Originariamente Scritto da
Kojak
In realtà la faccenda è meno complessa di quanto sembra. Serve solo a complicare la vita a noi operatori di PG....
Di fatto, la cosa importante è la nomina del difensore (cosa diversa dall'elezione/dichiarazione di domicilio): essa non può essere rifiutata dal difensore. Egli può rifiutare la domiciliazione degli atti: in questo caso gli operatori daranno atto nel verbale che il difensore d'ufficio ha rifiutato la domiciliazione, ma che, in assenza di indicazioni contrarie da parte dell'indagato, le notifiche verranno ugualmente effettuate presso il difensore d'ufficio.
Pare un non-senso, e di sicuro in parte lo è. Tuttavia la ratio della norma si esplica più nella fase processuale che in quella investigativa, poiché in dibattimento era frequente vedere l'invalidazione degli atti per difetto di notifica.
Di sicuro comunque la PG non può sostituire integralmente l'avvocato che rifiuta la domiciliazione.
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