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Risultati da 1 a 10 di 30

Discussione: Lo ius soli

  1. #1
    bartok
    Guest

    Predefinito Lo ius soli

    In questi giorni si sta discutendo in Parlamento la legge sulla concessione dello "ius soli".

    http://www.ilgiornale.it/news/politi...l-1409848.html

    Discutere sulla sconsideratezza di questa cosa, sarebbe cosa troppo facile con qualunque persona dotata di logica. Volendo citare solo alcune delle motivazioni per cui sarebbe sbagliato:

    -abbiamo ampia prova, nel resto d'Europa, che la concessione della cittadinanza non è di per sé un elemento d'integrazione, neanche in 2° o 3° generazione.
    -E' un ulteriore incentivo all'immigrazione, che dunque aumenterebbe a dismisura gli arrivi (oltre che le morti).

    Potremmo chiederci il perché di tutto questo. Perché vengono prese decisioni in palese contrasto con l'interesse nazionale? E' interessante l'involuzione italiana: dall'esser passati da un Paese con delle frontiere vigilate (come tutti i Paesi del mondo di tutti i tempi), ad un Paese alla mercé di ONG (cioè privati) che importano in Italia persone così, senza controlli, senza documenti.

    Perché siamo diventati così?

    Credo che trovare una risposta esauriente a questa domanda, non sia facile. Io comunque credo che una parte della colpa sia dell'Unione Europea. O meglio: nostra, in rapporto all'UE. Il pilastro su cui si regge la Repubblica, è l'art. 1 della Costituzione:

    [i]L’Italia e` una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.
    La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.[i]

    su questo articolo, in definitiva, si è creato un cortocircuito. Non a caso, si parla sempre di "cessione di sovranità" e questo ha avuto delle conseguenze. Con il progressivo aumento dell'importanza dell'UE nel processo decisionale, si è venuta creando in Italia (e non solo) una classe dirigente e politica che risponde a logiche diverse rispetto a quelle nazionali, cioè distaccata dalla nazione, oserei dire ad essa "estranea". In pratica, il soggetto della politica così come enunciato nell'art. 1, è cambiato. Questo spiega molte cose, tra cui, in parte, anche la questione del topic.

    Noi, dunque, troviamo assurde certe decisioni, tra cui lo "ius soli", perché dal punto di vista nazionale, SONO decisioni assurde. Ma sbagliamo punto di vista: da parte di una classe politica a suo modo fortemente ideologizzata, molto acritica, e "cresciuta" con la forma mentis che gl'interessi da perseguire, ancorché non ben definiti (ma comunque definiti altrove), non siano quelli nazionali, la cosa ha perfettamente senso.

    Arrivando dunque al merito dello "ius soli". Una classe politica distaccata da quello che dovrebbe essere il suo "soggetto" e che risponde a logiche e centri decisionali diversi, per potersi "legittimare" e "preservare", non ha altre soluzioni che essere molto ipocrita. Per esempio, lo "ius soli", dovrebbe essere concesso per una questione di "umanità" e di "giustizia". Ma la realtà è PALESEMENTE diversa: quello che una volta era il soggetto della politica, cioè il "popolo sovrano", è sempre più consapevole che la politica attuale risponde a logiche diverse che vanno a suo chiaro detrimento. Di conseguenza, la classe politica attuale, per potersi in prospettiva preservare, ha semplicemente bisogno di nuovi voti. Quale modo migliore, se non quello di concedere la cittadinanza a qualche milione di africani che verrebbero in Italia solo perché gliela regalano?

    Insomma, il rasoio di Occam ha ben poco da radere per arrivare al punto. La consapevolezza di quanto detto, infatti, è piuttosto diffusa.

    Lo "ius soli" passerà. Se non passerà ora, passerà a breve: centinaia di migliaia di profughi arrivano, senza che si faccia niente: è piuttosto evidente quale sia l'orientamento della politica.

    Tutto ciò è ben noto. Ma la domanda vera è: "cosa bisognerà fare in futuro?". E' difficile dirlo, perché il futuro sarà il caos. Da un punto di vista sociale, tra una 20ina d'anni, quando ormai milioni di musulmani saranno italiani, potremmo aspettarci una loro forte rappresentanza politica. In questo momento di particolare "veggenza", arrivo persino ad ipotizzare che il PD diventerà un partito islamico. Ed essendo un partito particolarmente trasformista, è possibile. Sappiamo che questi nuovi italiani o aspiranti tali, voterebbero PD.

    L'Italia del futuro sarà molto diversa, molto peggiore: più divisa, più socialmente arretrata, più povera, senza identità.

    Quanto detto, su un piano "sociale", ma a livello "individuale"?

    Quale dev'essere il proprio atteggiamento individuale, quando si sa che il "patto sociale", così come definito da Rousseau, è stato tradito, non esiste più ed morto?
    Ultima modifica di bartok; 16-06-17 alle 09: 20

  2. #2
    herman
    Guest

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    era lapalissiano che prima o poi sarebbe stata approvata una legge simile, oramai anche a scuola ci sono tantissimi bambini figli di stranieri, quindi capito l'andazzo e per assicurarsi voti, hanno deciso che per acquisire la cittadinanza basta essere nati in Italia, io su questo non sono mai stato d'accordo, insomma per acquisire la cittadinanza bisogna saper parlare bene la lingua ed avere un minimo di sangue di nazionalità,(magari un genitore), (ci vedo poco di Italiano di un ragazzo nato da genitori Somali a Roma) ma comunque lasciamo perdere. Alla fine la cittadinanza la si poteva acquistare anche sposandosi con un cittadino di quella nazionalità, quindi sarebbero fioccati prima o poi i matrimoni multietnici.

  3. #3
    bartok
    Guest

    Predefinito

    Ma se una classe politica, per confermare una legittimazione che sta palesemente perdendo, fa arrivare (anzi: VA LETTERALMENTE A PRENDERE) centinaia di migliaia di profughi con lo scopo ultimo di regalar loro la cittadinanza (andando contro gl'interessi nazionali) e farsi così votare, mi chiedo perché uno dovrebbe poi accettare l'esito delle elezioni. E' praticamente un colpo di stato. Insomma, si compromette il patto sociale. E da ciò non ne può venire niente di pacifico. Cioè, io non credo che la cosa di cui sopra possa esser fatta senza che ci siano conseguenze.

    Citando una frase che ben rende l'idea: "se non c'è pane, che mangino le brioche", lo si poteva dire nel 1788. Ma primo o poi, per una classe dirigente che si fa i cosiddetti c....i suoi rispondendo a logiche che fanno capo ad "altrove", il 1789 arriva. La mia è una constatazione. Io non so cosa accadrà, ma la gente comincia a capire che siamo oltre il "piove, governo ladro". Siamo oltre le tangenti o la corruzione. Qui c'è proprio una classe dirigente che fa un danno che va a colpire sul personale.
    Ultima modifica di bartok; 16-06-17 alle 18: 34

  4. #4
    herman
    Guest

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    Bisogna vedere il tutto come sarà articolato, se già alla nascita di un individuo da genitori stranieri ma in territorio Italiano, il pargolo acquisterà di diritto la cittadinanza, allora loro diranno di aver risolto il problema della natalità, e quindi mi sembra logicamente consequenziale e favorevole a loro, che andranno a prendere i migranti. Se invece come preferisco io ad un individuo, che nato in Italia ma da genitori stranieri si appurerà, dopo il diploma che ha acquisito il ''sangue italiano'' dato che può essere benissimo classificato come di origine straniera, visto che parla bene l'Italiano ed è nato in Italia, le cose andranno diversamente, ma dubito che il secondo caso sarà quello regolarmente sviluppato.

  5. #5
    herman
    Guest

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    Comunque giusto per conoscenza, lo ius soli incondizionato, cioè dove per acquisire la cittadinanza basta essere nati in quel posto, è riconosciuto solo in Paesi che basta nominare e si capisce il perché:
    1 Paesi poco popolati, di cui alcuni non conoscono nemmeno l'esistenza.
    2 Immigrazione economica zero o nulla.
    3 Difficoltà per raggiungere la location, carenza di collegamenti esterni.
    4 Condizioni economiche non ottimali. Pericolosità e Criminalità a livelli elevati.
    Ecco a voi la lista, potete notare che parecchi appartengono all'arcipelago delle Antille o paesini dell'America Centrale come Grenada, Saint Lucia, Saint Vincent e Grenadine, Trinidad e Tobago, Saint Kitts e Nevis, Antigua e Barbuda, Barbados, Dominica, Giamaica, Belize, El Salvador, Guatemala, Honduras, Nicaragua. Poi ci sono due paesi dove l'immigrazione sarà zero come il Pakistan e Venezuela. La Guyana dove c'è il distaccamento della Legione Straniera o almeno c'era. Poi ci sono le isolette del Pacifico come Figi e Tuvalu. Due stati Africani ossia Tanzania e Lesotho. L'unico intero areale che applica per intero lo ius soli è quella del Sud America (Argentina,Brasile,Bolivia,Ecuador,Uruguay,Peru,Pa raguay), ma avranno motivazioni e mezzi ben precisi per farlo. Le uniche eccezioni lampanti sono:
    1)Canada immenso territorio popolato da poche persone
    2)Panama
    3)Costa Rica (a parte qualche emigrato pensionato di un paese ricco non credo ci siano persone immigrate)
    4)Stati Uniti
    5)Messico ma chi emigra in Messico??????

  6. #6
    Tenente L'avatar di abitcis
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    Citazione Originariamente Scritto da herman Visualizza Messaggio
    Comunque giusto per conoscenza, lo ius soli incondizionato, cioè dove per acquisire la cittadinanza basta essere nati in quel posto, è riconosciuto solo in Paesi che basta nominare e si capisce il perché:
    1 Paesi poco popolati, di cui alcuni non conoscono nemmeno l'esistenza.
    2 Immigrazione economica zero o nulla.
    3 Difficoltà per raggiungere la location, carenza di collegamenti esterni.
    4 Condizioni economiche non ottimali. Pericolosità e Criminalità a livelli elevati.
    Ecco a voi la lista, potete notare che parecchi appartengono all'arcipelago delle Antille o paesini dell'America Centrale come Grenada, Saint Lucia, Saint Vincent e Grenadine, Trinidad e Tobago, Saint Kitts e Nevis, Antigua e Barbuda, Barbados, Dominica, Giamaica, Belize, El Salvador, Guatemala, Honduras, Nicaragua. Poi ci sono due paesi dove l'immigrazione sarà zero come il Pakistan e Venezuela. La Guyana dove c'è il distaccamento della Legione Straniera o almeno c'era. Poi ci sono le isolette del Pacifico come Figi e Tuvalu. Due stati Africani ossia Tanzania e Lesotho. L'unico intero areale che applica per intero lo ius soli è quella del Sud America (Argentina,Brasile,Bolivia,Ecuador,Uruguay,Peru,Pa raguay), ma avranno motivazioni e mezzi ben precisi per farlo. Le uniche eccezioni lampanti sono:
    1)Canada immenso territorio popolato da poche persone
    2)Panama
    3)Costa Rica (a parte qualche emigrato pensionato di un paese ricco non credo ci siano persone immigrate)
    4)Stati Uniti
    5)Messico ma chi emigra in Messico??????
    a tal proposito avevo letto da qualche parte di molte coppie italiane che programmano il termine di gravidanza negli Stati Uniti per donare la cittadinanza usa alla loro prole...
    Se la gioventù le negherà il consenso, anche l'onnipotente e misteriosa mafia svanirà come un incubo. Paolo Borsellino.

  7. #7
    herman
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    mica male

  8. #8
    Maresciallo L'avatar di Zoppo
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    Io al riguardo ho solo dubbi.

    Io sono nato in un paese europeo a noi molto affine, da genitori italiani.
    Vi sono vissuto fino a 18 anni, età in cui ho dovuto decidere di dove volevo essere.
    Ho scelto di essere italiano e ho automaticamente perso la nazionalità di quel paese.
    Pazienza.
    Mi sono informato nella speranza che fossero cambiate le leggi e potessi riprendere la doppia nazionalità, ma pare non ci sia nulla da fare.
    Pazienza.
    Non mi risulta che le cose siano cambiate per i figli degli italiani che stanno nascendo là e viceversa.
    Pazienza anche per questo.
    E non glie n'è mai importato nulla a nessuno, tanto meno ai ns politici.
    E figuriamoci se non ci armiamo di pazienza anche per questo!
    OK, ma allora perchè dovremmo cambiare la legge per agevolare proprio coloro che non hanno alcuna affinità con noi?

    Io lavoro con tanti stranieri che sono nati o risiedono in Italia da tanti anni, e a dire il vero sono italiani, e spesso migliori dell'italiano medio, eppure, proprio perchè non italiani, hanno problemi per spostarsi all'estero, ottenere visti.... e vivere come me.
    Non è giusto.
    Metterli alla ns pari è un gesto di civiltà.
    Possiamo fare qualcosa in merito?
    Per esempio modificare le leggi che impediscono loro di andare e venire liberamente, oppure l'unica soluzione è dare la ns nazionalità a tutti?
    Leggo e rileggo di questi ragazzi stranieri che non possono partecipare al progetto Erasmus, non è giusto, d'accordo. Possiamo modificare la legge in modo che anche loro possano fare qualche esame a Barcellona piuttosto che a Helsinki, oppure l'unica soluzione è farli diventare italiani?
    Parte della mia famiglia era rimasta all'estero, e quando io volevo raggiungerli, prima di partire dovevo andare in caserma a farmi rilasciare un permesso altrimenti non potevo espatriare nemmeno per far Natale, altro che Erasmus!

    Chi si riempe la bocca di diritti, dovrebbe fare anche i conti con i propri doveri, ovvero: se oggi vogliamo riconoscere i diritti di Tizio concedendogli la ns nazionalità, domani dovremo essere pronti a sobbarcarci dei doveri nei suoi confronti: siamo pronti?
    Esempio: Fatima, figlia di yemeniti, prende la nazionalità italiana e diventa italiana tanto quanto i miei figli. A 14 anni i suoi genitori la portano in vacanza nello Yemen e tornano senza di lei. Cosa facciamo? Ce ne stiamo? Lo domando perchè non mi risulta che io possa andare in vacanza in Brasile e lasciare lì i miei figli, o sbaglio?

    Se due argentini discendenti d'italiani fanno un figlio un Italia, che ci cresce, ci studia, ci si laurea e ci resta a vivere, perchè non può diventare italiano?
    Sarebbe proprio un'abnormità?
    Via, non mi sembra.
    Allora, per risolvere il problema, possiamo fare un patto bilaterale con l'Argentina oppure dobbiamo estendere la ns nazionalità anche alla Fatima di cui al momento della verità ce ne siamo infischiati e che tornerà in Italia solo a partorire per generare tanti altri italiani?
    Mi rendo conto che vuol dire fare delle differenze, ma queste differenze esistono già: se io voglio andare in Argentina ci vado e punto; se invece voglio andare nello Yemen, prima devo farmi rilasciare un visto dalla loro ambasciata che è liberissima di rifiutarmelo. Evidentemente, per l'Italia, l'Argentina e lo Yemen non sono la stessa cosa, e qualche buon motivo c'è!

    Quando mia mamma, dopo una vita da emigrante tornò a vivere in Italia, nel paese dove era nata, non avendo una casa propria e in attesa di trovarne una in affitto, chiese di prendere la residenza in casa di sua cognata. In comune non vollero dargliela fino a quando due vigli urbani (ai tempi si chiamavano ancora così) non le fecero visita trovandola là, e controllarono che avesse i vestiti sistemati in un armadio e non in una valigia.
    Io non dico che se ho avuto un problema io allora gli altri ne devono avere almeno due, però passare da un eccesso di precauzioni allo sbracamento mi sembra obiettivamente una sciocchezza; possibile che certi problemi degli immigranti (spesso addirittura clandestini) e dei loro figli non possano essere risolti diversamente?
    Ultima modifica di Zoppo; 01-07-17 alle 23: 49
    Io non lampeggio per comunicare la presenza di posti di blocco.

  9. #9
    herman
    Guest

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    io direi di fare cosi:
    1)Nato in Italia con Padre o Madre Italiano/a e altro genitore straniero (di qualsiasi paese) allora hai la cittadinanza
    2)Nato in Italia da genitori entrambi stranieri, a 18 anni fai un esame per ottenerla, perdendo quella dei tuoi genitori.

  10. #10

    Predefinito

    Ho letto con molta attenzione i vari passaggi di questo topic e, lungi dal voler trovare la ricetta perfetta, mi permetto di soffermarmi su un passaggio di @Zoppo:
    OK, ma allora perchè dovremmo cambiare la legge per agevolare proprio coloro che non hanno alcuna affinità con noi?
    Semplice: una determinata corrente politica acquisirebbe un bacino di voti estremamente grande, in grado di garantirle per i decenni futuri la maggioranza di governo del Paese.
    Ormai è chiara una cosa: sia per lo ius soli che per il problema immigrazione in quanto tali, a nessuno dei nostri politici interessa nulla. Si tratta solo di saper gestire un enorme indotto economico che sta veicolando ingentissime somme di denaro in casse più o meno legali, facendo "mangiare" un po' tutti gli addetti ai lavori. Fino a quando questa mentalità politico-imprenditoriale non verrà sradicata nel nome di un interesse REALE alla salvaguardia del nostro concetto di Nazionalità, si continuerà ad affondare in un baratro sempre più profondo.
    Sovrintendente della Polizia di Stato
    Componente di Staff www.cadutipolizia.it
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