ampio spettro fino a un certo punto. Il co.ing magari avrà il gap al contrario, ma poi quando c'è da fare un CRE, chi lo fa?

    2)Durante gli anni di accademia, a parte i corsi universitari le differenze formative sono enormi? Perché anche se so di non voler entrare in un'arma mi piacerebbe imparare, una volta dentro, un po' di storia militare, di tattiche e qualcosa sugli armamenti (oltre ai corsi sportivi e non, come paracadutismo).
    i co.ing d'Accademia fanno queste cose. Chiaramente, mentre fanno questo, non fanno altro. E' un compromesso.
    Ultima modifica di bartok; 28-11-17 alle 23: 37

  7. #7
    Utente Expert Esercito L'avatar di vegepat
    Data Registrazione
    Jul 2008
    Località
    West Coast, baby!
    Messaggi
    670

    Predefinito

    Non precipitiamo... intendevo solo evitare l'alimentazione di prospettive un po' fantasiose!

    I co.ing. svolgono il loro prezioso lavoro nel campo di specializzazione e, ovviamente, ricevono la formazione militare dell'Accademia e/o della Scuola di Applicazione.
    Questo include anche attività operative di base, per comprendere almeno un po' quali siano le esigenze di chi si trova "sulla punta della lancia" utilizzando i materiali acquisiti dai commissari e dai co.ing. stessi.

    La precisazione sulle missioni era semplice: magari l'U. d'Arma da una missione sola, ma fa 7-8 mesi in FOB in una simpatica valle... il co.ing. passa dalla pista dell'aeroporto all'ufficio, alla mensa, al cesso, alla branda.
    Si condivide molto, ma anche no.
    Quindi chi sceglie di fare il co.ing. sappia che farà il co.ing. (senza nulla togliere a co.ing. che in poligono sono più bravi di certi armigeri).
    Hey, gunner man, that's quicksand, that's quicksand, that ain't mud
    Have you thrown your senses to the war, or did you lose them in the flood?

  8. #8
    Sergente
    Data Registrazione
    Feb 2012
    Messaggi
    402

    Predefinito

    Grazie a tutti per le risposte!
    Comunque gli anni a Modena sono tre, e due a Torino, a differenza degli altri ufficiali (o almeno così sta scritto sul sito dell'Esercito).

    Un mio amico, studente di ingegneria (non in Accademia, ma in una facoltà civile), ha sollevato un'obiezione che mi ha lasciato perplesso.
    In breve sostiene che gli studenti dell'Accademia, specialmente di ingegneria, sono "favoreggiati" negli esami, nel senso che "glieli buttano appresso", visto la difficoltà di armonizzare studi del genere all'addestramento militare, seppur ridotto, ricevendo così una preparazione adeguata al ruolo che andranno a svolgere, ma altresì minore rispetto ad uno studente civile del Politecnico di Torino o di Milano.
    Le sue fonti sarebbero quello che lui personalmente pensa e conferme, da parte di professori che avrebbero insegnato ai ragazzi dell'Accademia di Pozzuoli, e di un ragazzo che ha frequentato un'Accademia (non ricordo quale, forse quella Navale) che però non ha superato gli studi per una questione strana legata comunque agli esami (strano che una persona venga bocciata più volte ad un esame quando afferma che gli vengono regalati).
    Personalmente dubito di questa affermazione ma mi è comunque venuto il dubbio: che ne pensate della preparazione culturale dell'Accademia messa in relazione con l'Università media italiana?


    Poi, una domanda a chi è più esperto in ingegneria: dopo la triennale in ingegneria delle telecomunicazioni quali specialistiche si possono frequentare?

  9. #9

    Predefinito

    Grazie anche da parte mia a bartok e vegepat, sempre disponibili e cordiali
    Citazione Originariamente Scritto da Vncenzo Visualizza Messaggio
    Un mio amico, studente di ingegneria (non in Accademia, ma in una facoltà civile), ha sollevato un'obiezione che mi ha lasciato perplesso.
    In breve sostiene che gli studenti dell'Accademia, specialmente di ingegneria, sono "favoreggiati" negli esami, nel senso che "glieli buttano appresso", visto la difficoltà di armonizzare studi del genere all'addestramento militare, seppur ridotto, ricevendo così una preparazione adeguata al ruolo che andranno a svolgere, ma altresì minore rispetto ad uno studente civile del Politecnico di Torino o di Milano.
    Le sue fonti sarebbero quello che lui personalmente pensa e conferme, da parte di professori che avrebbero insegnato ai ragazzi dell'Accademia di Pozzuoli, e di un ragazzo che ha frequentato un'Accademia (non ricordo quale, forse quella Navale) che però non ha superato gli studi per una questione strana legata comunque agli esami (strano che una persona venga bocciata più volte ad un esame quando afferma che gli vengono regalati).
    Personalmente dubito di questa affermazione ma mi è comunque venuto il dubbio: che ne pensate della preparazione culturale dell'Accademia messa in relazione con l'Università media italiana?
    Io ho solo informazioni da un amico che è all'ultimo anno dell'accademia, ma per carabinieri (anche se avendo fatto due anni a Modena conosce molti nell'esercito). Da quanto mi ha detto, la differenza fra un civile ed un cadetto sostanzialmente sta negli esami obbligatori (nel suo caso aveva meno esami di diritto civile ma quasi il triplo di penale ad esempio e penso che succeda qualcosa di analogo anche nelle ingegnerie, a seconda di cosa ha bisogno l'esercito). Per le votazioni invece mi ha sempre parlato di un clima rigido, tant'è che con un esame fallito due volte si rischia l'esclusione. Al massimo può esserci qualche docente che "intimorito" o "per rispetto" (cose molto improbabili ma è l'unica ipotesi per assurdo che è venuta in mente a questo mio amico) metta voti più alti o diano il 18 più facilmente, ma di certo non c'è un cartello dei voti. Ne trarrebbe uno svantaggio anche la forza armata...
    Poi, una domanda a chi è più esperto in ingegneria: dopo la triennale in ingegneria delle telecomunicazioni quali specialistiche si possono frequentare?
    Stesso mio dubbio, in particolare mi chiedevo questo:
    Per quanto riguarda le specialità di ingegneria disponibili, sono tutte possibili o solo alcune? So ad esempio che la scelta del tipo di ingegneria dipende dai posti messi a disposizione dall'uni, dall'accademia e in base alla posizione in graduatoria. Quello che non mi è chiaro è se si possa scegliere in linea teorica (assumendo di essere in alto in graduatoria) qualsiasi specializzazione. Ad esempio una branca dell'ingegneria poco battuta è quella elettrica (diversa da elettronica), ma non l'ho mai vista tra quelle intraprese dai cadetti: puro caso o scelta dell'accademia?

  10. #10
    bartok
    Guest

    Predefinito

    Vncenzo,
    Un mio amico, studente di ingegneria (non in Accademia, ma in una facoltà civile), ha sollevato un'obiezione che mi ha lasciato perplesso.
    In breve sostiene che gli studenti dell'Accademia, specialmente di ingegneria, sono "favoreggiati" negli esami, nel senso che "glieli buttano appresso", visto la difficoltà di armonizzare studi del genere all'addestramento militare, seppur ridotto, ricevendo così una preparazione adeguata al ruolo che andranno a svolgere, ma altresì minore rispetto ad uno studente civile del Politecnico di Torino o di Milano.
    questa è una cosa che ho sentito anch'io. Obiettivamente, è difficile confermare o non confermare in termini oggettivi. In linea di massima, si può dire che né lo studente d'ingegneria "civile" (a meno che non stia là a scaldare i banchi), né lo studente di ingegneria "militare" siano negati nel campo dell'apprendimento ed è presumibile che abbiano entrambi "livelli d'intelligenza" paragonabili. Insomma, detto questo, uno studente d'ingegneria "civile" solitamente per i (minimo) 5 anni di studi entra in simbiosi con la sedia e con il tavolo, diventando una sorta di creatura indistinguibile da questi elementi e difficilmente immaginabile dalle persone normali in contesti diversi.
    Io non credo, sinceramente, che gli esami "vengano buttati appresso". Però credo che da un punto di vista strettamente universitario, la cosa sia in effetti un po' più leggera per i "militari" che per i "civili". Non solo nella modalità di svolgimento degli esami, ma anche nella disposizione dei professori. E lo trovo logico: se io fossi un professore, francamente, troverei più facile bocciare un "civile" (che non ha altro da fare durante il giorno se non studiare e che può ripresentarsi tranquillamente alla sessione successiva) che non un "militare" (che ha anche altre impegni che non dipendono da lui e che sarebbe rovinato se venisse bocciato 2 volte).
    Ma questo non significa che, nel complesso, per il "militare" sia più facile e ciò proprio perché gli studenti "militari" fanno anche altro: addestramenti, campi e tutto il resto, nonché materie di studio prettamente militari.
    Non si può avere tutto.
    Però va anche aggiunta un'altra cosa. lo studente "militare" in pratica ha già un lavoro. Per cui appena termina l'Accademia si trova in un contesto, come quello dell'Esercito, molto complesso e strutturato in cui, da subito, cresce professionalmente acquisendo esperienza e conoscenze.
    Ultima modifica di bartok; 29-11-17 alle 19: 28

Pagina 1 di 2 12 UltimaUltima

Segnalibri

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •