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Discussione: si stava meglio quando si stava peggio?

  1. #1
    Capitano L'avatar di alpacinn
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    Predefinito si stava meglio quando si stava peggio?

    apro questa discussione perchè mi sento di dire la mia in merito alle punizioni verso i soggetti detenuti che creano scompiglio, disagio e caos all'interno delle mura dei nostri penitenziari: negli ultimi anni ho notato un lassismo pauroso e ben pochi provvedimenti verso personaggi violenti, e zero rispettosi verso il personale non soltanto di Polizia Penitenziaria ma pure verso medici, infermieri, educatori eccetera. Ahimè i rapporti stanno servendo a poco, nei consigli di disciplina spesso gliele fanno passare e il detenuto se la cava con un semplice "non si fa! no no" come si fa con i bambini e le aggressioni verso gli operatori e i gesti di disordine e degrado sono sempre più frequenti. Una volta forse, quando c'erano le stellette, quando si stava peggio come servizi, quando le ore erano di più, c'era però sicuramente più affiatamento tra colleghi, i superiori avevano metodi di intervento ben diversi dal "trattamento" di oggi e il detenuto se sbagliava diciamocelo......pagava caro...... adesso al massimo, quando succede e se viene fatto, perde solo la liberazione anticipata e se niente niente compie qualcosa di male dopo che il semestre è appena passato......se ne sbatte pure del rapporto e ti ride in faccia....... poi qualche soggetto del personale per forza è scontento, a volte sbragato e poco serio, venire a lavorare per farsi trattare a pesci in faccia non potendo avere nemmeno la soddisfazione di vedere punito un comportamento errato e grave beh, porta il personale ad essere sempre più di manica larga verso i detenuti, porta il personale a far rispettare meno certe regole per il fatto che quando si rimprovera e si scrive al detenuto non vien fatto nulla.....eccetera eccetera.....non siamo alla frutta colleghi, siamo sotto il dessert. Che ne pensate voi di tutto questo sfacelo e questo continuar a rendere impuniti e anzi, spesso premiare gente che non se lo merita? (non di rado vengono addirittura messi a lavorare soggetti con migliaia di rapporti sulle spalle e che continuano a dar fastidio)....schifooooo!
    agente scelto Polizia Penitenziaria

  2. #2
    Capitano L'avatar di altairV
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    Potrei dire di aver visto il "si stava meglio quando si stava peggio" ma sarebbe irrilevante. Quella che è cambiato è l'idea del carcere e di detenuto (già adesso "utente" che sta nelle "camere di pernottamento", tra un po' "diversamente libero") e nella testa di tanti che dirigono un carcere è parso dover essere "buoni con loro"). Però anche ultimamente ho visto gestire in modo diverso la stessa situazione nello stesso istituto, cioè a seconda di chi era al momento "reggente": chi per il "non farlo più birichino", chi per "sanzione disciplinare immediata, con trasmissione atti a Procura e MdS". Direi quindi che dipende sempre dalle persone.
    Anche 25 anni fa c'era il detenuto che ti rideva in faccia.
    Resta che noi, nel limite delle nostre possibilità, dobbiamo sempre fare il nostro. In modo che domani nessuno possa rinfacciarci qualcosa.

  3. #3

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    Il mio è un discorso generale che comprende tutto il comparto sicurezza.
    L'atteggiamento dei vertici è molto più accondiscendente (mi venivano in mente altre parole...) con l'opinione pubblica, primi fra tutti quelli che io reputo il c.d."quarto potere", vale a dire i giornalisti. Le amministrazioni civili o militari sono viste oggi in un'ottica manageriale, dove il prodotto fornito deve essere venduto bene. Questo ha portato a un primo "grippaggio" del motore: un progressivo e costante asservimento al buonismo imperante. L'argomento era già stato affrontato in altro topic, quello sul funzionario sospeso all'indomani degli sgomberi di Roma di qualche settimana fa.
    E' pacifico che le carceri (o i luoghi comunque deputati alla restrizione di un soggetto) non debbano essere luoghi di tortura. Ma è altrettanto pacifico che il motto "chi sbaglia paga" dovrebbe essere applicato senza condizionamenti. Non è una questione di stellette o non stellette, è questione di una forma mentis che oggi appare appannata e distorta. Se le Forze dell'Ordine che operano in strada hanno notato già da tempo la pericolosità del buonismo imperante, che ha portato a un'impennata della cattiveria del criminale nei confronti degli operatori, in un carcere la situazione è ancora più rischiosa: da un lato abbiamo i detenuti sempre più agguerriti, dall'altro il personale sempre più sbragato, perché tanto, chi te lo fa fare?....
    Sovrintendente della Polizia di Stato
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  4. #4
    Capitano L'avatar di alpacinn
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    Citazione Originariamente Scritto da Kojak Visualizza Messaggio
    in un carcere la situazione è ancora più rischiosa: da un lato abbiamo i detenuti sempre più agguerriti, dall'altro il personale sempre più sbragato, perché tanto, chi te lo fa fare?....
    esatto, e la situazione sta realmente sfuggendo di mano.
    agente scelto Polizia Penitenziaria

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