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Discussione: Anzianità e carriera

  1. #1

    Predefinito Anzianità e carriera

    I bandi relativa al concorso per la nomina di tenenti in servizio permanente riportano sempre, in merito alla nomina, quanto segue:

    I vincitori del concorso saranno nominati tenenti in servizio permanente nel ruolo normale con anzianità assoluta nel grado stabilita nei relativi decreti presidenziali di nomina.

    poi

    Nei confronti degli ufficiali che supereranno il corso applicativo l'anzianità relativa verrà rideterminata in base alla media del punteggio ottenuto nella graduatoria del concorso e di quello conseguito nella graduatoria di fine corso.

    Nella legge del 10 aprile 1954 n. 113 leggo

    Per l'anzianità assoluta si intende il tempo trascorso dall'ufficiale nel proprio grado, salvo gli eventuali aumenti o detrazioni apportati a termini di legge.
    Per anzianità relativa si intende l'ordine di precedenza dell'ufficiale fra i pari grado dello stesso ruolo.


    Spero possiate perdonare la mia inesperienza in merito, ma sto valutando la possibilità di intraprendere la carriera militare dopo la mia laurea in medicina. Mi laureerò a 25 anni e avrò davanti due possibilità: tentare un eventuale concorso subito dopo la laurea oppure specializzarmi e tentare il concorso dopo la specializzazione.
    Dalle esperienze che mi sono state riferite da miei conoscenti che hanno intrapreso la prima alternativa, la possibilità di specializzarsi viene di molto posticipata in quanto nei primi anni non viene data la possibilità di intraprendere la specializzazione dalla forza armata.
    Quindi, siccome vorrei specializzarmi subito dopo la laurea, stavo valutando i vantaggi e gli svantaggi di partecipare ad un concorso nei ruoli normali a 30 anni.

    Quindi volevo approfittare dell'esperienza degli utenti del forum per dirimere alcuni miei dubbi

    -Vincendo il concorso a 30 anni, in base a quali criteri verrà attribuita l'anzianità assoluta? L'avanzamento di grado avverrà necessariamente a 35 anni o prima in base all'anzianità assoluta attribuita?

    -Vincere un concorso a 30 anni quanto compromette le mie possibilità di fare carriera all'interno della forza armata rispetto ad esempio ad un tenente fresco di nomina a 25/26 anni?

    -Un tenente che esce dall'Accademia ha più possibilità di carriera rispetto ad un tenente nominato tramite concorso?

    Vi ringrazio in anticipo per la vostra pazienza e mi scuso per eventuali fallacie presenti nei quesiti di cui sopra.
    Quem mihi dabis qui aliquod pretium tempori ponat, qui diem aestimet, qui intellegat se cotidie mori? (Seneca - Epistulae Morales Ad Lucilium)

  2. #2
    Colonnello L'avatar di bacioch
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    Sarai sempre uno scatto indietro di un ufficiale del ruolo normale che però snajazza fin dai 18 anni.In ogni caso è improbabile per entrambi diventare più di colonnello.
    Poi è inutile preoccuparsi ora di un ipotetico concorso con pochissimi posti che si svolgerà,forse,fra 7/8 anni.Se hai ancora l'età è molto meglio fare il concorso per l'Accademia
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  3. #3

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    Mi laureo il prossimo anno, per questo mi preoccupo ora!
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  4. #4

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    Purtroppo quando feci le visite per l'accademia risultai non idoneo perché avevo un visus non sufficiente. Feci una PRK, ma non andò benissimo e ho dovuto fare un secondo intervento per delle opacità corneali e purtroppo non rientravo più nei limiti di età.

    Comunque bacioch avevo capito la questione dell'essere "uno scatto indietro di un ufficiale del ruolo normale che però snajazza fin dai 18 anni" e un po' di rabbia me la fa, almeno per come la vedo io da civile. Sicuramente un anno di scuola di applicazione non equivale ai sei anni di accademia che si fa un ufficiale medico da un punto di vista della preparazione strettamente legata all'ambito militare. Però c'è da dire che un cadetto, nei suoi sei anni di formazione, ha un costo per l'amministrazione notevole (e acquisisce un'anzianità di servizio diversa) rispetto ad un civile che diviene ufficiale tramite nomina diretta. Insomma l'esercito si prende un prodotto quasi finito e non da formare "da zero". Poi, se questo civile, come dicevo sopra, fa il concorso magari a 30 anni con un'ulteriore specializzazione per la quale sono necessari dai 4 ai 5 anni, secondo me, la cosa stride ancora di più: essere un medico specializzato, con un certo background professionale che inevitabilmente in cinque anni di specialità di acquisisce, e ritrovarsi con lo stesso grado di un ragazzo di 5-6 anni più giovane fresco di laurea certo non è l'aspirazione di molti.

    Il professore che mi segue per la tesi in merito a questo argomento mi ha sconsigliato di intraprendere questa strada perché, a sua detta, sarebbe un freno ad una carriera che potrebbe portare ad altri successi professionali adducendo proprio il fatto che una nomina diretta non farà mai una carriera brillante come quella di un ufficiale che è passato per l'accademia.

    In ogni caso grazie mille per il suo tempo e la risposta!
    Quem mihi dabis qui aliquod pretium tempori ponat, qui diem aestimet, qui intellegat se cotidie mori? (Seneca - Epistulae Morales Ad Lucilium)

  5. #5
    Utente Expert Marina L'avatar di Charlie 2
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    Gli Ufficiali a Nomina Diretta hanno le stesse possibilità di carriera dei loro colleghi dei ruoli normali perché quelli a nomina diretta sono equiparati ai ruoli normali. La carriera è la stessa mentre è differente la formazione.
    Tuttavia c'è da dire che avere una specializzazione conseguita prima dell'arruolamento NON garantisce che il medico, una volta terminato l'iter di formazione da Nomina Diretta, venga impiegato nell'ambito della propria specializzazione. La Forza Armata decide quale specializzazione il proprio personale medico deve avere in base alle proprie esigenze; tutti gli ufficiali a nomina diretta, appena terminata la formazione specifica militare sarà sicuramente addestrato in medicina d'urgenza e mandato in qualche reparto per l'ospedale da campo.

    Quindi intraprendere una carriera militare dopo la specializzazione è un salto nel buio - sicuramente il suo professore non le ha dato un consiglio sbagliato, ma se vuole intraprendere la carriera militare lo faccia subito sperando in un concorso a nomina diretta - la specializzazione la prenderà successivamente secondo i piaceri della Forza Armata.
    Altrimenti segua il consiglio del professore faccia la specializzazione e segua la carriera civile.
    Chi semina raccoglie, ma chi raccoglie si china......... è a quel punto è un attimo......

  6. #6

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    Gentile Charlie 2,
    grazie mille per la sua risposta. Ne approfitto per chiederle ulteriori chiarimenti.
    Lei ha detto che sicuramente gli ufficiali a nomina diretta, appena terminata la formazione militare, verranno addestrati e mandati in qualche reparto per l'ospedale da campo. Questo vuol dire che tra l'entrata in servizio e l'inizio della specializzazione passeranno almeno due o tre anni se non di più, sbaglio?

    Poi lei ha detto che gli ufficiali a nomina diretta sono equiparati ai ruoli normali e quindi fanno la stessa carriera. Sui bandi di concorso è scritto che l'anzianità assoluta nel grado è stabilita nei relativi decreti presidenziali di nomina. Questo punto non mi è chiaro: io, vincendo il concorso supponiamo a 26 anni entrerò in ruolo con anzianità zero e quindi da lì dopo 5 anni capito, dopo sette anni maggiori etc? L'anno del corso di applicazione contribuisce all'anzianità o si parte solo dal momento in cui viene sciolta la riserva?

    Grazie ancora per la pazienza!
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  7. #7
    Colonnello L'avatar di bacioch
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    Intanto(se vinci),parti subito come tenente a due stelle,e dopo 4/5 anni sei capitano.L'anzianità parte da subito.Non ci sarebbe una grande differenza col ruolo normale(che ha fatto un primo anno infernale e un secondo da purgatorio)
    Conviene tentare da subito,anche perché saresti più fresco per l'addestramento al combattimento e impiego in TO
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  8. #8

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    Grazie ancora!
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  9. #9
    Utente Expert Marina L'avatar di Charlie 2
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    L'anzianità assoluta è riferita alla nomina nel grado serve per determinare l'anzianità tra due parigrado: è più anziano colui che ha preso il grado prima.
    L'anzianità relativa è riferita a tutti gli Ufficiali che hanno la stessa anzianità di grado assoluta ed è determinata dalla graduatoria di promozione nell'ambito dello stesso corso.
    Il primo del corso (Capo Corso) è più anziano di tutti gli altri dello stesso corso e così di seguito. Ma l'anzianità relativa è determinata anche dalla Forza Armata di Appartenenza e dal Corpo di appartenenza.
    Ufficiali di diverse Forze Armate con la stessa anzianità di grado l'ordine di Anzianità è determinata dalla relativa Forza Armata: è più anziano L'Esercito, poi la Marina, quindi l'Aeronautica ed infine i Carabinieri.

    nell'ambito di uno stesso Corso ma Corpo di Appartenenza differenti, due ufficiali con la stessa anzianità assoluta di Corpi o Armi differenti, in Marina è più anziano quello si Stato Maggiore, mentre nell'Esercito quello di Artiglieria ed in Aeronautica quello del Ruolo Naviganti Pilota.

    Altra cosa: il Grado fa Anzianità - il Sottotenente appena uscito dall'Accademia è più anziano del Maresciallone Luogotenente anche se ha 30 anni di servizio.
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