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Discussione: il ridicolo sistema di selezione dell'esercito italiano

  1. #11
    herman
    Guest

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    Citazione Originariamente Scritto da beowuff Visualizza Messaggio
    Che è più o meno quello che hanno fatto gli anni passati -passare VSP era praticamente automatico dopo i primi 4 anni da VFP4- col risultato che adesso le compagnie fucilieri sono composte da Caporal Maggiori Capo di quasi quarant'anni, con già 15-20 anni di servizio alle spalle, praticamente finiti dal punto di vista fisico e mentale.
    Ridurre il servizio prefissato e garantire a più persone quello permanente, significa solo invecchiare la Forza Armata più di quello che non è già.
    Quindi meglio rimanerli precari e poi giunti ad una certa età grazie e arrivederci ?

  2. #12

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    Citazione Originariamente Scritto da ValerMic Visualizza Messaggio
    .....
    Io continuo a dirlo, sia per le FA che FO farei una sorta di vecchio ausiliario ai tempi della leva: una sorta di P1 (o P2 perchè no) con le selezioni basate esclusivamente su prove fisiche/psicologiche dopodichè sei in prova per X anni e poi (questo per le forze di Polizia) passi permanente a seconda di quello che fai.
    Lo sostengo da sempre anche io. Ma col vecchio sistema degli ausiliari non ci ha mai lucrato nessuno.....
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  3. #13
    herman
    Guest

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    Citazione Originariamente Scritto da ValerMic Visualizza Messaggio
    noi intendiamo le FA come un posto pubblico "normale" con stipendio fisso alla fine del mese orari ben definiti oltre il quale non ci interessa più nulla di nulla e questo è sbagliato. Le forze Armate di un qualsiasi paese moderno hanno bisogno di personale giovane, in ottima forma fisica e non meno importante anche un ottima forma mentale. Per questa ragione sono stati ideati i vari P1 - P4.
    Io continuo a dirlo, sia per le FA che FO farei una sorta di vecchio ausiliario ai tempi della leva: una sorta di P1 (o P2 perchè no) con le selezioni basate esclusivamente su prove fisiche/psicologiche dopodichè sei in prova per X anni e poi (questo per le forze di Polizia) passi permanente a seconda di quello che fai.
    In pratica ti sei smentito da solo, in quanto come hai detto tu testualmente, dopo un tot di anni passare a permanente hai avvalorato la tesi mia, smentendoti però appoggiando quello che diceva beowulf ''Ridurre il servizio prefissato e garantire a più persone quello permanente, significa solo invecchiare la Forza Armata più di quello che non è già''

  4. #14
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    Citazione Originariamente Scritto da herman Visualizza Messaggio
    Quindi meglio rimanerli precari e poi giunti ad una certa età grazie e arrivederci ?
    Esattamente.
    La "certa età" adesso è trent'anni proprio a causa di chi, negli anni scorsi, è stato posto in SPE in maniera del tutto sconsiderata, senza una politica lungimirante che guardasse alle esigenze e alle condizioni future, ovvero attuali, dell'Esercito.
    La vita comincia quando non si hanno più certezze

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  5. #15
    herman
    Guest

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    Citazione Originariamente Scritto da beowuff Visualizza Messaggio
    Esattamente.
    La "certa età" adesso è trent'anni proprio a causa di chi, negli anni scorsi, è stato posto in SPE in maniera del tutto sconsiderata, senza una politica lungimirante che guardasse alle esigenze e alle condizioni future, ovvero attuali, dell'Esercito.
    Ma non mi sembra un comportamento corretto, è come se io arruolassi un ragazzo di 18 anni poi all'improvviso a 30 lo caccio fuori? è questo che intendi?

  6. #16

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    non voglio passare per guerrafondaio o esaltato ( cosa che non sono assolutamente) però la cruda realtà è che non puoi costituire delle forze armate moderne e consistenti, altamente equipaggiate come le nostre se poi... non le usi. di guerre vere e proprie non le facciamo da un pezzo, di missioni in ex colonie come fanno ad esempio i francesi neppure.
    se hai la reale necessità di forze armate del genere per fronteggiare una minaccia reale è un conto.... un altro è far andare in giro miliardi tra navi, caccia, veicoli corazzati e via dicendo anche se sai già che non li userai mai..
    spero di aver reso l'idea

  7. #17
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    Una quindicina d'anni fa è cominciato, seriamente, l'impegno italiano all'estero. Nel 2001 l'Afghanistan, 2003 l'Iraq, 2006 il LIbano, senza contare i Balcani che è dagli anni '90 che ci tengono impegnati. Interi Reggimenti fuori per mesi, a rotazione, e al ritorno licenze, recuperi, altro addestramento perchè bisognava partire di nuovo. Nel 2008, poi, le diverse operazioni in territorio nazionale, Strade Sicure e Pulite in primis.
    Tutto questo accadeva in un periodo dove i centri di selezione i numeri di oggi nemmeno se li sognavano, e quindi che si fa? Ci si inventa prima il VFA/VFB e poi il VFP1/VFP4. Per passare VSP ti fai i tre anni da VSB o i quattro da VFP4, se ti piace l'Esercito fai domanda e sei in servizio permanente, altrimenti a 24/25 anni, che è un'età accettabile, ti tieni la tua bella esperienza e cerchi un lavoro fuori, che ancora c'è.
    Questa cosa conviene a tutti: i VFP1 tengono in piedi le caserme con i vari servizi logistici mentre i giovani VFP4 si addestrano per la missione- e, per incentivare questi neodiplomati ad arruolarsi, si decide che i concorsi per le Forze dell'Ordine sono riservati a chi ha svolto il servizio militare.
    Insomma, sacrifichi al tuo Paese qualche anno, e in cambio hai il posto fisso. Posto fisso che logicamente ti puoi ritagliare anche nell'Esercito, ricordiamoci che questi sono gli anni del boom delle missioni all'estero, tra poco Obama approverà il Surge di Petraeus, la Forza Armata ha bisogno di trovare nei VSP un punto di riferimento solido e con esperienza per le nuove leve, soprattutto ora che si stanno traendo le conclusioni di una faccenda che, secondo l'opinione pubblica, sta durando un po' troppo.
    Tornando ai nostri arruolamenti, fantastico, siamo tutti contenti, no? Si, certo, fino al 2008/2010.
    Nel 2008 c'è la crisi economica, decine di migliaia di giovani senza speranza cercano di puntare sul sicuro: le Forze Armate. Pensano che sia tutto facile, l'anno di P1, il P4, VSP, se ho voglia vado in Polizia, forse nei Carabinieri, o forse rimango in Esercito, attratto come sono dalla possibilità di andare all'estero, fare nuove esperienze e, perchè no, guadagnare qualcosina in più. E all'inizio era davvero così, a riprova di ciò le vecchie graduatorie dei concorsi; oggi per passare si punta a fare massimo un errore, prima quell'uno non si discostava poi di molto dal punteggio minimo per vincere.
    D'altra parte alla Forza Armata tutti questi novelli, volenterosi, patrioti, cominciano a non interessare più. I contingenti all'estero si riducono, e da qualche teatro, come l'Iraq, ci si ritira definitivamente.
    I cicli operativi dei vari Reggimenti rallentano, non è più necessario un ricambio continuo di personale, e qualcuno parla di Spending Review. Così i numeri diminuiscono, e con essi i posti a concorso e le possibilità di un accesso semplice alla carriera militare.
    Ci si ritrova da un lato a dover trovare un modo per selezionare i migliaia di candidati, dall'altro a dover trovare un modo per impiegare tutta la gente che si è arruolata in precedenza (l'implementazione del personale impiegato annualmente in Strade Sicure, ma questo è un'altro discorso...).
    Ora, teniamo presente che l'Esercito non ha mai dovuto selezionare seriamente il proprio personale. Prima, con la leva entravano tutti, poi, con l'epoca del "professionismo", i relativamente pochi che volevano entrare se li pigliavano quasi tutti. E quiindi che si fa? Beh, dal momento che l'Esercito è una risorsa per il Paese...facciamole girare queste risorse! Chi vorrà arruolarsi nell'Esercito, anche solo per un anno, dovrà dimostrare particolari abilità, la più importante delle quali è...far girare l'economia! Quindi invenstire in vari corsi per patenti, brevetti, porto d'ami, corsi di questo, corsi di quello, e chi più ne ha più ne metta. Se cerco il meglio del meglio perchè adottare un tale sistema di selezione vi chiederete. Beh, semplice. La gente ha bisogno di lavorare, la gente vuole il posto fisso, la gente vuole che lo Stato dia un lavoro ben pagato e poco faticoso ai propri giovani i quali, a gran voce, richiedono lo stipendio garantito a vita, senza troppe difficoltà od ostacoli.
    E arriviamo ad oggi.
    Il numerico della Forza Armata si sta riducendo. Dovrebbero rimanere i veri professionisti, quelli a cui interessa davvero il mestiere del soldato o che, perlomeno, lo sanno fare fatto bene. Pochi ma buoni, da impiegare nei pochi, ma difficili, Teatri Operativi che ci vedono tra i protagonisti. E invece no. Ci rimangono i "figli vecchi" delle politiche scellerate di arruolamento degli scorsi anni, che non si possono mandare via perchè oramai gli si è garantito sto benedetto posto fisso, e che stanno lì, a continuare ad invecchiare aspettando la pensione. Non so, forse si pensava che Iraq, Afghanistan, Libano, sarebbero andati avanti ad oltranza con gli stessi numeri delle prime missioni.
    E nel frattempo, fuori dai centri di selezione, decine di migliaia di giovani fanno a botte...

    Ad ogni modo, io non dispererei. L'attuale Capo di SME sembra aver capito molto bene il problema, e si può già vedere un miglioramento sia negli standard richiesti (PEFO sensibilmente più difficili per chi è in servizio, oltre ad altre piccole cose che non sono oggetto di questa discussione), sia nel sistema di arruolamento attuale, dando maggiore importanza ai criteri di selezione fisici che non a punteggi derivanti da fantomatici brevetti.
    Ultima modifica di beowuff; 07-07-17 alle 22: 55
    La vita comincia quando non si hanno più certezze

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  8. #18
    Utente Expert L'avatar di Pecs
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    Citazione Originariamente Scritto da beowuff Visualizza Messaggio
    oltre ad altre piccole cose che non sono oggetto di questa discussione
    Ovvero?

  9. #19
    Moderatore L'avatar di Vinfer
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    Discussione interessante, per alcuni versi concordo con l'opener, sebbene finalmente l'epoca dei brevetti stia finalmente volgendo al termine. Per altro inutile davvero tirare in ballo un tizio (su milioni) che è andato a combattere in Russia, statisticamente non fa testo e non può essere usato come nessun metro di paragone.

    Per la leva obbligatoria in passato mi sono già espresso, sono contrario per svariati motivi:
    1) Si sposa davvero male con un concetto di esercito di professionisti e professionale (nel senso che professionale deve essere anche chi sta in servizio mensa).
    2) Se per raddrizzare i giovani abbiamo bisogno della leva, vuol dire che in questo paese l'istituzione della famiglia ha miseramente fallito, e forse e così. Dopotutto uno scapestrato non lo raddrizzi di certo con 12 mesi di leva.
    3) Se uno non vuole servire in armi non vedo perché debba essere costretto. Semplicemente.
    4) La leva non ha raddrizzato proprio nessuno e sapete perché? Perché i giovani di oggi, quella stragrande parte di incivili con cui ho a che fare ogni giorno, sono stati cresciuti da una generazione che la leva la ha fatta è che è doppiamente più scostumata dei loro figliuol prodighi.

    Ma questa è solo una mia considerazione assolutamente PERSONALE e quindi super opinabile

  10. #20
    herman
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    Citazione Originariamente Scritto da beowuff Visualizza Messaggio
    Il numerico della Forza Armata si sta riducendo. Dovrebbero rimanere i veri professionisti, quelli a cui interessa davvero il mestiere del soldato o che, perlomeno, lo sanno fare fatto bene. Pochi ma buoni, da impiegare nei pochi, ma difficili, Teatri Operativi che ci vedono tra i protagonisti. E invece no. Ci rimangono i "figli vecchi" delle politiche scellerate di arruolamento degli scorsi anni, che non si possono mandare via perchè oramai gli si è garantito sto benedetto posto fisso, e che stanno lì, a continuare ad invecchiare aspettando la pensione.
    E nel frattempo, fuori dai centri di selezione, decine di migliaia di giovani fanno a botte...

    Ad ogni modo, io non dispererei. L'attuale Capo di SME sembra aver capito molto bene il problema, e si può già vedere un miglioramento sia negli standard richiesti (PEFO sensibilmente più difficili per chi è in servizio, oltre ad altre piccole cose che non sono oggetto di questa discussione), sia nel sistema di arruolamento attuale, dando maggiore importanza ai criteri di selezione fisici che non a punteggi derivanti da fantomatici brevetti.
    Forse lo dovevano fare prima questa selezione più accurata sia sulle norme di arruolamento, sia sui canoni per il personale in servizio, piuttosto che ripiegare su abilitazioni private. Forse credevano che dopo la leva nessuno avesse voluto più arruolarsi, erroneamente, mi sa.

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