Volevo dare a questo topic un titolo simile a
"Sull'obbligo, da parte dei genitori, di ritirare i figli minorenni a scuola"
ma sarebbe stato un titolo noioso e che avrebbe fatto presto esaurire l'argomento, perché troppo specifico. Però poi ho pensato che questo tema rientra nel più ampio ed ormai inesauribile repertorio delle cose ridicole che accadono in Italia e che sono, al tempo stesso, un segno dei tempi estremamente allarmante.
Allora, partiamo dal tema che avrebbe dovuto essere il titolo del topic.
https://www.agi.it/cronaca/bambini_a...ws/2017-10-27/
http://ilmattino.it/napoli/cronaca/o...a-3330909.html
Tutto parte da qui:
una sentenza della Cassazione che spazza via dubbi, polemiche e perplessità condannando preside e docente dell'ultima ora della mattina per non aver affidato a un adulto un ragazzino morto quindici anni fa sotto uno scuolabus.
E' uno schema ben noto e ormai collaudato:
"se ti fai male, non è colpa tua, ma è colpa sempre di altri".
Esci da scuola all'ultima ora e ti cade un meteorite in testa? Non è colpa tua, non è colpa del meteorite, non è colpa del caso: è colpa degli insegnati che non dovevano farti uscire. Esci da scuola all'ultima ora e finisci sotto lo scuolabus? Beh: non è che il ragazzo è stato poco attento, o che è stato poco attento l'autista dell'autobus. No, è colpa degli insegnanti. Insomma: chiunque possa avere veramente una colpa, non è mai veramente colpa sua. Questo porta risultati incredibili e che in fondo sono "pararsi il ****". In base a questi principi, mi è capitato di trovare situazioni in cui era vietato svolgere attività sportiva in estate, o ancora, in cui s'invitava a fare attenzione alle scale, dove per "scale" non è che s'intendono le scale malandate di un castello abbandonato in Transilvania: s'intendono 4 gradini solidi che farebbe pure uno zoppo a occhi chiusi. Questo perché? E se uno fa sport e gli prende un infarto? Beh, non è una "fatalità", non è che, in quanto adulto, era nella sua discrezione decidere se correre nonostante il caldo. No: è colpa di qualcun'altro, che dunque si tutela. E se uno inciampa sui gradini? Beh, non è che è distratto lui. No: la colpa è che non c'era la segnalazione che lì ci sono dei gradini!
Il discorso sui ragazzi da ritirare a scuola, è lo stesso. L'amministrazione, per preservarsi da azioni giudiziarie, si autotutela. E anziché cambiare le leggi affinché la colpa delle cose che accadono, non siano colpa di chi non c'entra niente, preferisce legiferare nel senso che i minorenni non possono più tornare da scuola da soli, ma devono essere ritirati dai genitori. Come dei ritardati.
Mitiche le parole del Ministro Fedeli!:
E se i genitori non possono prendere i figli a scuola, che lo facciano i nonni!
Cioè... io andavo e tornavo da solo dalla scuola alle elementari! Non in 1° elementare, neanche in 2°, ma sicuramente in 4° e in 5° sì. Alle medie poi non ne parliamo: andavo in bicicletta in mezzo al traffico urbano!
Insomma, della serie: "come far crescere una generazione, trattandola come degli handicappati".
Io ho una visione, in un certo senso, spartana delle cose. Per dirla in modo filosofico, sono per il rasoio di Occam. Perché il rasoio di Occam, si chiama "rasoio"? Perché E' un rasoio. In pratica, una società che è in grado di preservarsi e di crescere, è giusto che attui ogni mezzo per ottenere questo scopo. Se una società non è in grado di farlo, è meglio che si spenga nel suo ridicolo, e non ci si perde neanche molto.
Mi chiedo se il detenere una persona in un luogo contro il suo volere non possa configurarsi come sequestro di persona.
Uno non può dire a proprio figlio: "esci comunque!!"? che possono fargli, arrestarlo?... insomma... a un certo punto.... se esce la legge che bisogna dare il biberon fino a 18 anni che facciamo, diamo il biberon? cioè, a un certo punto si arriva ad un punto di rottura in cui la gente fa poi di testa propria.
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